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#mandibola
disfunzioni-atm · 2 months
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Interventi chirurgici per correggere la mandibola asimmetrica
La mandibola asimmetrica è una condizione in cui la mandibola non è allineata correttamente, causando un’asimmetria facciale evidente. Questo disturbo può essere dovuto a una serie di fattori, tra cui problemi scheletrici, traumi o disfunzioni dell’articolazione temporo-mandibolare (ATM).
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La mandibola asimmetrica è una condizione in cui la mandibola non è allineata correttamente, causando un’asimmetria facciale evidente. Questo disturbo può essere dovuto a una serie di fattori, tra cui problemi scheletrici, traumi o disfunzioni dell’articolazione temporo-mandibolare (ATM).
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emilioalessioloiacono · 11 months
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riyadifamilly · 1 year
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Moment Embun dan Firda Bermain Mandi Bola di Tempat Makan Saung Bambu Kuning Parung
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omarfor-orchestra · 8 months
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Ma quando MM(MarioManca) ha detto "4lvise il gigante buono" l'aveva vista la scena dove limonano or
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crepacuore · 2 months
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#1
Selma la cana ha bisogno quotidiano di correre, qui nei prati verso Neguggio.
Il Beppe dice che nelle giuste nottate in questi prati i maschi di cervo combattono circondati da folti pubblici femminili.
Io ancora dubito che siano cervi, ho la sensazione che sia tutto un capriolo.
Di palchi comunque non ne ho ancora trovati, andando per boschi.
Solo zecche e l'osso di un bacino di qualche bestia.
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Selma ogni tanto torna con qualcosa, una mandibola di cinghiale o una carcassa di coniglio. È chiaramente più fortunata di me, anche rispetto alle zecche.
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amore-perso · 6 months
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Parte 2
"Speciale deriva da species, che significa spettacolo, scena vista, qualcosa che risalta agli occhi di chi sa guardare"- è quello che mi disse guardandomi negli occhi con quella luce soffusa che proveniva dalla luce del corridoio, lasciata accesa per la fretta di cogliere al balzo l'occasione di sdraiarsi accanto a me. "Immagino che tu sia colui che sa guardare" -dissi- "non è forse speciale anche la persona che riconosce chi altri lo sia?" -non perdeva mai l'occasione per esaltare le sue qualità, pure troppo, forse anche fino a risultare odioso a volte. Ma a quel punto cominciò a sfiorarmi il viso, io risultai sicuramente infastidita, perché mi girai meglio dalla parte opposta, in ogni caso gli facilitai la presa, in quella posizione poteva tenermi stretta, con una mano sulla guancia, toccandomela meglio, c'era più contatto. Il mio cuore iniziava a battere più veloce ma riuscivo a tenere la calma, forse facilitata dal sonno, che ancora la sua presenza non mi permetteva di prendere. Mantenni quella posizione per tanto, dopo qualche minuto mi iniziava a piacere la sensazione della sua mano calda posta quasi sulla mandibola, a sfiorare la parte del viso a metà tra guancia e collo, tra castità e desiderio. Cominciavo a rilassarmi e quasi ad addormentarmi, quando la sua mano cominciò a spostarsi, scese giù, nel tragitto per qualche secondo mi sfiorò il seno, scese ancora giù. Per un attimo ebbi paura o forse sperai, forse lo pensai perché in realtà lo volevo, che cominciasse a toccarmi meglio. La sua mano cercava qualcosa, disperatamente quasi, era la mia mano, la prese, incastrò le sue dita con le mie, ci giocò per qualche minuto e poi la portò al suo viso. Ovviamente la posizione iniziale, in cui lui mi stava abbracciando da dietro, così non era più comoda per me, dovetti girarmi.
Se la teneva stretta, come a dire "accarezzami, non togliere la mano", è quello che feci: iniziai a sfiorare la leggera ombra di barba che aveva col dorso della mano, i suoi occhi iniziarono ad addolcirsi, non erano come al solito e passai a delle carezze migliori. Ora mi trovavo lì, quasi a pancia in giù, per metà appoggiata al suo petto, con il braccio che mi faceva da cuscino e la mia mano che smetteva di accarezzargli il viso solo per passare qualche secondo sul suo petto. Lui vide nel mio sguardo la paura di caderci ancora, la paura di crederci, di stare davvero bene a causa della mancanza di fiducia nei suoi confronti. Non potevo fidarmi, ogni volta che ero stata bene lui spariva, né un messaggio, né una chiamata, come potevo credere al suo bisogno di ricevere il mio amore, le mie attenzioni... Mi conosceva, leggeva nel mio sguardo ognuna di queste domande e iniziò a parlarmi di quello che lo portava a essere in quel modo.
Da un ragazzo così cosa vi aspettereste? Nulla di specifico, non mi raccontò del perché lo faceva da sempre, né cosa successe nel particolare: si limitò a parlarmi della sua unica relazione, avuta qualche anno prima, quindi comunque dopo che aveva già l'abitudine di sparire. Aveva sofferto, tradito dal suo migliore amico, non aveva perso solo la sua ragazza, sentiva che tutto quello che aveva fatto per entrambi non era stato apprezzato, si sentiva perso e un po' abbandonato. Io ero lì ad accarezzarlo nel tentativo di calmare il suo sfogo, a guardare nei suoi occhi mentre mi raccontava la sua storia, quando mi colpì una frase specifica "per me tu sei un mondo". Vi spiego: non stava parlando di me, ma era uno di quelli che ci metteva anima in quello che faceva, anche io, per cui lo capivo benissimo, e il fatto di non essere apprezzato o che nulla gli veniva riconosciuto lo minava dall'interno, parlava di questa ragazza come un mondo conquistato dopo tanto e che lui aveva contribuito a costruire, un luogo dove trovare rifugio, benessere, qualcosa di enorme, che lo avvolgesse e in cui perdersi, con le sue piccole e uniche caratteristiche. Per lui ero così, con altre diverse piccole e uniche caratteristiche: realmente eravamo dei mondi, dei piccoli pianeti, ognuno differente dall'altro, compresi appieno ciò che voleva dire. Tuttavia, la frase mi colpì perché dolorosa, mi immaginai nella mente un piccolo astronauta, che pur avendo scoperto un pianeta bellissimo per lui, decise di scoprirne un altro e focalizzarsi su questo, considerando il primo solo quando aveva voglia. Pertanto, presa un attimo dall'impulsività, gli risposi "un pianeta che però hai frequentato a intermittenza", lo avevo beccato. Sembrava realmente dispiaciuto della scelta che aveva fatto ma il secondo mondo, a quanto disse, era per lui l'unico che all'epoca poteva frequentare. Effettivamente anche io ero spesso sfuggente, lato che alla lunga poteva dare fastidio, scambiandolo per volontà di non ricambiare i suoi sentimenti. Continuavo a guardarlo negli occhi, quella sera c'è stata un'intimità che in 10 anni non si era mai creata. Mi disse che avrebbe tanto voluto stare con me così da tempo e che non si era mai creata l'occasione, ma che se quell'attesa fosse stata necessaria per provare quello che provava in quel momento, ne valeva la pena. "Sto bene" -disse guardandomi negli occhi- "sto proprio bene, con te così, non ho mai guardato nei tuoi occhi così a lungo e tu non hai mai guardato così i miei, tutto questo mi rende colmo di benessere". Era vero, c'era una strana magia che rendeva diversi i nostri sguardi quella sera, io sentivo la sua gioia, la sua sincerità e il suo reale senso di benessere nello stare così.
Tutto ciò mi aveva inebriato: le sue parole, i suoi occhi, un suo sorriso sincero che non avevo mai visto prima, lo stare vicini, le carezze, il suo entusiasmo nel parlare dei suoi sentimenti verso me, tutto. Mi persi anche io nel suo entusiasmo, mi feci prendere, i miei pensieri legati ai suoi e non mi accorsi che era a un millimetro da me che cercava di baciarmi. Non me la sentivo di baciarlo, ma era lì e un po' di desiderio c'era, comunque realizzai quello che stava accadendo realmente solo quando le sue labbra erano già sulle mie e di colpo andai via. Quello che ne risultò fu un mezzo bacio a stampo, storto, con uno schiocco a vuoto, orribile, perché subito mi allontanai, mi tolsi il piumone di dosso e, messe le scarpe e il cappotto, corsi via, lasciandolo lì, solo nel letto.
Continua
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angiuluzz92 · 6 months
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Ieri notte ho sognato di essere in bagno e di essere in procinto di accorciarmi la barba. Ma sbaglio a prendere la mira, e mi rasavo di netto mezza basetta e un pezzo di barba sotto. Allora per mettere una pezza inizio ad accorciare lungo lo zigomo, ma ho zero precisione e continuo a fare un macello, alla fine ho tolto quasi tutta la barba fino alla mandibola, lasciando però tutto sotto alle mandibole e intorno al mento. Faccio lo stesso dall’altro lato per rendere omogeneo il tutto, ma con molta difficoltà.
Sono passate più di 14 ore ma me lo ricordo ancora benissimo.
Mi ricordo anche benissimo che in realtà ero in casa dell’ultima ragazza che mi ha fatto sentire davvero qualche brivido allo stomaco, e che mi ha poi dato un due di picche clamoroso, e che nel mentre che finivo di rovinarmi la barba, lei entrava volteggiando e saltellando in casa tutta sorridente.
Inoltre sono passati 4 (5) giorni dal compleanno di L. e io non ho fatto una storia o un post allusivo quel giorno, nè i giorni successivi.
Quanto penare fa il tempo che passa.
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vintagebiker43 · 4 days
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"Non so nemmeno se riesco ad arrivare in fondo ..."
"Ti tocca stringere i denti!"
"Non posso: ho la mandibola fratturata"
E alla fine Petrux (al secolo Danilo Petrucci) fa il sesto posto.
Non abbiamo bisogno che arrivino gli extraterrestri: ce li abbiamo in pista su due ruote.
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toscanoirriverente · 4 months
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Attivista ebreo aggredito a Berlino da due compagni di università
Interveniva alle riunioni di universitari pro palestinesi. È il nipote di una vittima dei Giochi di Monaco
«Sei Lahav?». Lui ha risposto di sì. Così quello studente, che passeggiava davanti a un bar di Mitte con una ragazza, è stato riconosciuto e avvicinato da altri due ragazzi che l’avevano visto all’università. Più giovani di lui, perché Lahav Shapira, 30 anni, sta finendo gli studi avanzati alla Humbold Universität ed è un «attivista»: si è presentato a diverse riunioni di studenti woke pro-palestinesi, contestando le tesi di chi parlava del genocidio a Gaza, a volte affrontando il pubblico da solo. Nei corridoi dell’ateneo Lahav Shapira ha attaccato i manifesti degli ostaggi israeliani in mano a Hamas, chiedendo che si facesse ogni sforzo per riportarli a casa.
Sono quei poster che hanno irritato i due giovani che l’hanno avvicinato. Uno si è scaldato. «Continuava a parlare dei manifesti — ha raccontato Lahav alla polizia —. Siccome sono rimasto impassibile, mi ha colpito all’improvviso a un fianco, poi dall’altro lato e ho perso l’equilibrio». Quando Lahav si è rialzato, gli ha tirato un pugno in faccia. Lahav è finito in ospedale, il naso rotto e una frattura alla mandibola. Gli aggressori, 23enni di origine araba, sono stati denunciati per attacco antisemita.
Non è la prima volta che a Berlino gli ebrei sono presi di mira. Ma l’episodio ha colpito l’opinione pubblica. Non solo perché Lahav è un giovane leader: pesa anche quel cognome, Shapira. Il fratello è il comico Shahak Shapira, nato in Israele e che vive a Berlino. Anche lui una persona che non «sta zitta», come diversi attori ebrei che provano a spiegare su Instagram e TikTok con tirate da stand-up comedian quali sono le forme del «nuovo antisemitismo» e qual è l’offuscamento ideologico di chi non solo non vuol riconoscere che esista, ma — consapevole o no — lo propaga.
«Visto come è stato diffamato e taggato su Internet mio fratello per la sua posizione alla Humbolt Universität, giusta o sbagliata che sia, era un risultato inevitabile. L’ho temuto fin dall’inizio», ha scritto. Tanto è bastato perché il suo account attirasse nuovi attacchi anti-Israele e nuovi negazionisti: anche quelli che accusano Lahav di essersi inventato tutto.
C’è un altro Shapira, però, che è rimasto nei libri di storia: era il nonno dei due fratelli, Amitzur. Era l’allenatore della squadra di atletica di Monaco 1972, un ex velocista che aveva creato dal nulla la nazionale israeliana. Era nella palazzina con i suoi ragazzi quando arrivarono i terroristi palestinesi. Morì sulla pista dell’aeroporto, nel disastroso tentativo di salvataggio fatto delle teste di cuoio tedesche: una delle 11 vittime israeliane di Settembre nero.
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princessofmistake · 1 month
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A volte mi prende un senso di aspettativa, come se sotto la superficie della mia capacità di comprensione ci fosse qualcosa in attesa che io lo afferri. È la stessa sensazione tormentosa di quando si ha un nome sulla punta della lingua e non si riesce a ricordarlo. Mi sento così se penso agli esseri umani e alle tappe evolutive che mi sono venute in mente in occasione dell’estrazione dei denti del giudizio: l’accorciamento della mandibola, che non deve più masticare gli alimenti crudi cui era abituata; la graduale scomparsa dei peli, che un giorno ricoprivano il corpo umano; l’adattamento dell’occhio alla lettura di minuti caratteri a stampa e, nel ventesimo secolo, alle veloci sequenze cinematografiche a colori. Provo questa sensazione, vaga e nebulosa, quando considero l’adolescenza prolungata della nostra specie, i riti legati alla nascita, al matrimonio e alla morte, tutti cerimoniali primitivi e barbarici che i tempi moderni hanno semplificato. Mi viene quasi da pensare che fosse meglio l’antica, insensata purezza animale. Oh, c’è qualcosa che mi sta aspettando. Forse un giorno avrò una rivelazione improvvisa e potrò vedere l’altra faccia di questo enorme, grottesco scherzo. E allora riderò. E saprò cos’è la vita.
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montag28 · 2 months
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Non esistono i rimedi magici. Ci sono solo i rimedi. Non ci sono le gocce miracolose per contrastare l'ansia istantaneamente. Quando il veleno entra in circolo, il corpo ha bisogno di tempo per liberarsene. Ci vogliono lunghi nastri di strade da srotolare; ci vuole musica da ascoltare finché la sabbia di un intero litorale non sia scesa tutta dentro la sua torre-clessidra; ci vogliono pazienza, fatica, clemenza verso i propri errori, amor proprio. Ci vuole la calma di chi sa prendere pensieri enormi e li trasforma in pezzi più piccoli, poi ancora, fino a che siano ingeribili, dunque masticabili, per trasformare la gravità in bocconi digeribili, per scinderla in briciole, molecole, singoli atomi. Trasformare e rimpicciolire, senza farsi strozzare. Erano passate da poco le otto di sera, c'era ancora luce, nuvole grigie e azzurrastre, vento freddo ma non violento. Esco dal supermercato, scelgo una strada opposta a quella consueta, mi allontano, seguo la doppia fila degli alberi che ovattano la strada di periferia, la inghiottono, là dove le case diradano, per poi ad un tratto sparire. Una curva a sinistra, la strada che da piana si inclina in una lieve discesa, una curva a destra; il ponte sul Canale Giuliari, le chiuse silenziose, l'aria gravida di acacia e gelsomino. Il mio perdermi volontariamente. Camminavo e pensavo: vorrei scrivere. Trasformare. Ecco: posso mandar giù certi bocconi interi, se serve. Ma poter scrivere, ogni, tanto, è come masticare: aiuta a scindere le catene di amido di certi pensieri molto complessi, difficili da digerire. Trasformare, rimpicciolire. Le parole sono denti. Le virgole, le cerniere che permettono alla mandibola di aprirsi, chiudersi, spostarsi di lato. Gli incipit come gli incisivi, certi incisi come i canini, per lacerare la fibra della carne di certi passaggi oscuri. Le conclusioni, ossia la morale, come i molari che sbriciolano la mole. O almeno, ci provano. Non esistono le vie brevi. Però esistono le vie. Più lunghe sono, più portano lontano.
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disfunzioni-atm · 2 months
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La risonanza magnetica temporo-mandibolare, come si fa e a cosa serve
La risonanza magnetica temporo-mandibolare è una procedura di imaging medico che viene utilizzata per valutare l’articolazione temporo-mandibolare (ATM). La risonanza magnetica temporo-mandibolare (RMT) è un esame diagnostico non invasivo che utilizza un campo magnetico e onde radio per creare immagini dettagliate delle articolazioni temporo-mandibolari (ATM).
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L’ATM è l’articolazione tra la mandibola e l’osso temporale del cranio, ed è coinvolta nei movimenti della mascella, come l’apertura e la chiusura della bocca, la masticazione e la parola.
La RMTM viene utilizzata per valutare diverse condizioni e problematiche dell’ATM, tra cui:
Disfunzione dell’articolazione temporo-mandibolare (DATM): La RMTM può aiutare a identificare le anomalie strutturali o i problemi funzionali che possono causare la DATM. Questa condizione si manifesta con sintomi come dolore alla mascella, blocco o scroscio dell’ATM, difficoltà nell’aprire o chiudere la bocca e problemi di masticazione.
Artrite o infiammazione dell’ATM: La RMTM può rilevare segni di infiammazione o artrite nell’ATM, fornendo informazioni sul grado di coinvolgimento e sulla condizione delle strutture articolari.
Lesioni o traumi dell’ATM: La RMTM può essere utilizzata per valutare danni o lesioni all’ATM, come fratture, lussazioni o lesioni dei tessuti molli circostanti.
Tumori o anomalie strutturali: La RMTM può rilevare la presenza di tumori o altre anomalie strutturali nell’ATM e nell’area circostante.
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🔵 Angolo goniaco (angolo goniale): dove si trova e quanto deve misurare per avere un bel profilo? 👉 Leggi l’articolo: https://medicinaonline.co/2022/11/13/angolo-goniaco/ ✅ #mandibola #profilo #angologoniaco #cranio #craniometrico #EmilioAlessioLoiacono #MedicinaOnLine
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symphony-of-seduction · 2 months
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Purtroppo il treno ha tardato molto,quindi sei arrivata di notte fonda,sono venuto a prenderti alla stazione ed eravamo entrambi troppo stanco per divertirci così abbiamo deciso di dormire.
Non riesco a prendere sonno,al contrario di te che riposi beatamente,il pensiero di averti lì non mi fa chiudere occhio e, anzi,la testa fa mille pensieri diversi.
Non potendo più sopportare le fantasie che mi passano per la mente decido di assecondarle,così mentre dormi ti lego e ti bendo,per poi caricarti in macchina.
Durante il viaggio tu ti svegli,e sei un po' spaventata,ma io ti rassicuro facendoti capire che è tutta opera mia e appoggiandoti una mano sulla gamba.
Arriviamo in una campagna un pochino sperduta,ti faccio scendere per fare un pezzo di strada a piedi.
Dopo poco arriviamo,tu non puoi vederlo quindi ti descrivo io dove siamo;
C'è una porta nascosta dalla vegetazione sul fianco della collina,apro la porta e ti accompagno dentro con la torcia del telefono accesa,sulle pareti iniziali è pieno di lumaconi...bleah,ci inoltriamo nel tunnel dentro la collina,il terreno non è lineare e completamente sabbioso, l'aria è viziata e si respira a fatica.
Andiamo sempre più infondo,tu non dici niente,ti fidi di me,ma io ti dico ugualmente che siamo in una vecchia grotta scavata dai partigiani durante la guerra.
Quando penso che siamo arrivati abbastanza in profondità ti fermi e ti giro verso di me,comincio a sfiorarti il viso con le dita,fino alle labbra,dove mi soffermo per più tempo,tu ne approfitti per succhiarmi un dito,subito lo tiro fuori e ti afferro la mascella facendo in modo che la tua bocca non possa chiudersi, poi ti dico:" ti ho forse detto che potevi prendere l'iniziativa?"
Tu non rispondi,così ti do uno schiaffo molto leggero per poi riafferrarti la mandibola
"Se sei così ansiosa di assaggiarmi,è meglio che tu lo faccia come si deve"
Ti afferro per i capelli e ti trascino verso il basso facendoti inginocchiare sulla sabbia,non appena sei all' altezza giusta spingo il mio cazzo infondo alla tua gola non una volta,non due volte ma di continuo.
Ad un certo punto mi stanco e ti faccio rialzare,ti prendo in braccio e lo metto dentro;
Mentre ti scopo tu provi a non farmi sentire quanto ti piace tenendo la bocca chiusa,così scelgo di cambiare gioco,ti do 5 minuti di tempo per trovare l'uscita e scappare,dopo di che se dovessi raggiungerti e prenderti,non mi tratterrei più.
Scatta il tempo,passano circa 3 minuti,trovi l'uscita e provi a scappare,finito il tempo esco anche io,ti vedo in lontananza così ti corro dietro come un matto con gli ormoni a palla,ti raggiungo,mi butto su di te bloccandoti a terra,una mano sulla testa per tenerti ferma e l'altra sul collo stringendo il più possibile,te lo faccio sentire un po' sul culo,la voglia cresce sempre di più,finché non riesco più a trattenerla,lo metto nella tua figa completamente bagnata di colpo,e continuo senza sosta,tu provi ad ansimare ma il piacere di blocca in gola impossibilitato ad uscire per colpa della mia mano,non manca molto,lo tiro fuori,è tutto zuppo della tua essenza,così inizio a spingere nel culo,ma non entra.
Spingo sempre più forte,con più insistenza finché,penetrò dentro di te e,a quel punto si che ti sento,il piacere che stai provando trova il modo di farsi sentire,non ti do tregua,ti scopo il culo come se non avessi mai scopato in vita mia,fino a venirti dentro e riempirti.
Ti carico in macchina,ti porto a casa, ti lavo e ricomincio a divertirmi con te.
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bones39 · 2 months
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Mi hanno consigliato cosi tante volte di stringere i denti.. Che ho rotto il byte. A chi mando la fattura del dentista?
: Mi hanno consigliato cosi tante volte di stringere i denti che mi si è spanata la mandibola, cercasi pezzo di ricambio.
Mi hanno consigliato cosi tante volte di stringere i denti che la dieta ha funzionato alla grande, ora mi alimenteranno con una cannuccia dal naso
: Mi hanno consigliato cosi tante volte di stringere i denti che oramai ho vinto la copertina per il miglior sorriso h24
: Mi hanno consigliato cosi tante volte di stringere i denti che oramai si sono presentati tutti e 33, si sono affezionati ed hanno un legame molto stretto.
è proprio stringere letteralmente i denti davanti al dolore e alle situazioni che porta a episodi come ieri e ai problemi di "oggi"
- meglio ascoltare gli anziani: quando fa male, basta.
- gli anziani la sanno lunga, dormono su un letto comodo, usano scarpe comode, vestiti comodi, mangiano come fa bene all anima e se una relazione fa male dicono "basta, non ho tempo, ho stretto cosi tanto i denti che ora non ne ho più e neanche la forza di stringere ciò che non è affetto e gioia"
Stringere i denti è un detto creato da chi ci guadagna : medici dentisti e fisio
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jazzluca · 4 months
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TASMANIA KID ( Core ) Generations LEGACY UNITED
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Come già detto spesso e volentieri, è bello che nei Generations ripropongano i personaggi Transformers più famosi e favoriti, ma ogni tanto vedere qualche faccia nuova o di nicchia aiuta il senso di novità e bilancia il già visto, ed il caso del buon TASMANIA KID qui, personaggio apparso nel cartone animato giapponese Beast Wars 2, ma anche contemporaneamente uno dei tanti della linea di giocattoli di BW che non si vide in tv, col nome di SNARL.
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La MODALITA' BESTIALE di DIAVOLO DELLA TASMANIA del Legacy ora ricorda decisamente di più la bestia reale, che il giocattolo originale pareva più una sorta di castoro piranha con la testa enorme, e non scomodiamo la versione cartoonesca che sembrava un incrocio fra un gatto e un cane. ^^'
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Anche con la forma più realistica, però, a non essere fedele alla natura è la colorazione, con i T.D. che sono neri con una striscia bianca orizzontale sul petto, mentre il nostro deve piegarsi almeno cromaticamente al personaggio e quindi è color marrone ma con una striscia verticale da testa e coda nera, così come le spalle e cosce sono grigio scuro.
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Se l'originale BW era ben snodato alle zampe anteriori mentre quelle posteriori potevano solo ruotare alle anche, beh, nel Legacy succede l'esatto opposto, a causa della trasformazione diversa fra i due modelli, così come il Core qui sarebbe idealmente in totale disguise non fosse per la finta mandibola scolpita sul petto.
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Non scordiamoci però della gimmick a molla del Basic Beast Wars, con la possibilità di, ehm, sparare l'animale prememdo un pulsante sulla coda! ^^'''
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E ovviamente la gimmick è assente nel Core, ma a parte l'effimerità di questa, la TRASFORMAZIONE di Snarl era quantomeno interessante, poichè, dopo aver aperto le parti laterali del corpo ( questa azione magari già vista in altri Basic mammiferi come Rattrap ), la testa della bestia si divideva in due diventando i due piedi del robot, ed ovviamente ribaltandosi verso indietro. La mandibola restante si abbassava a divenire il petto ( con tanto di decorazioni dei pettorali ed addominali sulla lingua!!! ^^'' ), mentre le zampe anteriori erano le braccia, e quelle posteriori si ripiegavano alla un po' nei pannelli.
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Anche nel Core si apre il corpo lateralmente, ma stavolta vi restano attaccare le zampe anteriori, mentre anche qui la testa si divide e si proiettano le gambe all'infuori, con le zampe posteriori che si proiettano verso l'alto a divenire le braccia, aiutate dalla possibilità di sollevare un po' la "pelliccia" dell'animale.
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Il ROBOT risultante è un'ottima rappresentazione del personaggio visto nei cartoni di BW2, anche se giocoforza non è stato possibile far sparire del tutto i due pannelli laterali sulla schiena, ma di sicuro qui sono meno ingrombranti che nel giocattolo originale.
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I piedi magari non sono così grandi, ed ora come talloni si trova l'effettiva mandibola, ma il resto è davvero ben riportato, con le lunghe braccia ed ovviamente il torso con la falsa ma più accomodante mandibola decorativa. E non scordiamoci la testa, con le orecchie più in evidenza!
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Il nostro ha balljoint su tutte le articolazioni, caviglie e polsi compresi, ma gli manca la rotazione del bacino a causa della trasformazione, vabbè.
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L'arma è sempre la coda, ora non così esagerata come dimensioni, e si può sistemare nei fori sotto gli avambracci, o volendo essere impugnata come … spada ( ^^' ) per via della spina sulla canna, anche se nel caso di T.K. qui non rende bene avendo i fori per le armine dei Core nei palmi della mano! ^^''
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Infine, una bella versione di un personaggio magari minore, ma che almeno va a far compagnia al povero Lio Convoy che sennò si sentiva solo soletto come unico BW 2, sempre nella speranza quindi che faranno altri Maximal di quel cartone, ma senza fretta, che personalmente prima vorrei vedere gli altri Biocombat occidentali visti in Tv. ^^
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