Tumgik
#pepe Arcobaleno
farfalla-azzurra-blog · 4 months
Text
Salatini di Azzura Farfalla
Ingredienti : -2 forme Quadrate di pasta sfoglia da    230grammi -100 grammi di prosciutto cotto -parmigiano reggiano macinato q. b. -olio e. v. o. -un pizzico di sale -origano q. b. -pepe arcobaleno q. b. Preparazione molto semplice e poco costosa: in un contenitore mettere il prosciutto cotto a pezzetti, il parmigiano, l’olio ed i vari condimenti. Mescolarli fino ad ottenere un…
Tumblr media
View On WordPress
0 notes
goolden · 2 years
Text
food blogger veganə che: "facciamo questo piatto con pochi, semplici ingredienti!!!"
gli ingredienti:
-salsa harassa
-salsa tahina
-lievito alimentare
-spezzatino di seitan imbevuto nell'aceto di riso invecchiato cent'anni
-un pizzico di polvere lunare
-paprika agrodolce ma non troppo
-pepe latinoamericano di provenienza azteca
-sale himalayano arcobaleno
-riso direttamente dalle cucine imperiali cinesi
4 notes · View notes
thekitchentube · 4 years
Photo
Tumblr media
⁣ Lᴀsᴀɢɴᴇᴛᴛᴀ ᴠᴇʀᴅᴇ⁣ ⁣ ... e con l’autunno torna la voglia di gustare qualche buin piatto caldo, specialmente se si vive dove le temperature sono già sotto il conteggio delle dita di una mano... Oggi allora vi presentiamo la nostra lasagnetta vegetariana innovativa, dove sentirete la mancanza della carne più o meno quanto la avvertite per l’ennesimo entusiasmante tik tok di Gianluca Vacchi 😆⁣ ⁣ Una ricetta adatta per stappare una buona bottiglia di Ribolla e godersi tutto il sapore della Bieta Arcobaleno 🥬, dei Funghi con l’Aglio Orsino e di Porri e Cipollotti tiepidamente avvolti da una salsa Besciamella verde. ⁣ Verde ? Ebbene si ! Verde non per la solita aggiunta di Spinaci, ma perchè arricchita di un fantastico e saporito pesto di foglie di Carota con un leggero gusto di Limone, che esalta le verdure ripassate in padella prima di essere disposte a strati sulla pasta all’uovo.⁣ ⁣ Il tutto è legato indissolubilmente da Parmigiano Reggiano e formaggio Alta Badia che fondono ogni strato e, per ultimo, creano una squisita crosticina croccante grattugiati sulla salsa verde del topping assieme al pepe nero appena macinato.⁣ ⁣ Da gustare appena tiepida, questa Lasagnetta verde saprà coccolare il vostro palato e farlo scivolare dolcemente verso il sapori e i profumi d’autunno. ⁣ Vi auguriamo un buon Ottobre !⁣ 🙋🏼‍♀️🙋🏻‍♂️😘 ⁣ #thekitchentube #mahlzeit #pasta #lasagne #lasagnealforno #lecker #leckerschmecker #vegetarianfood #vegetarian #italianfood #ricetteitaliane #solocosebuone #fattoincasa #cucinare #pranzoitaliano #ifpgallery #ilovecooking #cookingismypassion #cookingwithlove #ideericette #autumnvibes🍁 #autumnmood #herbstrezept (presso Merano, Trentino Alto Adige, Südtirol) https://www.instagram.com/p/CFy2hmklRb6/?igshid=1hfyyc2j0zjzo
1 note · View note
elebaldwin · 4 years
Photo
Tumblr media
In questo momento surreale—nel quale viviamo l’isolamento con un misto di paura, malinconia e noia—capita che la generosità ti coglie di sorpresa e ti commuove. Ieri è arrivato uno scatolone dalla Sicilia. Dentro, un arcobaleno di colori e sapori. E una scorta di yogurt senza lattosio perfetta per #iorestoacasa ❤️ Una mappa dei prodotti nella foto: in senso orario da ore 12, pecorino affinato al pepe rosa e alloro ~ pecorino al cacao ~ caciottina ai frutti di bosco ~ Moro al pepe (ottimo) ~ ricottina salata allo zafferano e pepe ~ caciomarsala ai pomodori e salvia. Grazie Federica, grazie Caseificio Genna! Evviva la Sicilia! https://www.instagram.com/p/B9q2NheFA2S/?igshid=4nlpaaq73wub
1 note · View note
Photo
Tumblr media
I colori .. I colori del Marocco rendono la mia vita felice e allegra .. dove ti giri, ovunque guardi , colore colore e colore Un arcobaleno che rallegra lo spirito Le tonalità delle spezie, le sfumature delle ceramiche, le nuance delle stoffe, delle pelli, delle babouche e dei tappeti. Il Marocco è un tripudio di mille colori, che si mescolano magicamente tra loro. A Marrakech predomina il rosso, a Chefchaouen il blu, nel deserto invece è il giallo naturale della sabbia a farla da padrone. Tutte queste tonalità si ritrovano anche nel Tadelakt, l’antica tecnica di intonacatura che permette di realizzare finiture uniche e di grande prestigio. Il Tadelakt è il rivestimento originale degli hammam, delle fontane, delle stanze da bagno dei riad e dei palazzi nobiliari del Marocco e si ottiene esclusivamente attraverso la speciale calce prodotta artigianalmente in fornaci alimentate a legna Tradizionalmente, il Tadelakt è di colore aranciato, perché in passato si usavano esclusivamente ocre rosse disponibili localmente. Poi si sono aggiunte altre cromie. Il segreto è utilizzare pigmenti compatibili con l’alcalinità della calce e quelli di natura inorganica sono da sempre preferibili per bellezza e stabilità cromatica. E TU, CHE COLORE SCEGLI? Eccone alcune ispirate alle bellezze e alle tradizioni del Marocco: Summak: bruno del sumac, spezia originaria dell’Iran e molto usata nei paesi dell’Africa mediterranea Safran: giallo dello zafferano Nanà: verde, come il delizioso the alla menta Medina: ocra, tipico delle strade e case della città vecchia Majorelle: blu del giardino di Yves Saint Laurent a Marrakech Kamoun: marrone del cumino, una tra le spezie più utilizzate nellca cucina marocchina Jasmine: bianco rosato del gelsomino, il fiore del Maghreb Berberè: rosso, come la miscela di spezie piccante e fortemente aromatica di pepe, cumino, cannella. Atlante: nero delle montagne del centro del Marocco Vi aspetto a Marrakech 💕💕💕 #inmaroccoconlaura #viaggiatori #viaggi #raccontidiviaggio #raccontidalmondo #viaggiaresempre #Marrakech #viaggairesempre #viaggiaretuttalavita #viaggiaresicuri #nonsmetterediviaggiare Inmaroccoconlaura.com https://www.instagram.com/p/CRBdT1gr5Pd/?utm_medium=tumblr
0 notes
dylan78 · 5 years
Photo
Tumblr media
Sulla soglia dell uscio vestita di sole di vento e di nuvole, Irrequieta nell' anima come pepe nero Un po' come la paprika, Riempi la soglia,la stanza La vita, E i momenti di poesia.... Sei sole che non scorda le crepe del cuore E le riempe di gesti e di compagnia.... Poi mi stringi forte per non mandarmi via, Mentre cupido ė alla finestra E il Dio del vino sul tavolo , E il cibo sembra disegnato E il tuo sorriso stampato, Mi cerchi sotto il tavolo E tra le coperte, E in quelle gocce sul vetro Quando devo andar via E nel diario che stringi sul petto E nelle parole che ogni giorno ti ho scritto e nei nostri viaggi e nella nostra fantasia...... Tra il filo della ragione E quello di un aquilone Tra il filo di un equilibrista Che a stento si regge sulla vita, Tra il filo più spesso Che si chiama amore E il filo dei 2 binari Che portano via, Tra il filo che fa il parmigiano mentre si fonde E il filo sottile che fa di noi una poesia E tra il filo che suona vibrato da dita, E il filo che lega e non si spezza mai, Ci siamo noi due Tra il filo leggero che tiene il burattino, E quello pesante che tiene l' amo, E un filo di ironia,e un filo di magia, Ci siamo noi due, Tra un filo di olio e di burro Di quel cibo mangiato Ed un filo spezzato ed uno ricucito, In quei fili colorati tra Luna e gabbiani,in quell' arcobaleno Ci siamo noi due..... Tra le affinitā di silenzi e parole Il tempo segna le ore, Ci sarebbe da dirgli di perdere il conto Per perderci tra le ore, Tra una macchia di inchiostro indelebile sulla camicia E polvere di cacao e farina sulla cucina E segni di pelle lasciati addosso Sai di essere mia E in quelle gocce sul vetro Quando devo andar via E nel diario che stringi sul petto E nelle parole che ogni giorno ti ho scritto e nei nostri viaggi e nella nostra fantasia...... Tra il filo della ragione E quello di un aquilone Tra il filo di un equilibrista Che a stento si regge sulla vita, Tra il filo più spesso Che si chiama amore E il filo dei 2 binari Che portano via, Tra il filo che fa il parmigiano mentre si fonde E il filo sottile che fa di noi una poesia E tra il filo che suona vibrato da dita, E il filo che lega e non si spezza mai, Siamo noi 2 https://www.instagram.com/p/Bwlt3h2nLoH/?igshid=mm7wtvmmqjcy
0 notes
cento40battute · 5 years
Text
E tu, ci credi a Babbo Natale?
Il vero Babbo Natale è la Natura, che ha ispirato L’Occitane nella creazione dei suoi speciali regali di Natale
E tu, ci credi a Babbo Natale? Noi sì, certo che ci crediamo: Babbo Natale esiste, e lo vediamo ogni giorno in tutta la sua incredibile magia.
The #RealSanta: chi è il vero Babbo Natale?
No, non parliamo di un dolce vecchietto con la barba che vola su una slitta carica di regali durante la notte di Natale.
Il nostro Babbo Natale i regali ce li porta ogni giorno: un raggio di sole, una brezza mattutina, il profumo dei fiori, il colore delle foglie secche, un frutto delizioso.
Apri gli occhi: il vero babbo Natale è la Natura. Dinamica, magica, piena di colori: la Natura ci regala da sempre i suoi tesori, offrendoci ingredienti dai poteri incredibili.
L’Occitane crede in questo speciale Babbo Natale da 40 anni. E lo fa in modo consapevole e attivo: Babbo Natale infatti è in pericolo e, per conservarlo per le generazioni a venire, va protetto.
Per questo L’Occitane si impegna a preservare già 350 specie di piante, che diventeranno 1000 entro il 2025
Le idee regalo di L’Occitane, colorate da illustrazioni nuove
Tra queste piante ci sono quelle che danno vita ai prodotti più amati di L’Occitane: burri ricchi, saponi profumati, creme vellutate, profumi naturali perfetti da regalare (e regalarsi) in vista del Natale.
In più, quest’anno, le specialità L’Occitane si rivestono di un arcobaleno colorato: sono le illustrazioni di Hsinping Pan, designer di Taiwan che ha decorato i packaging filtrando l’essenza della natura attraverso la sua lente fatta di sogni e magia.
I regali più amati: i calendari dell’Avvento
Iniziamo la nostra panoramica tra i regali di Natale firmati L’Occitane partendo dal dono più amato di tutti: il Calendario dell’Avvento. Quest’anno L’Occitane ne ha creati due, entrambi pieni di profumati prodotti per il viso e il corpo, ma ognuno con una storia diversa.
Il Calendario Classico L’Occitane somiglia a un libro e racconta la varietà dell’ecosistema provenzale, con un focus sui mandorli, la prima pianta che L’Occitane ha scelto di proteggere. Il Calendario dei Sogni, invece, racconta una storia ancora più magica, da scoprire cassetto dopo cassetto.
Récolte de Miel: il regalo per una persona dolce
#gallery-0-10 { margin: auto; } #gallery-0-10 .gallery-item { float: left; margin-top: 10px; text-align: center; width: 50%; } #gallery-0-10 img { border: 2px solid #cfcfcf; } #gallery-0-10 .gallery-caption { margin-left: 0; } /* see gallery_shortcode() in wp-includes/media.php */
Il prezioso Miele alla Lavanda bio è l’ingrediente chiave della collezione limited edition Récolte de Miel di L’Occitane: una linea dorata arricchita di Burro di Karité e composta da Sapone da Bagno, Crema Corpo, Crema Mani e Balsamo Labbra. Nutrienti, vellutati e profumati di miele e fiori, i prodotti Récolte de Miel di L’Occitane sono adatti a tutti: sceglieteli per qualcuno che ama la dolcezza.
Karité Classico: per una persona che apprezza l’efficacia
#gallery-0-11 { margin: auto; } #gallery-0-11 .gallery-item { float: left; margin-top: 10px; text-align: center; width: 50%; } #gallery-0-11 img { border: 2px solid #cfcfcf; } #gallery-0-11 .gallery-caption { margin-left: 0; } /* see gallery_shortcode() in wp-includes/media.php */
La collezione Karité Classico di L’Occitane si riveste del nuovo look creato da Hsinping Pan, fatto di stelle, abeti e palloncini, e di un nuovo prodotto: il Sapone Gelée. La linea, tutta a base di Karité nutriente, comprende un ricco Balsamo Labbra, un Olio Doccia rigenerante, una Crema Mani protettiva e una Crema Corpo idratante. Regalateli a chi cerca un prodotto bello e, soprattutto, efficace.
Jardin en Fête: per una persona che ama il profumo della natura
Jardin en Fête è l’ultima collezione di L’Occitane vestita a festa grazie ai disegni di Hsinping Pan.
#gallery-0-12 { margin: auto; } #gallery-0-12 .gallery-item { float: left; margin-top: 10px; text-align: center; width: 50%; } #gallery-0-12 img { border: 2px solid #cfcfcf; } #gallery-0-12 .gallery-caption { margin-left: 0; } /* see gallery_shortcode() in wp-includes/media.php */
In questa linea, il Burro di Karité è affiancato da due ingredienti preziosi provenienti da fonti sostenibili: il Mandarino Verde del Brasile e i fiori di Ylang Ylang dalle Isole Comore, che insieme danno vita a un profumo opulente come un giardino. Jardin en Fête comprende un Sapone da Bagno, una morbida Mousse Doccia, un Olio per il Corpo setoso e profumato, una Crema Mani e una Crema Corpo dalle texture leggerissime e soffici. Regalate questa collezione firmata L’Occitane a un amante della natura: la adorerà.
Le fragranze in collaborazione con Pierre Hermé: per chi cerca un profumo che stuzzichi il palato
Ma le idee regalo firmate L’Occitane non finiscono qui: dopo il successo del 2015, tornano infatti le golose fragranze create in collaborazione con il pasticcere Pierre Hermé, perfette da regalare a chi vuole che una fragranza stuzzichi sia il naso che il palato.
La prima è Gelsomino – Immortelle – Neroli, l’Eau de Toilette floreale e assolutamente femminile racchiusa in un flacone dorato come il fiore di Immortelle, che ancora oggi domina il “maquis” corso con i suoi petali preziosi. La fragranza di Pierre Hermé per L’Occitane apre con le note frizzanti di Petit Grain, Pepe Rosa e Limone, che fanno da succoso preludio al giardino in fiore del cuore, fatto di Gelsomino, Immortelle, Neroli, Fiore di Arancio. Ambra, Legno Bianco e Muschio fanno da fondo per questa voluttuosa fragranza.
Pompelmo – Rabarbaro, con il suo flacone rotondo verde e rosso, è invece una fragranza agrumata dai tratti gourmand. L’Eau de Toilette di L’Occitane e Pierre Hermé vuole esaltare ogni sfaccettatura del Pompelmo, che apre la fragranza insieme all’aroma acerbo e frizzante del Rabarbaro e alle note di Limone e Cipresso. Nel cuore, Chiodo di Garofano, Noce Moscata e Lavanda scuotono l’equilibrio della fragranza con note sensuali e intense, seguite da una scia fiera di Legno di Cedro e Vetriver.
Art de Vivre: per chi ama l’interior design e l’aromaterapia
Per chi ama la casa, il design, l’interior decor e l’aromaterapia, L’Occitane ha creato infine Art de Vivre: la collezione di prodotti profumati per la casa ispirata a quattro diversi modi di vivere di cui vi abbiamo già parlato qui .
Federica Miri
#RealSanta @loccitane_it
… noi crediamo a Babbo Natale… E tu, ci credi a Babbo Natale? Il vero Babbo Natale è la Natura, che ha ispirato…
0 notes
willinski · 6 years
Photo
Tumblr media
UN 2019 DA PRENDERE ALL'AMO - Una piccola preview di un grande progetto che con @apf_fossano stiamo realizzando. Gusto e follia. Eleganza con quel tocco di Rustico. Curiosi di realizzare la mia 'Trota Iridea al Caffè. Carote Arcobaleno. Salsa di Noci'? Qua sotto 👇 trovate gli ingredienti, link diretto in descrizione ✨🙌🏻 🔻🔻🔻🔻🔻🔻🔻🔻🔻🔻 INGREDIENTI 1 Trota Iridea di Grande Pezzatura; Caffè della moka per 4 persone; Carote Arcobaleno; Noci Olio d'Oliva Ricotta q.b. Sale q.b. Pepe q.b. ******************* ******************* #atavolaconwilli #100ita #foodoftheday #igworldclub_food #cucinainstagrammabile #comfortfood #fuudly #delicious #selfiefood #piattiitaliani #chefincamicia #italianfood #foodcoma #foodbloggeritaliani #foodiegram #trota #coffee #italianfood #huffposttaste #buzzfeedfood #masterchefit #onthetable #cucinaitaliana #foodloftclub (presso A Tavola Con Willi) https://www.instagram.com/p/BnnPrQsF8Gi/?utm_source=ig_tumblr_share&igshid=1ncxbjyypxnj4
0 notes
logaritmicanaturale · 6 years
Text
23 aprile 2018
Oggi mi sembrava di aver mangiato tantissimo ma in realtà avendo saltato la cena ed essendo uscita non ho combinato un disastro, soprattutto tenendo in considerazione come mi sono comportata in questi mesi.
Sono molto triste e vorrei solo riempirmi di cibo o d’amore, e in entrambi i casi mi distruggerei. Oro scriverò tutte le cose che vorrei mangiare se non mi disgustassi da sola. Nel prossimo post racconterò cosa significa per me riempirsi d’amore.
-andare all’All you can eat e mangiare i miei amati spaghetti di soia con i gamberi o un pad thai, nigiri con granchio, salmone, branzino e tonno, hosomaki misti, gamberi sale e pepe, uramaki arcobaleno;
-una pizza con le patate arrosto;
-le lasagne di mia madre;
-un piatto di spaghetti alla carbonara.
0 notes
taccuindivino · 7 years
Text
Ageno 2007 Emilia IGT, La Stoppa, 13,5 gradi.
Tumblr media
Se nominassi i Colli Piacentini ad uno straniero, o anche ad un italiano che vive fuori zona, diciamo al sud, credo che evocherei ben poco. Non che la zona brilli per visibilità, né dal punto di vista enologico, né da quello strettamente paesaggistico o artistico, ed è un peccato, perché in realtà si tratta di una gemma a pochi chilometri da Milano: un polmone verde che è rimasto per tanti versi autentico e incontaminato, a dispetto dell'industrializzazione che si spande disordinata dai lati dell'autostrada A1. Per me, i Colli Piacentini erano quelli delle gite domenicali con la mia famiglia: mio padre li privilegiava perché erano ad un'oretta d'auto, non si trovava mai traffico e con poco si mangiava bene. Mi ricordo tante volte in autunno, in inverno, si usciva dall'autostrada a Piacenza e in pochi minuti si era tra i campi dalle zolle brune che esalavano nebbia verso un cielo uniformemente grigio, verso il quale filari di alberi levavano i rami spogli come un monito nero, ed i corvi pigri a terra punteggiavano il paesaggio dell'unica apparenza di vita; eppure l'insieme era di una dolcezza nuda, desolata e struggente, quasi segreta nei ruderi di chiese e ville barocche, e abbazie, e fattorie e castelli che si intuivano in lontananza; profondamente triste e consolatoria come l'Andante con moto quasi Allegretto, che del terzo dei Quartetti Razumowski di Beethoven è il secondo tempo. Poi, si saliva verso le colline, così morbidamente da non avvertire alcuna soluzione di continuità. Allineate lungo i fiumi, che le solcano da sud ovest a nord est, si traversavano la Val Tidone, la Val di Nure, la Valchero, la Val Luretta, la Val Trebbia, scabre l'inverno e talvolta imbiancate, su su fino a Bettola o a Bobbio, dove si pranzava e ci si scaldava col locale Gutturnio, che se anche a volte era un po’ rustico, a noi piaceva, così pieno e corposo. La primavera, invece, che era un tripudio di verde virgineo, uno scorrere d'acque, un luccicare di sabbie gialle, dinargille azzurre, di candidi calcari , di arenarie grigie  (le matrici sono marine e spesso affiorano fossili), di fiori e di api, era anche il tempo dell'Ortrugo: bianco, fresco, vivace e sottile; allora, anch'esso un po’ rustico, o comunque senza troppe pretese. Se li nominavi fuori zona, Ortrugo e Gutturnio, ben pochi ne avevano sentito parlare. Eppure la tradizione vinicola dei Colli Piacentini è antica e la vocazione riconosciuta, quantomeno  da alcuni pionieri: pare infatti plausibile che il celebre Louis Oudart, che a metà ‘800 per primo vinificò il Nebbiolo secco a Neive (e perciò lo si ritiene il “papà” dei moderni Barbaresco e Barolo), si rifornisse già nel 1833 di uve dalle parti di Bobbio, le vinificasse alla maniera dello Champagne e come Champagne le vendesse: non c'erano le DOC e AOC allora. Tra i pionieri, probabilmente, andrebbe nominato l'avvocato Giancarlo Ageno, che fondò La Stoppa ai primi del '900, impiantando vitigni francesi per saggiare il territorio.  
Io pure, pur amando profondamente quelle colline, non mi ero reso conto del potenziale dei vini del  piacentino, finché, qualche anno addietro, non assaggiai vini de La Stoppa a una manifestazione chiamata Sorgente del Vino, che si teneva la allora appunto su quei colli, nel suggestivo castello di Agazzano; e rimasi letteralmente a bocca aperta.
La Stoppa appartiene dal 1973 alla famiglia Pantaleoni, che a Rivergaro, su quei terreni di terre rosse antiche, ricchi di ossidi minerali, poco lontano dal fiume Trebbia,  ha deciso di ripiantare in buona parte uve autoctone, di coltivare e vinificare secondo principi biodinamici, con interventi in cantina minimi. Tutta la produzione è buonissima, territoriale, personale. Già in quegli assaggi, però, un posto speciale me lo conquistò nel cuore proprio il vino dedicato all'antico fondatore, un bianco da  malvasia di Candia aromatica, ortrugo e trebbiano, vinificato secco e fermo, con la tecnica della macerazione sulle bucce (30 giorni) e affinato a lungo in legno e acciaio: tre anni. E che sorpresa fu trovarlo in offerta su un sito internet  inglese ! Perché questo non è un vino standardizzato e per tutti , mainstream, come dicono lassù, ma una cosa viva, parlante, mutevole, inevitabilmente dialettica. Ti racconto - amica, amico che mi leggi- il mio assaggio domestico, che risale a 7 giugno del 2016. 
Il suo colore…come definirlo? Ambra luminosissimo e trasparente? Ricorda più un vinsanto, o un Madeira, o un whisky scozzese, che un vino da pasto, sia pure anche superiore, come si diceva una volta. Disabituati noi, forse, a certe tinte affascinanti e antiche. Lascia sul calice gocciole estremamente lente, variabili nella velocità e che dunque formano cime frastagliate, ma regolari nella successione. Molte bolle finissime di anidride carbonica lì intrappolata si palesano nel bicchiere, ma subito svaniscono alla vista lasciando il vino limpido e fermo, però rimangono al palato sotto traccia,  stuzzicandolo. L'Ageno esprime un aroma intensissimo e estremamente complesso, continuamente cangiante, notevolissimo per la personalità del suo profilo: acetaldeidi in misura che può che anche disturbare chi è di naso sensibile,  e tanta frutta matura, maturissima, ma tutt'altro che cotta: arance, limoni ( persino canditi), tanto mandarino, susine bianche, pesche ,albicocche, corbezzoli; persino tocchi tropicali. Fiori ed erbe: ginestre, origano , rosmarino, salvia, prezzemolo, timo. Poi sentori di lieviti: biscotti, crosta di brioche; uniti a burro (che in genere stucca e qui invece mi delizia) e funghi, neanche fosse un grandissimo Champagne maturo. Quindi, attendendo ancora, un'altra arcobaleno di sovrappone senza sostituirsi, spiazzante: ora è minerale iodato, sa di sabbia sulla spiaggia; sa di vaniglia e di cocco; di mele, al plurale: cotogne, renette, golden; di nocciole; di pere; di muschio e legna umida; di sandalo; di zafferano. Se lo bevi,  noterai lo stuzzicare dell'anidride carbonica residua sulle prime; sentirai che c'è anche un po’ di tannino, inevitabile, ma maturo e di grana molto fine. Noterai poi il sapore molto concentrato, con tocchi addirittura di frutta rossa ed ancora di burro; ed il corpo che è pieno e glicerico e che si snoda deciso sul palato; ma soprattuto che il vino è lieve, vivido, danzante, e con un'acidità ancora altissima e ben distribuita, fusa con una estrema salinità, viaggia verso una chiusura lunghissima, perfettamente equilibrata e rotonda  al gusto; forse appena un po’ alcolica, ma non è che un'inezia: spicca di più la sua tessitura carezzevolissima, con un tocco ruvido che la rende vibrante. L'ho provato sui cibi più svariati e si è dimostrato a suo modo garbato nell’ accompagnare ( sta su tutto) e insieme estremamente selettivo (difficile trovargli l'abbinamento eccellente). Allora, se pure è stato bene su bucatini a cacio e pepe, credo che il suo meglio l'avrebbe dato con abbinamenti più marcatamente territoriali: sarà la biodinamica che rafforza il legame con la terra d'origine, ma avessi avuto con me certi soavi e sapidi salumi piacentini,  certe paste ripiene locali così opulente e di sapori e condimento, certi arrosti scioglievoli! Magari non è per tutti questo bianco assaggiato a 9 anni dalla vendemmia, con quella quantità di aldeidi, con quell'equilibrio funambolico tra freschezza- che c'è, eccome- ed ossidazione: chi cerca solo la prima, ne sarà spiazzato. Per me, però, è semplicemente un gran vino, che migliora a distanza di giorni dall'apertura , diventando più delicato e floreale; così grande che invoglia non solo a berne e riberne, ma anche  a conoscere meglio tutti i prodotti di quel territorio: ti par poco, amica o amico che mi leggi?
0 notes
thebeautycove · 7 years
Photo
Tumblr media
PENHALIGON'S • PAITHANI - Collezione TRADE ROUTES - Eau de Parfum - Novità 2017 - È l'India l'ultima destinazione svelata da Penhaligon's con le nuove fragranze Paithani e Agarbathi che completano la collezione Trade Routes, meraviglioso universo olfattivo nel quale regnano atmosfere ricolme di colori e aromi, opulenza sensoriale sulle tracce di un'epoca scandita da viaggi mirabolanti. Nelle audaci avventure marinare verso misteriose rotte, le stive delle navi mercantili custodivano e riversavano al ritorno, nel porto di Londra, merci straordinarie, materie prime esotiche sconosciute e affascinanti, i sentori pungenti delle spezie e delle erbe aromatiche, sete preziose e perle rare, i liquori ambrati, gli incensi purificanti. Imbarcazioni che, passate indenni attraverso la furia degli elementi e gli assalti dei pirati, si lasciavano sospingere dalla potenza amichevole degli Alisei. Una palette di note la cui ricchezza ispira composizioni di inesauribile malìa, racconti olfattivi capaci di evocare e trattenere la magia di territori lontani. Con Paithani il riferimento è ai preziosi sari indossati dalle donne indiane in occasioni e cerimonie speciali. La loro bellezza è abbagliante, i colori vividi e cangianti riempiono le strade di Bombay come in un caleidoscopio dalle sfumature arcobaleno. Paithani racchiude nelle sue note quella suggestiva confusione che accoglie e stordisce,  un'esplosione di colori, suoni e aromi che satura l'aria. I sentori incisivi e pervicaci delle spezie accolgono il naso con un terzetto principe, cardamomo, pepe nero e noce moscata circondano senza invadenza una rosa morbida e sensuale, resa avvolgente e carezzevole da un languido accento latteo. Non tardano a palesarsi l'espressività resinosa del labdano e la decisa sfumatura cuoio, enfatizzate dalla pregiata essenza di cedro dell'Himachal Pradesh e innalzate dall'avvincente velatura del legno d'ambra in un divenire evolutivo da scoprire con lentezza, come assaporando un masala chai. Creata da Alexander Lee. (intervista a fondo articolo)Disponibile nel formato Eau de Parfum 100 ml. nelle profumerie concessionarie esclusive e presso i Bar à Parfums Olfattorio. Della collezione Trade Routes Penhaligon's fanno inoltre parte: Alizarin, Halfeti, Lothair, Oud de Nil, Empressa, Levantium, As Sawira, Agarbathi. ©thebeautycove
0 notes