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#maturazione
illsadboy · 2 years
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Innanzi tutto l’uomo deve superare i grandi disagi… Il primo quando nasce e deve imparare a convivere con elementi a lui estranei; il secondo quando scopre la paura della morte e, infine, la solitudine per scelta. Accettandoli tutti e tre si arriva a una profonda maturazione spirituale. Soltanto chi è davvero solo è libero.
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klimt7 · 2 years
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L'inaspettato insperato
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Sempre mi meraviglio di come esistano persone che coltivano propri valori, attitudini, convinzioni.
Ognuno dentro la propria vita, dentro i propri dolori personali, la propria storia talvolta piena di sofferenza e perfino di lutti, emotivi o reali che siano.
Ognuno attraversando tutto questo, matura una propria sensibilità, un proprio codice di comportamento e di vita e una propria cosmogonia.
Poi accade l'imprevisto, l'insondabile.
Ci si trova. Ci si incontra. Ci si confronta.
Si cominciano ad offrire all'altro, i propri modi di vedere, i pensieri a lungo coltivati, la propria scala di valori.
E allora può accadere lo stupore, la meraviglia.
Nasce una nuova sorgente. Una fonte di energia che prima non c'era.
Cos'è? Cos'è che nasce, in questo scambio\confronto?
Succede che con garbo, con timore all'inizio, con delicatezza infinita ci si dona. Si offre all'altro, ciò che si è maturato in silenzio, in lunghi anni di isolamento, di solitudine emotiva, a volte attraverso periodi di "macerazione interiore", un qualcosa del tutto particolare.
Una sostanza che non è materia ma appartiene più all'anima di ognuno. È il distillato della propria crescita ed esperienza.
Il frutto luminescente a volte, oppure opaco in altre occasioni, della propria infanzia. Del proprio essere cresciuti attorno ad una ferita mai più del tutto rimarginata.
Questo si offre all'altro. Questo si riceve e si scambia. Si mette in moto allora un dialogo, uno scambio, una interazione che chiamiamo "confronto".
All'interno di questa operazione che ha molto di magico e prezioso, si possono scoprire allora concordanze, sintonie, empatie, un comune approccio mentale. Un metodo condiviso di porgersi all'altro.
E lì, esattamente lì, nasce la meraviglia. Una energia positiva. Una forza potente.
Si può chiamare ascolto, possiamo chiamarla "attenzione" ... io la chiamo "cura".
Dedizione all'altro, perchè avvertiamo che l'altro è degno di noi, è come se fosse sempre stato parte di noi, anche in anni lontani e bui. L'Altro sei Tu. Perchè è avvenuta una fusione e un autentico "riconoscimento".
Sei riuscito a vedere quel che sei tu, quel che ti è capitato, nella carne viva e nella sofferenza, attraversata dall'altro.
Nasce allora una euforia. Una gratitudine infinita verso l'Universo che ti concede tutto questo. Che ti arriva a permettere di continuare a crescere in consapevolezza, attraverso il dialogo-confronto con l'Altro.
C'è gioia. C'è gratitudine.
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C'è la certezza che la Comunicazione serva e funzioni, proprio per fare un passo nuovo, deciso verso la tua maturazione come persona.
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serenamatroia · 1 year
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officialpenisenvy · 10 months
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e dai giuseppe tagliamola corta questa lezione che voglio andare a mangiare
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pgfone · 1 year
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E niente ragazzi questi pomodori qui si chiamano "Rosamunda" io mi ero fatto il viaggio mentale che il tipo che li aveva selezionati aveva un amore finito male con una donna con questo nome o cose di questo genere, e invece si chiamano Rosamunda perché quando arrivano a maturazione non sono rossi ma rosa.... comunque, sono i pomodori più buoni del globo terracqueo come dice la Meloni.
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susieporta · 3 months
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"Quando l'amore vi fa cenno,
seguitelo,
benché le sue strade siano aspre e scoscese.
E quando le sue ali vi avvolgono,
abbandonatevi a lui,
benché la spada che nasconde tra le penne possa ferirvi.
E quando vi parla, credetegli,
anche se la sua voce può mandare in frantumi i vostri sogni
come il vento del nord lascia spoglio il giardino.
Perché come l'amore vi incorona, così vi crocifigge.
E come per voi è maturazione, così è anche potatura."
(Il profeta”, di Kahlil Gibran)
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diceriadelluntore · 1 year
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Evidenze
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Quelle in foto sono delle ciliegie. Della varietà Sciatta, che ha un brutto nome ma è squisita. Questa varietà rientra con altre tipiche del territorio nella recente IGP Ciliegia di Bracigliano, ridente comune collinare della valle dell’Irno in provincia di Salerno.
Per via del meteo (aprile freddo come gennaio, maggio piovoso il quadruplo del solito con grandinate e inizio giugno fresco) buona parte della produzione ciliegicola del Sud Italia è andata perduta, in alcune zone completamente azzerata. Va da sé che quelle del Sud sono le ciliegie precoci, pronte orientativamente da Maggio alla seconda decade Giugno, in attesa di quelle di altre zone più a Nord. Data la mancanza, la maggior parte di quelle che erano prezzate a 15-18 € al kg nei supermercati erano estere: Balcani, Grecia, Romania, Bulgaria (in questi due paesi, tutti gli impianti di tipo moderno delle ciliegie sono investimenti italiani).
Ho preso 50 kg di ciliegie direttamente da un’azienda agricola di Bracigliano, senza che me le scartasse, oggi 4 Luglio. 
Sapete quanto le ho pagate?
in un primo momento, non volevano addirittura nulla, ma convincendolo sono arrivato ad 1 €. Le ciliegie non sono tutte così belle, ma un 20% si, un 50% integro e saporito, e il restante 30 % da scartare perchè rovinato dagli insetti.
Diciamo che in definitiva, l’azienda potrebbe vendere ancora un 70% di un kg di ciliegie, il 20% a prezzo pieno, e l’altra parte come seconda scelta.
Ma non c’è mercato, perchè il prezzo che i commerciarti e la grande distribuzione conferisce alle aziende non copre nemmeno i costi di raccolta. Quindi conviene di più che quelle poche ciliegie rimaste, le uniche buono ma fuori dalla finestra temporale in cui venivano comprate negli anni precedenti, rimangano sugli alberi: qui la raccolta è più difficoltosa perchè gli alberi sono molto vecchi, alti anche 20 metri e la raccolta si fa solamente a mano, salendo sugli alberi con apposite scalette di alluminio. È molto più facile comprare a pochi spiccioli le ciliegie estere e vendendole a prezzi folli, che hanno un sapore tutto diverso non perchè siano necessariamente peggiori, ma perchè devono essere raccolte ad un certo grado di maturazione molto lieve per garantire un trasporto senza deterioramento. Per racimolare qualcosa, le ciliegie raccolte qui e non scartate vengono vendute alle grandi aziende alimentari per 60-70 centesimi di Euro.
È ciò che accade a considerare il cibo come un prodotto qualsiasi. Al netto del danno meteo, su cui non si può fare nulla nell’immediato, c’è la beffa dell’essere considerati fuori mercato per ragioni che non si spiegano, se non con la mera speculazione.
Lo spreco è il carburante che accende la contraddizione, la contraddizione mette in moto l’economia, e un’economia fiorente produce a sua volta nuovi sprechi. Haruki Murakami
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scogito · 6 months
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Mio padre mi ha insegnato tutto quello che un uomo non dovrebbe essere.
Mia madre mi ha insegnato tutto quello che una donna non dovrebbe fare a se stessa, specialmente dentro la relazione con un uomo.
Osservare i propri genitori come pesci in un acquario, cioè con distacco e oggettività, è fondamentale per capire cosa porti del loro schifo dentro di te.
Questo vale anche nel caso in cui grazie a loro hai assorbito valori autentici e benessere.
Trattandosi comunque di un compito evolutivo, è la parte negativa quella che deve essere trasmutata, perciò va prima di tutto vista, e soltanto dopo puoi scegliere cosa fare di te stesso.
Quando vedi la loro eredità potresti passare diversi anni di guerra interiore e di fallimenti personali. È un processo di maturazione essenziale, che ti porta al punto di rilascio.
Da lì devi ricostruire te stesso.
Di solito coi padri inefficienti è mancata anche una guida, per cui il processo implica spesso il trovare il tuo percorso senza avere la minima idea del come e del dove.
A riguardo sappi prima di tutto che se sei messo lì è perché hai le risorse per farlo, oppure è tuo compito spezzare la catena e trovarle.
Non è facile, non è semplice, ma è per questo che quelli prima di te si sono arresi, e che oggi gli altri pagano le conseguenze anche a causa loro.
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alsupiol · 6 months
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A Sbindlòn
A penzoloni, che pende, appeso al soffitto o ad altre appendici, come un salame, un prosciutto o la borsa dei maroni (quaion) e relativo pene (usel).
Più sbrigativamente "a sbindèl".
[AAA Attenzione: il testo seguente non è adatto per mangiatori d'erba]
Termini che riportano al passato, quando il maiale (porz o ninèn) veniva acquistato da piccolino, allevato e cresciuto in casa (si fa per dire) e definitivamente trasformato in garage.
Il suino veniva accudito teneramente durante l'anno e con l'arrivo dell'inverno mio padre o mio zio, non ricordo bene chi, gli sparava una palla di piombo sul e nel cranio, in modo da rendere la sua dipartita la più rapida possibile.
Che fosse indolore non sono pronto a scommettere, ma sempre meglio quel cilindro di metallo color bronzo, dei coltellacci usati nei decenni precedenti gli anni settanta.
Una volta resa l'anima al cielo dei suini, l'animale veniva trasformato in tante belle robine commestibili, alcune immediatamente, altre con la dovuta pazienza.
Direttamente sul bancone di legno su cui era adagiato per essere trasformato, si poteva assaggiare la coppa di testa appena fatta, ancora calda e fumante.
I ciccioli venivano schiacciati in una morsa di legno e lì restavano a spurgare il grasso (sunzon) per giorni, dopodiché venivano fatti rinsecchire.
Si doveva attendere un po' invece per la salsiccia (suzezza), i salami e i prosciutti (parsött), di spalla e di coscia.
Solo la salsiccia matta si poteva mangiare nei giorni successivi senza attenderne la maturazione.
Era fatta con le interiora del porco, unite a una piccola parte di carne buona, il tutto irrorato da robuste dosi di aglio, pepe, sale e se ricordo bene anche di vino, oltre ad aromi vari.
Insomma, una squisitezza per stomaci forti.
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mezzopieno-news · 10 months
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ARRIVA IL PRIMO IMPIANTO ALGOVOLTAICO IN ITALIA
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A Portici, in provincia di Napoli, è nato il primo impianto algovoltaico in Italia, un sistema integrato in grado di produrre energia elettrica fotovoltaica e microalghe.
Le alghe crescono in una soluzione acquosa che scorre all’interno di fotobioreattori, tubi trasparenti collocati sotto ai moduli fotovoltaici collegati tra loro in una serpentina in cui circola il fluido in maniera costante. Grazie alla fotosintesi innescata dall’energia solare, le microalghe crescono all’interno della soluzione, assorbendo l’anidride carbonica e riproducendosi, fino a quando non raggiungono uno stato di maturazione tale da poter essere raccolte. Il loro impiego poi è utile per l’uso farmaceutico, cosmetico e alimentare.
L’impianto installato presso il Centro Ricerche ENEA, consente una produzione annua di una potenza di 7 kWp e circa 30 chilogrammi di alghe per ogni modulo della superficie di 40 mq. “I vantaggi dell’approccio adottato sono molteplici. Innanzitutto, le alghe consentono di sfruttare l’energia proveniente dal sole meglio delle colture tradizionali poiché hanno una maggiore efficienza fotosintetica. Inoltre, hanno elevato valore ambientale in quanto consumano anidride carbonica trasformandola in biomassa tramite fotosintesi e rilasciando ossigeno puro in atmosfera. Non ultimi gli aspetti pratici, come il fatto che la soluzione tecnologica sviluppata ben si presta anche a interventi di ‘retrofit’ di impianti fotovoltaici esistenti” spiega Carmine Cancro, ricercatore del laboratorio ENEA di Smart grid e reti energetiche presso il Centro Ricerche di Portici.
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Fonte: Ente nazionale per le nuove tecnologie, l’energia e lo sviluppo economico sostenibile; foto di Laker
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orotrasparente · 4 months
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una cosa di cui sono contento è che, nonostante mi capiti di essere tentato nel ricadere nei soliti errori che hanno caratterizzato la mia vita negli ultimi 5/6 anni, sto riuscendo a rendermene conto prima e chiudere tutte le situazioni sbagliate prima di ricaderci del tutto e di questa cosa non me ne sono accorto solo io, visto che le due amicizie più strette che ho più volte in questi mesi mi hanno fatto spontaneamente i complimenti notando la mia maturazione sotto questo punto di vista
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solovedreidue · 1 year
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Copula e fieno
Addormentarsi nel pagliericcio, sopra le spoglie della Mariella che giace nuda nel fienile. Profumo di erba sopita nel tempo lento della maturazione della bella stagione.
Con il verde che si perde tra i peli fulvi, abbondanti, ricci. I capellini nuovi, il colore della pelle screziato e puntinato, quel sapore misterioso d'Irlanda perso nei campi della bassa.
La Mariella ha gli occhi belli, si illuminano quando ride e quando piange, quando le emozioni hanno il colore nocciola. Brillano nel sesso e negli abbracci.
È una copula dolce quella nel fieno, che punge che accarezza, che rotola instabile sotto le carni, che coccola e avvolge, in quel silenzio rumoroso che hanno anche i focolari di inverno. Crepita.
Estate bella, calda, afosa di cicale, il fienile è un'alcova, un nido, per giocare a nascondino d'amore. Uno-due-tre-dieci-cento-mille, libera per tutti. Ancora. Conta ancora.
La Mariella è fatta di "ancora" e di "basta", che vanno interpretati con il sentimento infoiato, che vanno violentati con delicatezza, che vanno accolti nella mano, stretti, strizzati, distesi, ripiegati, stirati con cura.
La Mariella copula, nel fieno, matassa garbuglia. Sa di buono quel fare l'amore, sa di grano. Sono belli da guardare, da vedere, sono belli da segarsi. A volte li guardano e lei lo sa, e arrossisce mentre si bagna, e forse arrossisce proprio perchè si bagna. E lui lo sa. E conta ancora. Sempre.
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fashionbooksmilano · 9 months
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Gio Ponti
Fulvio Irace
Motta Architettura, 24OreMotta Milano 2009, 120 pagine, 19,8x26,5cm, ISBN 978-88-6166-087-3
euro 37,00
email if you want to buy [email protected]
Gio Ponti morì a Milano il 16 settembre 1979 in una casa che aveva costruito nel 1957 come pubblico autoritratto. Aveva 88 anni: nonostante la sua vista si fosse ormai ridotta a una sfocata visione, non aveva mai smesso di lavorare. La sua biografia professionale attraversa quasi per intero tutto il XX secolo con un'interrotta vitalità: dopo gli esordi neoclassici e le prove d'art director per la produzione ceramica Richard Ginori, prenderà avvio una fase progettuale caratterizzata da grandi progetti, come il primo palazzo Montecatini (1935-1938) a Milano, l'Istituto di matematica alla Città Universitaria di Roma (1933-1935), il palazzo della Facoltà di Lettere di Padova, il Liviano, (1934-1938), il piano urbanistico per Addis Abeba, in Etiopia (1936), la sede EIAR, oggi RAI, di Milano (1939). Diversamente da tanti altri protagonisti della scena italiana tra le due guerre, gli anni della ripresa offriranno a Ponti straordinarie occasioni di riformulare la sua architettura, portando a maturazione quei concetti di leggerezza, di trasparenza e di sottigliezza che sono oggi tra i motivi della sua notorietà.
20/12/23
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occhietti · 1 year
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Hai visto un campo di grano
in piena maturazione?
Potrai osservare che certe spighe sono alte e rigogliose; altre, invece, sono piegate a terra.
Prova a prendere le alte, le più vanitose, vedrai che queste sono vuote; se, invece, prendi le più basse, le più umili, queste sono cariche di chicchi.
Da ciò potrai dedurre che la vanità è vuota.
- S. P. Pio da Pietrelcina
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abatelunare · 7 months
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Della natura delle cose frustranti
Temo di aver capito la ragione di tutta 'sta fame di letture che mi è conflagrata dentro ultimamente. Si tratta di un fenomeno di compensazione. Quest'anno funesto - ricordo a tutti ch'è bisesto, da cui la cupa (e proverbiale) rima - vede fino adesso la maturazione in me di alcune frustrazioni importanti. Le uniche soddisfazioni mi vengono proprio dai libri. Dall'averne trovati alcuni che cercavo da tempo. Dall'avere scoperto autori di cui ignoravo l'esistenza e che si sono rivelati validi (almeno per i miei gusti). Dall'avere speso ben poco per le mie acquisizioni (vado di scambio o di bancarella/mercatino). Spero una cosa, però. Che questa fame non mi passi una volta liquidata la causa della mie frustrazioni. Sarebbe un peccato. E mi girerebbero ulteriormente le balle.
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pgfone · 1 year
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Inizia la maturazione
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