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#stampe artistiche
unevaguedeprintemps · 2 years
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Léon Bakst
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Pittore e scenografo e costumista russo di origine ebraica .
Era un membro del circolo Sergei Diaghilev e dei Ballets Russes ,
per i quali ha disegnato scenografie e costumi esotici e riccamente colorati
Stampe artistiche di Léon Bakst (1866-1924)
Fonti wikipedia, Etsy, Canale Arte,
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24hdrawinglab · 6 months
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Speciale concorso Arte e Immagine: la linoleografia
Speciale concorso Arte e Immagine: la linoleografia. Tra le tecniche richieste durante la prossima prova del concorso per insegnare Arte e Immagine troviamo la linoleografia, che sfrutta il linoleum per la realizzazione di stampe artistiche. Si tratta di un materiale facilmente reperibile nei negozi di belle arti, acquistabile in fogli di diverse misure e durezza. Il linoleum può avere diverse…
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fashionbooksmilano · 2 years
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Mr & Mrs Clark
Ossie Clark and Celia Birtwell  Fashion and Prints
Edited by Federico Poletti
SilvanaEditoriale, Cinisello Balsamo 2022, 208 pagine,185 ill.,  24 x 29 cm, Cartonato, English, ISBN  9788836653768
euro 40,00
email if you want to buy :[email protected]
Mostra Prato Museo Tessuto 2022/23 , Fondazione Sozzani Milano 2023
Il volume rende omaggio a un iconico “fashion duo”, Ossie Clark e Celia Birtwell due creativi inglesi il cui sodalizio artistico e personale, breve ma molto intenso, ha dato origine a uno stile inconfondibile che ha lasciato un segno nella Londra del periodo compreso tra la minigonna di Mary Quant e il movimento punk sovversivo di Malcolm MacLaren e Vivienne Westwood, dal 1965 al 1974. Ossie e Celia è la storia di un’alchimia speciale, una delle prime coppie artistiche in cui uno stilista e una designer di tessuti hanno lavorato insieme completandosi in totale armonia fino alla loro separazione nel 1973. Celia era la creatrice delle meravigliose stampe ispirate alla natura e alle diverse correnti artistiche che Ossie, con la sua abilità nei tagli e nella modellistica, trasformava in abiti sensuali e femminili grazie alla leggerezza dei tessuti come crêpes, sete e chiffon che hanno conquistato il jet-set internazionale e la scena musicale dell’epoca. Da Brigitte Bardot a Liz Taylor, fino a Verushka, tutti erano affascinati dalla loro moda. Mick Jagger, Brian Jones, Keith Richards, Jimi Hendrix, Marianne Faithfull, Anita Pallenberg, Eric Clapton, George Harrison, Bianca Jagger e Marisa Berenson sono solo alcuni dei personaggi che Ossie Clark ha vestito. Partendo da un primo importante nucleo di abiti provenienti dall’archivio di Massimo Cantini Parrini, arricchito di ulteriori prestiti provenienti dalla collezione americana di Lauren Lepire e dagli archivi londinesi della famiglia Clark e della stessa Celia Birtwell, il volume racconta il contesto e l’evoluzione dei due artisti tramite abiti, tessuti, disegni fino a oggi mai pubblicati, testimonianze video, foto ed editoriali d’epoca.
21/03/23
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siciliatv · 20 hours
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Caccamo: Oleificio Ventura si trasforma in museo d'arte contemporanea
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Dal 23 al 28 settembre, l'Oleificio Ventura di Caccamo si trasforma in museo temporaneo di arte contemporanea, grazie a una speciale collaborazione con l'artista Vyacheslav Balabaev. L'oleificio, noto per la produzione di olio extra vergine di qualità, ha deciso di unire tradizione e innovazione artistica con un evento che celebra l'incontro tra l'arte e la produzione locale. Quest'anno, oltre a produrre olio da un raccolto purtroppo ridotto a causa della siccità, l'azienda presenta nuove etichette artistiche firmate da Balabaev. L'artista, con il suo stile innovativo, trasforma la cronaca locale in immagini digitali, riproducendo stampe su materiali sintetici che catturano in maniera straordinaria le atmosfere siciliane. Le opere esposte esprimono un forte legame emotivo con la Sicilia, riflettendo la vivacità e la sensualità dell'isola. In aggiunta alle opere visive, i visitatori potranno immergersi in sei composizioni audiovisive in realtà virtuale, una novità che mira a coinvolgere profondamente il pubblico. Questa combinazione tra arte contemporanea e tradizione agricola renderà l'Oleificio Ventura una destinazione imperdibile per gli amanti dell'arte e delle eccellenze locali. L'esposizione si tiene presso la sede dell'oleificio, situata in contrada Serrone, lungo la strada statale 285 al km 12.600, a Caccamo. Read the full article
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tipografia1 · 3 months
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Carta Modigliani Neve: Eleganza e Qualità per i Tuoi Progetti
La carta Modigliani Neve 72x101 cm, 95 gr/m², in confezione da 50 pezzi, è ideale per stampe artistiche, inviti e materiale promozionale. La sua texture leggermente ruvida e il bianco candido offrono una qualità di stampa superiore e un aspetto raffinato. Perfetta per artisti e professionisti che cercano un supporto elegante e versatile per le loro creazioni.
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carmenvicinanza · 3 months
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Carly Simon
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Carly Simon è la cantautrice e musicista statunitenseche ci ha regalato canzoni che sono pietre miliari della storia del rock, come la celeberrima You’re So Vain del 1972.
Protagonista di spicco negli anni Settanta, ha registrato 24 album, vinto diversi Grammy Awards, un Oscar e un Golden Globe.
Nata a New York il 25 giugno 1945 è figlia di Andrea Heinmann, cantante e attivista per i diritti civili e Richard Simon, pianista e co-fondatore della celebre casa editrice Simon & Schuster, che ha pubblicato autori come Ernest Hemingway, Francis Scott Fitzgerald, Stephen King e Dan Brown.
Cresciuta in un ambiente ricco di stimoli e di frequentazioni artistiche, ha iniziato a studiare canto quando aveva otto anni per migliorare la fonazione in quanto soffriva di balbuzie.
La prima esperienza musicale è stata con la sorella Lucy, nel duo canoro Simon Sisters che, nel 1964, ha registrato l’album Meet the Simon Sisters.
Dopo una breve collaborazione con la rock band Elephant’s Memory e la partecipazione al film Taking Off di Miloš Forman, nel 1971 ha pubblicato il suo primo album, omonimo, con gran successo. Brano trainante è il singolo That’s the way I’ve always heard it should be, un lamento disilluso e cinico sulla famiglia e il matrimonio, a metà strada tra le rivolte sociali degli anni Sessanta e il nuovo romanticismo musicale che stava sorgendo in seno alla cultura hippy.
Era già una stella in ascesa, quando ha iniziato a lavorare al suo secondo disco, No Secrets, al punto da vantare collaborazioni prestigiose come Mick Jagger, che ha inciso i cori di You’re So Vain, la canzone che l’ha consegnata alla storia del rock, vendendo più di un milione di copie solo negli Stati Uniti.
Del 1974 è l’album Hotcakes, nel quale duetta con James Taylor, il famoso cantautore con cui era sposata e da cui ha avuto una figlia e un figlio.
Tre anni dopo ha dato alle stampe Nobody does it better, poi inclusa nella colonna sonora del film La spia che mi amava, decimo episodio della saga di James Bond.
Nel 1979 ha pubblicato Spy e partecipato al concerto No Nukes contro lo sviluppo dell’energia nucleare.
Mentre continuava a sfornare successi, anche con dischi di più facile ascolto con qualche incursione nel cinema, nel 1989 ha vinto l’Oscar per la miglior canzone originale con Let the River Run, composta per la commedia Una donna in carriera, brano poi ripreso dopo l’11 Settembre per una campagna di orgoglio nazionale delle poste americane.
Nel 1994 il suo nome è stato inserito nella Songwriters Hall of Fame.
Il duemila si è aperto con l’album The Bedroom Tapes, interamente scritto nella sua stanza da letto mentre si riprendeva dal cancro al seno.
L’ultimo album di inediti è Never Been Gone, del 2009.
Una lunga carriera in cui non si è mai rifiutata di partecipare a operazioni musicali in sostegno di cause sociali, è stata anche tra le celebrità che hanno cantato Toast to Freedom in favore della libertà di stampa, presentata per i cinquant’anni di Amnesty International.
Inarrestabile, recentemente è stata anche autrice di libri per l’infanzia.
Carly Simon ha sperimentato stili diversi mettendosi sempre in gioco, nelle sue canzoni non ha esitato a esporre la sua vulnerabilità e dimostrare la sua forza. Schiva e riservata, ha un posto di rilievo nell’olimpo della musica di tutti i tempi.
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fiorile-arte · 25 years
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Manuela Corti
#3 Protagoniste
a cura di Edoardo Di Mauro
(…) Manuela Corti è da anni impegnata in una ricerca tesa ad integrare l’uso del video e, in generale, delle tecnologie digitali, con costruzioni artistiche articolate e complesse, a cavallo tra installazione e performance con una riflessione del rapporto tra soggetto e quotidianità, tra arte e reale, in grado di fornire un esito capace di elevare questa indagine al di là dell’appiattimento sulla banalità del vissuto, cifra stilistica, soprattutto in Italia, inflazionata ed insopportabile. L’operazione qui proposta è centrata su strumenti del vestire, materiale ed interiore, e tramite per percepire un’autentica adesione al territorio quale esso sia, stanziale o nomadico. I 1350 passi che separano le sedi espositive (Fiorile e Interno DumDum) evidenziano dialetticamente le due opzioni. Presso Fiorile l’Artista opererà una sorta di ritualizzazione laica dell’idea, realizzando due ‘pale d’altare’ tramite stampe fotografiche, esibenti scarpe calzate e non, impegnate in movimenti opposti di ascesa e discesa, integrate da una installazione video posta al centro.
Edoardo Di Mauro
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Mostra personale dell’artista Antonietta Viganone presso gli spazi D&G Martini a Milano
A poco più di un anno dalla sua costituzione, la Fondazione Antonietta Viganone ETS, presieduta da Francesco Fabbiani, organizza presso gli spazi espositivi DG Martini, corso Venezia n. 15 a Milano, la mostra personale dell'artista Antonietta Viganone, con la curatela artistica e scientifica di Marco Eugenio Di Giandomenico.
L'iniziativa ha un duplice target promozionale: la presentazione del programma di attività 2024 della Fondazione e l'esposizione di alcune opere (sculture) della Viganone.
La Fondazione, costituita su disposizione testamentaria dell’artista Antonietta Viganone (esecutrice testamentaria: dott.ssa Domenica D’Elia) e iscritta al RUNTS nel settembre del 2022, nel valorizzare il patrimonio e la memoria della fondatrice svolge attività di studio e ricerca, formazione e promozione in campo artistico e culturale.
Antonietta Viganone (1928 - 2022) è stata pittrice, scultrice, incisore, scrittrice e autrice di libri d’artista. Docente di storia dell’arte negli istituti di istruzioni secondaria, ha realizzato, in quasi sessant’anni di attività di produzione artistica, più di 500 incisioni e stampe d’arte e più di 200 opere di pittura e scultura. Compagna di vita del noto editore di libri d’artista Franco Sciardelli, nel 2004 ha realizzato la stele in memoria del Maresciallo Capo Croce d’Onore Daniele Ghione, vittima dell’atto terroristico a An Nassiriya (Iraq) il 12 novembre 2003, esposta permanentemente in luogo pubblico a Finale Ligure (SV). E’ stata autrice di illustrazioni e incisioni per libri d’artista, promuovendo anche opere letterarie di grandi personalità della cultura del ‘900, tra cui Leonardo Sciascia. Ha partecipato a mostre e manifestazioni di rilievo internazionale e le sue opere sono acquisite al patrimonio di importanti istituzioni culturali.
La Fondazione Viganone, sotto la direzione artistica e scientifica del critico d’arte Marco Eugenio Di Giandomenico e in linea con la volontà della fondatrice, vuole costituire una sorta di laboratorio permanente di approfondimento di tematiche artistiche e di promozione dell’arte contemporanea, sostenendo con borse di studio il percorso formativo in discipline umanistiche di studenti meno abbienti. Sostiene, infatti, con cinque borse di studio il Corso di Perfezionamento post universitario di Sociologia Visuale, Filosofia Estetica, Psicologia Analitica e Critica D'arte dell’Università degli Studi Statale di Milano, diretto da Federico Boni (professore ordinario UNIMI). Nel 2024 è previsto un contributo anche a un istituto di scuola secondaria ove Antonietta Viganone ha insegnato storia dell’arte negli ultimi anni della sua carriera scolastica.
«La Fondazione Antonietta Viganone – afferma il presidente Francesco Fabbiani – vuole interagire con università, accademie, istituzioni culturali nazionali e internazionali, pubbliche e private, nel promuovere l’arte e la memoria della sua fondatrice, e la produzione artistica contemporanea. Nel 2024 abbiamo previsto un programma di attività denso e interessante, tra cui l’organizzazione di una mostra personale dell’artista presso l’Università Cattolica Comillas di Madrid».
All’evento è prevista la partecipazione di varie autorità istituzionali e accademiche, nonché di personalità del mondo dell'arte, della cultura e delle professioni.
L'evento gode del patrocinio del Comune di Milano (Municipio 1), dell'Università Cattolica Comillas di Madrid, di Ethicando Association e del Centro Studi Orange Table, nonché del supporto mediatico di Betting On Italy, Beesness Magazine, Estro Digitale.
La partecipazione è possibile solo su invito, previa registrazione al link eventribe:
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lamilanomagazine · 10 months
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Varese, Baj, Guttuso, Tavernari, virtuose relazioni al castello di Masnago
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Varese, Baj, Guttuso, Tavernari, virtuose relazioni al castello di Masnago I Musei Civici del Castello di Masnago ospitano il nuovo percorso espositivo Baj, Guttuso, Tavernari. Virtuose relazioni varesine. Un allestimento inedito con cui il Comune di Varese vuol far conoscere e dialogare tra loro le opere dei tre grandi artisti Enrico Baj, Renato Guttuso e Vittorio Tavernari, accomunati da un legame esistenziale e creativo col territorio varesino. L'inaugurazione al pubblico è per sabato 2 dicembre alle ore 11. Ad ospitare le opere sono cinque stanze dell'ala quattrocentesca del Castello di Masnago, che trova il suo perno nella Sala degli Svaghi. L'intento è quello di valorizzare il prezioso patrimonio del Comune di Varese, esponendo e mettendo a confronto opere sia di proprietà dell'Ente sia in comodato, offrendo al visitatore una diversa rilettura della collezione permanente, per arricchire e integrare le diverse mostre temporanee presenti al Castello. Una rassegna di opere e documenti che ha l'intento di coinvolgere i visitatori sul piano espressivo, tematico e culturale, mettendo in rilievo la relazione degli artisti con l'ambiente varesino, come è dimostrato dalle numerose note biografiche che integrano il percorso espositivo. «Questa iniziativa – spiega l'assessore alla Cultura, Enzo Laforgia – si inserisce nel costante impegno del nostro assessorato finalizzato alla ricostruzione e alla valorizzazione di importanti esperienze artistiche e culturali, che hanno caratterizzato la storia del nostro territorio e che testimoniano la ricchezza del patrimonio custodito presso le nostre collezioni.» «Lungo il percorso espositivo - aggiunge la curatrice Serena Contini - posto in alcune suggestive sale del Castello, si possono riscoprire sotto una nuova luce i rapporti amicali e professionali tra gli artisti Baj, Guttuso e Tavernari. Si è voluto sottolineare come il rispetto e l'ammirazione delle individuali capacità creative di questi tre Maestri trovarono esplicazione in fruttuose collaborazioni reciproche in ambito artistico, ben evidenziate nelle diverse sale tematiche con la presentazione di opere ad olio, collage, polimateriche, acqueforti-acquetinte, sculture, lastre originali con le relative stampe, libri d'artista, lettere, cartoline, a testimonianza della loro affettuosa frequentazione». Le relazioni umane e intellettuali tra gli artisti e il più vasto contesto culturale del territorio sono messe in evidenza dal materiale documentario formato da lettere, pubblicazioni d'epoca, schizzi d'arte. Particolare rilevanza hanno le cartelle d'artista, con lo scrittore Piero Chiara come elemento di congiunzione, come ad esempio la cartella d'artista del 1966 intitolata Il povero Turati con un racconto di Piero Chiara e due acqueforti di Renato Guttuso; la cartella d'artista pubblicata nel 1971, Gli Amanti, frutto del sodalizio tra Vittorio Tavernari e Piero Chiara; la cartella d'artista del 1990 con un brano tratto dal romanzo Una spina nel cuore di Piero Chiara e un'acquaforte di Enrico Baj. Insieme all'allestimento saranno proposti momenti di approfondimento aperti al pubblico, visite guidate ed eventi. Il Museo d'Arte Moderna e Contemporanea del Castello di Masnago è aperto da martedì a domenica dalle 9.30 alle 12.30 e dalle 14.00 alle 18.00. Maggiori dettagli sul sito museivarese.it.... #notizie #news #breakingnews #cronaca #politica #eventi #sport #moda Read the full article
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personal-reporter · 2 years
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Neoclassico e Romantico a Milano
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Con la mostra Neoclassico e Romantico. Pompeo Marchesi, scultore collezionista,  la Galleria d’Arte Moderna prosegue il percorso di valorizzazione dei nuclei più significativi del suo patrimonio artistico. L’esposizione, allestita nelle sale al piano terra della Villa Reale fino al 18 giugno 2023, è promossa dal Comune di Milano ed è curata da Omar Cucciniello, conservatore della Galleria d’Arte Moderna di Milano, come omaggio a Pompeo Marchesi (1783-1858), grande scultore dell’Ottocento, allievo di Canova, coetaneo e amico di Francesco Hayez e trait d’union nel passaggio dal Neoclassicismo al Romanticismo, nella Milano tra Impero napoleonico e Restaurazione. Questo evento segue le celebrazioni per il bicentenario della morte di Antonio Canova e prende spunto dal modello in gesso di Ebe di quest’ultimo, alla Galleria d’Arte Moderna, per ricostruire la raccolta dello scultore, artista di grande importanza per la storia del museo e delle collezioni artistiche del Comune di Milano. Tra i rarissimi modelli di Canova a non essere nella Gypsotheca di Possagno, Ebe giunse nelle collezioni civiche in seguito al lascito testamentario di Marchesi. Il percorso espositivo ricostruisce la vita e l’opera dello scultore, formatosi all’Accademia di Brera sotto gli auspici di Giuseppe Bossi e a Roma, sotto la direzione di Canova, ma resta strettamente legato alla città di Milano, dove negli anni della Restaurazione ottenne un grandissimo successo partecipando ai più importanti cantieri cittadini, dall’Arco della Pace al Duomo, e alla vita artistica, in qualità di professore dell’Accademia di Brera. Conosciuto come il Fidia meneghino,  Marchesi fu definito da Stendhal “le sculpteur à la mode de Milan” nel romanzo La Certosa di Parma, ebbe commissioni da tutta Europa, da Vienna a Parigi a San Pietroburgo. Il suo atelier, ricostruito dopo un incendio grazie a una sottoscrizione della cittadinanza e inaugurato dall’imperatore d’Austria Ferdinando I, era uno dei luoghi alla moda della città, ricordato da Stendhal e Balzac, frequentato da artisti, scrittori, nobili e intellettuali, affrescato da Hayez e organizzato come un museo, dove radunò tutti i modelli in gesso e i bozzetti delle sue sculture, ma anche la collezione di opere d’arte raccolte durante gli anni. Alla sua morte lo scultore destinò i materiali dello studio non ai musei d’arte esistenti  ma alla città di Milano, che all’epoca non disponeva di collezioni d’arte. Esposte in origine nella prima sede del Museo Artistico Municipale ai Giardini Pubblici, le opere della collezione Marchesi vennero suddivise tra i diversi istituti via via fondati, dal Museo Archeologico al Gabinetto dei Disegni del Castello alle biblioteche, che ancora oggi le conservano. La mostra intende quindi ricostruire la complessità della raccolta e la sua importanza per la nascita delle collezioni artistiche cittadine, avvalendosi del contributo degli istituti civici: il Gabinetto dei Disegni, la Raccolta delle Stampe Achille Bertarelli, la Biblioteca d’Arte, il Civico Archivio Fotografico, il Museo d’Arte Antica del Castello Sforzesco La mostra si rivela l’occasione per riflettere sull’origine della Galleria d’Arte Moderna e per annodare i fili della nascita delle collezioni municipali, ricostruendone la storia, le vicissitudini, gli spostamenti nelle diverse sedi e la creazione dei musei civici di Milano. Read the full article
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mariodavidmascia · 2 years
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GENOVA ANTIQUA 2023 Sarà il mare, declinato nelle diverse forme artistiche sul tema, il filo conduttore di Antiqua 2023, che si apre nella ormai consueta sede dei Magazzini del Cotone al Porto antico.La 32esima edizione della mostra mercato di arte antica, che per una settimana trasformerà Genova nella capitale dell’antiquariato, quest’anno omaggia Ocean Race – The Grand Finale presentando alcune sezioni speciali sul tema marino, in collaborazione con il Museo del Mare della Navigazione e con la Galleria d’arte Moderna dei Musei di Nervi. ANTIQUA vedrà la partecipazione di trentacinque espositori provenienti da tutta Italia con una ricercata galleria di arredi di alta epoca, sculture, tappeti pregiati, dipinti a partire dal Seicento con un excursus nella pittura ligure del XIX e XX secolo, argenti e gioielli, sculture lignee e in marmo, ceramiche, vetri artistici, libri e stampe. Il “filo blu” toccherà tutte le forme d’arte: carte, modelli, strumenti, attrezzature e arredi di bordo, antichi volumi, ritratti di velieri e vapori, marine, argenterie e gioielli. Tre sezioni speciali sono state realizzate grazie alla collaborazione con Galata - Museo del Mare e della Navigazione, Galleria d’arte Moderna di Genova e La Galleria Corporate Collection di BPER Banca. (presso Magazzini Del Cotone - Porto Antico) https://www.instagram.com/p/Cn19g6aIlsM/?igshid=NGJjMDIxMWI=
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daniela--anna · 2 years
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#SapeviChe
Pablo Picasso produsse una quantità ingente di opere artistiche durante la propria vita: 13.500 dipinti, 100.000 stampe ed incisioni, 300 sculture e 34.000 illustrazioni.
Il motivo di una produzione tanto prolifica risiede nella passione di Picasso per l'arte, sin dalla tenera età: iniziò a seguire lezioni accademiche a 7 anni ed a 9 completò il suo primo dipinto, "Le picador".
📚 Fonte🧠Sapiens³
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dreamswithlafra · 3 years
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9 consigli su come creare una galleria d'arte a casa tua
Da Dear Sam troverai un vasto assortimento di poster e cornici ispirati al design scandinavo. Ecco 9 consigli su come creare una galleria d'arte a casa tua #DearSam #ComeDecorare #Consigliesuggerimenti #Idee #Homedecor #interiordesign
Ciao Dreamers, come state? Spero bene! Oggi voglio darvi qualche suggerimento su come creare una galleria d’arte a casa propria con i poster online Dear Sam.  Dear Sam vende poster online. Non sono una galleria d’arte tradizionale. Creano loro stessi la maggior parte dei motivi originali per i poster, da foto artistiche ad illustrazioni, stampe astratte e poster per bambini. Sono ispirati…
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thedavid1981 · 3 years
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freedomtripitaly · 4 years
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Nei musei del nostro paese è concentrato un numero incredibile di opere d’arte, testimonianze storiche di un passato illustre, o di più passati, che va preservato e costantemente protetto, ammirato e anche riscoperto. Di seguito segnaliamo i principali musei italiani che custodiscono le opere d’arte più importanti del nostro paese, ma anche alcune piccole grandi esposizioni significative. Un’eredità non solo italiana, ma anche mondiale. La galleria degli Uffizi di Firenze La galleria degli Uffizi, detta anche galleria delle Statue e delle Pitture, è il fiore all’occhiello del patrimonio museale di Firenze, il museo più visitato d’Italia, nonché uno dei più famosi del mondo. Il percorso museale, oltre a conservare nelle sue sale le più famose opere di Giotto, Raffaello, Tiziano, Botticelli, Caravaggio, Dürer, Rubens e molti altri, comprende anche il corridoio Vasariano, le collezioni di palazzo Pitti e il giardino dei Boboli. Si consiglia, data la forte affluenza, di munirsi di un biglietto salta fila o prenotare un tour con ingresso prioritario. La galleria dell’Accademia di Firenze Il percorso museale conserva tra altre mirabili opere il celebre David (1501-1504) di Michelangelo e altre sei grandi sculture dell’artista, nonché una vasta esposizione, tra le prime al mondo, di opere pittoriche a fondo oro (Giotto, Masolino, Cimabue, Leonardo Da Vinci e altri ancora) e, infine, una pregevole collezione di antichi strumenti musicali. Per evitare che qualcosa sfugga all’attenzione, una buona idea è quella di farsi guidare nelle stanze della galleria da una guida esperta. Il museo Nazionale del Bargello di Firenze Dedicate essenzialmente alla scultura medievale e rinascimentale, le sale del Bargello ospitano alcuni capolavori di Michelangelo, Donatello, Benvenuto Cellini, mentre il complesso comprende anche le pregevoli cappelle Medicee, la chiesa di Orsanmichele, palazzo Davanzati e casa Martelli. Vista la vastità dell’esposizione, anche qui è consigliata una visita guidata. Galata, il museo del Mare di Genova Il Galata di Genova è il percorso museale più grande dell’area del Mediterraneo dedicato al mare e uno dei più moderni d’Italia. Nelle sue sale è illustrata la storia di Genova, del suo legame indissolubile con il mare e delle mille sfaccettature che questo legame porta con sé: dalle galee agli atlanti e ai globi, dai viaggi come quello di Cristoforo Colombo alla vita dei marinai fino allo sviluppo del porto di Genova dal Medioevo ai giorni nostri. Il museo Egizio di Torino Il museo Egizio di Torino è il più antico al mondo dedicato alla cultura egizia e secondo per importanza soltanto a quello del Cairo. Le sale, suddivise in cinque livelli, permettono di ammirare alcuni tra i reperti archeologici più importanti mai ritrovati come il libro dei Morti di Luefankh (332-320 a.C.), la mummia risalente al periodo Predinastico (3500 a.C.), la coeva e rarissima pittura di Gebelein, la tomba degli Ignoti, il pregevole ostrakon (frammento di ceramica) della Ballerina, le pitture a tempera ritrovate nella cappella di Maia, le statue della galleria dei Re, quella di Uahka (1760 a.C.) e infine la tomba di Kha e Merit, risalente a 3400 anni fa. Al fine di godersi al meglio la visita, potrebbe essere una buona idea acquistare un accesso prioritario o meglio ancora prenotare un tour guidato. Il museo Nazionale del Cinema di Torino Ospitato dal 1996 all’interno dell’inconfondibile e bizzarro edificio della mole Antonelliana, il museo del Cinema di Torino è uno dei più visitati d’Italia e raccoglie numerose macchine pre-cinematografiche e altrettanti oggetti provenienti dal mondo del cinema (film, libri, manifesti, stampe, locandine ecc.). I musei Reali di Torino Il circuito dei musei Reali di Torino comprende la visita al palazzo e ai giardini Reali, alla biblioteca e all’armeria Reale, alla galleria Sabauda, al museo Archeologico, a palazzo Chiablese e infine alla cappella della sacra Sindone. Da non perdere all’interno di palazzo Reale la sfarzosità tutta intagli, stucchi, dorature e affreschi della sala da Ballo e quella del Trono, il salone degli Svizzeri e la splendida scala delle Forbici. Il Cenacolo Vinciano a Milano La straordinaria Ultima Cena detta anche Cenacolo (1494-1498) di Leonardo da Vinci è oggi conservata nell’ex refettorio rinascimentale adiacente al santuario di Santa Maria delle Grazie di Milano. La sala, esclusivamente dedicato alla fruizione del capolavoro vinciano, è assolutamente necessaria non solo per la scoperta dell’opera ma anche per la sua precaria conservazione. Le vicissitudini e le curiosità legate all’opera meritano forse la presenza di una guida in grado di poter illustrare i tanti aspetti legati all’Ultima Cena di Leonardo e un ingresso prioritario, anche in tarda serata, per avere la sicurezza di poter accedere. La pinacoteca di Brera a Milano La galleria Nazionale d’arte Antica e Moderna ospitata presso il palazzo Brera di Milano è un complesso museale vastissimo che custodisce una delle più celebri raccolte di pittura del nostro paese, con opere appartenenti a specifiche scuole artistiche come quella lombarda, veneta, toscana, dell’Italia centrale e, inoltre, della scuola fiamminga. Il palazzo di Brera ospita inoltre numerose istituzioni artistiche note in tutto il mondo: la biblioteca Nazionale Braidense, l’osservatorio, l’orto Botanico, l’istituto Lombardo di Scienze e Lettere e infine la celebre accademia di Belle Arti di Brera. Un’esperienza guidata all’interno delle suggestive sale dell’accademia potrebbe essere davvero un’ottima idea. Il museo del palazzo Ducale di Mantova Le sale della reggia dei Gonzaga di Mantova custodiscono alcune delle opere migliori di Mantegna, tra cui i meravigliosi affreschi della camera degli Sposi (1464-1475), Rubens, Palma il Giovane, Daniel van den Dyck, tanto da meritarsi un posto all’interno dei musei più importanti del nostro paese. Il complesso museale comprende la corte Vecchia, la domus Nova, la corte Nuova, la basilica Palatina di Santa Barbara e il quattrocentesco castello di San Giorgio. Il museo Archeologico di Venezia Il museo, sito in piazza San Marco presso le procuratie Nuove, dalla fine del Cinquecento raccoglie numerose collezioni private veneziane comprendenti antichissime opere risalenti al periodo greco e romano. Le gallerie dell’Accademia di Venezia Ai piedi del ponte dell’Accademia, l’antico complesso un tempo formato dalla chiesa di Santa Maria della Carità, il convento dei Lateranensi e la scuola Grande, dall’inizio dell’Ottocento ospita l’accademia di Belle Arti della città lagunare, nonché la più importante collezione di arte veneziana e veneta del mondo, con dipinti databili dal XIV al XVIII secolo. Tra gli artisti esposti si segnalano Piero della Francesco, Giovanni Bellini, Leonardo da Vinci con il suo Uomo Vitruviano, Andrea Mantegna, Giorgione, Cosmé Tura, Palma il Vecchio, Giambattista Tiepolo, Giorgio Vasari e Francesco Hayez. Il museo Storico del castello di Miramare Il museo allestito all’interno del castello di Miramare a Trieste, eretto intorno alla metà dell’Ottocento per volere di Massimiliano d’Asburgo-Lorena arciduca d’Austria, è uno dei musei più visitati d’Italia. L’elegante e suggestiva struttura in pietra chiara affacciata sul golfo di Trieste conserva ancora gli arredi originali dell’epoca e numerose testimonianze della vita dei proprietari, l’arciduca Massimiliano e sua moglie Carlotta del Belgio, prima di diventare la residenza del duca Amedeo d’Aosta. All’interno sono da segnalare la sfarzosa sala dei Regnanti, la bella sala della Musica e la sala ispirata all’arredamento navale della fregata Novara sulla quale Massimiliano aveva prestato servizio nella Marina Austriaca, mentre all’esterno il parco circostante il castello e il superbo giardino all’inglese permettono di effettuare piacevoli passeggiate di fronte al mare. Il castello è visitabile in completa autonomia o con tour privato. La galleria Nazionale delle Marche Ospitata nelle sale del palazzo Ducale di Urbino, questa interessante collezione comprende le opere più importanti del Rinascimento urbinate promosso alla corte di Federico da Montefeltro, tra cui alcuni capolavori di Raffaello, Piero della Francesca e Federico Barocci. Il museo nazionale di castel Sant’Angelo a Roma Il percorso museale allestito all’interno dell’imponente castel Sant’Angelo si sviluppa in 7 livelli che illustrano in maniera approfondita la storia, le modifiche architettoniche e gli usi ai quali la fortezza fu adibita durante i secoli, sin dal 135 d.C., ovvero quando in questo luogo l’imperatore Adriano fece costruire il mausoleo funebre per sé e la sua famiglia fino alla riorganizzazione voluta da papa Farnese nel Settecento, quando qui fu imprigionato, tra gli altri, il conte di Cagliostro. La galleria Borghese di Roma Sita all’interno della magnifica villa Borghese Pinciana, il percorso museale espone molte impareggiabili sculture di Gian Lorenzo Bernini, numerose tele del Caravaggio e pregevoli opere del Bronzino, Antonio Canova, Raffaello, Perugino, Lorenzo Lotto, Antonello da Messina, Rubens, Bellini, Correggio, Parmigianino, Pinturicchio e Tiziano. All’interno delle sale della villa è possibile muoversi in autonomia, oppure in alternativa con un tour privato. I musei Vaticani e la cappella Sistina La grande stagione di fervore artistico promossa da papa Giulio II all’inizio del Cinquecento che ha impreziosito la basilica di San Pietro, ha dato inoltre vita alle stupende collezioni dei musei Vaticani, con gli affreschi e le opere di Giotto, le stanze papali dipinte da Michelangelo e Raffaello, la galleria Lapidaria, quella delle carte Geografiche, l’appartamento Borgia e il giardino con il celebre gruppo statuario del Laocoonte. Lo straordinario patrimonio, tutto italiano, che adorna gli spazi dei musei vaticani si condensa infine nella superba cappella Sistina con il Giudizio Universale (1508-1512) e gli affreschi della volta (1535-1541) realizzati da Michelangelo. Le pareti della cappella non sono di certo da meno, impreziosite da un ciclo di affreschi realizzati dai massimi artisti italiani della seconda metà del Quattrocento: da Botticelli al Perugino, dal Pinturicchio al Ghirlandaio. Vista l’elevata affluenza si consiglia di dotarsi preventivamente di un biglietto con ingresso prioritario. Il museo Archeologico Nazionale di Napoli Il museo Archeologico Nazionale di Napoli (MANN) vanta forse il più ricco patrimonio archeologico d’Italia. Esso comprende infatti i reperti dell’antica Neapolis, la collezione Farnese con pregevoli reperti provenienti dall’antica Roma, le collezioni Borboniche con i reperti provenienti da Pompei, la collezione Egizia e altre importanti collezioni private (Borgia, Santagelo, Stevens e Spinelli). Vista la grande quantità di reperti e opere degne di interesse, un tour guidato è l’ideale per poter comprendere appieno il valore di quanto esposto. Il museo Civico Archeologico “Giovanni Marongiu” di Cabras Il piccolo museo di Cabras, in Sardegna, custodisce gli importanti reperti archeologici ritrovati nella suggestiva penisola del Sinis, sul golfo di Oristano, colonizzato in epoche antichissime. Il percorso museale custodisce e continua a raccogliere ancora oggi quanto ritrovato nel insediamento neolitico di Cuccuru is Arrius, in quello nuragico di Sa Osa, nel sito archeologico di Tharros (età fenicio-punica), nonché i resti del relitto romano dell’isola di Mal di Ventre. Pezzo forte del museo, davvero da non perdere, sono i resti del complesso statuario dei giganti di Mont’e Prama. Il museo dell’ex Stabilimento Florio e delle tonnare di Favignana e Formica Concludiamo questo excursus sui musei più importanti d’Italia con un piccolo e suggestivo museo sito sulla splendida isola di Favignana, ovvero quello ospitato nello storica tonnara appartenuta alla famiglia Florio per oltre un secolo tra Ottocento e Novecento. Splendido esempio di archeologia industriale, perfettamente recuperato e conservato, la tonnara ospita al suo interno un innovativo museo, con sale multimediali che ripercorrono la storia della mattanza, la cruenta pesca del tonno, e della tonnara, e un interessante Antiquarium con reperti archeologici ritrovati nell’arcipelago siciliano delle isole Egadi e risalenti alla prima guerra Punica (III secolo a.C.). https://ift.tt/2O9d5Xc I 20 musei più visitati d’Italia Nei musei del nostro paese è concentrato un numero incredibile di opere d’arte, testimonianze storiche di un passato illustre, o di più passati, che va preservato e costantemente protetto, ammirato e anche riscoperto. Di seguito segnaliamo i principali musei italiani che custodiscono le opere d’arte più importanti del nostro paese, ma anche alcune piccole grandi esposizioni significative. Un’eredità non solo italiana, ma anche mondiale. La galleria degli Uffizi di Firenze La galleria degli Uffizi, detta anche galleria delle Statue e delle Pitture, è il fiore all’occhiello del patrimonio museale di Firenze, il museo più visitato d’Italia, nonché uno dei più famosi del mondo. Il percorso museale, oltre a conservare nelle sue sale le più famose opere di Giotto, Raffaello, Tiziano, Botticelli, Caravaggio, Dürer, Rubens e molti altri, comprende anche il corridoio Vasariano, le collezioni di palazzo Pitti e il giardino dei Boboli. Si consiglia, data la forte affluenza, di munirsi di un biglietto salta fila o prenotare un tour con ingresso prioritario. La galleria dell’Accademia di Firenze Il percorso museale conserva tra altre mirabili opere il celebre David (1501-1504) di Michelangelo e altre sei grandi sculture dell’artista, nonché una vasta esposizione, tra le prime al mondo, di opere pittoriche a fondo oro (Giotto, Masolino, Cimabue, Leonardo Da Vinci e altri ancora) e, infine, una pregevole collezione di antichi strumenti musicali. Per evitare che qualcosa sfugga all’attenzione, una buona idea è quella di farsi guidare nelle stanze della galleria da una guida esperta. Il museo Nazionale del Bargello di Firenze Dedicate essenzialmente alla scultura medievale e rinascimentale, le sale del Bargello ospitano alcuni capolavori di Michelangelo, Donatello, Benvenuto Cellini, mentre il complesso comprende anche le pregevoli cappelle Medicee, la chiesa di Orsanmichele, palazzo Davanzati e casa Martelli. Vista la vastità dell’esposizione, anche qui è consigliata una visita guidata. Galata, il museo del Mare di Genova Il Galata di Genova è il percorso museale più grande dell’area del Mediterraneo dedicato al mare e uno dei più moderni d’Italia. Nelle sue sale è illustrata la storia di Genova, del suo legame indissolubile con il mare e delle mille sfaccettature che questo legame porta con sé: dalle galee agli atlanti e ai globi, dai viaggi come quello di Cristoforo Colombo alla vita dei marinai fino allo sviluppo del porto di Genova dal Medioevo ai giorni nostri. Il museo Egizio di Torino Il museo Egizio di Torino è il più antico al mondo dedicato alla cultura egizia e secondo per importanza soltanto a quello del Cairo. Le sale, suddivise in cinque livelli, permettono di ammirare alcuni tra i reperti archeologici più importanti mai ritrovati come il libro dei Morti di Luefankh (332-320 a.C.), la mummia risalente al periodo Predinastico (3500 a.C.), la coeva e rarissima pittura di Gebelein, la tomba degli Ignoti, il pregevole ostrakon (frammento di ceramica) della Ballerina, le pitture a tempera ritrovate nella cappella di Maia, le statue della galleria dei Re, quella di Uahka (1760 a.C.) e infine la tomba di Kha e Merit, risalente a 3400 anni fa. Al fine di godersi al meglio la visita, potrebbe essere una buona idea acquistare un accesso prioritario o meglio ancora prenotare un tour guidato. Il museo Nazionale del Cinema di Torino Ospitato dal 1996 all’interno dell’inconfondibile e bizzarro edificio della mole Antonelliana, il museo del Cinema di Torino è uno dei più visitati d’Italia e raccoglie numerose macchine pre-cinematografiche e altrettanti oggetti provenienti dal mondo del cinema (film, libri, manifesti, stampe, locandine ecc.). I musei Reali di Torino Il circuito dei musei Reali di Torino comprende la visita al palazzo e ai giardini Reali, alla biblioteca e all’armeria Reale, alla galleria Sabauda, al museo Archeologico, a palazzo Chiablese e infine alla cappella della sacra Sindone. Da non perdere all’interno di palazzo Reale la sfarzosità tutta intagli, stucchi, dorature e affreschi della sala da Ballo e quella del Trono, il salone degli Svizzeri e la splendida scala delle Forbici. Il Cenacolo Vinciano a Milano La straordinaria Ultima Cena detta anche Cenacolo (1494-1498) di Leonardo da Vinci è oggi conservata nell’ex refettorio rinascimentale adiacente al santuario di Santa Maria delle Grazie di Milano. La sala, esclusivamente dedicato alla fruizione del capolavoro vinciano, è assolutamente necessaria non solo per la scoperta dell’opera ma anche per la sua precaria conservazione. Le vicissitudini e le curiosità legate all’opera meritano forse la presenza di una guida in grado di poter illustrare i tanti aspetti legati all’Ultima Cena di Leonardo e un ingresso prioritario, anche in tarda serata, per avere la sicurezza di poter accedere. La pinacoteca di Brera a Milano La galleria Nazionale d’arte Antica e Moderna ospitata presso il palazzo Brera di Milano è un complesso museale vastissimo che custodisce una delle più celebri raccolte di pittura del nostro paese, con opere appartenenti a specifiche scuole artistiche come quella lombarda, veneta, toscana, dell’Italia centrale e, inoltre, della scuola fiamminga. Il palazzo di Brera ospita inoltre numerose istituzioni artistiche note in tutto il mondo: la biblioteca Nazionale Braidense, l’osservatorio, l’orto Botanico, l’istituto Lombardo di Scienze e Lettere e infine la celebre accademia di Belle Arti di Brera. Un’esperienza guidata all’interno delle suggestive sale dell’accademia potrebbe essere davvero un’ottima idea. Il museo del palazzo Ducale di Mantova Le sale della reggia dei Gonzaga di Mantova custodiscono alcune delle opere migliori di Mantegna, tra cui i meravigliosi affreschi della camera degli Sposi (1464-1475), Rubens, Palma il Giovane, Daniel van den Dyck, tanto da meritarsi un posto all’interno dei musei più importanti del nostro paese. Il complesso museale comprende la corte Vecchia, la domus Nova, la corte Nuova, la basilica Palatina di Santa Barbara e il quattrocentesco castello di San Giorgio. Il museo Archeologico di Venezia Il museo, sito in piazza San Marco presso le procuratie Nuove, dalla fine del Cinquecento raccoglie numerose collezioni private veneziane comprendenti antichissime opere risalenti al periodo greco e romano. Le gallerie dell’Accademia di Venezia Ai piedi del ponte dell’Accademia, l’antico complesso un tempo formato dalla chiesa di Santa Maria della Carità, il convento dei Lateranensi e la scuola Grande, dall’inizio dell’Ottocento ospita l’accademia di Belle Arti della città lagunare, nonché la più importante collezione di arte veneziana e veneta del mondo, con dipinti databili dal XIV al XVIII secolo. Tra gli artisti esposti si segnalano Piero della Francesco, Giovanni Bellini, Leonardo da Vinci con il suo Uomo Vitruviano, Andrea Mantegna, Giorgione, Cosmé Tura, Palma il Vecchio, Giambattista Tiepolo, Giorgio Vasari e Francesco Hayez. Il museo Storico del castello di Miramare Il museo allestito all’interno del castello di Miramare a Trieste, eretto intorno alla metà dell’Ottocento per volere di Massimiliano d’Asburgo-Lorena arciduca d’Austria, è uno dei musei più visitati d’Italia. L’elegante e suggestiva struttura in pietra chiara affacciata sul golfo di Trieste conserva ancora gli arredi originali dell’epoca e numerose testimonianze della vita dei proprietari, l’arciduca Massimiliano e sua moglie Carlotta del Belgio, prima di diventare la residenza del duca Amedeo d’Aosta. All’interno sono da segnalare la sfarzosa sala dei Regnanti, la bella sala della Musica e la sala ispirata all’arredamento navale della fregata Novara sulla quale Massimiliano aveva prestato servizio nella Marina Austriaca, mentre all’esterno il parco circostante il castello e il superbo giardino all’inglese permettono di effettuare piacevoli passeggiate di fronte al mare. Il castello è visitabile in completa autonomia o con tour privato. La galleria Nazionale delle Marche Ospitata nelle sale del palazzo Ducale di Urbino, questa interessante collezione comprende le opere più importanti del Rinascimento urbinate promosso alla corte di Federico da Montefeltro, tra cui alcuni capolavori di Raffaello, Piero della Francesca e Federico Barocci. Il museo nazionale di castel Sant’Angelo a Roma Il percorso museale allestito all’interno dell’imponente castel Sant’Angelo si sviluppa in 7 livelli che illustrano in maniera approfondita la storia, le modifiche architettoniche e gli usi ai quali la fortezza fu adibita durante i secoli, sin dal 135 d.C., ovvero quando in questo luogo l’imperatore Adriano fece costruire il mausoleo funebre per sé e la sua famiglia fino alla riorganizzazione voluta da papa Farnese nel Settecento, quando qui fu imprigionato, tra gli altri, il conte di Cagliostro. La galleria Borghese di Roma Sita all’interno della magnifica villa Borghese Pinciana, il percorso museale espone molte impareggiabili sculture di Gian Lorenzo Bernini, numerose tele del Caravaggio e pregevoli opere del Bronzino, Antonio Canova, Raffaello, Perugino, Lorenzo Lotto, Antonello da Messina, Rubens, Bellini, Correggio, Parmigianino, Pinturicchio e Tiziano. All’interno delle sale della villa è possibile muoversi in autonomia, oppure in alternativa con un tour privato. I musei Vaticani e la cappella Sistina La grande stagione di fervore artistico promossa da papa Giulio II all’inizio del Cinquecento che ha impreziosito la basilica di San Pietro, ha dato inoltre vita alle stupende collezioni dei musei Vaticani, con gli affreschi e le opere di Giotto, le stanze papali dipinte da Michelangelo e Raffaello, la galleria Lapidaria, quella delle carte Geografiche, l’appartamento Borgia e il giardino con il celebre gruppo statuario del Laocoonte. Lo straordinario patrimonio, tutto italiano, che adorna gli spazi dei musei vaticani si condensa infine nella superba cappella Sistina con il Giudizio Universale (1508-1512) e gli affreschi della volta (1535-1541) realizzati da Michelangelo. Le pareti della cappella non sono di certo da meno, impreziosite da un ciclo di affreschi realizzati dai massimi artisti italiani della seconda metà del Quattrocento: da Botticelli al Perugino, dal Pinturicchio al Ghirlandaio. Vista l’elevata affluenza si consiglia di dotarsi preventivamente di un biglietto con ingresso prioritario. Il museo Archeologico Nazionale di Napoli Il museo Archeologico Nazionale di Napoli (MANN) vanta forse il più ricco patrimonio archeologico d’Italia. Esso comprende infatti i reperti dell’antica Neapolis, la collezione Farnese con pregevoli reperti provenienti dall’antica Roma, le collezioni Borboniche con i reperti provenienti da Pompei, la collezione Egizia e altre importanti collezioni private (Borgia, Santagelo, Stevens e Spinelli). Vista la grande quantità di reperti e opere degne di interesse, un tour guidato è l’ideale per poter comprendere appieno il valore di quanto esposto. Il museo Civico Archeologico “Giovanni Marongiu” di Cabras Il piccolo museo di Cabras, in Sardegna, custodisce gli importanti reperti archeologici ritrovati nella suggestiva penisola del Sinis, sul golfo di Oristano, colonizzato in epoche antichissime. Il percorso museale custodisce e continua a raccogliere ancora oggi quanto ritrovato nel insediamento neolitico di Cuccuru is Arrius, in quello nuragico di Sa Osa, nel sito archeologico di Tharros (età fenicio-punica), nonché i resti del relitto romano dell’isola di Mal di Ventre. Pezzo forte del museo, davvero da non perdere, sono i resti del complesso statuario dei giganti di Mont’e Prama. Il museo dell’ex Stabilimento Florio e delle tonnare di Favignana e Formica Concludiamo questo excursus sui musei più importanti d’Italia con un piccolo e suggestivo museo sito sulla splendida isola di Favignana, ovvero quello ospitato nello storica tonnara appartenuta alla famiglia Florio per oltre un secolo tra Ottocento e Novecento. Splendido esempio di archeologia industriale, perfettamente recuperato e conservato, la tonnara ospita al suo interno un innovativo museo, con sale multimediali che ripercorrono la storia della mattanza, la cruenta pesca del tonno, e della tonnara, e un interessante Antiquarium con reperti archeologici ritrovati nell’arcipelago siciliano delle isole Egadi e risalenti alla prima guerra Punica (III secolo a.C.). I musei italiani da visitare sono davvero moltissimi e dislocati in quasi tutte le città del nostro Paese, da Torino a Roma, da Napoli alle Trieste.
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chez-mimich · 5 years
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CHARLES JAMES, THE COUTURE SECRETS OF SHAPE. Il deus ex-machina di questa piccolissima, ma bellissima mostra è Rick Owens che propone una scelta di stampe, cartamodelli, abiti e utensili del primo “couturier” d’America, ovvero Charles James (1906-1978) , straordinario inventore dell’abito unisex, come la giacca di piumino (Eyderdown Jacket), unitamente ai grandi e monumentali abiti da sera indossati da “dive e divine”, degli anni che vanno dal 1930 al 1950 a cominciare da Marlene Dietrich. Le immagini e gli oggetti della mostra ci narrano di un lavoro in gran parte invisibile: abiti come architetture, pensati, progettati e “costruiti”, partendo da un concetto e non da frivolezze del momento. Dalla metà degli anno Sessanta, fino al 1978, Charles James soggiorna in un luogo leggendario per la creatività, la musica e l’arte, il Chelsea Hotel di New York City, trasformando la sua stanza in studio, laboratorio, archivio del suo febbrile e rigoroso metodo creativo. La mostra prende le mosse da un poderoso volume di Homer Layner, storico assistente di James e Dorothea Mink, docente di fashion design a Brema, edito da Spector Book. Negli ultimi anni è stato per me molto difficile resistere alle mostre sulla moda, sugli stilisti e sui grandi “couturier”, che molto spesso, nella “risacca” delle grandi avanguardie artistiche, hanno saputo brillare per creatività, gusto per la ricerca e la sperimentazione e che hanno saputo osare, spesso, molto di più di pittori, scultori o architetti. Lo stesso Rick Owens, curatore della mostra e che è stato protagonista di una favolosa esposizione di qualche anno fa alla Triennale di Milano, ne è una delle testimonianze più eclatanti. È lo stesso Owen ad affermare che “When i started my label in the mid-nineties, my ultimate goal was to be Charles James.” La Fondazione Sozzani, continua a distinguersi anche per questi piccoli camei degni di una visita in una domenica estiva, altrimenti vuota e banale...
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