Tumgik
#rilev
shoegazekid · 10 months
Text
#rilev #shoegaze
4 notes · View notes
veritanascoste · 4 months
Text
Tumblr media
Geova è uno dei tanti nomi e inganni dei divini impostori assetati di potere e adorazione.
Tutte le religioni nascono con buone intenzioni ma vengono rilevate e distorte per un unico obiettivo: dividere,annullare il principio di ogni custode dello spirito.
Il demiurgo nella sua gerarchia come Geova o Yahvé sono entità egoiste i cui sfoghi di megalomania e crudeltà si possono vedere chiaramente nell'Antico Testamento della sacra Bibbia....che di sacro purtroppo non ha più nulla.
Nel corso dei secoli è stata riscritta, aggiustata e interpretata male...e oggi i vari traduttori ne hanno testimoniato abbastanza per sollevare dubbi e sollecitare i cuori impavidi di vera saggezza, a riscrivere i veri concetti d'amore incondizionato e crescita spirituale per poter aprire la porta allo spirito. Uno spirito chiuso in una gabbia illusoria di nebbia fitta che non permette il risveglio, non accende la coscienza addormentata.
Il demiurgo è allo stesso tempo quella forza mentale che crea il suo mondo illusorio solo grazie alla pura energia pensante della vera creazione originale... le vere essenze divine - che provengono dalla Sorgente.
I figli amati sono solo ostaggi, spiriti infiniti, immortali che sono stati intrappolati nei corpi umani eoni fa, per soddisfare la fame di energia di coloro che sono stati ingannati da un dio genetista che si spaccio' per la Fonte.
La loro predazione è basata sulla paura, il dolore, la sofferenza, la crudeltà, il male e i desideri che il demiurgo e le sue gerarchie provocano, si deve comprendere che, le polarità hanno istinti diversi, c'è chi sfrutta e provoca appunto basse energie vibrazionali e chi invece le fa' elevare perché si nutre di quelle sottili. La guerra è loro e usano noi come pedine.
Finisce un ciclo dove hanno governato gli oscuri e passano la palla ai nordici corrotti che la new age spinge ignorantemente dichiarandoli benevoli.
Richiedono la nostra energia per sopravvivere...e per tanto inganneranno attraverso la quinta dimensione,la nuova trappola soprannominata " il paradiso in terra, la Gerusalemme celeste".
I canalizzatori che riportano messaggi angelici non hanno compreso che sono messaggi ingannatori del basso astrale. Sono parassiti energetici, tanti sono esseri demoniaci e gli egregori mentali.
In altre parole è il demiurgo che come strategia di potere ci ha messo la mente per il controllo, la manipolazione e la predazione energetica.
La cosa più grave è che per mancanza di conoscenza, crediamo che sia la "nostra mente" e che tutti i pensieri siano nostri.
Abbiamo una mente superiore e una mente inferiore.
Così ci sottomettiamo e crediamo che questa realtà di limitazione imposta, accettando il dolore, la limitazione e la sofferenza sia parte obbligatoria della vita, come presunto "apprendimento" per "crescere" ed "evolvere" ciò che non è vero. Lo spirito infinito È per sempre libero senza limiti❗
Solo la connessione con il tuo interiore può farti uscire da questa prigione distruggendo le mura di Alcatraz.
Sarà la forza del tuo cuore, quella scintilla divina o Spirito che è il tuo vero Essere, che determinerà la tua scelta.
Si batterà  in un  duello contro il demiurgo, per poter riottenere il controllo di se stessi. Lui  esercita sulla nostra mente con infinite trappole astutamente pianificate dove ti fa credere di aver trovato, in qualcuno, in qualcosa, nel denaro, nel potere, in una professione o in qualsiasi cosa, la tua forza, volontà e verità.
L'energia del corpo mentale nell'essere umano è il territorio dell' OPPRESSORE : il demiurgo.
Per spegnere il suo potere va fatta presenza della luce non è altro che il tuo spirito  infinito che non  è altri che  il vero portatore di un'essenza pura e indistruttibile.
Non cercare fuori ciò che è solo dentro di te.
Una volta che avrai capito come distruggere il sistema operativo mentale che il demiurgo controlla, potrai dire di aver corretto la matrice. Non potranno agganciarti perché sei solo un  Hacker.
Riflettiamo....... ❤
10 notes · View notes
marcoleopa · 1 year
Text
Mafia&Drine ringraziano.
Tumblr media
Sinceramente, è il momento di sperperare miardi di €?
Vivo nell'isola dove per raggiungere in treno, da un capo all'altro (Lilibeo/capo Passero), occorrono 11 ore e circa 4,30 in auto (il sud della Sicilia non ha rete autostradale); dove le opere infrastrutturali incompiute, sono uno scandalo nazionale; dove gli ospedali non hanno uno straccio di piano operativo e le attese per una visita specialistica, sono un miraggio; dove la rete idrica è un colabrodo; abbiamo l'unica autostrada italiana senza pedaggio e senza rifornimenti; un trasbordo aereo per Milano o Roma, costa tanto quello per New York etc...potrei andare avanti all'infinito.
Ribadisco, è il momento di sperperare, o, di utilizzare le risorse finanziarie, per risolvere le incancrenite questioni sopra esposte?
Aggiungiamo i costi dell'opera (fonte WWF italia):
8,5 miliardi di euro,  più del doppio di quello con cui il General Contractor Eurolink, capeggiato da Impregilo, ha vinto la gara (3,9 miliardi rispetto ai 4,4 miliardi di euro posti a base di gara
non si ripaga con il traffico stimato, visto che le previsioni degli stessi progettisti valutano, a regime, un utilizzo del ponte che si aggirerebbe attorno all’11% della capacità complessiva (11,6 milioni di auto l’anno, a fronte, appunto, di una capacità complessiva teorica dell’opera di 105 milioni di auto l’anno nelle due direzioni
il ponte ad unica campata è irrealizzabile dal punto di vista tecnico: si tratterebbe di costruire, in una delle aree a più alto elevato rischio sismico del Mediterraneo, un ponte sospeso, ad unica campata di 3,3 km di lunghezza a doppio impalcato stradale e ferroviario, sorretto da torri di circa 400 metri di altezza (quando allo stato attuale delle conoscenze tecniche il ponte più lungo esistente al mondo con queste caratteristiche è quello del Minami Bisan-Seto in Giappone di 1118 metri di lunghezza
va ad incidere su un’area ampiamente vincolata per gli straordinari valori paesaggistici e severamente tutelata dall’Unione Europea poiché l’opera ricade interamente nell’area di due ZPS – Zone di Protezione Speciale (“Costa Viola”, in Calabria e dei “Monti Peloritani, Dorsale Curcuraci, Antennammare e Area marina dello Stretto”, in Sicilia) e interferisce in entrambe le regioni con 11 SIC – Siti di Interesse comunitario
il progetto ‘definitivo’ presenta gravi carenze tecniche rilevate già dalla Commissione VIA – Valutazione Impatto Ambientale (con ben 223 richieste di integrazione), secondo cui: “gli studi relativi [ad alcuni] interventi … non hanno un livello di approfondimento tale per essere parte di un progetto definitivo
54 notes · View notes
3nding · 11 months
Text
Giorno 482
Ovviamente è di gran lunga troppo presto per commentare l’accaduto nelle ultime ore in Russia. È anche troppo presto per trarre conclusione da un’analisi che è appena cominciata. Ma qualcosa possiamo cominciare a dire, analizzando almeno le conseguenze militari dei pochi fatti noti e realmente accertati; le conseguenze politiche non mi competono, e le lascio ad altri.
Prigozhin ha da tempo intrapreso una via di crescente indipendenza dalle autorità centrali di Mosca, e in particolare non ha fatto mistero della sua ostilità nei confronti del Ministro della Difesa Shoygu e dei vertici militari per come hanno condotto la guerra (professionalmente non posso dargli torto). Così facendo non ha mostrato slealtà a Putin, e ha anzi ribadito velatamente il suo sostegno alla presidenza. Da ieri però ha cominciato a criticare duramente le motivazioni stesse della guerra, negando esplicitamente i famigerati “bombardamenti” ucraini nel Donbas e anche le intenzioni ostili del governo di Kyiv: in questo modo si è distaccato nettamente da Putin, sposando in pratica la narrativa occidentale e ponendosi in rotta di collisione con Mosca. Sempre ieri, ha inscenato un “attacco” missilistico governativo ai suoi campi vicino Bakhmut in coincidenza con l’arrivo a Rostov di Shoygu, presumibilmente intenzionato a farlo arrestare. Dopo la sceneggiata ha attivato le sue forze puntando a sud, e apparentemente sono scoppiati scontri fra le sue forze e quelle lealiste sul fronte di Bakhmut, rilevate dalle unità ucraine in prima schiera. Surovikin, Comandante operativo in Teatro e basato a Rostov, è apparso ambiguo sulla situazione; Shoygu ha lasciato precipitosamente la città e Surovikin è comparso in un breve filmato dove inviterebbe Prigozhin a tornare al fronte, ma l’atteggiamento sembrerebbe più quello di un prigioniero costretto a parlare che altro. Durante la notte, i Wagner hanno occupato dopo brevi scontri Rostov.
Rostov non è una città qualsiasi, anche se i media l’hanno ignorata quasi completamente durante tutta la guerra. Inizialmente era solo il Comando del Fronte Sud, emanazione operativa del Distretto Militare Meridionale, ma con l’avvento di Surovikin al Comando Operativo dell’intero Teatro ucraino, è diventata il centro nodale dell’organizzazione di Comando e Controllo russa per l’intera campagna contro Kyiv. Inoltre, data l’organizzazione e il tracciato delle ferrovie russe, è anche il centro logistico principale dello sforzo bellico dell’Armata di Putin, per tutte le forze a sud del Siversky Donets (quelle a nord dipendono da Belgorod). Il controllo di Rostov, oltre a recidere la catena di comando fra Mosca e il Teatro ucraino, blocca anche i rifornimenti alle unità in prima linea. È vero che Prigozhin ha anche affermato che le operazioni militari contro l’Ucraina non verranno interrotte, ma data la situazione tale dichiarazione appare sostanzialmente di facciata, in quanto oltre ad essere tecnicamente impossibile assicurare rifornimenti attraverso un fronte di guerra interno, a lui non conviene che forze militari potenzialmente a lui ostili operino alle sue spalle mentre marcia su Mosca. È interessante vedere come le truppe di confine (formalmente controllate dall’FSB) e quelle di sicurezza interna (la Rozgvardya) non abbiano opposto resistenza, o abbiano ceduto molto in fretta, e neppure i reparti regolari (soprattutto logistici o di supporto) presenti in città abbiano offerto lealtà al governo centrale. La posizione di Surovikin, che di queste ultime forze aveva il controllo diretto, appare sempre più opaca: un suo supporto a Prigozhin sancirebbe la natura di colpo di stato militare a quanto in atto, mentre un suo sostegno alle autorità centrali ridurrebbe il tutto ad un’iniziativa personale. Se invece risultasse ridotto all’impotenza (ipotesi più probabile al momento), sarebbe indice di uno sfaldamento drammatico dell’organizzazione militare russa, ancora più netto di quanto da noi preconizzato in precedenza.
Messa in sicurezza Rostov e assunto il controllo dei suoi centri di comando, dell’aeroporto e della stazione ferroviaria, la Wagner ha mosso verso nord durante la notte senza incontrare alcuna resistenza, e Prigozhin – che ricordiamo essere un maestro della propaganda oltre che il patron della “fabbrica dei troll” di san Pietroburgo – ha emanato una serie di proclami intimidatori durissimi rivolti alle forze di sicurezza, avvisando che i suoi uomini, da tutti riconosciuti in Russia come i combattenti più duri del paese, avrebbero schiacciato senza pietà qualsiasi ostacolo sulla loro strada verso la “giustizia”. Psicologicamente si tratta di un colpo fortissimo, perché fa leva su tutta la propaganda che i russi si sono visti rovesciare addosso in un anno e mezzo di guerra: i “musicisti” della Wagner per tutti sono i migliori soldati del mondo, e affrontarli è un suicidio.
Nel frattempo il regime ha reagito come un dinosauro; Putin ha aspettato molte ore a dire la sua; nel frattempo il Ministero della Difesa ha provveduto a smentire le sue accuse e a ordinare il suo arresto, mentre il Ministero della Giustizia lo ha dichiarato “agente straniero”. Alla fine Putin ha parlato di “tradimento”, ma senza attaccare direttamente il suo vecchio amico, che pare abbia il controllo dei suoi beni personali. Gli uffici della Wagner a san Pietroburgo sarebbero stati perquisiti, quelli vicino a Mosca semplicemente circondati, e la Rozgvardya sarebbe scesa in forze nelle strade di Mosca applicando le procedure di emergenza e allarmando seriamente per la prima volta i moscoviti. Nessuna reazione nota da parte dell’esercito di campagna.
Durante la notte le colonne della Wagner hanno mosso da Rostov verso nord, ma anche verso est e sud, occupando una serie di centri nodali delle comunicazioni federali, e in mattinata hanno preso il pieno controllo di Voronezh. Voronezh è un’altra località importantissima: rappresenta l’unico vero snodo logistico fra Mosca e Rostov; con questa città controllata da Prigozhin, non esistono più collegamenti terrestri fra Mosca e l’esercito regolare nel teatro ucraino. Pare che ci sia stato un attacco aereo contro le colonne di Wagner sull’autostrada, ma non si ha conto dell’esito di tale azione; per il resto, non risultano al momento azioni militari lealiste contro Prigozhin.
A questo punto non posso non tornare al mio punto centrale: quello che continuo ad essere il perno intorno a cui è ruotata finora la guerra e che spiega le incredibili difficoltà russe. La motivazione al combattimento. I mercenari della Wagner sono veterani induriti, hanno commesso numerose atrocità, hanno visto tantissimo sangue, e molti di loro sono anche imbevuti come il loro capo di una retorica ultra-nazionalista di spiccata matrice neo-nazista; non vanno assolutamente confusi con dei “combattenti per la libertà”. Ma sono soldati che si sentono traditi dal governo centrale per come la guerra è stata condotta, e al netto del loro patriottismo hanno ormai individuato in tale governo il loro nemico principale. Sono i soldati meglio armati e addestrati di tutta la Russia, e sono altamente motivati a combattere… Contro il governo russo. Ma sono al massimo 25 mila uomini. Contro di loro, le forze di sicurezza e l’esercito in via di mobilitazione (al netto delle forze ingaggiate in Ucraina e bloccate lì) ne avranno almeno dieci volte di più. Si tratta però di forze poco o punto addestrate, equipaggiate alla leggera, e… Quanto motivate? Il nazionalismo russo porta a sostenere seppure con scarso entusiasmo, la guerra contro l’Ucraina, e questo grazie ad una massiva propaganda nazionalista. Ma adesso il pericolo arriva proprio da quelli che finora sono stati dipinti proprio come eroi nazionalisti, e che per di più passano per i “soldati migliori del mondo”. I mobilitati dell’ultimo momento e i militi della Rozgvardya sapranno trovare la motivazione di affrontarli in combattimento? Lo faranno per difendere il regime, proprio quando Prigozhin ha detto loro chiaro e tondo che le motivazioni per la guerra all’Ucraina erano false? Lo vedremo anche troppo presto.
Nel frattempo, cosa faranno gli ucraini? L’occasione per sferrare l’attacco principale della controffensiva, scatenando la “massa di manovra”, è ghiotta: come abbiamo visto, l’esercito russo ha la catena di comando e quella logistica entrambe interrotte, il morale deve essere a pezzi e l’incertezza dei comandanti locali al massimo. D’altra parte, un’offensiva adesso pur se condotta in condizioni ormai molto favorevoli, porterebbe ad un elevato numero di morti, e l’Ucraina ne ha già avuti molti. Ma soprattutto, esiste la concreta possibilità di un coinvolgimento diretto dei Servizi ucraini in quanto sta accadendo: Budanov è scomparso per alcuni giorni (quando lo davano per morto), ed è noto per le sue iniziative più “creative”: tutto questo potrebbe essere parte dello “shaping” per la controffensiva, e Prigozhin potrebbe essere in coordinamento con Kyiv. Lo vedremo molto presto.
Troppo presto per dire come andrà a finire. “Prigo Pelato” (non è mia, ma è fantastica!) potrebbe avere le ore contate… Oppure potrebbe essere l’orso Vladimiro ad essere arrivato alla fine. Intanto i soldati ucraini sul tetto dei loro Leopard mangiano popcorn.
ORIO GIORGIO STIRPE
25 notes · View notes
n0i0s4 · 6 months
Text
ho notato che, da quando nonna è andata via, le persone che reputavo “ importanti “, si sono rilevate per quello che non erano.
8 notes · View notes
maestro04yayyy · 11 months
Text
Sooo I have 20 minutes free now and I am bored since I already finished the tc series i started whatching yesterday.
That's why now I will try to explore a little more my antivillain au! Chloe.
So basically i already said she was the mom friend when they were little.
And that's kinda literal, she was aleays there to help them, she was their rock! Especially when big trauma arrived.
She helped both sabrina and alix when their mothers died when they were young and after that she continued to take care of them even more( it had happened sometimes that alix or sabrina called chloe mom after a couple of years[chloe almost cried])
She did something similar for felix too, mostly defending him grom his father in the ways she could and by finding ways to keep him in paris as long as possible(amilie helped since she does love her son), also she helped him biuld more self esteem and recovering from abuse, by complimenting him very often, a lot of hugs, listen to him and help him in his interests like magic, jewels(I don't know how to say that he liked to create jewels, but yes that is how he has so many rings so steal other rings)
Obviously she helped adrien too, both about his father like felix and also when amelie disappeared.
Chloe really cared about her friends and wanted to become a knight so she could protect them from everything. That dream growing up evolved and became the dream to become a therapist, to better help them.
But she didn't want them to worry about her, she donn't consider her situation rilevant, so when her mother ignored or abused her, she never showed or told anything to her friends.
And when audrey left she didn't showed her sadnes to her friends bacasue it wasn't important, she had to be strong and solid for them.
Still when she is alone she used to cry and cry and cry. And only jean and sarah know about that, since they used to comfort her during this time.
With time chloe started considering sadness and sorrow a weaknes and after some time it became anger, she stopped crying and started to break a lot of stuff, and it happened a lot.
That's how she developed anger issue.
(Yep that's why free was attracted to her so much that she found his miraculous)
And because of that she started to lash out to others or bully them.
But never her friends.
Still when that started happening often, alix decided to cut ties with her(it is more complicated but essentially considering their personalities, it was loud and they argued a lot).
Still once a year on her mother's death anniversary, alix would go to chloe and spend the day togheter.
Soooo for now this is all, probably i forgot something or i will think about other stuff
Oh yeah I completely forgot to say anything about zoe(i just fucking remembered)....i guess that's for another time since I have already spent 18 of the 20 minutes i had.
9 notes · View notes
toscanoirriverente · 11 months
Text
Giorno 482 Ovviamente è di gran lunga troppo presto per commentare l’accaduto nelle ultime ore in Russia. È anche troppo presto per trarre conclusione da un’analisi che è appena cominciata. Ma qualcosa possiamo cominciare a dire, analizzando almeno le conseguenze militari dei pochi fatti noti e realmente accertati; le conseguenze politiche non mi competono, e le lascio ad altri. Prigozhin ha da tempo intrapreso una via di crescente indipendenza dalle autorità centrali di Mosca, e in particolare non ha fatto mistero della sua ostilità nei confronti del Ministro della Difesa Shoygu e dei vertici militari per come hanno condotto la guerra (professionalmente non posso dargli torto). Così facendo non ha mostrato slealtà a Putin, e ha anzi ribadito velatamente il suo sostegno alla presidenza. Da ieri però ha cominciato a criticare duramente le motivazioni stesse della guerra, negando esplicitamente i famigerati “bombardamenti” ucraini nel Donbas e anche le intenzioni ostili del governo di Kyiv: in questo modo si è distaccato nettamente da Putin, sposando in pratica la narrativa occidentale e ponendosi in rotta di collisione con Mosca. Sempre ieri, ha inscenato un “attacco” missilistico governativo ai suoi campi vicino Bakhmut in coincidenza con l’arrivo a Rostov di Shoygu, presumibilmente intenzionato a farlo arrestare. Dopo la sceneggiata ha attivato le sue forze puntando a sud, e apparentemente sono scoppiati scontri fra le sue forze e quelle lealiste sul fronte di Bakhmut, rilevate dalle unità ucraine in prima schiera. Surovikin, Comandante operativo in Teatro e basato a Rostov, è apparso ambiguo sulla situazione; Shoygu ha lasciato precipitosamente la città e Surovikin è comparso in un breve filmato dove inviterebbe Prigozhin a tornare al fronte, ma l’atteggiamento sembrerebbe più quello di un prigioniero costretto a parlare che altro. Durante la notte, i Wagner hanno occupato dopo brevi scontri Rostov. Rostov non è una città qualsiasi, anche se i media l’hanno ignorata quasi completamente durante tutta la guerra. Inizialmente era solo il Comando del Fronte Sud, emanazione operativa del Distretto Militare Meridionale, ma con l’avvento di Surovikin al Comando Operativo dell’intero Teatro ucraino, è diventata il centro nodale dell’organizzazione di Comando e Controllo russa per l’intera campagna contro Kyiv. Inoltre, data l’organizzazione e il tracciato delle ferrovie russe, è anche il centro logistico principale dello sforzo bellico dell’Armata di Putin, per tutte le forze a sud del Siversky Donets (quelle a nord dipendono da Belgorod). Il controllo di Rostov, oltre a recidere la catena di comando fra Mosca e il Teatro ucraino, blocca anche i rifornimenti alle unità in prima linea. È vero che Prigozhin ha anche affermato che le operazioni militari contro l’Ucraina non verranno interrotte, ma data la situazione tale dichiarazione appare sostanzialmente di facciata, in quanto oltre ad essere tecnicamente impossibile assicurare rifornimenti attraverso un fronte di guerra interno, a lui non conviene che forze militari potenzialmente a lui ostili operino alle sue spalle mentre marcia su Mosca. È interessante vedere come le truppe di confine (formalmente controllate dall’FSB) e quelle di sicurezza interna (la Rozgvardya) non abbiano opposto resistenza, o abbiano ceduto molto in fretta, e neppure i reparti regolari (soprattutto logistici o di supporto) presenti in città abbiano offerto lealtà al governo centrale. La posizione di Surovikin, che di queste ultime forze aveva il controllo diretto, appare sempre più opaca: un suo supporto a Prigozhin sancirebbe la natura di colpo di stato militare a quanto in atto, mentre un suo sostegno alle autorità centrali ridurrebbe il tutto ad un’iniziativa personale. Se invece risultasse ridotto all’impotenza (ipotesi più probabile al momento), sarebbe indice di uno sfaldamento drammatico dell’organizzazione militare russa, ancora più netto di quanto da noi preconizzato in precedenza. Messa in sicurezza Rostov e assunto il controllo dei suoi centri di comando, dell’aeroporto e della stazione ferroviaria, la Wagner ha mosso verso nord durante la notte senza incontrare alcuna resistenza, e Prigozhin – che ricordiamo essere un maestro della propaganda oltre che il patron della “fabbrica dei troll” di san Pietroburgo – ha emanato una serie di proclami intimidatori durissimi rivolti alle forze di sicurezza, avvisando che i suoi uomini, da tutti riconosciuti in Russia come i combattenti più duri del paese, avrebbero schiacciato senza pietà qualsiasi ostacolo sulla loro strada verso la “giustizia”. Psicologicamente si tratta di un colpo fortissimo, perché fa leva su tutta la propaganda che i russi si sono visti rovesciare addosso in un anno e mezzo di guerra: i “musicisti” della Wagner per tutti sono i migliori soldati del mondo, e affrontarli è un suicidio. Nel frattempo il regime ha reagito come un dinosauro; Putin ha aspettato molte ore a dire la sua; nel frattempo il Ministero della Difesa ha provveduto a smentire le sue accuse e a ordinare il suo arresto, mentre il Ministero della Giustizia lo ha dichiarato “agente straniero”. Alla fine Putin ha parlato di “tradimento”, ma senza attaccare direttamente il suo vecchio amico, che pare abbia il controllo dei suoi beni personali. Gli uffici della Wagner a san Pietroburgo sarebbero stati perquisiti, quelli vicino a Mosca semplicemente circondati, e la Rozgvardya sarebbe scesa in forze nelle strade di Mosca applicando le procedure di emergenza e allarmando seriamente per la prima volta i moscoviti. Nessuna reazione nota da parte dell’esercito di campagna. Durante la notte le colonne della Wagner hanno mosso da Rostov verso nord, ma anche verso est e sud, occupando una serie di centri nodali delle comunicazioni federali, e in mattinata hanno preso il pieno controllo di Voronezh. Voronezh è un’altra località importantissima: rappresenta l’unico vero snodo logistico fra Mosca e Rostov; con questa città controllata da Prigozhin, non esistono più collegamenti terrestri fra Mosca e l’esercito regolare nel teatro ucraino. Pare che ci sia stato un attacco aereo contro le colonne di Wagner sull’autostrada, ma non si ha conto dell’esito di tale azione; per il resto, non risultano al momento azioni militari lealiste contro Prigozhin. A questo punto non posso non tornare al mio punto centrale: quello che continuo ad essere il perno intorno a cui è ruotata finora la guerra e che spiega le incredibili difficoltà russe. La motivazione al combattimento. I mercenari della Wagner sono veterani induriti, hanno commesso numerose atrocità, hanno visto tantissimo sangue, e molti di loro sono anche imbevuti come il loro capo di una retorica ultra-nazionalista di spiccata matrice neo-nazista; non vanno assolutamente confusi con dei “combattenti per la libertà”. Ma sono soldati che si sentono traditi dal governo centrale per come la guerra è stata condotta, e al netto del loro patriottismo hanno ormai individuato in tale governo il loro nemico principale. Sono i soldati meglio armati e addestrati di tutta la Russia, e sono altamente motivati a combattere... Contro il governo russo. Ma sono al massimo 25 mila uomini. Contro di loro, le forze di sicurezza e l’esercito in via di mobilitazione (al netto delle forze ingaggiate in Ucraina e bloccate lì) ne avranno almeno dieci volte di più. Si tratta però di forze poco o punto addestrate, equipaggiate alla leggera, e... Quanto motivate? Il nazionalismo russo porta a sostenere seppure con scarso entusiasmo, la guerra contro l’Ucraina, e questo grazie ad una massiva propaganda nazionalista. Ma adesso il pericolo arriva proprio da quelli che finora sono stati dipinti proprio come eroi nazionalisti, e che per di più passano per i “soldati migliori del mondo”. I mobilitati dell’ultimo momento e i militi della Rozgvardya sapranno trovare la motivazione di affrontarli in combattimento? Lo faranno per difendere il regime, proprio quando Prigozhin ha detto loro chiaro e tondo che le motivazioni per la guerra all’Ucraina erano false? Lo vedremo anche troppo presto. Nel frattempo, cosa faranno gli ucraini? L’occasione per sferrare l’attacco principale della controffensiva, scatenando la “massa di manovra”, è ghiotta: come abbiamo visto, l’esercito russo ha la catena di comando e quella logistica entrambe interrotte, il morale deve essere a pezzi e l’incertezza dei comandanti locali al massimo. D’altra parte, un’offensiva adesso pur se condotta in condizioni ormai molto favorevoli, porterebbe ad un elevato numero di morti, e l’Ucraina ne ha già avuti molti. Ma soprattutto, esiste la concreta possibilità di un coinvolgimento diretto dei Servizi ucraini in quanto sta accadendo: Budanov è scomparso per alcuni giorni (quando lo davano per morto), ed è noto per le sue iniziative più “creative”: tutto questo potrebbe essere parte dello “shaping” per la controffensiva, e Prigozhin potrebbe essere in coordinamento con Kyiv. Lo vedremo molto presto. Troppo presto per dire come andrà a finire. “Prigo Pelato” (non è mia, ma è fantastica!) potrebbe avere le ore contate... Oppure potrebbe essere l’orso Vladimiro ad essere arrivato alla fine. Intanto i soldati ucraini sul tetto dei loro Leopard mangiano popcorn. 
Orio Giorgio Stirpe
5 notes · View notes
levysoft · 10 months
Video
youtube
La Nasa ha fatto 'suonare' un buco nero: ecco l'audio che ha diffuso
Il fraintendimento che nello spazio non ci sia mai suono è dovuto al fatto che la gran parte dell'Universo è vuoto, e che manchi il mezzo per permettere la propagazione delle onde sonore. Ma un ammasso di galassie è composto da così tanto gas che abbiamo captato un suono. Lo abbiamo amplificato e mixato con altri dati per riprodurre il suono di un buco nero". Nei giorni scorsi il canale Nasa Exoplanets della Nasa ha condiviso sui suoi profili social il 'rumore' emesso da un buco nero accompagnando la clip con questa didascalia.L'audio in realtà - definito dall'agenzia spaziale americana 'Black Hole Remix' - era stato diffuso per la prima volta nel maggio scorso. Rilanciato qualche giorno fa, il post ha ottenuto 14,8 milioni di visualizzazioni dividendo gli utenti tra chi lo ha definito "raccappricciante" te chi "etereamente stupendo". L'effetto sonoro che ascoltiamo qui è il risultato di una scoperta fatta nel 2003 quando, dopo oltre 53 ore di osservazione, i ricercatori della Nasa capirono che le onde di pressione emesse dal buco nero supermassiccio sito al centro dell'Ammasso di galassie di Perseo (o Abell 426) creavano particolari increspature nel gas, tali da poter essere tradotte in suoni attraverso una tecnica chiamata "sonificazione" (ovvero trasformazione dei dati astronomici in un suono udibile all'essere umano).Le onde in questione tuttavia, producevano le note più basse mai rilevate nell'Universo, impossibili da udire dall'orecchio umano. Per questo motivo i ricercatori della Nasa hanno aumentato di decine e decine di ottave il suono del buco nero, ottenendo questo rumore inquietante quanto stupefacente.
3 notes · View notes
shoegazekid · 2 years
Audio
#273 inc: @pm_theband @hihatchie  #rilev #fernmurphy & #ohiomark #shoegaze
3 notes · View notes
mezzopieno-news · 1 year
Text
TRASFUSO IL PRIMO SANGUE CRESCIUTO IN LABORATORIO
Tumblr media
Per la prima volta nella storia della medicina sangue coltivato in laboratorio è stato trasfuso in due pazienti nel Regno Unito, avviando la prima ricerca clinica per combattere le malattie rare e sopperire alla mancanza di materiale ematico di gruppi sanguigni rari.
I ricercatori della NHS Blood and Transplant di Bristol, Cambridge e Londra affermano che l’obiettivo non è quello di sostituire le donazioni regolari di sangue umano ma mettere a punto la tecnologia che potrebbe consentire di produrre gruppi sanguigni molto rari che sono difficili da reperire ma che sono vitali per le persone che dipendono da regolari trasfusioni di sangue per condizioni come l’anemia falciforme. Lo studio, che ora sarà esteso ad altri 10 pazienti, mira a studiare la durata della vita delle cellule cresciute in laboratorio rispetto alle infusioni di globuli rossi standard. “Rimarrà la necessità di normali donazioni di sangue per fornire la stragrande maggioranza del sangue ma questo lavoro a beneficio dei pazienti difficili da trasfondere è molto significativo”, ha dichiarato il dottor Farrukh Shah della NHS.
Da un iniziale prelievo di sangue dai pazienti, sono state in seguito rilevate le cellule staminali flessibili in grado di diventare globuli rossi che sono state poste in una soluzione nutritiva in laboratorio. Nel corso di circa tre settimane la soluzione ha permesso alle cellule a moltiplicarsi e svilupparsi in cellule più mature che, dopo essere state purificate rimuovendo i globuli bianchi hanno potuto essere conservate e successivamente trasfuse nei pazienti. ___________________
Fonte: NHS Blood and Transplant
Tumblr media
VERIFICATO ALLA FONTE | Guarda il protocollo di Fact checking delle notizie di Mezzopieno
 BUONE NOTIZIE CAMBIANO IL MONDO | Firma la petizione per avere più informazione positiva in giornali e telegiornali
Tumblr media
Se trovi utile il nostro lavoro e credi nel principio del giornalismo costruttivo non-profit | sostieni Mezzopieno
7 notes · View notes
realnews20 · 1 day
Text
Era il 7 maggio 1824. Ludwig van Beethoven, oramai 53enne, salì sul palco del Theater am Kärntnertor di Vienna per dirigere la prima mondiale della sua Nona Sinfonia. Un’opera che avrebbe completato, ma che non riuscì mai a sentire con le sue orecchie. E dopo 200 anni dalla sua morte, una scoperta che potrebbe finalmente risolvere il mistero della sordità del leggendario compositore che si manifestò quando ancora non era 30enne: la presenza di sostanze tossiche in due ciocche dei suoi capelli causate dall’alta concentrazione di piombo nel sangue. Una sostanza che avrebbe assunto bevendo continuamente vino di scarsa qualità, dove veniva aggiunto per renderlo più gradevole. Ad ipotizzarlo un nuovo studio americano pubblicato su Clinical Chemistry che ha anche escluso una teoria popolare: l’avvelenamento da piombo come causa della morte del musicista tedesco. Dunque, altissime dosi di piombo nella capigliatura dell’autore della Nona Sinfonia, secondo il gruppo di ricerca diretto da Nader Rifai, professore di patologia alla Harvard Medical School. Una scoperta che identificherebbe la causa della prematura sordità di Beethoven oltre ai suoi ripetuti gastrointestinali e renali. Il risultato della ricerca è sorprendente: una delle ciocche del compositore aveva 258 microgrammi di piombo per grammo di capelli e l’altra 380 microgrammi. Un livello normale nei capelli è inferiore a 4 microgrammi di piombo per grammi. Non solo. I capelli di Beethoven presentano anche livello di arsenico 13 volte superiori alla norma e livelli di mercurio 4 volte superiori alla norma. Le due ciocche, note come ciocche Bermann e Halm-Thaver, erano entrambe in possesso di Alexander Wheelock Thayer, un famoso studioso del compositore tedesco. Sottoposte a nuove analisi, le ciocche hanno rilevato le concentrazioni di piombo di circa 64 e 95 volte superiori al normale. “Si tratta di un livello molte volte superiore a quello normale per gli adulti ed è associato a vari disturbi gastrointestinali e renali, oltre che a problemi di udito. Tuttavia, questi livelli non sono abbastanza elevati da essere considerati l’unica causa della morte del compositore”, ha detto il dottor Paul Jannetto, direttore del laboratorio di ricerca. Ma l’avvelenamento per alcuni studio non è da escludere. I problemi gastrointestinali del musicista “sono del tutto coerenti con l’avvelenamento da piombo – ha detto al New York Times David Eaton, tossicologo e professore emerito dell’Università di Washington (che non ha partecipato però allo studio) -. Alte dosi di piombo colpiscono il sistema nervoso e potrebbero aver distrutto l’udito“. Ma concludendo, Eaton ritiene che “se la dose cronica sia stata sufficiente a ucciderlo è difficile da dire”. Nessuno studio suggerisce che Beethoven sia stato avvelenato. Ma Jerome Nriagu, esperto di avvelenamento da piombo e professore emerito dell’Università del Michigan, ha affermato al New York Times che nell’Europa del XIX secolo il piombo era usato nei vini e negli alimenti, oltre che in medicine e unguenti. E all’epoca del compositore, veniva spesso aggiunto al vino di scarsa qualità per renderlo più gradevole. Bevanda che Beethoven consumava in abbondanti quantità, diventandone anche dipendente. Rifai torna quindi sulla questione. “Sebbene le concentrazioni rilevate non supportino l’idea che l’esposizione al piombo abbia causato la morte di Beethoven, è possibile che abbia contribuito ai disturbi documentati che lo hanno afflitto per gran parte della sua vita”. E concludendo: “Crediamo che questo sia un pezzo importante di un puzzle complesso e che permetterà a storici, medici e scienziati di comprendere meglio la storia medica del grande compositore”. Musica Classica Playlist World
News “Gli spiriti nella mia testa mi hanno detto di sparare”. Uomo prima uccide il cugino poi va in Chiesa punta la pistola verso il sacerdote Trending News Rose Villain a Le Iene ricorda la madre morta per cancro ai polmoni e piange: “Nessuno di noi aveva capito che la sua malattia fosse veloce” World News Un passeggero ruba il posto all’altro perché il vicino tossiva. Botte da orbi su un volo Trending News “Chiara Ferragni ha un volto di attrice internazionale”. Trattative per il film milionario “Maserati a racing life”
0 notes
Text
Nuove regole per il redditometro
Tumblr media
Il viceministro dell’Economia Maurizio Leo ha firmato un decreto ministeriale con cui si introducono nuove regole per il cosiddetto redditometro, un vecchio strumento che usava l’Agenzia delle Entrate per comparare le spese di un contribuente con il suo reddito dichiarato, e utilizzarlo come spunto per individuare eventuali somme evase nel caso i due valori non fossero coerenti. È uno strumento che una parte della destra ha sempre contestato e che in generale non è mai stato particolarmente popolare, perché ritenuto lesivo della privacy dei cittadini e delle cittadine. Il decreto è stato pubblicato lunedì in Gazzetta Ufficiale ma era atteso da anni, perché il redditometro era stato introdotto per la prima volta nel 2013 e poi sospeso nel 2018 con il “decreto Dignità” del primo governo guidato da Giuseppe Conte, di cui la Lega faceva parte. Venne sospeso perché si attendeva un decreto ministeriale che indicasse criteri più precisi per effettuare i controlli sulle spese, e nel frattempo più volte la Corte dei Conti aveva osservato come l’Agenzia avesse poteri limitati senza questo strumento, che infatti aveva avuto risultati assai limitati. Con il nuovo decreto il governo ha quindi introdotto nuove regole, facendo tornare operativo il redditometro e creando qualche problema politico ai partiti della maggioranza, presi dalla campagna elettorale per le elezioni europee di giugno: Lega e Forza Italia hanno già fatto capire che il decreto è arrivato un po’ a sorpresa, e di essere contrari. Il redditometro rientra tra gli strumenti che in gergo si chiamano di “accertamento sintetico”, perché permettono all’Agenzia delle Entrate di presumere il reddito reale di un contribuente a partire da alcuni indicatori a sua disposizione, tra cui appunto le spese che vengono rilevate dalle banche dati a cui può accedere legalmente: per esempio acquisti di immobili e di automobili, pagamento di rette scolastiche, oppure tutte le altre spese dichiarate, cioè presenti nella dichiarazione dei redditi. È uno strumento ritenuto molto utile dagli esperti per combattere l’evasione fiscale, ma che da sempre si scontra con evidenti limiti imposti dalle norme sulla privacy: ai fini della lotta all’evasione l’ideale sarebbe poter tracciare tutte le spese dei contribuenti, ma nei fatti l’Agenzia si limita a usare le informazioni di cui si ritrova in possesso per legge, come le dichiarazioni dei redditi, o di cui potrebbe venire a conoscenza incidentalmente nel corso di altri controlli laterali. Il nuovo decreto ministeriale introduce 56 voci specifiche di spesa che l’Agenzia può tracciare, tra cui quelle per l’abbigliamento, i generi alimentari, il costo del mutuo o dell’affitto, le bollette, le spese per i mezzi di trasporto di proprietà (rate della macchina o costo dell’assicurazione), ma anche quelle per l’acquisto di borse e valigie, o il pagamento di alberghi e ristoranti. Saranno tenute sotto controllo anche alcune spese per il tempo libero (videogiochi e abbonamenti alle piattaforme di streaming), e alcune più inusuali come quelle per mantenere un cavallo di proprietà. Ci sono inoltre 9 voci di investimento che l’Agenzia potrà controllare, tra cui l’acquisto di immobili e terreni, di titoli finanziari, e anche quelle legate alle manutenzioni straordinarie degli immobili, che l’Agenzia ha a disposizione se per esempio si è fatto domanda per ricevere i bonus edilizi. Se nelle banche dati non ci sono tutti questi dati allora si prenderanno a riferimento le spese medie per famiglia stimate dall’ISTAT. Con questi dati, l’Agenzia delle Entrate elaborerà poi il totale delle spese effettuate presumibilmente dal nucleo familiare. Se grazie al redditometro verrà individuato uno scostamento superiore al 20 per cento tra il reddito dichiarato e le spese rilevate l’Agenzia delle Entrate potrebbe procedere con ulteriori accertamenti. Il meccanismo potrà essere applicato ai redditi dichiarati dal 2018 in poi (il decreto dice dal 2016, ma la legge stabilisce che gli avvisi di accertamenti fiscali possono essere notificati solo «entro il 31 dicembre del quinto anno successivo a quello in cui è stata presentata la dichiarazione»). Anche se il decreto era atteso da tempo, all’interno del governo le nuove regole hanno creato una certa agitazione in vista del voto europeo dell’8 e del 9 giugno prossimi, e già dal pomeriggio di lunedì l’argomento era su tutti i siti di news. Forza Italia ha subito fatto sapere alla stampa di essere «sempre stata contro il redditometro». Anche la Lega ne ha preso le distanze e il suo capogruppo al Senato, Massimiliano Romeo, avrebbe detto di trovare la proposta «un po’ strana» visto che «noi del centrodestra siamo sempre stati critici su questi strumenti». La Lega ha poi detto che «l’inquisizione è finita da tempo» e «controllare la spesa degli italiani, in modalità grande fratello, non è sicuramente il metodo migliore per combattere l’evasione». La presidente del Consiglio Giorgia Meloni, che è anche leader di Fratelli d’Italia di cui il viceministro Leo fa parte, ha risposto mercoledì che «mai nessun “grande fratello fiscale” sarà introdotto da questo governo» e di essere sempre stata contraria al redditometro, prendendo così le distanze dalla misura. Ha aggiunto di aver chiesto un confronto con Leo nel Consiglio dei ministri di venerdì, in modo che «se saranno necessari cambiamenti sarò io la prima a chiederli». Martedì alcuni esponenti di Fratelli d’Italia avevano invece difeso la decisione di Leo, anche se avevano ammesso che non era stata comunicata al meglio. Read the full article
0 notes
lamilanomagazine · 6 days
Text
Taranto, vasta operazione al contrasto dell’illecito stoccaggio e smaltimento di rifiuti: 1763 le persone identificate e 103 denunce.
Tumblr media
Taranto, vasta operazione al contrasto dell’illecito stoccaggio e smaltimento di rifiuti: 1763 le persone identificate e 103 denunce. Vasta operazione della Polizia di Stato sul territorio nazionale per il contrasto all’illecito smaltimento di rifiuti, per accertare e sanzionare le molteplici forme di illiceità nel delicato settore della tutela ambientale. Le articolate attività, coordinate a livello centrale dallo SCO, sono state condotte dagli agenti delle Squadre mobili e delle SISCO in 33 province italiane con il supporto specialistico delle Agenzie regionali per la protezione Ambientale e della Polizia Stradale. In alcune province, vista la specificità operativa in cui si è operato, sono state coinvolte anche le strutture periferiche del Corpo nazionale della Capitaneria di Porto. All’esito dei tre giorni di intense attività operative, sono state sottoposte a controllo oltre 168 aree sospettate di essere adibite all’illecito stoccaggio e conservazione dei rifiuti, 40 delle quali sono state sottoposte a sequestro. Più di 1763 le persone identificate, delle quali 103 sono state denunce in stato di libertà perché ritenute presunte responsabili dei reati connessi all’illecita gestione dei rifiuti. Due le persone arrestate in flagranza di reato ed oltre 85 violazioni amministrative rilevate per un importo superiore ai 200 mila euro. Le attività istruttorie e di verifica conseguenti all’accesso sui siti controllati proseguiranno nei prossimi giorni a cura delle singole Agenzie regionali per la protezione Ambientale, al fine di valutare la sussistenza di ulteriori illeciti amministrativi e penali. Nella nostra provincia il personale della Squadra Mobile di Taranto e del Servizio Centrale Operativo – Sezione Investigativa di Lecce, con la collaborazione del Nucleo Vigilanza Ambientale della Regione Puglia, a seguito di attento monitoraggio del fenomeno dello smaltimento illecito ha eseguito numerosi controlli ed effettuato alcuni importanti sequestri. Nel territorio di Marina di Ginosa all’interno di un’azienda con un’area di circa di circa 20.000 mq.. i poliziotti hanno rilevato la presenza di un capannone di circa 800 mq. costruito in totale assenza dei relativi permessi al cui interno erano depositati un centinaio di veicoli alcuni dei quali non più marcianti e più di 50 motori automobilistici stoccati senza le previste autorizzazioni. Inoltre, è stato rilevato uno scarico di acque reflue industriali (liquami e detriti inquinanti derivati dai veicoli) senza le prescritte autorizzazioni. L’intera area interessata e tutti i veicoli in essa presenti sono stati sottoposti a sequestro preventivo d’urgenza. Sono in corso gli accertamenti sull’eventuale provenienza delittuosa delle auto e dei motori sequestrati. Sullo stesso versante jonico nel corso di un controllo in un’Azienda Agricola nel comune di Castellaneta il personale impiegato ha rilevato la presenza di un impianto di riscaldamento alimentato a biomassa, utilizzato per l’illecito smaltimento di rifiuti agricoli in misura e con modalità non conformi alla normativa di settore, oltre alla presenza di diversi cumuli di rifiuti, alcuni dei quali classificati pericolosi, stoccati senza le prescritte autorizzazioni, anche in questo caso è stato rilevato il mancato rispetto della normativa inerente lo sversamento di acque reflue. L’intera area interessata, di circa 3.000 mq, è stata sottoposta a sequestro preventivo d’urgenza. Infine nel territorio del comune di Ginosa Marina, lungo la S.S. 106, i poliziotti hanno accertato in un’area di circa 2.000 mq, già sottoposta a sequestro preventivo nel 2020 per reati di natura ambientale, la presenza non autorizzata di diverse migliaia di pneumatici usati, classificati quali rifiuti pericolosi; il mancato adempimento delle prescrizioni, da parte dei proprietari dell’area, è stato segnalato agli organi competenti per i relativi provvedimenti amministrativi. In un’area attigua all’area interessata, inoltre, lo scorso 15 aprile gli investigatori della Squadra Mobile individuarono all’interno di un locale attiguo, due serre con sei piante di cannabis indica, dell’altezza di 80 cm. circa, nonché tutto il materiale necessario alla illuminazione, riscaldamento ed alla coltivazione “indoor” delle piante, giunte già a buon punto di maturazione. Nel frangete venne arrestato il proprietario della piantagione. Nel versante opposto della Provincia jonica nel comune di San Giorgio Jonico nel corso di un controllo ad un’azienda di autotrasporti il personale della Polizia di Stato ha scoperto all’interno di una vasta area di più di 10. 000 mq l’interramento di rifiuti inerti di materiale edile, alcuni dei quali classificati come pericolosi, senza le prescritte autorizzazioni, con relativo sversamento di detriti inquinanti. Nel vicino comune di Faggiano inoltre è stata scoperta e sequestrata un’altra aerea di circa 36.000 mq dove erano stati abbandonati illecitamente diversi cumuli di rifiuti, alcuni dei quali classificati pericolosi, tra i quali “Eternit”, materiale plastico, pneumatici fuori uso, guaina bituminosa senza le prescritte autorizzazioni. L’attività rientra nella costante azione di prevenzione e monitoraggio condotta dalla Polizia di Stato, in un settore che da decenni rappresenta una fonte di ingente, illecito profitto anche per le organizzazioni criminali, al fine di porre un freno all’espansione dei c.d. crimini ambientali che danneggiano il territorio e mettono costantemente a rischio la salute dei cittadini.  ... #notizie #news #breakingnews #cronaca #politica #eventi #sport #moda Read the full article
0 notes
scienza-magia · 7 days
Text
Stati della materia esotica costituiti da soli gluoni
Tumblr media
Finalmente i fisici rilevano una nuova particella: le “Glueball”. Una nuova particella esotica, un gluone isolato, è stata scoperta dal gruppo di studio BES III e permette di comprendere meglio una delle forze fondamentali dell’universo. Secondo quanto pubblicato dalla rivista Physical Review Letters è stata scoperta una nuova particella fondamentale:  la “Glueball” cioè un gluone, particella dell’interazione nucleare forte, isolata e non combinata con nessuna altra particella. L’interazione nucleare forte è una delle quattro forze fondamentali dell’universo e il gluone è la sue espressione.
Tumblr media
Queste particelle sono previste secondo il Modello Standard della fisica che, per quanto criticato e ancora con dei problemi, cerca di  essere la spiegazione a tutte le particelle esitenti. Sebbene la materia che ci costituisce sia composta da atomi, che sono costituiti da protoni, neutroni ed elettroni, e dove i protoni e i neutroni sono costituiti da tre quark ciascuno – tutti tenuti insieme da gluoni attraverso l’interazione forte – questo non è l’unica combinazione possibile di particelle, secondo il modello standard. Secondo il modello standard abbiamo: - barioni (con 3 quark ciascuno) o antibarioni (con 3 antiquark ciascuno). - mesoni (con una coppia quark-antiquark). - stati esotici come i tetraquark (2 quark e 2 antiquark), i pentaquark (4 quark e 1 antiquark o 1 quark e 4 antiquark), o gli esaquark (6 quark, 3 quark e 3 antiquark, o 6 antiquark), ecc. - oppure, si possono avere anche stati costituiti da soli gluoni – senza quark o antiquark di valenza – noti come glueball. In un nuovo documento radicale appena pubblicato sulla rivista Physical Review Letters, la collaborazione BES III ha appena annunciato che una particella esotica, precedentemente identificata come X(2370), potrebbe effettivamente essere la glueball più leggera prevista dal Modello Standard. Ecco la scienza dell’affermazione e il significato di tutto questo.
Tumblr media
Tracce della camera a bolle di Fermilab, che rivelano la carica, la massa, l’energia e la quantità di moto delle particelle e delle antiparticelle create. Anche se possiamo ricostruire ciò che è accaduto nel punto di collisione per ogni singolo evento, abbiamo bisogno di un gran numero di statistiche per costruire prove sufficienti per affermare l’esistenza di una nuova specie di particelle. L’importanza della glueball sta nel fatto che è strettametne collegata con l’interazione nucleare forte, la forza che mantiene insieme i quarck nei protoni ed eletrroni e che poi tiene assieme i nuclei degli atomi. Si tratta dell’interazione più forte, 100 volte più forte di quella elettromagnerica. La scoperta della glueball, cioò di un singolo gluone, aiuterà a comprendere come funziona. Nel mondo della fisica delle alte energie, per trovare una particella non basta crearla in laboratorio e osservarla. Bisogna ripetere l’esperimento molte volte per verificare se le previsioni teoriche corrispondono ai risultati osservati. Questo è particolarmente importante quando si cercano particelle che esistono solo in condizioni rare. Molte particelle possono essere rilevate solo dalle firme lasciate quando altre particelle decadono. Nel corso del 20° secolo, sono state scoperte diverse particelle del Modello Standard, tra cui quark esotici come lo strano, il charm, il bottom e il top. Tutte le particelle contenenti questi quark sono instabili e decadono rapidamente. Per far esistere qualsiasi tipo di particella composita, devono essere seguite delle regole quantistiche. L’energia, la carica elettrica, il momento angolare e altre proprietà quantistiche devono essere conservate, ctanto per capirci che venga rispettata la legge per cui E=mc2. Read the full article
0 notes
gaetaniu · 10 days
Text
Gli astrofisici scoprono un nuovo metodo per la ricerca delle prime stelle
Gli astrofisici della HKU scoprono un nuovo metodo per la ricerca delle prime stelle. Un recente studio condotto dal gruppo di ricerca della professoressa Jane Lixin Dai del Dipartimento di Fisica dell’Università di Hong Kong (HKU) ha scoperto un nuovo metodo per individuare le stelle di prima generazione, note come stelle di Popolazione III (Pop III), che non sono mai state rilevate…
Tumblr media
View On WordPress
0 notes
newsnoshonline · 11 days
Text
I metalli pesanti nei capelli di Beethoven potrebbero spiegare la sua sordità, secondo uno studio Metalli pesanti nei capelli di Beethoven: una possibile spiegazione alla sordità Alti livelli di metalli pesanti rilevati nei capelli di Ludwig van Beethoven potrebbero essere collegati all’avvelenamento da piombo, contribuendo alla sua sordità e ad altre malattie, secondo uno studio recente. Concentrazioni allarmanti rilevate Analizzando DNA in due ciocche autenticate dei capelli del compositore, i ricercatori hanno rilevato elevate concentrazioni di piombo, arsenico e mercurio, come riportato su ‘Chimica Clinica’. Una ciocca conteneva 380 microgrammi di piombo per grammo di capelli, mentre l’altra 258 microgrammi. Questi valori sono molto superiori ai livelli normali, con arsenico 13 volte più alto e
0 notes