Tumgik
#reddito minimo
archiviodati · 2 years
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Il potere ideologico occulta il ricatto occupazionale - come è definito nell'esempio evidenziato, in foto - e addirittura riesce a far credere assurdità del tipo: "solo le imprese [private] creano lavoro". Questo potere ideologico, ovviamente, farà di tutto per contrastare un potere politico che dovesse riuscire a introdurre innovazioni normative che possono limitare (anche solo marginalmente) il ricatto occupazionale. Per questo tipo di potere ideologico, l'idea da combattere più di ogni altra è quella secondo cui a tutte le persone dovrebbe essere garantita, quantomeno, la possibilità di sottrarsi al ricatto occupazionale, avendo un reddito minimo di sussistenza che lo Stato assicurerà a chiunque sia inserito in un programma per l’occupazione. Il c.d. reddito di cittadinanza è una forma ancora più limitata e condizionale di questo tipo di sussidio (che è, a sua volta, un modello più avanzato, ma comunque intermedio rispetto a quello del reddito di base universale e incondizionato). Riflettere sul peso e sulle conseguenze di questo potere ideologico è fondamentale per chiunque si voglia definire, a qualunque titolo, "progressista". Perché, nel corso degli ultimi decenni, non solo è svanita la dimensione storica (e quindi finita) della società capitalista, ma siamo addirittura arrivati all'occultamento pervasivo del ruolo che l'intervento pubblico può svolgere nel ridurre - come minimo - l'impatto delle diseguaglianze, in una società in cui queste tendono a essere via via crescenti e il benessere, pertanto, sempre meno generale e diffuso.
(*) Il testo in foto è tratto da "Diritto costituzionale", di Roberto Bin, Giovanni Pitruzzella (2017)
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ninocom5786 · 2 years
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Il salario minimo e il reddito di cittadinanza sono necessari ed essenziali in questo periodo, ma non risolvono totalmente i problemi sociali legati come il lavoro nero, la disoccupazione e le disuguaglianze.
Industriali, agrari, proprietari di bar, ristoranti e locali e politici sono contro queste misure per non perdere il loro potere di sfruttare e di dare salari da fame.
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ilpianistasultetto · 4 months
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La Spagna ha il reddito di cittadinanza per 3milioni di spagnoli; il salario minimo di 1200euro al mese; ha tassato gli extraprofitti delle banche e ha reso difficili i contratti di lavoro a termine. PIL 2023 +2,5%
L'Italia ha tolto il RDC, non ne vuole sapere del salario minimo- non ha tassato gli extraprofitti delle banche, ha fatto decine di condoni, ha facilitato i contratti a termine e introdotto addirittura i voucher per i lavoratori. pil 2023 +0,7%.
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falcemartello · 4 months
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(image by: chopped-peace-collection.tumblr.com)
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Repetita iuvant
Con i soldi stanziati dal 2014 ad oggi per l'Ucraina, l'Unione europea avrebbe potuto erogare un reddito al minimo salariale di 7,5€ l'ora a TUTTI coloro che in Europa si collocano sotto la soglia di povertà.
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canesenzafissadimora · 11 months
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Trovo surreale e offensiva anche solo l’idea che un Paese si fermi per sentire l’arringa difensiva di una ministra che da 25 anni mischia con imbarazzante scioltezza questioni private e pubbliche, che con una mano fa la ministra e con l’altra l’imprenditrice, che alla mattina firma e condivide leggi e al pomeriggio su quelle leggi pianifica business plan e strategie di marketing, che, a prescindere dal merito di qualsiasi accusa, ha conflitti di interessi lunghi come la sua carriera di gaffeur seriale, che ha legato il suo nome (e persino il suo volto) a una delle campagne di promozione turistica più ridicole, improbabili e costose degli ultimi 30 anni, che voleva portare l’aeroporto a Cortina perché la strada è - testuale - “un calvario”, una che solo pochi mesi fa, dall’alto dei suoi 14mila euro al mese di soldi pubblici, si permetteva di andare in tv a dare dell’indegno a una persona che riceve il reddito di cittadinanza, che voleva sostituire la Festa della Liberazione del 25 Aprile con la celebrazione dei morti di Covid, rimpiazzare “Bella ciao” con la “Canzone del Piave”. E due estati fa ha fatto “resistenza civile” (cit.) ballando al Twiga per protesta contro le chiusure dei locali.
L’inchiesta, documentatissima, di Report farà il suo corso, politico e giudiziario, com’è giusto che sia. Ma in un Paese normale non saremmo mai nemmeno potuti arrivare a una giornata come quella di oggi in Parlamento, perché a nessun governo degno di questo nome sarebbe mai venuto in mente di nominarla ministra una così.
Le dimissioni, di fronte a una tale quantità di gaffe, errori, conflitti di interesse, condita da feroce discriminazione quotidiana, dovrebbero essere un atto dovuto. Di più: un pre-requisito politico. Il minimo sindacale per definirci un Paese civile.
dalla pagina fb di Lorenzo Tosa
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bicheco · 9 months
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Il ministro Gino
Attanagliato dal sospetto che gli preferissimo Nordio e Sangiuliano, il ministro Lollobrigida ce l’ha messa tutta per entrare nelle nostre grazie. E, dobbiamo riconoscerglielo, ci è riuscito. Le sue uscite su “sostituzione etnica” ed “etnia italiana”, che ne avevano fatto l’idolo del Ku Klux Klan e l’antesignano del generale Vannacci, non erano male. E neppure l’alibi di ferro sfoderato per discolparsene: “Sono ignorante, non razzista”, che poi è il motto dell’intero governo. Ma c’era sempre un che di fuori tema o di fuor d’opera, nelle sue esternazioni, essendo lui il ministro dell’Agricoltura e Sovranità Alimentare. Mancava una bella scempiaggine attinente alle deleghe spiritosamente assegnategli dalla premier-cognata. E ieri è arrivata nel luogo più consono: il Meeting di Rimini, dove l’uditorio applaudirebbe anche il gobbo del Quarticciolo, il Canaro della Magliana e la saponificatrice di Correggio. Lì, fra le standing ovation, Francesco Lollobrigida detto Gino ha testualmente espettorato: “L’ho detto spesso agli amici degli Stati Uniti, e lo condividono anche loro (lui infatti è solito rivolgersi direttamente alle nazioni, non si sa in quale lingua, e quelle gli rispondono, ndr): sono un grande popolo, ci hanno liberati, ci hanno difesi e lo fanno ancora; ma su una cosa non ci possono insegnare niente, a mangiare”. Già, perché in Italia “c’è una grande educazione alimentare, anche interclassista: infatti da noi spesso i poveri mangiano meglio dei ricchi perché cercando dal produttore l’acquisto a basso costo comprano qualità”. Basta andare nei negozi di prodotti naturali, biologici, chilometro zero per trovare file di mendicanti da far invidia alla Caritas e a Sant’Egidio. I ricchi invece sono tutti a sfondarsi nei McDonald’s, dai kebabbari e nei baracci più malfamati. Ecco perché il governo ha deciso di moltiplicare i poveri levando il reddito di cittadinanza, negando il salario minimo e lasciando impazzire i prezzi al carrello e alla pompa su pressione della potente lobby dei nullatenenti. Non per far la guerra ai poveri, ma per migliorare la qualità della loro alimentazione e consentire anche agli ex benestanti, finalmente piombati nella miseria, di assaporare le delizie della migliore cucina italiana. Ora, per dire, è allo studio un nuovo sms dell’Inps con le istruzioni per la tessera annonaria Dedicata a Te: “Se sei fortunato avrai 382,5 euro l’anno, ma potrai spenderli solo al banco del contadino e al negozio bio”. Novità anche in quello che leverà il Rdc ai pochi che ancora lo prendono: “Ora che sei diventato o tornato povero, sappi che lo facciamo per migliorare la tua dieta. A proposito: hai mai provato il digiuno intermittente? Mangi la prima settimana e salti le altre tre. È una figata, i ricchi se la sognano”.
Marco Travaglio
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binosaura · 6 months
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Caro Babbo Natale,
Questa è la letterina di una femminista intersezionale incazzata. Una di quelle che se notano un'ingiustizia di qualsiasi tipo, invece di farsi i cazzi propri ci mettono bocca per difendere chi subisce. Questa femminista intersezionale incazzata ha dei desideri che potrebbero genericamente essere riassunti con "l'uguaglianza tra tutte le persone e la pace nel mondo", ma siccome è una rompicoglioni di prima categoria andrà ad articolare.
Vorrei che l'esistenza delle persone queer non fosse più considerata una deviazione dalla norma. Che non dovessimo dimostrare niente a nessunə. Che il Pride diventasse solo un momento di festa e non di lotta. Che lɜ miɜ compagnɜ non dovessero più nascondersi da chi ancora ci considera malatɜ o possedutɜ dal demonio.
Vorrei che ogni donna e soggettività socializzata come tale fosse libera di fare ciò che vuole, con chi vuole, quando vuole. Che non ci considerassero più "angeli del focolare" o "preziosi oggetti da proteggere". Che il nostro genere e la sua espressione non condizionino lo sguardo altrui e il trattamento riservatoci. Che la cultura dello stupro finisse una volta per tutte.
Vorrei che le persone grasse venissero considerate in quanto persone e non in quanto grasse. Che la Medicina si impegnasse per eliminare la concezione popolare che il peso corporeo sia necessariamente correlato allo stato di salute. Che i media rappresentassero ogni tipo di corpo e le aziende di abbigliamento tenessero conto della loro varietà. Che i mezzi di trasporto e le strutture artificiali in generale non fossero concepite solo per accogliere una limitata gamma di corpi.
Vorrei la fine del razzismo. Che una persona non dovesse più essere giudicata in base al colore della pelle o alla nazionalità. Che gli stereotipi sulla provenienza geografica diventassero obsoleti. Che riuscissimo a considerare in egual modo tutti i conflitti in atto, non soltanto quelli vicini a noi, e riuscissimo sempre a distinguere l'oppressorə dall'oppressə.
Vorrei che la disabilità non venisse considerata il tratto caratteristico di una persona. Che tutte le persone abili riuscissero ad avere uno sguardo non pietistico verso le persone disabili. Che non si utilizzasse più la pornografia del dolore nei media. Che le istituzioni si impegnassero affinché la vita di una persona disabile non debba essere per forza più difficile di quella di chi non lo è.
Vorrei che si riuscisse ad abbattere lo stigma sulla salute mentale. Che le patologie psichiatriche fossero considerate esattamente come tutte le altre. Che si investisse sulla formazione e l'offerta nel pubblico e che si istituisse la figura dellə psicologə di base, per tuttɜ.
Vorrei che si eliminasse l'enorme divario economico tra persone estremamente ricche e persone estremamente povere. Che per la politica parole come "patrimoniale", "progressività" e "salario minimo" non fossero tabù. Vorrei il reddito universale e che tuttɜ avessero diritto a campare dignitosamente.
Vorrei giustizia climatica.
Vorrei la fine della discriminazione di OGNI soggettività marginalizzata.
Vorrei l'abolizione, o quantomeno una riforma, delle forze dell'ordine e del sistema carcerario.
Vorrei la tutela di tutti gli animali non umani.
Vorrei la decriminalizzazione e la regolamentazione della maternità surrogata.
Vorrei che "sex work is work" fosse realtà e non più solo uno slogan.
Vorrei la Palestina libera.
Vorrei tante cose, ma più di tutto
Vorrei la fine del sistema ciseteropatriarcale bianco, abile e borghese.
E se non l'avrò da Babbo Natale, lotterò per ottenerla con le forze mie e dell3 miɜ compagnɜ.
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vintagebiker43 · 9 months
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Gasparri a Gaeta alla festa dei giovani di Forza Italia ha testualmente affermato che quelli di destra "vogliono dare ai ragazzi di Caivano più lavoro e zero droghe, mentre la sinistra vuole dar loro pistole e reddito di cittadinanza".
Un'affermazione senza senso. Offensiva e calunniosa che un personaggiucolo come Gasparri può pronunciare impunemente solo perchè al riparo grazie ad immunità parlamentare ed un clima generale da informazioni di regime.
Ma voi capite la gravità? La sinistra vorrebbe dare pistole a ragazzi di Caivano? Ma era lucido? Aveva bevuto? No perchè le sciocchezze in questa affermazione sono almeno tre. La prima ovviamente è che mai la sinistra si sognerebbe di dar pistole ai ragazzi nè di Caivano, nè di Brembate.
La seconda è che se c'è uno che vuole armare il paese in modo che ognuno si faccia giustizia da sè quello è tuo alleato caro Gasparri, e si chiama Matteo Salvini e sfortunatamente per te e per noi è ministro e vicepremier.
La terza sciocchezza sarebbe quella che la destra vuol garantire lavoro ai giovani. Perchè da sempre, vedi salario minimo, la destra è contro i lavoratori, il mondo del lavoro ed appiattita sul liberismo più sfrenato nemico di lavoro e giustizia sociale. Gasparri faresti ridere se non facessi ancor di più pena. Infinita pena!!!
- Mario Imbimbo
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raffaeleitlodeo · 1 year
Quote
Il disegno reazionario che unisce l'abolizione della protezione per i migranti, l'attacco al reddito di cittadinanza e l'avversione al reddito minimo è lineare e facilmente riconoscibile: creare a favore della peggiore imprenditoria, degli evasori fiscali e dei racket mafiosi delle braccia un bacino di potenziali lavoratori in nero clandestini, ricattabili, privi di diritti. Per poterlo fare impunemente è stata necessaria un'operazione culturale preliminare: bisogna aver cancellato dalla mentalità diffusa non solo il concetto politico ormai desueto di lotta di classe ma il nesso logico causa/effetto, e averlo sostituito - non nelle teste ma nelle pance - con il nesso emotivo noi/loro, dove il "loro" di serie B viene creato ad arte, sfruttando il peggior repertorio del cosiddetto senso comune.
Graziella Priulla, Facebook
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ideeperscrittori · 2 years
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Geniale l'idea di una finanziaria nemica di poveri, clima, salario minimo e reddito di cittadinanza. Ti fa proprio venir voglia di far figli per assecondare la retorica patriottarda del governo e vederli affogare nelle sabbie mobili di un futuro fatto a pezzi.
[L'Ideota]
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ninfettin · 1 year
Note
Perché non studi veterinaria? O ornitologia?
Ahahahah veterinaria manco morta. Mio padre è stato vet di piccoli animali e al giorno d'oggi anche quel mercato è saturo e non pagano un cazzo (perché non può più reggere un ambulatorio gestito dal singolo e le cliniche, per l'appunto, ti pagano nulla se sei un dipendente). E vet di grandi animali manco morta
Ho fatto scienze naturali e il mio obiettivo era fare etologia in magistrale ma la realizzazione che anche in quel campo avrei fatto la fame mi ha fatto andare fuori di testa + tanti bei ricoveri
E poi ormai ho 30 anni, non ho più voglia di chiedere ai miei di pagarmi le rette universitarie
Questo per dire che so di non essere scema, non è che non mi sono laureata per una mancanza di impegno, semplicemente non sono tagliata per sto mondo che ti tritura e sputa e non ti dà mai un minimo di sicurezza. Non chiedo il reddito universale che è utopia, ma almeno la sicurezza di trovare un lavoro con uno stipendio decente che abbia a che fare con il tuo titolo di studi. La certezza che avrei avuto un posto sicuro nella società di certo non mi avrebbe fatto ammalare ulteriormente come è successo. E invece no, il posto fisso te lo scordi, devi essere sempre performante, pronta, attiva, proattiva, disposta al sacrificio per il lavoro. Io non sono tagliata per affrontare tutta sta merda, sono troppo debole e me ne rendo conto.
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avalonishere · 2 years
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Siccome abbiamo pochi problemi, il piddi ha avuto questa genialata :
A pagina 21 del programma elettorale dem(ente) si legge :
“Proponiamo di ridurre il periodo minimo di residenza in Italia per accedere al reddito di cittadinanza, oggi fissato in dieci anni”.
Capito ? Votateli 🤬
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crazy-so-na-sega · 9 months
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reddito di cittadinanza stile impero
Bisogna tener presente una cosa: come in ogni società preindustriale, anche nell'Impero il lavoro produttivo era l'agricoltura, e l'agricoltura, come si sa, si pratica in campagna. Cosa facevano allora quelli che abitavano in città? Non molto, appunto. vivevano di assistenza. I ricchi, proprietari terrieri che accumulavano enormi profitti, offrivano ai poveri cibo e divertimento - panem e circenses, secondo la formula di Giovenale - per evitare che la fame e l'ozio facessero venire loro l'idea di ribellarsi. Due giorni su tre erano festivi. Le terme erano gratuite. Infine, siccome per vivere serve comunque un po' di denaro, la società urbana era divisa, non tra datori di lavoro e dipendenti, con i primi che pagavano il lavoro dei secondi, ma fra patroni e clienti, con i primi che mantenevano i secondi per non far niente, se non mostrare la propria gratitudine. Oltre che terre e schiavi, il ricco aveva a sua disposizione una clientela, cioè un numero di individui meno ricchi di lui che ogni mattina andavano a casa sua per ricevere una piccola somma chiamata sportula, minimo sei sesterzi, che in un mese faceva l'equivalente del salario minimo in Francia, mille euro e rotti. I romani poveri vivevano di questo - e anche i meno poveri, solo a un livello più elevato: avevano patroni più ricchi, che erano a loro volta clienti di patroni ancora più ricchi. Marziale era un poeta noto, piuttosto soddisfatto della propria vita, ma ogni mattina dei quarant'anni che ha vissuto a Roma ha dovuto piegarsi a quel rituale - e Dio solo sa quanto gli pesi. Alzarsi presto è una cosa che odia. Avvolgersi nella toga - odia anche questo: la toga è rigida, pesante, scomoda, e in più gli costa una fortuna di tintoria, ma per andare a salutare il patrono tocca mettersela, come per andare in ufficio ci si mette la cravatta. Scapicollarsi, a piedi, perché Marziale non ha soldi per pagarsi una lettiga, su stradine strette, sconnesse, fangose, dove può capitare di tutto, come minimo sporcarsi la toga. Dal patrono, fare anticamera con tutta la banda degli altri parassiti e guardarli con disprezzo e diffidenza. Quando finalmente il patrono si degna di farsi vedere, non meno seccato dei suoi clienti, aspettare il proprio turno per sussurrargli qualche parola con il tono giusto - questo tono si chiamava obsequium, termine che non ha bisogno di commenti. Alla fine, passare alla cassa gestita da una specie di usciere, e soltanto allora, con la propria magra sportula, cominciare una giornata di ozio più o meno produttivo. Si può pensare che non sia un prezzo molto alto per il diritto di non fare niente, ma si può pensarlo anche dell'indennità di disoccupazione, che pochi riscuotono senza un senso di avvilimento. Quel rito mattutino era una schiavitù e un'umiliazione, ed è uno dei motivi per cui, ormai vicino ai sessanta, Marziale ha preferito tornarsene nella natia Spagna, dov'è morto di noia. Roma era fantastica, ma lui non sopportava più la sportula, gli ingorghi, i discorsi vacui: riteneva di non averne più l'età.
Emmanuel Carrère -Il Regno
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fridagentileschi · 9 months
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E anche l'omicidio di Mara Fait è passato praticamente sotto traccia. Mara Fait è stata uccisa a colpi d'ascia dal suo vicino di casa albanese. Per trovare l'informazione che l'omicida è uno straniero occorre leggere molto dentro gli articoli. Alcuni quotidiani addirittura omettono di riportare che l'assassino era albanese. Scrivono il nome dell'omicida e basta. I media e MOLTE 💩💩💩💩 della stampa asservita, stanno insabbiando gli omicidi degli immigrati.
La Melona che si dichiara Patriota è andata in vacanza non in Italia ma in Albania a umiliare ancora gli italiani ( non perde occasione dovunque vada...) con la storia falsa di un gruppo di concittadini che non avrebbe pagato il conto...un reato terribile per la Melona che si sarebbe vergognata ... proprio lei che ha tolto impunemente al suo popolo disoccupato e vessato dall' invasione anche un minimo di reddito...portandolo alla disperazione e osannando proprio la feccia del popolo albanese che in questi anni di occupazione del nostro paese ha stuprato e ucciso e rubato al 99% e ancora continua ma per la Melona niente è grave quanto un conto non pagato..
L'importante era fare apparire uno stato al 90% canaglia e violento come un esempio e gli italiani come ladri e non come parte lesa soprattutto da gentaglia come lei...la falsa patriota e la falsa cristiana oltre che la falsa opposizione alla sinistra.
C.V.
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bicheco · 1 year
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Mia Culpa
Farà piacere ai poveri sapere che il Reddito di cittadinanza cambia nome: si chiamerà Mia. Che non è solo l’acronimo di Misura di inclusione attiva. È anche uno stigma per il fancazzista che si ostina a non trovare un lavoro: “colpa Mia”. Il governo che aveva promesso di abolire il Reddito di cittadinanza (detto anche “di delinquenza” dalla stampa destronza e di “divananza” dall’impiegato di Bin Salman), ultimo residuo degli “scappati di casa” a 5Stelle, ha capito di non poterlo cancellare. Però finge di farlo cambiandogli il nome. E lo taglia di un terzo (da 500 a 375 euro mensili, e solo per un anno al massimo) a chi non trova lavoro, che prima si chiamava disoccupato e ora diventa “occupabile”: il che già migliora la sua condizione. Come chiamare “trombabile” chi non tromba mai, così continua a non trombare e per di più si sente in colpa. Siccome difficilmente si campa con 375 euro al mese, salvo imparare a nutrirsi d’aria o andare a rubare, è un bel modo per dirgli: senti, caro, o crepi di fame o accetti di fare lo schiavo a 500 euro, come abbiamo promesso agli amici prenditori-elettori che non ne possono più di gente che pretende addirittura uno stipendio o un contratto. Per i non occupabili (anziani, minori e disabili) cambia poco, a parte l’indubbio vantaggio della scicchissima Mia al posto del putribondo Rdc. Se fanno i bravi, avranno la bellezza di 50 euro al mese per l’affitto, utilissimi a chi vive nell’armadio delle scope (i loculi al cimitero costano molto di più). Ma dovranno superare un nuovo ostacolo: la nuova soglia Isee per poter fare domanda: che scende da 9.360 euro all’anno, roba da nababbi, a 7.200 (600 al mese), sennò poi come fa il classico prenditore modello a offrire un lavoro full time a 700 euro: capace che il classico occupabile fancazzista glielo lo rifiuta.
Siccome c’è una logica in ogni follia di questo sgoverno, l’unica che viene in mente è che devono fare altra cassa sui deboli, dopo il blocco dell’indicizzazione delle pensioni. Tagliando un terzo dei percettori, risparmiano quasi 3 miliardi l’anno per finanziare i 12 condoni fiscali che – unici nella storia – costano 3,6 miliardi anziché portare gettito. Rubano ai poveri per dare ai ricchi e ai ladri. Perchè i ladri corrono troppo veloci e i ricchi sono troppo pochi, mentre i poveri e gli anziani sono tanti, corrono più lenti e non finanziano i partiti. Intanto l’Europa va in direzione ostinata e contraria. Tipo la Germania, che aumenta il Reddito, abbassa le pene per chi froda, ha il salario minimo legale a 12 euro l’ora e 110mila addetti ai centri per l’impiego (noi, dopo la cacciata dei navigator, 8mila). Ma questi tedeschi, com’è noto, sono tutti grillini. Anzi, comunisti.
Marco Travaglio
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soldan56 · 1 year
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