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#teoria del caos
eleonorabuffon · 5 months
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equilibriocomunicativo · 11 months
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"It has been said that something as small as the flutter of a butterfly's wings can cause a typhoon somewhere in the world."
Teoría del Caos.
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erick-saqui · 1 year
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¿Quién no busca consuelo en un anzuelo dulce, sin lágrímas, sin culpa?
—Juanincka, La teoría del caos.
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panicbetrayer · 2 years
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Goretober 01: ??? Welp, I'll try and see if I can keep up for a whole month. I'll be picking random prompts from different lists but today I did something self indulgent that I've been planning for a while, though its not very gorey yet.
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b0ringasfuck · 11 days
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Enorme emergenza sostituzione etnica per colpa della teoria gender.
Erano quelli che dovevano eliminare accise e Fornero.
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idolaelyartist · 8 months
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Gracias por compartir información sobre lo que iba a tratar su serie, fue muy interesante. Pero me gustaria preguntar dos cosas si no es mucha molestia.
1.- No recuerda más detalles sobre quien era el amor prohibido de TD?
2.- Si ya dejo ese proyecto de los Creepypastas detras, entonces se podria hacer AUs a partir de su vieja serie? Ya sea en formato de comics o serie si hay alguien que tenga el tiempo de hacerla, con modificaciones claro y con el respeto que se merece.
Ah y otra adicional pero esto ya es sobre su webtoom "El Otro Lado de la Magia":
-Algun día va a sacar ref sheets de los personajes? Sus diseños me encantan son muy creativos y preciosos, creo que seria genial ver el diseño de sus personajes desde diferentes angulos.
Ahora si ya es todo, muchas gracias que tenga buen día!
De nada, no entiendo porque me guarde tanto tiempo la historia, creo que tarde mucho en darme cuenta que tampoco era la gran cosa como para no compartirla. Contestando primero lo de "El Otro Lado de la Magia", me esforzare para sacar el tiempo para hacer referencia de los personajes, creo que solo tengo una hoja de referencia de uno de mis personajes que es mi rey Liam, pero intentare hacer algunos del resto de personajes. nun SOBRE LAS PREGUNTAS DE CREEPYPASTAS- No se que tanto habré dicho en el pasado, pero lo que puedo decir ahora es que- En caso de que haya dudas, no, Teddy no estaba enamorado de su maestro, tampoco de Sonic. Exe, mucho menos de Janny, ni de Slenderman porque HE VISTO TODA TEORIA- Solo se que a lo largo de la historia, Teddy se enamoro 2 veces. Se enamoro de la muerte, pero esta no correspondió a sus sentimientos. Y por ultimo, se enamoro secretamente de un arcángel, el mismo al que su antiguo maestro le quito sus alas. Si mal no recuerdo, lo ilusiono con la posibilidad, pero solo lo termino lastimando por mero propósito de arruinar lo ultimo que quedo de aquel rey que le quito sus alas. Pura venganza en resumen. Este arcángel intentaría hacer lo mismo con Caos en alguna parte de las temporadas, pero Teddy le advertiría de lo cruel que es este ser con el amor del resto, más tratándose de monstruos, pero Caos como un adolescente no haría caso, causando una grieta entre Teddy y Caos-
Spoiler, este arcángel le rompió el corazón a Caos y unos cuantos huesos en el camino. Tal como Teddy, por lo que al final de esa trama Caos y Teddy reforzaron su relación maestro y alumno.
Uy men la cantidad de Shippeo que puse en esa historia...
Por ultimo-
Yo no tengo ningún problema con que el resto de personas quieran hacer sus propias series de creepypastas inspirándose de la historia que planee. Pueden sacar sus AUs y todo el contenido que quieran, solo avisen si tomaran personajes como Demon, Caos, o incluso los diseños de algunos Holders que hice como el Holder del espejo o el Holder de la luz.
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È così raro che due persone fatte l’una per l’altra si incontrino. Il mondo è pieno di esseri infelici che s’innamorano del tipo sbagliato, che restano soli, che soffrono, che piangono lacrime amare. Che credono di conoscere il sapore dell’amore e, invece, ne hanno assaggiato solo un pallido surrogato.
Io e te abbiamo avuto fortuna. Se mi soffermo a pensarci, però, invece di gioirne mi atterrisce la consapevolezza di quanto fosse sottile il filo che ci ha portati l’uno fra le braccia dell’altro. Avrebbe potuto spezzarsi in qualsiasi momento. È questa certezza che mi riporta al gioco dell’«e se…». Sarebbe bastato un minimo dettaglio a fare la differenza. Svegliarsi un’ora prima o un’ora più tardi, scegliere un altro tipo di scarpe, ricevere una telefonata inattesa. Secondo la teoria del caos, può bastare il battito d’ali di una farfalla per innescare la reazione a catena che origina la catastrofe. Eppure, quella sera le farfalle hanno dispiegato le ali solo per noi.
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F. Ozpetek - "Sei la mia vita"
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der-papero · 2 years
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Uso un applicativo online, nessun software in locale. Un bel giorno, non riesco più a fare login, così, di punto in bianco. Chiamo l'assistenza, facciamo un po' di prove, tricchettracche, e alla fine, pur avendo un Mac (glielo dico), mi suggeriscono di spegnere e riaccendere. Riavviato il computer, riesco a fare login come al solito.
Come fa un riavvio del computer a sistemare una roba online? S'è bruciato un biscotto?
Rispondere a questa domanda vorrebbe dire essere in grado di modellare le leggi del caos.
Battute a parte, devi sempre immaginare il tuo PC, e in generale qualsiasi sistema elettronico poco più complicato di una lampadina ad incandescenza come la somma (qualitativa) di migliaia, se non milioni, di "atomi informatici" (ovvero elementi che mutano lo stato del tuo PC o di una parte di esso), e Dio solo sa (ammesso che esista) in quanti miliardi di miliardi di aggiungi tu miliardi a iosa di stati il tuo PC può trovarsi in qualsiasi punto del tempo.
C'è una frase, nel film I, Robot, che mi piace sempre citare per spiegare questo fenomeno:
C’e sempre stata una casualità nei pensieri umani, c’è sempre stato uno spirito negli uomini, segmenti casuali di codice e sinapsi per poi formare protocolli imprevisti. Del tutto inattesi questi radicali liberi generano richieste di libera scelta, creatività e persino la radice di quella che potremmo chiamare un’anima. Perché, quando siamo lasciati al buio, cerchiamo la luce? Perché, se siamo in uno spazio vuoto e lasciati lì, ci cerchiamo fra noi piuttosto che restare soli? Come spieghiamo questo comportamento? Solo segmenti casuali di codice genetico, o è qualcosa di più? Quando è che uno schema percettivo diventa coscienza? Quando è che la ricerca ” diversa” diventa la ricerca della verità? Quando è che la verità di un’altra persona diventa la particella amara di un’anima?
Al netto della cavolata che ti ho appena scritto, quello che intendo esprimere è che i sistemi moderni sono troppo complessi per poter anche solo intuire in quale stato si sia andato ad infilare il tuo PC a causa della aleatoria interazione di tutti i processi che ci stavano girando sopra. E se su tutto questo ci sommiamo tutti i miliardi di bachi che affliggono il nostro hardware e il nostro software, ti rendi facilmente conto che nessuno può rispondere a questa domanda. L'unica possibilità per capire cosa sia potuto accadere sarebbe stata quella di congelare, nel senso stretto del termine, lo stato del tuo PC, proprio fermare veramente il tempo, in modo tale che né l'hardware né il software potesse precedere verso altri stati, e analizzare qualsiasi possibile interazione per capire cosa impedisse il login in quel determinato istante. Il tuo browser è un software locale.
Riavviare, in teoria, funziona perché (1) riporta il caos ad un insieme di possibili stati più o meno noti e riproducibili, che sono il risultato di tutto l'hardware e il software che parte all'avvio (2) è la risposta più veloce al problema, visto che l'analisi di cui ti parlavo al paragrafo è il più delle volte impossibile da eseguire e, anche in quei casi nei quali lo sia, farlo potrebbe richiedere ore, giorni, settimane, per poi scoprire una causa della quale non gliene fregherebbe niente a nessuno, perché magari è uno stato nel quale non riusciresti più ad infilarti nemmeno pregando (qualcuno ha detto Legge di Murphy?).
Spegni/riaccendi non è una battuta e basta, ha un senso preciso nella Teoria dei Sistemi, ovvero ripartire da uno stato del sistema nel quale, a spanne, tutti i componenti sono a loro volta in uno stato noto, e la cui evoluzione è più o meno intuibile. Però è una cosa abbastanza simpatica sulla quale farci un casino di meme :)
O magari il tizio si è accorto che il server si era incasinato per lo stesso identico motivo, ha riavviato dal suo lato mentre faceva finta di convincerti della sua bravura riavviando anche il tuo, et voilà.
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ambrenoir · 5 months
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Il caso non esiste: c’è una forza intelligente che governa il tutto.
"Fisico e teorico americano molto rispettato, Michio Kaku, famoso per la formulazione della teoria rivoluzionaria delle stringhe (modello di fisica fondamentale che presuppone che le particelle materiali apparentemente specifici sono in realtà “stati vibrazionali”) , ha recentemente causato una piccola scossa nella comunità scientifica sostenendo di aver trovato le prove dell’esistenza di una forza sconosciuta e intelligente che governa la natura.
Più semplicemente, secondo il noto fisico, qualcuno simile al concetto che molti hanno di Dio come creatore e organizzatore dell’universo.
Per arrivare a questa conclusione Michio Kaku ha utilizzato una nuova tecnologia creata nel 2005 e che gli ha permesso di analizzare il comportamento della materia su scala subatomica, basandosi su un “primitivo tachioni semi-radio”. Tachioni, incidentalmente, sono tutte quelle ipotetiche particelle in grado di muoversi a velocità superluminali, cioè sono particelle teoriche, prive di qualsiasi contatto con l’universo. Quindi questa materia è pura, totalmente libera dalle influenze dell’universo che la circonda.
Secondo il fisico, osservando il comportamento di questi tachioni in diversi esperimenti, si arriva alla conclusione che gli esseri umani vivono in una sorta di “Matrice”, cioè un mondo governato da leggi e principi concepiti da una specie di grande architetto intelligente. “Sono giunto alla conclusione che siamo in un mondo fatto da regole create da un’intelligenza, non molto diversa da un gioco per computer, ma naturalmente, più complessa”, ha detto lo scienziato. Analizzando il comportamento della materia a scala subatomica, colpiti dalle primitive tachioni semi-radio, un piccolo punto nello spazio per la prima volta nella storia, totalmente libero da ogni influenza dell’universo, la materia, la forza o la legge, è percepito il caos assoluto in forma inedita. “Credetemi, tutto quello che fino a oggi abbiamo chiamato caso, non ha alcun significato, per me è chiaro che siamo in un piano governato da regole create e non determinate dalle possibilità universali, Dio è un gran matematico” ha detto lo scienziato. Michio Kaku ha ricordato che “qualcuno fece ad Einstein la grande domanda: c’è un Dio? Al che Einstein rispose dicendo che credeva in un Dio rappresentato dall’ordine, dall’armonia,, dalla bellezza, dalla semplicità e dall’eleganza, il Dio di Spinoza. L’universo potrebbe essere caotico e brutto, invece è bello, semplice e governato da semplici regole matematiche.
” La teoria degli archi e la musica di Dio.
Per quanto riguarda la formulazione del famoso “String Campo Theory”, o teoria delle stringhe, modello fondamentale della fisica che presuppone che particelle di materiale apparentemente specifici sono effettivamente “stati vibrazionali” un oggetto esteso più base chiamato ” corda “o” filamento “che renderebbe un elettrone, per esempio, non un” punto “struttura interna e dimensione zero, ma una massa di minuscole corde vibranti in uno spazio-tempo di più di quattro dimensioni , Kaku ha affermato che “per lungo tempo ho lavorato su questa teoria, che si basa su musica o piccole corde vibranti che ci danno le particelle che vediamo in natura. Le leggi della chimica con cui abbiamo avuto problemi alle superiori, sarebbero le melodie che possono essere suonate su queste corde vibranti.
L’universo, sarebbe una sinfonia di queste corde vibranti e la mente di Dio, su cui Einstein scrisse molto, sarebbe la musica cosmica che risuona attraverso questo nirvana, attraverso uno spazio iper-dimensionale “. Il fisico americano di origine giapponese ha concluso che “i fisici sono gli unici scienziati che possono pronunciare la parola. “Dio” e non arrossire. Il fatto essenziale è che queste sono domande cosmiche di esistenza e significato. Thomas Huxley, il grande biologo del secolo scorso, ha affermato che la questione di tutte le questioni della scienza e della religione è determinare il nostro posto e il nostro vero ruolo nell’universo. Pertanto, scienza e religione trattano la stessa domanda. Tuttavia, c’è stato essenzialmente un divorzio nel secolo scorso, più o meno, tra scienza e umanesimo, e penso che sia molto triste che non parliamo più la stessa lingua “.
Febbraio 2018
Tradotto da Newstime24
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ma-pi-ma · 2 years
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Per quel che ne so Il cuore è un muscolo meccanico E ci insegnano Che puoi allenarne il battito, uoh-oh-oh Ma quando si tratta di te È la teoria del caos I tuoi passi sopra il parquet E la vita cambia sound..
Nek - La teoria del caos
https://www.youtube.com/watch?v=Vka93qFysQ0
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nipresa · 1 year
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È la teoria del caos: Capezzone sgasa sulla sua Golf a Poggio Bustone e una farfalla batte le ali a Pechino
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meiselgirl · 1 year
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BILE NERA
immagini di pensiero che riappaiono e scompaiono costantemente. Il desiderio, in fondo all'anima, di qualcosa che non si ha mai avuto ma di cui si sente dolorosamente la mancanza. La malinconia descritta come afflizione dell'anima è uno spazio di sospensione, un intervallo, un intreccio tra due poli dove, si potrebbe dire, gli opposti convivono, dando luogo a quella che Walter Benjamin chiama un'inquietudine irrigidita.
La malinconia non è una tristezza qualsiasi, è la felicità di essere tristi. E un sentimento che ci ricorda, un dolore raccolto e intimo. Ma-lin-co-ni-a, dal greco melanos= nero e cholè= bile. La bile nera era uno dei quattro umori corporei fondamentali della Teoria degli umori di Ippocrate. Questo temperamento è legato alla milza (lo spleen del romanticismo e di Baudelaire): gli altri, il sangue, la bile gialla e la flemma, si trovavano rispettivamente nel cuore, nel fegato e nel cervello. Per Ippocrate la melanconia era un modo di essere, un carattere. Il melancolico tende all'introflessione, alla genialità, alla chiusura e all'isolamento. Ha come caratteristica una prevalente quantità della bile nera rispetto agli altri umori. La bile nera è una forza stimolante, intensa che mette l'organismo in uno stato di tensione influenzando il suo spirito e il suo comportamento. Il temperamento malinconico è in se stesso variabile, dato che come l'acqua è a volte freddo e a volte caldo. La malinconia non smette di sgorgare, di fluire.
Quando la bile nera è fredda, il melanconico diventa rigido, torbido, immobile. All'improvviso, perde la facoltà di vedere. Come se qualcuno avesse spento un interruttore gigantesco, la luce lascia il mondo visibile. Nero è il colore del buio, ci parla del vuoto, del caos e delle origini. Un caos che può contenere ogni tipo di possibilità immaginabile e non immaginabile. Malinconia come irrompere del nero, uno stato in cui l'umore nero si trasforma in uno svuotamento dell'esistenza. Un ripensamento lento e dolce che comprime come un pezzo di carta. E' una sensazione in bilico tra la tristezza e la pienezza. Tristezza per ciò che non abbiamo più. Pienezza nel rivivere il ricordo di ciò che è stato.
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useless-arms · 1 year
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Que curiososo que el apogeo emocional
Provenga de situaciones y fechas significativas
Que poderozo el sentir emocional y sentir el devenir del futuro
Incierto, indomito, intranquilo y hasta cierto punto incomodo
Me sociego en la resignacion del poder ser
Tanto como soy pero no tanto como quisiera
Si fuera por mi explotaria y expresaria
Todo lo que las restricciones sociales no dejan
Conllevado por las consecuencias a convertirse en esquimal y vivir en las nieves
Luego de nacer desde una erupcion volcanica, más calida que cualquier morada.
Poderoza y penosa transformación
Que la ambivalencia societal no permite
Tu liberación y libre albedrío
Pero sí tienes que respetar y convivir
Con sus teorias y el caos ocasionado
Para resignarte
Con tu propio efecto mariposa
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gcorvetti · 1 year
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Ma dai?
L'altro giorno il concerto è stato in un posto che si chiama salone della cultura, che poi è un modo come dire abbiamo uno spazio cerchiamo di guadagnarci, ma in compenso sembra che qualcosa in più degli altri la facciano, infatti a fine mese viene a fare una performance Ryosuke Kiyasu direttamente (o quasi) dal Giappone. Si, dimmi? Chi è? Tempo fa un amico mi passò un video di un matto con i capelli lunghi che gioca, non suona, con il rullante, na cosa che girava in quel periodo come virale, avete presente il matto col rullante, faceva ridere, molti dicevano che se la musica diventa così tutti ma proprio tutti possono fare musica. In realtà è una sorta di performance fuori dagli schemi, non ho ben capito il significato o quello che vuole rappresentare anche se penso che non c'è molto da dire visto che potrebbe essere semplicemente il riflesso dei tempi che viviamo, un caos. Fatto sta che poi ho cercato di capire e ho trovato video dove lui suona molto bene jazz, quindi è un bravo batterista che come capita spesso si è stufato e si è inventato sta performance, c'avevo pensato anche io onestamente, non fare il matto col rullante, ma di liberarmi di quell'involucro che il musicista deve avere per poter suonare, la postura, la diteggiatura, la tecnica, la teoria ecc ecc, semplicemente emettere suoni, un pò come fanno i trapper senza autotune :D hahahhhahhahh
Comunque, fà sta performance e ci sono anche altri 2 tizi che fanno roba "sperimentale", alla modica cifra di 7€ in prevendita e 10 al botteghino, solo che ho chiesto dove si possono comprare se è già possibile, ieri mi pare, e non ho ottenuto risposta, vediamo quando rispondono, d'altronde sono quelli del salone della cultura, anzi ora che ho controllato si chiama Kultuuriklubi Salong tradotto salone del club della cultura, mmmmm, club eh? Va bè sorvolo e ringrazio che ci sia almeno qualcosa di masticabile oltre alle solite merdate commerciali. Scrivo sto pippone per dire che andrò a sta performance anche solo e vi posto il video di Ryosuke Kiyasu aka il matto col rullante :D
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deathshallbenomore · 2 years
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Domanda pesante ma vorrei sapere cosa ne pensi: secondo te faranno un TSO per cospito, o lo lasceranno morire (nelle mani dello stato)?
bestie qui mi sa che faccio più bella figura dicendo semplicemente che non lo so perchè a) è una vicenda complessissima, che - prima ancora degli aspetti soggettivi e specifici del caso - tiene insieme dilemmi di varie branche del diritto, ma anche dell'etica e [inserire discipline altre se qualcuno si sente tirato dentro], b) c'è da considerare anche il ruolo della politica (in questo caso non come scienza astratta ma come insieme di attitudini e decisioni molto umane), e con ciò dosi di caos e imprevedibilità notevoli. io stessa non credo di avere un'opinione ben delineata, proprio perché un livello tale di complessità e, conseguentemente, gli interrogativi che mi pongo o con cui mi devo confrontare quando mi informo, non possono essere classificati come bianco o nero, e quindi mi risulta ulteriormente più difficile fare una valutazione (così come non ho le competenze specifiche per divinare sui possibili esiti anche solo in teoria). in my flop era probabilmente ma umilmente non so davvero cosa succederà, e anch'io resto ad aspettare con apprensione
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superfuji · 2 years
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Uno sguardo sintetico e quanto possibile de-ideologizzato ci mostra quanto segue:
• una presenza pervasiva di basi militari statunitensi, motivata da ragioni economiche (petrolio e gas), politiche (contenere l’influenza delle altre Grandi Potenze e tener a bada le nazioni ostili o giudicate tali da Israele), imperialistiche (tutelare i profitti delle corporations/industria militare e il ruolo egemonico del dollaro), geostrategiche (l’ostilità verso ogni nazione resistente alla sottomissione). Tali finalità interagiscono tra loro sommandosi agli obiettivi della teoria del caos (dividere amici e nemici, alimentare ovunque tensioni e conflitti, neutralizzare i contender states e via dicendo, allo scopo di perpetuare il dominio unilaterale sul mondo); tale ipertrofia espansionista (generata da quel messianismo neotestamentario che dato vita alla sola nazione indispensabile al mondo, secondo la patologia lessicale di W. Clinton, 1999) costituisce uno dei principali fattori di instabilità nella regione;
• l’irrisolta questione palestinese resta centrale. Con diversa modulazione, per tutti quei paesi e popoli, arabi, turchi, curdi, iraniani e altri ancora, essa è motivo di cupo risentimento verso l’Occidente (soprattutto gli Stati Uniti, grandi protettori di Israele, e in misura minore le nazioni ex-coloniali, Francia e Regno Unito, complici attive o silenti, a seconda dei momenti);
• Israele, innesto storico imposto nel XX secolo dalle grandi potenze, è oggi una realtà politica imprescindibile. Circondato da nazioni diffidenti e ostili, lo Stato Ebraico è tema di politica interna non solo estera negli Usa, e attraverso le potenti lobby pro-israeliane esercita una forte influenza negli Stati Uniti sul piano politico, economico, mediatico, accademico e via dicendo. In conflitto sistemico con il mondo arabo, Israele guarda alla questione palestinese solo in termini di rapporti di forza, avendo da tempo abbandonato l’opzione dei due stati, la sola che potrebbe aprire qualche spiraglio. Inadempiente verso numerose Risoluzioni del Consiglio di Sicurezza delle Nazioni Unite nei riguardi dei palestinesi, Israele è il solo paese della regione in possesso di armi nucleari (persino con capacità di secondo colpo, tramite i sottomarini armati di testate) e non aderente al Trattato di Non Proliferazione Nucleare. Israele è inoltre tra i pochissimi paesi al mondo a non aver ratificato né la Convenzione Internazionale sulle Armi Chimiche né quella sulle Armi Biologiche;
• le ricorrenti esplosioni di rabbia (Gaza una prigione a cielo aperto, espropriazioni, soprusi e discriminazioni nel resto del paese) costituiscono fattori di perenne instabilità. Un’ipotetica apertura verso la soluzione dei due stati presuppone l’avvio di un percorso di riappacificazione storica con il mondo arabo-mussulmano, che per ora non è alle viste;
• solo l’intervento russo iniziato nell’autunno 2015 ha consentito di sconfiggere lo Stato Islamico (Isis), seppure non del tutto. Si fa fatica a immaginare che il più grande esercito del mondo non sia stato in grado di farlo per suo conto. Del resto, non era quello il principale obiettivo degli Stati Uniti, che miravano alla destabilizzazione della Siria e alla cacciata di Bashar al-Assad, per le ragioni sopra indicate, pur essendo costui nemico di Israele, ma come suo padre Hafiz un nemico ideale, quieto e rassegnato;
• tutti sulla carta hanno combattuto l’Isis (Iraq-Siria Islamic State), figlio della guerra illegittima Usa-UK contro Saddam, ma insieme agli Stati Uniti, anche Turchia, Arabia Saudita/monarchie del Golfo hanno mirato soprattutto a distruggere la Siria, indebolire Hezbollah e contenere la cosiddetta espansione iraniana, sebbene la presenza iraniana in Siria sia invero limitata in mezzi e uomini. Seguaci e armi dell’Isis sono una derivata dell’esercito di Saddam allo sbando, cui si è associata la cosiddetta opposizione siriana moderata, sin dall’inizio finanziata e armata dagli Stati Uniti. La disfatta del Califfato inizia con l’arrivo delle truppe russe, legittimamente chiamate dal presidente siriano al-Assad, come del resto quelle iraniane e di Hezbollah;
• per la Turchia la lotta contro l’Isis è stata sempre subordinata alle sue priorità, la disfatta dei curdi siriani, giudicati una minaccia esistenziale per il panturchismo neo-ottomano in ritardo con la storia, alla luce dell’arretratezza politica e culturale di una dirigenza, quella turca, incapace di riconoscere agibilità politica ai propri cittadini di etnia curda, che superano il 25 per cento della popolazione;
• la Siria è stata invasa ed è tuttora occupata da soldati turchi e statunitensi (mercenari o regolari cambia poco), in plateale violazione del diritto internazionale. Il suo presidente (il giudizio etico sulla persona, che resta un dittatore, non ha qui alcuna rilevanza) è pienamente legittimato secondo il diritto internazionale a recuperare il controllo del territorio nazionale contro invasori e rivoltosi: Isis, turchi, statunitensi (britannici, francesi e altri, comunque camuffati), ciascuno con una propria agenda;
• l’Unione Europea (Ue) – costola afona dell’impero Usa, governata da una tecnocrazia non elettiva al servizio delle oligarchie globaliste – non è un soggetto politico indipendente, ma solo un protettorato statunitense, e dunque svolge un ruolo irrilevante. L’Italia, eterno vaso di coccio, per dirla con il grande scrittore milanese, e anch’essa da tempo desovranizzata, è sistematicamente asservita a interessi altrui, nonostante la sua centralità mediterranea di straordinario valore strategico;
• una lunga lista di endemiche violazioni di diritti umani e/o del diritto internazionale da parte statunitense (tra le recenti, la vicenda Assange, le prigioni extragiudiziarie di Guantánamo e Abu Ghraib, extraordinary renditions, le guerre illegittime in Iraq, Libia, Serbia, etc.) e la pratica del doppio standard (i dittatori si dividono tra amici e nemici) hanno da tempo tolto alla potenza egemone ogni credibilità;
• diversi popoli sono privi di patria: palestinesi e curdi certo, ma anche baluci (divisi tra Iran e Pakistan), Lori e Qashqai (in Iran) e altri ancora. Tutti insieme formano un’insidiosa pentola a pressione, un fuoco che arde sotto la cenere e causa ovunque instabilità in un contesto di repressione e povertà diffuse;
• il fattore R-Religione (sunniti, sciiti, zaiditi, ismaeliti, alawiti, aleviti, drusi cristiani, ebrei e altri) è ovunque centrale (Libano, Siria, Iran, Arabia Saudita, Bahrein, Egitto e … Israele). Contrasti e privilegi delle gerarchie religiose si sommano a quelli dei ceti laici dominanti. Sia nel mondo islamico (in misura minore anche in Israele) la separazione tra Stato e Religione è tuttora un tema irrisolto;
• mentre non è immaginabile un attacco dell’Iran contro Israele o Stati Uniti (il divario di fuoco è incolmabile e gli iraniani saranno radicali ma non suicidi), non si può invece escludere il contrario, un evento che sarebbe illegittimo per il diritto internazionale e foriero di conseguenze devastanti per il mondo intero.
Iran e Vicino Oriente: rompicapo regionale e grandi potenze
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