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#trafiggere
ragazzoarcano · 9 months
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“Aveva versato le lacrime di fronte a occhi rimasti gelidi, al punto tale da diventare esse stesse schegge di ghiaccio che le trafiggevano il viso. Troppe volte va così: le emozioni che affidiamo agli indifferenti sono quelle che ci lasciano i segni più profondi.”
— Fabio Privitera
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serenamatroia · 2 years
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messaggioinbottiglia · 6 months
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Ogni ricordo doloroso fa un grande giro, a spasso nel tempo, e quando torna a trafiggere il cuore è solo un profondo simulacro di nostalgia.
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tulipanico · 1 year
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Vorrei vestirmi a festa, correre tra i fiori di un prato baciato dal sole. Sono giorni strani, assestati sulle emozioni intense della corsia, tanto che poi mi pare che tutto il resto non valga nulla. Come se valesse solo ciò che smuove: pensieri, emozioni, organi interni. Ma per volare, poi, c'è bisogno di leggerezza, di buttare via qualche peso da sopra le spalle. Allora mi spoglio, alleggerisco il corpo dal peso della stoffa, non guardo nemmeno per sbaglio verso un qualche specchio. Lascio che l'aria di maggio accarezzi lieve le gambe, osservo il sole da dietro la tapparella, dove non fa male. Forse è questo, il problema, non mi lascio trafiggere a morte, dalle cose: le ammiro solamente alla dovuta distanza di sicurezza.
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thelastdinner · 4 months
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"Asciugo il mio corpo dopo la doccia. Paranoico effetto mentale post fumo. I miei occhi mi stanno puntati addosso come revolver carichi senza sicura in mani nervose, per nulla fidate. Sempre pronti a giudicarmi, cercar di entrarmi dentro, per capire cosa non va, qual è il mio problema, le mie colpe. Ho sempre un problema, sempre una colpa, a martellarmi nella testa. Labirinti mentali che non conosco, labirinti che cambiano autonomamente la loro assurda illogica conformazione ogni qual volta riesco anche solo ad avvicinarmi all’uscita. Di labirinti mentali senza alcuna via d’uscita. I miei occhi addosso e l’hascisc in circolo. Analisi pericolose, forsennate. Sensi amplificati, sensi di colpa amplificati, frustrazione amplificata. Fino a esplodere tutto dentro. Revolver. Mani nervose. Proiettili vaganti in un angusto bagno di lisergica ceramica bianca. Trovare una fottuta trincea e restarci rintanato finchè anche l’ultimo sibilo dei proiettili non avrà smesso di trafiggere l’aria in overdose di pensieri. Troppi pensieri. Oggi. Troppi. Ricordi. Affollano la mia mente. E a volte mi penso dentro celle prigione ad aspettare l’esecuzione. A volte mi sento intrappolato dentro sentimenti da condannato. Dentro le stesse umane metriche d’agire e pensare ogni volta prima di morire. Prima dell’esecuzione. A volte mi sento intrappolato dentro me stesso. Ho sempre delle sentenze pronte per condannare me stesso."
Pietro Presti -Liberami dal Male-
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vecchiorovere-blog · 2 years
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Non c'è ferro che possa trafiggere il cuore con più forza di un punto messo al posto giusto. Isaak Babel
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francescosatanassi · 1 year
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ERA UNA COSA SENZA SENSO
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Questa cosa l'ho raccontata mille volte ma questo è il pozzo sopra al quale cresceva il noce che faceva ombra a casa dei miei nonni. Nonno Dino passava l'estate li sotto. Io e mio fratello ci facevamo i compiti. Ricordo che un pomeriggio scrissi le iniziali del mio nome, la data, l'orario e disegnai un sole (perché era bel tempo) sulla parete del pozzo. La scritta c'è ancora. A me e a mio fratello non era permesso avvicinarci troppo, perché anche se era chiuso da una finestra di legno, il pozzo era profondo almeno 20 metri ed essere inghiottiti dalla terra e dal buio non era allettante per due bambini. Nonna ci diceva che in fondo al pozzo non c'era solo l'oscurità, ma anche una strega cattiva che, guarda un po', mangiava i bambini. Così facemmo l'unica cosa che per noi aveva senso: svuotammo i cassetti della cucina e rovesciammo nel pozzo forchette e coltelli per trafiggere la strega a morte. Lanciammo anche un cuscino. Forse per soffocarla, probabilmente perché era una cosa senza senso a quell'età era bello fare cose senza senso.
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Sono ferma, a guardare la vita degli altri scorrere, evolversi, migliorare, peggiorare.
Non mi fermo a guardare la mia, già so' che piangerei.
Ho preso molte decisioni sbagliate.
Ho fatto molte cose che mi hanno ferita.
Ho ferito, mi sono lasciata trafiggere la schiena e la pancia un milione di volte; ho sperato che tutto passasse, che le cose si sistemassero.
Ho fatto infiniti passi verso infinite soluzioni; ho corso da sola, trascinandomi dietro cose e persone, che evidentemente non avevano tutta questa voglia di correre al mio fianco.
Sono rimasta sola, anche in compagnia. Ho ascoltato i miei pensieri. Mi sono perdonata per molte scelte, per altre ci sto lavorando.
Io, e solo io so' cos'ho dentro.
A volte mi sento sbagliata, altre mi sento così dannatamente giusta.
Ho bisogno di ritrovare me stessa, di evolvere, devo smetterla di guardare la mia vita come se non fosse mia.
Io devo amarmi.
Io devo ricominciare.
Lo devo a me e soltanto a me, che sono sempre stata l'unica a starmi accanto.
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ross-nekochan · 2 years
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Wilde: voglio scrivere delle favole! Ebbene scriviamo una favola sull'amicizia tra un principe e una rondine. Allora, il principe MUORE. La rondine.... PURE.
Sempre Wilde: ne voglio scrivere un'altra! Parlerà dell'amore di un usignolo per un ragazzino. L'usignolo vorrà aiutare talmente tanto il ragazzino che sarà disposto a conficcarsi lentamente una spina nel petto fino a trafiggere il cuore per regalargli una rosa.
Meraviglioso no???
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lettieriletti · 3 months
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Kengan Ashura 19
Da una parte, Gensai Kuroki, la “lancia demoniaca”. Dall’altra, Setsuna Kiryu, l’ultimo rappresentante dello Stile della Volpe dell’Ombra. Saranno le dita a trafiggere o la mano a strappare? Scopritelo in un match senza esclusione di colpi! A seguire… l’atteso ritorno di Sen Hatsumi!
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lamilanomagazine · 5 months
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Serie A, 14^ giornata: Jovic si sblocca e il Milan si rialza, Frosinone battuto 3-1
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Serie A, 14^ giornata: Jovic si sblocca e il Milan si rialza, Frosinone battuto 3-1. Genoa-Empoli (1-1) A Marassi va in scena una sfida tra due squadre che vogliono uscire dalla zona salvezza: il Genoa di Gilardino e l’Empoli di Andreazzoli. Tra i padroni di casa, torna titolare Retegui. Vista l'assenza di Gudmundsson, al suo fianco, in attacco, gioca Junior Messias. Il tecnico dei toscani regala la prima titolarità in stagione a Daniel Maldini. L’ex Milan schierato in attacco con Caputo e Cambiaghi. Al 37’ la sblocca il Genoa. Azione insistita del Genoa al limite dell'area avversaria, Badelj, dopo una prima conclusione respinta, appoggia per Malinovskyi che calcia splendidamente con l'esterno sinistro e batte Berisha. Pareggio dell’Empoli al minuto 67. Grassi apre a destra per Kovalenko che fornisce un assist perfetto per Cancellieri, che la mette dentro di testa da due passi. Lazio-Cagliari (1-0) I padroni di casa vanno alla ricerca di una svolta in campionato, dopo un avvio di stagione faticoso, segnato da una deludente 11esima posizione. All'Olimpico arriva il Cagliari, reduce dal pareggio casalingo contro il Monza e che è reduce da un buon momento nelle ultime cinque uscite. Sarri torna a schierare Immobile nel tridente della Lazio, con Pedro che prende il posto dell'infortunato Zaccagni e la conferma per Isaksen. Il Cagliari di Ranieri agirà da trequartista Viola, dietro alla coppia Lapadula-Petagna. All’8’ minuto di gioco arriva la rete di Pedro. L’ex Roma viene innescato da Lazzari ed è abile nel trafiggere Scuffet. Al minuto 27, l’arbitro Dionisi viene richiamato al Var e cambia idea per rivedere il fallo di Makoumbou su Guendouzi lanciato a rete. Il giallo deciso dall’arbitro diventa rosso. I padroni di casa controllano per tutto il resto della partita, ma non riescono a trovare il raddoppio. Il Cagliari riesce comunque a riorganizzarsi dopo l’espulsione, tenendo in bilico la partita fino all’ultimo secondo. Nel recupero Provedel salva la Lazio con un miracolo su un colpo di testa in tuffo di Pavoletti. Milan-Frosinone (3-1) Il Milan, in piena emergenza infortuni, ospita un Frosinone che si sta rivelando ottima compagine per qualità di gioco espresso e per risultati. Viste le assenze in difesa, Pioli tenta la mossa disperata: Theo al centro della difesa accanto a Tomori. Davanti, a causa della squalifica di Giroud, gioca ancora Jovic, accanto a Pulisic e Chukwueze. Di Francesco risponde con Cuni, Ibrahimovic, Reinier e Soule. La partita si sblocca al 43’. Loftus-Cheek allarga per Chukwueze, che cerca Musah in area. Dopo una respinta di testa della difesa gialloblu, il pallone finisce nella zona di Jovic. Il numero 15 rossonero colpisce al volo e batte Turati. È il suo primo gol con la maglia del Milan. Nella ripresa, al minuto 50, il Milan raddoppia con Pulišić. Splendido lancio di Maignan, che pesca lo statunitense alle spalle di Oyono. Il numero 11 controlla alla perfezione e non sbaglia davanti al portiere avversario. Il gol che chiude la partita arriva al 74’. Segna Tomori. Corner battuto rapidamente dai rossoneri, con Theo che la mette sul secondo palo per Jovic. L'ex viola fa la sponda per l'inglese, che da due passi infila Turati. Inutile il gol del 3-1 segnato dall’ex Milan Brescianini. Calcio di punizione insidioso del centrocampista gialloblu. Il pallone attraversa l'area di rigore senza essere toccato da nessuno e beffa Maignan.... #notizie #news #breakingnews #cronaca #politica #eventi #sport #moda Read the full article
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agreyaugustday · 10 months
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Vorrei troppo trafiggere a morte ognuna delle persone che hanno reso la mia vita un costante disagio
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tulipanico · 1 year
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C'erano momenti in cui sentiva gli occhi aprirsi di più, farsi braccia accoglienti di madre. Come se avesse la percezione esplicita della dilatazione delle pupille, diaframma apertissimo per far entrare più luce. Si chiedeva se qualcuno lo notasse mai, che le parole si fermavano un istante, aria incastrata nei polmoni, trattenuta, mentre i movimenti della bocca rimanevano incompiuti. Solo bellezza che entrava, come gas denso, che si appropriava d’ogni orifizio, la possedeva. Per un istante, un istante soltanto, era fatta di bellezza, era bellezza lei stessa mentre se ne stava assorta, in un posto tutto suo. Ecco, se devo descrivere il modo in cui muoveva passi nel mondo lo descriverei così: si lasciava permeare, attraversare, trafiggere, colpire a morte. Poi, di fatto, non moriva mai, ma avvertiva quella singolare sensazione di mancanza, incompletezza. Non le veniva tolto nulla di vitale, il battito cardiaco era nella norma, la pressione un po’ bassa ma a quello era abituata, così anche il respiro: normale. Semplicemente, non piena, anzi ogni volta svuotata, che da togliere alla fine c’è sempre qualcosa. Così girava, con quel suo corpo malconcio e stracciato, in cerca di quegli istanti: chissà quale tramonto, stormo solitario, sorriso di un passante o pennellata su di una tela ruvida le avrebbe inflitto quel dolcissimo colpo di grazia.
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eleuthos · 1 year
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Lasciati colpire,
lasciati trafiggere
dall'onda di dolore.
Lascia che ti scorra
per il corpo.
Sentila straziarti.
Va bene così.
Piangi,
piangi,
piangi.
Sputa tutto quello
che ti sei sempre
tenuto dentro.
Urla.
Grida.
Dì a quello stronzo
che lo odi.
Dì a tua madre
che ti ha ferito a morte.
Dì a tuo padre
che avrebbe dovuto
esprimere le sue emozioni.
Dì a te stesso
che ti dispiace
per esserti trattato
con tanta cattiveria.
—Anita
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vitadapanda · 1 year
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Uriel e Nefasto: La rassegnazione
Le discussioni tra Uriel e Nefasto continuano, questa volta però i due sembrano riuscire a capirsi. #Uriel #Nefasto #paura #risultati #positivo #fallito #miserabile #rivalsa #silenzio #patetico #rabbia #discussione #conclusione #tristezza #rassegnazione #
Ed eccolo, Uriel ancora una volta vessava Nefasto. La sua voce era dura, come se volesse trafiggere la sua anima con ogni parola, ogni accusa. “Hai avuto paura dei tuoi stessi risultati, non hai retto quello che veniva e non riuscivi a goderti nemmeno di quanto positivo c’era. Che fallito, che miserabile. Come fai ad arrenderti in questo modo senza reagire? Non ti viene voglia di rivalsa? Come si…
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Aghi sulla pelle
Una signora di cinquant'anni, madre single, ha sedici tatuagggi derivati da disegnini di Gubler sul proprio corpo, prevalentemente sulle braccia, alcuni dei quali molto estesi ed appariscenti. Si è fatta trafiggere con aghi la pelle, ha sentito dolore, per farsi notare da lui.
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Da due anni attendeva che lui facesse un post su di lei, ovvero sui suoi tatuaggi. Lo sollecitava taggandolo nelle sue foto, non ossessivamente, ma con impressionante costanza. L'altro ieri, finalmente, si è accorta che il Gubler o chi per lui, ha inserito la foto del collage di sei dei suoi sedici tatuaggi sul sito Gublerland. La sua gioia è stata grande. Ho provato un senso di reale disperazione per lei. Frasi come "Lui finalmente ha ascoltato" e "Adesso posso morire tranquilla" sono davvero cocenti per la mia esasperata sensibilità.
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Mi sono ritrovata a sperare che esista una vita dopo la morte, perché questa signora, insieme a tutte le altre donne che amano a distanza, e senza che lui sappia come e quanto, il signor Gubler, possano avere la loro ricompensa e felicità. Il signor Gubler è uno solo, quindi dovrà dividersi, o moltiplicarsi, per un grande numero di donne che hanno dedicato anni dei propri pensieri a lui. Immagino delle scene divertenti.
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In fondo, cos'è il Paradiso se non una grande, sfrenata, immensa gioia? Una favola che ci raccontiamo o qualcosa di molto più serio, e scientifico, facente parte del mondo naturale che ancora non abbiamo esplorato. Potrà baciarle, tenerle sulle ginocchia, dire loro parole gentili, scoparsele? Chissà. Spero tanto di sì. Non finirei di godere nell'assistere a ciò.
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