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#rapporti sociali
lospalatoredinuvole · 7 months
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La maggior parte degli amici non sono veri amici. Sono presenti solo quando le cose vanno bene, quando le cose sono divertenti, quando è conveniente, quando ti sei realizzat*, quando è vantaggioso per loro. Ma spariscono quando queste cose vengono a mancare.
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medicomunicare · 1 year
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Sei ottimista o pessimista verso il futuro? Intervista ad ottimisti che "scelgono" ogni giorno cosa fare
Sei ottimista o pessimista verso il futuro? Intervista ad ottimisti che “scelgono” ogni giorno cosa fare
Quando pensi al futuro, ti aspetti che accadano cose belle o brutte? Certo, l’era storica non depone bene, per come si è evoluto il mondo nei suoi comportamenti individuali ed interpersonali nell’ultimo lustro, aggiungendo tutto quello che si sente attraverso i media. Senza contare la pandemia ed il marchio psicologico che ha lasciato in tutti. Se pesate sul lato “buono”, siete ottimisti e ciò ha…
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serial-traveler · 2 years
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#Tutti esperti sui social: colpa dell’effetto Dunning-Kruger
Perché di fronte a un fatto di attualità, dalla guerra alla finale di coppa, ci sentiamo tutti esperti anche se non lo siamo. #NoNewsMagazine #NNmagazine #NNmag
Siamo diventati tutti “internettologi”, come ha stigmatizzato qualche anno fa Francesco Gabbani in una celebre canzone. (more…)
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garadinervi · 1 year
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Gerry Kelly, H-Block – Carcere di Armagh (giugno 1978), in Bisogna armare d'acciaio i canti del nostro tempo, Edited by Gian Luigi Nespoli e Pino Angione, Edizioni Rapporti Sociali, Milano, 1991, p. 59
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lovelycasualkoala · 11 months
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Cosa si intende per social media.
Per definizione, i social media sono portali web pensati per far interagire gli utenti, per scambiare informazioni e per socializzare. Le connessioni create da questi strumenti consentono di creare delle reti sociali che uniscono gli utilizzatori attraverso legami di conoscenza, rapporti di lavoro e vincoli famigliari.
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der-papero · 6 months
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Che poi, il post di @firewalker mi porta a fare un ragionamento più generale, su una moda che si è venuta a creare in questi tempi moderni, dove mostrare un sorriso è da un lato da sfigati, dall'altro da persone che "beato te che non hai problemi".
Ho iniziato ad osservare la cosa quando, fresco di trasferimento in Germania, notai che i miei colleghi fuori dall'azienda facevano tanto gli amiconi, ma poi nei corridoi non ti guardavano manco in faccia, o peggio, manco ti salutano la mattina quando entri in ufficio o quando te ne vai. Stanco di questo atteggiamento e con la voglia di capire se dipendesse da me o meno, ne parlai con quello che era il mio dirimpettaio di scrivania, e lui mi rispose, seriamente, con una roba del tipo
"eh, Anto', il tuo atteggiamento da persona solare dà l'impressione che non sei stressato e non sei impegnato a lavorare, e poi passa ai superiori il messaggio che non stai facendo un cazzo".
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Ora, premesso che decisi subito di risolvere il problema tagliando di netto tutti i rapporti sociali basati su questa idea, infatti non ho più rivolto la parola, se non per motivi professionali, a questi soggetti che ritengo un pelo sopra la merda umana, ho continuato comunque a farmi domande, a notare atteggiamenti per me senza alcun senso, col risultato che ho potuto misurare, col tempo, una sorta di "moda" nell'essere scorbutici, pare che faccia più figo se fai lo stronzo, se dai l'impressione che la vita ce l'abbia SOLO con te, che sei al centro dell'Universo e il Padreterno non ha di meglio da fare la mattina che prenderti a calci nel sedere.
In soldoni, ma che bello è odiare tutti però al tempo stesso ti circondi dello stesso mondo che odi, per urlarlo, perché tutti lo devono sapere? La mia professione non ha a che fare con la psiche umana, ma dall'alto della mia ignoranza credo che questo sia proprio da TSO.
E tutto questo è alla fine, una bella modernità fatta di gente da mandare al ricovero, essere intelligenti abbastanza da separare i contesti e fare delle scelte umani sensate non è socialmente "cool".
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t-annhauser · 1 year
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 Va aggiunto che il consumismo può creare dei "rapporti sociali" immodificabili, sia creando, nel caso peggiore, al posto del vecchio clerico-fascismo un nuovo tecno-fascismo (che potrebbe comunque realizzarsi solo a patto di chiamarsi anti-fascismo), sia, com'è ormai più probabile, creando come contesto alla propria ideologia edonistica un contesto di falsa tolleranza e di falso laicismo: di falsa realizzazione, cioè, dei diritti civili. 
Pier Paolo Pasolini, Intervento al Congresso del Partito Radicale, 1975
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dissaffezione · 8 days
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è che sono incostante nei rapporti sociali
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tettine · 7 months
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Non sono brava a mantenere i rapporti sociali con le persone, proprio per nulla. Nelle chat di WhatsApp ho un sacco di messaggi ai quali non ho risposto perché non so cosa rispondere o perché è passato troppo tempo
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libero-de-mente · 21 days
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La mia anima, nota per come ha naufragato tante di quelle volte che il Titanic è nulla, disillusa che Eurocrate a confronto rimane un saggio sognatore, è deceduta l'altro ieri, credo. Anche se l'agonia durava da un bel po'. È deceduta per le complicanze al fegato della vita, per l'ictus al senno della ragione e alla metastasi del cuore atrofizzato dalla mummificazione dei rapporti sociali, sempre più aridi o inesistenti. Era giovane. Si, la mia anima era giovane, diciamo che forse era ingenua. Si ingenua, sognava ancora qualcosa di bello nella sua vita. Anche qui dico un bel: almeno credo. Affabile, impegnata, sincera, timorosa la mia anima non aveva mai dato l’idea dell’inguaribile romantica (seee come no) ma, negli ultimi anni di vita, ha rivelato un lato oscuro della propria natura. Una sua mal celata personalità, quasi junghiana, simile alla temperamento freudiano ma con un pizzico di natura adleriana sotto certi punti di vista, tutte prospettive mentali logicamente. Dovevo comprendere questa sua accozzaglia psicologica, un grumo filisofico alla Kant, emersa durante le letture di Agatha Christie alla ricerca della giustizia. Quella dove i disonesti, gli assassini, pagano sempre pegno. La convinzione che alla fine i buoni trionfino sempre sul male. Purtroppo la sua prolungata esposizione a tali convinzioni si è conclusa l'altro giorno, con un fallimento totale. Non tenedno conto che oltre alle citate sfumature della negativa umanità, ci sono anche gli idioti. E sono una legione infinita. Seppur sconfitta, la coraggiosa anima ha tenuto accesa la fiamma della speranza per qualche attimo. Rimanendo aggrappata alla convinzione che la vita non sia una mera sequela di piccole persone che tendono ad approfittarne, sempre e comunque, di chiunque si pari dinnanzi a loro. Interpellato sulla scomparsa della sua anima, il sottoscritto, famoso imbonitore di sogni infranti nonché Gran Visir della fede perduta, descrivo la mia anima come una che salutava sempre. Che dipingeva la vita come Van Gogh. Ma oggi tutto mi è chiaro. La mia conclusione è che se vogliamo vivere in armonia con l’universo, dobbiamo possedere una fede incrollabile, nel fatto di incontrare meno grattatori di scroto e più persone sensibili. Vogliose, quest'ultime, di condividere sostegno e sogni con chi sia predisposto a tali solidarietà.
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klimt7 · 2 months
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PREMESSA :
Chiedo scusa a chi passa a leggere il mio blog, se questa volta vi costringerò a leggere un Post lungo e articolato.
Un post che contiene riflessioni e una lettura su due livelli: la Storia che ci proviene dal passato e la stretta attualità - quella del vile assassinio in un carcere russo di Alexej Navalnj.
Perchè non sempre si può ridurre ogni argomento, ad aforisma, a slogan breve o alle righe di una fulminante citazione.
Talvolta bisogna, invece, usare il cervello, per pensare, fare collegamenti, approfondire i fatti e gli avvenimenti.
Fare cioè quell'operazione che si faceva da piccoli :
UNIRE TUTTI I PUNTINI FINO A SCORGERE IL DISEGNO NASCOSTO .
In questo caso specifico, fino ad intravedere IL SENSO dei comportamenti tenuti da determinati uomini che in tutte le epoche, non si sono fatti intimorire dal POTERE del dittatore di turno.
Quel famoso "UOMO SOLO AL COMANDO" a cui vorrebbe riportarci, quell'analfabeta di diritto costituzionale che risponde al nome di Giorgia Meloni.
Una cenerentola arrogante e burina, che sogna di trasformarsi in una novella Ducetta piena di orgoglio e disprezzo per chi non la pensa come Lei.
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Ecco perchè, oggi, ripensando al sacrificio di Alexej Navalnj, non posso non andare col pensiero a Giacomo Matteotti, al suo ultimo discorso in Parlamento a fine maggio 1924 e al suo assassinio, da parte degli squadristi neri inviati da Mussolini, la bellezza di 100 anni fa, il 10 giugno 1924 !!!!
E l'attenzione va subito alla Storia, una delle materie più utili e preziose in assoluto, alla passione che ho sempre avuto fin dalle elementari per andare a scovare le lezioni che le epoche passate possono offrirci.
Subito il pensiero corre alla simmetria fra le carceri russe di questi ultimi anni e quelle italiane degli Anni Venti del secolo scorso.
Carceri che dal 1925 in poi, cominciarono a riempirsi di Antifascisti: Pietro Nenni, Sandro Pertini, Antonio Gramsci, Altieri Spinelli e tanti, tantissimi altri, che osarono sfidare il potere sempre più autoritario e oppressivo del Governo Fascista appena insediato.
È proprio ciò che l'attuale Governo Meloni, (governo composto da personaggi del tutto inadeguati, incolti ed arroganti), vorrebbe da noi cittadini italiani: che rimuovessimo quei fatti e quegli avvenimenti, dalla nostra memoria collettiva. Come non fossero mai accaduti !
E invece, come non ritornare a quell'atto di rivolta, (rispetto al conformismo imperante di quegli anni), da parte di migliaia di giovani che rifiutavano di allinearsi alle scelte scellerate del Potere Mussoliniano?
Giovani antifascisti che iniziarono a pensare al bene collettivo del proprio paese, in modo differente e a intravedere come Benito e i suoi gerarchi, stessero progressivamente cancellando ogni tipo di diritto individuale.
E pur venendo incarcerati, ebbero il coraggio di riaffermare una scelta chiara e precisa:
Io no. Io non ci sto. Io non sono d'accordo. Io lotto per cambiare le cose, per cambiare i rapporti sociali e per conquistare il diritto alla libera espressione delle opinioni. Per la democrazia, e l'uguaglianza dei diritti delle persone.
PERCHÈ SOGNO UN ALTRO TIPO DI PAESE E DI SOCIETÀ, PIÙ APERTA E MODERNA !!!
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Sono davvero tanti gli uomini coraggiosi dal comportamento esemplare dal cui esempio possiamo prendere forza e ispirazione.
Viviamo tempi bui e difficili, ma ognuno di noi, può superare il proprio disorientamento ritrovando una luce, un senso e una direzione studiando le biografie e le vite concrete di questi intrepidi protagonisti che la Storia ci offre.
Anche per noi oggi ha senso quel bivio e quella scelta: chi vogliamo essere, per cosa vogliamo lottare, per quale tipo di società siamo pronti a combattere, e quali diritti vogliamo difendere.
Perchè ognuno di noi sia una scintilla per far tornare la luce della Ragione e dell'Umanità.
Per impedire che nel buio medievale a cui ci vogliono riportare, le persone non si sentano smarrite o confuse e nemmeno impotenti o passive.
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Contro ogni tipo di sopraffazione da parte del Potere presente o futuro e a difesa d'ogni essere umano che aspira ad un futuro di diritti e di libertà.
Il ricordo grato e commosso per un grande combattente che si è speso fino all'ultimo istante della propria vita, per dare un futuro di libertà ai cittadini russi del futuro:
Aleksej Anatolevic Navalnyj
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( Il tentativo in corso di )
Analfabetizzazione
CLAUDIO LOLLI dall'Album
"DISOCCUPATE LE STRADE DAI SOGNI"
youtube
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medicomunicare · 2 years
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Esperienze nell'adolescenza e benessere mentale: le abitudini sono cambiate, ma non le necessità
Esperienze nell’adolescenza e benessere mentale: le abitudini sono cambiate, ma non le necessità
Studi precedenti hanno suggerito che, rispetto ai bambini e agli anziani, adolescenti e giovani adulti tendono a impegnarsi in comportamenti più esplorativi e di ricerca di novità, sia che si tratti di provare nuovi hobby, provare nuovi gruppi di amici o visitare nuovi posti. Tuttavia, la maggior parte degli studi sui comportamenti esplorativi degli adolescenti si è basata sull’autovalutazione o…
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garadinervi · 2 years
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Ho Chi Minh, May 19, 1890 / 2022
(image: Ho Chi Minh, ('Poesie di lotta'), in Bisogna armare d'acciaio i canti del nostro tempo, Edited by Gian Luigi Nespoli e Pino Angione, Edizioni Rapporti Sociali, Milano, 1991)
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mezzopieno-news · 4 months
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LA SOMALIA OTTIENE LA CANCELLAZIONE DEL DEBITO INTERNAZIONALE
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La Somalia ha raggiunto un accordo per cancellare 4,5 miliardi di dollari di debito con i creditori internazionali.
L’iniziativa fa parte del programma di remissione del debito, chiamato Heavy Indebted Poor Countries della Banca Mondiale e del Fondo Monetario Internazionale e altri creditori multilaterali, bilaterali e commerciali che hanno avviato nel 1996 un processo per garantire che i Paesi più poveri del mondo non siano sopraffatti da oneri finanziari insostenibili. Il programma punta a ridurre il debito delle nazioni più bisognose ma che soddisfano criteri rigorosi e porterà il debito estero somalo a meno del 6% del prodotto interno lordo entro la fine di quest’anno, dal 42% precedente. L’obiettivo è che la nazione dilaniata dalla guerra da quasi 20 anni possa ricominciare a crescere e a investire nel suo futuro e ad accedere ai mercati internazionali e finanziari dopo decenni di stagnazione economica. L’intesa dà alla Somalia l’opportunità di normalizzare i suoi rapporti con il resto del mondo, far crescere la sua economia e migliorare la sua sicurezza interna.
“Il processo di riduzione del debito della Somalia è il risultato di quasi un decennio di sforzi intergovernativi che hanno abbracciato tre amministrazioni politiche. Questa è una testimonianza del nostro impegno nazionale e della priorità di questa agenda cruciale e abilitante”, ha dichiarato il Presidente somalo Hassan Sheikh Mohamud. Esistono una ventina di Paesi africani candidati per ottenere la cancellazione del debito estero ma la Somalia ha raggiunto, nel 2020, i parametri necessari per iniziare a ricevere la riduzione del debito, approvando riforme politiche e sociali per la riduzione della povertà.
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Fonte: Fondo Monetario Internazionale; World Bank; foto di Marek Studzinski
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cuoreenero · 1 year
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Sono un disastro in piena regola nei rapporti sociali, sempre lí a pensare di sbagliare tutto, di non dire mai la cosa giusta e di risultare noiosa e pesante, fredda e scostante.
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messaggioinbottiglia · 4 months
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Recap(odanno) 2023
Mi dissotterro dal mare di coperte del letto di casa, dopo aver saldato il debito di sonno inconsapevolmente maturato nell'ultima settimana. Mentre vengo travolto da messaggi concernenti la fondamentale occasione di festa della notte di San Silvestro, torno indietro con la mente a ripensare all'anno che sta alacremente giungendo alla fine.
Nel 2023 ho avuto la fatidica conferma di avere un cuore. O meglio, non di averlo nel senso organico di possedere un muscolo, situato più o meno al centro del petto, che permetta al mio sangue di andare in circolo minuto dopo minuto, bensì di essere ancora in grado di provare quell'amore romantico e devastante che per l'appunto l'avere un cuore metaforicamente rappresenta. Mi sono, in parole povere, innamorato e nonostante il dolore sia stato insopportabile nel momento in cui tale emozione è venuta meno, è da considerarsi a tutti gli effetti tra gli apici del mio vissuto recente.
Continuo a diventare più esperto nel lavoro; lo capisco guardando i colleghi più giovani e rendendomi conto di riuscire a mantenere la calma in situazioni più o meno spinose. Navigo come posso (ossia a vista) nei meandri della specializzazione ma a più riprese mi sembra di raccogliere conferme che le cose stiano procedendo discretamente bene.
Ho stretto legami assai importanti. Ho conosciuto persone che mi hanno tirato fuori da brutti abissi emotivi. Come sempre ho cercato a mio modo di rappezzare quei rapporti che tempo, distanza e impegni sociali, hanno più clamorosamente danneggiato. Chissà se poi nel tempo essi si logoreranno definitivamente o per assurdo riusciranno a resistere.
Non riesco più a scrivere come prima. Purtroppo un miscuglio non del tutto comprensibile di fattori, ha reso e rende la cosa veramente complessa. Del resto, il mio rapporto con la scrittura è sempre stato in qualche modo altalenante e son fiducioso di poterla ritrovare negli arcani sentieri del 2024. O forse, più semplicemente, nell'attimo opportuno sarà ancora una volta lei a ritrovare me.
il 2023 è stato quindi brillante, impetuoso, debordante, inaspettatamente ricco di prime volte. Mi ha preso tra le braccia dolcemente, poi mi ha stritolato, poi mi ha baciato e mi ha dato un ceffone. Si è trattato di un anno molto personale, intimo. A tratti persino solitario e vuoto, ha saputo farmi cogliere, forse maggiormente rispetto ad altri, la mancanza e l'insofferenza. E al tempo stesso la bontà e l'affetto che costantemente mi circondano.
Nel complesso: tra il riso e le lacrime, come si direbbe per una grande bottiglia di vino, è stata una buona annata.
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