Tumgik
#non son degno di te
fidjiefidjie · 5 months
Text
youtube
Bon Soir 💙🕺😊💃🫂
Gianni Morandi 🎶 Non son degno di te
📽 In Ginocchio Da Te
17 notes · View notes
autolesionistra · 2 years
Text
Un amico una volta mi disse che ammettere di aver sbagliato o di aver avuto ripensamenti e cambiato idea è una di quelle cose che culturalmente viene castigata ma andrebbe normalizzata e incentivata. Darò quindi il mio contributo alla società.
Ci sono alcuni personaggi politici che magari non voto ma apprezzo le cose che dicono e saltuariamente pure quelle che fanno. Complice anche il panorama desolato che li circonda, finisce che ogni tanto qualche germoglio di speranza nel futuro riesce a nascere anche nel freddo inverno del mio perenne disappunto (cit). E di un paio me ne son pentito, per motivi diversi.
Elly Schlein nella sua carriera politica ha detto un sacco di cose condivisibili (anche sul PD, quando ne uscì), però ha due problemi di base che per quanto sian sempre stati lì, ora sono più evidenti. Il primo è che ad Elly Schlein sembra piacere Elly Schlein più delle cose che dice Elly Schlein; certe scelte politiche ne risentono di conseguenza. Il secondo è che come un po’ tutti gli ex (?) PD, continui a considerare il PD come qualcosa di salvabile. Il mix di questi due aspetti ha generato l’attuale mostro culminato nella conferma odierna di candidatura alla segreteria.
Anche se le dinamiche fra Schlein e Bonaccini devono più a Boldi e De Sica che a Stallone, non posso non immaginare un equivalente dell’allenatore di Apollo Creed in Rocky II che le starà ripetendo da un mesetto
Tu sei il numero 1, tu sei il campione, tu sei il piu grande di tutti i tempi, sei amato dalle donne, amato dai tifosi, tutti ti amano, sei amato dai giovani, tu sei il migliore, tu sei l'unico, Rocky Bonaccini è già tuo, è già battuto, non è degno di salire sul ring insieme a te, stasera gli farai vedere chi sei, stasera distruggilo.
Anche se più probabilmente se lo sta dicendo lei allo specchio.
Detto ciò passiamo, inevitabilmente, a Soumahoro. Tutto quello che potrei dire è detto meglio qui: https://www.essenziale.it/notizie/annalisa-camilli/2022/12/01/aboubakar-soumahoro-inchiesta
Se la vicenda personale è un bignami (le edizioni, no il fascio) di tutte le peculiarità deprimenti della sinistra, dalle spaccature inutili (la lega braccianti non è un sindacato, è un’associazione, e ha avuto qualche strinatura con USB) alle parabole prevedibili (certi aspetti erano già noti a un po’ di gente, fra cui Fratoianni), credo sia più utile parlare delle idee che ha portato avanti finora.
Soumahoro è parzialmente riuscito a (ri)portare sotto i riflettori alcune questioni da tempo sparite dai radar tipo la condizione dei braccianti, il concetto di rappresentanza politica di chi vive in italia ma non è nato qui, tutte le contraddizioni di un PD che si stracciava le vesti ai tempi di Salvini al ministero dell’interno salvo poi averne messo alcune basi con il decreto Minniti-Orlando:
Al di là delle responsabilità che saranno accertate dall’indagine, in questa vicenda emergono ancora una volta le contraddizioni del sistema italiano di accoglienza: il permanere di alcune condizioni strutturali che favoriscono lo sfruttamento lavorativo degli operatori sottoposti a un regime contrattuale che non li garantisce e il taglio progressivo degli investimenti pubblici, che già in passato hanno portato ad abusi e all’erogazione di servizi insufficiente per i richiedenti asilo. Il tema non è nuovo, il sistema di accoglienza è più volte stato al centro di scandali – dal Cara di Mineo a Mafia capitale – tuttavia la campagna di criminalizzazione dell’accoglienza che ne è conseguita non ha portato a una riforma, bensì a un’ulteriore opacità e al peggioramento delle condizioni delle strutture.
Ecco, la cosa che temo molto è che contestualmente al far sparire Soumahoro dal panorama politico una serie di temi tornino ad essere infilati sotto il tappeto. Il fatto che quest’ultima cosa faccia comodo sia all’attuale esecutivo che al PD lascia un sapore particolarmente amaro a tutta la vicenda.
28 notes · View notes
girulicchio · 8 months
Text
Elefanti pelosi e zannuti
Aspetto (espero, avrei detto sei mesi fa) e tu giganteggi. Puoi vederla da più lati, tante volte. Mille metri sopra al cellophane e credi che la caduta si attutisca. Tanto, che cada di testa o cada di corpo, se salvezza sarà, solo a Dio lo dovrai. Cadauna delle opzioni, sarà un addio al tuo sogno d'acrobata. Credimi, cara Carla, crolla ogni certezza quando sporgi la testa da una certa altezza. Cara Carla, con la erre roboante, per non confondere l'affettuoso aggettivo con un'eponimizzazione per sostituzione - non cercare sul dizionario, l'ho inventato al momento. Non sarebbe meglio strisciare come un serpente, tra spazi angusti e sinistri, strofinare lo sterno all'asfalto, sfatando il mito delle due gambe. Chi ha detto che gli esseri superiori camminano eretti? E i rettili? Rottamiamo un'intera stirpe? Scorrettamente, tra l'altro. L'unica serpe che ha generato la brutta nomea è mitologica. Anzi, mi correggo: la mitologia è piena di serpi, che hanno dato il significato idiosincratico ai poveri animali. Medusa, che me medesimo, misero, biasimo per aver messo in lista, ha la testa piena di bisce, vipere e cobra. Mi sono perso, non ricordo dove stessi andando a parare. Ormai, però, è prassi. Passo più tempo a scrivere paradossi che a colorare sassi. Così è sempre stato, però, perché quello è un mio hobby immaginario. Sì, intendo che avrei voluto, un giorno, forse, che lo fosse, ma non ho mai iniziato. E quindi lo coltivo nella mia immaginazione. Perché, dice un grande poeta, l'amore vero è quello immaginato, quello incasinato che ti chiama e poi sta lì in agguato. Un motivetto jazz suona nella testa: sassofilia, sassofilia, santi e pietrini se li son portati via. Ha proprio ragione Armando quando dice: nemmeno te lo domando, che scheletro hai nell'armadio. Chele e trote, totani e titani, triti e ritriti, tutto ammassato in uno stipo, tipo scantinato, dove tutto è impantanato e piantato, ma non cresce, per fortuna, perché non arriva la luce del sole. Un fedifrago detto Drago, Alfredo all'anagrafe, ha usato il tetro anfratto come teatro per i suoi tradimenti. Tremanti, gli amanti mentivano gridando gemiti, mentre l'entropia traeva entrambi in vorticose acrobazie. Insaziabili, Alfredo e concubina, concupivano calore, che i loro corpi assorbivano avidamente dall'ambiente circostante. Per questo non c'è più luce. Alfredo, al gelo, divenne statua di ghiaccio, come una moderna figlia di Cerere. Col capo cosparso di cenere, chiese lumi e divenne nume, capace di sopravvivere nonostante il nulla che lo circondava. E così, in questa storia vuota, parentesi sconnessa rispetto al flusso di pensiero e di parole, degno dei Jalisse, si annida una verità. Si chiude questo esperimento, questo esercizio, questo tempo piccolo in cui ho aperto, ancora, di nuovo, la mente. Come il vaso di Pandora: non si sa cosa ne esce, ma è sicuramente figlio del caos. Nella mia testa c'è un'altalena sessuale, dove sodomita c'è la creatività, con tanto di ball gag, e violento come un essere metà facocero e metà toro, c'è l'ego. Per fortuna, non procreano: se questo è l'aborto, figuriamoci la discendenza.
Adesso, come il bis non richiesto e mal sopportato, c'è un altra parte di me, che con voce grassa e tonante grida: è la mia volta?!
1 note · View note
giancarlonicoli · 1 year
Text
15 set 2023 12:11
IL MONDO DELLA MUSICA PIANGE IL PAROLIERE FRANCO MIGLIACCI, SCOMPARSO A 92 ANNI IN UNA CLINICA ROMANA. E’ STATO L’AUTORE DI “NEL BLU DIPINTO DI BLU” (NATO DOPO UNA SBRONZA). NELLA SUA LUNGA CARRIERA HA SCRITTO PER DOMENICO MODUGNO, MINA, GIANNI MORANDI (“C’ERA UN RAGAZZO”) E LE SIGLE DEI CARTONI "HEIDI" E "LUPIN" – PER BERSELLI E’ STATO “IL PIÙ CHIRURGICO SCRITTORE DI CANZONI DEGLI ULTIMI CINQUANT’ANNI, UN PERFETTO ALLESTITORE DI SILLABE” – QUANDO VENNE CONVOCATO DAI FUNZIONARI DELL’AMBASCIATA AMERICANA PER GARANTIRE L’ESTRANEITÀ DI BATTISTI A PRESUNTE TRAME EVERSIVE… -
Da corriere.it
È morto in un clinica romana il paroliere Franco Migliacci, autore, tra gli altri successi, di un titolo iconico della canzone italiana come «Nel blu dipinto di blu». Aveva 92 anni. Nel corso della sua carriera ha scritto innumerevoli brani per tanti artisti: «Nel blu dipinto di blu», realizzata insieme a Domenico Modugno nel 1958, è stata seguita da canzoni conosciutissime come «Tintarella di luna» o «Fatti mandare dalla mamma a prendere il latte», «Una rotonda sul mare» così come «C’era un ragazzo...».
BIOGRAFIA DI FRANCO MIGLIACCI
Da www.cinquantamila.it - la storia raccontata da Giorgio Dell'Arti
Franco Migliacci, nato a Mantova il 28 ottobre 1930. Autore. Compositore. Collaboratore di Gianni Rodari, in Rai come speaker e interprete di commedie, nel 1957 entrò in una compagnia di teatro comprendente Virna Lisi e Domenico Modugno, per il quale scrisse le parole della sua prima canzone, Nel blu dipinto di blu (vincitrice del Festival di Sanremo 1958, due Grammy Awards, decine di milioni di copie vendute). Ha scritto canzoni portate al successo dai più grandi cantanti italiani:
Mina (Tintarella di luna), Gianni Morandi (In ginocchio da te, Non son degno di te, C’era un ragazzo che come me amava i Beatles e i Rolling Stones), Rita Pavone (Come te non c’è nessuno), Fred Bongusto (Una rotonda sul mare), Patty Pravo (La bambola). Sue anche alcune sigle dei cartoni animati, come Heidi, Le nuove avventure di Lupin III e Mazinga. Nel 1991 fondò con Modugno e Franco Micalizzi il Sindacato nazionale autori e compositori (Snac) ed iniziò una battaglia in difesa dei diritti degli autori che lo portò al vertice della Siae (di cui fu presidente dal 2003 al 2005).
• «Il più chirurgico scrittore di canzoni degli ultimi cinquant’anni, un perfetto allestitore di sillabe. Mogol sarà un genio istintivo, ma Migliacci è il più elegante disegnatore di versi, perfetto nella metrica e nelle invenzioni, creatore di trovate siderali come Tintarella di luna per Mina, “Tin tin tin, raggi di luna, tin tin tin, baciano te”» (Edmondo Berselli).
• Con Modugno si conobbero «durante un provino cinematografico. Il film era Carica eroica di De Robertis. Era una storia di militari dove c’erano tanti ufficiali che avevano gli attendenti, e sceglievano aspiranti attori di tutte le cadenze e dialetti, un siciliano, un toscano, un calabrese. Scelsero Modugno per il siciliano, perché lui bleffava bene, e me per il toscano. Io mi ammalai e non girai il film, lui invece fece un bel successo, moriva, con la fisarmonica che si afflosciava tra le braccia».
Nel blu dipinto di blu nacque un giorno che «lui mi dà appuntamento, una magica domenica del 1957, per andare al mare con due ragazze. Io aspetto fino all’una e capisco che mi ha dato buca. Ero arrabbiatissimo. Con trecento lire scesi giù, andai dal vinaio, mi sbronzai con una bottiglia di chianti e aspettai il ritorno di Mimmo per litigare, ma mi addormentai.
Quando mi svegliai, non so da dove veniva, vidi un foglio strappato da un giornale con la riproduzione di Le coq rouge di Chagall e del pittore e la modella con la faccia dipinta di blu. Scrissi di getto “Di blu mi son dipinto per volare fino al cielo... io volo nel blu dipinto di blu”. La sera andai ad aspettarlo in Piazza del Popolo, lui arrivò, io gliene dissi di tutti i colori, poi gli feci leggere il testo. Lui mi disse “Questo è un successo della madonna”. E dopo poco nacque la canzone» (ad Ernesto Assante). Era la sua prima canzone, ebbe un successo mondiale.
• Nel 2012, dopo aver visto uno spezzone della fiction di Raiuno Volare – La grande storia di Domenico Modugno (diretta da Riccardo Milani e interpretata da Beppe Fiorello), si arrabbiò per il modo in cui veniva presentato il suo personaggio (interpretato da Alessandro Tiberi): «Mi sono visto, per caso, in una scena della fiction, trasmessa nella puntata del Viaggio di Pippo Baudo dedicata a Modugno e sono rimasto basito. Mi sono sentito offeso e umiliato» (Corriere della Sera).
1 note · View note
seoul-italybts · 1 year
Text
[✎ TESTO ♫ ITA] ❛ Take Two ❜ - BTS, Canzone per il 10° Anniversario dei BTS⠸ 09.06.23
[✎ TESTO ♫ ITA] 
❛ TAKE TWO ❜ by BTS
~💜 Seconda Ripresa* 💜~
Prodotta da: SUGA, EL CAPITXN
Scritta da: SUGA, EL CAPITXN, RM, Gabriel Brandes, Matt Thomson, Max Lynedoch Graham, j-hope, Nois upGrader
___ Canzone per il 10° anniversario dei BTS
* 'Take (2)' è un termine cinematografico che fa rif. al numero di ciak/riprese e/o "tentativi" che vengono fatti nel girare una scena. Nel caso dei BTS, c'è sicuramente un richiamo a quest'accezione ma è figurativamente inteso come '2° capitolo' nella loro storia/carriera. In italiano, l'ho tradotto comunque con 'ripresa' perché richiama anche l'idea di 'riprendere/ricominciare' con una nuova fase, n.d.t
Rimarrai?¹
Quel tempo che sta scorrendo
Vorrei poterlo conservare, qui con me
Te ne andrai?
Che tipo di espressione avrai sul viso, lì in piedi?²
Quelle albe che non ricordo neppure più
Dimmi
Oh, sto girando in tondo, trasognato
Abbiamo già percorso così tante strade
Mi sento il cuore quasi scoppiare
Non vedi le storie di questa seconda ripresa
Dispiegarsi solo per te?
La mia giovinezza trascorsa con te
Prendi la mia mano, ora
Già, non ci siamo mai sentiti così giovani³ [Che] Quando siamo insieme [e] cantiamo Guardandoci negli occhi Anche nell'oscurità⁴ Sì, siamo proprio perfettə Quando sei al mio fianco Proseguendo sul percorso che abbiamo imboccato insieme Oh, noi [che siamo] giovani per sempre³
Persino il deserto è diventato un oceano⁵, quindi nuotiamo all'infinito
Anche quella balena solitaria ora canta in compagnia⁶
Dato che siamo insieme, non ho più paura a sperare nell'eternità⁷
Perché tu sei la mia speranza e la mia unica ragione di vita⁸
Sei il mio lato positivo
Sei coləi che mi illumina
Oh, ti avverto sempre al mio fianco
[Come] Il tramonto abbraccia i palazzi
Anche noi siamo fattə per incontrarci
Dimmi
Oh, sto girando in tondo, trasognato
Abbiamo già percorso così tante strade
Ti stringo strettə tra le braccia, fa quasi male
Non vedi le lettere di questa seconda ripresa
Che non ti ho mai spedito?
La mia giovinezza trascorsa con te
Forse è solo l'inizio
Già, non ci siamo mai sentiti così giovani [Che] Quando siamo insieme [e] cantiamo Guardandoci negli occhi Anche nell'oscurità Sì, siamo proprio perfettə Quando sei al mio fianco Proseguendo sul percorso che abbiamo imboccato insieme Oh, noi [che siamo] giovani per sempre
È stato possibile perché eravamo insieme
Visto che ero con te, sono stato felice
Grazie alla tua voce, ho potuto respirare
Per [asciugare] le tue lacrime, mi son riuscito a rialzare
Sono degno di questo tuo amore incommensurabile?
Le intersezioni delle nostre anime [le abbiamo] create insieme
nel corso di tanti anni
Sono molto grato e felice d'essere con te
Spero anche in futuro saremo felici insieme
Già, non ci siamo mai sentiti così giovani [Che] Quando siamo insieme [e] cantiamo Guardandoci negli occhi Anche dovesse piovere Sì, siamo proprio perfettə Quando sei al mio fianco Seguendo la pioggia di stelle che ci ricopre⁹ Oh, noi [che siamo] giovani per sempre
E cantiamo così
(Non ci siamo mai sentiti così giovani)
Non vuoi prendere la mia mano?
Sì, siamo proprio perfettə [insieme]
Ho bisogno di te, qui, questa notte
(Non ci siamo mai sentiti così giovani)
Oh, noi [che siamo] giovani per sempre
(Non ci siamo mai sentiti così giovani)
Già...
[Non ci siamo]Mai.. mai sentiti così giovani
Note:
Possibile rif. al testo di 'Butterfly': “Rimarrai al mio fianco, me lo prometti?”; “Vorrei fermare il tempo ; Quando questo momento sarà passato, che possa diventare qualcosa di mai successo, qualcosa che potrei perdere, ho paura, paura, paura”.
Può essere tradotto anche come “Con che tipo di espressione dovrei stare lì, in piedi (a guardarti andar via)”
Possibile rif. a 'Young forever'
'Love Maze': “Ricorda, a volte le menzogne cercheranno di separarci, sono prove pensate per ingannarci, ma quando è così, concentrati su di me; Nell'oscurità, fin tanto che saremo insieme, va tutto bene”
Rif. a 'Sea': “Infine, ci siamo accortə del miraggio e l'abbiamo reso realtà, il deserto di cui avevamo paura si è riempito dei nostri sangue, sudore e lacrime, è diventato un oceano”
Rif. a 'Whalien 52': “[Come una] Balena solitaria, sol soletta, canto da solo, così; Anche qualcuno come me, che sono come un'isola sperduta, può rifulgere?”
Possibile rif. a 'Love Maze': “Ci penso continuamente—nonostante ‘per sempre’ sia [un'idea/concetto] difficile/impegnativo, io voglio provarci”
Possibile rif. a 'Ego': “Nel mio cuore, trovo le risposte di coloro/ciò in cui credo di più, una sola speranza, una sola anima, un solo sorriso, un/a solə tu/voi”
Possibile rif. a 'Answer : Love Myself': “Sono caduto solo per lasciarmi ricoprire da quelle innumerevoli stelle? Io sono l'unico bersaglio di quelle migliaia di dardi luccicanti”, n.d.t.
⠸ ita : © Seoul_ItalyBTS | eng : © doolsetbangtan ; © btsbaragi_jk ; © BTS_Trans⠸ Twitter
0 notes
dellamonica · 2 years
Video
Gianni Morandi Non son degno di te
0 notes
mariuskalander · 2 years
Text
Tweeted
Deficit pubblico: Conte II 270 miliardi Draghi 90 miliardi Meloni 35 miliardi Ora abbracciate la tazza del cesso, dicendo non son degno di te, somari È tornato il patto di stabilità Coglioni affetti da grillite #DrittoeRovescio
— Mario Calandra (@MariusKalander) Jan 12, 2023
0 notes
black-silverss · 6 years
Text
al mondo non esiste nessuno
che non ha sbagliato una volta
6 notes · View notes
t-annhauser · 3 years
Text
Il punto non è nemmeno più se stai dalla parte dei buoni che ti fanno pesare il loro contributo alla società o di quelli col cappellino di stagnola, tanto ormai, il punto è che dove vai vai oggi devi far presente che sei vaccinato come presupposto e criterio di posizionamento sociale, come se cambiasse qualcosa in termini di immunizzazione (la prendi lo stesso anche con la terza dose, pirla), e per non dire del virtue signalling. Mannaggia la madonna il virtue signalling. Hai fatto il vaccino? Bravo, ti diamo la medaglia. Un applauso al signorino che ha fatto il vaccino per salvarci tutti, mica per tenersi il lavoro, tutti filantropi. Con una tale mole di filantropi, più dell'80%, è incredibile che in Italia stiamo sempre messi con le pezze al culo. Guarda che il vaccino l'ho fatto anche per te. Bravo, allora tanto che ci sei sganciami anche 100 euro. "Hai fatto il vaccinoooh?" is the new "Hai messo la maglia di lanaaaa?". Sì santa madonna, sì: HO FATTO IL VACCINO. Mesi fa, adesso son degno, come gli altri. Non vorrai mica non fare il vaccino che poi intasi le terapie intensive? No, perché, fammi capire, se non fossi vaccinato non avrei diritto come tutti a farmi curare? Strada curava anche i talebani e tu non mi curi se non sono vaccinato? Ma stiamo scherzando?? Che, siamo impazziti tutti??? Ma giesùcristo.
Fine dell'intemerata.
28 notes · View notes
Text
Ma sotto questa tua corazza lo so
C'è una ragazza che sta lì in bilico
Sopra il solito ancestrale timore
Che hanno tutti di lasciarsi soltanto andare
Dimmi a questo punto che son l'unico per te
Ti sembra normale
Che resti sveglio a corteggiarti per ore
E tu non provi affatto a considerare
Che sarei degno di uno sguardo
Un contatto distratto
Mi sento inadatto e banale
Accanto a chi è sempre così cerebrale
3 notes · View notes
solo-stef · 4 years
Text
La scorsa notte a lavoro è arrivato un uomo di circa 47 anni. Problemi psichici gravissimi e cieco, incapace totalmente di prendersi cura di se stesso. All’anagrafe ha 47 anni ma è come se fosse un bambino speciale di 12 anni. Succede che gli viene la febbre e viene mandato al Pronto Soccorso, uno dei tanti di Roma pieni di pazienti come lui. Covid positivo.
Arriva poi a lavoro da me. Talmente agitato che ha preso a pugni tutto il turno, ma che vuoi farci? È agitato, non sa dove si trova, non sa cosa gli sta accadendo... fatto sta che dopo aver cantato Maledetta primavera utilizzando un termometro come microfono e dopo varie vestizioni e svestizioni per non farlo andar via dalla stanza e altri 100 stornelli romani, finalmente alle 6 del mattino si è addormentato.
Oggi sono rientrata a lavoro dopo la notte e sapete come stava?
È diventato un paziente grave.
Ed è uno di quei pazienti particolari perché già era un fragile.
Uno stacca e dovrebbe far rimanere fuori il lavoro dalla vita privata.
Ma come puoi? Come puoi riuscire a tener fuori la preoccupazione? La tristezza e l’angoscia?
Come si fa? Non c’è risposta.
Ma voi miserabili che fino a due settimane ci stritolavate le scatole con la storia della dittatura sanitaria e rinnegavate tutto questo, dovreste solo abbracciare la tazza del cesso e cantargli “non son degno di te”.
Mi fate vomitare.
Giusy Naira Custode
6 notes · View notes
Text
La “straordinarietà” nel girarmi male le ruote
Che abbia un brutto rapporto con la burocrazia, oramai è più che appurato, ma da quando sono diventata la “referente per i problemi altrui” questo odio viscerale si è milleplicato (boh, non ho idea se esista o meno questo termine, ma mi giran male per andarlo a cercare e poi suona abbastanza bene alle mie orecchie).
Ora io solitamente me la sono sempre sbrigata abbastanza dignitosamente con le pratiche online, c’è da dire però che quando ti trovi a dover gestire pratiche per conto di terzi e a rapportarti con portali organizzati coi piedi - e sono stata buona -, le imprecazioni iniziano a volare come palloncini gonfiati ad elio alle feste di compleanno per bimbi.
Non ho saputo far di meglio con la metafora senza dover trascendere nel volgare, vi basti però sapere che ho mandato vocali a persone fidate in cui parlavo in dialetto, ed io non parlo MAI in dialetto!
Premessa fatta, aggressività repressa a parte, passiamo ai fatti: la Regione Puglia è quell’Ente che a me piace definire “l’isola che non c’è”, in quanto son tutti bravi a far tavoli regionali con associazioni di ogni tipo, ma quando poi c’è da stanziare fondi per le “non autosufficienze”, beh si gioca all’asta, a ribasso però.
È un po’ oramai che non ci scrivo qualcosa a riguardo, un po’ perché siamo ancora in attesa della sentenza definitiva spostata a settembre - mannaggia al COVID (ndr. da leggere rigorosamente con accento francese) - e un po’ perché ne sono successe così tante di cose, che ho deciso di fare una selezione e non mettere altra legna da ardere sul fuoco.
Piccolo riassunto delle puntate precedenti: per anni la Regione Puglia mi ha fornito bimestralmente un degno contributo definito “ASSEGNO DI CURA”; nel 2017 però, dovendo far dei tagli - te’ pareva -, ha indetto un nuovo bando di concorso a cui tutte le persone con disabilità grave/gravissima, che fossero o meno già beneficiare del suddetto contributo, hanno dovuto presentare domanda. Adesso arriva il bello però: a inizio 2018 (sì, sono molto lenti nell’acquisizione delle pratiche) hanno decretato a ca...cavoletto che, non solo io non avessi la SMA ma una SM (Sclerosi Multipla per i non addetti ai lavori), ma che il suddetto contributo non mi fosse legittimo.
Insomma, ero stata miracolata, per loro rubavo soldi visto che ero autosufficiente, nonostante proprio nel 2017 la mia vita fosse stata completamente rivoluzionata.
Oh Ilà però che rompiscatole che sei, non è così gravemente invalidante doversi fare infilare tubicini ogni 5 ore e alimentarsi con passati, stai sempre a brontolare tu, eh?!?
Dissociazione a parte, questa ingiustizia e un’altra serie di giramenti brutti di ruote, hanno fatto nascere in me un moto ondoso senza eguagli, uno tsunami che ha iniziato a travolgere tutto ciò che gli si parava dinanzi, portandomi ad espormi al fianco sempre di chi la voce per urlare all’ingiustizia non ce l’ha.
Senza portarla troppo per le lunghe, questa mia brutta esperienza, l’essermi trovata per la Regione Puglia miracolata per un anno e mezzo (sì, perché poi a settembre 2018 hanno rifatto il bando ed io sono stata magicamente riammessa), ha amplificato a dismisura il mio senso di giustizia, facendomi diventare nel bene o nel male quella che sono fieramente d’essere oggi.
Dunque, dopo questo lungo giro di parole, dopo 5 mesi di stop, un numero non bene identificato di tavoli regionali, la Regione Puglia - per farsi bella sulla vetrina delle imminenti elezioni - ha deliberatamente scelto di abbassare nuovamente il contributo “ASSEGNO DI CURA”, aprirlo ad una platea più estesa, chiamandolo però “CONTRIBUTO STRAORDINARIO COVID-19”.
Mo’ io non è che voglio sempre fare la difficile, puntigliosa, rompiscatoline, ma se una cosa è “straordinaria” vuol dire che si aggiunge all’ordinario, non che l’ordinario se ne va in ferie e restano le briciole, no?
No, ovviamente che no, perché se no poi come poteva farsi bella la giunta regionale, come poteva sfruttare questo periodo di crisi a proprio vantaggio? Vabbè, per questa grandissima cavolata si troverà un sit-in di protesta di tanti bei carrozzati e barellati prossimamente su questi schermi.
Tornando ai fatti, mercoledì alle ore 14 è stato aperto il portale online dove presentare la domanda (sì, anche i già beneficiari devono ripresentarla) e dovendo aiutare alcune persone che di tecnologia ne capiscono poco e niente, con un amico ci siamo divise le domande. A farla breve il sito ha crashato di brutto, ha presentato non ho la più pallida idea di quanti bug, talmente tanti da farmi perdere la pazienza e farmi impazzire per due pomeriggi di seguito.
Oggi pare che abbiano risolto - grazie al ca...cavoletto dopo che solo in due, abbiamo mandato oltre 30 richieste di assistenza e 15 pec di sollecito - eppure nessuno ancora ha ricevuto una benedettissima email sulla casella di posta elettronica certificata che confermasse l’invio della domanda, e quindi anche oggi mi toccherà mandare altre richieste di assistenza per risolvere quest’ultimo problema, si spera.
Dicono che a far del bene ci si guadagni sempre, ma temo seriamente si riferiscano a gastriti e capelli bianchi, perché io solo questo sto incassando ultimamente.
5 notes · View notes
naivesilver · 5 years
Text
Every Queen song in Good Omens but it’s iconic Italian songs
(as in: I found a new trend on @the-bentley-mixtapes and I had to join in with songs that are 70% trash and 30% high quality. good luck finding out which is which)
Bohemian Rhapsody (Crowley’s entrance): / Hanno ucciso l’Uomo Ragno by 883 (Solita notte da lupi nel Bronx/Nel locale stan suonando un blues degli Stones/Loschi individui al bancone del bar/Pieni di whisky e margaritas)
These Are the Days of Our Lives (Crowley and Aziraphale driving): / Certe Notti by Ligabue (Certe notti la strada non conta/E quello che conta è sentire che vai/Certe notti la radio che passa Neil Young/Sembra avere capito chi sei)
Bicycle Race (Crowley hits Anathema’s bike): / 50 Special by Lunapop (Dammi una Special l'estate che avanza/Dammi una Vespa e ti porto in vacanza/Ma quanto è bello andare in giro con le ali sotto ai piedi/Se hai una Vespa Special che ti toglie i problemi)
You’re My Best Friend (Crowley arrives at the burning bookshop): / La Solitudine by Laura Pausini (Questo silenzio dentro me/È l'inquietudine di vivere/La vita senza te/Ti prego aspettami perché/Non posso stare senza te)
Somebody to Love (Crowley leaving the burning bookshop): / Sere Nere by Tiziano Ferro (Tra gli orari ed il traffico lavoro e tu ci sei/Tra il balcone e il citofono ti dedico i miei guai/Di sere nere/Che non c'è tempo/Non c'è spazio/E mai nessuno capirà/Puoi rimanere/Perché fa male male male da morire/Senza te)
Another One Bites the Dust (Crowley stuck in traffic): / Io Vagabondo by Nomadi (Io vagabondo che son io/Vagabondo che non sono altro/Soldi in tasca non ne ho/ Ma lassù mi è rimasto Dio/Sì la strada è ancora là/Un deserto mi sembrava la città)
I’m In Love With My Car (Crowley driving through the ring of fire): / Samarcanda by Roberto Vecchioni (Dategli, dategli un animale/Figlio del lampo, degno di un re/Presto, più presto perché possa scappare/Dategli la bestia più veloce che c'è/Corri cavallo, corri ti prego/Fino a Samarcanda io ti guiderò/Non ti fermare, vola ti prego/Corri come il vento che mi salverò)
We Will Rock You (Crowley’s airbase entrance): / Vieni a Ballare in Puglia by Caparezza & Al Bano (Vieni a ballare e grattati le palle pure tu/Che devi ballare in Puglia, Puglia, Puglia/Dove ti aspetta il boia, boia, boia/Agli angoli delle strade spade più di re Artù/Si apre la voragine e vai dritto a Belzebù)
Lazing On A Sunday Afternoon (Crowley and Aziraphale at the park): / Piazza Grande by Lucio Dalla (A modo mio avrei bisogno di carezze anch'io/Avrei bisogno di pregare Dio/Ma la mia vita non la cambierò mai mai/A modo mio quel che sono l'ho voluto io/Lenzuola bianche per coprirci non ne ho/Sotto le stelle in Piazza Grande/E se la vita non ha sogni io li ho e te li do)
BONUS: A Nightingale Sang In Berkeley Square / La Cura by Franco Battiato (Tesserò i tuoi capelli come trame di un canto/Conosco le leggi del mondo, e te ne farò dono/Supererò le correnti gravitazionali/Lo spazio e la luce per non farti invecchiare/Ti salverò da ogni malinconia/Perché sei un essere speciale/Ed io avrò cura di te/Io sì, che avrò cura di te)
Playlist
43 notes · View notes
tonyght · 5 years
Text
...Se fosse vero che una donna non sa
Cos'è un pensiero senza complicità
Proprio tu dovevi fare eccezione
Sei la quintessenza dell'avversione, pare
Ma sotto questa tua corazza lo so
C'è una ragazza che sta lì in bilico
Sopra il solito ancestrale timore
Che hanno tutti di lasciarsi soltanto andare...
Dimmi a questo punto che son l'unico per te
Ti sembra normale
Che resti sveglio a corteggiarti per ore
E tu non provi affatto a considerare
Che sarei degno di uno sguardo
Un contatto distratto
Mi sento inadatto e banale
Accanto a chi è sempre così cerebrale
Non mi darò per vinto ci puoi giurare
L'ultimo azzardo me lo voglio giocare
Puntando all'istinto animale ch'è in te...
Cit. Max Gazze'
2 notes · View notes
sciogli-lingua · 6 years
Video
youtube
Roberto Vecchioni || Samarcanda || Italian lyrics + English translation
Ridere, ridere, ridere ancora Laugh, laugh, then laugh once more Ora la guerra paura non fa War doesn't look scary anymore Brucian nel fuoco le divise la sera Uniforms are burning in the fire at night Brucia nella gola vino a sazietà Plenty of wine is burning in our throats Musica di tamburelli fino all'aurora Tambourines playing until dawn Il soldato che tutta la notte ballò The soldier who had danced the whole night long Vide tra la folla quella nera signora Saw that dark lady in the crowd Vide che cercava lui e si spaventò He saw that she was looking for him and got scared
"Salvami, salvami, grande sovrano, "Save me, save me, o powerful king, Fammi fuggire, fuggire di qua Let me run, run away from here Alla parata lei mi stava vicino She was standing by my side at the parade E mi guardava con malignità!" And spied me with malicious eye!" "Dategli, dategli un animale, "Give him, give him an animal, Figlio del lampo, degno di un re, Son of the lightening, fit for a king, Presto, più presto, perché possa scappare Quick, even quicker, so that he can escape Dategli la bestia più veloce che c'è!" Give him the fastest beast there is!"
Corri, cavallo, corri, ti prego Run, horse, I beg you, run Fino a Samarcanda io ti guiderò I'll guide you all the way to Samarkand Non ti fermare, vola, ti prego Don't stop, fly, I beg you Corri come il vento che mi salverò Run like the wind so that I can save myself Oh oh, cavallo, oh, oh cavallo Oh oh, horse, oh, oh, horse Oh oh, cavallo, oh oh, cavallo, oh oh Oh oh, horse, oh, oh, horse, oh oh
Fiumi, poi campi, poi l'alba era viola, Rivers, then fields, then a violet dawn, Bianche le torri che infine toccò White were the towers that he finally touched Ma c'era sulla porta quella nera signora But that dark lady was standing at the door Stanco di fuggire la sua testa chinò: Tired of running, he bowed down his head: "Eri fra la gente nella capitale, "You were in the crowd down in the capital, So che mi guardavi con malignità I know you spied me with malicious eye Son scappato in mezzo ai grilli e alle cicale, I ran among crickets and cicadas, Son scappato via ma ti ritrovo qua!" I ran away but I find you here once again!"
"Sbagli, t'inganni, ti sbagli, soldato, "You're wrong, you're making a mistake, soldier, Io non ti guardavo con malignità, I wasn't spying you with malicious eye, Era solamente uno sguardo stupito, My look was merely a surprised one, Cosa ci facevi l'altroieri là? What were you doing there the day before yesterday? T'aspettavo qui per oggi a Samarcanda I was expecting you here today in Samarkand Eri lontanissimo due giorni fa! You were so far away just a couple of days ago! Ho temuto che per ascoltar la banda I feared that, while you listened to the band, Non facessi in tempo ad arrivare qua!" You wouldn't make it here on time!"
Non è poi così lontana Samarcanda, Samarkand is not that far away after all Corri, cavallo, corri di là Run, horse, run that way Ho cantato insieme a te tutta la notte I sang with you all night long Corri come il vento che ci arriverà Run like the wind that'll get there Oh oh, cavallo, oh, oh cavallo Oh oh, horse, oh, oh, horse Oh oh, cavallo, oh oh, cavallo, oh oh Oh oh, horse, oh, oh, horse, oh oh
13 notes · View notes
whileiamdying · 5 years
Text
LA DIVINA COMMEDIA
Inferno • Canto XX
Di nova pena mi conven far versi e dar matera al ventesimo canto de la prima canzon, ch’è d’i sommersi.
Io era già disposto tutto quanto a riguardar ne lo scoperto fondo, che si bagnava d’angoscioso pianto;
e vidi gente per lo vallon tondo venir, tacendo e lagrimando, al passo che fanno le letane in questo mondo.
Come ’l viso mi scese in lor più basso, mirabilmente apparve esser travolto ciascun tra ’l mento e ’l principio del casso,
ché da le reni era tornato ’l volto, e in dietro venir li convenia, perché ’l veder dinanzi era lor tolto.
Forse per forza già di parlasia si travolse così alcun del tutto; ma io nol vidi, né credo che sia.
Se Dio ti lasci, lettor, prender frutto di tua lezione, or pensa per te stesso com’ io potea tener lo viso asciutto,
quando la nostra imagine di presso vidi sì torta, che ’l pianto de li occhi le natiche bagnava per lo fesso.
Certo io piangea, poggiato a un de’ rocchi del duro scoglio, sì che la mia scorta mi disse: «Ancor se’ tu de li altri sciocchi?
Qui vive la pietà quand’ è ben morta; chi è più scellerato che colui che al giudicio divin passion comporta?
Drizza la testa, drizza, e vedi a cui s’aperse a li occhi d’i Teban la terra; per ch’ei gridavan tutti: “Dove rui,
Anfïarao? perché lasci la guerra?”. E non restò di ruinare a valle fino a Minòs che ciascheduno afferra.
Mira c’ha fatto petto de le spalle; perché volle veder troppo davante, di retro guarda e fa retroso calle.
Vedi Tiresia, che mutò sembiante quando di maschio femmina divenne, cangiandosi le membra tutte quante;
e prima, poi, ribatter li convenne li duo serpenti avvolti, con la verga, che rïavesse le maschili penne.
Aronta è quel ch’al ventre li s’atterga, che ne’ monti di Luni, dove ronca lo Carrarese che di sotto alberga,
ebbe tra ’ bianchi marmi la spelonca per sua dimora; onde a guardar le stelle e ’l mar non li era la veduta tronca.
E quella che ricuopre le mammelle, che tu non vedi, con le trecce sciolte, e ha di là ogne pilosa pelle,
Manto fu, che cercò per terre molte; poscia si puose là dove nacqu’ io; onde un poco mi piace che m’ascolte.
Poscia che ’l padre suo di vita uscìo e venne serva la città di Baco, questa gran tempo per lo mondo gio.
Suso in Italia bella giace un laco, a piè de l’Alpe che serra Lamagna sovra Tiralli, c’ha nome Benaco.
Per mille fonti, credo, e più si bagna tra Garda e Val Camonica e Pennino de l’acqua che nel detto laco stagna.
Loco è nel mezzo là dove ’l trentino pastore e quel di Brescia e ’l veronese segnar poria, s’e’ fesse quel cammino.
Siede Peschiera, bello e forte arnese da fronteggiar Bresciani e Bergamaschi, ove la riva ’ntorno più discese.
Ivi convien che tutto quanto caschi ciò che ’n grembo a Benaco star non può, e fassi fiume giù per verdi paschi.
Tosto che l’acqua a correr mette co, non più Benaco, ma Mencio si chiama fino a Governol, dove cade in Po.
Non molto ha corso, ch’el trova una lama, ne la qual si distende e la ’mpaluda; e suol di state talor essere grama.
Quindi passando la vergine cruda vide terra, nel mezzo del pantano, sanza coltura e d’abitanti nuda.
Lì, per fuggire ogne consorzio umano, ristette con suoi servi a far sue arti, e visse, e vi lasciò suo corpo vano.
Li uomini poi che ’ntorno erano sparti s’accolsero a quel loco, ch’era forte per lo pantan ch’avea da tutte parti.
Fer la città sovra quell’ ossa morte; e per colei che ’l loco prima elesse, Mantüa l’appellar sanz’ altra sorte.
Già fuor le genti sue dentro più spesse, prima che la mattia da Casalodi da Pinamonte inganno ricevesse.
Però t’assenno che, se tu mai odi originar la mia terra altrimenti, la verità nulla menzogna frodi».
E io: «Maestro, i tuoi ragionamenti mi son sì certi e prendon sì mia fede, che li altri mi sarien carboni spenti.
Ma dimmi, de la gente che procede, se tu ne vedi alcun degno di nota; ché solo a ciò la mia mente rifiede».
Allor mi disse: «Quel che da la gota porge la barba in su le spalle brune, fu—quando Grecia fu di maschi vòta,
sì ch’a pena rimaser per le cune— augure, e diede ’l punto con Calcanta in Aulide a tagliar la prima fune.
Euripilo ebbe nome, e così ’l canta l’alta mia tragedìa in alcun loco: ben lo sai tu che la sai tutta quanta.
Quell’ altro che ne’ fianchi è così poco, Michele Scotto fu, che veramente de le magiche frode seppe ’l gioco.
Vedi Guido Bonatti; vedi Asdente, ch’avere inteso al cuoio e a lo spago ora vorrebbe, ma tardi si pente.
Vedi le triste che lasciaron l’ago, la spuola e ’l fuso, e fecersi ’ndivine; fecer malie con erbe e con imago.
Ma vienne omai, ché già tiene ’l confine d’amendue li emisperi e tocca l’onda sotto Sobilia Caino e le spine;
e già iernotte fu la luna tonda: ben ten de’ ricordar, ché non ti nocque alcuna volta per la selva fonda».
Sì mi parlava, e andavamo introcque.
1 note · View note