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#paginas sociales
chepib3 · 1 month
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perdon pero no me entra en la cabeza q en otros paises el ingreso a ciertas carreras o a la universidad en general este restringido por tu promedio del secundario o una prueba d ingreso?? no solo pq deja un monton de pibes afuera de la educacion superior sino tmb pq que mierda haces si tenes 40 años y queres empezar una carrera o incluso cambiarte de carrera en algun punto nose me parece una LOCURA
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deathshallbenomore · 2 years
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in my “that bitch” era
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PRIMA PAGINA Leggo di Oggi venerdì, 20 settembre 2024
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ladecadanefanda · 30 days
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divulgatoriseriali · 5 months
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IL libro nero del Brasile: un viaggio nelle profondità più cupe della cultura brasiliana
Immergetevi nel Brasile più oscuro con il mio libro, “Il Libro Nero del Brasile”. Vi condurrò attraverso un viaggio al di là delle cartoline turistiche, esplorando temi come le sette religiose, il satanismo, il cannibalismo e i serial killer. Attraverso storie cruente e toccanti, vi offrirò uno sguardo inedito sulla realtà brasiliana, invitandovi a esplorare territori mai immaginati. Se siete…
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thecloud-group · 10 months
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warroslostmedia · 1 year
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falcemartello · 2 months
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LA CENSURA AI TEMPI DEI REGIMI DEMOCRATICI
Di Ivan Surace
In perfetto stile orwelliano la neolingua ha coniato un nuovo termine per la censura tanto di moda nei secoli passati: standard della community.
Suona bene vero?
Un termine inc(u)l(o)sivo, comunitario, che ci fa sentire tutti membri dello stesso gregge in maniera allegra e positiva, contro un non meglio precisato nemico che non rispetta gli standard.
D’altronde un secolo di studi e applicazioni di public relations alla Bernays ha portato i suoi frutti, soprattutto da parte di chi ha capito come funziona la massa e che quindi, senza troppi scrupoli, utilizza tutti i mezzi che ha a disposizione per manipolarla a suo piacimento censurando, o meglio facendo scomparire, chiunque e qualunque cosa possa mettere In dubbio la propaganda di regime, la narrazione dominante.
Come ultimo esempio in questi giorni abbiamo la questione climatica.
Vi sarete resi conto di come la propaganda su questo argomento sia cresciuta in maniera esponenziale in questi ultimi anni, parallelamente alla cosiddetta transizione green, che porta con se il passaggio al “tutto elettrico” in ogni campo e alla sostituzione con l’IA, di gran parte della gestione sociale, politica economica e sanitaria della popolazione.
Stiamo assistendo alla conversione coatta della società in un grande allevamento intensivo di ultima generazione, in cui ogni singolo capo di bestiame, trasformato in un pezzo di carne senza personalità né anima, viene controllato in maniera totale e continuativa.
Comunque la si pensi, questo è il futuro che immaginano per l'umanità e che si sta progressivamente attuando in maniera totalitaria, a cominciare dai grandi centri urbani, trasmormati in vere e proprie aziende zootecniche per umani.
Ma torniamo alla questione climatica, l’intesificarsi della propaganda su questo argomento serve a giustificare e a far accettare all’opinione pubblica l’entrata in vigore di leggi e restrizioni normalmente inaccettabili in qualsiasi società democratica.
Quindi la questione climatica é il pretesto, lo storytelling, la fiction, su cui si basa la ricerca di consenso da parte del potere, per imporre il cambiamento antropologico necessario, per realizzare i loro piani di controllo totale della popolazione.
Affinché la fiction sia credibile e possa essere sostituita alla realtà, occorre eliminare tutte le eventuali prove, critiche, controversie, che contrastano, anche minimamente, con la narrazione dominante.
È in ossequio a questa logica che negli ultimi mesi su FB, in maniera discreta e disinvolta, con vera tecnica da desaparecidos, sono stati rimossi diverse pagine e profili che facevano informazione sul clima in maniera non allineata al pensiero unico e dove venivano condivisi studi, grafici e informazioni scientifiche di fondazioni come Clintel o di scienziati come Prestininzi, Scafetta, Prodi, Curry, Lindzen, Spencer, ecc.
La pagina 'Klima e scienza', solo per fare un esempio recente, é stata fatta evaporare non appena raggiunti i 10mila iscritti.
Stessa sorte a profili di privati cittadini e di gestori dei profili sopra menzionati, anch’essi fatti sparire da un giorno all’altro con estrema discrezione, al punto che se uno non ci fa caso, neanche se ne rende conto e tutto continua come se niente fosse accaduto.
La situazione é estremamente pericolosa perche da un lato si procede con le epurazioni senza sosta e dall’altro non vi è nessuna presa di coscienza di quanto stia succedendo.
Se e quando la massa si renderà conto di tutto ciò, sarà già troppo tardi.
Al limite avverrà quando l’identità digitale, il portafoglio digitale e tutte le restrizioni ad essi legate, saranno già legge e routine quotidiana e non penso si dovrà attendere molto.
Se non ci sarà un totale cambio di passo da parte della minoranza non allineata nel lottare contro questo regime, tra i più subdoli e raffinati della storia, la fine della società e dell’umanità per come l’abbiamo sempre vissuta percepita e immaginata sarà certa come la morte.
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raffaeleitlodeo · 3 months
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Andrea ha 15 anni, la madre lava un paio di suoi pantaloni rossi ma stingono e diventano rosa. Andrea non ci fa caso, li indossa e torna a scuola. Inizia così a essere preso di mira. Vessazioni e umiliazioni di ogni tipo fino alla creazione di una pagina Facebook dal nome IL RAGAZZO DAI PANTALONI ROSA.
Andrea si toglie la vita. È il 2012. Sarà il primo minore che in Italia si uccide a causa del bullismo e dell’omofobia.
Per sua madre Teresa si aprono le porte dell’inferno. Fino a che un pomeriggio scopre quella maledetta pagina Facebook e legge tutto il male riversato su suo figlio.
In mezzo al dolore più atroce trova la forza di battersi contro questo fenomeno di violenza sui social. Va nelle scuole, scrive un libro, incontra associazioni.
Il 10 ottobre al cinema uscirà il film Il ragazzo dai pantaloni rosa. Teresa ha trasformato il dolore in speranza. Che nessun altro genitore viva quello ha vissuto lei.
Amen
#Pride2024
Claudia Sarritzu, Facebook
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libero-de-mente · 8 months
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Donne, uomini e libri
Credo che la situazione sentimentale di molte persone sia lo specchio dell'attuale società.
Si cerca tutto e subito, leggerezza e piacere senza impegno. Avere quello che si vuole solo quando necessita.
Le App insegnano. Hai fame *click*, hai voglia di un week end fuori porta *click*, vuoi andare al cinema *click*, vuoi ascoltare una canzone *click* e in fine vuoi degli incontri con partner senza impegno? Anche qui *click* *click*.
Secondo me le persone meriterebbero più importanza. Spesso si giudica con troppa fretta, in maniera approssimativa.
Io reputo le persone come dei libri, non ci si deve fermare alla copertina e neanche della prefazione. Ci sono vari libri come i romanzi per esempio che vanno da quelli sentimentali a quelli d'avventura, da quelli noir a quelli filosofici oppure anche libertini. Credo che nelle persone, come se fossero libri, ci siano più generi che vanno scoperti leggendoli e sfogliandoli.
Le donne.
Sono da leggere, fino all'ultimo capitolo. E se dopo un primo appuntamento ci rimane qualche dubbio, cosa che a noi uomini spesso capita, restando con quell'espressione di chi ha letto Nietzsche o Kant senza averci capito nulla, basta impegnarsi e ricominciare a leggerle.
Perché in quanto libri, le donne, non saranno mai uguali alla prima lettura, ma magicamente appariranno altri capitoli come se inavvertitamente nella fretta fossero stati saltati.
In un momento che stiamo vivendo di scarso impegno intellettuale, dove a molti risulta difficile leggere post oltre le dieci righe sui social, come si può pensare di impegnarsi per leggere una vita, fatta di esperienze ed emozioni, racchiuse in una persona solo con un rapido giudizio?
Faccio un esempio, si ha la possibilità di scegliere un libro. Uno solo, non di più. Se ci si accontenta di impegnarsi poco si sceglierà un libro pieno di illustrazioni. Guardare è meno impegnativo che leggere.
Chi avrà fatto questa scelta si perderà la possibilità, invece, di scegliere un libro pieno di pensieri, parole, racconti e consigli. Quanti inconsciamente non s'immaginano minimamente a cosa hanno rinunciato. Quello che si sono persi.
Gli uomini.
Non sono da giudicare dalla copertina.
Immaginiamo una donna in una libreria, davanti a sé ha dei libri in esposizione. Vede un libro sconosciuto in libreria. Lei è attratta dalla copertina di uno di essi. Non conosce l'autore.
Così sbircia l'occhiello, ma essendo curiosa passa al frontespizio... uhm, non si è ancora decisa. Sfogliando ecco che le appare l'esergo, "caspita che citazione" sussurra mentre il libro è sempre più saldo nelle sue mani.
A seguire sfogliando trova una dedica, che la fa sciogliere un po'... ed ecco che arriva al punto chiave. Come dopo alcuni appuntamenti interlocutori con un uomo, gira la pagina e trova la prefazione. Finalmente scopre il suo contenuto, l'ambientazione, i personaggi e un sunto della trama del libro.
A questo punto ha solo due opzioni: richiudere il libro e riposizionarlo sullo scaffale, oppure ammirarlo un attimo e con un sorriso avviarsi alla cassa con esso.
Donne e uomini.
Solo leggendo i libri, come metafora delle persone, alla fine della lettura si può essere perdutamente innamorati di quel libro. Come invece si può, alla fine della lettura, rimanerne delusi, nonostante quella prefazione che sembrava promettere bene.
Prendere a caso un libro da uno scaffale solo dalla copertina, senza valutarlo né guardarlo più di tanto, trovandosi poi tra le mani un libro che ci faccia innamorare, può accadere solo con un colpo di fortuna.
Bisogna sapersi leggere, senza fretta o pregiudizi. Solo alla fine trarre le conclusioni.
Ognuno di noi è un libro. Buona lettura a tutti.
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ilpianistasultetto · 11 months
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Anche una Premier puo' incontrare il lupo e CappuccettoGiorgia ha incontrato ll suo, LupoGiambruno. Ora e' tutto nelle mani della piccola Ginevra e delle tante pesche che da oggi il lupo sara' costretto a comprare alla Esselunga, anche per vedere i risultati che quello spot potrebbe portare a casa come si e' parlato per giorni e giorni, tra difensori e scettici. Si, si, vero che le cose private non dovrebbero entrare nell'agone politico e nemmeno essere materia per social. Che sarebbe cosa buona e giusta fermarsi sempre e comunque fuori dalle stanze da letto, addirittura fuori la porta delle case degli altri e verrebbe quasi voglia, comunque, di dare solidarieta' a donna Giorgia ma poi penso alle parole di Bersani: "Se parlano da bar, dobbiamo parlare da bar anche noi". Se in questo bar è possibile dare dell'invertito a un omosessuale, dove puoi sbattere in prima pagina un magistrato perche' porta calzini a strisce o dare della "patata bollente" a un'allora sindaca di Roma, giusto fare bar sempre. E non si possono tollerare fazioni che una volta attaccano e una volta difendono a secondo di chi entra nel tritacarne. Se tanta parte di questa nuova societa' ama guardare dal buco della serratura, allora si guarda sempre da quel buco, nel bene e nel male. Oggi tocca a Giorgia, da oggi senza famiglia. Quella famiglia che da un anno viene sbandierata da media e giornali come esempio per tutta l'Italia tra baci e strette d'affetto con effetto mulino bianco. La bella famiglia, quella tradizionale, l'unica dove ci si vuole tutti bene con il cuore. Io seguito a stare dalla parte di Guccini quando canta di ipocrisia:
Alla fine della baldoria c'e' nell' aria un silenzio strano, qualcuno raglia con meno boria e qualcun altro grugnisce piano"
@ilpianistasultetto
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abatelunare · 3 months
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Robe da matttttttttti
No, questa ve la devo raccontare. Verso le tre o giù di lì ho cercato di aggiornare la dash. Inutilmente. Ho chiuso la pagina. E ho cercato di rientrare in Tumblr. Altrettanto inutilmente. Mi è venuto da pensare a un crash del social. Ma il mio blog era presente. Allora ho chiesto ad altri due blogger che conosco. E loro mi hanno risposto che non avevano nessun problema. Ed è vero: Tumblr mi ha sbattuto fuori e mi ha obbligato a cambiare password. Perché secondo lui era ora che io provvedessi. Avrebbe potuto inviarmi una mail per comuncarmi che sarebbe stato auspicabile cambiarla. Invece non lo ha fatto. E io questo pomeriggio mi sono incazzato per niente. Evito ogni ulteriore commento. Perché è meglio.
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PRIMA PAGINA Leggo di Oggi giovedì, 19 settembre 2024
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noneun · 4 months
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Come bloccare l'AI di Meta entro il 26 Giugno
Probabilmente chi di voi ha un account su Instagram o Facebook ha ricevuto l’email da Meta riguardo quella che sembra essere una gigantesca violazione del GDPR.
Avvisano che, salvo opposizione da esercitare entro il 26 Giugno 2024, useranno tutte le nostre informazioni presenti nei loro social (testi, foto, video, musiche, ecc.) per addestrare l’AI di Meta. Nel modulo di richiesta esiste anche un campo “Spiegaci che impatto ha su di te questo trattamento dei dati. (Obbligatorio)” e un altro “Fornisci ulteriori informazioni che potrebbero aiutarci a esaminare la tua contestazione. (facoltativo)”.
Loro non specificano in che modo questi dati verranno usati, per creare che tipo di servizio, ma noi siamo obbligati a spiegare perché ci opponiamo. Dicono: "Controlliamo le richieste relative alle obiezioni in conformità con le leggi pertinenti sulla protezione dei dati. Se la tua richiesta è accolta viene applicata da quel momento in poi."
Quindi, anche se il GDPR li obbligherebbe a chiedere il consenso esplicito, Meta vuole fare il contrario: procedere a meno che non ci si oppone. Anzi, peggio: a meno che la richiesta di opposizione non venga accolta.
Ma non è tutto. L'opposizione non ha effetto se:
apparite in un'immagine condivisa sui nostri Prodotti o servizi da qualcuno che li usa;
siete menzionati nei post o nelle didascalie che qualcun altro condivide sui nostri Prodotti e servizi.
Serve quindi che tutti quelli che conoscete si oppongano, altrimenti in qualche modo i vostri testi, le vostre immagini, musiche e chissà quali altre creazioni verrano usate per chissà quale servizio.
Realisticamente, non mi aspetto che tutti si oppongano, piuttosto mi aspetto una gigantesca multa da parte dell'Unione Europea.
Per esercitare il diritto all'opposizione
Se hai ricevuto l'email, clicca su "diritto di opposizione", altrimenti vai sulla pagina informativa di Instagram o quella di Facebook e clicca su "diritto di contestare", che si trova in fondo.
Qui va appunto compilato il modulo, ma a complicare ulteriormente la procedura, viene inviato un codice di conferma per email che bisogna inserire nel modulo, per completare il tutto.
Strano che non richiedano pure la scansione della retina.
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aniitaruiz · 1 year
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esta son mis redes sociales: twitter - https://twitter.com/aniitaruizz5 twitch- https://www.twitch.tv/aniitaruiz5 facebook- https://www.facebook.com/AniiTaRuiz5A/ Deviantart - https://www.deviantart.com/aniitaruiz intagram- https://www.instagram.com/aniitaruiz5a/
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diceriadelluntore · 4 months
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Storia Di Musica #326 - Tame Impala, Lonerism, 2012
L’edificio in copertina del disco di oggi (che ricordo è il fil rouge dei dischi di Maggio per questa rubrica) è un particolare di uno degli edifici dei Giardini di Lussemburgo di Parigi. È mostrato sovraesposto alla luce, un po' sfocato in una giornata soleggiata estiva, come potevano farlo le decine di migliaia di turisti in quel luogo quel giorno, ed è opera di Leif Podhajsky, grafico e artista visuale australiano, che decise di editarla proprio come se fosse una foto fatta quasi per caso, mancando il fuoco del soggetto. Con questa copertina, l’artista di oggi voleva esprimere la sottigliezza e spesso l’indifferenza dell’isolarsi contemporaneo, come simboleggia il cancello più a fuoco dell’edificio e del giardino di sfondo. Kevin Parker è stato sin da subito un tipo dalla fervente immaginazione e creatività. Australiano di Perth, sin da giovanissimo inizia a suonare in gruppi rock amatoriali, fin quando non ha un piccolo successo con i Dee Dee Dums, un rock duo dove lui canta e suona la chitarra e Luke Epstein la batteria. È quasi per scherzo che registra in maniera casalinga delle canzoni che pubblica su una pagina di MySpace (ode al leggendario social network), dando a questa idea il nome Tame Impala, in omaggio alla grande antilope africana. Sorprendentemente ottengono un successo per passaparola sulla piattaforma, tanto che una piccola casa editrice australiana, la Modular Recordings, lo scrittura. Parker è “costretto” a ingaggiare altri due musicisti per suonare dal vivo i brani, Dominic Simper (basso) e Jay Watson (batteria). Il 2008 è l’anno del loro lancio: firmano un Ep a nome Tame Impala (sebben la copertina con la scritta la scritta di tre stelle lo fa diventare famoso come Antares, Mira And The Sun) una loro canzone, Half Full Glass Of Wine diviene una piccola hit, suonano come supporter band ai The Black Keys e in numerosi festival, dove il loro suono proto-psichedelico ha un grande successo. Che perdura nel 2009: nuova canzone di successo, Sundown Syndrome, che addirittura è inserita nella colonna sonora del film pluricandidato agli Oscar I ragazzi stanno bene, ancora festival, concerti, critica innamorata di questo suono vintage-moderno peculiare. Nel frattempo Epstein se ne va, e Parker da solo scrive testi e musica del primo (tranne una canzone con Jay Watson), attesissimo, disco dei Tame Impala: nel 2010 viene alla luce Innespeaker, apoteosi di questo gusto del nostro per il rock psichedelico degli anni d’oro (metà anni 60) ma con tocchi pop spiazzanti, ma che funzionano a meraviglia. Disco acclamato dalla critica e dal pubblico, Parker è con il nome di una band una delle nuove sensazioni della musica.
È con curiosità che quando esce nel 2012 Lonerism ci si approccia a questo nuovo lavoro: c’è già chi lo aspetta alla prova del secondo disco modesto dopo un grande inizio. Ma quasi tutti vengono smentiti da un lavoro che prosegue in questo binomio creativo quanto meno singolare tra psichedelia e pop music, ma stavolta lo fa abbandonando le chitarre e il rock per spingersi molto di più sull’elettronica, echi di new wave, accentuando la spinta psichedelica con cascate di tastiere e effetti di sampling. Parker non si nasconde e vuole creare una musica che “sia psichedelica ma che abbia la grazia pop di Britney Spears”. Registrato tra Perth e Parigi, spesso in totale solitudine, solo con il fido ingegnere del suono Dave Fridmann al mixing, il disco si apre con il gioco di campionamenti di Be Above It (quasi un mantra pop), che si ripetono in Endors Toi, in una atmosfera solare, quasi da serie Tv californiana. La stupenda Apocalypse Dreams, primo singolo estratto e una delle canzoni più belle dell’intero repertorio Tame Impala, ha echi lennoniani e un finale che in più punti sembra un omaggio a David Bowie e alle sue esplorazioni spazial-musicali di qualche decennio precedente. La parte centrale del disco è invece quella più marcatamente psichedelica. Nel trittico Mind Mischief, Music To Walk Home By e Why Won't They Talk to Me? si sente il lavoro dietro il mixer di Dave Fridmann, già produttore dell'esordio, ma soprattutto collaboratore fisso di quei pazzerelli dei Flaming Lips. Elephant sfoggia un riff sporco e quasi funk e un determinato assolo di tastiere acide, bellissime sono l'onirica ballata Nothing That Has Happened So Far Has Been Anything We Could Control e la quasi marcetta pianistica di marcetta Sun's Coming Up. Discorso a parte merita l’ultimo singolo, Feels Like We Only Go Backwards, che lo stesso Parker ammetterà di aver scritto pensando a Walk In The Park dei Beach House: una sognante ballata power dream pop, che diventerà una delle canzoni dell’anno, usata in film (Divergent del 2011), serie Tv (The Imperfects su Netflix), e spingerà il disco ai posti più alti delle classifiche redatte dalle riviste specializzate come miglior lavoro dell’anno. Anche le vendite sono sbalorditive: solo Feels Like We Only Go Backwards vende un milione di copie tra fisiche e digitali. Nonostante per alcuni sia un divertissement, il secondo lavoro è portentoso per l’accuratezza di certi particolari, per il lavoro di produzione certosino e per la freschezza generale delle musiche, caratterizzate dall'uso spectoresco degli arrangiamenti, dalla stratificazione degli effetti e da una pomposità e magniloquenza che faranno scuola.
Ancora meglio farà Currents nel 2015: scritto, suonato e registrato tutto da solo, molto più dance, virando ancora di più sul pop psichedelico e sul synth-pop, venderà milioni di copie e vincerà il Grammy come Miglior Disco Rock e miglior Disco dell’anno nel 2016, decine di altri premi e scaraventa canzoni come Let It Happen, ‘Cause I'm A Man, Eventually e The Less I Know The Better a miliardi di visualizzazioni sui siti di streaming facendo di un ragazzo di Perth il nuovo Re Mida del pop internazionale.
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