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mediaresenzaconfini · 2 years
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Il ricorso al T.A.R. Lazio  contro U.N.A.M. e la giustizia in Italia dal 1875 al 1950  
La settimana scorsa  UCPI, AIF, UNCAT e UNCC hanno presentato ricorso al T.A.R.  del Lazio chiedendo che U.N.A.M. – Unione Avvocati per la mediazione venga cancellata dalle associazioni forensi specialistiche maggiormente rappresentative. UNAM è l’unica associazione  specialistica forense  che promuove la mediazione e la negoziazione , quali metodologie consensuali di risoluzione delle…
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curiositasmundi · 14 days
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raffaeleitlodeo · 10 days
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Open Arms, l'accusa dei Pm: «Salvini agì in spregio a tutte le regole. Era un'autopromozione»
Sei anni per aver trattenuto illegalmente 147 persone a bordo di una nave, «piegando strumentalmente le norme alla strategia dei porti chiusi», non sono una richiesta politica contro l’atto politico di un ministro.
Sono piuttosto la valutazione giuridica di un comportamento considerato illegittimo in base alle leggi nazionali e alle Convenzioni internazionali. Un reato, secondo la valutazione dei pubblici ministeri, commesso non per attuare la linea politica di un governo, bensì l’autopromozione della propria personale posizione. Anche in chiave elettorale.
È il punto chiave, per quanto scivoloso, del processo e dell’atto d’accusa finale: alla sbarra non è la politica ma il comportamento di un politico, ribadiscono i pm, sapendo che la difesa ha battuto e batterà proprio su questo punto.
Non a caso, la requisitoria parte proprio da qui. «Di fronte al fallimento delle misure varate dal governo — spiega il procuratore aggiunto Marzia Sabella, riferendosi alle direttive e ai decreti sicurezza approvati dall’esecutivo Conte sostenuto da Lega e Cinque stelle —, l’imputato Salvini s’è avventurato in atti amministrativi illegittimi e penalmente rilevanti, consapevole di agire in spregio a tutte le regole, distinguendo così la sua responsabilità da quella del governo del suo insieme».
A partire dal 14 agosto 2019, quando il Tar del Lazio annullò il divieto d’ingresso di Open Arms in acque nazionali, gli altri ministri competenti Elisabetta Trenta (Difesa) e Danilo Toninelli (Trasporti) si rifiutarono di firmare un nuovo provvedimento che confermasse il primo; e lo stesso premier Conte scrisse a Salvini per chiedergli di far scendere almeno i minorenni (la loro presenza a bordo è un’aggravante del reato) e poi che l’obiettivo della redistribuzione era in via di raggiungimento. Provocando un «vero e proprio caos istituzionale», costringendo altri organismi «ad approntare soluzioni di fortuna non potendo permettere di lasciare quei naufraghi senza terra».
Ma il leader leghista ha proseguito con il suo diniego, proclamando in diretta facebook: «Solo contro tutti». Una frase che ora finisce nella requisitoria a riprova che la linea politica del governo non c’entrava più; anche perché «non c’era più il governo», ormai in crisi dopo la decisione della Lega di sfilarsi dalla maggioranza, come hanno testimoniato gli ex colleghi davanti al tribunale.
Prima di qualsivoglia volontà politica, collettiva o individuale, nell’impostazione dell’accusa ci sono comunque le leggi. Secondo le quali i diritti fondamentali delle persone — alla vita, alla salute, alla libertà personale — prevalgono su ogni altro. Compresa la difesa dei confini da parte dei singoli Stati. L’obbligo dei salvataggi in mare, che giuridicamente si conclude solo con la concessione del Pos (permesso di sbarco in un porto sicuro), «è un principio ancestrale che risale all’Odissea», ricorda l’altro pm Calogero Ferrara. Estendendo il concetto: «Anche il terrorista e il trafficante di uomini non possono essere lasciati in mare; uno Stato democratico è diverso dai criminali, prima li salva e poi li processa».
È un altro punto qualificante affrontato dall’accusa per contrastare la difesa di Salvini. Il divieto di approdo e di sbarco era giustificato dall’ipotetica presenza a bordo di terroristi o soggetti comunque pericolosi per l’ordine pubblico. Ma quella presenza, sottolinea Giorgia Righi, terzo magistrato del pool della Procura palermitana, era presunta e indimostrata: «L’ha ammesso lo stesso imputato, qui in aula, quando ha sostenuto che per lui era un automatismo; tutti i passaggi di navi con soggetti imbarcati senza il coordinamento dell’Italia erano considerati potenzialmente offensivi, anche in assenza di segnalazioni o ragioni specifiche».
Un motivo in più, secondo la ricostruzione dei pm, per considerare illegittimo il comportamento del ministro, consapevole di aver innescato «un iter criminoso» interrotto solo dall’intervento della supplenza della magistratura», quando il procuratore di Agrigento ordinò il sequestro della nave e lo sbarco di tutti i migranti.
Niente — almeno negli ultimi sei giorni di un’odissea che era cominciata il 1° agosto e quindi durava da venti, mentre le condizioni di salute e di sicurezza a bordo della nave si stavano facendo drammaticamente pericolose tanto che i migranti cominciavano a buttarsi in mare pur di toccare terra — giustificava il persistente rifiuto del ministro dell’Interno di concedere il Pos. Non il rifiuto da parte del comandante di andare in Spagna né quello di far scendere a Malta solo una parte dei migranti, perché non si poteva continuare a navigare per giorni né si potevano rischiare disordini a bordo.
Bisognava solo rispettare le regole, e l’imputato s’è guardato bene dal farlo, concludono i pm. Chiamati a «difendere i confini del diritto», a fronte di un imputato che invoca solo la difesa dei confini nazionali. Giovanni Bianconi, Corriere della Sera 14/09/2024
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transgenderer · 1 year
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The Nemi ships were two ships, of different size, built under the reign of the Roman emperor Caligula in the 1st century AD on Lake Nemi. Although the purpose of the ships is only speculated upon, the larger ship was an elaborate floating palace, which contained quantities of marble, mosaic floors, heating and plumbing, and amenities such as baths. Both ships featured technology thought to have been developed historically much later. It has been stated that the emperor was influenced by the lavish lifestyles of the Hellenistic rulers of Syracuse and Ptolemaic Egypt. Recovered from the lake bed in 1929, the ships were destroyed by fire in 1944 during World War II.
Lake Nemi (Italian: Lago di Nemi, Latin: Nemorensis Lacus) is a small circular volcanic lake in the Lazio region of Italy, 30 km (19 mi) south of Rome. It has a surface of 1.67 km2 (0.64 sq mi) and a maximum depth of 33 m (108 ft).
There is considerable speculation regarding why the emperor Caligula chose to build two large ships on such a small lake. From the size of the ships it was long held that they were pleasure barges, though, as the lake was sacred, no ship could sail on it under Roman law (Pliny the Younger, Litterae VIII-20) implying a religious exemption.[1]
The hull had been sheathed in three layers of lead sheathing to protect the timbers from shipworms; as there are none in freshwater lakes, this design feature was not only costly of effort and weight but useless. It is evidence that the ships' hulls were constructed following standardised Roman shipbuilding techniques rather than being purpose-built. The topside timbers were protected by paint and tarred wool and many of their surfaces decorated with marble, mosaics, and gilded copper roof tiles. There was a lack of coordination between the structure of the hull and that of the superstructures, which suggests that naval architects designed the hulls, and civil architects then designed the superstructure to use the space available after the hulls were completed.[1] After their recovery, the ships' hulls were found to be completely empty and unadorned.
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archivio-disattivato · 10 months
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Stato di emergenza
Il 21 maggio 2008 l’allora Presidente del Consiglio Silvio Berlusconi, su richiesta dell’ex Ministro dell'Interno Roberto Maroni, ha firmato la “Dichiarazione dello stato di emergenza in relazione agli insediamenti di comunità nomadi nel territorio delle regioni Campania, Lazio e Lombardia”
Il 30 maggio 2008 l’ex Presidente del Consiglio ha firmato tre ordinanze, “Disposizioni urgenti di protezione civile per fronteggiare lo stato di emergenza in relazione agli insediamenti di comunità nomadi”, per Lombardia, Lazio e Campania - a cui nel 2009 si aggiungeranno Piemonte e Veneto. I provvedimenti nei confronti delle persone sinte e rom presenti nelle cinque regioni facevano esplicito riferimento a catastrofi naturali (come ad esempio un terremoto), dando pieni poteri ai Prefetti. Una delle misure speciali adottate fu il censimento su base etnica, con raccolta delle impronte digitali di tutte le persone, minori compresi, abitanti in luoghi riconosciuti come “campi nomadi”. Sono state censite anche famiglie abitanti in aree di loro proprietà.
Con la sentenza 6352 dell' 1 luglio 2009 il TAR ha annullato “l’art. 1, co. 2, lett. c), delle ordinanze del Presidente del Consiglio dei Ministri del 30 maggio 2008, laddove consentono di procedere sic et simpliciter all’identificazione delle persone, anche minori di età, attraverso rilievi segnaletici”.
Il 26 marzo 2013 la Suprema Corte di Cassazione ha dichiarato illegittima la cosiddetta “emergenza nomadi”.
Ad oggi non si ha notizia della distruzione dei dati raccolti dalle Prefetture.
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cosanesaitu · 1 year
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palmiz · 2 years
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fiat500nelmondo · 5 days
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Roma: la passione per le Fiat 500 d'epoca vince al TAR!
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Buone notizie per gli amanti della vecchia Fiat 500! Grazie alla sentenza del TAR, i veicoli storici potranno circolare a Roma senza più restrizioni.
La passione per i veicoli storici, e in particolare per la Fiat 500, continua a scaldare i cuori di tanti italiani. Grazie alla recente sentenza del TAR del Lazio (n. 14699/24 del 18 luglio 2024), i veicoli certificati di interesse storico e collezionistico potranno finalmente tornare a circolare liberamente nella Capitale. La vicenda nasce dalle ordinanze sindacali di Roma Capitale, che negli ultimi anni avevano introdotto restrizioni alla circolazione di veicoli storici, seppure con alcune deroghe. Tuttavia, grazie all'intervento dell'ASI (Automotoclub Storico Italiano), che ha presentato ricorso, il Tribunale Amministrativo ha stabilito che tali limitazioni erano illegittime. Questo risultato rappresenta una vittoria non solo per i possessori di auto storiche come la Fiat 500, ma per tutti gli appassionati di motori che considerano questi veicoli un patrimonio culturale.
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Un riconoscimento importante La decisione del TAR non è la prima a favore dei veicoli storici. Anche in passato, lo stesso tribunale aveva annullato ordinanze simili, ribadendo l’importanza di tutelare questi mezzi. Nel caso specifico della Fiat 500, una delle auto più amate dagli italiani, questa sentenza rappresenta un riconoscimento importante per chi investe tempo e risorse nel mantenerla in perfette condizioni. Il Presidente dell'ASI, Alberto Scuro, ha espresso grande soddisfazione, sottolineando come questa decisione permetta di continuare a usare i veicoli storici nel rispetto delle norme e dell’ambiente. I possessori di Fiat 500 e altri mezzi certificati potranno finalmente godersi le loro auto per turismo, eventi e semplici giri in città, senza più doversi preoccupare delle limitazioni.
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L’impatto ambientale dei veicoli storici Uno degli argomenti centrali della sentenza riguarda l’effettivo impatto ambientale dei veicoli storici. Come evidenziato dal TAR, solo lo 0,29% del totale dei mezzi circolanti a Roma è rappresentato da veicoli storici. Un numero esiguo che non giustifica restrizioni così rigide, soprattutto considerando l’importanza culturale e ludica di queste auto. La Fiat 500 d'epoca, emblema della dolce vita e dell'ingegno italiano, è un esempio perfetto di come questi veicoli siano un pezzo di storia che merita di essere conservato. La possibilità di far circolare nuovamente i cinquini a mantenere viva la memoria del passato, mentre si continua a promuovere un turismo lento e sostenibile, ideale per scoprire le bellezze dei nostri territori.
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Il futuro della vecchia cinquecento Questa sentenza non solo restituisce ai possessori di veicoli storici la libertà di circolare, ma rappresenta anche un messaggio forte per il futuro: le Fiat 500d'epoca, come tanti altri veicoli di interesse storico, devono essere considerate parte del nostro patrimonio culturale, non un semplice mezzo di trasporto. Il mondo del restauro e della conservazione dei veicoli storici potrà ora prosperare con maggiore serenità, e i tanti appassionati, giovani e meno giovani, potranno continuare a coltivare la loro passione. Una passione che, come sappiamo, va oltre la semplice guida: è un modo per tenere viva una tradizione che parla di ingegno, design e felicità. E tu? Cosa ne pensi di questa decisione? Sei d'accordo con il TAR del Lazio che permette la circolazione delle Fiat 500 e altri veicoli storici? Condividi la tua opinione nei commenti!
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lavoripubblici · 9 days
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❓ Terzo Condono in area vincolata: cosa si può sanare?
🧑‍⚖️ Il TAR Lazio ricorda le previsioni della Legge n. 326/2003, sugli abusi sanabili in area sottoposta a vincoli e a quali condizioni
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rassegnanotizie · 14 days
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Il Tar del Lazio ha preso una decisione rilevante sospendendo il decreto del Ministero della Salute datato 27 giugno 2023, che inseriva le composizioni orali contenenti cannabidiolo (CBD) nella tabella delle sostanze stupefacenti. Se il decreto fosse stato attuato, avrebbe vietato la vendita di prodotti a base di CBD nei negozi, nelle erboristerie e nei tabaccai, limitandone la distribuzione esclusivamente alle farmacie e solo con ricetta medica non ripetibile. Questa sospensione resterà in vigore fino al 16 dicembre 2024, data fissata per una decisione di merito. L'impatto del decreto sarebbe stato pesante per il settore della canapa industriale, causando significativi danni economici a imprenditori e agricoltori che avevano già investito nel comparto. L'associazione Imprenditori Canapa Italia (Ici) ha presentato un ricorso contro il decreto, evidenziando come la sua applicazione potesse risultare devastante per il settore. Il Tar ha accolto le ragioni dell'Ici, riconoscendo il serio pericolo economico e sociale legato all'applicazione del decreto, decidendo quindi di sospenderne gli effetti fino all'udienza di merito. La decisione del Tar riguarda l'aggiornamento delle tabelle relative alle sostanze stupefacenti e psicotrope, specificamente l'inserimento nella sezione B dei medicinali delle composizioni per uso orale a base di cannabidiolo estratto dalla cannabis. Il Tar, già a ottobre 2023, aveva annullato il decreto e ha confermato la sospensione, sottolineando che i danni lamentati dai ricorrenti non riguardano solo l'aspetto economico, ma anche la ristrutturazione e il riassetto dell'intero settore della canapa. I giudici hanno ritenuto che fosse essenziale sospendere il decreto per prevenire gravi conseguenze e possibili responsabilità penali per gli operatori del settore. La decisione rappresenta una vittoria significativa per il comparto della canapa, che, senza questa sospensione, avrebbe potuto affrontare danni irreparabili a causa delle restrizioni imposte dal decreto. Pertanto, il settore della canapa può continuare a operare, almeno temporaneamente, senza le pesanti limitazioni previste.
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curiositasmundi · 1 year
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l Tar del Lazio ha bocciato il decreto ministeriale dello scorso 7 agosto scorso, che ha disposto l’inserimento nella tabella dei medicinali dei prodotti a base di cannabidiolo per uso orale, vietandone la vendita. La decisione accoglie un ricorso presentato il 3 ottobre dall’associazione Imprenditori Canapa Italia (Ici) disponendo la sospensione del decreto e rendendo, quindi, di nuovo consentito il commercio al pubblico dei prodotti.
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sinapsimagazine · 2 months
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Pizzeria Vulcano a Ponte Milvo: il tar del Lazio approva i carboni attivi
Il pizzaiolo Giuseppe Vesi, difeso dall’avvocato Andrea Ippoliti, vince al Tar contro il Comune di Roma per l’utilizzo dei carboni attivi in sostituzione della canna fumaria. Era già successo con un altro marchio storico, la pasticceria Cavalletti, che altrimenti avrebbe rischiato la chiusura. Proprio l’amministrazione comunale aveva imposto la chiusura del locale Vulcano a Ponte Milvio, a causa…
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lamilanomagazine · 3 months
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Caso Balocco, Chiara Ferragni rinuncia al ricorso al Tar
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Caso Balocco, Chiara Ferragni rinuncia al ricorso al Tar. I legali di Chiara Ferragni hanno depositato al Tar del Lazio la rinuncia al ricorso contro l'Agcm, l'autorità garante della concorrenza e del mercato, ossia l'Antitrust sul caso Pandoro. Come riporta il sito del quotidiano Il Messaggero, l'influencer rinuncerebbe quindi a chiedere l'annullamento delle sanzioni. A riferirlo al Messaggero, fonti del team Ferragni a Milano.... Leggi articolo completo su La Milano Read the full article
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notiziariofinanziario · 5 months
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Dieci milioni di multa ad Amazon
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Dieci milioni di multa ad Amazon per aver limitato la libertà dei consumatori. Questa è la sanzione comminata dall’Autorità Garante della Concorrenza e del Mercato, in solido, a due società del gruppo Amazon, le aziende lussemburghesi Amazon Services Europe S.à r.l. e Amazon EU S.à r.l. L’Antitrust, si legge in una nota, grazie all’attività istruttoria ha accertato che "Amazon attua una pratica commerciale scorretta" consistente nella pre-selezione dell’acquisto periodico per un’ampia selezione di prodotti offerti sul suo sito.  “In particolare, nella pagina web dove sono descritte le caratteristiche dell’articolo selezionato, viene pre-impostata l’opzione “acquisto periodico” anziché “acquisto singolo”, sia per prodotti venduti da Amazon sia per prodotti venduti da terzi sul marketplace. In questo modo, viene limitata in modo considerevole la libertà di scelta dei consumatori" La pre-spunta grafica dell’acquisto ricorrente, secondo l'AGCM, induce a comprare periodicamente un prodotto - anche senza effettivo bisogno - "limitando così la facoltà di scelta”. Secondo l’Antitrust, inoltre, questa condotta è stata ritenuta “in contrasto con il canone di diligenza professionale" in quanto un operatore dell’importanza di Amazon sarebbe tenuto a sviluppare e realizzare le interfacce online, relative ai processi di acquisto, "in modo da consentire ai consumatori di effettuare scelte commerciali libere e consapevoli”. Questa decisione dell'AGCM, che aveva già comminato una multa da 1 miliardo ad Amazon nel 2021, lascerebbe comunque intendere che c’è già stata una interlocuzione tra le parti prima della decisione. Infatti, in avvio di istruttoria era stata contestata anche "la pre-selezione della consegna veloce a pagamento". Rispetto a questa condotta, conclude la nota, l’Autorità"ha accolto gli impegni proposti da Amazon" che in futuro predefinirà soltanto l’opzione di consegna gratuita. Inoltre le due società "erogheranno un ristoro a favore dei consumatori" che durante il 2023 si sono rivolti al Servizio Clienti per lamentarsi di questa condotta, ossia "un Buono Regalo spendibile su Amazon.it del valore di € 10,00 a tutti i consumatori non iscritti a Prime che nel corso del 2023 abbiano effettuato acquisti su Amazon.it usufruendo della consegna “Premium” e abbiano richiesto assistenza al Servizio Clienti Amazon per la selezione involontaria della modalità di consegna “Premium” Entro sessanta giorni dalla data di notificazione del provvedimento, fatti salvi i maggiori termini, potrà essere presentato ricorso al TAR del Lazio,e un ricorso straordinario al Presidente della Repubblica entro il termine di centoventi giorni dalla data di notificazione. Read the full article
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m-comparini · 6 months
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FLASH NEWS - Registro dei titolari effettivi: sanzioni per i ritardatari?
��� FLASH NEWS – Registro dei titolari effettivi: sanzioni per i ritardatari? ☜ Il Tar del Lazio, sezione IV, nella giornata del 28.03.2024 non aveva ancora sciolto la riserva sul ricorso contro il decreto del Ministero delle Imprese e del Made in Italy sull’operatività dell’obbligo di comunicazione al registro dei titolari effettivi. Quindi, a partire dal 28.03.2024 l’obbligo è ripristinato.…
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cosanesaitu · 1 year
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