#mancato confronto
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pier-carlo-universe · 2 months ago
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Novi Ligure: Commissione sui diritti dei dipendenti comunali disertata dai rappresentanti – Comunicato congiunto Lega e Forza Italia
Preoccupazione per il mancato confronto sul benessere lavorativo: la Commissione Bilancio rinviata in attesa dei membri del Comitato di Garanzia Nella serata di ieri, presso il Municipio di Novi Ligure, si è svolta una riunione della Commissione Bilancio convocata dal Presidente Oscar Poletto (Forza Italia), su richiesta congiunta dei gruppi consiliari di Lega e Forza Italia, per esaminare…
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falcemartello · 4 months ago
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SIETE STATI NOMINATI.
Tutti parlano del "Decreto Sicurezza" (attualmente in esame al Senato) ma nessuno lo ha letto.
E' un'inveterata attitudine in Italia dove tutti parlano e nessuno legge. Meno che mai pensano. Ormai la gente è totalmente rincoglionita.
L'art. 31 del Disegno di Legge governativo sulla sicurezza obbliga tutte le Pubbliche Amministrazioni e tutte le Società a partecipazione pubblica, oltre che i privati che agiscono in virtù di concessioni, a prestare ai servizi segreti interni ed esterni ogni collaborazione e assistenza richieste. Anche le Università e gli Enti di ricerca hanno obbligo di collaborare con i servizi cosiddetti segreti, anche in deroga alle norme vigenti in materia di riservatezza (per esempio dei dati personali).
A un simile livello di violenza politica mai erano arrivate le peggiori e le più feroci dittature esistite.
Vedremo se il Parlamento sceglierà di rendersi autore di una siffatta ulteriore infamia dopo l'introduzione nell'Ordinamento del ricatto tramite legge (mi riferisco alle infamie dell'obbligatorietà vaccinale covid).
Vedremo se l'attuale governo presieduto da colei che ha mancato a tutte le sue promesse elettorali, ingannando il Popolo italiano, e composto da intermediari di armi, incompetenti e teste di legno (come anche di altro genere), vorrà ricoprirsi di una definitiva coltre di letame morale.
Vedremo se finalmente il Popolo italiano, ancorché ormai in stato di decerebrazione, si vorrà rendere conto che siamo tutti prigionieri di una infame gabbia finalizzata ai più ignobili scopi.
Il Generale Augusto Ugarte Pinochet al confronto appare come una educanda delle Suore Betlemite.
Vedremo, infine, se il noto Mattarella Sergio riterrà costituzionalmente compatibile questa infame porcheria di iniziativa governativa, e firmare l'atto di promulgazione della legge.
Se lo farà, confermerà di essere quello che è ma una cosa è certa: prima di sproloquiare sul Fascismo dovrà sciacquarsi la bocca con l'acido muriatico.
Altri Capi di Stato, Re o Presidenti, dinanzi a simili situazioni preferirono abdicare o dimettersi, per non essere chiamati a responsabili di così palesi oltraggi all'ordine costituzionale e alla democrazia (quella vera non quella di cui parla certa gente).
Parlano di esigenze di sicurezza e vorrebbero perseguirla reprimendo e soffocando ogni più elementare libertà dei cittadini. La sicurezza nasce dall'osservanza rigorosa della legalità, cominciando dall'arresto di Benjamin Netanyahu se questi mettesse piede in Italia o dal trattenimento in carcere di un noto criminale libico (e a tale riguardo Nordio Carlo e i suoi ossequiosi giudici sembra che non abbiano nulla da dire).
Augusto Sinagra
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susieporta · 2 months ago
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La relazione tra l'Empatico e il Manipolatore è storia antica.
E' una "macabra danza" tra crudeltà e mancato riconoscimento, tra sottomissione e controllo.
Un confronto tra sofferenze diverse, ma in un certo senso molto simili.
Ipersensibilità e anaffettività sono entrambe lo specchio di enormi vuoti di salute emotiva e di traumi ripetuti e dolorosi.
Sono lo "specchio riflesso" di una stessa malattia: la mancanza di Amore sano.
Il bisogno di "salvare se stessi dall'oblio" è vitale nelle persone che tendono ad agganciarsi a relazioni squilibrate o addirittura tossiche.
Io non valgo. Oppure valgo troppo. E tu devi riconoscerlo.
Io ho bisogno della tua approvazione per sopravvivere alla mia "invisibilità" e tu hai bisogno della mia presenza per "esistere".
Controllo, possesso, potere, dipendenza.
Le Relazioni oggi si basano sul "consumo". E sul "bisogno".
E quando, per la prima volta, l'Empatico riconosce il suo modello di disfunzione, sceglie di affrancarsi con coraggio dalla dipendenza affettiva, radica il suo innato "diritto all'Esistenza", allora accade qualcosa di imprevedibile, di molto molto strano: non sa più chi è.
Abituato ad "insegnare" l'Amore a chi non lo "sente", a stabilire le proprie priorità sempre "fuori" e mai dentro, a perorare cause esterne di sofferenza e mancanza, a sostituirsi al dolore degli Altri, a credersi destinato a "servire" le vite altrui, improvvisamente, nella rinuncia al ruolo, si ritrova immensamente solo e spaesato. E profondamente "deluso".
In fondo lui non è mai esistito senza "la salvezza dell'Altro".
Non è degno di essere al centro del proprio progetto di Vita, di provvedere a se stesso nella Relazione, di coltivare e curare il proprio "giardino fiorito".
Non può vivere senza controllare l'Altro, senza possederlo, senza convivere con i Demoni dell'Altro, senza il Sacrificio, senza la Perdita, senza la sottomissione ai bisogni e alle necessità di chi gli sta accanto, sempre prioritarie rispetto alle sue.
Ed allora, all'improvviso, "si accorge".
Si accorge di non aver "salvato" nessuno. Di non avere il potere magico di cambiare l'Altro. Di non potersi sostituire alle responsabilità di chi non vuole o non può crescere.
E si guarda dentro. Scoprendo di "non valere nulla" senza il suo ruolo di "salvatore". Di aver speso anni e anni tentando di "scavalcare Dio", di assumersi l'onnipotenza di sostituirsi al Destino altrui.
E cade in confusione.
Il "chi sono io?" diventa martellante e prioritario.
Se non "aiuto" gli Altri, se non sono una guida per il prossimo, se non posso alleviare il Dolore di chi mi circonda, se non è in mio potere insegnare ad amare, se non mi metto a divulgare conoscenze e a impartire lezioni di Vita, "chi sono davvero io"?
Crollano i veli sull'Empatia.
Uno strumento perfetto per salvaguardare lo status quo di "vittima e carnefice", per tenere in piedi sistemi di potere disequilibrati, infantilizzati, deresponsabilizzati.
E' subdola l'Empatia. Ti mette sul piedistallo della saccenza e della bontà. Ti rende potente nel sollevare l'Altro. Ti rende Madre e Padre di figli persi e abbandonati. Per poi frantumarsi dentro e divenire lo specchio dell'innato bisogno d'Amore e di Attaccamento inespresso, mai esaudito.
Un Empatico che rompe con questo "ruolo e strumento deformato e deformante", si spezza dentro. Ed entra in un vortice di vissuti di "vuoto emotivo" e di "invisibilità", di tristezza e insensatezza, che riesumano la condizione originale, da dove si è originato il trauma.
Perché non essere stati visti ed amati, aver vissuto il rifiuto, non aver potuto percepire a livello fisico ed emotivo la sensazione di fusione materna e di riconoscimento paterno, è una eredità più comune e diffusa di quanto si creda. E' una vera e propria "catastrofe universale", una pandemia terrestre.
Oggi il Mondo non manca di risorse, di potenziale benessere, di tecnologia e progresso. Non necessiterebbe di tanta Materia, né di Distrazioni di massa.
Oggi il Mondo agonizza per "mancanza d'Amore sano".
E cerca nell'Altro una risposta che, però, non arriva mai.
Perché l'Altro è malato quanto noi. E perché l'Altro non è un genitore e non è nemmeno tenuto a compensare la nostra totale immaturità di crescita, il nostro infantilismo sentimentale o il nostro analfabetismo emotivo.
L'Empatico è vittima di se stesso. Non dell'Altro.
E dovremmo tutti porci nella condizione di riflettere sul senso delle Relazioni vissute come "salvezza" o "punizione".
E' molto comune e comodo credere che bontà, empatia e adultizzazione siano elementi positivi di una persona.
Connessione, autenticità, responsabilità e radicamento emotivo lo sono.
Il resto è "schema antico", funzionale a mantenere equilibri insani e malati.
Sarà "strano" abbandonare l'Empatia.
Non attirerà più persone bisognose di essere viste, pronte a sottrarre energie e risorse. Non esisteranno più i "guru". Cesseranno le religioni. Si esauriranno le caste. Si placherà la violenza.
Vedremo sbocciare le nuove Relazioni. Si creeranno tra Uomini e Donne autonomi, realizzati, connessi e centrati.
Rinunciare alla "Salvezza dell'Altro", ci farà inizialmente sentire inutili, senza ruolo, svuotati, insensati, poveri di dialogo e di doni da condividere.
Abbiamo creduto per così tanto tempo di "essere" quell'Identità emotiva, che essa fosse l'unica manifestazione possibile dell'essere umano evoluto, da non riuscire oggi ad assumerci altre competenze e possibilità espressive.
Ma non è così.
Il Nuovo avanza.
E questo è solo un "passaggio". Uno dei tanti. Forse più stretto di altri, con più incognite, con meno certezze. Ma anche quello più sincero, più vero, più autentico.
Siamo qui.
Proviamoci. Proviamoci a smontare gli ultimi baluardi del Passato.
Se fosse troppo disfarci delle ultime zavorre, potremmo sempre farlo a piccoli step, con pazienza e comprensione.
Non siamo dei robot ammaestrati.
Siamo Esseri umani vissuti per millenni nell'oblio.
Diamoci una possibilità. Offriamoci il giusto tempo, la giusta andatura, il giusto passo.
E poi affidiamoci al Battito del nostro Cuore, che, insieme alla guida dello Spirito e alla Volontà Umana, tutto sa e tutto "aggiusta".
Con Affetto Immenso.
Mirtilla Esmeralda.
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francescacammisa1 · 5 months ago
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Il carattere si forma per opposizione ai genitori e chissà se ai nostri figli, abituati a padri e madri comprensivi, disponibili al confronto e a non nascondere le proprie fragilità, non sarà mancato alla fine qualcosa, quel conflitto che li avrebbe resi più duri, più adatti all’esistenza. Può essere, ognuno paga un prezzo, ma se è stato troppo salato o equo di solito non basta tutta una vita a stabilirlo.
Antonio Franchini - Il fuoco che ti porti dentro
Ph Kyla Ewert
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canterai · 5 months ago
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Ascolto da capo a fondo Romeo e Giulietta di Prokofiev, che mi ha accompagnata e mi ha fatto compagnia nei bui più profondi. Oggi sono sola, famiglia partita verso le più varie destinazioni. E sola ho vissuto l'accaduto di oggi. Il mancato confronto con il mondo esterno mi porta a sprofondare in me stessa. Ma non c'è un esterno con cui confrontarmi, a cui guardare.
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unacaoticaillusione · 7 months ago
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Per me sei una delusione.
Mi dispiace molto, non tanto per la delusione in sé, ma per il mancato confronto. Non sapendo chi tu sia non so neanche a cosa sia legata questa delusione. Riflettendoci non penso di aver deluso nessuno, ma tutto può essere.
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rideretremando · 1 month ago
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Vera Gheno contro Adriana Cavarero
Verona, 30 aprile 2025. Di alleanze e fallimenti: un appunto personale sul dialogo (mancato) tra Butler e Cavarero
*(e noi: nessuna domanda dal pubblico chiamato "fascista" da una docente presente quando delle voci si sono sollevate, evento fatto terminare 10 minuti prima)
Ci sono momenti in cui si capisce che una parola, un concetto, perfino un gesto mancato, può spalancare un abisso. A Verona, il 30 aprile, durante il dialogo tra Judith Butler e Adriana Cavarero, quell’abisso si è fatto visibile. Aveva i contorni della paura, e forse anche della delusione. O almeno, io l’ho vissuto così.
Il confronto – tanto atteso – avrebbe dovuto aprire uno spazio di possibilità tra pensiero femminista e istanze queer. Ma più che una conversazione, è sembrato un corpo a corpo tra linguaggi che non riescono più a riconoscersi. Butler ha tentato di rilanciare una visione dell’alleanza fondata sulla vulnerabilità, sull’esposizione, sull’idea che ascoltare significhi lasciarsi trasformare. Ma la risposta, soprattutto da parte di Cavarero, è sembrata inchiodata a una nostalgia per corpi e identità “sicure”, perfino protette da quella stessa vulnerabilità che a parole si dice di voler valorizzare.
Cavarero ha parlato di vulnerabilità come relazionalità, come dipendenza. Ma quando ha detto, per più volte, che “siamo tutti nati da una donna”, mi sono chiestə cosa avrebbe risposto mia figlia, nata da una persona non binaria. Cosa avrebbe risposto chiunque di noi che ha imparato che il corpo non è un dato semplice, non è una funzione riproduttiva. E, francamente, non si può invocare "Vita activa" per sostenere un’idea tanto biologizzante della nascita: Arendt non parlava di “donne” ma di umanità, di un’agency che si opponeva a un mondo devastato dai crimini del Novecento, da Auschwitz e Hiroshima. Il “miracolo della nascita”, in Arendt, non è biologico, ma politico: è l’irrompere di una nuova possibilità nel mondo. Usarla per sostenere un’essenzializzazione della maternità è una forzatura che tradisce il suo pensiero.
La verità è che a Verona non c’è stato solo disaccordo. C’è stata paura. Paura di perdere il significato di “donna”, paura che la genealogia femminista venga cancellata. "Non chiamatemi persona con utero!", "non vogliamo inclusione ma ognuno deve stare con la sua parzialità" (ovviamente tutti tranne la Donna evidentemente) - cit. Cavarero.
Ma queste paure non nascono dal nulla: sono il prodotto di fantasmi retorici costruiti ad arte dal discorso patriarcale e reazionario. Lo stesso che ha creato l’“ideologia gender”, che ha attaccato gli studi critici sulla razza, il pensiero decoloniale, che ha trasformato il “woke” in una barzelletta per benpensanti bianchi. Lo stesso discorso che ha ridotto le istanze trans a una finta “guerra tra donne”, come se esistesse una minaccia strutturale da parte delle donne trans alle donne assegnate femmine alla nascita. È una narrazione che serve al potere, non alla libertà.
Eppure anche alcune femministe vi si sono rifugiate. Forse poche, ma rumorose, privilegiate e molto visibili. Ed è da questo rifugio che lanciano accuse a chi – come me, come tantə – chiede solo di non essere esclusə da un discorso che dovrebbe parlarci di liberazione.
Nessuno vuole cancellare la parola “donna”. Nessuno vuole impedire a una femminista di chiamarsi tale. Ma quando diciamo “persone con utero” non lo facciamo per cancellare, bensì per includere. Lo facciamo perché sappiamo cosa significa essere respintə da una struttura sanitaria, da una legge, da una parola.
A un certo punto del dialogo, Cavarero ha proposto un’immagine dell’alleanza come cacofonia, come pluralità dissonante che però non rinuncia al legame. Butler, che aveva parlato di “agire in concerto”, ha accolto la provocazione, ma non senza una certa ambiguità: “se vuoi, possiamo chiamarla cacofonia”, ha detto.
Io, però, non riesco a pensarla così. Una cacofonia che non si ascolta è solo rumore. E ascoltare – davvero – implica essere dispostə a cambiare. Se non ti lasci trasformare, non stai ascoltando: la relazionalità è compromissione, non solo contatto.
E allora mi chiedo se non sia questo, davvero, il nodo politico: la trasformabilità. Per Butler, la vulnerabilità è apertura. Per Cavarero, pare essere ferita da proteggere. E da lì, temo, non può nascere solidarietà. Perché la solidarietà non è compatibilità, ma possibilità di mutua alterazione.
A Verona, io credo, si è assistito a un fallimento. Ma non lo dico con disprezzo. Lo dico con la consapevolezza che il fallimento può essere generativo, se lo riconosciamo, se ci lasciamo interrogare. Il pensiero queer ha fatto del fallimento una forza politica. Come scrive Jack Halberstam in The Queer Art of Failure, il fallimento è un'arte:
“una forma di rifiuto alle logiche dominanti del potere e della disciplina, […] una forma di critica. Come pratica, il fallimento riconosce che le alternative sono già inscritte nel dominante e che il potere non è mai totale né coerente.”
(“It is an artform, a way of refusing to acquiesce to dominant logics of power and discipline and […] a form of critique. As a practice, failure recognizes that alternatives are embedded already in the dominant and that power is never total or consistent.”, p. 88)
Allora forse da questo fallimento possiamo ripartire. Non per sanarlo, ma per abitarlo. Perché è lì, nell’inciampo, nella frattura, nella dissonanza che non si lascia ordinare, che può nascere un altro modo di stare insieme.
#JudithButler #adrianacavarero #queer #transfemminismo #femminismo
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massoneriaetica · 3 months ago
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Il concetto di V.I.T.R.I.O.L. (Visita Interiora Terrae, Rectificando Invenies Occultum Lapidem – "Visita l’interno della Terra, rettificando troverai la pietra occulta") rappresenta un principio fondamentale del cammino iniziatico. Questo viaggio non è un’esclusiva della Massoneria, ma un tema che attraversa diverse tradizioni spirituali, religiose e filosofiche. L’idea di una discesa interiore per poi risalire trasformati è un archetipo universale che possiamo ritrovare in numerose narrazioni, simbolismi e pratiche mistiche.
Uno degli esempi più noti è quello di Gesù Cristo. Nelle scritture si afferma che, dopo la crocifissione, Gesù "discese agli inferi" prima della resurrezione. Questo passaggio è simbolico di una discesa nell’oscurità dell’essere umano, un viaggio nel profondo dell’esperienza umana per illuminare le tenebre e portare la salvezza. Un tema che si ripete in molte altre tradizioni.
Nei misteri Orfici abbiamo il mito di Orfeo e Euridice che racconta la discesa del poeta e musicista negli Inferi per cercare la sua amata. Questo mito ci insegna che il cammino iniziatico è fatto di prove, di fiducia e di controllo su noi stessi. La discesa rappresenta il confronto con noi stessi, mentre il mancato successo è il simbolo dell’incapacità di superare i propri limiti.
Dante Alighieri, nella Divina Commedia, Deve discendere nell’Inferno prima di poter salire verso il Paradiso.
Nella mitologia sumera, da noi tanta privilegiata, Inanna compie una discesa nel mondo sotterraneo per affrontare la sorella Ereshkigal. Per passare attraverso le sette porte degli Inferi, deve lasciare ogni suo ornamento, spogliandosi progressivamente di tutto ciò che la definisce nel mondo terreno. ( la similitudine all'abbandono dei metalli è molto forte).Alla fine Inanna, viene uccisa e rinasce, completamente trasformata. una grande immagine, un passaggio fondamentale del viaggio interiore.
Il VITRIOL massonico è un viaggio che non si esaurisce, se va bene, in qualche riflessione da Apprendista, ma sarà un viaggio che periodicamente il Massone dovrà affrontare durante tutto il percorso.
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sbircialanotiziamagazine · 6 months ago
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forzaitaliatoscana · 6 months ago
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Bergamini: Forza Italia orgogliosa del ruolo Italiano in UE
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Discorso alla Camera della vicesegretario nazionale e responsabile esteri di Forza Italia Deborah Bergamini: "Forza Italia è molto orgogliosa di poter rivendicare il proprio ruolo per aver raggiunto il traguardo di avere Fitto vicepresidente esecutivo della Commissione Europea"  Nel contesto di un discorso alla Camera dei Deputati, Deborah Bergamini, vice segretario e responsabile esteri di Forza Italia, ha sottolineato l'importanza del ruolo che l'Italia sta assumendo all'interno dell'Unione Europea con il nuovo assetto della Commissione Europea. Bergamini ha espresso un forte orgoglio per il traguardo raggiunto con Raffaele Fitto come vicepresidente esecutivo, rimarcando il dialogo costruttivo all'interno del Partito Popolare Europeo (PPE), dove Forza Italia è riconosciuta come la colonna portante italiana. La politica toscana ha rilevato come il continuo confronto tra il ministro degli Esteri Antonio Tajani e il presidente del PPE Manfred Weber abbia permesso di creare un argine popolare contro l'offensiva politica di quella sinistra europea che, secondo Bergamini, ha rivolto pregiudizi e contumelie ideologiche contro Fitto e l'Italia. Questo successo è visto come un'ulteriore credenziale italiana nel contesto comunitario, aggiungendosi al lavoro svolto dalla presidente del Consiglio Meloni, dal ministro Tajani e da tutto il governo, che oggi sono considerati fattori stabilizzanti e propositivi all'interno dell'Unione. Bergamini non ha mancato di ironizzare sulla critica delle minoranze parlamentari, definendo le loro dichiarazioni non solo nervose, come ha ricordato Meloni, ma anche "livorose", "rancorose" e prive di rispetto istituzionale. Ha sottolineato come sia paradossale che l'Italia venga criticata sia per la sua presenza che per la sua assenza agli eventi internazionali, con frasi come "se l'Italia non c'è, non va bene perché è marginalizzata, se l'Italia c'è, non è che ci può essere perché invitata, no, è imbucata." Nel discorso, Bergamini ha anche toccato questioni geopolitiche come l'immigrazione illegale, ricordando come l'Italia abbia coniugato legalità e cooperazione, riducendo gli arrivi irregolari del 60%, un risultato riconosciuto anche da Frontex. Sull'Ucraina, ha ribadito il sostegno italiano all'aggredito senza mai esitare, ma con la fermezza di non voler vedere le proprie armi utilizzate sul suolo russo, riprendendo le parole del ministro Tajani. In Medio Oriente, Bergamini ha evidenziato l'impegno italiano per il diritto di Israele a difendersi e per il sostegno umanitario alla popolazione di Gaza, citando l'iniziativa "Food for Gaza" come modello di intervento concreto. Anche in Siria e Libano, l'Italia ha promosso azioni diplomatiche e di pace, come il ritiro delle credenziali all'ambasciatore presso Assad e il supporto alla missione UNIFIL. Bergamini conclude il suo intervento riprendendo la "dottrina Berlusconi", che ha fissato le coordinate della politica estera del centrodestra, basata su libertà, pragmatismo e ricerca della pace, valori che Forza Italia continua a seguire in un contesto geopolitico profondamente cambiato. Concludendo, Bergamini ha espresso la speranza che la presidente Meloni porti un messaggio di europeismo consapevole e laico al Consiglio Europeo, dove l'Italia si presenta con un ruolo di rilievo, consapevole che in un mondo in evoluzione, l'Unione Europea deve governare la globalizzazione, non subirla. Edoardo Fabbri Nitti Forza Italia - Coordinamento Regione Toscana Follow @FI_ToscanaTweet to @FI_Toscana
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m2024a · 11 months ago
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Scintille Lega-Fi sul sì a Ursula. "Imbarazzante", "Voi puerili" A distanza di quattro giorni dalla rielezione di Ursula Von der Leyen a presidente della Commissione europea non si placano le polemiche che ora investono il centrodestra in un accesso confronto Lega-Forza Italia. Ieri il vicepremier Antonio Tajani ha dichiarato che un'altra maggioranza in Ue «ha eletto i vicepresidenti di Metsola. Sono stati eletti i vicepresidenti dei conservatori e, senza polemica, non sono stati eletti i vicepresidenti dei Patrioti che ancora una volta si dimostrano ininfluenti, il problema è che anche i Patrioti italiani rischiano di essere ininfluenti all'interno dei patrioti europei». A stretto giro è arrivata la replica della Lega: «votare con la Schlein per una poltrona è imbarazzante» aggiungendo «meglio senza vicepresidenti che con Verdi e sinistre». Tajani ha poi controreplicato: «Abbiamo sempre detto che avremmo votato per Von der Leyen, la nostra è stata una scelta coerente» precisando «c'è chi dice che abbiamo votato come Schlein e i Verdi, potrei rispondere che chi ha votato no ha votato come Salis e Conte, ma sarebbe puerile». Fonti di Forza Italia fanno notare che il programma della von der Leyen ha l'impronta del Ppe e su molti punti è perciò molto vicino al programma del governo italiano. Intanto la descrizione di un'Italia isolata a causa del voto contrario a Ursula Von der Leyen da parte di Fratelli d'Italia si scontra con la realtà dei fatti. Domani infatti Giorgia Meloni incontrerà a Roma il neo eletto presidente del Consiglio europeo, il portoghese António Costa. Nonostante l'Italia in Consiglio europeo avesse votato contro la sua nomina Costa aveva dichiarato: «Lavorerò a stretto contatto con Giorgia Meloni, così come con gli altri 26 leader dell'Ue». Sta avvenendo proprio così come testimonia l'incontro di domani che è importante per varie motivazioni. Anzitutto la tempistica a pochi giorni dal voto all'Europarlamento che ha rieletto Ursula Von der Leyen presidente della Commissione Ue e che concretizza la volontà delle istituzioni europee di lanciare un preciso messaggio politico: non si può escludere l'Italia. In secondo luogo perché Costa presiede il vero centro di potete dell'Ue: il Consiglio europeo. Al centro dell'incontro con Costa ci saranno i principali dossier affrontati dal Consiglio Ue nei prossimi mesi a partire dalle questioni economiche che interessano l'Italia. È inevitabile però che le nomine dei commissari europei con il portafoglio che spetterà all'Italia saranno il tema più discusso. Giorgia Meloni rivendica il no di Fdi a Ursula: «Penso di avere fatto una scelta di coerenza, non sulle mie posizioni, ma rispetto alle Europee. Ritorsioni? É una lettura surreale» dice al Corriere della sera. Sulla possibile scelta di Raffaele Fitto, dice: «Io non parlo del nome, ma della delega. La nostra priorità sono le deleghe di carattere economico, industria, competitività, coesione che ci consentono di aiutare l'Italia e l'Europa». Nel mentre gli equilibri nella maggioranza europea sono in movimento come spiega il capogruppo di Forza Italia al Parlamento Ue Fulvio Martusciello «sta montando la rabbia dei parlamentari del Ppe dopo il mancato voto dei Verdi a Ursula Von der Leyen». «Gli ambientalisti, infatti - aggiunge Martusciello - avevano promesso di votarla in cambio di molte poltrone nelle commissioni parlamentari e invece non lo hanno fatto ed ora pretendono ugualmente che martedì i loro europarlamentari vengano eletti». Non rimane che prendere atto che in futuro, come spiega il vicepresidente della Camera Fabio Rampelli: «il dialogo Ppe-Ecr è in prospettiva irreversibile».
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d3hydrat3d · 1 year ago
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Mi corteggia, in pochissimo tempo sostiene di volermi conoscere in modo serio, mi inizia a interessare e decido di cedere... Sospetto che in realtà abbia fatto tutto solo per portarmi a letto, è da 4 giorni che non si fa sentire nonostante abbia detto che mi vuole solo per se. So che sta vivendo un periodo particolare della sua vita, ma che siano tutte cazzate? Pensavo di scrivergli un messaggio per dirgli che non voglio più averci a che fare, consigli? Purtroppo sono una persona che cede molto alla rabbia e riflette poco e vorrei solo strangolarlo per essermi fatta prendere in giro
ehi ciao,
è una situazione delicata, e certamente da contestualizzare meglio, così su due piedi non mi sento di dare un giudizio sulla persona.
sicuramente bisogna destare dei sospetti da chi non ci va cauto, chi vuole tutto e subito, chi fremita, qualcosa sicuramente nasconde. Poi certo, dipende tutto da ideali di persona e vanno confrontati prima.
Ma a maggior ragione se ti ha fatto pensare una cosa, e poi ha smesso di farsi sentire subito dopo che ha ‘raggiunto’ il suo possibile obiettivo. questa è solo manipolazione.
purtroppo sono conscio che esistono persone così una merda, che sfruttano eventuali debolezze per un tornaconto personale(perché diciamola tutta l’idealizzare una persona di cui innamorarsi è una debolezza, indotta tra l’altro dall’idea commerciale dell’amore dei giorni nostri).
è vero anche che, nel caso in cui fosse stata una situazione più duratura, una persona porta dentro delle proprie crepe, indifferentemente dal tipo di persona, e magari ci sarà stato qualcosa che l’ha impaurito e l’ha fatto allontanare, e magari anche lui si trova difficile da poter chiarire.
quel che posso dirti qualcosa sicuramente in merito alla situazione in sé: è quella di non sentirti mai tu in difetto, di non avere mai rimorsi su quello che è successo, perché fa anche parte del prendersi le proprie responsabilità e amor proprio. solo con atti di responsabilità si riesce a vivere meglio la vita, a godersi ogni attimo e far sì che non venga pilotata da altri.
‘sono sicura di ciò che voglio fare?’
‘e se poi non va come dovrebbe? sticazzi o ci resto male?’
‘sticazzi, o va o non va, almeno ho vissuto’
questi sono solo esempi, di come potrebbe essere, ma che alla fine tutti convergono in un unico punto focale, non incolparsi per il vissuto che si sceglie di percorrere, ma essere consci da prima.
con questo, voglio intendere che indifferentemente da come sia potuta andare a finire questa volta (o eventuali volte future) devi essere tu in primis a goderti ciò che ti capita e non far sì che venga rovinato da cause future, soprattutto se si tratta di persone, le quali sono totalmente imprevedibili.
certamente, lui sarà stato una merda per come mi hai descritto, dati i comportamenti che ha avuto nei tuoi confronti, soprattutto se ha mancato la parte in cui si fa chiarezza sul perché si sia comportato in questo modo, o ancor peggio senza averti dato una ‘chiusura’. Perché non si lascia una persona in balia dei pensieri, non va avanti, non elabora, viene lasciata appesa su un filo di ferro in mezzo al nulla.
infatti mi trovo d’accordo con la tua decisione (oltre a quella di strangolarla che però ahimè non possiamo ucciderli tutti che si va in galera) ma sicuramente hai da risolvere questo conflitto, e cercare delle risposte, e puoi trovarle solo in un confronto.
se non ti da risposte, sii cosciente, che sono già delle risposte, a maggior ragione se invece te le da, ma non sei convinta, e lì la scelta da fare sarà sicuramente più difficile, ma carica di responsabilità.
ma fatti un favore, non sentirti presa in giro, ti fai solo del male da sola e ti sminuisci, fai solo il loro gioco.
non so, potrei o aver detto un cofano di stronzate, o averti aiutato.
io spero più la seconda onestamente, ma non si sa mai.
grazie per esserti confidata con me🥀
se serve sono qui🫀
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agrpress-blog · 1 year ago
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Il 14 dicembre, presso la Sala Convegni Bernardino da Feltre a Roma, si è tenuto un evento di grande rilevanza nel panorama dell'istruzione italiana. L'iniziativa, organizzata da CISL Scuola, SNALS Confsal e GILDA Unams, è stata denominata "Un'Agenda Scuola per il futuro del Paese". L'evento ha rappresentato un'importante occasione di confronto tra i sindacati e l'economista ed ex Senatore Carlo Cottarelli. Ivana Barbacci, segretaria generale CISL Scuola, Elvira Serafini, segretaria generale SNALS - Confsal, e Rino Di Meglio, coordinatore nazionale GILDA insegnanti, hanno sottolineato l'importanza di tradurre le dichiarazioni sull'istruzione in scelte di investimento concrete, sfruttando le risorse disponibili dal PNRR, una volta terminata la pandemia. Gli obiettivi immediati puntano a definire un'agenda di obiettivi e impegni a lungo termine, mirando alla valorizzazione delle professionalità nel settore scolastico per garantire pari opportunità di studio in tutte le regioni italiane, anche in quelle più svantaggiate. L'evento ha visto la partecipazione di giornalisti e operatori della comunicazione in presenza, mentre gli organismi statutari nazionali dei sindacati co-organizzatori hanno partecipato in modalità online. Durante il confronto, Ivana Barbacci ha ribadito la necessità di coinvolgere il personale scolastico in ogni riforma, sottolineando l'importanza dell'innovazione autentica costruita con la partecipazione diretta degli insegnanti. Barbacci ha anche affrontato il tema delle "gabbie salariali", sostenendo l'unitarietà della professione e suggerendo una contrattazione di secondo livello coinvolgendo le istituzioni locali. Non è mancato l'approfondimento sul reclutamento, con un'analisi dei concorsi banditi di recente. Barbacci ha esortato a rendere più attrattiva la professione insegnante e ha chiesto maggiori opportunità di stabilizzazione per i precari. “A quanti operano nelle scuole dobbiamo gratitudine, rispetto, sostegno concreto – ha infine concluso il segretario Nazionale confederale della Cisl Ignazio Ganga chiudendo i lavori – con l’impegno di rafforzare garanzie contrattuali, legislative, costituzionali che riconoscano loro la centralità che meritano nelle dinamiche di coesione e sviluppo delle nostre comunità”.
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cinquecolonnemagazine · 2 years ago
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Affitti studenti: gli effetti dell'inflazione
La realtà degli affitti per gli studenti universitari in Italia ha vissuto profonde trasformazioni negli ultimi anni. I prezzi degli affitti nelle città universitarie hanno assunto un ruolo sempre più centrale nelle discussioni, con aumenti considerevoli che suscitano preoccupazione e sollevano interrogativi sulla reale accessibilità delle soluzioni abitative. In un recente rapporto di Immobiliare.it emergono dettagliate analisi che tracciano i modelli e le dinamiche nelle diverse città italiane. Anche nelle città di "seconda fascia", caratterizzate da dimensioni urbane meno imponenti rispetto alle metropoli, ma dotate di servizi di alta qualità, si assiste a un inquietante incremento dei costi delle abitazioni. Centri come Parma, Modena, Ferrara, Brescia, Varese, Pisa e Siena, pur offrendo eccellenze nei settori dei trasporti, dell'istruzione e della sanità, stanno sorprendentemente attraversando un'esplosione dei prezzi degli affitti. Affitti studenti: i numeri dello studio Un recente studio, condotto da Immobiliare.it e diffuso da Il Sole 24 Ore, ha rivelato una preoccupante tendenza: gli studenti sono i più colpiti dall'aumento dei canoni d'affitto. In diverse città italiane, spesso impossibilitati a sostenere i costi delle metropoli come Roma e Milano, gli studenti si trovano ora a fronteggiare un crescente onere finanziario.  Il confronto tra i dati del 2019 e la situazione attuale dipinge un quadro allarmante. Mentre alcune città come Bologna, Torino e Roma hanno subito un incremento di circa il 10% nei prezzi degli affitti, nei centri urbani di fascia inferiore si è riscontrato un aumento che oscilla dal 30% al 40%. Tale andamento dimostra che l'aumento dei costi non è confinato alle metropoli, ma si estende anche alle città di minori dimensioni. Il rapporto di Immobiliare.it svela, inoltre, un aumento del 34% nell'offerta di camere in affitto rispetto al 2022, senza però una diminuzione dei prezzi. Al contrario, i costi degli affitti sono in crescita in tutto il paese. Le città come Milano, Roma e Firenze registrano ora costi medi mensili per una stanza singola rispettivamente di 626 euro, 482 euro e 435 euro. Modena ha subito un incremento del 28,6% rispetto al periodo pre-pandemico. Bari, Brescia e Palermo hanno visto un aumento rispettivamente del 29%, 18% e 18% nell'ultimo anno. L'emergenza abitativa non riguarda solo gli studenti universitari, ma coinvolge anche i docenti, con circa 80 insegnanti che hanno declinato trasferimenti in città a causa dei costi degli affitti troppo elevati. Anche al di fuori delle grandi città, come a Venezia, si è registrato un impressionante aumento del 373,2% nell'ultimo anno.  L'inflazione gioca un ruolo significativo nell'aumento dei costi abitativi. Oltre al prezzo degli affitti, stanno aumentando anche le spese condominiali e il costo delle utenze, come la fornitura di luce e gas. Questi incrementi mettono a rischio il bilancio delle famiglie e potrebbero portare il 2023 a diventare uno degli anni più costosi nella storia recente dell'Italia. Il ruolo del Governo L'ondata di proteste studentesche, emersa tre mesi fa, ha evidenziato l'urgente questione dell'emergenza abitativa, causata dalla crescente carenza di alloggi accessibili. Sebbene le promesse iniziali del governo Meloni sembrassero rassicuranti, finora non è stato intrapreso alcun passo significativo per affrontare la situazione, lasciando gli studenti e le loro famiglie alle prese con costi sempre più gravosi e l'arduo compito di trovare un alloggio dignitoso.  L'attuale governo guidato da Meloni ha destato polemiche cancellando un emendamento da 660 milioni di euro destinato agli alloggi universitari, precedentemente introdotto nel 2022 sotto la gestione di Draghi. Questa decisione ha aumentato la frustrazione degli studenti, che percepiscono un mancato impegno nel fronteggiare il problema del caro affitti.  Una sfida in sospeso Le promesse del governo Meloni di affrontare la crisi abitativa non si sono tradotte in miglioramenti concreti. Invece, gli affitti sono saliti ulteriormente, raggiungendo il picco massimo nell'estate del 2023. Questo è un duro colpo per gli studenti e le loro famiglie, che avevano sperato in soluzioni pratiche per alleviare la pressione finanziaria. Gennaro Cifinelli, rappresentante degli studenti dell'Università di Bari, insiste sulla necessità di politiche chiare per contrastare la speculazione immobiliare. Egli richiede una pianificazione mirata per la costruzione di alloggi pubblici e nuove normative sugli affitti. Nonostante le promesse delle istituzioni, come l'annunciato investimento di 660 milioni nei collegi universitari da parte della ministra dell'Università Anna Maria Bernini, i risultati tangibili sembrano ancora mancare. La questione degli alloggi per studenti rimane una sfida in sospeso, richiedendo un intervento urgente e concreto. Fonte : https://www.prontobolletta.it/news/affitti-in-ascesa/ Read the full article
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entropiceye · 4 years ago
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L'incastro perfetto
Così ci piaceva definire il nostro legame. Ma la verità è che non c'era nulla di perfetto.
Abbiamo trascorso insieme momenti stupendi, è vero. Ci siamo dati man forte a vicenda in molte occasioni, ci siamo guardati dentro, ci siamo abbracciati, nella nostra più nuda ed intima fragilità.
Ma col tempo, quella squadra fortissima che eravamo, si è sgretolata, si è sbilanciata.
Hai cominciato a tagliarmi progressivamente fuori, ad escludermi dalla tua vita, a non parlarmi dei tuoi problemi e delle tue sensazioni.
Hai scelto di respingere ogni mio tentativo di starti accanto, di sostenerti concretamente anziché limitarmi alla distanza.
Hai scelto di nutrire aspettative che sapevi, in fondo, di non poter soddisfare.
Hai scelto di ignorare tutto il buono che ho fatto, in nome di uno screzio dettato dalla stanchezza e dall'esperazione, che tu stesso hai scatenato.
Mi hai mancato di rispetto, in un modo che mi ha lacerata e che senz'altro mai mi sarei aspettata.
Non hai riconosciuto lo sforzo enorme che ho fatto, in tutto questo tempo, per rispettare e venire incontro ai tuoi bisogni e alle tue esigenze, spesso e volentieri diametralmente opposte alle mie.
È questo squilibrio che mi ha fatta scoppiare. Il fatto di dover sempre aspettare, capire, accettare, mettere da parte.
È un errore che avevo già fatto in passato, sì... Ma tutto era diverso con te. Le circostanze, i problemi e chiaramente Tu ed Io.
Puoi davvero biasimarmi se mi fa rabbia vedere gli sforzi e le speranze investite in un anno, sfumare nell'incertezza?
Non ho mai fatto mistero dei miei problemi: la paura dell'abbandono, il bisogno disperato di leggerezza e di stabilità, l'impulsività nei momenti di forte stress, la mia necessità di confini chiari e di una comunicazione diretta, esplicita ed efficace.
Hai scelto di non vedermi più, di non ascoltare il mio cuore, di non rispettare le mie necessità. Ed io ho aspettato, ti ho giustificato, ti ho compreso finché ho potuto, ma ora sono arrivata al punto di rottura.
La sostanziale differenza tra di noi, è che tu preferisci discutere con te stesso, trarre le tue conclusioni arbitrariamente senza confrontarti con l'altro.
Io invece ho bisogno del confronto, ho bisogno di capire, di analizzare, di riflettere, ripercorrere. Ho bisogno di chiarire, di risolvere, di rimettere insieme i pezzi.
Il problema è che tu dici soltanto di volerlo fare, ma in effetti, le tue azioni virano in senso contrario.
Alla fine sono stata davvero un'anima errante. Sono stata importante e necessaria per il tempo che serviva. Però sai, fa un po' schifo questa parte. Essere sempre quella che ci mette il cuore e l'anima e che puntualmente si ritrova sola, svuotata e inascoltata.
Chissà se anche tu tra qualche mese mi cercherai di nuovo per ringraziarmi e per scusarti. Conoscendoti direi proprio di no, ma chi può dirlo? Probabilmente sento questo intenso bisogno di scrivere, perché vorrei tanto parlare con te e tornare ai momenti più belli... Ma tu praticamente non vuoi sentirmi ed io ancora una volta cerco di rispettarlo.
Da quanto la nostra relazione è diventata un peso emotivo per te? Da quanto è scomparsa la leggerezza che ti ha fatto innamorare di me? Vorrei tanto che me lo dicessi. Ma purtroppo so che non puoi rispondere, perché probabilmente non sapresti individuare quel momento neanche tu adesso.
E poi c'è quella fatidica domanda, alla quale ancora non vuoi rispondere: vuoi davvero solo del tempo per pensare e prenderti cura di te? Vuoi davvero tornare a tempi migliori? Credi davvero che questo sia possibile?
Ieri, io credevo di sì, credevo che avrei continuato a smuovere mari e monti pur di starti accanto, di essere la tua squadra come sempre.
Ma la verità è che se tu non mi vuoi... Cambia ogni cosa.
E forse anche io dovrei interrogarmi adesso su cosa voglio e cosa riesco a sopportare.
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asterargureo · 3 years ago
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Ho visto sprazzi del confronto Letta Meloni.
Lui sicuro,lei più titubante senza una piazza urlante in sottofondo.
Lei non ha parlato di blocco navale e incredibilmente Letta glielo ha fatto notare e lei ha tentato di interromperlo.
Lui avrebbe potuto incalzare di più su molti temi ma non l'ha fatto forse perché davvero intende farci qualcosa insieme dopo il voto.
Lei ha fatto capire che vuole l'appoggio dell'opposizione quando governerà. Lei, però,anche nel periodo più duro della pandemia ha sempre fomentato le frange più estreme e non ha mai votato per i provvedimenti a tutela dei cittadini.
Sui diritti civili lei si è rivelata per l'essere orribile che è. Le unioni civili sono già tanto (ricordiamo che lei non le ha votate e con i suoi sodali voleva un referendum per abolirle)e riguarda alle coppie omogenitoriali ha detto che i bambini meritano di meglio. Letta ha ribattuto dicendo che i bambini hanno bisogno di amore.
Ovviamente dagli al RDC.
Sull'Europa la solita ambiguità da parte di lei,mentre per lui rimane un'entità incriticabile.
Ma la ciliegina sulla torta è stato il confronto in differita con Calenda.
Calenda,che interpreta la parte di Malefica offesa per il mancato invito,ha pensato bene di studiarsi le domande per dare delle risposte che potessero soddisfare i suoi elettori.
Praticamente Calenda ha fatto la reaction al confronto elettorale.
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