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#Giovanni Berlinguer
decadentdjentleman · 6 months
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I POVERI MUOIONO PRIMA
I comunisti e i problemi di oggi
Si può vincere la battaglia
Il nuovo compito che sta di fronte all'Italia, e che il movimento operaio si propone di raggiungere, è molto più ambizioso, molto più vasto. Esso consiste non solo nel rinnovare istituzioni e ordinamenti ormai superati, nell'assicurare una piena utilizzazione delle risorse disponibili per migliorare ed estendere l'assistenza in caso di malattia, ma principalmente nel garantire il massimo di salute a tutti i cittadini, come compito primario dello Stato e dell'intera collettività. Esiste la possibilità di vincere questa battaglia, che tende a porre tutte le conquiste della scienza e della tecnica al servizio dell'uomo. Il quadro delle malattie della nostra società, che abbiamo descritto all'inizio, può apparire pitturato a tinte troppo fosche. Si rifletta però ad ogni singolo dramma umano che è celato dietro le aride statistiche. Si pensi, sopratutto, che gran parte di ciò potrebbe essere evitato, già oggi, con l'attuale livello delle conoscenze scientifiche, se i medici, i lavoratori, le autorità dello Stato tendessero le loro forze verso quest'opera meritoria. Le più gravi malattie infettive possono essere sradicate per sempre, divenire solo un ricordo del passato. L'urbanistica moderna presenta soluzioni razionali per la vita dell'uomo nelle metropoli, ma non le può realizzare per l'ostacolo creato dalla proprietà privata del suolo urbano. La psichiatrica consente di prevenire, con l'igiene mentale, o di curare con nuovi mezzi terapeutici una parte notevole delle malattie mentali, ma la società crea innumerevoli frustrazioni e logora la psiche umana, e per l'assistenza vigono ancora le leggi del secolo scorso, le condanne senza appello agli << indemoniati >>. Per la metà almeno dei tumori maligni la prevenzione ambientale e le cure precoci potrebbero evitarne l'insorgere o curarne tempestivamente le manifestazioni. Nuove, decisive scoperte potrebbero essere ravvicinate di anni, forse di decenni, se a questo si dedicassero i mezzi necessari. Un rapporto presentato da illustri scienziati per incarico alle Nazioni Unite afferma: << Col disarmo dovrebbe diventare possibile l'attuazione di programmi di ricerche scientifiche di base, in campi che finora sono stati ignorati, e sarà possibile mobilitare i grandi apparati scientifici per la soluzione di alcuni dei maggiori problemi esistenti nel mondo nel campo della medicina. Se l'ingegno umano, nel giro di pochissimo anni, è riuscito a rendere così grande il potere di distruzione dell'uomo, dovrebbe essere in grado di dare un contributo altrettanto massiccio ai programmi pacifici e costruttivi >>.
Testo di Giovanni Berlinguer, 1968
-A cura della Sezione centrale stampa e propaganda del PCI
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gregor-samsung · 27 days
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«La famiglia desidera che sia pienamente rispettata dalle autorità di Stato e di partito la precisa volontà di Aldo Moro. Ciò vuol dire: nessuna manifestazione pubblica o cerimonia o discorso, nessun lutto nazionale né funerali di Stato o medaglia alla memoria. La famiglia si chiude nel silenzio e chiede silenzio. Sulla vita e sulla morte di Aldo Moro giudicherà la Storia».
Comunicato della famiglia Moro del 9 maggio 1978.
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ronnydeschepper · 15 days
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De peperbus van nonkel Miele (70): de moord op Aldo Moro (9 mei 1978)
Het was Koude Oorlog. Het kapitalistische blok van het Westen stond lijnrecht tegenover het blok o.l.v. de Sovjet-Unie. Desondanks ondernam Aldo Moro als christendemocratisch eerste minister in de jaren zestig-zeventig initiatieven naar een meer soeverein Italië, los van de blokken. Het kostte zijn leven. Aldo Moro (1913-1978), zes keer eerste minister, werd deze maand, 46 jaar geleden, op 9 mei…
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adrianomaini · 6 months
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Il contesto storico-politico italiano e comunitario negli anni '80
L’Italia degli anni ‘80 non subì in modo dirompente l’ondata conservatrice avviatasi in Europa all’inizio del decennio anche in conseguenza della politica intrapresa dalla Gran Bretagna guidata da Margaret Thatcher: nonostante lo spostamento a destra dell’asse di governo, attraverso la formula del pentapartito, la vita politica continuò a svolgersi secondo gli “schemi abituali” <1 incentrati…
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bagnabraghe · 6 months
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Il contesto storico-politico italiano e comunitario negli anni '80
L’Italia degli anni ‘80 non subì in modo dirompente l’ondata conservatrice avviatasi in Europa all’inizio del decennio anche in conseguenza della politica intrapresa dalla Gran Bretagna guidata da Margaret Thatcher: nonostante lo spostamento a destra dell’asse di governo, attraverso la formula del pentapartito, la vita politica continuò a svolgersi secondo gli “schemi abituali” <1 incentrati…
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collasgarba · 6 months
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Il contesto storico-politico italiano e comunitario negli anni '80
L’Italia degli anni ‘80 non subì in modo dirompente l’ondata conservatrice avviatasi in Europa all’inizio del decennio anche in conseguenza della politica intrapresa dalla Gran Bretagna guidata da Margaret Thatcher: nonostante lo spostamento a destra dell’asse di governo, attraverso la formula del pentapartito, la vita politica continuò a svolgersi secondo gli “schemi abituali” <1 incentrati…
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chez-mimich · 1 year
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QUANDO
Certo che Walter Veltroni, come molti di “noi”, doveva avere una gran voglia di dirci quanto “quei tempi là” fossero di gran lunga migliori di questi (dove quei tempi là erano la metà degli anni Ottanta )e, se fossi stato in lui, avrei detto anche un po’ prima. Del resto, è un po’ una scoperta dell’acqua calda che Berlinguer fosse assai meglio di quello che ci siamo ritrovati poi, oggi compreso (Signora Schlein a parte, per mancanza di elementi di giudizio). E allora cosa fa il povero Walter Veltroni? Sulla nostalgia imbastisce un un film che si intitola “Quando” (dall’omonimo suo romanzo) e che racconta del lungo sonno di Giovanni, caduto in stato di coma dopo aver preso un palo di legno sulla testa durante i funerali di Enrico Berlinguer, tenutisi nell’estate del 1984 in Piazza San Giovanni a Roma. Giovanni si risveglia dopo 31 anni, nel 2015, quando il mondo è un pochino cambiato. Lui cerca Botteghe Oscure e trova un supermercato, cerca la sezione del PCI e ritrova una balera, cerca una carbonara e la trova solo “destrutturata”. Insomma trova un mondo diverso, assai diverso e tutto sommato peggiore di quello che aveva lasciato. Tra l’altro si trova anche “cornuto e mazziato” dall’allora fidanzata, incinta, che nel frattempo si è sposata con compagno, anche compagno di scuola, e pure suo migliore amico. Il conforto gli è dato solo da Suor Giulia che lo aiuta a riscoprire il mondo (e che poi, per fortuna, non si porta a letto). Ma sì, diciamo che, legittime nostalgie a parte, l’idea è sottratta nelle sue linee essenziali da “Good bye Lenin”, film del 2003 di Wolfgang Becker, dove avviene più o meno la stessa cosa a Christiane che cade in coma nella DDR e si risveglia in un mondo senza muro (in quel caso però il “dopo” era assai meglio del “prima”). Un film fatto con poco e che vale anche poco, a parte la buona interpretazione di Neri Marcorè nei panni di Giovanni. Per il resto, forse era meglio che Veltroni continuasse a fare politica o magari qualunque un’altra cosa…
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realnews20 · 12 days
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Nel 2015 a Genova, dopo il disastro del governatorato di Claudio Burlando (Pd), un insieme di gruppi di volenterosi della società civile, senza alcun rapporto con centri di poteri, cercò di opporsi alla candidatura di Giovanni Toti. Sapevamo chi era e ci bastavano le sue credenziali: cresciuto all’ombra di Craxi e Berlusconi, formatosi a Mediaset come giornalista, respirò e inalò odori malefici che il suo padrone, il pregiudicato che aveva rapporti stretti con la mafia, aveva generosamente sparso: “La Fininvest ha finanziato Cosa Nostra ed è stata in rapporti con la mafia” (Ferruccio Pinotti e Luca Testaroli, Colletti sporchi, Rizzoli 2008; Cassazione, sentenza n. 28225, 09-05-2014). Potevamo riuscire nell’intento di avere come presidente della Regione Liguria, l’ex sindaco di La Spezia, Giorgio Pagano, partigiano e resistente. Il narcisismo della finta sinistra e il Pd, il cui programma politico era quello di garantire un posto politico ai propri esponenti che rappresentavano solo se stessi, come continua ad accadere, fece fallire tutto, portando Giovanni Toti alla presidenza regionale. Qui non interessa l’aspetto giudiziario del malaffare politico imprenditoriale che sta dilaniando Genova e i partiti, qui interessa solo prendere atto della verità che noi conoscevano senza bisogno di arresti domiciliari, o indagini prolungate per anni. Se Toti, per altro ‘straniero’ importato da Berlusconi a Genova, ha potuto imperare impunemente fu per responsabilità del Pd locale e nazionale che, avendo governato ininterrottamente dal dopo guerra, si credeva inamovibile e proprietario della pubblica amministrazione, accomodandosi sui comodi sofà del potere e abbandonando la politica del territorio a interessi di parte e di singole persone fedeli o da gratificare. Il tradimento degli ideali “di sinistra” (Gramsci, Berlinguer) narcotizzò quella che un tempo fu la “Sinistra” fino a berlusconizzarla nella logica e nel metodo, approfittando delle sue leggi, invece di abrogarle con ignominia. La “questione morale” a Genova viene da lontano e da almeno 30 anni la Sinistra è evaporata, perdendo ogni legittimità politica. Il vicepresidente Pd del Consiglio regionale ligure, Armando Sanna, con Claudio Burlando, predecessore di Toti in Regione, quatto quatto, cacchio cacchio, va anche lui sullo yacht di Spinelli, Leila-2, “perché voleva conoscere il mondo portuale“. Per questo, poteva salire sulla Lanterna e aveva un panorama mozzafiato, ma se va da Spinelli non solo non conosce il mondo portuale, ma è stimolato a entrare nella congrega degli interessi di parte e forse anche altro. D’altronde è lo stesso Spinelli che dice, puro siccome un angelo, che “Noi facciamo beneficenza a tutti: alla chiesa, ai partiti”. Che buon cuore, quasi quasi organizzo una colletta in parrocchia per venirgli incontro con tutte queste spese che ha. Leggi Anche Roberto Saviano torna in Rai: “Costretti a mandare in onda Insider dalla pressione dei familiari delle vittime di mafia” In questo contesto degradato e putribondo, premono le elezioni di giugno per una Europa inesistente, serva, senza nemmeno una mancia, degli Usa con una Ursula von der Leyen che si vende al migliore offerente politico, pur di essere rieletta. La sua ‘amicizia’ e consonanza con Meloni ne è la prova. Piegarsi, lei tedesca, ai pronipoti del fascismo di Almirante, è un tonfo micidiale che serve solo alla ‘Giorgia detta Giorgia’ nazionale di avere una foglia di fico di credibilità democratica che non ha.
Il Pd naviga “nella selva oscura che la dritta via era smarrita” con una Elly Schlein che gioca a scacchi con i cacicchi suoi, interessati solo al loro potere e alle personali poltrone. D’altronde, il Pd ha cessato di essere chi doveva essere, quando la base, già comunista e berlingueriana convinta, votò Renzi come segretario, sapendo che era figlio politico di Berlusconi, ma senza il suo carisma (sebbene nero). Incontro molte persone oneste e preoccupate di questo tanfo di destra rimontante che mi chiedono esterrefatte chi e come votare alle europee. Penso che votare per l’Europa sia urgente e necessario perché è là che si decidono le sorti anche dell’Italia. Meloni ha trasformato le elezioni in un referendum pro o contro di lei, dimostrando che dell’Europa non le importa nulla, anche perché non vi andrà, seppure eletta. Manderà il secondo in lista che è un “signor nessuno”, fedele a lei, ma senza alcuna competenza. Lo stesso vale per Elly Schlein che non doveva abbassarsi fino ad ingannare gli italiani con il metodo fascista della menzogna e dell’inganno. Personalmente non voto né per vincere né per perdere, voto perché sono cittadino sovrano che esprime la propria visione del mondo, dell’Europa e dell’Italia; voto per bloccare l’avanzate del neo-nazifascismo che sta infestando l’Europa con miasmi che pensavano sconfitti per sempre. Voto perché non abdico alla mia sovranità che voglio esercitare in pieno, portando a Bruxelles uomini e donne competenti e onesti, che vivono la politica come servizio per migliorare la vita di tutti e non per servirsene per sé e amichetti. Voto il partito che ha la Pace al centro del proprio programma politico, perché è la Pace, il bene supremo da tutelare mentre infuriano due guerre in Europa e in Medio Oriente e altre 50 circa nel mondo. Voto donne e uomini di Pace che impediscano all’Europa di essere guerrafondai, al soldo degli Usa che non vogliono nel modo più assoluto gli Stati Uniti d’Europa. Voto per esprimere un ideale di mondo e di Europa, che deve essere, mai come oggi, centrato sulla, Pace, ora che anche i missili atomici sono stati svegliati e portati ai confini della povera Ucraina, carne macellata per gli interessi della Nato, la vera responsabile di questa ulteriore “inutile strage”. Voto perché voglio che l’Europa abbia un disegno per Gaza e Israele, che deve essere liberato ora e adesso del suo nemico più terribile che è Bibi Netanyahu, il quale vive la guerra come sua salvezza personale dal carcere che lo aspetta, anche a costo degli ostaggi, a costo di uccidere tutti gli innocenti palestinesi, a cui Israele da 80 anni ha derubato tutte le terre e tutte le speranze, contro ogni legge e legalità. Leggi Anche Russia, Putin toglie Shoigu dal ministero della Difesa e lo mette a capo del Consiglio di sicurezza (dopo aver licenziato il segretario) Voto il movimento di Michele Santoro e Raniero La Valle, Pace, Terra, Dignità, come grido di allarme e atto di guerriglia verso questa pseudo democrazia che celebra i riti, ma uccide i popoli, ingigantisce i bisogni, aggravandoli, aumenta le disparità, governa per le lobbies, nutre una logica armaiolo-bellicista, uccidendo la Politica che è cura e accudimento della Polis e della sua popolazione più fragile, protezione delle minoranze, visione del mondo e garanzia di democraticità centrata su Parlamenti liberi, fatta da candidati liberi che mettano la loro competenze di sapere e di lavoro a servizio
della collettività per alcuni anni, senza considerare la poltrona proprietà personale a vita. A chi mi dice che i sondaggi danno Pace, Terra e Dignità al di sotto del 4%, rispondo: intanto lo voto io dando tre preferenze votando tre persone (due donne e un uomo o due uomini e una donna, o un uomo e una donna, pena l’invalidità). Votando aumento la percentuale e poi confido nell’intelligenza delle Italiane e degli Italiani che vogliono al Pace e non la guerra e per questo sapranno essere più lungimiranti degli apprendisti stregoni che ci governano, portandoci con la loro incompetenza e malafede al disastro assicurato. [ad_2] Source link
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lamilanomagazine · 6 months
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Natale 2023: illuminato in piazza Duomo l'albero dedicato ai giochi olimpici e paralimpici invernali.
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Natale 2023: illuminato in piazza Duomo l'albero dedicato ai giochi olimpici e paralimpici invernali. L'Albero dei Giochi di Milano Cortina 2026 illumina la magia del Natale milanese in piazza Duomo. Ieri pomeriggio, con la sua accensione, il Comune di Milano e il Comitato Organizzatore dei Giochi Olimpici e Paralimpici del 2026 hanno dato avvio simbolicamente alle celebrazioni delle festività in città. Alla cerimonia di accensione dell'albero, realizzato anche grazie al supporto e al coinvolgimento di Esselunga, Partner del Comitato Organizzatore dei Giochi Olimpici e Paralimpici del 2026, sono intervenuti il Sindaco di Milano Giuseppe Sala, il Presidente della Regione Lombardia Attilio Fontana, il Presidente della Fondazione Milano Cortina 2026 Giovanni Malagò, il presidente del Comitato italiano Paralimpico Luca Pancalli, la Presidente Esecutiva di Esselunga Marina Caprotti e l'Amministratore Delegato del Comitato Organizzatore Andrea Varnier. L'Albero dei Giochi di Milano Cortina 2026, un maestoso abete nordmanniana proveniente dalla vicina Provincia di Varese, accoglie alla base una hall of fame per omaggiare i 221 medagliati italiani nella storia delle Olimpiadi e delle Paralimpiadi Invernali. A decorare i 28 metri d'altezza dell'albero circa 300 sfere natalizie argentee e rosse che si intrecciano con medaglie decorative d'oro, d'argento e di bronzo: un omaggio alle straordinarie imprese delle campionesse e dei campioni italiani ai Giochi Olimpici e Paralimpici Invernali. Ad illuminare il tutto le luci ambrate di circa 100mila microled culminanti su una cima allestita con uno sfavillante fiocco di neve. La magia sta arrivando: Magic is coming. A seguito dell'accensione dell'abete di piazza Duomo, si sono accesi anche gli altri alberi - abeti e installazioni - che quest'anno danno forma al "Natale degli Alberi", il concept nato da un'idea di Marco Balich e donato alla Fondazione Bracco al Comune. Ecco dove trovare tutti i progetti del "Natale degli Alberi": piazza Duomo (Milano Cortina 2026), Galleria Vittorio Emanuele II e volta dell'Ottagono (Gucci); piazza della Scala e piazza Remo Cantoni (Sephora); piazza San Babila, piazza Belloveso e piazzale Corvetto (Dils); piazza dei Mercanti (Baci Perugina); piazza San Carlo (IG); Galleria del Corso e piazza Berlinguer (Victoria's Secret); via Croce Rossa (Xerjoff); piazza Tina Modotti (Lendlease/MSG); corso Garibaldi (A2A); piazza XXV aprile (Jo Malone London); piazza Cordusio, piazza Enzo Paci e piazza Anita Garibaldi (Boscolo); piazza del Carmine (Banca Investis); piazza Duca d'Aosta (Grandi Stazioni Retail con Plenitude); piazza Gae Aulenti (Portanuova powered by Warner Music Italy) e piazza Elsa Morante, a City Life (Atlante).... #notizie #news #breakingnews #cronaca #politica #eventi #sport #moda Read the full article
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paoloferrario · 6 months
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Berlinguer Giovanni, La legge sull'aborto. Dalle prime proposte al voto del Parlamento. Il testo commentato della legge e le sue applicazioni, Editori Riuniti, 1978
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Quando, il nuovo film di Walter Veltroni
È stato pubblicato il trailer di Quando che rappresenta il ritorno di Walter Veltroni alla regia. Stavolta per l'ex sindaco di Roma parliamo di lungometraggio che ha come interpreti principali Neri Marcorè e Valeria Solarino. Il film sarà nelle sale dal 30 marzo e sarà proiettato in anteprima internazionale al Bari International Film Festival 2023. Quando, il trailer del nuovo film di Walter Veltroni https://youtu.be/A1IJzyUiJmw Il cast Il protagonista è Neri Marcorè, affiancato da Valeria Solarino, Fabrizio Ciavoni, Olivia Corsini. A questi si aggiungono Gian Marco Tognazzi, Dharma Mangia Woods, Ninni Bruschetta, Anita Zagaria. Ci sono poi volti noti del nostro cinema che fanno una piccola apparizione, come Stefano Fresi e Massimiliano Bruno Sinossi La giovane vita di Giovanni va in pausa nell’estate del 1984 a San Giovanni, durante il dolore collettivo per la morte di Enrico Berlinguer, per colpa dell’asta di una bandiera finita tragicamente sulla sua testa. Dopo 31 anni si risveglia dal coma, ed è come una nuova rinascita, da adulto. Tutto è cambiato, il mondo che aveva lasciato non c’è più: la sua famiglia, la ragazza, il partito tanto amato, tutto in questa nuova epoca è stravolto. Giovanni è come un bambino cinquantenne, deve imparare a muoversi in questa nuova dimensione, accettando anche la perdita dei vecchi legami e la scoperta di nuovi Read the full article
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decadentdjentleman · 6 months
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I POVERI MUOIONO PRIMA
I comunisti e i problemi di oggi
Il Servizio sanitario nazionale
Il Servizio sanitario nazionale può essere uno degli strumenti per raggiungere questo scopo, per consentire alla collettività l'autocontrollo della propria salute. Secondo il progetto presentato dal PCI, questo Servizio deve avere le seguenti finalità: 1) l'attuazione dei servizi e delle misure, nonché la definizione delle norme di igiene generale, individuale e ambientale, di profilassi individuale e collettiva, al fine di rendere l'ambiente corrispondente alle esigenze del mantenimento della salute fisica e psichica, di aumentare le difese dei singoli soggetti e accrescerne e migliorarne lo stato di salute; 2) l'attuazione dei servizi di prevenzione sia individuale che collettiva, al fine di assicurare in ogni caso una diagnosi precoce e un intervento sanitario tempestivo e di prevenire il manifestarsi delle malattie; 3) l'attuazione dei servizi di medicina del lavoro e medico-sociali nelle fabbriche e in ogni altro luogo di lavoro in cui si renda opportuno, per attuare in modo coordinato le misure atte a contribuire alla sicurezza nel lavoro, rimuovendo le condizioni ambientali e di lavoro pregiudizievoli alla salute dei lavoratori, organizzando sui luoghi di lavoro sia i servizi di igiene che di medicina preventiva; 4) l'attuazione dei servizi di tutela della maternità e dell'infanzia, per assicurare, con una efficace e completa assistenza sanitaria, psicopedagogica e sociale, e prescindendo dal loro stato civile e sociale, a tutte le donne la pienezza dei loro diritti e a tutti i bambini le migliori condizioni di sviluppo fisico e psichico; 5) l'attuazione dei servizi medico-scolastici negli istituti di istruzione pubblica e privata di ogni ordine e grado, a partire dalla scuola primaria; 6) l'attuazione dei servizi per la diagnosi e terapia con l'impiego di ogni mezzo più avanzato e senza alcuna limitazione, né per ciò che riguarda interventi medico-generici o specialistici e il ricovero in ospedale, né per ciò che riguarda i mezzi terapeutici; 7) l'attuazione dei servizi di riabilitazione dei guariti mediante una adeguata assistenza ed eventualmente il soggiorno in appositi luoghi climatici o in appositi istituti; 8) l'attuazione dei servizi di rieducazione dei soggetti invalidi per qualsiasi causa, in modo da consentire la ripresa di un'attività lavorativa corrispondente alle nuove condizioni fisiche e psichiche dei soggetti colpiti. Queste proposte rappresentano una soluzione nuova nel campo della politica sanitaria, una via essenziale per fare dell'Italia un paese civile. Finora è stata realizzata nel nostro paese una grande conquista, l'assistenza mutualistica, la quale malgrado le sue insufficienze ha costituito un grande passo avanti, rispetto al passato. E' stato il movimento operaio a promuovere la mutualità, prima per i lavoratori dell'industria e dell'agricoltura, poi per una gran parte dei cittadini. Si è verificato nella pratica quel principio marxista secondo cui l'operaio, liberando sé stesso, libera la collettività intera: in questo caso, si è teso a liberare il lavoratore, il cittadino dalla mancanza di cure, dall'esigenza di provvedere a pagare direttamente per proteggere la propria salute in caso di malattia. Gli elementi di coercizione, di burocrazia, di sperpero che sono stati introdotti nella mutualità sono estranei al movimento operaio, sono colpe del fascismo e della DC. Non si può tuttavia essere paghi del risultato ottenuto, di aver esteso la tutela in caso di malattia ai nove decimi della popolazione. La mutualità vien oggi svuotata progressivamente di contenuto: sia di contenuto democratico, sia di efficacia sul piano sanitario, a causa del mutamento del quadro delle malattie, che richiede un intervento qualitativamente diverso.
Testo di Giovanni Berlinguer, 1968
-A cura della Sezione centrale stampa e propaganda del PCI
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gregor-samsung · 4 years
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Non più infezioni e non più epidemie. Con questa speranza si diffuse,  alla fine del XIX secolo, la mobilitante utopia igienista, alimentata dalla scoperta dei germi di molti flagelli come la tubercolosi, la peste, la malaria, la lebbra, la polmonite batterica, e dai successi dell'azione pubblica contro le epidemie: l'ultimo assalto del colera era stato respinto durante l'estate del 1887 nell'Italia meridionale. Sul piano scientifico dominava la teoria monocausale, frutto dell'osservazione microscopica e della cultura positivista, che attribuiva la spiegazione di ogni malattia alla presenza di un agente specifico. Questa interpretazione eziologica, che in qualche caso venne spinta fino alla pretesa di identificare i microbi della pazzia e della pellagra (malattia da carenza alimentare, allora molto diffusa nella Valle Padana), era anche integrata o sostituita da altre spiegazioni. Alcune erano di carattere sociale, atte a spiegare ad esempio la maggior diffusione della tubercolosi nel primo decennio del XX secolo, altre di carattere genetico. Secondo queste il male poteva provenire dall'esterno, mediante contagio, oppure dall'interno, per eredità patologica. A questo retaggio negativo potevano far pensare molti segni di un «antropologia negativa degli italiani», che erano presenti e allarmanti in quell'epoca: fra questi l'alto numero di giovani scartati alle visite di leva per inidoneità fisica, un tema che aveva già stimolato nel Regno di Sardegna le ricerche dei giovane Cesare Lombroso, il quale lavorava allo scopo di «distinguere l'influenza del clima da quella della razza». Preoccupava anche la notevole percentuale di alcolisti, che aveva indotto il giurista Adolfo Zerboglio, parlamentare socialista, a propone il loro ricovero coatto in appositi asili; l'idea fallì perché Giovanni Giolitti sostenne, con molto buon senso, che pur di essere alloggiati e nutriti gratis moltissimi poveri si sarebbero dati volontariamente all'alcol.
Giovanni Berlinguer, voce Medicina in:
AA.VV., La cultura italiana del Novecento, (a cura di Corrado Stajano), Laterza, 1996; pp. 446-47.
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ninocom5786 · 2 years
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Festa della Repubblica?
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2 giugno 1946: gli italiani furono chiamati a votare per un referendum se scegliere la Repubblica o mantenere la Monarchia dei SaBoia. Gli italiani scelsero la Repubblica.
La Democrazia Cristiana governava l'Italia nel dopoguerra insieme al Partito Socialista, al Partito Comunista, al Partito Liberale e altri partiti politici che combattevano il fascismo.
Poi venne l'amnistia di Togliatti, segretario del PCI, allora ministro della giustizia, che amnistiava i fascisti e permise loro di riorganizzarsi nel Movimenti Sociale Italiano e di entrare nel 1948 nel nuovo parlamento repubblicano.
Sempre nel 1948 la DC stravinse le elezioni battendo il Fronte Democratico Popolare e queste elezioni furono condizionate dalle pressioni degli USA. Così l'Italia nel 1949 entrò nell'Organizzazione del Trattato dell'Atlantico del Nord (NATO) per poi entrare nel Consiglio d'Europa, nelle comunità europee, nel Fondo Monetario Internazionale, nelle Nazioni Unite, nell'Organizzazione Mondiale del Commercio e nel G7.
Si sono susseguite repressioni contro le lotte dei lavoratori e delle lavoratrici, stragi mafiose (Portella della ginestra nel 1947, guerre di mafia in Sicilia fino agli anni 80 e 90, stragi di Capaci e Via Massimo d'Amelio), stragi fasciste (Piazza Fontana, Piazza della Loggia, Italicus, Stazione di Bologna), omicidi politici sia di gruppi armati di destra che di sinistra, un golpe mai attuato (Golpe Borghese), riforme antisociali di Craxi sulla scala mobile, dei governi di centrodestra e di centrosinistra che hanno precarizzato il lavoro (Treu, Biagi, Fornero, Renzi), svendita della propria sovranità e indipendenza economica e finanziaria dagli anni 90 in poi, continue ingerenze della Chiesa Cattolica e del Vaticano su temi molto importanti come l'aborto, l'eutanasia e il divorzio, l'ascesa di Berlusconi, di Salvini, di Grillo e compagnia bella.
Sono passati più di settant'anni dalla proclamazione della Repubblica in Italia dopo ottant'anni di Regno dei SaBoia che hanno messo a ferro e fuoco l'Italia meridionale dopo l'unità.
Dal regime monarchico a quello repubblicano il passo è breve ma la sostanza è sempre quella. Il fascismo non è morto il 25 aprile 1945 e la mafia esiste ancora. Mafia e fascismo sono state integrate nelle istituzioni della Repubblica e che ancora oggi uccidono e reprimono.
Placido Rizzotto, Turi Carnevale, Peppino Impastato, Pio La Torre, Pippo Fava, Rocco Chinnici, Giovanni Falcone, Paolo Borsellino... hanno rimesso la vita per rendere l'Italia un paese migliore e realmente democratico.
Abbiamo avuto Sandro Pertini come Presidente della Repubblica di cui ne andiamo fieri. Abbiamo avuto Enrico Berlinguer, Pietro Secchia, Walter Ausilio il Comandante Valerio, Luigi Longo, don Andrea Gallo; pezzi grossi da novanta che rappresentano ancora l'Italia migliore.
Se non fosse stato per la DC, per l'amnistia di Togliatti ai fascisti, per le ingerenze della Chiesa e degli Stati Uniti, avremmo avuto un'Italia realmente sovrana, indipendente, democratica e libera. Non avremmo avuto attentati mafiosi e fascisti, non avremmo avuto politici come Andreotti, Craxi, Berlusconi, Renzi, Salvini e compagnia bella.
Purtroppo non è andata così.
La Repubblica Italiana ha pochi pregi e tanti anzi troppi difetti.
E comunque buona festa della Repubblica.
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waxen · 4 years
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Una Pezza di Lundini.
Arrivo con 2 settimane di ritardo perché dopo 20 anni di attesa per qualcosa del genere in Tv, 15 giorni che differenza potevano fare? Alla fine non l'ho nemmeno visto in Tv, ma su RaiPlay.
E io non ho idea di come Giovanni Benincasa e Valerio Lundini siano riusciti a portare in Tv questa "Combinazione felicissima di poesia e di crudo realismo", per usare le parole di Enrico Berlinguer, ma ce l'hanno fatta, e se non li avete ancora ringraziati per esserci riusciti, non siete nemmeno degni di camminare a piedi scarzi per la periferia romana assieme a Emanuela Fanelli.
Una Pezza di Lundini è una trasmissione che l'Italia non si merita, ma di cui ha bisogno, perché un Paese così puoi raccontarlo solo col teatro del grottesco, rivoltando completamente i canoni dei Late Night Show.
Quando la tua scrivania è un bidone dell'immondizia (perché nulla sembra essere lasciato al caso), allora puoi davvero aspettarti di tutto, perché per la prima volta, dopo tanto tempo, nessuno degli spettatori riesce davvero a immaginare o a prevedere cosa sta per succedere in studio. 
Lundini ci ha regalato qualcosa che avevamo perso da tempo: la capacità di stupirci.
E all'improvviso, per riuscirci, non abbiamo più bisogno di seguire le avventure di Eric Andre su Adult Swim, o di ricordare con nostalgia gli exploit di Andy Kaufmann; Una Pezza di Lundini è qui, adesso, in Italia, sulla Rai, e in quei 20 minuti di tecnica e amore (da cui però traspare solo l'amore) nessuno è al sicuro, tra uno stacchetto a sproposito, un collegamento surreale, un'intervista scomoda (a partire dalle sedie), un continuo ribaltamento dell'estetica dell'arte, e Lundini che non ci vomita addosso il suo ego, ma mangia, tanto, sempre, proprio come noi, che ormai siamo abituati a ingozzarci di tutto, in continuazione.
Non importa che tu sia un uomo comune, o una celebrità, o lo stesso spettatore, in quei 20 minuti siamo tutti livellati, immersi in un catartico disagio che ci ricorda costantemente che, fuori dalla narrativa a tavolino, siamo tutti esseri umani, coi nostri difetti, le nostre falle, le nostre insicurezze, le nostre contraddizioni, e la nostra incapacità di metterci comodi in un contesto non prestabilito, e una volta messi a nudo abbiamo solo due scelte: disperarci o ridere, e qui si ride tantissimo, come sarebbe piaciuto a Karl Kraus, di noi e tra di noi.
Una Pezza di Lundini non è la luce in fondo al tunnel, Una Pezza di Lundini è IL tunnel, il tunnel meglio arredato degli ultimi anni, tanto che starci dentro non sembra poi tanto male, quando la luce in fondo non sembra altro che un'enorme trappola per zanzare: una trappola in cui restare fulminati e arrostiti, in attesa che Lundini, alla fine, mangi anche noi.
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libero-de-mente · 4 years
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AGGIORNAMENTO VaIURUS 29.03.2020
Ricapitolando a oggi:
- Le nazioni membri della UE non c'hanno ascoltato quando abbiamo chiesto mascherine per salvare vite.
- Però alcuni nostri politici ci dicono di stare tranquilli, perché solo l'Europa unita ci salverà, guardate la generosità dell'Albania. (L'Albania non fa parte della UE ndr)
- Voglio piangere.
- Bergamo è un campo di concentramento, una mattanza che viene in parte taciuta. Lo scrivo qui ORA, tutto questo sarà un vero e proprio eccidio e solo la storia saprà giudicarlo.
- La Germania come sempre cerca di seppellire l'Italia. Spero che noi italiani possiamo permetterci di prenotare alberghi e strutture turistiche italiane creando un sold out generale per loro, qui in Italia.
- Renzi dice che bisogna ripartire, guai a darla vinta alla paura. A me fa paura lui e penso che anche il coronavirus un pochino lo tema.
- La Cina e la Russia (koMMuniste) ci inviano aiuti.
- Gli USA, nostri alleati, ci trattano da appestati.
- Vedo politici che, poco meno di un mese fa, brindando in luoghi pubblici dicevano che loro non avevano paura, oggi piagnucolare di paura e su catastrofi.
- Eh, ma la Cina e la Russia sono troppo buoniste. Gatta ci cova.
- Continuano i messaggi audio e video senza fonti certe che narrano la verità assoluta attraverso le chat. La madre degli analfabeti funzionali è sempre incinta.
- Al sud si temono rivolte perché la fame, la povertà e il lavoro occulto lì sono una cosa seria e reale. Perché con il #iorestoacasa non si guadagna la pagnotta giorno per giorno.
- Sfide sui social: siamo alle lettere, alle foto, alle frasi scritte con la scrittura predittiva. Ch3 du3 c0gl10n1!!
- Forse il Governo italiano rispolvererà la "tessera annonaria".
- Siamo nella merda.
- Si chiede a gran voce d'inserire i centri estetici nelle attività di prima necessità.
- Forse alla fine della quarantena avremo provetti cuochi, nuovi autori di romanzi e saggi, novelli Giovanni Muciaccia del fai da te e moltissimi sommelier di vini e alcolici in generale. Guardate che io leggo i vostri post, neh?!
- Da piccolo, me lo ricordo, c'era il Cicciobello che piangeva se non "ciucciava" qualcosa. Dite la verità, molti di voi sono un po' Cicciobello in questo periodo di restrittezze.
- Il Papa solo.
- Christine Lagarde quando apre bocca fa paura. Mi ricordo i parlamentari europei dei 5star esultare per aver contribuito alla sua elezione. Rimpiango il tanto criticato Draghi.
- Da asociale qual ero mi ritrovo a essere più sociale di voi sociali diventati asociali peggio di me.
- La Germania di Adolfa Merkel è più alta delle altre nazioni, perché usa Italia. Spagna e Grecia come sgabelli su cui legiferare la sua supremazia. Adolf Hitler lo fece con le Panzer-Division, la Merkel con lo Spread-BTP.
- Gli Autovelox si annoiano più di noi in questi giorni.
- Sono convinto che per il Cavaliere l'unica salvezza rimanga sempre "quella".
- Gli apericena con le conferenze televisive di Giuseppe Conte sex symbol del momento.
- Una volta il dado era tratto, oggi il cazzo s'è rotto.
- La D'Urso andava inserita nella lista delle attività non di prima necessità. Cribbio mischiare il coronavirus col trash è deleterio.
- Salvini, Zingaretti, Meloni, Di Maio, Renzi, Berlusconi e tutti i loro sottoposti. Boh... io avendo ascoltato le tribune politiche con Berlinguer, Almirante e Moro credevo che la politica fosse cosa seria e di parola. Evidentemente non ho capito nulla.
- No Vax che ammettono candidamente che se ci fosse un vaccino per il covid-19 lo farebbero. Burioni non lo dice ma per me a casa sua si trucca come il Joker e balla come lui perché divertito per questa cosa.
- "Eravamo impreparati", "Abbiamo sottovalutato", "Non ci aspettavamo una cosa del genere" sono frutto dei voti di quelli che "Ai sbagliato, o ragione io!", "E' un gombloddo", "Ah ah ah viva la f*ga" e "Condividete". Che avranno diritto al voto anche la prossima volta.
- La natura si sta riprendendo golfi, parchi pubblici e fiumi con la ripopolazione da parte di pesci, mammiferi e uccelli. Perché non cerchiamo nell'immediato futuro di mantenere questa convivenza? Ah già, il denaro e il potere... prima loro.
- Ancora gente che scappa stupidamente spesso portando con se il virus della morte nelle loro terre natie a contatto con i loro familiari. Invece di preservarli in molti casi decretano la loro morte.
- Ok ok, sapete crearvi l'Amuchina in casa come le mascherine e il lievito di birra. Bravi bravi, mo' basta.
- Non si vede gente sciocca in Piazza del Duomo (o dei Miracoli) a Pisa sostenere la torre pendente. Questo è un bene.
- I tagli alla sanità che ora si ripudiano, nessuno si assume le responsabilità.
- Beh dai un po' Boris Johnson se l'è cercata.
- "Siamo pronti alla morte" recita il nostro inno nazionale, ma guardando le scorte che si acquistano nei supermercati la voglia di vivere è più forte.
- Ma quando il Governo dirà "emergenza finita potete uscire in pace", vi riverserete tutti contemporaneamente per le strade, cinema, ristoranti, locali pubblici e i cani non li porterete più a pisciare per due mesi? Chiedo.
- Hanno fatto il tampone alla Regina Elisabetta, è risultata incinta.
- Vi pensavo più intelligenti, invece siete arrivati a leggermi fino qui. Vi voglio bene comunque.
Al prossimo aggiornamento.
Fine?
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