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#transizione energetica
palmiz · 2 years
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Era scontato e sotto gli occhi di tutti che la transizione a "batteria" era un utopia relegata nel breve e medio termine a "pochi eletti" per le ancora poche infrastrutture in primis, costi ancora fuori portata per tanti, tecnologia ancora inadeguata per chi lavora e fa km (autonomia e tempi di ricarica) e poi facciamo i realisti: non ho sentito nessun "luminare" o sapienze da talk show di come affronteranno il tema ricarica nelle città, tutti glissano sull' argomento.
Penso ad una semplice città come Trieste che conosco bene, ma lo stesso vale per Genova, Ancona etc .. come farà la "plebe" a caricare tutte le auto o moto che lascia lungo strada, sopra i marciapiedi etc, non avendo posto auto etc? Le disuguaglianze cresceranno, con gente costretta a buttar via auto quasi nuove (vedi MILANO) ed ad andare a piedi... (NB , no i mezzi pubblici non bastano a coprire fabbisogni ed esigenze lavorative negli spostamenti, siamo realisti dai... )
Io in 25 anni che vado a GPL di e mai scelta fu stata più azzeccata, con i nuovi impianti poi vanno meglio che a benzina, oltre ai dindini risparmiati, e al meno inquinamento (GPL mai aumentato ma superbolli assurdi ben pagati, si al tempo inquinavo meno, consumavi meno e lo stato ti bastonava, altro che incentivi!!!! )
Ma', vedremo l'evolversi della nuova ghettizzazione e discriminazione...
Entreremo nell' era dei no watt?
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C'È DA PENSARCI...
L'auto elettrica è la più grande truffa che il mondo abbia mai visto?
Qualcuno ci ha pensato?
Se tutte le auto fossero elettriche e dovessero restare bloccate in un ingorgo di tre ore nel freddo di una nevicata, le batterie si scaricherebbero tutte, completamente
Perché nell'auto elettrica praticamente non c'è riscaldamento.
Ed essere bloccato in strada tutta la notte, senza batteria, senza riscaldamento, senza tergicristalli, senza radio, senza GPS per la batteria tutta scarica, non deve essere bello.
Puoi provare a chiamare il 911 e proteggere le donne e i bambini, ma non potranno venire ad aiutarti perché tutte le strade sono bloccate e probabilmente tutte le auto della polizia saranno elettriche.
E quando le strade sono bloccate da migliaia di auto scariche, nessuno potrà muoversi. Le batterie come potranno essere ricaricate in loco?
Lo stesso problema durante le vacanze estive con blocchi chilometrici.
Non ci sarebbe in coda la possibilità di tenere accesa l'aria condizionata in un'auto elettrica. Le tue batterie si scaricherebbero in un attimo.
Naturalmente nessun politico o giornalista ne
parla, ma è questo che accadrà.
P.s. Testo ripreso da Marian Alaksin. (Repubblica Ceca).
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ritroviamocida · 6 months
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Transizione energetica: meno ideologie e più obiettivi da raggiungere
Claudio Descalzi, Amministratore Delegato di Eni, ha recentemente rilasciato un’importante dichiarazione sulla transizione energetica, sottolineando la necessità di un approccio pragmatico e obiettivo per affrontare questa sfida cruciale. Descalzi ha invitato a mettere da parte le ideologie e a concentrarsi sul raggiungimento di obiettivi concreti, come la decarbonizzazione del sistema…
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assowebtv · 1 year
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Bini, Regione vicina imprese in transizione energetica
L’assessore ha partecipato al convegno organizzato dalla Cameradi commercio Venezia Giulia “La Regione è al fianco delle imprese nelpercorso verso la transizione energetica, sostenendole coninterventi mirati, come il recente bando da 70 milioni di europer l’autoproduzione di energia rinnovabile o il masterplan peril recupero dei complessi degradati. La sensibilità sul tema èfortemente aumentata…
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PRIMA PAGINA Corriere Della Sera di Oggi domenica, 22 settembre 2024
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pettirosso1959 · 8 months
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L’ERUZIONE DELL ’ HUNGA TONGA-HUNGA HA INVIATO ABBASTANZA VAPORE ACQUEO NELLA STRATOSFERA DA CAUSARE UN RAPIDO CAMBIAMENTO NELLA CHIMICA
Di Charles Rotter – 5 Febbraio 2024
Da NOAA RESEARCH
L’eruzione del vulcano Hunga Tonga-Hunga Ha’apai del 15 gennaio 2022 ha prodotto la più grande esplosione sottomarina mai registrata dai moderni strumenti scientifici, facendo esplodere un’enorme quantità di acqua e gas vulcanici più alta di qualsiasi altra eruzione nell’era dei satelliti.
Due documenti di ricerca hanno ora dettagliato come il vapore acqueo abbia rapidamente influenzato la stratosfera terrestre tra i 16 km e i 50 km di altezza, causando una grande e inaspettata perdita di ozono e una formazione rapida e inaspettata di aerosol.
“Fino ad ora, lo zolfo è stato l’obiettivo principale della ricerca sulle eruzioni”, ha affermato Elizabeth Asher, ricercatrice del CIRES che ora lavora presso il Global Monitoring Laboratory della NOAA. Asher ha condotto uno dei due studi recenti mentre era al Laboratorio di Scienze Chimiche del NOAA. “Lo studio del vulcano Hunga Tonga ha dimostrato che altri gas, come il vapore acqueo, possono avere un profondo impatto su questi risultati”.
Hunga Tonga ha offerto un’opportunità unica per osservare gli impatti atmosferici immediati di una massiccia eruzione vulcanica. Quando si è diffusa la notizia dell’eruzione, Karen Rosenlof, climatologa senior presso il Laboratorio di Scienze Chimiche, ha immediatamente contattato i colleghi dell’isola di La Réunion, che si trova nell’Oceano Indiano a 12.000 km di distanza da Hunga-Tonga, ma si trovava direttamente sul percorso del pennacchio eruttivo che si stava disperdendo. Solo pochi giorni dopo, Asher e diversi colleghi del CIRES, dell’Università di Houston e dell’Università di St. Edward erano su voli diretti a La Réunion con strumenti atmosferici miniaturizzati nel loro bagaglio.
Il rapido dispiegamento di osservazioni in mongolfiera sull’isola di Réunion ha confermato la quantità senza precedenti di vapore acqueo – circa 150 milioni di tonnellate – che è stata iniettata nella stratosfera dall’eruzione. I carichi utili del pallone trasportavano anche strumenti per misurare l’ozono e l’anidride solforosa, oltre a trasportare uno strumento di particelle POPS (portable optical particle spectrometer) per determinare l’abbondanza di aerosol iniettato, che è stato utilizzato per calcolare la velocità con cui si sono formate nuove particelle di aerosol sottovento al vulcano.
Le osservazioni di risposta rapida da parte della NOAA e degli scienziati partner hanno fornito informazioni che sarebbero state impossibili se le misurazioni fossero avvenute un mese dopo.
“Le nostre misurazioni hanno mostrato che le concentrazioni di ozono stratosferico sono diminuite rapidamente – fino al 30% nell’aria con le più alte concentrazioni di vapore acqueo – subito dopo l’eruzione”, ha detto Stephanie Evan, scienziata del Laboratoire de l’Atmosphère et des Cyclones in Francia e autrice principale dell’altro recente studio, pubblicato sulla rivista Science. Evan e colleghi hanno continuato a misurare le concentrazioni di ozono ridotte di circa il 5% negli oceani Indiano e Pacifico due settimane dopo l’eruzione.
Questo grafico mostra come l’espulsione di vapore acqueo dal vulcano Hunga-Tonga abbia accelerato l’esaurimento dell’ozono nella stratosfera. Crediti: Chelsea Thompson/Laboratorio di Scienze Chimiche
Gli scienziati hanno capito da tempo che le molecole contenenti cloro reagiscono con gli aerosol di solfato contenenti vapore acqueo nella stratosfera, convertendoli in una forma attiva che distrugge l’ozono. Secondo Rosenlof, tuttavia, queste sono state le prime misurazioni che hanno catturato l’effetto.
Mentre Evan esaminava gli impatti sull’ozono, Asher concentrò la sua attenzione sulle misurazioni delle particelle raccolte dal POPS. Gli aerosol vulcanici sono profondamente importanti per il clima globale, come dimostrato dall’eruzione del Monte Pinatubo del 1991 che ha raffreddato il pianeta di 0,5°C per quasi due anni. Possono anche fungere da superfici su cui possono avvenire rapide reazioni chimiche, che portano alla distruzione dell’ozono.
Combinando i dati delle misurazioni del pallone con i dati satellitari globali, Asher e colleghi hanno scoperto che un grande e denso strato di particelle di aerosol si è formato nella stratosfera più velocemente di quanto fosse mai stato visto prima. Questi risultati sono stati pubblicati negli Atti della National Academy of Sciences.
“L’enorme quantità di vapore acqueo che questo vulcano ha inviato alla stratosfera ha portato a una rapida produzione di particelle di aerosol di solfato che siamo stati in grado di osservare entro pochi giorni dall’eruzione”, ha spiegato Asher. In condizioni atmosferiche normali, gli aerosol di solfato si formano dall’anidride solforosa su una scala temporale di circa un mese. In questo caso, le misurazioni rapide hanno fornito indizi critici per determinare i processi chimici e microfisici necessari per causare questi effetti, indizi che sarebbero svaniti se le misurazioni fossero state effettuate un mese dopo.
Tali misurazioni sono fondamentali per promuovere la comprensione scientifica dei processi di aerosol nella stratosfera, che rimangono una delle maggiori fonti di incertezza nelle previsioni climatiche. Le eruzioni vulcaniche, in particolare, sono di notevole interesse perché sono considerate analoghi naturali per l’iniezione di aerosol stratosferico, un metodo proposto di intervento climatico che diffonderebbe particelle riflettenti come l’anidride solforosa nella stratosfera per intercettare la radiazione solare e raffreddare la superficie terrestre.
Fonte : WUWT
https://www.attivitasolare.com/leruzione-dellhunga-tonga-hunga-ha-inviato-abbastanza-vapore-acqueo-nella-stratosfera-da-causare-un-rapido-cambiamento-nella-chimica/?fbclid=IwAR02JdZBVuyVmk33CVz5si-4vSqxDvZomUNf4o-B4QqTjze4hLoykinj4ho
Questo grafico mostra come l’espulsione di vapore acqueo dal vulcano Hunga-Tonga abbia accelerato l’esaurimento dell’ozono nella stratosfera.
Crediti: Chelsea Thompson/Laboratorio di Scienze Chimiche
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falcemartello · 8 months
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Questa storia è per capire il futuro distopico previsto dai Gretini. Chissà se la capiscono. "In un'isola gli abitanti hanno deciso di liberarsi dei fossili e utilizzare solo energia rinnovabile, in particolare eolica vista la disponibilità del vento.
Per questo hanno costruito 100 turbine eoliche e si sono provvisti di batterie di stoccaggio per ovviare all'intermittenza del vento. Le 100 turbine forniscono energia elettrica domestica a tutte le case compreso il riscaldamento con pompa di calore.
Soddisfano anche le richieste della attività industriale della comunità. Dopo qualche anno si rompe una turbina. Per ricostruirne una nuova si rendono conto che serve una energia pari a 10 anni energia da questa erogata.
Cosicché decidono di dedicare 10 turbine, per un anno, all'energia necessaria a per produrre acciaio e cemento per la costruzione di una nuova turbina. In questo modo, però rimangono privi dell'11% dell'energia per le attività ordinarie per un anno intero.
Non riescono più a stoccare sufficiente energia per l'intermittenza e il blackout si iniziano a manifestare sempre più numerosi. Dopo qualche tempo, una seconda turbina salta e i problemi raddoppiano.
E così via in una spirale senza fine perdita di energia fino al collasso finale." Fine della storia. Pensate ora se la transizione energetica fosse globale, anziché limitata ad isola. Cambierebbe solo l'entità del collasso. Il tonfo sarebbe terribile.
Obiezioni Gretine?
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mezzopieno-news · 7 days
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LA GRAN BRETAGNA CHIUDE L’ULTIMA CENTRALE A CARBONE
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La Gran Bretagna spegne l’impianto di Ratcliffe-on-Soar, l’ultima delle sue centrali a carbone ed esce definitivamente dal carbone.
La centrale era una delle più inquinanti d’Europa e generava 8-10 milioni di tonnellate di CO2 ogni anno. L’enorme sistema produttivo del Paese guidato dal carbone per 140 anni, nel 1990 forniva ancora l’80% dell’elettricità della nazione. La conversione è avvenuta in energia più pulita che oggi è prodotta al 34,7% dal gas, al 32,8% dall’eolico e dal solare, all’11,6% dalla bioenergia e al 13,8% dal nucleare. La Gran Bretagna è il 1° paese del G7 a onorare l’impegno sullo stop al carbone. Secondo l’accordo di Parigi, l’abbandono totale del carbone è un elemento fondamentale per una transizione energetica capace di tenere sotto controllo il surriscaldamento globale. L’Accordo del 2015 ratificato finora da 197 Paesi che rappresentano oltre il 90% delle emissioni globali, prevede che l’uso del carbone nella produzione di elettricità scenda dell’80% rispetto ai livelli del 2010, entro il 2030. Tutte le centrali elettriche a carbone dovranno essere chiuse entro il 2040. In Italia gli ultimi 6 impianti a carbone in funzione hanno già avviato le procedure di chiusura, 4 nel 2025 e 2 tra il 2026 e il 2028.
Nel 2023 la quantità di elettricità generata da combustibili fossili nel Regno Unito è scesa al livello più basso dal 1957. La produzione di combustibili fossili è diminuita di due terzi dal suo picco nel 2008, con l’uso del carbone in calo del 97% e del gas del 45%.
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Fonte: UK Government; Energy Dashboard; foto di Pollinations AI
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abr · 4 months
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Salto nel 2025
Trump ha vinto.
La lavanderia ucraina viene dissolta dall'interno per evaporazione dei fondi e sparizione dei mandanti. La pace con la Russia si firma in una settimana, sulla base dello status quo territoriale. Nel tempo i rapporti economici tra Russia e Occidente (Uk escluso) si rasserenano.
Prima condizione posta alla Russia per la pace, isolare l'Iran. Strozzato, questo cessa di supportare hamas e hezbollah: Gaza e il Sud Libano vengono bonificati, con grande gaudio silente tra gli arabi locali e limitrofi per il costoso lavoro sporco compiuto dagli israeliani.
SI INTENSIFICA LA CONFRONTATION CON LA CINA, che cerca sponde (non in Asia dove sanno bene che merda sia, ma) in Africa, Sudamerica e riprende a cercarle in Europa.
Essendo Confrontation non ancora militare, la scelta tra Oriente cinese e Occidente si attua sulla base delle scelte relative alla TRANSIZIONE ENERGETICA: chi non (la) salta un cinese è, è.
Non sarà mai un mondo ideale, solo un po' più chiaro.
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anchesetuttinoino · 1 month
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Dopo essersi legata mani e piedi con la Cina, l’Europa della delirante transizione energetica impone dazi sulle auto elettriche cinesi. Pechino risponde con un’indagine sui prodotti caseari europei. Per l'export italiano potrebbe comportare un danno da 300 milioni.
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⚠️ NOVITÀ IN LIBRERIA ⚠️
Centro studi KulturaEuropa
EUROTECNICA: FUTURO E IDENTITÀ
Atti del convegno - Roma, 16 marzo 2024
Afflitta, invasa, colpevolizzata, divisa e a tratti subalterna, l’Europa è considerata “il malato del mondo”: una vecchia Civiltà in declino, che molti vorrebbero cancellare dalla storia. Eppure, nonostante tutto, il nostro continente resta un riferimento imprescindibile e continua ad avere potenzialità sterminate.
Il centro studi Kulturaeuropa – nel convegno “Eurotecnica”, qui trascritto nei suoi Atti – ha tracciato le linee guida per una futura Riconquista: dal vulnus politico dell’Unione Europea agli orizzonti della cultura; dal rapporto con l’Intelligenza Artificiale alla sfida della tecnica; dalla transizione energetica al sistema bancario e monetario, passando per la biopolitica, per l’universo digitale e per le scelte industriali. Negli anni a venire, che saranno decisivi in ogni ambito, l’Europa ha il dovere di svincolarsi dalle dipendenze in atto, recuperare una centralità e acquisire un nuovo spazio d’azione. Rigenerarsi o perire: è questo il nodo che abbiamo il dovere di sciogliere, coniugando accelerazione e fedeltà alle origini, capacità di movimento e centralità identitaria, quiete spirituale e volontà di potenza.
Gli interventi contenuti in questo testo, di grande spessore, hanno il merito di rompere la stasi passiva che affligge i nostri popoli, rilanciando quella vocazione di conquista che ha sempre mosso la nostra stirpe.
Con gli interventi di:
Francesco Ingravalle, Carlomanno Adinolfi, Adriano Scianca, Gian Piero Joime, Marco Massarini, Sergio Filacchioni, Ada Fichera, Daniel Casarin, Francesco Guarente. Prefazione di Marco Scatarzi
Postfazione di Giancarlo Ferrara
INFO & ORDINI:
www.passaggioalbosco.it
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susieporta · 7 months
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Quattro di Denari.
"Ritrovarsi nel Cambiamento".
Presto gli "strumenti della Transizione" verranno disinstallati e sostituiti.
Sta già accadendo.
Una ulteriore revisione della nostra capacità di filtrare l'Energia è in atto.
L'asticella sale. Era previsto. Si stabilizzerà su un vibrato talmente alto rispetto al precedente movimento, che sarà necessario un enorme sforzo fisico e psichico per integrare questo nuovo assetto magnetico.
E non si fermerà a lungo nella stabilizzazione. Febbraio è solo un mese dei tanti che nel 2024 porteranno sconvolgimenti energetici.
La potenza dell'innalzamento vibrazionale non andrà a calare nei prossimi giorni.
Semmai si amplificherà ulteriormente, potenziando e incoraggiando una stupefacente spinta al rinnovamento, sia della nostra antica struttura incarnazionale e sia del sistema percettivo con cui la interpretiamo.
Nulla di cui spaventarsi o innervosirsi.
E' un passaggio davvero straordinario per l'Essere umano, sia a livello individuale che collettivo.
Tante espressioni della precedente epoca, troveranno degna sepoltura.
Giunta ad una determinata soglia di frequenza, si romperanno schemi che nemmeno mila e mila anni sono riusciti a scardinare.
Schemi oramai vetusti, in via di remissione, non più funzionali a Madre Terra e ai suoi abitanti.
Tutto tenterà di rivoltarsi a questa ondata di cambiamento. Ci saranno opposizioni e rigurgiti di Vecchio. Ci saranno raffazzonati fortini eretti a difesa di un sistema che nemmeno sa più come allacciarsi le ghette.
E sarà quantomeno buffo assistere allo strenuo tentativo di "salvare ciò che crea sofferenza".
Un po' come smascherare un tossicodipendente che, ipnotizzato dalla sua dipendenza, tenta di nascondere l'ultimo grammo di eroina in tasca mentre viene accompagnato alla clinica di disintossicazione.
L'astinenza dal dolore può uccidere.
Siamo forgiati alla sofferenza. Siamo dipendenti dal dramma e dalla rabbia. Siamo addomesticati alla sottomissione e al potere.
E quando ci viene chiesto un atto di responsabilità, di libertà e di autonomia di scelta, andiamo nel panico.
Non sappiamo chi siamo. Non conosciamo i nostri desideri più profondi. Non riusciamo a visualizzare il nostro autentico "centro di benessere".
Ci limitiamo a obbedire a degli automatismi, a dare retta alla Mente e ai suoi ingarbugliati viaggi.
Febbraio scardina le nostre fissità di pensiero.
Ci invita ad osare.
A rischiare di essere felici, soddisfatti di noi stessi, realizzati.
Eliminando ogni ostacolo, ogni interferenza, ogni inutile convinzione legata al precedente ruolo vittimistico e impotente.
Ci ricorda di amare e di concederci all'Amore.
Di tranciare ciò che non produce più frutto.
Di abbandonarci alla "Trasformazione".
"Nella Materia" e "per la Materia".
Senza la paura di scoprire che non siamo e non saremo mai più gli stessi. Senza l'ansia di voler sapere subito cosa siamo e dove andremo.
Con l'intima certezza che ci stiamo dirigendo a Casa. La nostra vera Casa. Il Tempio di noi stessi.
Poiché nessuna evoluzione allontana dalla propria Chiamata interiore, semmai ne amplifica ulteriormente la Connessione.
E così Febbraio ci accompagna entusiasto verso una versione ulteriormente aggiornata del nostro "Sentito".
Se ora l'Etere è denso di interferenze e di picchi di frequenza disorientanti, quando essi si saranno strutturati dentro di noi, verranno rielaborati saggiamente dalle nostre strutture nervose e saremo pronti per il "prossimo step di creazione".
Ci stupiremo delle abilità extra-sensibili che avrà installato nel nostro sistema. Saranno di una potenza inaudita.
Ma tempo al tempo.
Intanto restiamo saldi e concentrati su questa ondata energetica imponente e deflagrante.
Cerchiamo di mantenere radicata la psiche e riposato il corpo.
Non muoviamoci come schegge impazzite.
Respiriamo e lasciamo che accada.
Il canale di comunicazione con l'Anima si sta intensificando per manifestare un nuovo e imponente cambio di scenario.
Se non siamo grandi estimatori dello stupore, presto lo saremo. Eccome se lo saremo.
Buon venerdì ... con buone possibilità di restare a bocca aperta ...
Mirtilla Esmeralda
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sunstaxsworld · 2 years
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Le cosiddette '𝙩𝙚𝙧𝙧𝙚 𝙧𝙖𝙧𝙚’ (dall'acronimo inglese Ree - Rare Earth Elements) sono un gruppo di 17 elementi facenti parte della famiglia dei metalli, considerati oggi strategici e fondamentali per l'industria tecnologica ed elettronica, in particolare per le principali tecnologie della transizione energetica. Attorno alle terre rare si muovono infatti tensioni geopolitiche per il loro accaparramento.
Non bisogna lasciarsi ingannare dall’aggettivo ‘raro’: tali elementi non sono affatto scarsi nel mondo e tale qualificazione non deriva, in effetti, dalla quantità sul pianeta. La diffusione di alcuni dei 17 elementi è pari a quella del rame o del piombo. La rarità, quindi, è legata alla loro bassa concentrazione nei giacimenti minerari.
Allo stato naturale, le terre rare si trovano mischiate con altri minerali, solitamente in piccole quantità. Di conseguenza, estrarle è molto difficile e richiede un processo piuttosto complesso.
Partendo dall’estrazione o separazione da un amalgama di roccia e minerali, vengono a formarsi i metalli, combinati in leghe e magneti. Il tutto con un procedimento di lavorazione, raffinazione e purificazione dei metalli che consuma molto calore, richiede acido, e diverse migliaia di cicli. Tutto questo significa rilasciare acqua radioattiva, gas di scarico e altri rifiuti tossici.
Smartphone, computer, tablet, macchine elettriche, turbine eoliche: sono solo alcuni esempi di tecnologie che necessitano di questi preziosi elementi. Ciascuno di loro ha uno specifico utilizzo per l'industria moderna: dall'𝙚𝙪𝙧𝙤𝙥𝙞𝙤 presente negli schermi televisivi, al 𝙘𝙚𝙧𝙞𝙤 per lucidare il vetro fino al 𝙡𝙖𝙣𝙩𝙖𝙣𝙞𝙤 utilizzato per i catalizzatori nei motori a benzina. Grazie alle loro particolari caratteristiche fisico-chimiche, risultano di fondamentale importanza nella componentistica di materiali di altissima tecnologia. È così che li ritroviamo in un drone, in una turbina eolica, in un hard disk e nel motore di un'auto elettrica, ma anche nell'obiettivo di un telescopio e in un caccia da combattimento.
La Cina possiede circa un terzo delle riserve mondiali, ovvero il 40%, ed è il leader globale per possesso di terre rare. Poi ci sono Vietnam e Brasile, Russia, India, Australia, Groenlandia e Stati Uniti. La Cina, però, vanta anche la capacità di produzione e raffinazione. Anche se i minerali sono estratti negli Stati Uniti, quindi, per essere utilizzati necessitano di lavorazioni specifiche che è in grado di offrire solo il dragone.
E l’Europa? Nella raffinazione dipendiamo per due terzi dalla Cina. Nello specifico, il nostro continente produce appena il 3% del totale mondiale di terre rare.
Il passaggio a un sistema energetico pulito è destinato a determinare un enorme aumento del fabbisogno di questi minerali, per questo sono diventati il contendere della guerra commerciale mai finita tra Usa e Cina.
Ma… Stiamo andando nella direzione giusta? In questo video tratto da una discussione in merito della Commissione Europea, parrebbe proprio di no…
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pettirosso1959 · 7 days
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C'ERA UNA VOLTA LA GERMANIA, UNA POTENZA ECONOMICA, INDUSTRIALE E DI INNOVAZIONE SOCIALE. UNA VOLTA, PERO', PERCHE' I VERDI E LE SINISTRE DEMOCRATICO-PROGRESSISTE AL POTERE HANNO DISTRUTTO IL SOGNO DI MILIONI DI GIOVANI, CHE OGGI SI RIBELLANO, ANCHE A GRETA...
La popolarità dei Verdi e dei Socialisti tedeschi è al collasso, così come le infrastrutture della Germania.
Una parte di un importante nella città sassone di Dresda, un ponte, è misteriosamente crollato. L'incidente evidenzia la negligenza della Germania nei confronti delle proprie infrastrutture, mentre incanala decine di miliardi di euro in progetti verdi dubbi in patria e all'estero. Il crollo del ponte di Dresda è una metafora dell'attuale situazione della Germania.
"Parte del successo di AfD può essere attribuito alla sua politica economica. I tedeschi chiedono la fine dei sussidi governativi che distorcono il mercato dell'energia elettrica e rendono costosa l'energia, quindi la fine della costosa transizione energetica verde del paese e, soprattutto, un'inversione dell'attuale deindustrializzazione. Se questa politica economica moderata viene abbandonata dai centristi al potere, allora gli elettori guarderanno altrove".
Una volta votati i Verdi, i giovani sotto i 18 anni si sono spostati in massa a destra. Lo scorso mese di agosto, in Turingia, in un sondaggio è stato chiesto a 9000 giovani di età inferiore ai 18 anni per chi avrebbero votato. Il vincitore con un ampio margine è stato il partito di destra AfD, che ha ottenuto il 37,4% dei voti, più del doppio rispetto al 16,5% ottenuto nel 2019. I Verdi, d'altra parte, hanno perso un'enorme quota, circa l'83% dei loro sostenitori.
I giorni di Fridays for Future, guidati da Greta Thunberg, sono scomparsi più velocemente di una palla di neve in una calda giornata estiva. In effetti, i giovani hanno mantenuto la loro promessa "vi terremo d'occhio" e, ironicamente, odiano ciò che stanno vedendo ora: uno sgretolamento del loro paese e del loro futuro.
Ora stanno guidando una ribellione silenziosa ma potente. Le bugie sul Covid e sui vaccini, le bugie sulla guerra contro la Russia e il sabotaggio palese del gasdotto North Stream 2 che ha reso l'energia elettrica ed il gas in Germania costosissimi, ma i giovani si stanno rendendo conto di come l'Occidente sia tutto tranne che libero e democratico.
I dissidenti sono stati messi a tacere mentre la censura si diffondeva sulle principali piattaforme di social media. In Germania, e altrove in Europa, le persone che esprimevano opinioni diverse si sono trovate calunniate e criminalizzate. I leader dissidenti sono stati persino arrestati e imprigionati. Migliaia di account di social media sono stati sospesi.
Nel luglio 2024, la rivista tedesca di "estrema destra" Compact è stata perquisita dalle forze speciali tedesche e chiusa dall'eccessivamente zelante ministro dell'Interno socialista, Nancy Faeser.
Il fondatore del servizio di messaggistica istantanea Telegram, Pavel Durov, è stato arrestato dalle autorità francesi. Il suo crimine: fornire libertà di parola. I giovani ora si rendono conto di come la "libertà di parola" in Occidente sia solo uno scherzo.
L'uccisione di tre persone (e molte altre ferite) da parte di un rifugiato siriano durante un festival ha evidenziato una lunga serie di crescenti violenze da parte degli immigranti. L'opinione pubblica ha reagito mettendo in discussione a gran voce le politiche europee sulle frontiere. Nonostante una serie di grandi promesse, i politici non hanno intrapreso alcuna azione concreta per arginare l'ondata di migranti dal Medio Oriente e dall'Africa, provocando l'indignazione di tutti, soprattutto proprio dei giovani.
Il crimine e la violenza hanno reso insicure molte parti della Germania, e i giovani si stanno rendendo conto che il loro paese sta potenzialmente andando all'inferno; in nome dell'accoglienza, in nome della guerra, in nome dell'energia verde e di false promesse, ormai palesemente bugie di Stato.
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falcemartello · 1 year
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Pale eoliche e i pannelli solari producono elettricità ma con l'elettricità non si possono produrre cemento, acciaio, vetro o scavare i minerali per pannelli, pale e batterie.
Se non afferri questo sei un allocco come Bonelli che crede sia possibile una transizione energetica.
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mezzopieno-news · 4 hours
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ITALIA, AUMENTO RECORD DI FONTI RINNOVABILI (+25%) E CALO D’EMISSIONI (-6%)
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I dati relativi al primo semestre 2024 segnano un forte avanzamento delle fonti rinnovabili in Italia, con una crescita del 25% ed una significativa diminuzione delle emissioni di CO2 (-6% contro -4% dell’Eurozona). L’analisi rileva il minimo storico per il contributo delle fonti fossili (38%) nella produzione di energia elettrica (10 punti percentuali in meno rispetto al semestre precedente).
Il miglioramento del mix energetico è stato spinto dal rimbalzo dell’idroelettrica (+65% dai minimi storici del 2022-’23), mentre nuovi importanti cali hanno riguardato l’utilizzo del carbone (-60% dopo il -30% del 2023), ormai ridotto ai minimi termini, e il gas naturale (-5%). In aumento marginale i consumi di petrolio. Il calo dei combustibili fossili è soprattutto concentrato nel settore elettrico (-32%), grazie al notevole incremento della quota delle fonti di energia rinnovabile nella generazione di elettricità, salita nel semestre al 44% della richiesta, il nuovo massimo storico.
In Europa un crollo della domanda di carbone nel semestre è stato del 24% mentre quello di gas naturale del 4%. I dati raccolti dall’Agenzia nazionale per le nuove tecnologie, l’energia e lo sviluppo economico sostenibile ENEA, indicano che l’indice composito ISPreD (Indice Sicurezza energetica, Prezzi dell’energia e competitività, Decarbonizzazione) che sintetizza lo stato della transizione energetica italiana, risulta in miglioramento rispetto allo stesso periodo dello scorso anno (+10%). Rispetto al secondo trimestre 2023 l’ISPreD risulta in leggero miglioramento nelle dimensioni decarbonizzazione e prezzi dell’energia e competitività e in miglioramento più consistente nella dimensione della sicurezza energetica.
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Fonte: ENEA; foto di Rawpixel
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abr · 13 days
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Nel rapporto sulla competitività dell’Unione europea commissionato da Ursula von der Leyen, (...) Mario Draghi ha illustrato le linee guida per rilanciare l’economia dell’Unione, cresciuta negli ultimi vent’anni in misura nettamente inferiore a Cina e Stati Uniti.
L’Ue si trova in una congiuntura particolare perché le tre condizioni esterne che ne hanno sostenuto la crescita - commerci globali in rapida crescista, energia a costi bassi e difesa garantita - sono venute meno. (...) Per cui il modello economico che ha sostenuto l’Europa è obsoleto (...). Nel rapporto si legge, tra l’altro, che l’Europa “dovrebbe imparare dagli errori fatti nella fase di iperglobalizzazione” (...) (...).
Di fronte a questo scenario Draghi consiglia di puntare su innovazione, decarbonizzazione e difesa e di farlo con maggiore coesione e attenzione al mercato unico. Per (farlo) l’Europa, dice Draghi, deve investire 750-800 miliardi di euro all’anno, pari al 4,4-4,7% del suo Pil. Questo significa investire il triplo di quello che si è investito con il piano Marshall tra il 1948 e il 1951 (...). Sia il settore pubblico, anche con strumenti di debito comune, che quello privato sono chiamati a contribuire a questo sforzo.
(Sin qui la sintesi. Ora l'analisi.)
a) la fine della globalizzazione, l’invecchiamento della popolazione, le maggiori spese per difesa e transizione energetica sono forze inflattive di lungo periodo. Questo significa che anche i tassi di interesse saranno alti, quindi finanziarsi costerà caro.
b) gli investimenti colossali sono necessari perché l’Europa deve ottenere crescita, ma vuole farlo stando dentro i binari autoinflitti della decarbonizzazione e della "coesione sociale" (aperta agli extracomunitari, ovviamente).
Il sogno green (, di inclusività senza se e ma) e di “indipendenza” geopolitica europea comporta rischi (...) e tempi lunghi, l'unica cosa certa sono i costi, altissimi (...) e sappiamo bene che nessun altro (Usa, Cina, India, altre medie potenze) hanno intenzione di autoinfliggersi un percorso colmo di "paletti green" come l’Europa.
Con il rapporto Draghi l’Europa annuncia al mondo di non essere un soggetto politico compiuto e questo, (oltre a essere una verità di fatto), dovrebbe consigliare realismo. (...) Un piano di investimento triplo rispetto a quello Marshall, sarà, in ultima analisi e in ogni caso garantito dai risparmi degli europei, chiamati, volenti o nolenti, a garantire il piano della Commissione.
via https://www.ilsussidiario.net/news/rapporto-draghi-linsostenibile-sogno-green-a-spese-dellitalia/2748652/
HEY DRAGOS, NO HAY DINERO. AFUERA.
Detto però come sintesi a valle di analisi dei contenuti, non un dismissivo naaah, l'ha detto quello che "ti contagi ti ammali muori". Far così, sparar giudizi alzo zero ad personam è pensare come i sinistri, reagire come i sinistri, comportarsi come i sinistri: é essere di sinistra a propria insaputa.
E comunque si, questa ricetta mega socialista iper centralista super statalista proviene da quello che "ti contagi ti ammali muori". Carramba che sorpresa. Più che vile affarista lo definirei banale keynesiano.
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