Tumgik
#riprendiamo da qui
meanwhiiile · 1 year
Text
22/05/23
non ho niente di quella sera.
non ho foto, non ho scontrini, non ho biglietti.
ho solo ricordi: nella mente, nel cuore, nella pancia, sulla pelle.
e scriverli su un pezzo di carta mi aiuterà a tenerli vivi.
20:27, viale d'Annunzio 48, fermata dell'autobus, sto aspettando il 23.
eccola, l'ansia, è arrivata.
21:09, ancora viale d'Annunzio 48, ancora alla fermata dell'autobus, ancora aspettando il 23.
l'ansia è ancora qui.
in più è arrivata la decisione di raggiungerla a piedi, 20 minuti, ce la posso fare, no? si.
la luna è così piccola.
21:30, arrivata, piazza Oberdan.
vedo una ragazza, no non è lei.
più avanti ce n'è un'altra, forse un po' le somiglia, ma non tanto.
forse non la riconosco.
21:32, "io attraverso adesso".
mi giro, eccola, la vedo, il cuore sta per scoppiarmi.
faccio pochi passi per andarle incontro.
ce l'ho davanti, la guardo negli occhi per la prima volta, sorrido.
"tu vai di là e io vado di qua"
e poi l'abbraccio.
e il cuore invece di esplodere si tranquillizza.
d'altronde erano 6 anni che aspettava questo momento, il cuore.
d'altronde è sempre stato questo l'effetto.
ci incamminiamo, andiamo a prendere il gelato.
Gelateria Zampolli, via Carlo Ghega.
la guardo negli occhi per la seconda volta.
"ma a me non piace il gelato"
"come non ti piace il gelato? giura"
"giuro"
"e allora perché mi hai detto di si?"
"sto scherzando, ovvio che mi piace il gelato"
e poi all'uscita
"me lo ricordavo che ti piaceva il gelato".
camminiamo mentre mangiamo il gelato e nel mentre parliamo di come mi sembra trieste, dell'università, del lavoro.
Canal grande, statua di James Joyce.
"aspetta aspetta"
"devi fare la foto, giusto, tu sei turista"
prendo la reflex, cade la mia scimmietta portafortuna.
volevo che la scattasse lei la foto.
avrei avuto un suo ricordo, avrei avuto una foto da riguardare nel tempo sapendo l'avesse fatta lei.
niente, non ha voluto.
"domani devi farmi tornare qui per scattarla?"
la guardo per la terza volta negli occhi.
si, la sera dopo sono tornata lì per scattarla.
continuiamo a camminare, mi sto sporcando tutta col gelato.
sapevo sarebbe successo.
succede sempre.
"ti passo un fazzoletto, aspetta"
"ce l'ho ce l'ho, eccoli, no non volevo questi, eccoli, si, questi"
"perché questi?"
"sono più profumati"
"mi piace questa cosa"
pulisco la coppetta del gelato.
"me la tieni un attimo? è pulita ora"
"avrei potuto tenertela anche prima"
mi pulisco anche le mani.
riprendo la mia coppetta.
riprendiamo a camminare.
"non ho un bel ricordo di roma"
"come non hai un bel ricordo di roma, me ne hai sempre parlato benissimo"
ho sbagliato.
non tutti i ricordi associati a roma sono belli.
poi lo esprimo meglio dopo, mentre siamo sedute al molo.
verso il Molo Audace.
"guarda c'è una fontana se vuoi sciacquarti"
apro.
mi sciacquo.
mi bagno.
"sono impedita nel fare determinate cose"
mi avvicino a lei con le mani bagnate come se volessi lanciarle l'acqua addosso.
"no no no, lo sapevo"
cerca di allontanarsi.
cammina dietro di me.
"dai suu che ormai sono asciutte"
molo Audace, ci sono delle scale.
"per me possiamo sederci qua"
scende uno scalino.
"ma perché l'acqua è così alta?"
si siede, mi siedo.
la guardo per la quarta volta negli occhi.
nave da crociera, abitanti di trieste, biglietti che loro studenti non comprano per davvero.
si è fatto tardi, andiamo via.
"mi aiuti ad alzarmi?"
le porgo la mano.
non mi piace chiedere aiuto.
ma mi è piaciuta la sua mano che mi ha tirato su.
mi accompagna fino a quasi metà strada, ci abbracciamo, ci salutiamo.
mi allontano.
"ora quando ci vedremo un'altra volta? tra altri sei anni?"
non risponde, consapevoli, entrambe, che probabilmente sarà stata la prima e l'ultima.
mi giro un'ultima volta.
la guardo negli occhi l'ultima volta.
"ciao"
"ciao"
sono nell'autobus e penso, in ordine:
mi è sembrato di conoscerla da una vita.
beh ovvio, è così, è come se fosse una vita.
sono riuscita a guardarla negli occhi solamente 5 volte.
è l'unica persona al mondo con cui mi è successo.
di solito guardo tanto le persone negli occhi, mi piace.
con lei non riuscivo.
incrociavo i suoi occhi.
troppo forti.
dovevo per forza distogliere lo sguardo.
il mio primo amore.
quel cerchio si è chiuso.
e si è chiuso lì davanti al mare.
12 notes · View notes
sono-sotto · 2 years
Text
Ok, è qualche giorno che non scriviamo nulla. Non volevo ammorbarvi con le mie storielle ciniche più del dovuto, anche perché lavoro come una dannata, quindi non è che abbia molto da raccontarvi, ma siccome Mia folleggia per entrambe (e probabilmente in questo esatto momento sta scopando, go amica go) vi racconto un piccolo aneddoto della nostra vacanza estiva, utile a spiegarvi in che cazzo di situazioni assurde lei riesca a ficcarsi. E sì, signori: è tutto vero.
Siamo in vacanza in Spagna. Una sera decidiamo di andare a ballare. Ci mettiamo in ghingheri e ci tiriamo a lucido, siamo entrambe single e con l’autostima sopra i capelli, non ci ferma nessuno. Conclusi i preparativi concordiamo d’essere due fighe da paura e usciamo. Arriviamo in una piazzetta piena zeppa di locali: sopra lounge bar, sotto discoteca. Ne scegliamo uno a caso, entriamo e scendiamo. La musica è pessima. La gente altrettanto. I drink fanno schifo e costano un abuso. Insomma, la serata non pare nulla di che. Per fortuna ad allietarla ci sono due inglesi abbastanza intraprendenti. Uno dei due si distingue subito per la sua verve da lord e ficca la lingua in bocca a Mia. L’amico, invece, è un po’ più coglione e non capisce che forse deve levarsi dal cazzo e lasciar lavorare il compare. Allora gli ficco la lingua in bocca io. Faccio schifo con l’inglese, mi è sembrato l’unico modo efficace per tenerlo occupato. Segue un limone abbastanza indecente (per quanto mi riguarda, non parlo per Mia). Conclusa la parentesi britannica saliamo a fumarci una sigaretta e perdiamo di vista i due inglesi.
Scendendo nuovamente, Mia fa conoscenza con un ragazzo italiano,  per l’esattezza della nostra stessa regione. I due parlano seduti su uno dei divanetti. La lascio un secondo da sola per recuperare da bere (15 fottuti euro per un gin tonic di merda) e quando torno lui le sta ispezionando l’ugola con la lingua. Bella lì, penso. Mia e il suo nuovo amico si baciano con trasporto, si attaccano e si staccano con la passione di chi non scopa da eoni. Grande Mia, cazzo. Io intanto mi godo la scena mentre consumo quattro chiacchiere di circostanza con un gruppo di napoletani. Dopo un’intensa mezz’oretta di giravolte voluttuose a ritmo di musica, Mia viene da me confidandomi che il tipo le ha proposto di andare in bagno con lui. Conveniamo entrambe che è squallido e ce ne saliamo per un’altra sigaretta. Lo squallido insiste per farsi lasciare il contatto da Mia. Se lo scambiano e ce ne andiamo. 
Tra una cosa e un’altra si è fatto piuttosto tardi, il locale sta chiudendo e per noi è giunta l’ora di cambiare aria. Rientriamo un’ultima volta per andare in bagno e, plot twist, Mia scopre di non avere più il telefono. Panico totale. Scendiamo sotto a cercarlo. Sui divanetti, sotto la consolle, al bar. Chiediamo a chiunque. Del telefono di Mia nemmeno l’ombra. Nel frattempo io martello il numero di Mia con un bel po’ di chiamate. Squilla. Buon segno. Dopo 10 minuti di delirio totale mi rispondono dal telefono di Mia. Mi parlano in inglese. è un ragazzo. Ci mettiamo d’accordo sul luogo in cui beccarci e, staccata la chiamata, tiriamo un sospiro di sollievo.
Senza perdere tempo ci dirigiamo nel posto stabilito. Qui vediamo spuntare il tipo squallido che aveva proposto a Mia di andare in bagno. Io rimango un attimo basita; Mia non realizza, ha bevuto parecchio. Gli andiamo in contro. Questo ci ridacchia in faccia e raffazzona un paio di scuse implausibili. Io mi sto incazzando. Visibilmente. Ma che scherzo di merda è?! Come ti viene in mente?! Questo mi guarda, mi mette una mano su una spalla e mi chiede di stare tranquilla. Tranquilla un cazzo. In tutta risposta lo spingo via. Mia dietro di me ride come una scema. Sa come sono quando mi arrabbio e sa che vale la pena godersi la scena. Dopo una serie di insulti ci riprendiamo il telefono e ce ne andiamo.
Non contento, lo Squallido manda un messaggio di scuse sul mio telefono, io non ci vedo più, compongo il numero, sollevo la cornetta e lo insulto ancora. Orami è diventato più un passatempo che una vera e propria necessità. Questo mi insulta a sua volta e dopo dieci minuti buoni passati ad urlarsi addosso gli attacco in faccia dicendo “se vuoi fotterti la mia amica non le fottere il telefono.” Non vi dico le risate di Mia. 
Ancora ora, ripensandoci, rimango sconvolta dal coraggio. Questo aveva in testa la segatura, fidatevi di me.
Bah.
12 notes · View notes
questouomono · 2 years
Text
Questo uomo no, #129 - Quello che siamo tutti sulla stessa barca
*
Tumblr media
Ricomincio ad andare, ogni tanto, quando posso, sulla spiaggia, e ricomincio ad assistere a quelle scene di ordinario razzismo che si consumano lì, continuamente. Chi sta comodamente a prendere il sole mercanteggia l’acquisto di qualcosa con il nero o la nera che passano tra gli ombrelloni, evitando accuratamente di accorgersi delle innumerevoli differenze in azione in quel banale rapporto solo apparentemente commerciale. Ieri l’ultima schifosa battuta sentita ad alta voce: “no scusa, dieci euro non te li posso dare, non è che noi pure possiamo spendere tanto, c’abbiamo problemi anche noi, ti vorrei aiutare ma è così, in fondo siamo tutti sulla stessa barca”.
Siamo sulla stessa barca? Davvero?
Alika Ogochukwu su quale barca era?
Sulla sua barca è stato possibile che un tizio, per un motivo qualsiasi ma certamente sbagliato e ingiusto, ha potuto ammazzarlo di botte davanti a decine di persone che per lunghi minuti hanno assistito alla sua aggressione senza impedirla, senza coinvolgere i loro corpi - erano su un’altra barca? - in quella lotta per lui mortale.
Sì, lunghi minuti. Perché per ammazzare qualcuno di botte ci vuole tempo. Ci vogliono molti colpi, colpi che fanno male, che provocano dolore, lamentele, urla; colpi che fanno un rumore molto particolare, distinguibile e riconoscibile, di carne che si illividisce, di ossa che scricchiolano, di arti che si afflosciano. Suoni e rumori che molti hanno sentito, e che adesso porteranno con sé per sempre - o forse dalla barca di Alika non viene nessun suono?
Sì, lunghi minuti, come anche si vede dalle riprese fatte dalle persone presenti. Che non sono intervenute con i loro corpi in mezzo ai due corpi in lotta, ma hanno fatto intervenire le loro telecamere. Quello che succede alle persone quando una telecamera si frappone tra i corpi e la realtà lo disse già Walter Benjamin in un saggio scritto quasi novant’anni fa. Il titolo era lungo e buffo, sicuramente qualche volta vi avrà fatto sorridere. È un saggio difficile da leggere, lo so, ma anche perché è difficile superare l’abisso di indifferenza che quelle parole di Benjamin descrivono spalancarsi tra noi e le vite che riprendiamo con una telecamera.  
Su quale barca era Walter Benjamin? Ah, già. La telecamera di Alika, come volevasi dimostrare, se l’è presa il suo aggressore.
Alika Ogochukwu è stato ucciso dal razzismo, perché non era sulla stessa barca di chi aveva intorno, anche se viveva sullo stesso marciapiede, nelle stesse strade della stessa città, nello stesso paese. Come non lo sono tuttə i neri e le nere italianə per nascita e cultura; come non lo sono tuttə i neri e le nere che passano per questo paese per andarsene in un altro ma rimangono qui imprigionati da una burocrazia razzista; e quellə che rimangono anche non volendo, allora rubano il lavoro o sono put****, o tutt’e due.
Razzismo e sessismo e tutte le altre forme discriminatorie sono quelle che producono quelle opportunistiche metafore, quelle immagini così poetiche e piene di violenta indifferenza che servono a uccidere e a non sentirsi complici di chi uccide. “La stessa barca”, “il mercato”, “l’amore”, “il destino”, “la provvidenza”, “la passione”, “il raptus”, “la politica”... uh, quante barche.
Tu in che barca stai?  
9 notes · View notes
scorcidipoesia · 2 years
Text
Ascolta amore la vita risuona
in noi come corda spezzata.
[...]
Siamo qui, amore.
Gli attimi se ne sono andati
come rondini già da tempo volate via.
Potremmo essere là, amore -
come sempre.
Lo so, quando ti tocco,
riprendiamo coraggio.
Dieter Schlesak
7 notes · View notes
bergamorisvegliata · 5 months
Text
I LUOGHI DELL'ANIMA
Tumblr media
E riprendiamo a visitare anche quei luoghi che sono un ideale "mix" tra arte, natura, storia, luoghi con i quali la pace dentro di noi si fa ancora più forte e allo stesso poetica, luoghi intrisi di romanticismo, meraviglia e sogno allo stesso tempo.
Dopo un periodo di problematiche tecniche, e sul finire delle "feste 2023-'24" la nostra anima ci porta nel paese dei piccoli per eccellenza, ovvero Collodi che per varie ragioni non stiamo a spiegare cosa rappresenta per l'infanzia!
Tumblr media
CENNI STORICI
Collodi ha avuto una storia molto travagliata, come tutti i paesi che si trovavano in una posizione geografica strategica.
La storia di Collodi è molto segnata dalle vicende svoltesi intorno alla famiglia Garzoni, che secondo gli storici ha forti analogie con la storia della famiglia Uberti di Firenze.
La famiglia Garzoni apparteneva ai Ghibellini ed è per questo che ebbe sempre come nemica la Guelfa Firenze.
Nel momento in cui (1339) Firenze ebbe consolidato il suo potere su tutta la Valdinievole, la famiglia Garzoni fu costretta ad emigrare a Lucca dove fu accolta con benevolenza.
Questo esilio fu causato non dalla città di Pescia, che ebbe solo benefici dalla famiglia Garzoni, ma da Firenze che, temendola, la costrinse a stare lontano.
Per tutto il secolo XIV Collodi ebbe una vita intensa, partecipò dalla parte dei Ghibellini, alle battaglie di Montecatini (1315), di Altopascio (1325), al fallito tentativo di riprendere Pescia, e alle disastrose vicende della guerra fra Pisa e Firenze.
La famiglia Garzoni dopo essere diventata lucchese conservò i suoi possedimenti a Collodi, a San Martino, e a Sesto.
L’antico Borgo la cui esistenza è stata attestata a partire dalla fine del XII secolo, ha una origine simile a quella di molti altri borghi medievali, per motivi prevalentemente militari la popolazione fu costretta a salire sulla collina per meglio difendersi da eventuali attacchi di nemici.
Il Borgo si presenta come una vera e propria “cascata” di case piccole e arrampicate sul pendio di un colle scosceso, disposte sui lati di due triangoli che si toccano con i vertici.
Alla base del triangolo superiore c’è l’Antica Rocca, all’ altra, invece, la maestosa Villa Garzoni, che sorge sulle rovine dell’antico Castello medievale e che sembra sorreggere l’intero borgo.
Tumblr media
Passeggiando per le viuzze del paese si osserva con stupore lo stato di conservazione del borgo.
Si possono ancora ammirare le pietre che lastricano le piccole vie in mezzo alle case che perlopiù mantengono il loro aspetto medievale, i resti delle strutture fortificate come alcune porte del borgo, e, all’estremità scorgiamo la Rocca con un ampio recinto ed alcune torri, di cui una trasformata in campanile.
Tumblr media
Giunti ormai all’apice dell’antico borgo del castello si contempla la stupenda Pieve di San Bartolomeo da dove si gode di uno splendido panorama.
Collodi oggi concentra le sue attività intorno alle attrazioni turistiche che sono :
La Villa Garzoni e il suo Giardino all’Italiana, la Butterfly House e il famosissimo Parco di Pinocchio.
Un turista che arriva a Collodi si imbatte subito nelle tante bancarelle che possono soddisfare ogni esigenza, offrono infatti souvenir, cibo, bevande….. ecc.
In ogni momento dell’ anno, ma soprattutto da Aprile a Ottobre Collodi ospita migliaia di visitatori da ogni parte d’Italia e del mondo.
L’ultima settimana di agosto Collodi festeggia il Santo patrono S.Bartolomeo. il paese si arricchisce di appuntamenti divertenti e di importanti eventi religiosi.
Tumblr media
…è qui, tra le case arroccate una sopra l’altra, che Carlo Lorenzini trovò la sua ispirazione per il celebre romanzo…
Ricordati che il 27 maggio è il compleanno di Pinocchio!! Tutti gli attrattori del paese di Collodi festeggiano il burattino. Non mancare!!
Tumblr media Tumblr media
https://www.collodi.com
0 notes
cinquecolonnemagazine · 8 months
Text
Campi Flegrei: il piano d'emergenza in caso di eruzione
Campi Flegrei: qual è il piano d'emergenza in caso di eruzione? Riprendiamo un discorso aperto su queste pagine circa una settimana fa per riprenderlo dall'esatto punto in cui ci eravamo interrotti. La situazione sismica della zona non accenna a migliorare e sembra più che mai indispensabile pensare alle misure più urgenti. Esiste un piano d'emergenza? A quando risale? La popolazione è stata adeguatamente formata? Il piano d'emergenza per l'eruzione nei Campi Flegrei Iniziamo col dire che il Piano d'emergenza per il rischio eruzione nei Campi Flegrei c'è e risale al 2017, anno in cui è stato approvato dal Comune di Napoli insieme al piano d'emergenza per il rischio Vesuvio. E' liberamente consultabile sul sito della Protezione civile. L'esecuzione del piano prevede la compartecipazione di diversi Comuni dell'area flegrea e non solo, Regione Campania e Protezione civile. L'area interessata dall'eventuale rischio è stata divisa in due zone con colori distinti: zona rossa, zona gialla. La zona rossa è quella più esposta al pericolo di "invasione di flussi piroclastici che, per le loro elevate temperature e velocità, rappresentano il fenomeno più pericoloso per le persone" come si legge sul sito della Protezione civile. In caso di allarme l'evacuazione è l'unica possibilità per salvare gli abitanti. La zona rossa comprende: - i Comuni di Pozzuoli, Bacoli, Monte di Procida e Quarto, per intero; - parte dei Comuni di Giugliano in Campania, di Marano di Napoli - alcune municipalità del Comune di Napoli per un totale di 500mila abitanti. La zona gialla è più esterna rispetto alla rossa, il rischio per i Comuni interessati è che vengano invasi dalle ceneri vulcaniche. Per questa zona, l'evacuazione è considerata un'ipotesi temporanea limitata a quegli edifici resi inagibili o difficilmente accessibili dall'accumulo delle ceneri. La zona gialla comprende: - i Comuni di Villaricca, Calvizzano, Marano di Napoli, Mugnano di Napoli, Melito di Napoli e Casavatore - 24 quartieri del Comune di Napoli per un totale di 800mila abitanti. Come funziona il piano d'emergenza Anche per l'attuazione del piano d'emergenza dobbiamo distinguere due fasi: "pre-allarme" e "allarme". In fase di "pre-allarme" chiunque voglia può allontanarsi in modo autonomo raggiungendo parenti, seconde abitazioni, ricevendo un contributo economico dallo Stato. In fase di "allarme" la popolazione residente nella zona rossa dovrà allontanarsi obbligatoriamente e potrà farlo in modo autonomo o assistito. I tempi previsti per la realizzazione del piano ammontano a 72 ore, pari a 3 giorni articolate nel seguente modo: - le prime 12 ore dovranno servire alle persone per prepararsi e alle autorità locali per predisporre le misure necessarie per la regolazione del traffico; - le successive 48 ore vedranno la partenza di tutti gli abitanti della zona rossa. Partenza contemporanea ma cadenzata dal cronoprogramma stilato dai rispettivi Comuni; - le ultime 12 ore serviranno per risolvere eventuali criticità e provvedere all'allontanamento del personale operativo della Protezione civile. Chi sceglierà di allontanarsi con il trasporto assistito dovrà recarsi presso le Aree di attesa previste dai piani di protezione civile comunali. Da qui sarà trasferito presso le Aree di incontro site fuori della zona rossa dalle quali partirà con pullman, treno o nave per essere trasferito presso i Punti di prima accoglienza. A ogni quartiere è stata assegnata, infatti, una Regione o una Provincia autonoma gemellata che accoglierà le persone che hanno dovuto lasciare la propria abitazione. Chi sceglierà di allontanarsi autonomamente dovrà farlo seguendo esclusivamente i percorsi stradali di uscita dalla zona rossa stabiliti dal Piano di allontanamento. Se vorrà usufruire della sistemazione prevista dallo Stato potrà recarsi autonomamente verso i Punti di prima accoglienza presso le Regioni e le Provincie autonome gemellate. Se invece vorrà usufruire del contributo di autonoma sistemazione potrà proseguire verso la sistemazione individuata autonomamente. Il flusso in uscita dalla zona rossa sarà regolato dal funzionamento di cancelli che cadenzeranno il traffico in uscita. Cosa manca al piano d'emergenza Il piano d'emergenza, dicevamo, risale al 2017 mentre le ultime esercitazioni sono state effettuate nel 2019. E' chiaro che sarà necessario fare qualche aggiornamento anche in base agli ultimi sviluppi della tecnologia. Il presidente della Regione Campania, Vincenzo De Luca, nel corso di uno dei tavoli istituiti per fare il punto della situazione con i responsabili locali della Protezione civile e il ministro Musumeci, ha annunciato l'organizzazione di nuove prove. Ha, inoltre, paventato la possibilità di utilizzare la nuova tecnologia dell'IT-Allert per lanciare appunto l'allarme alla popolazione. In copertina foto di valentina Ficuciello da Pixabay Read the full article
0 notes
ascoltarepodcast · 8 months
Photo
Tumblr media
SMARTPHONE IN SALSA OPEN SOURCE, GIOIE E DOLORI DEGLI UTILIZZATORI - EP. 76
** Episodio 76** - "Smartphone in salsa Open Source, gioie e dolori degli utilizzatori"
E riprendiamo le trasmissioni con questa puntata dove io -Stefano - con Giorgio e Maurizio parliamo con Daniele della sua esperienza con degli smartphone che ha provato, dove erano installati dei sistemi operativi Open Source: saranno stati all'altezza di quelli "commerciali"? Lo scoprirai seguendoci in questa chiacchierata :-)
Ti auguriamo quindi un buon ascolto e ti ricordiamo che, se anche tu vuoi dire la tua su quello che condividiamo, puoi scriverci su:
telegram.me/librepodcast
#librepodcast:matrix.org
P.S. Abbiamo (finalmente) riaggiornato la numerazione degli episodi, quindi potresti trovare alcune discrepanze con i titoli del vecchio feed.
--***-- Per ascoltare la puntata e per altri link vai qui su:⁠ ⁠⁠⁠⁠⁠⁠⁠⁠⁠https://librepodcast.carrd.co/⁠⁠⁠
--***--
Vi ricordiamo che potete ascoltarci anche su Radio Tomoko ( https://www.radiotomoko.com/librepodcast )  che ringraziamo sempre tantissimo per ritrasmetterci e anche  su Telegram nel canale https://t.me/UnitooWebRadio_Podcast gestito da Radio Unitoo ( https://www.unitoo.it/progetti/radio/  ) che ringraziamo ulteriormente per il supporto
Intro & background music
Chronos - Alexander Nakarada
⁠FreePD.com⁠ - 100% Free Music
Free for Commercial Use, Free Of Royalties, Free Of Attribution, Creative Commons 0
Outro:
Uberpunch by Alexander Nakarada | ⁠https://www.serpentsoundstudios.com⁠
Music promoted by ⁠https://www.free-stock-music.com⁠
Creative Commons / Attribution 4.0 International (CC BY 4.0)
https://creativecommons.org/licenses/by/4.0/
0 notes
e-o-t-w · 9 months
Text
Eyes on the world #158
Tumblr media
Dopo una breve (ma intensa) sosta per ferie, torniamo leggermente a ranghi ridotti. Per il momento.
Questa settimana solo notizie principali, giusto per riprendere con calma. Solito giro in Ucraina (con grosse novità), poi passaggio in USA, Giappone e – perché no – sulla Luna.
Riprendiamo più carichi che mai. Partiamo 👇
🇺🇦 GLI ATTACCHI A MOSCA, LA MORTE DI PRIGOZHIN, L’INGRESSO IN CRIMEA: LA SETTIMANA IN BREVE
(1) Torniamo di corsa sugli ultimi aggiornamenti provenienti dall’#Ucraina, piuttosto intensi. Innanzitutto, cominciamo dalla scorsa settimana, quando nella notte tra giovedì e venerdì un nuovo attacco con droni ha colpito la capitale russa Mosca, e più nello specifico l’Expocentre, complesso utilizzato prevalentemente per congressi nel centro della città. Nessun commento da parte dell’Ucraina, ma neanche morti o feriti segnalati dall’agenzia statale russa Tass. L’esercito ucraino si è fatto sentire anche per la distruzione di un bombardiere strategico supersonico russo, un aereo progettato per attacchi nucleari (il mezzo si trovava in una base militare a sud di San Pietroburgo), ma anche mercoledì per l’azione di un drone contro un altro grattacielo in centro a Mosca, anche qui senza conseguenze tragiche. Restando in tema di armamenti, gli #USA hanno dato l’ok a Danimarca e Paesi Bassi (entrambi membri della NATO) per inviare all’Ucraina jet militari F16, tanto richiesti soprattutto dal presidente Zelensky dall’inizio della guerra. Verranno utilizzati probabilmente verso la fine dell’anno, dal momento che gli USA hanno imposto l’addestramento per i piloti ucraini prima di poterli mettere in campo. La #Russia non è comunque rimasta con le mani in mano, dal momento che lo scorso weekend ha colpito la città di Chernihiv, nel nord dell’Ucraina, con diversi missili; hanno perso la vita almeno 7 persone, mentre i feriti sono centinaia. Prima di parlare dell’avvenimento più importante della settimana, un piccolo aggiornamento sui vertici dell’esercito russo. A non farne più parte è il comandante delle Forze aerospaziali russe Sergei #Surovikin, secondo molti a conoscenza (e forse anche supporter) dei piani del gruppo Wagner in occasione della rivolta – poi scongiurata – di fine giugno. Al suo posto il capo di stato maggiore dell’aeronautica Viktor Afzalov. Tornando al gruppo #Wagner, secondo l’autorità dell’aviazione civile russa, sembrerebbe (il condizionale è d’obbligo) che il capo della milizia Yevgeny #Prigozhin sia rimasto vittima di un incidente aereo, dopo che mercoledì sera un mezzo privato sul quale presumibilmente si trovava è precipitato a circa 100 km a nord-ovest di Mosca. A bordo con lui 9 persone, tutte decedute in base a quanto riportato. L’aereo, dalle prime ricostruzioni, sarebbe stato abbattuto da un’esplosione interna (probabilmente una bomba) e al suo interno ci sarebbe stato anche Dmitry Valeryevich Utkin, altro fondatore del gruppo Wagner insieme a Prigozhin. Tuttavia, nessun governo o media al mondo ha ancora ufficialmente dato Prigozhin per morto, pur essendo nella lista passeggeri ufficiale del velivolo. Solo il presidente russo Putin ha fatto le condoglianze alle famiglie dei defunti, i cui corpi sono stati requisiti immediatamente dalle autorità russe senza alcuna informazione sulle autopsie e/o sulle operazioni di riconoscimento dei corpi. C’è anche da dire che Prigozhin per anni ha fatto di depistaggi, fake news e disinformazione in generale il proprio pane quotidiano e, di conseguenza, c’è quantomeno da sospettare che anche questo caso non sia diverso. Ad avvalorare la tesi della morte del capo del gruppo Wagner il curioso gioco di luci creato nella sede del gruppo situata a San Pietroburgo, che nella notte di mercoledì hanno ricreato una croce nella facciata principale. Nel frattempo, giovedì le autorità ucraine hanno fatto sapere che delle truppe sono entrate nel territorio della #Crimea per la prima volta dall’annessione russa. Dell’operazione ancora si sa poco o nulla e non ci sono state conferme ufficiali da parte dei diretti interessati o dalla Russia.
🇺🇸 GLI USA INCONTRANO COREA E GIAPPONE. POI PRIMO SCONTRO TRA REPUBBLICANI, MA SENZA TRUMP, CHE…
(2) Ci spostiamo negli Stati Uniti, dove in settimana ci sono stati tanti sviluppi interessanti, a partire intanto dall’incontro tra USA stessi, Corea del Sud e Giappone. È stato il presidente americano Joe #Biden a richiedere l’incontro, al fine di rafforzare la collaborazione tra i 3 paesi e – probabilmente – per contrastare l’influenza della Cina in quell’area di Pacifico. Più che tra USA e i paesi orientali, l’incontro è stato voluto per distendere gli animi tra Corea e Giappone, il cui rapporto non è mai stato troppo rilassato dalla Seconda guerra mondiale. Rimanendo in tema di questioni tra Cina e USA, il dipartimento di Stato degli Stati Uniti ha approvato la vendita a #Taiwan di un sistema di tracciamento da montare sopra gli F-16 in loro possesso. In questo modo i movimenti di obiettivi esterni verranno tracciati a infrarossi piuttosto che con i più classici radar, la cui attivazione consentiva alla Cina di raccogliere dati sulla posizione e la velocità di risposta dei sistemi di difesa dell’isola. L’altro argomento principale della settimana ha riguardato, indirettamente, il primo dibattito tra i candidati #Repubblicani nella corsa alla Casa Bianca del prossimo anno. L’incontro, andato in onda in diretta tv, ha visto 8 personalità scontrarsi su un palco a Milwaukee, dove a farla da padroni sono stati l’ex vicepresidente Mike Pence, il governatore della Florida Ron DeSantis, ma anche l’imprenditore di origini indiane Vivek Ramaswamy (secondo molti il vero vincitore della serata). Il grande assente? Il candidato principale del partito, l’ex presidente Donald #Trump, in altre faccende affaccendato. Giovedì Trump si è presentato al carcere della contea di Fulton, in #Georgia, dopo che la procura a metà agosto lo aveva accusato di voler sovvertire il risultato delle elezioni presidenziali del 2020 servendosi di un’organizzazione definita criminale a tutti gli effetti. La sua foto segnaletica è diventata subito virale e l’ex presidente è stato subito scarcerato dopo aver pagato una cauzione da 200.000 dollari. Si resta in attesa di capire quando potrà svolgersi il processo. Intanto anche il suo ex avvocato Rudy Giuliani si è consegnato alle autorità per la stessa accusa.
🇯🇵 INIZIA IL RILASCIO DELLE ACQUE DELLA CENTRALE NUCLEARE DI FUKUSHIMA NELL’OCEANO PACIFICO
(3) Facciamo un salto rapido in #Giappone, dove giovedì è iniziato il rilascio nell’oceano Pacifico delle acque utilizzate per il raffreddamento della centrale nucleare di #Fukushima, colpita da un devastante terremoto (e un successivo tsunami) nel 2011. Pur essendo una pratica piuttosto sicura e approvata persino dall’Agenzia internazionale per l’energia atomica (AIEA) delle Nazioni Unite, ci sono state parecchie polemiche su presunti rischi per la salute della popolazione e della fauna locale. Il sistema di filtrazione ha fatto in modo che pressoché ogni traccia di materiale radioattivo sia stato rimosso prima del rilascio in mare (a rimanere è solo il trizio in concentrazioni piuttosto basse). Tuttavia, nonostante le rassicurazioni del governo e degli esperti, è stato soprattutto il settore della pesca ad avanzare le obiezioni più grandi, probabilmente preoccupato di non riuscire più a vendere quanto preso nelle acque immediatamente interessate dalla pratica (ovvero quelle della zona di Fukushima). In Cina, Corea del Sud e alcuni stati del Pacifico sono state infatti introdotte alcune limitazioni alle importazioni di pesce proveniente dal Giappone, il cui prezzo – per ovvi motivi – è calato drasticamente. I primi serbatoi d’acqua verranno riversati nel giro di poco più di 2 settimane, mentre entro il marzo 2024 sono previste altre 3 dispersioni di quantità simile (quasi 8.000 metri cubi d’acqua).
🌕 CHANDRAYAAN-3 E LUNA-25 PORTANO INDIA E RUSSIA SULLA LUNA, MA CON RISULTATI OPPOSTI
(4) Chiudiamo sulla #Luna, letteralmente, dal momento che due paesi hanno provato a raggiungerla con due risultati diametralmente opposti. Partiamo dalla Russia, la cui sonda Luna-25, nell’ambito della prima missione lunare dal 1976, sarebbe dovuta atterrare sul polo sud del satellite lo scorso lunedì. Ebbene, in seguito alla perdita di contatto con l’agenzia spaziale russa Roscosmos, è venuto fuori che la sonda si è schiantata sulla superficie lunare. La missione era partita non lontano dal confine cinese, dalla città di Vostochny, lo scorso 11 agosto e non è ancora chiaro cosa abbia causato lo schianto, anche se la Roscosmos ha avviato un’indagine in merito. Esito completamente diverso per la missione indiana Chandrayaan-3, giunta sul suolo lunare alle 14.32 italiane di mercoledì. Nel corso delle prossime settimane il rover mandato in esplorazione esaminerà ciò che troverà sul satellite. Si tratta del quarto paese al mondo dopo USA, Unione Sovietica e Cina ad aver compiuto un atterraggio controllato sulla Luna, particolarmente importante dopo il fallimento della missione Chandrayaan-2 nel 2019 (anch’esso schiantatosi al suolo).
Rientro soft questa settimana. Le brevi? Forse tra una settimana.
Alla prossima 👋
0 notes
Text
instagram
Qui c'è una semplice domanda da farsi:
Perché ci siamo tolti Sanchez se lo riprendiamo dopo un anno?
Ma soprattutto, perché abbiamo preso Correa al tempo?
0 notes
wosocomix · 1 year
Note
[cercherò di rimanere oggettivx, ma è comunque la mia squadra del cuore quindi metto le mani avanti]
la mia opinione è che sta diventando molto come la maschile, e non è un complimento. Va bene, joe ci ha portato il triplete l'anno scorso, ma questa stagione stiamo per rimanere senza trofei, e non ci si può soffermare sul passato. Stesso discorso per le giocatrici: se è come giocare in 10 (o meno), tanto vale panchinare o dare via qualcuna, con tutto il rispetto e l'amore del mondo. Non entrerò nel dettaglio con il discorso di sbg perché tra infortuni e altro è complicato, ma non è difficile da vedere che l'ambiente alla juve sia abbastanza pesante un giorno sì e l'altro pure.
Il discorso veterane... alcune sono in netto calo. Il problema è che non si fidano delle giovani (giustamente, se non le metti manco 5 minuti in una partita già decisa). Il mercato disastrato di questa stagione non ci ha aiutato, anzi ci siamo tirati la zappa sui piedi.
Cerco di negarmelo, di ignorare i problemi pensando "dai è una fase, ci riprendiamo". Ma è difficile quando il nostro peggior nemico siamo noi stessi.
Ci sono molte altre cose che voglio dire, ma non riesco neanche a organizzare i pensieri in questo momento
Grazie per le tue parole, mi trovi d'accordo qui. 🤜🤛
1 note · View note
Text
17 APRILE 2023
Giovedì sera sono riuscita a passare dal giornalaio/tabaccaio della stazione per chiedere al tipo se avevano l’uscita del libro di autori giapponesi della settimana (ero passata la mattina ma c’era la moglie che mi ha detto che non avevano ancora sistemato le uscite varie e mi ha consigliato di passare la sera) e lo aveva :)) e quindi l’ho preso. Dato che era tardi ho pensato di scrivere a Daniele la mattina dopo, nel mio tragitto verso lo studio, del libro. Appena gli ho mandato la foto mi manda un audio dove dice che mi stava pensando stamattina (sèè) e mi chiede info sulla missione archeologica. Io gli rispondo e parliamo un po’ finché non arrivo in studio, poi durante la giornata continuiamo a scriverci non appena siamo liberi. Mi ha detto che sta facendo un qualcosa di simile ad una missione archeologica con un gruppo di tedeschi ed austriaci nel castello della sua città. Non so come fa a trovare sempre cose fighe da fare. Sabato poi assurdo, ha visto una mia storia. È assurdo perché in tutto l’anno che lo conosco non si è mai degnato di cliccare l’icona di instagram per cose sue, figurati per gli altri, e subito dopo mi manda un audio di 3 secondi dove dice ‘appena puoi sentiamoci’. Io potevo chiamarlo sabato perché quando ho visto il messaggio non c’era nessuno a casa e avrei potuto parlare liberamente ma bho, ho preferito aspettare. Tra tutti i mental breakdown di mia sorella per il dottorato io sono riuscita a studiare poco quindi ho dato priorità a quello. Questo weekend ho finito il capitolo su esproprio e il capitolo su norme antincendio. Durante la settimana voglio riprendere a vedere qualche pagina in più così nel weekend sento di poter andare avanti più facilmente. Adesso avrò sabato, domenica, il ponte di lunedì e martedì di festa, quindi mi posso organizzare come si deve. A Daniele ho scritto stamattina che oggi appena esco lo chiamo (ancora pensa che lo sto ignorando) e mi detto subito ‘oook’, oggi scoprirò se mi deve dire qualcosa di specifico o voleva solo sentirmi a voce.
C’è anche una news sul fronte ile, mi ha mandato un audio e io non volevo aprirlo, poi mi ha mandato un messaggio chiedendomi se mi ricordavo un link di una pagina internet e quindi ho aperto la chat e ho fatto la persona adulta matura, le ho girato il link e le ho detto che nella pausa sento l’audio. Ora faccio pausa e vado in bagno a sentirlo, chissà che mi dice, aggiornamenti su di lei o mi sta chiedendo solo qualcosa (are we still friends?).
Next on this blog: aggiornamenti sul lato social dello studio. Mi devo ritagliare del tempo per fare anche queste cose ora, come scrivere qui sopra o sentirmi con le persone, I’m a busy busy person.
[later later]
Ilenia: mi ha detto che ha cose da raccontarmi e se voglio possiamo vederci in un weekend, come non fosse successo niente. Forse non è successo niente, è tutto nella mia testa che si fa più problemi di quelli che ci sono, o semplicemente sta scegliendo di ignorare le cose che ha fatto e quindi le va bene così. Domani mattina le rispondo così magari riprendiamo i contatti come prima e io mi sentirò meglio.
Daniele: abbiamo parlato per più di un’ora, tanto per cambiare, e di tutto. Da lui che fa questa missione al castello dove ritrovano un piatto datato pre-islamico ai fatti politici che ci solo dietro questo genere di fondazioni e di come lui stava per assistere ad una riunione che secondo me finita come quelle mensili di Stars Hollow di Girlmore girls. Gli ho raccontato dello studio e di mia sorella, mi ha raccontato del progetto che sta facendo per un tizio che probabilmente lo pagherà davvero, gli ho raccontato di cosa sto leggendo e mi ha raccontato di come si è fatto inserire in un bookclub sperando in chissà cosa ma sono solo lui e due ragazze e leggeranno Circe. Abbiamo poi parlato dell’esame di stato e di come è cosa buona che ci mettiamo a studiarlo (io non ho menzionato nessuno studio insieme ma percepivo da lui un qualche bisogno di accountability) e della missione (sono decisa a non fargli cambiare idea per nessun motivo, speriamo che non costi tanto). Ha poi detto che ci dobbiamo vedere e io ho detto si e lui ha detto poi un giorno andiamo al sushi e io so che non andremo mai perché ormai i know but I just humored him e lui che dice? Poi vediamo anche con ilenia (ha fatto finta (?) di non ricordarsi il nome per un attimo) e io ero tipo siii certo come no il sushi piace anche a lei si (ho capito che non ti senti di andare da qualche parte con me da solo ma mettere in mezzo ile che diciamo non ti sta simpatica troppo e che lei non ti sopporta non mi sembra il massimo ecco) (dato che non si farà mai ho cambiato argomento ma se vuole davvero fare qualcosa lui allora dovrà davvero fare qualcosa e dovrà contattarla lui, io a lei non dico niente) (tu proponi tu agisci, meglio se era tanto per dire, come direbbe Martina adesso, pour parler)
Oggi Cristina aveva il raffreddore e Anna l’ha mandata in isolamento nell’altra stanza dato che deve andare non so dove con il zito e non vuole essere attaccata e stare male anche lei. Io in tutto ciò ho potuto usare il pc fisso e la sedia buona (la sedia!!!) di Cristina. Ho fatto un fotoinserimento sull’ultima tavola e domani vedremo se ci sono migliorie in più e se hanno bisogno di tavole nuove, altrimenti si modificano quelle che ci sono, e poi bho basta, ci stanno altre gare? Idk. Cosimo ha detto che mi prederà un pc per lo studio nuovo dato che manco solo io (best news) e dopo ho visto le foto di Hobi con i capelli rasati (worst news). È stata una giornata piena e vuota allo stesso tempo, ho questa sensazione un po’ contrastante.
(Ora finisco di leggere ‘ the dragon republic’ che sono curiosissima di come continua e poi vado a dormire) (se trovo lo spazio nella mia stanza o in soggiorno ho deciso che mi comprerò la versione cartacea della trilogia) (e ho deciso che continuo con la mia lista di libri da leggere, mine only, e non inserirò altri libri solo per parlarne con qualcuno) (boundaries! We like them!).
0 notes
kneedeepincynade · 1 year
Text
The Americans are afraid,they know their days are counted and that the unipolar world Is dead in the mud of Ukraine,they know they can no longer win and so they prepare for a last stand in the name of capital
The post is machine translated
The translation is at the bottom
The collective is on telegram
⚠️ GLI IMPERIALISTI STATUNITENSI SONO TERRORIZZATI DALLA CINA E HANNO CREATO UN "COMITATO RISTRETTO" CONTRO IL PARTITO COMUNISTA CINESE⚠️
🤡 Il 10 Gennaio, Mike Gallagher - Membro della Camera dei Rappresentanti degli USA e del Partito Repubblicano - è stato nominato Presidente del neo-nato "Comitato Ristretto della Camera degli USA sulla concorrenza strategica tra gli Stati Uniti e il Partito Comunista Cinese", un piccolo ma potente "comitato" fondato da Kevin McCarthy, una delle figure più anti-Cinesi ed anti-Comuniste nel "paese degli UFO" 🇺🇸
😱 Per comprendere il terrore che gli imperialisti provano nei confronti della Cina e del Partito Comunista Cinese, è necessario leggere le farneticazioni dei politici del Comitato, che non solo mostrano di non avere alcuna intenzione di abbandonare l'obsoleta mentalità della Guerra Fredda, ma preparano letteralmente anche quella "calda", qui le dichiarazioni:
😱 Kevin McCarthy: "Per vincere la nuova Guerra Fredda, dobbiamo rispondere all'aggressione cinese con politiche dure, [...] parlare a favore dei diritti umani, opporci all'aggressione militare (❗️) e porre fine al furto di informazioni personali, proprietà intellettuale degli americani e posti di lavoro [«ci arrubbano il lavoroooooo»]" 🤦‍♀️
🥰 Piccola pausa, perché non è semplice leggere tutto questo, il Collettivo Shaoshan vi capisce, queste righe sono un'oasi felice, tanto felice: 🐰 ❤️ 🐰
😱 Riprendiamo: "Dobbiamo riconoscere che l'Ascesa Pacifica della Cina è stata pura finzione (❔) e affrontare il Partito Comunista Cinese con l'urgenza che tale minaccia richiede. Pertanto, i Repubblicani della Camera istituiranno un Comitato Ristretto sulla Cina nel nuovo Congresso" 😵‍💫
🤔 Pura finzione?! Quali paesi ha bombardato la Cina? In quali paesi la Cina ha inviato soldati a rubare le risorse altrui come fanno gli USA in Siria? Quali paesi hanno ricevuto sanzioni da parte della Cina? In che modo l'Ascesa Cinese è stata una finzione? | Accusano gli altri paesi di fare ciò in realtà hanno sempre fatto loro. Dal "paese degli UFO", però, non ci si può aspettare la coerenza... 😪
😱 Mike Gallagher, probabilmente, voleva rivaleggiare McCarthy nelle dichiarazioni contro la Cina e il Comunismo, e queste sono le sue "affermazioni": "La più grande minaccia per gli USA è il Partito Comunista Cinese. Il CPC continua a commettere genocidi (❔), oscurare le origini della pandemia di coronavirus (🤡), rubare centinaia di miliardi di dollari di proprietà intellettuale USA (🤡) e minacciare Taiwan" 🤡
🤦‍♀️ Queste dichiarazioni rappresentano perfettamente - e ciò è spaventoso - la frase di Joseph Goebbels - Ministro del Reich Nazista per l'istruzione Pubblica e la Propaganda - "accusa l'altro di ciò di cui sei colpevole" | Gli USA che accusano la Cina di genocidi? L'accusa di "Genocidio Culturale degli Uiguri" nello Xinjiang è una colossale fake news costruita dagli Stati Uniti, ed è stata debunkata dal Collettivo Shaoshan qui: Master-Post sullo Xinjiang 📄
🦠 Gli USA hanno politicizzato il COVID-19 fin dall'inizio, e per quanto riguarda le sue origini, Hua Chunying, Direttrice del Dipartimento d'Informazione del Ministero degli Affari Esteri, ha scritto il 12/02/2023: Non è la prima volta che [gli USA] lo fanno [rimanere in silenzio, mentire] - HANNO FATTO LA STESSA COSA SUL TRACCIAMENTO DELLE ORIGINI DEL COVID-19"❕
🌺 In futuro un post sull'argomento, ma - in ogni caso - la politicizzazione del COVID-19 da parte degli USA, con gli epiteti razzisti dello stile "Virus Cinese", hanno provocato un'onda d'odio enorme nel mondo, ma d'altronde - dal paese più razzista sul Pianeta - non ci si poteva aspettare altro 🤔
🤡 Sul "rubare", basta il commento per McCarthy, sul "minacciare Taiwan" il discorso è una ripetizione delle solite farneticazioni di Mike Pompeo, trovate il commento qui: I, II, III 📄
🌸 Iscriviti 👉 @collettivoshaoshan
⚠️ US IMPERIALISTS ARE TERRIFIED BY CHINA AND HAVE CREATED A "SELECT COMMITTEE" AGAINST THE COMMUNIST PARTY OF CHINA⚠️
🤡 On January 10, Mike Gallagher - Member of the US House of Representatives and of the Republican Party - was appointed Chairman of the newly created "US House Select Committee on Strategic Competition between the United States and the Communist Party of China", a small but powerful "committee" founded by Kevin McCarthy, one of the most anti-Chinese and anti-Communist figures in the "UFO country" 🇺🇸
😱 To understand the terror that the imperialists feel towards China and the Communist Party of China, it is necessary to read the rantings of the politicians of the Committee, who not only show that they have no intention of abandoning the obsolete mentality of the Cold War, but prepare literally also the "hot" one, here the declarations:
😱 Kevin McCarthy: "To win the new Cold War, we must respond to Chinese aggression with tough policies, [...] speak up for human rights, oppose the military aggression (❗️) and end the theft of Americans' personal information, intellectual property and jobs [«they steal our jobsoooooooo»]" 🤦‍♀️
🥰 Little break, because it's not easy to read all this, the Shaoshan Collective understands you, these lines are a happy oasis, so happy: 🐰 ❤️ 🐰
😱 We resume: "We must acknowledge that the peaceful rise of China was pure fiction (❔) and confront the Communist Party of China with the urgency that such a threat requires. Therefore, House Republicans will establish a Select Committee on China in the new Congress " 😵‍💫
🤔 Pure fiction?! Which countries has China bombed? In which countries has China sent soldiers to steal other people's resources like the US does in Syria? Which countries have received sanctions from China? How was the Chinese Rise a fiction? | They accuse other countries of doing what they have actually always done. From the "UFO country", however, coherence cannot be expected... 😪
😱 Mike Gallagher probably wanted to rival McCarthy in his statements against China and Communism, and these are his "statements": "The greatest threat to the USA is the Communist Party of China. The CPC continues to commit genocide (❔) , obscure the origins of the coronavirus pandemic (🤡), steal hundreds of billions of dollars of US intellectual property (🤡), and threaten Taiwan" 🤡
🤦‍♀️ These statements perfectly represent - and this is frightening - the sentence of Joseph Goebbels - Nazi Reich Minister for Public Education and Propaganda - "accuse the other of what you are guilty of" | The US accusing China of genocide? The allegation of "Uyghur Cultural Genocide" in Xinjiang is a colossal fake news fabricated by the United States, and has been debunked by the Shaoshan Collective here: Master-Post on Xinjiang 📄
🦠 The US has politicized COVID-19 from the beginning, and as for its origins, Hua Chunying, Director of the Information Department of the Ministry of Foreign Affairs, wrote on 2/12/2023: It is not the first time [US] does [remain silent, lie] - THEY DID THE SAME THING ABOUT TRACKING THE ORIGINS OF COVID-19"❕
🌺 A post on the subject in the future, but - in any case - the politicization of COVID-19 by the USA, with the racist epithets of the "Chinese Virus" style, have caused a huge wave of hatred in the world, but on the other hand - from the most racist country on the planet - nothing else could be expected 🤔
🤡 On "stealing", the comment for McCarthy is enough, on "threatening Taiwan" the speech is a repetition of Mike Pompeo's usual rantings, find the comment here: I, II, III 📄
🌸 Subscribe 👉 @collettivoshaoshan
1 note · View note
Text
3- Le lavatrici
 Una notte autunnale, non paghi della serata trascorsa in un pub, giravamo con l’auto di Luca, senza una meta, così, giusto per passare il tempo e magari trovare qualcuno cui rompere le scatole.
Mentre percorrevamo la via Prenestina, l’occhio malefico di Luca vede un qualcosa che non gli quadra.
Mi fa, “hai visto quelli nella traversa che abbiamo appena superato?”
Assento, “erano due donne e due uomini vicino una macchina”.
Un istante e dopo spericolata inversione di marcia ci ritroviamo nella stradina da poco superata. Avanziamo lentamente, con i fari spenti per non farci notare.
Come detto, c’erano due ragazze, piuttosto giovani, vestite con gonne cortissime. Due uomini che armeggiavano nel cofano della loro auto. Stavano cercando di scaricare una pesantissima lavatrice.
Nel prato accanto, ce ne erano almeno altre tre o quattro.
Quindi l’intenzione di abbandonarvene un’altra era chiara.
Chiedo a Luca, “che vogliamo fare?” Lui senza minimamente scomporsi, “aspettiamo che finiscono di scaricare”.
Appena la lavatrice tocca terra, si accendono i fari della nostra auto, la quale schizza in avanti a gran velocità, per arrestarsi bruscamente, con relativa sgommata, quasi a ridosso dei malcapitati.
Luca esce al volo e giocando sul ormai collaudato equivoco che porta la maggior parte della gente a scambiarci per forze dell’ordine, apostrofa gli uomini, “Beh, che vogliamo fare? Qui c’è divieto di scarico, che fate, ve la ricaricate o vi accollo pure le altre nel prato?”.
Uno dei due. Il più anziano, cerca di accampare una qualche scusa, ma assicura che se la riprendono.
“Bene”, fa Luca, “noi aspettiamo”.
Io intanto facevo una fatica immane a cercare di non sganasciarmi dalle risate, mentre con la coda dell’occhio noto una cosa un po’ strana. Le ragazze, pian piano, un passo per volta si stavano allontanando dalla scena, finché, arrivate a una certa distanza se la danno a gambe levate.
Intanto i due imprecando e sbuffando si ricaricano la lavatrice con immane fatica e la rimettono nel cofano della loro vettura.
Appena terminano, ripartiamo di gran carriera sgommando alla grande.
Appena fuori vista, scoppio di risate da mal di pancia.
Ma non è finita.
Dopo una decina di minuti, il mio compare inverte la marcia. “Che vuoi fare?” gli chiedo.
E lui tranquillamente, “voglio controllare una cosa”.
Appena imbucata nuovamente la stradina di prima, ecco che di nuovo ci sono i due uomini alle prese con la lavatrice.
“Lo sapevo!” esclama Luca. “Adesso aspettiamo che finiscono di scaricare, altrimenti non faticano abbastanza e poi mi sentono”.
E così fu.
Appena buttata la lavatrice nel prato gli arriviamo addosso con più verve di prima.
E subito, con voce incazzatissima, “Allora non ci siamo capiti! Io adesso vi faccio pagare per tutte quelle buttate, così imparate!”
Colti nuovamente in fragrante i due subito corrono a riprendere l’elettrodomestico appena buttato.
Giurando e spergiurando, “no, per carità, la riprendiamo e andiamo via.”
Con rivoli di sudore che gli inzuppava ad entrambi la camicia, tra un impropero e l’altro, fatti a mezza bocca, caricano nuovamente il pesante fardello.
Finito il carico salgono in macchina e si allontanano.
Stavolta non ci muoviamo per essere certi che non tornino. Ovviamente risate a crepapelle.
Poi mi torna in mente un particolare. “Luca, ma le due ragazze che fine hanno fatto?”
Ci guardiamo con aria interrogativa, ma l’unica ipotesi che ci viene in mente è che fossero due prostitute e che per tanto se la sono squagliata.
Bene, così oltre ad averli fatti faticare per aver cercato di imbrattare ancor di più la pubblica via, gli abbiamo rovinato pure la serata, punizione più che meritata.
Riprendiamo il nostro girovagare, anche se guardandoci in faccia, quasi in coro ce ne usciamo con…”io ciò fame”.
Erano più o meno le due di notte, quindi trovare locali aperti abbastanza difficile, allora direzione Porta Maggiore.
Qui chiosco mobile. Paninaro notturno, detto lo zozzone, per motivi che lascio all’immaginazione.
Con poche lire ci si può fare un panino con salsiccia, wurstel, hamburger, bistecca. Ci si poteva aggiungere praticamente di tutto. Tipo melanzane sott’olio, carciofini, cipolle, crauti, pomodori secchi ecc. ecc., immancabili ovviamente le più svariate salse.
Alla fine, veniva fuori una cosa che più che un panino era una vera bomba.
Per mangiarlo era un’impresa, non si riusciva a morderlo, lo schiacciavi e usciva roba dappertutto, ovviamente scolava olio e salsa dovunque, impossibile non imbrattarsi. Il tutto veniva aiutato a scendere da una bella birra gelata.
Cerchiamo in qualche modo di togliere l’unto dalle mani, prima di rimontare in auto, ma non era facile.
Ripartiamo, un giro veloce all’Esquilino, piazza Vittorio e poi visto che la notte ormai pareva morente, decidiamo di chiuderla li.
Luca mi riporta a casa, dove Silly mi sta aspettando per saltarmi addosso e farmi le feste.
Ci salutiamo e resto qualche minuto a fare un po’ di coccole al cane.
Rientrato in casa, tolgo i vestiti, una sciacquata e letteralmente un tuffo nel letto.
La stanchezza è tanta, ma il sonno tarda a venire, ancora ronzano nella mente gli eventi della serata.
Alla fine, mi addormento, con un sorriso di soddisfazione sul viso.
0 notes
siciliatv · 2 years
Text
Favara, i ringraziamenti del candidato all'Ars, Vito Maglio
Tumblr media
Vito Maglio, candidato alle Regionali del 25 settembre 2022, nel partito di Roberto Di Mauro, Autonomisti e Popolari, ci ha inviato una lettera per ringraziare tutti i suoi elettori elettori. Così scrive: Ancora una volta, la mia città mi ha reso orgoglioso di essere un cittadino favarese……. Ho scelto di mettermi al servizio della mia amata Favara con impegno e perseveranza. E oggi, al termine di questa brevissima campagna elettorale, non posso che RINGRAZIARE ognuno di voi per l’affetto e l’attenzione che mi avete dimostrato. Tanti sono stati i vostri consensi che mi portano fin da subito ad impegnarmi con un maggiore senso di responsabilità per il mio territorio e per ogni vostra singola esigenza. Ringrazio tutti anche quanti non ho potuto raggiungere e condividerne il progetto politico. Continueremo insieme a realizzare il sogno di una Favara nuova e più vicina ai bisogni della gente. Anche se i 2200 consensi, non mi hanno permesso di essere eletto, sono orgoglioso e fiero di aver contribuito in maniera incisiva alla crescita della Lista dei Popolari Autonomisti, che all’Assemblea Regionale ha permesso all’Onorevole Di Mauro di rappresentarci. Adesso torno al lavoro!!!!! Tutti voi sapete dove trovarmi e conoscete la mia disponibilità per voi e i vostri bisogni che nel mio piccolo ho sempre cercato di ascoltare e di trovarne la soluzione. Vi stringo tutti in un forte e affettuoso abbraccio e proprio da qui, adesso…….riprendiamo insieme il nostro impegno per la città. Read the full article
0 notes
alberodelpensiero · 2 years
Text
Riflessione sugli elfi - seconda parte
Riflessione sugli elfi – seconda parte
Riprendiamo la nostra riflessione sugli elfi da dove l’avevamo lasciata. Qui potete leggere la prima parte dell’intervento. Buona lettura! Luce ed elfo. – A livello filosofico la luce è l’elemento simbolico fondamentale. Aristotele diede alla luce la caratteristica di essere il quinto elemento, l’etere, che circonda e comprende l’intero universo degli enti composti dai quattro elementi…
Tumblr media
View On WordPress
0 notes
spritzapeiron · 2 years
Text
Il cacciatore, il contadino e il comunicatore
Tumblr media
Comunicare per sopravvivere
In un vecchio spritz abbiamo messo in luce la condanna che affligge l’uomo secondo Sartre, ossia quella di dover essere libero. Ma il giudice universale ne riserva un’altra alla nostra povera specie, che se fosse un disposto giudiziale reciterebbe più o meno così:
“Oggi l’uomo è condannato ad essere un comunicatore”
L’uomo contemporaneo si trova nella condizione di dover comunicare. Lo dice Stefano Andreoli, autore e conduttore radiofonico, che durante un suo intervento a TedxRoma, propone un’ironica ma cinica riflessione sulla funzione che ha assunto la comunicazione oggi. Quest’ultima però da sempre rappresenta una prerogativa non solo della nostra specie, dato che intere famiglie di organismi eterozigoti comunicano fra loro nelle più disparate forme. Ad esempio, è stato osservato da biologi e naturalisti che nelle zone boschive gli alberi comunicano tra loro attraverso la trasmissione di sostanze, sfruttando la fitta rete di funghi sotterranei che assolve questa peculiare funzione. Non è psichedelia, ma necessità: l’albero malato comunica al suo vicino il pericolo imminente. Si comprende dunque quanto la comunicazione sia necessaria in natura, in quanto la trasmissione di informazioni fra gli esseri viventi rappresenta un’attitudine comune, o meglio ancora, uno strumento di sopravvivenza. 
Quello che però bisogna chiedersi è fino a che punto il comunicare non superi i confini del necessario. Questo limite sembra oggi venire infatti frequentemente superato dalla nostra specie, che sempre più si nutre di informazioni. Infodemia a parte, qui ci interessa un altro aspetto, ossia quello inerente alla dimensione per lo più narrativa del nostro comunicare. Riprendiamo perciò l’intervento di Andreoli, il quale delinea la nostra evoluzione antropologica suddividendola in più fasi: uomo cacciatore, poi agricoltore e oggi comunicatore. Se la caccia serviva in origine al nostro sostentamento, l’agricoltura ha rappresentato lo step successivo, un vero e proprio progresso; ma oggi si vende la pasta al supermercato senza una buona pubblicità? 
Se comunicare significa dunque trarre guadagno, bisogna farlo in modo accattivante. Niente di nuovo, ma un po’ sorprende come basti fare una piccola ricerca nel web per rendersi conto quanto sia consolidata ormai una letteratura sul mestiere del comunicatore. La parola chiave è storytelling, ovvero ciò che Andreoli definisce: 
“La narrazione emozionale a qualsiasi costo”
L’uomo quindi non narra più solo per ricordare, per tramandare. L’uomo narra per comunicare nel migliore dei modi. Ciò si può fare in qualsiasi campo, nella letteratura come nella politica: l’importante è che il messaggio che si vuole trasmettere arrivi impacchettato coi fiocchi. Ecco l’esempio celebre di una nostra carica politica, o probabilmente del suo autore fantasma, che al raggiungimento di un obiettivo promesso dal suo partito ha esclamato: “Abbiamo abolito la povertà!”, e non: “Abbiamo messo un po’ di soldi in tasca di chi non se la passa tanto bene”. L’inganno dello storytelling è servito. 
Inganno.
Quando la narrazione diventa truffaldina sorge il problema della legittimità della stessa. Se comunicare significa anche ingannare, bisogna chiedersi fino a che punto siamo disposti ad ascoltare. Ma è proprio questo l’aspetto cruciale della questione: la capacità di ascolto è fondamentale. Ed è proprio sulla nostra incapacità di ascoltare che Andreoli ci invita a riflettere, visto che sembriamo non essere più in grado di recepire adeguatamente le informazioni che ci arrivano, come se in fondo non ci interessassero davvero. I troppi e continui input ci hanno assuefatto, rendendoci quasi apatici rispetto a ciò che ci viene comunicato. Purtroppo, però, non si tratta di un’apatia che in qualche modo ci scherma dagli stimoli esterni, tutt’altro. Tale atteggiamento porta invece l’individuo ad accettare senza alcuna resistenza ciò che ci viene raccontato, senza dubbi o riserve. Persino lo chef racconta i propri piatti, anche se a volte non sono un granché. Quasi tutto infatti viene ormai narrato: sappiamo abbinare pietanze ai cocktail con le parole, riusciamo a creare nuove fonti di inquinamento sostenibili, vendiamo l’aria fritta come fosse caviale. Ci raccontiamo tante piccole bugie ad un unico scopo: sopravvivere. Ma le bugie hanno bisogno di una storia ben scritta per non farsi riconoscere come tali, come al cacciatore serve una buona mira per colpire la propria preda. È curioso scoprire come in Irlanda esista una forma letteraria chiamata The tall tale, detta anche lie, ovvero bugia. Questa tipologia testuale consiste in un racconto in prima persona di un fatto accaduto al narratore, che però appare inverosimile, esagerato. Come osserva l’autrice di questa fonte, Julie Henigan, la tall tale rappresenta spesso la menzogna a cui nessuno crede, che però può essere utilizzata per mascherarne delle altre, alle qualii invece si finisce per credere. 
Resta il fatto che oggi il confine tra la narrazione e ciò che viene riconosciuto come verità si presenta molto labile, e di questo dobbiamo stare un po' più attenti. Andreoli ci invita a fare uno sforzo: comunicare meglio e un po’ meno. Ma forse sarebbe come chiedere al cacciatore di risparmiare la propria preda. 
Fonti:
youtube
Julie Henigan – “The Power of a Lie”: Irish Storytelling Tradition in The Playboy of the Western World
Tommaso Mosole
0 notes