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#porcospino
maimoncat · 8 months
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Goblinweek 2024 - 5
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Gli ultimi giorni non me la sono sentita di postare per la settimana dei folletti, ma oggi eccovene uno, ispirato ai Pixie-porcospino di Brian Froud e Alan Lee.
Mir war in den letzten Tagen nicht danach, für die Koboldwoche zu posten, aber Heute bekommt ihr einen kleinen Wicht, der an Brian Frouds und Alan Lees Igelpixie angelegt ist.
Didn't feel like posting for Goblinweek the last few days, but today you get this little fella, based on Brian Froud and Alan Lee's hedgehog-pixies.
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haikyou · 6 months
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La volpe, l’uva
Ingannano chiunque
Ma non il riccio.
L’astuto porcospino
Aspetta quieto il vino.
BaoUtnaFèretWaka, 2 aprile 2024 - 6.49, Kontowood.
Grazie a Sior Esopo e a Sir Isaiah Berlin anche per il suo “Il riccio e la volpe”.
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bottegapowerpoint · 11 months
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Hans Hoffmann, A Hedgehog (Erinaceus roumanicus)
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tati11me · 6 months
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Qualche giorno fa volevo disegnare il porcospino ma non ha funzionato finché non l'ho finalmente fatto
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sayitalianolearns · 2 months
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Same story (original in Korean, but it's my summary) different languages. Feel free to send in corrections especially for French and Spanish, I'd appreciate it a lot!
🇰🇷 KOR [밤에게 절을 한 호랑이]
어느 날 호랑이가 숲 속을 걷고 있었으며 매우 배고파졌어요. 그때 고슴도치를 봤고 먹기 위해서 깨물었어요. 고슴치의 가시 때문에 호랑이는 아팠고 고슴치를 먹을 수 없었어요. 배고픈 호랑이는 숲 속을 걷다가 밤송이를 봤어요. 그가 고슴도치라고 생각했고 무서웠어서 밤송이에게 절을 했어요.
🇬🇧 ENG [the tiger who bowed to the chestnut]
One day a tiger was walking in a forest and got hungry. At that time he saw a hedgehog and bit it to eat it. The tiger got hurt because of the hedgehog's quills and couldn't eat the hedgehog. While walking through the forest the hungry tiger saw a chestnut burr. It thought it was a hedgehog and got scared, so it bowed to the chestnut burr.
🇮🇹 ITA [la tigre che si inchinò* alla castagna]
Un giorno una tigre stava camminando nella foresta e le venne fame. In quel momento vide un riccio** e lo morse per mangiarlo. La tigre si fece male per via degli aculei del riccio e non lo poté mangiare. Mentre camminava nella foresta, la tigre vide il riccio di una castagna. Pensò che si trattasse del riccio e si spaventò, così si inchinò ad esso.
(*We do also use "fare una riverenza" as a translation to "to bow" but it's less common prolly: there's a children counting game in which is used tho. **In Italian we have both riccio and porcospino. The latter is a porcupine and the first one... yeah it's called the same way as the chestnut burr so.. nice)
🇫🇷 FRA [le tigre qui a fait une révérence à la châtaigne]
Un jour un tigre était en train de marcher dans la forêt et avait faim. En ce moment il voyait un hérisson et il l'a mordu por le manger. Le tigre a été blessé par les piquants du hérisson et n'a pas pu le manger. Alors qu'il marchait dans la forêt le tigre voyait une bavure de châtaigne. Il croyait qu'était le hérisson et s'apeuré, donc il lui fasait une révérence.
🇪🇸 ESP [el tigre que se inclinó à la castaña]
Un día un tigre estaba caminando en el bosque y le dio hambre. En ese momento vió un erizo y lo mordió para comerlo. El tigre fue herido por las púas del erizo y no pudo comerlo. Mientras caminaba por el bosque el tigre vió el erizo de una castaña. él pensó que estaba el erizo y se asustó, entoces él se inclinó ante eso.
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sonicjustbecause · 10 months
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In 1991, I and my friends took Sonic for a cat and later for a porcupine.
As you saw from my previous posts (if you read them), my English sucks. That's because not only I'm not a native English speaker. I don't live in a English speaking country. And I learned English by my own, mostly. This at least allows me to read and understand English, and after a while of listening understand half of spoken English (I never watched Sonic prime in my own language, except for few videos on YT).
Being said, in 1991 I was a monolingual child (like everybody around me) and I didn't understand the word 'hedgehog'. I saw this cute animal with triangle ears, a round face, large round eyes and tuxedo fur pattern and I and my friends (two fraternal twins, they were my friends since kindergarden) were confident Sonic was a cat. Short tail? What about the Japanese Bobtail and the Manx?
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Calico/tortie and blue
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A cat face shares about the same features of Sonic and Shadow's. Tall triangular ears, round face, a short muzzle, large almond-round eyes (If Shadow hadn't his frown, his eyes would be as round as Sonic's).
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A hedgehog. Hedgehogs have more apart ears, like those of manuls, triangular faces, small eyes and a long nose. Sonic and Shadow have a long nose, but Amy has a short triangular nose like a cat.
Side view
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They have flat faces and round forehead, like my first cat (who lived almost 20 years) and not the long, pointy face of a hedgehog. Shadow is also a tortie, a fur colour found virtually only on female cats, they are often black with red patches and might have a triangular white pacth on their chest, just like Shadow. Male torties are as rare as 1:3000 and most of the time sterile, unless they aren't chimeras (is the opposite of identical twins. Two fertilize eggs fuse togheter and generate a single being).
However their 'hedgehogness' is clearly visible when seen fully...
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Long quills but still...
Anthro character usually are made cuter than their real counterparts. Sometimes the desired effect is a character who look soft. Both cartoon/anime human and anthro character tend to be based on cat or babies so they look cuter. It is called 'neoteny'
Now, why we ended to think Sonic was a porcupine, once we learned he wasn't a cat?
Bad translation, just bad translation that persists today:
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My english vocaboulary didn't help, since ythe word 'hedgehog was translated with both 'riccio' (hedgehog in Italian) and 'porcospino/istrice'
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The only thing porcupines have in common with Sonic and Shadow is the lenght of their quills.
Luckily they got right in Sonic Satam and AoStH (that is partly Italian). Sonic was correctly classified as 'riccio'
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Uh, pre-Sonic generations?
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beevean · 4 months
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Sonic Adventure 2 by Cannarsi:
Mario: Shadow, ti imploro, compi ciò per me: per tutte le genti che abitano quell'astro....ti congedo Shadow...l'Istrice
Shadow: Rimembro talora ciò che promisi ad essa. Per la gente di quest'astro io prometto....RIVENDICANZA!!
Shadow: Mai cessi tu di stupirmi Istrice blu. Contemplavo che quel contenitore in cui ubicavi fosse esploso nello spazio
Sonic: Sai che posso enunciare? Io muoio duro! Effettivamente mi hai salvato sai?
Shadow: Quello non era una Gemma reale? Ma non c'è modo che tu abbia potuto indurre il Chaos Control utilizzando una Gemma che è fasulla. Lo intendo....c'è di più alla tua persona che sembrare come me...cosa sei comunque?
Sonic: Ciò che vedi è ciò che prendi. Solo un tizio che ama l'avventura! Sono Sonic l'Istrice!
Shadow: Comprendo...ma sai, non posso permetterti di vivere...a un fine sono giunti i tuoi giorni ad avventurarti!
Mi hai ricordato che negli anni 2000 i giornalisti chiamavano davvero Sonic un'istrice, nel chiaro tentativo di trovare un sinonimo a "porcospino" (che Sonic non è, ma in italiano non spesso si fa la distinzione)
Mi ha sempre urtato, e in effetti in Italia si cerca di sembrare aulici nella scrittura. Il Sommo è solo l'apoteosi di tale stile XD
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gattogattogatt0 · 4 months
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vittima del dilemma del porcospino
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biancarondine · 2 years
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“Basta essere porcospino.”
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alonewolfr · 10 months
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Il dilemma del porcospino afferma che tanto più due esseri si avvicinano tra loro, molto più probabilmente si feriranno l’uno con l’altro. Ciò viene dall’idea che i porcospini possiedono aculei sulla propria schiena. Se si avvicinassero fra loro i propri aculei finirebbero col ferire entrambi. Questo è in analogia con le relazioni tra due esseri umani. Se due persone iniziassero a prendersi cura e fidarsi l’uno dell’altro, qualsiasi cosa spiacevole che accadesse ad uno di loro ferirebbe anche l’altro, e le incomprensioni tra i due potrebbero causare problemi ancora più grandi. Eppure i porcospini hanno bisogno di stare vicini per scaldarsi a vicenda. Da questa contraddizione nasce il dilemma.
|| Arthur Schopenhauer
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ninfettin · 2 years
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Primo giorno di ciclo, da sola, arrivano due bancali pelli pesanti, ascensore rotto. Porcospino bottega devi bruciare bruciare bruciare
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bergamorisvegliata · 11 months
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LE NOTIZIE...QUELLE BELLE
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Il copricapo dei nativi americani verrà restituito alla patria dei piedi neri dopo un secolo nel museo del Regno Unito
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Un sacro copricapo dei nativi americani tornerà ai suoi proprietari originali, dopo essere stato esposto in un museo del Regno Unito per più di un secolo. Esposto dal Royal Albert Memorial Museum di Exeter dal 1920, le origini dello straordinario copricapo cerimoniale risalgono alla nazione Blackfoot dell'Alberta, in Canada.
Conosciuto come un "fascio di uccelli", presenta piume d'aquila, piume di stamina blu indaco, piume di falco dalla coda rossa, corna di bufalo, aculei di porcospino e campanelli di ottone. L’oggetto è stato identificato come “oggetto cerimoniale sacro” nel 2013 dagli anziani della tribù Sikiska della nazione Blackfoot, e l’anno scorso una delegazione della comunità ha visitato il museo nel Devon per discutere del recupero dell’oggetto.
I consiglieri comunali di Exeter
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hanno deciso l'8 novembre di restituire l'oggetto, che tradizionalmente è indossato da una santa donna della Holy Buffalo Woman Society conosciuta come Motokiks. Il copricapo fu originariamente acquistato da Edgar Dewdney, vicegovernatore dei Territori del Nordovest e deputato canadese, che lavorò come geometra ferroviario canadese e divenne "commissario indiano" nel paese nel 1892. I rapporti dicono che rimane un mistero come abbia specificamente acquisito il copricapo articolo.
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GUARDA: Il British Museum rimanda il Totem Pole alla sua casa indigena in Canada
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Il rapporto al Consiglio esecutivo afferma: “Il dibattito sul rimpatrio è in rapido movimento e l’accordo sul ritorno dimostrerà che il Consiglio comunale di Exeter, attraverso il Royal Albert Memorial Museum,
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è pronto a guidare il cambiamento settoriale e a dimostrare fiducia e rispetto nei confronti del rimpatrio”. comunità internazionali”. Il capo del Siksika Ouray Crowfoot ha sottolineato il significato sacro dei copricapi e afferma che l'oggetto sarà utilizzato dalla Holy Buffalo Women Society "come originariamente previsto", piuttosto che come un artefatto. "Riportare questi oggetti a casa nel Siksika è un evento storico", ha detto. “Ora le cose stanno cambiando e questi oggetti stanno ritrovando la strada per tornare a casa”.
Il testo integrale il lingua inglese è consultabile al seguente link:
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rk-tmblr · 1 year
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Comfort me you -Murai Yakumo [Blue Period]
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«È inutile che cerchi di nasconderti da me» finalmente ebbe il coraggio di scoprirla.
Lo adocchiò con la coda dell’occhio, si mantenne impassibile costringendo l’intero corpo a non muoversi di un millimetro poiché credeva fermamente in quei saggi di psicologia che aveva letto, sapeva cogliere ogni effimero indizio che potesse rivelare quell’esatto momento di esitazione che stava vivendo al suo fianco in reazione a quelle parole. Il silenzio era però una risposta più che loquace, fin troppo fraintendibile. «Che cosa intendi, Yaku?» si sentì obbligata a chiedere chiarimenti.
«Per quanto possa darti fastidio sentirlo: noi due siamo simili, molto più di quello che sei disposta ad ammettere» ridacchiò appena per scaricare quel po’ di tensione che gli teneva strette le spalle, le nocche bianche attorno all’impugnatura della canna da pesca.
Sospirò in mancanza di un vero e proprio discorso da elaborare. Sinceramente non riuscì a capire chi dei due si divertisse maggiormente ad omettere parti essenziali del dialogo, lasciando libera interpretazione all’altro e facendo sì che quest’ultimo confessasse i propri sentimenti. Tuttavia Murai, a differenza sua, era poco sottile e non per goffagine ma per quell’arrogante assenza di tatto connaturata alla sua indole stravagante: non lo faceva quasi mai per cattiveria, era semplicemente così come appariva dopotutto, non aveva alcun secondo fine. O almeno era questo era quello che a lei piaceva pensare…
«Siamo soli, io e te non abbiamo nessuno» disse fatale continuando a guardare dritto davanti a sé il ciglio dell’acqua appena increspato dal vento, «Io non ho mai avuto una famiglia e tu… beh, tu sei fuggita dalla tua» ignorò il brivido che gli percorse la schiena nel percepire all’istante il suo sguardo puntato addosso, «Nessuno dei due si è mai legato a qualcosa o a qualcuno, abbiamo sempre vissuto a parte da tutto e tutti: siamo stati e saremo sempre soli, io e te» osò spingersi oltre, azzardò metterla a nudo una volta per tutte perché davvero non riusciva a sopportare di vederla in quello stato, «E sai che è proprio per questo che ci ritroviamo appiccicati l’uno all’altra fastidiosamente: abbiamo comunque bisogno di stare soli insieme a qualcuno alla fin fine...»
Sbuffò in una risata di scherno, intanto mosse leggermente l’esca a mollo con la finta speranza che qualche pesce cadesse in inganno. «Empatia da porcospino?» riprese una delle vecchie reminiscenze filosofiche che aveva letto su qualche manuale, quando a scuola era stata affascinata dalla materia.
«Chiamala come ti pare» le lanciò una fugace occhiata sorridendo di sbieco, «Quello che voglio dire è che così come tu ci sei per me, anch’io ci sono per te» rispose alla sua domanda iniziale.
E anche questa volta si negò qualsiasi tipo di reazione. Vedeva oltre a quelle smielate parole che minacciavano di far ingolosire il suo timido cuore: era una menzogna, n’era più che consapevole eppure le risultava comunque difficile non cedere alla tentazione... Ora capiva perché l’aveva portata a pescare. Non l’aveva fatto per rimediare una cena come aveva inventato: avrebbero mangiato pesce a sue spese nel primo locale che si sarebbe presentato loro, giù per le strade del lungomare, attirati dall'accattivante profumino di buono. No, piuttosto lo stupido pesce che il corvino avrebbe voluto pescare era lei e per questo si fingeva empatico, presente, fedele come esca. Avrebbe desiderato offendersi, non era idiota, ma non ci riuscì.
E ne era cosciente anche lui stesso, sia della sfacciata bugia che aveva sparato sia della disperazione di quello stesso gesto. Erano simili e diversissimi allo stesso tempo. Le sue mura di cinta erano insormontabili e impenetrabili. Mai aveva colto un singolo mattoncino crepare o un foro in cui provare a spiarci all’interno. Era orgogliosa e a differenza sua non avrebbe venduto la dignità per nulla al mondo, quando lui ormai aveva dimenticato pure che cos’era. Povero in canna e completamente solo, facendo patti con il lato peggiore di sé aveva vissuto anzi era sopravvissuto come meglio poteva giorno dopo giorno. Era stato un puro colpo di fortuna incontrare lei, fin troppo intelligente ed eccessivamente buona e completamente sola, perfetta come ancora a cui aggrapparsi. Codardo e meschino, se ne approfittava e non smetteva perché lo lasciava fare. Nonostante tutti i casini e i debiti che si portava appresso, i brutti vizi e le antipatiche abitudini che lo rendevano insopportabile, i tradimenti e gli abbandoni che le aveva costretto a subire... Dolente e nolente, accettava qualsiasi tipo di sofferenza potesse offrirle perché per lei era pur sempre qualcosa. Sadico, aveva preso alla lettera le sue parole quando gli aveva spiegato quanto considerasse importanti quelle emozioni temute, rinnegate e dimenticate da tutti: non era in grado di comportarsi alla stessa maniera di chi l’aveva ferita, desiderava che nessuno provasse quello che aveva provato sulla pelle per mano sua e quindi raccattava cocci di persone e frammenti di dolore custodendoli come il tesoro più sacro dentro al proprio cuore, fregandosene del sangue zampillante.
«Grazie»
Eccola in azione: accettare un’illusione pur di non fargli pesare il male che le aveva fatto. Ma in quel momento voleva davvero aiutarla, non stava fingendo, non lo aveva detto così per dire… per la prima volta dopo tanto tempo si stava preoccupando di qualcun altro che non fosse se stesso.
«Stai continuando a farlo» la rimproverò offeso.
«Yaku sei strano» sospirò arrendevole, lasciò cadere le gambe oltre il muretto e con la punta di gomma delle scarpe sfiorò l’acqua salata.
«So che per te è più difficile, ma ti sto dicendo sul serio che voglio essere io a consolare te questa volta» replicò voltando il capo nella sua direzione alla ricerca di un contatto.
Addolcì i lineamenti del viso e concatenò i propri occhi ai suoi: onestamente era stanca di fingere e non aveva la forza di respingerlo ancora. «Passerà» poggiò la fronte con la sua, socchiudendo le palpebre quando le loro pelli combaciarono per essere una cosa sola, «...perdonami, ti prometto che starò meglio» mormorò nel tentativo di rassicurarlo al punto da farlo cedere.
Non lo persuase. Si conoscevano da anni. Conosceva quel gioco e anche se lei sapeva giocare bene, non l’avrebbe fatta vincere così facilmente.
«Non è necessario che ti nasconda» sussurrò labile, scordandosi della pesca lasciò andare ogni cosa per accarezzare affettuosamente  le sue guance con entrambe le mani, «Non fuggire da me, ti prego» strofinò le punte dei loro nasi in un bacio all’eschimese, «Lasciami essere ciò di cui hai bisogno, non m’importa, usami ma ti prego, non sfuggirmi, posso essere solo con te, posso stare solo con te» pregò gentilmente continuando a fare moine per lei, per sé…
«Sei già quello di cui ho bisogno, Yaku» sorrise debolmente aprendo nuovamente le palpebre per guardarlo vicino, «A me basta quello che sei, non voglio nient’altro, davvero» gli occhi abissali erano lucidi e brillavano come il mare in cui erano venuti a pescare, «Mi basta averti per questi istanti che poi non riuscirò a maledire quando andrai via, è questo che mi fa felice» confessò «Siamo le due facce della stessa medaglia, diversi e simili: so che ovunque andrai io avrò te e tu avrai me, e questo mi basta» ribadì il suo concetto, accettandolo, facendolo proprio scudo:
«Siamo soli, assieme, proprio come hai detto tu.»
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REGIONAL BUG, BIRD AND RODENT FOR MY FAN MADE POKEMON REGION
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BUGGALA-THE CICADA BUG POKEMON-BUG FLYING
ABILITY:SWARM
This pokémon hides in every patch of grass it can find. Sometimes, trainers catch many of them to create a musical piece created by their crickets.
BUGGALA-Insect
BUGGALA-CICALA-italian for cicada
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FALADA-THE CHANGING COCCOON POKEMON-BUG TYPE
ABILITY:SWARM
This Pokemon has evolved its cocoon in the years so that a second fake face would scare the predators, the problem is that no one knows which is the fake one.
FAL-FALENA-ITALIAN FOR MOTH
ADA-CICADA
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CICALENA-THE FIGHTING MOTH POKEMON- BUG AND FIGHTING TYPE
ABILTY:SWARM/GUTS
HIDDEN ABILITY:CHAIN BREAKER
-If this Pokemon is against a foe that is super effective against it, his attack and speed are raised by one.
CICALENA
CICADA
FALENA-ITALIAN FOR MOTH
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FALABY-THE BABY BIRD POKEMON-NORMAL FLYING
ABILTY: KEEN EYE
HIDDEN ABILITY: BIG PECKS
This Pokemon is very common around the region, though it is very picky about its food and it's hard to find a photo of this pokemon, satisfied.
FALABY
FALCO-ITALIAN FOR HAWK
BABY
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FALLINO-THE ARROGANT HAWK POKEMON-NORMAL FLYING
ABILITY:KEEN EYE
HIDDEN ABILITY:MOXIE
This Pokemon's pickiness has now become arrogance. It will hardly listen to its trainer and always pick on lesser Pokemon.
FALLINO
FALCO-ITALIAN FOR HAWK
PELLEGRINO-A SPECIES OF HAWKS IN ITALY (FALCO PELLEGRINO)
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FALGRINO-THE KEEN EYE HAWK POKEMON-NORMAL FLYING
ABILITY:KEEN EYE
HIDDEN ABILITY:HYPER PRECISION
-THIS POKEMON WILL ALWAYS HIT THE TARGET EVEN IF AFFECTED BY CONDITIONS.
FALGRINO
FALCO-HAWK IN ITALIAN
FALCO PELLEGRINO-SPECIES OF HAWKS IN ITALY
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CRESTINO-THE SPIKED RODENT POKEMON-NORMAL
ABILITY:AFTERMATH
This Pokemon is very common in the region and will sometimes wander in the small cities' streets. sometimes, citizens have to wake up at night to bring them back to nature because they get lost in their gardens.
CRESTINO
CRESTED PORCUPINE-A SPECIES OF RODENT
PORCOSPINO-ITALIAN FOR PORCUPINE
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RICCUNE-THE SPIKED BACK RODENT POKEMON-NORMAL
ABILITY:AFTERMATH
HIDDEN ABILITY:KEEN EYE
This Pokemon is very possessive of their food, if someone tries to pick them up to help them, they will shoot out every single pin on their back.
RICCIO-ITALIAN FOR HEDGEHOG
PORCUPINE-SMALL POINTY RODENT
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AND HERE'S THE RODENT, BUG AND BIRD FOR THE REGION, I HAVE LIKE A HUNDRED OTHER POKEMON READY BUT MAKING A TUMBLR POST IS A PAIN IN THE BUTT.
SEE YA SOON FOR MORE!
AND YES I AM BACK FROM VACATION FOR TWO WEEKS
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guccinthenews · 6 months
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castellidisabili · 8 months
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L'autunno si perse nel tunnel
eterno, giunse l'inverno.
Non so cosa hanno detto i fantasmi
dentro i contorni delle bottiglie
un ricciolo ramato punge come un porcospino
vegliare nel bosco non è cosa da tutti
i frutti proibiti sono buoni solo
se perduti.
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