#mutualità
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luminousundertowmist · 1 month ago
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Gender bias.
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Il femminismo critica modelli tossici di mascolinità (es. violenza di genere, dominio patriarcale), non l'identità maschile in sé. Promuove una ridefinizione delle mascolinità per liberare gli uomini da stereotipi dannosi.
Il femminismo mira a decostruire modelli familiari patriarcali (es. ruoli di genere rigidi), non a eliminare la famiglia. L'obiettivo è favorire relazioni paritarie, come evidenziato nei testi sulla liberazione dai "gioghi sociali".
Nessuna corrente femminista sostiene "l'uccisione di bambini innocenti"; al contrario, il femminismo lotta per diritti riproduttivi (libera scelta sull'aborto) e contro la violenza sui minori. Il femminismo combatte violenze domestiche e abusi, inclusi quelli sui bambini.
Il femminismo intersezionale sostiene diritti LGBTQ+ come parte della lotta contro tutte le oppressioni di genere. Non è un obiettivo primario, ma una naturale estensione della battaglia per l'uguaglianza.
Il femminismo non sostiene religioni in quanto tali, ma critica le strumentalizzazioni patriarcali di qualsiasi fede. Esistono femministe islamiche che reinterpretano la religione in ottica egalitaria
L'obiettivo del femminismo è superare il dominio patriarcale, non indebolire gli uomini: il femminismo riconosce che il patriarcato danneggia anche gli uomini.
Il femminismo promuove la libertà dalle aspettative di genere, non l'adozione forzata di tratti femminili negli uomini. L'idea è decostruire i binarismi.
Il femminismo cerca di eliminare dinamiche tossiche (es. possessività, violenza) attraverso l'educazione alla parità.
Il femminismo critica il matrimonio come istituzione patriarcale, non il concetto in sé. Mira a trasformarlo in un'unione paritaria.
Il femminismo combatte le violenze reali, non promuove accuse infondate; riconosce la complessità delle denunce e la necessità di ascoltare le vittime.
L'obiettivo del femminismo è superare la logica competitiva del patriarcato, sostituendola con collaborazione e mutualità.
Le affermazioni sul femminismo in questa lista su Threads riflettono pregiudizi e fraintendimenti non supportati dalla letteratura femminista accademica e dalle pratiche dei movimenti femministi documentati.
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parolerandagie · 2 years ago
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La potenza e la pericolosità del silenzio, come forma di accordo ed assenso, sono profondamente sottovalutate: se lo si sceglie, il silenzio, se si sceglie di tacere, si stipulano contratti infrangibili o quasi, si creano mutualità di inaudito valore, tanto con i propri complici quanto con i propri avversari, e tanto più numerosi i soggetti coinvolti quanto più solidi saranno quei vincoli. Non c'è da stupirsene, a bene pensarci, perché la base di ogni relazione, di ogni comunità, di ogni società, è la comunicazione, ed il silenzio, della comunicazione, è poco meno della nemesi.
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writer-fennec · 2 months ago
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@bone-trash i literally dobt remember…
@anonmousegosqueak I guess it was mutualità following pretty early on
@sirbonesly you literally just said you were obsessed with ne and I chained you down in my basement
@kiokijin i have no idea what is going on in our lives…
"What made you follow your mutual" I don't know. I don't remember anything. In my mind we were mutuals at birth. Since the dawn of time. The start of the earth's spin
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bergamorisvegliata · 1 year ago
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STUDIO DELLA COSTITUZIONE ITALIANA
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Torniamo sugli articoli 43, 44 3 45 e osserviamo alcune situazioni che ci si possono presentare onde affidarci ai suddetti articoli relativi al "Titolo III - Rapporti economici".
Per l'articolo 43 "A fini di utilità generale la legge può riservare originariamente o trasferire, mediante espropriazione e salvo indennizzo, allo Stato, ad enti pubblici o a comunità di lavoratori o di utenti determinate imprese o categorie di imprese, che si riferiscano a servizi pubblici essenziali o a fonti di energia o a situazioni di monopolio ed abbiano carattere di preminente interesse generale."
Quindi: nel caso di un interesse generale-collettivo, le istituzioni possono dare mandato di esproprio per edificare strutture atte a ospitare attività prettamente statali. Attenzione! Non la si confonda con l'attuale possibilità di mettere la mano alle proprietà private (case, auto, moto, ecc...) peraltro con l'eventualità di venire messe in opera da parte di soggetti privati.
Nel caso dell'articolo costituzionale, è solo lo Stato (leggasi: istituzioni) a determinare e stabilire un esproprio laddove lo si ritenfa necessario.
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Per l'articolo 44 "Al fine di conseguire il razionale sfruttamento del suolo e di stabilire equi rapporti sociali, la legge impone obblighi e vincoli alla proprietà terriera privata, fissa limiti alla sua estensione secondo le regioni e le zone agrarie, promuove ed impone la bonifica delle terre, la trasformazione del latifondo e la ricostituzione delle unità produttive; aiuta la piccola e la media proprietà."
In sostanza è simile all'articolo 43 con in più la eventualità di bonificarne il territorio e quindi di crearne le condizioni per un utilizzo altro dal precedente, in più in questo articolo si accenna a terreni agricoli inizialmente non edificabili.
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All'articolo 45 "La Repubblica riconosce la funzione sociale della cooperazione a carattere di mutualità e senza fini di speculazione privata. La legge ne promuove e favorisce l'incremento con i mezzi più idonei e ne assicura, con gli opportuni controlli, il carattere e le finalità.
La legge provvede alla tutela e allo sviluppo dell'artigianato."
Spazio, dunque, alla creazione di cooperativa aventi funzioni sociali senza che ciò ne determini profitto, speculazione e interessi: con ciò l'istituzione ne favorisce la creazione fatti salvi controlli che ne impediscano ogni abuso.
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Nel prossimo appuntamento termineremo il "Titolo III" con gli ultimi due articoli, il 46 e il 47. Nel frattempo potete studiare la Costituzione al seguente link:
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Argentina chiede arresto ministro Iran per attentato del 1994
Il governo dell’Argentina ha chiesto l’arresto internazionale del ministro degli Interni iraniano Ahmad Vahidi, attualmente in visita ufficiale in Pakistan e Sri Lanka.     Vahidi à considerato dalla giustizia argentina tra i responsabili dell’attentato del 1994 alla mutualità ebraica Amia di Buenos Aires, in cui morirono 85 persone.     Il governo argentino afferma in un comunicato di aver…
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decadentdjentleman · 2 years ago
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I POVERI MUOIONO PRIMA
I comunisti e i problemi di oggi
Il Servizio sanitario nazionale
Il Servizio sanitario nazionale può essere uno degli strumenti per raggiungere questo scopo, per consentire alla collettività l'autocontrollo della propria salute. Secondo il progetto presentato dal PCI, questo Servizio deve avere le seguenti finalità: 1) l'attuazione dei servizi e delle misure, nonché la definizione delle norme di igiene generale, individuale e ambientale, di profilassi individuale e collettiva, al fine di rendere l'ambiente corrispondente alle esigenze del mantenimento della salute fisica e psichica, di aumentare le difese dei singoli soggetti e accrescerne e migliorarne lo stato di salute; 2) l'attuazione dei servizi di prevenzione sia individuale che collettiva, al fine di assicurare in ogni caso una diagnosi precoce e un intervento sanitario tempestivo e di prevenire il manifestarsi delle malattie; 3) l'attuazione dei servizi di medicina del lavoro e medico-sociali nelle fabbriche e in ogni altro luogo di lavoro in cui si renda opportuno, per attuare in modo coordinato le misure atte a contribuire alla sicurezza nel lavoro, rimuovendo le condizioni ambientali e di lavoro pregiudizievoli alla salute dei lavoratori, organizzando sui luoghi di lavoro sia i servizi di igiene che di medicina preventiva; 4) l'attuazione dei servizi di tutela della maternità e dell'infanzia, per assicurare, con una efficace e completa assistenza sanitaria, psicopedagogica e sociale, e prescindendo dal loro stato civile e sociale, a tutte le donne la pienezza dei loro diritti e a tutti i bambini le migliori condizioni di sviluppo fisico e psichico; 5) l'attuazione dei servizi medico-scolastici negli istituti di istruzione pubblica e privata di ogni ordine e grado, a partire dalla scuola primaria; 6) l'attuazione dei servizi per la diagnosi e terapia con l'impiego di ogni mezzo più avanzato e senza alcuna limitazione, né per ciò che riguarda interventi medico-generici o specialistici e il ricovero in ospedale, né per ciò che riguarda i mezzi terapeutici; 7) l'attuazione dei servizi di riabilitazione dei guariti mediante una adeguata assistenza ed eventualmente il soggiorno in appositi luoghi climatici o in appositi istituti; 8) l'attuazione dei servizi di rieducazione dei soggetti invalidi per qualsiasi causa, in modo da consentire la ripresa di un'attività lavorativa corrispondente alle nuove condizioni fisiche e psichiche dei soggetti colpiti. Queste proposte rappresentano una soluzione nuova nel campo della politica sanitaria, una via essenziale per fare dell'Italia un paese civile. Finora è stata realizzata nel nostro paese una grande conquista, l'assistenza mutualistica, la quale malgrado le sue insufficienze ha costituito un grande passo avanti, rispetto al passato. E' stato il movimento operaio a promuovere la mutualità, prima per i lavoratori dell'industria e dell'agricoltura, poi per una gran parte dei cittadini. Si è verificato nella pratica quel principio marxista secondo cui l'operaio, liberando sé stesso, libera la collettività intera: in questo caso, si è teso a liberare il lavoratore, il cittadino dalla mancanza di cure, dall'esigenza di provvedere a pagare direttamente per proteggere la propria salute in caso di malattia. Gli elementi di coercizione, di burocrazia, di sperpero che sono stati introdotti nella mutualità sono estranei al movimento operaio, sono colpe del fascismo e della DC. Non si può tuttavia essere paghi del risultato ottenuto, di aver esteso la tutela in caso di malattia ai nove decimi della popolazione. La mutualità vien oggi svuotata progressivamente di contenuto: sia di contenuto democratico, sia di efficacia sul piano sanitario, a causa del mutamento del quadro delle malattie, che richiede un intervento qualitativamente diverso.
Continua...
Testo di Giovanni Berlinguer, 1968
-A cura della Sezione centrale stampa e propaganda del PCI
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donaruz · 5 years ago
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Mio fratello ha gli occhi grigi
Mio fratello ha gli occhi grigi
grigi come l'asfalto
lucidi come i lampioni
bagnati come le pozzanghere
profondi come la sete
Mio fratello ha le mani rugose
rugose come la mia rabbia
delicate come i fiori
consumate come la passione
pulite come la solidarietà
Mio fratello ha il viso ferito
ferito come il rispetto
ossuto come la miseria
sorridente come l'amore
corrucciato come l'arte
Mio fratello è fatto di strada
strada fredda e inospitale
pericolosa come la tempesta
razzista come la società
vigliacca come lo sfruttamento
Mio fratello ha il cuore stanco
stanco per gli insulti
bastonato come la libertà
frastornato dai rumori
pulito come la mutualità
Mio fratello ha un nome strano
strano come il mio
dimenticato a ogni "ragione"
chiamato "senzatetto"
baciato solo dal reietto
Mio fratello dorme per terra
terra dura come il marmo
colorata di rosso e nero
come la bandiera dei senzapatria
che veleggia senza porti
Mio fratello sono io
siamo noi
fratelli e sorelle
unite per sempre
da lacrime comprese
Mio fratello ha gli occhi grigi
grigi come le nuvole a ponente
dove i raggi del sole
esplodono a illuminarti
senza mai più dividerti..
Olmo Losca 🖋
(In una strada anonima di Milano; oggi. "Per i dimenticati" raccolta)
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mi-manifesto · 5 years ago
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Crediamo. Nella STORIA, nel VALORE della SOLIDARIETÀ, nel RISPETTO della SANA CONCORRENZA, nell’ARTE, nel RIUSO, nella LUNGIMIRANZA, nella TRADIZIONE ma anche nell’INNOVAZIONE. Viviamo. Per la CRESCITA, per fare ESPERIENZA diretta e in RETE, per sostenere l’AMBIENTE e la SALUTE PUBBLICA, per salvaguardare la RECIPROCITÀ e favorire INTEGRAZIONE e ACCOGLIENZA. Difendiamo. La TERRITORIALITÀ, l’UNICITÀ individuale, l’ARMONIA, la MEMORIA, la GIFT ECONOMY, la MUTUALITÀ, la COMUNITÀ, la DIGITALIZZAZIONE, la capacità di ANALISI. Offriamo. DIFFERENZIAZIONE e QUALITÀ, CONOSCENZA, PROFESSIONALITÀ e puntualità, COLLABORAZIONE e confronto, FORMAZIONE, AFFIDABILITÀ, INTERCONNESSIONI e COMPETENZE. Vogliamo. Fare QUADRATO. #mimanifesto
( grazie a Malusa Kosgran)
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toscanoirriverente · 6 years ago
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L'Autonomia Differenziata stava per diventare legge. Avrebbe portato soldi al Nord sottraendoli alla mutualità generale e quindi al Sud. Ma casualmente è caduto il governo. Per scelta di quello che voleva assolutamente farla.
(...) l’Autonomia Differenziata avanza e rischia quasi di diventare legge. E le brutte notizie non finiscono qui: l’80% degli elettori, dice un sondaggio di Sky e Youtrend, si dice contrario all’ampliamento dei poteri a favore delle regioni considerate più ricche. Nelle regioni del Nord le percentuali dei favorevoli oscillano intorno ai 40% (al Nord-Ovest 37,7 per cento, al Nord-Est poco sopra il 44 per cento), mentre nel Centro-Sud si aggirano intorno al 5%e al 6 al Centro.
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ticonsiglio · 2 years ago
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INPS: Bando 2023 cure termali Vecchio Fondo Mutualità
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dailygreenit · 2 years ago
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Mutualità, al via la prima edizione del Premio Nazionale
Offrire strumenti necessari a fronteggiare le sfide poste dall’odierno contesto generale e sostenere le buone prassi e le progettualità che possano aiutare lo sviluppo e la crescita dell’Economia sociale in Italia. Sono questi gli obiettivi della prima edizione del Premio Nazionale Mutualità, che nasce dalla volontà di ITAS Mutua e Reale Mutua – le due compagnie assicurative italiane costituite…
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dreamers-queen · 6 years ago
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Un giorno tutto questo gravedigging mi sarà utile.
Mi ci sto divertendo, o almeno mi sto distraendo dalla febbre, dalla tosse, dagli starnuti violenti e soprattutto dalla noia. 
L’unica cosa che mi dispiace è notare quanti blog che seguivo assiduamente siano scomparsi, o siano stati abbandonati. E rivedere anche quelli con cui poi ho troncato qualunque rapporto di following o mutualità, che vederli oggi nel mio archivio sembra un po’ una beffa, e a volte penso che vorrei “farci pace” ma a volte anche no, perché la nostalgia è canaglia per davvero e ti fa vedere le cose attraverso una patina rosa e bugiarda.
Ma comunque. 
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sciscianonotizie · 3 years ago
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Mutua sanitaria Cesare Pozzo: memorie e identità 145 anni di solidarietà
Sabato 14 maggio ore 9.30 – Sala Convegni Biblioteca De Gemmis Strada Lamberti, 3, Bari
   145 anni di solidarietà: un convegno per raccontare e celebrare la Mutua sanitaria Cesare Pozzo, ente no profit che dal 1877 si occupa di aiutare i suoi attuali 350.000 assistiti nelle spese mediche e socio assistenziali offrendo un esempio concreto di aiuto reciproco.
Nata come organizzazione di categoria nel settore trasporti, CesarePozzo si è contraddistinta nella storia del mutualismo per aver intrapreso un cammino virtuoso che ha visto mettere sempre al centro delle sue azioni l’aiuto reciproco, la solidarietà e il no- profit al fine di garantire ai suoi assistiti il diritto universale alle cure. 
Per celebrare il 145esimo anno dalla sua fondazione, CesarePozzo ha voluto intraprendere un importante percorso di celebrazioni iniziato nella città di Milano per proseguire sabato 14 maggio alle ore 9.30 a Bari con il convegno “Mutua sanitaria Cesare Pozzo:
memoria e identità, 145 anni di solidarietà”, nella Sala Convegni – Biblioteca De Gemmis, Strada Lamberti, 3.
  A prendere parte a questo importante anniversario patrocinato dalla Regione Puglia, Comune di Bari e Città Metropolitana di Bari, saranno il presidente della Regione Puglia Michele Emiliano, il sindaco di Bari Antonio De Caro e l’Assessore al Welfare della Regione Puglia Rosa Barone.
 Ad aprire i lavori sarà Gerarda De Feudis, presidente Puglia e Basilicata della Mutua sanitaria Cesare Pozzo che introdurrà gli ospiti attesi: Matteo Colamussi, presidente ASSTRA Puglia e Basilicata; Massimo Nitti, direttore generale Trasporto Ferrotramviaria; Pierluigi Vulcano, presidente Amtab Bari; Giorgio Botti, direttore generale delle Ferrovie Sud Est; Vincenzo Germano Scarcia, presidente Ferrovie del Gargano e Stefano Stea, Direttore di Esercizio Gts Rail.
L’evento moderato da Antonio Peragine, direttore editoriale il Corriere Nazionale.net vedrà la partecipazione di Andrea Giuseppe Tiberti, presidente nazionale della Mutua sanitaria Cesare Pozzo; del prof. Stefano Maggi, presidente della Fondazione per la mutualità Cesare Pozzo e di Leonardo Palmisano, docente all’Università di Bari e presidente della Radici future produzioni. 
Chiuderà la giornata Salvatore Modugno, vicepresidente nazionale della Mutua sanitaria Cesare Pozzo. 
“Abbiamo voluto fortemente questo evento per creare un dialogo aperto con le associazioni locali, il no profit, il mondo dei trasporti e le istituzioni affinché il territorio possa trarne concreto beneficio – commenta Gerarda De Feudis – La Mutua sanitaria Cesare Pozzo fonda le sue radici in un lontano passato e negli anni è stata sempre in ascolto delle esigenze in evoluzione dei soci e mettendo costantemente al centro l’aiuto reciproco e la solidarietà”. 
“Desideriamo incontrarci e toccare con mano l’attualità della scelta no-profit in ambito sanitario – commenta Andrea Tiberti – Aspettiamo la cittadinanza per celebrare insieme i principi cardine della mutualità, proposta oggi più che mai valida per il raggiungimento dell’universalità delle cure”.
  PROGRAMMA 
MEMORIE E IDENTITA’ 145 ANNI DI SOLIDARIETA’ 
MODERATORE
PERAGINE ANTONIO: DIRETTORE EDITORIALE DELLA TESTATA GIORNALISTICA ONLINE “IL CORRIERE NAZIONALE.NET” E PRESIDENTE DELLA SOCIETÀ ANIM – ASSOCIAZIONE NAZIONALE ITALIANI NEL MONDO –
  UN SALUTO MUSICALE
  ORE 9.30 LICEO MUSICALE “D. CIRILLO” – BARI –
  INTRODUZIONE
  ORE 9.45 SALUTO INTRODUTTIVO: GERARDA DEFEUDIS – PRESIDENTE REGIONE PUGLIA-BASILICATA DELLA SOCIETÀ NAZIONALE DI MUTUO SOCCORSO CESARE POZZO
  SALUTO DELLE AUTORITA’
  ORE 10.00
MICHELE EMILIANO PRESIDENTE REGIONE PUGLIA ANTONIO DE CARO – SINDACO BARI METROPOLITANA ROSA BARONE – ASSESSORE WELFARE REGIONE PUGLIA
  INTERVENTI
    ORE 10. 30
MATTEO COLAMUSSI – PRESIDENTE ASSTRA PUGLIA E BASILICATA MASSIMO NITTI – DIRETTORE GENERALE TRASPORTO FERROTRAMVIARIA PIERLUIGI VULCANO – PRESIDENTE AMTAB BARI
VINCENZO GERMANO SCARCIA – PRESIDENTE FERROVIE DEL GARGANO
STEFANO STEA – DIRETTORE DI ESERCIZIO GTS RAIL
  RELATORI
  ORE 11.00
ANDREA GIUSEPPE TIBERTI – PRESIDENTE NAZIONALE SOCIETA’ MUTUO SOCCORSO MI
“La S.N.M.S. Cesare Pozzo: i valori mutualistici proiettati nel terzo millennio”.
  ORE 11.30 STEFANO MAGGI – PRESIDENTE FONDAZIONE SOCIETA’ MUTUO SOCCORSO MILANO e DOCENTE STORIA CONTEMPORANEA UNIVERSITA’ DI SIENA “145 anni di
solidarietà: dai macchinisti e fuochisti del vapore alla mutua sanitaria dei cittadini”
  ORE 12.00    LEONARDO PALMISANO, DOCENTE UNIVERSITÀ DI BARI E PRESIDENTE
DELLA COOP.  RADICI FUTURE PRODUZIONI – “Il mutuo soccorso per i bisogni di oggi”
  ORE      12.30      – CONCLUSIONI      E      SALUTI             SALVATORE MODUGNO V. PRESIDENTE NAZIONALE DELLA SOCIETÀ NAZIONALE DI MUTUO SOCCORSO CESARE POZZO
source https://www.ilmonito.it/mutua-sanitaria-cesare-pozzo-memorie-e-identita-145-anni-di-solidarieta/
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pikasus-artenews · 3 years ago
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Immagini dal fronte La Grande Guerra 1914-1918 nell’archivio della Biblioteca Cesare Pozzo In mostra a Milano una selezione di fotografie inedite sulla prima Guerra mondiale provenienti dal fondo fotografico della Fondazione Cesare Pozzo per la mutualità
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bergamorisvegliata · 1 year ago
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STUDIO DELLA COSTITUZIONE ITALIANA
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A passi lenti ma graduali prosegue il nostro cammino nello studio della nostra Costituzione, che per questo "numero" affronta gli artcoli 43, 44 e 45 relativamente al “Titolo III - Rapporti economici".
Art. 43.
A fini di utilità generale la legge può riservare originariamente o trasferire, mediante espropriazione e salvo indennizzo, allo Stato, ad enti pubblici o a comunità di lavoratori o di utenti determinate imprese o categorie di imprese, che si riferiscano a servizi pubblici essenziali o a fonti di energia o a situazioni di monopolio ed abbiano carattere di preminente interesse generale.
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Art. 44.
Al fine di conseguire il razionale sfruttamento del suolo e di stabilire equi rapporti sociali, la legge impone obblighi e vincoli alla proprietà terriera privata, fissa limiti alla sua estensione secondo le regioni e le zone agrarie, promuove ed impone la bonifica delle terre, la trasformazione del latifondo e la ricostituzione delle unità produttive; aiuta la piccola e la media proprietà.
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Art. 45.
La Repubblica riconosce la funzione sociale della cooperazione a carattere di mutualità e senza fini di speculazione privata. La legge ne promuove e favorisce l'incremento con i mezzi più idonei e ne assicura, con gli opportuni controlli, il carattere e le finalità.
La legge provvede alla tutela e allo sviluppo dell'artigianato.
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Prossimamente con il consueto esempio relativo agli articoli in questione e prima di passare al "Titolo IV" che riguarda la materia giuridica e in particolare la Magistratura.
Nel frattempo rinnovo l'invito a consultare il seguente link:
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decadentdjentleman · 2 years ago
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I POVERI MUOIONO PRIMA
I comunisti e i problemi di oggi
Le malattie evitabili
Per quali motivi l'organizzazione sanitaria italiana è così caotica, è in continua crisi, non riesce ad assicurare ai lavoratori un'assistenza moderna secondo i dettami della scienza medica? La prima ragione è che le condizioni in cui vive gran parte della popolazione italiana causano innumerevoli malattie, che potrebbero essere evitate. Gli italiani sono costretti perciò a ricorrere sempre più spesso all'opera del medico, all'ambulatorio, all'ospedale, nella speranza (spesso nell'illusione) di ritrovare in gocce e in pillole la salute perduta. Il numero dei malati ricoverati in ospedale è cresciuto del 100% negli ultimi cinque anni: ma quanti di questi malati avrebbero potuto restare sani, o esser curati bene prima che la malattia si aggravasse e imponesse il ricovero? Quanti infortuni sul lavoro avrebbero potuto essere evitati imponendo ai padroni l'applicazione delle norme antinfortunistiche? Quanti bambini avrebbero potuto crescere più robusti se nutriti meglio? Quanti malati di mente (i ricoverati negli ospedali psichiatrici sono oltre 100 mila) avrebbero potuto restare sani se i ritmi di lavoro ed i rapporti fra gli uomini fossero stati meno logoranti? Quante bronchiti croniche, quanti tumori polmonari in meno si sarebbero avuti se l'aria delle nostre città industriali fosse stata più respirabile? Nessuna organizzazione sanitaria (e meno che mai quella italiana, così fragile e sconnessa) può essere in grado di resistere all'urto di tante richieste di cure, per malattie << superflue >> ed evitabili. A questo si aggiunge, nel determinare il boom delle richieste di intervento sanitario, un fenomeno che, contrariamente al precedente, ha aspetti positivi: il fatto cioè che i lavoratori, i cittadini malati che ieri accettavano passivamente di restare senza cure, oggi pretendono, esigono giustamente di essere guariti. Anche malattie e imperfezioni lievi (come una febbricola, un occhio un po' strabico, una tonsillite, un mal di stomaco, un ritardo della crescita, una carie dentaria) non sono più tollerate, sia perché si tiene maggiormente a star bene, sia perché si comincia a comprendere che da un piccolo male può nascere, se non si interviene in tempo, un danno più grave. La seconda ragione del malcontento dei lavoratori verso il sistema assistenziale italiano è che questo non garantisce cure uguali ad ognuno. Per i mutuati ci sono le file negli ambulatori, le visite frettolose del medico, le corsie affollate negli ospedali, per chi invece ha soldi in abbondanza ci sono visite più accurate, clinici di fama, case di cura lussuose. Basta guardare quel che accade quando uno invecchia: vi sono poche migliaia di dirigenti industriali o di alti funzionari della previdenza che prendono un milione al mese di pensione, e che possono vivere con ogni agio e curarsi da ogni malattia, e vi sono milioni di operai e contadini con 12.000 o 19.500 lire mensili, che non hanno di che sfamarsi e che diventano presto malati cronici irrecuperabili, destinati ad una fine prematura e alla segregazione dell'ospizio. L'estensione della mutualità, la conquista del diritto ad essere curati rappresentano un grande passo avanti, ma l'economia capitalistica basata sul massimo profitto limita questo diritto, impedisce che la salute sia sottratta alle leggi del mercato e diventi un bene accessibile ad ogni uomo indipendentemente dalle sue ricchezze. La terza ragione della crisi dell'organizzazione sanitaria italiana è di natura finanziaria, e deriva dal fatto che le maggiori spese sono assorbite dai medicinali. Una medicina non ha prezzo, per chi ne ha bisogno: rappresenta la salute, talora la vita, e per essa si è disposti a pagare senza badare alla spesa, finché si può. Proprio su tale inestimabile valore del farmaco per l'ammalato hanno edificato la loro fortuna in Italia i monopoli farmaceutici, giustamente bollati come << pirati della salute >>. Essi realizzano profitti del 60-90% sul prezzo dei medicinali, dissestano i bilanci delle famiglie e delle mutue, e dominano incontrastati perché hanno le autorità dalla loro parte.
Continua...
Testo di Giovanni Berlinguer, 1968
-A cura della Sezione centrale stampa e propaganda del PCI
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