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#risarcimenti
primepaginequotidiani · 2 months
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PRIMA PAGINA Gazzetta Di Modena di Oggi giovedì, 25 luglio 2024
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napoli-city · 4 months
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Perché Astrazeneca ritira il suo vaccino in tutto il mondo: «Ora risarcimenti milionari»
Astrazeneca ha annunciato oggi di aver avviato il ritiro mondiale del suo vaccino contro il Covid-19. L’azienda farmaceutica ha aggiunto che procederà al ritiro delle autorizzazioni all’immissione in commercio del Vaxzevria in Europa. L’azienda giustifica la sua decisione parlando di un “eccedenza di immunizzazioni aggiornati disponibili”. A fine aprile ha ammesso per la prima volta in documenti…
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sauolasa · 2 years
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Corea del Sud: risarcimenti a vittime del lavoro forzato giapponese
Tentativo di risolvere una delle questioni più controverse nelle relazioni tra i paesi, consolidando cooperazione trilaterale con Tokyo e Washington
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jose-rossetti · 8 days
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Ci sono centinaia di associazioni nel mondo che raccolgono dati e testimonianze, se il Main stream dedicasse e avesse dedicato il 0,5 % del tempo che dedicava al conteggio delle morti da COVID-19 al giorno (ricordo che il 90 % dei casi non erano deceduti per il virus..) oggi queste notizie salverebbero molte vite e molte persone verrebbero aiutate sia con i risarcimenti che con delle cure. Per questo è nostro dovere continuare ad essere complottisti come da etichetta dedicata dal politically correct a finché un medico/politico/scienziato/scienziato si svegli apra gli occhi,se questo accadrà almeno una volta al giorno si formerà un numero di persone ingombrante per chi ancora oggi crede solo ed esclusivamente al Main stream.
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curiositasmundi · 6 days
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L’annullamento della sentenza di primo grado del processo per disastro ambientale “Ambiente svenduto” all’acciaieria Ilva, trasferito da Taranto a Potenza, quali che ne siano le motivazioni formali, equivale a un insabbiamento. Ai vecchi come me ricorda il 1972 quando, approfittando della morte di un uomo perbene qual era Luigi Bianchi d’Espinosa, Procuratore Generale di Milano, il processo per la strage di piazza Fontana fu trasferito a Catanzaro adducendo motivi di ordine pubblico e legittima suspicione. Ci sarebbero voluti 36 anni per arrivare a sentenza definitiva. A Taranto la giustizia si era mossa per tempo e motivi di ordine pubblico non se ne potevano accampare: la città semmai pare tristemente rassegnata alla violenza subita e al sistema di potere che ne ha lubrificato il perpetuarsi. C’è tanta povera gente spinta alla connivenza dal bisogno di qualche soldo pubblico. Ma è bastata l’ipotesi che vi fossero anche dei magistrati in servizio fra le innumerevoli vittime dell’avvelenamento nei quartieri limitrofi allo stabilimento per sostenere che le condanne del 2021 siano state comminate in assenza della “giusta serenità”. Sospesi dunque i risarcimenti previsti per 1.500 parti civili. Prescrizione in vista per gli imputati eccellenti. Un diffuso senso d’impunità che da Taranto si propaga all’Italia intera come pietra tombale, suggello dell’operato di una classe dirigente che dopo le malefatte dei Riva ha fatto ricorso a ogni espediente pur aggirare le ordinanze di sequestro degli impianti, si è consegnata in ostaggio alla multinazionale Mittal, dilapida risorse pubbliche e galleggia di rinvio in rinvio. Sprofonda invece un Paese il cui governo vara una legge apposita per mettere in galera i ragazzi nonviolenti di Ultima Generazione che denunciano il disastro ambientale. Ambiente svenduto? Taranto dimostra che il mercimonio in Italia conviene.
Gad Lerner - Quel senso di malessere che si diffonde a tutta l’Italia
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conte-olaf · 9 months
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La rievocazione fascista delle scorse ora a Acca Larentia  è un qualcosa che si ripete ormai da anni, lo stesso giorno, con le solite modalità, saluti romani e i soliti appelli ‘presente’, alla lettura dei nomi. E il giorno dopo la solita indignazione e le prese di distanza, come si trattasse di qualcosa di non prevedibile, di inaspettato e nessuno ne riconosce la matrice. Acca Larentia non è l’unico episodio del genere: negli ultimi anni i simboli fascisti sono ovunque, imbrattano le lapidi dei partigiani che ci hanno dato la libertà, sono nelle piazze, nelle discriminazioni, nell’occupazione dei ruoli di potere, sono nelle dichiarazioni strampalate, ma non casuale, delle maggiori cariche dello Stato che riscrivono la storia. 
Siamo in un periodo in cui in una città, come Massa che ha offerto tanti giovani alla Resistenza e pagato con tante vittime civili l’occupazione nazifascita,  si discute se  intitolare una strada al repubblichino Almirante e in una vicina, Lucca, si nega intitolazione di una strada al partigiano e presidente della Repubblica Sandro Pertini. Ma gli esempi sarebbero tanti. 
Siamo in uno Stato in cui l’Avvocatura fa apposizione nei confronti dei familiari delle vittime delle stragi nazifasciste che  chiedono di accedere al fondo istituito per i risarcimenti come vittime del nazismo e si oppone alle sentenze di risarcimento. 
Un atteggiamento incomprensibile e inaccettabile, che rischia di annichilire la memoria ed ogni sua forma, espressione, traccia, testimonianza che da 80 anni grida giustizia e verità, trasformando e vanificando ciò che per noi rappresenta il cuore del patrimonio identitario nazionale, un valore imprescindibile sul quale poggiano i fondamenti della Carta costituzionale. La linea oppositiva dell’organo che rappresenta lo Stato nelle controversie legali non solo desta forti preoccupazioni nei rappresentanti istituzionali che alcuni giorni fa hanno deciso di convocare un incontro presso la sede della Regione Toscana, fare il punto sulla questione e concertare i passi successivi, ma soprattutto ci fa chiedere se siamo ancora in un Stato democratico e antifascista, se si può considerare democratico uno Stato che chiede alle vittime delle stragi pacchi di certificazioni e di fare causa ad uno Stato, quello tedesco, per avere un risarcimento e permete ad una  sua istituzione di opporsi alla giustizia aspettando che i superstiti, i pochi che rimangono,  muoiano con la sensazione di uno Stato nemico, ostile, come se non fossero stati sufficienti decenni di oblio di Stato. 
Che Stato vogliamo ? Non questo, di certo 
Il Sindaco di Stazzema 
Maurizio Verona 
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vintagebiker43 · 2 months
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Stefano Bonaccini 
Il Governo continua a dimostrare nei fatti di aver dimenticato le persone e le comunità alluvionate dell’Emilia-Romagna.
Ieri, nella Commissione Ambiente del Senato ha bocciato l’emendamento al decreto Ricostruzione, presentato da tutte le opposizioni, che prevedeva l’innalzamento del tetto dei risarcimenti da 6 mila a 30 mila euro, per i danni ai beni mobili nelle zone colpite.
La destra pensa che una famiglia o un’impresa possa riparare i danni subiti con 6mila euro? In realtà, non rispettano l’impegno preso e promesso un anno fa sui risarcimenti al 100%, mancando di rispetto a persone che meritano tutt’altro. Ma non si illudano: in Emilia-Romagna non arretreremo di un centimetro, fino a quando tutto il dovuto non verrà riconosciuto.
Ovviamente dalla candidata della destra alla presidenza dell’Emilia-Romagna, Ugolini non una parola su questo. D’altra parte guai disturbare chi la candida, cioè Fratelli d’Italia, Lega e Forza Italia.
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bravagente · 10 months
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a questo punto sembrerò un'invasata monotematica ma GUARDATEVI CIRCEO QUESTO MARTEDI E IL PROSSIMO. meglio ancora se con i vostri padri, fratelli, amici, fidanzati. specialmente se siete giovanissim* e non avete contezza di come vanno queste faccende ma anche se un pochino ne avete: la messa in scena concretizza e rende più consapevoli. vedrete le cose oscene che gli assassini si inventano al processo per passarla liscia, vedrete la vittimizzazione secondaria, vedrete quanto fanno schifo certi avvocati, quanto abbiano dovuto urlare le femministe per far sì che l'attenzione non scemasse. vedrete la giustizia che parte a mille e poi si accartoccia perché già due anni dopo l'onda emotiva attorno al massacro evapora lentamente, in aula e alle messe in memoria iniziano a mancare le persone che poco tempo prima sembravano irriducibili. vedrete le famiglie logorate che a un certo punto accettano i risarcimenti in denaro perché non ce la fanno più. guardatevi circeo perché racconta un caso preciso, con coordinate precise, ma anche la storia di TUTTI i processi alla violenza di genere che con giulia cecchettin potrebbe verificarsi di nuovo perché quasi 50 anni il femminismo si è illuso di aver fatto cambiare qualcosa e invece siamo sempre punto e a capo e ogni medium vale per sviluppare la tantissima consapevolezza che ci serve per capire in che pantano socio-culturale siamo.
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generalevannacci · 10 months
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[I ministri, per evitare al loro ministero di pagare i risarcimenti, chiedono che a un assassino di 4 donne, reo confesso, non si faccia il processo].
A Rovescio.
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ilblogdellestorie · 1 year
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Il 14 agosto 2018 crollava l'intero sistema bilanciato della pila 9 del viadotto del Polcevera, più noto come ponte Morandi, provocando 43 morti e 566 sfollati. Il 7 luglio 2020 è iniziato il processo con 59 imputati, centinaia di persone hanno chiesto risarcimenti. Il 3 agosto 2020 è stato inaugurato il nuovo viadotto Genova San Giorgio, costruito su disegno dell'architetto Renzo Piano. 
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animatormentata · 8 months
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Ma TikTok che mi fa rivivere nelle storie ciò che è accaduto nel mio passato?
Voglio i risarcimenti grazie
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noneun · 2 years
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"Gli abbattimenti di fauna selvatica sono possibili anche per motivi di sicurezza stradale, in aree protette e in città. Inoltre gli animali, se superano le analisi igienico sanitarie, possono essere destinati al consumo alimentare"
Le associazioni ambientaliste si chiedono cosa centri questo emendamento con la legge di Bilancio. Ma è ovvio. Fa sicuramente girare l’economia comprare armi e munizioni in più, vendere carne di selvaggina, pagare medici e infermieri per curare le vittime umane, le onoranze funebri e i risarcimenti.
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sauolasa · 2 years
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La beffa dei risarcimenti per le vittime di abusi sessuali in Francia
Un rapporto del 2021 ha aperto il vaso di pandora sui reati commessi dagli uomini di chiesa. Ma la giustizia del denaro non placa lo sdegno
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abr · 2 years
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Piccole ma grandi soddisfazioni crescono, stratificate e plurivalenti - risarcimenti in corso post era dei draghi.
Il fatto nudo e crudo: i senatori FI decidono atto dimostrativo di insoddisfazione e bodenza di fuogo interno alla coalizione, non votando La Russa 'Gnazio presidende; al che immediati come d'incanto emergono voti segreti dall'opposizione che sostituiscono e annullano detto atto dimostrativo.
Uno due tre figur'emmerda: 'Gnazio eletto al primo voto, Meloni beffarda e felice, FI come ogni centrismo non conta piùncax (dal centro si può più solo giocare di rimessa ma non sempre si porta a casa il punticino, neh Renzi & Calenda o Casini?)
Sappiamo che i retroscenisti raccontano quello che gli danno da dire gli Editori, ma fingiamo per un attimo che fosse o'vero che gli FI l'han fatto nel nome dell'infermiera Ronzulli Licia al governo; ah beh allora han celebrato senza volerlo una elezione all'incontrario, un test sulla impopolarità delle benemerite di Silvio e anche un bel funerale politico. Al confronto, meglio fa Fascina Marta a starsene sghiscia e pensare allo shopping in via Margutta.
Fantastico, so' piccole ma grandi soddisfazioni una via l'altra.
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stranotizie · 1 day
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Summarize this content to 400 words in Italian Quasi un milione di euro. E' questa la somma totale richiesta delle parti civili a Matteo Salvini come risarcimento nel processo Open Arms. Una vicenda in cui il ministro avrebbe tenuto "una condotta disumana", "un atteggiamento marcatamente politico ed elettorale", "Ha sacrificato la dignità dei naufraghi". Sono parole pesanti, quelle usate ieri dagli avvocato di parte civile contro l'imputato 'eccellente', il vicepremier e ministro accusato di sequestro di persona e di rifiuto di atti d'ufficio per avere impedito, nell'agosto del 2019, lo sbarco di 147 migranti soccorsi nei giorni precedenti dalla ong spagnola. Parlano tutti, per una ventina di minuti ciascuno, i legali di parte civile, che rappresentano alcuni degli stessi naufraghi, associazioni, Legambiente, Arci, Giuristi democratici, Sud Sud e altre. Tutti chiedono un congruo risarcimento al vicepremier, che anche non si è presentato in aula, perché impegnato a Budapest. Solo l'ong Open Arms chiede la somma di 380 mila euro. Gli altri dai 30 ai 50 mila euro. Circa un milione di euro. Le accuse: "Da Salvini condotta di disumanità, atteggiamento marcatamente politico" "Da parte dell'imputato Matteo Salvini c'è stata una condotta di disumanità. E' giusto ricordare le storie di alcuni dei naufraghi che si trovavano a bordo della Open Arms", attacca l'avvocato Fabio Lanfranca, legale di parte civile di Mediterranea Saving Humans. "Come il sedicenne, orfano di padre, che ha subito violenze e torture", ricorda il legale. Che parla di "terrificanti violenze a cui venivano sottoposti in Libia i migranti che da lì passano per provare ad avere una vita". "Non vi era alcuno motivo per negare il Pos, cioè il porto sicuro, non vi erano problemi di terroristi a bordo, non c'erano problemi di ordine pubblico. Quello dell'imputato era un atteggiamento marcatamente politico ed elettorale, e prima ancora mediatico, fino a sacrificare la dignità dei naufraghi, è stato un tradimento delle norme". Sono, invece, le parole dell'avvocato Gaetano Pasqualino, parte civile di alcuni migranti a bordo dell'Osservatorio Noureddine. "La nave non poteva considerarsi un pos temporaneo - dice il legale - sia per le condizioni della imbarcazione, per la situazione igienico sanitaria, per l'assenza dei farmaci a bordo, per le condizioni di salute dei migranti". E aggiunge: "La condotta dell'imputato ha prodotto effetti pregiudizievoli alla sfera giuridica dei migranti soccorsi". "Tutte le parti civili si sono riportate alle richieste che la Procura ha fatto in modo molto argomentato sia sulla ricostruzione dei fatti, sia sulle disposizioni giuridiche che sono state violate dell'imputato. Noi confidiamo sulla pronuncia del Tribunale, riteniamo che ci siano tutte le condizioni per affermare la responsabilità penale dell'allora ministro dell'Interno". Sono le parole dell'avvocato Arturo Salerni, legale di parte civile di Open Arms, parlando con i giornalisti durante una pausa del processo. "Sono emerse anche le vicende terribili di chi è stato ostaggio sulla nave per tanti giorni in condizioni disumane, persone che venivano da realtà infernali nei loro percorsi migratori soprattutto dai campi libici che sono luoghi di tortura - dice -. In Italia si sono ritrovati ad aspettare per quello che era un atto dovuto come prevedono le convenzioni internazionali e la legge italiana". "Il leitmotiv della difesa è stato quello di avere esercitato una azione politica volta a difendere i confini della patria. Qui non è minimamente in discussione un azione politica ma una condotta attiva e omissiva che nulla a che fare con l'azione politica e con quello che ne discende", dice l'avvocato Giorgio Bisagna, legale di parte civile per Cooperazione Internazionale Sud Sud. "A monte quello che è mancato è stato l'esercizio di una azione politica - dice - E questo lo vediamo da un punto di vista tecnico. Come detto dalla Procura quello che è mancato è stato qualunque forma di rispetto. No solo delle norme sovranazionali e principi costituzionali, ma è anche mancato il rispetto minimo di tutte le norme a presidio del principio di legalità e il principio di trasparenza della buona amministrazione. L'atto politico è una atto amministrativo. Qui sono mancati atti di politica, anche alta, atti amministrativi e qualunque parvenza di procedimento, non sono formalismi". "Perché quando si verte in materia di tutela dei diritti umani o quando, come sostenuto dalla difesa, si parla di ordine e sicurezza pubblica, le norme a presidio dell'esercizio dei poteri autoritativi dei poteri dello Stato, sono estremamente rigorose e come tali devono essere rispettate", spiega ancora Bisagna. "Qui abbiamo assistito a condotte che hanno saltato qualunque norma procedimentale- aggiunge il legale - E' mancato qualunque provvedimento amministrativo o qualunque atto che avesse un minimo di parvenza di legalità. E mi riferisco a quello che accade dal momento che c'è l'ordinanza del Tar che sospende il decreto di interdittiva di transito e sbarco. Da qual momento in poi non assistiamo nell'esercizio, nel rispetto, dei paletti dell'azione politica/amministrativa finalizzata a garantire l'ordine e la sicurezza pubblica. Assistiamo a condotte scomposte che avevano come unico obiettivo dichiarato, impedire ai migranti di mettere piede in Italia. Sono condotte, sono fatti sganciati da qualunque forma di esercizio legale del potere autoritario dello Stato, questo è il nodo principale della vicenda". "Non è stata una semplice irregolarità. Non c'è stato nulla. Le comunicazioni erano per sms, whatsapp, addirittura il vulnus si percepisce quando in relazione alla procedura di eventi sar, che come sappiamo fino al 2019 era codificata in maniera corretta, perché vi era un riparto di competenze fra organi di varie amministrazioni. La Guardia costiera aveva la competenza del coordinamento del soccorso in mar, l'attività di assegnazione del Pos, veniva concertata con un organo tecnico, come il dipartimento delle Libertà civili e immigrazione del Viminale. Il movente politico non esiste", conclude il legale di Sud Sud, l'avvocato Giorgio Bisagna. "Una volta soccorso dall'Ong, Musa ha trascorso 17 giorni a bordo della Open Arms prima di poter sbarcare per decisione del Tribunale dei Minori. 17 giorni che sono stati un inferno, senza possibilità di avere un supporto psicologico, senza poter provvedere a cure mediche o all'igiene personale". Così l'avvocata Serena Romano, legale di Musa, uno dei 147 naufraghi soccorsi dalla Open Arms nell'agosto del 2019. Il giovane all'epoca aveva 15 anni. E oggi è venuto, per la prima volta, in aula. "Al tempo Mussa aveva 15 anni, viaggiava solo, senza familiari, su una barca piccolissima di legno, di 12 metri per 2 di larghezza, con 55 persone sopra. Il motore dell'imbarcazione era in avaria. Questa barca imbarcava acqua, era inclinata sul davanti: come abbiamo avuto modo di vedere nelle udienze precedenti si trattava di una barca a rischio altissimo di ribaltamento sulla quale oltre a Musa viaggiavano 20 minori e 2 neonati - dice la legale - Il ragazzo ha lasciato il paese a 12 anni, è arrivato in Libia con suo zio, che è poi venuto a mancare. La tutrice ci ha detto che le sue condizioni non erano buone: aveva cicatrici in tutto il corpo. È stato ripetutamente colpito con bastoni sulla pianta dei piedi fino a rompergli le ossa". "Una volta arrivato, Musa voleva giocare a calcio, ma le fratture fatte nei campi di concentramento libici glielo impedivano. Ha cicatrici sulle mani dovute all'applicazione degli elettrodi, si è trovato in una stanza, a sentire le urla per la tortura sapendo che poi sarebbe toccato a lui. Ha vissuto per 3 anni in Libia in queste condizioni. Musa ha terrore del mare: perché ha rischiato di morire- ha detto ancora Romano - È stato costretto dalle decisioni dell'imputato a restare 17 giorni, ingiustificati, in mare con la paura di essere riportato in Libia. Oltre alle richieste fatte precedentemente, chiedo anche che l'imputato provveda a un risarcimento economico". "Siamo di fronte a una guerra non dichiarata. Sono morti 30 mila migranti negli ultimi lustri e qui l'imputato parla di difesa dei confini, quasi fossimo di fronte allo sbarco in Normandia. Il richiamo all'articolo 52 della Costituzione è incongruente e offensivo. C'è un carico di intenzionalità da parte dell'imputato fuori le righe dei comportamenti politici". Sono le parole dell'avvocato Armando Sorrentino, legale dell'associazione Giuristi italiani. Bongiorno e la solidarietà ai magistratiDurante una pausa l'avvocata Giulia Bongiorno, legale di Salvini, ci tiene a dire: "Bisogna condannare con fermezza qualsiasi tipo di invettiva, minaccia e aggressione. E' ovvio che da parte mia c'è la solidarietà nei confronti dei magistrati che ricevono minacce", dopo le minacce arrivate ai tre pm del processo. "La reiterazione del decreto sarebbe stato un assurdo giuridico evidente e impraticabile. Le condizioni della imbarcazione Open Arms erano difficili, con le condizioni di oltre 140 persone che si trovavano in uno spazio ristretto, con servizi igienici che sempre di più diventavano inabili rispetto alla possibilità di svolgere la loro funzione, con persone a bordo che scappavano dalle loro realtà, dalle condizioni di prigionia in Libia con le sofferenze che ci sono state descritte. Sofferenze di carattere fisico e psichico e personale. Di fronte a queste persone, sguarnite di ogni difesa, ammucchiate in quel caldo agostano in condizioni disperate, si erge l'autorità di pubblica sicurezza, nel suo vertice, la quale, al di fuori di ogni previsione normativa, in chiara violazione anche dell'articolo 13 della Costituzione, decide di privare della libertà le persone che si trovavano in quella condizioni", dice in aula l'avvocato Arturo Salerni, "Siamo di fronte all'esercizio di un potere che contrasta con i principi fondamentali del nostro ordinamento, con le garanzie delle persone alla tutela del bene primario della libertà della persona, oltre che in quella condizione di grave contrapposizione al diritto umanitario contenuto anche nelle convenzioni del diritto del mare". Processo rinviato al 18 ottobre Il processo è stato rinviato al 18 ottobre per le arringhe difensive. Poi il Presidente Roberto Murgia indicherà un'altra data per le eventuali repliche e la Camera di consiglio. Tra fine ottobre e inizio novembre. (di Elvira Terranova) Leggi anche
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vintagebiker43 · 2 years
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Due sentenze in poche ore che spiegano come funziona la giustizia in Italia: la prima è lo sconto di pena sul femminicida assassino di sua moglie perché la difesa è riuscita a mettere agli atti che lui ha un carattere debole e lei invece era forte, determinata e autoritaria: un'altra che se l'è cercata, ecco. Lui, il debole, l'ha finita con l'intero caricatore di una pistola, ci mancherebbe, legalmente detenuta.
L'altra che riconosce il concorso di colpa per alcune delle 24 persone morte nel crollo della palazzina dove abitavano a L'Aquila, perché secondo i nostri raffinati giureconsulti alla prima scossa di terremoto avrebbero dovuto abbandonare la casa e invece sono rimaste, apposta per morire. Per questo il 30% dei risarcimenti previsti per i familiari verrà decurtato, così la prossima volta imparano a morire nel posto giusto e al momento giusto.
Cristina Correani
@Moonlightshad1
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