Tumgik
underleveledreviews · 1 month
Text
Finito FAR: Changing Tides
Bellissima seconda iterazione della serie di FAR. Per quanto la meccanica del combustibile sia molto fastidiosa, appena riesci a superarla è bellissimo il senso di mistero, l'obiettivo sconosciuto e gli scorci stupendi che il gioco mostra insieme a moltissimi enigmi ambientali. Continuo a preferire FAR: Lone Sails però anche questo non è per niente male.
0 notes
underleveledreviews · 4 months
Text
Assolutamente! Non c'è proprio niente di strano. Per nulla. Tranne forse per Cthulhu alla fine che fa un po' di scompiglio però tutto a posto.
Tumblr media
DREDGE is a totally normal game about fishing.
365 notes · View notes
underleveledreviews · 4 months
Text
Finito anche FAR: Lone Sails
Interessante come abbia giocato DREDGE e FAR in contemporanea e: uno è ambientato nell'oceano e tutto ciò che ci ruota attorno, nell'altro l'oceano è evaporato. Due facce della stessa medaglia, o almeno, dello stesso soggetto che in entrambi i giochi è parte fondamentale però visto in modi diversi: l'oceano. Nel primo rappresenta il male, quasi un mostro; nel secondo rappresenta la soluzione a tutto, l'unica cosa di cui si ha effettivamente bisogno.
1 note · View note
underleveledreviews · 4 months
Text
Appena finito DREDGE
Ho capito poco o nulla dei finali, tutte le mie teorie sono andate in fumo così facilmente, o quasi.
0 notes
underleveledreviews · 4 months
Text
Interessante questo, da tenere sott'occhio.
I am a solo indie dev trying to overcome my anxiety and actually let people know my game exists. It is a cute physics based game where you are the level.
I love making this game with passion and I am so excited to share it with the world, but somehow I need to let the world know. Unfortunately the way steam works is the more wishlists the more visibility, so if you are interested it is super appreciated :)
Wishlist on steam or visit the website to find out more mightymarbles.com
32K notes · View notes
underleveledreviews · 9 months
Text
Recensione di: Rain World
Se qualcuno di voi guardasse solo l'aspetto esteriore di Rain World penserebbe di sicuro a un gioco in flash che girerebbe anche sui tostapane ma invece questo gioco è molto di più di quello che sembra.
Tumblr media
Rain World è un gioco platform con meccaniche simili a un metroidvania. Impersoniamo dei lumagatti, una fusione tra una lumaca e un gatto, piccoli esserini che si trovano alla base della catena alimentare e che, in base a quale scegliamo, saranno più o meno in grado di lottare e sopravvivere in questo mondo ostile.
Ogni tipo di nemico che troveremo cercherà di farci la pelle mentre noi dovremo cercare del cibo per andare in letargo, superare i giorni e ripararsi dal pericolo più grande di tutti che terrorizza ogni essere vivente, la pioggia. In Rain World, la pioggia non è una semplice spruzzata d'acqua che annaffia il prato, qui è pari a una cascata scrosciante e dirompente, in grado di allagare l'intero mondo e sommergere qualsiasi cosa.
Tumblr media
Questi sono gli ostacoli che troveremo sul nostro cammino, e non solo, ogni zona è studiata a regola d'arte per essere davvero difficile e tosta, tanto che il più grande difetto di Rain World è proprio essere frustrante. A ogni lumagatto basta un singolo colpo per essere messo KO, non abbiamo Punti Salute o altro, i nemici invece avranno bisogno di numerosi colpi che potremo infliggergli solo con delle lance che potremo trasportare una ad una e che molto probabilmente mancheranno il bersaglio. Salti precisi, mostri tentacolari, nemici rapidissimi, aquile assassine, mostri acquatici. Capite che Rain World non è esattamente il gioco che ti porta per mano fino alla fine e anzi, per essere precisi, non ti dice proprio niente. E quando dico che non ti spiega niente, intendo davvero NIENTE. Solitamente dico che questo non è un male, ed è vero, però c'è un limite a tutto e questo gioco è in grado di superarlo facilmente, addirittura non ti dice il tuo obiettivo finale per concludere l'avventura, tanto che la prima volta che iniziai a giocare mi trovai davvero spaesato mentre continuavo a passare tra un cunicolo e l'altro.
Tumblr media
La mappa, come si nota, non è per nulla semplice e il DLC: Downpour, ha aggiunto numerose zone e altri pericoli, purtroppo però senza una guida è davvero difficile capire dove andare diventando davvero un'impresa impossibile ritrovandoci a vagare per la mappa in cerca di una zona che ancora non abbiamo visto.
Non credo sia spoiler spiegare un minimo l'obiettivo del gioco per renderlo più comprensibile. Ogni personaggio ha obiettivi, storie e mappe diverse però la sintesi per tutti è quella di raggiungere, con le unghie e con i denti, la zona più alta della mappa. A dirlo così sembra anche semplice, andare da un punto A a un punto B però vi assicuro che la difficoltà nell'affrontare ogni zona e superarla per arrivare alla cima è una delle 12 fatiche di ogni videogiocatore.
Tumblr media
Nonostante la difficoltà che il gioco propone, a volte davvero eccessiva, Rain World si definisce per altre caratteristiche, come la sua grafica e le sue meccaniche di gameplay che una volta apprese diventano davvero necessarie e soddisfacenti da mettere in pratica.
La grafica potrebbe risultare sgradevole a un primo sguardo, anche io ci rimasi un po' di stucco però devo dire che adoro lo stile apocalittico degli ambienti trasandati e dei macchinari lasciati abbandonati. I dettagli di questi sono notevoli e la pixel art aggiunge quel qualcosa in più che rende tutto più gradevole. Purtroppo in molti punti mi sono ritrovato a cadere come una pera cotta in burroni o altri pericoli della zona dato che, per colpa dell'effetto di parallasse con gli sfondi e altri oggetti di scena, non sempre si capisce quale parte del terreno sia calpestabile o no e si finisce rigorosamente per precipitare per un errore non calcolabile.
Tumblr media
Insieme al gameplay, anche la trama è parecchio complessa e non viene accennata al giocatore se non completando ogni storia degli 8 personaggi disponibili e usando tanta, tanta, TANTA fantasia e speculazione per riuscire a comporre un puzzle di storia davvero inaspettato e complesso. Per arrivare a capirci qualcosa mi sono visto molti video teoria perché, vi assicuro, che non ci capirete praticamente niente.
Tumblr media
Il gameplay invece è semplice all'inizio dato che la base non richiede particolari dettagli da capire. Pioggia cattiva, proteggiti nei bunker, prima mangia. Informazioni proprio a livello scimmia, così come il movimento del personaggio che però, una volta capite le azioni che si possono fare, si possono creare numerose combo e movimenti diversi come: fare una capriola al contrario per permetterci di lanciare una lancia a terra per poi usarla come palo da scalare, arrivando così a un luogo prima inaccessibile grazie a un salto a parete continuo e infine lanciarsi da un'altura per per poi rotolare stile dark souls per evitare di subire danno e rallentare dalla fuga da un mostro. Detto così sembra anche facile però non lo è, la cosa peggiore è proprio che nonostante le incredibili azioni che si riesce a compiere, la maggior parte delle volte si sbaglia per una disattenzione, un nemico a caso o semplicemente non sapendo cosa ci si troverà alla prossima zona.
Tumblr media
Purtroppo la casualità con cui i nemici si muovono e si comportano, l'IA che impara i nostri movimenti nel tempo (non vi aspettate niente di che però così è) lo rendono davvero difficile e come già detto, frustrante.
Diciamo che non è proprio un gioco da cui cominciare se non si è esperti e con dei buoni riflessi, cosa che io non sono, e infatti ho concluso il gioco solo 1 volta col personaggio più semplice mettendoci anche molto tempo e fatica fino a usare una mappa online delle zone del gioco per capire dove andare.
Tumblr media
In sintesi, Rain World è un bel gioco, divertente con molta esperienza e giocando molto tempo, cosa non semplice dato che le prime ore possono risultare davvero un grosso ostacolo. Superando ciò però, godendosi i paesaggi, le musiche ambientali e le zone ben composte che rappresentano il vero fulcro del gioco, si riuscirà a godere di un ottimo gioco indie. Molto consigliato a chi cerca una sfida davvero tosta. Consigliato a chi piace lo stile post-apocalittico.
Voto Critico: 7,5 su 10
Voto Emotivo: 7 su 10
1 note · View note
underleveledreviews · 9 months
Text
UndereLeveled Reviews: Recensioni totali
Qui sotto una lista di ogni recensione dei videogiochi di cui ho parlato. Premere sul nome del gioco e si verrà reindirizzati alla pagina. I colori non hanno alcun significato, si basano solo sul colore predominante del gioco.
Lista di recensioni:
Jusant Maquette Planet of Lana Persona 5 Royal Rain World
Prossime recensioni: Portal 2 Celeste
0 notes
underleveledreviews · 9 months
Text
Aggiornamento di Jusant
La recensione di Jusant e la riscriverò perché mi sono reso conto che ho spiegato troppo poco rispetto a quello che il gioco è davvero
0 notes
underleveledreviews · 10 months
Text
Recensione di: Persona 5 Royal
Uno dei giochi della serie Persona più apprezzato e una rivisitazione migliorata dell'originale Persona 5 uscito su Playstation 3 e Playstation 4 nel lontano 2016. Si tratta di un videogioco di ruolo giapponese (JRPG) unito a un sistema di vita quotidiana che ci farà vivere la vita di normali studenti delle superiori mentre saremo impegnati in mirabolanti avventure.
Tumblr media
La storia racconta del nostro protagonista che si ritrova in una nuova città e in una nuova scuola, classico incipit da storia giapponese, che però riserva molte sorprese. Tutta questa tranquillità verrà presto interrotta quando i protagonisti si ritrovano per nel metaverso, un luogo dove si trovano i cattivoni del gioco e in cui si passerà all'azione fronteggiando nemici con attacchi letali e l'uso dei proprio Persona, con cui potremo scagliare poteri elementali e di altro genere.
La storia all'inizio non riuscivo a comprenderla, cominciamo in una sala da interrogatorio e lì raccontiamo tutto ciò che è successo prima per poi iniziare a vedere i flashback e giocare. Questa mi era sembrata una soluzione narrativa pigra già vista in altri mèdium e che mi faceva storcere un po' il naso, soprattutto perché quello che viene raccontato ha poco a che fare con gli eventi dell'interrogatorio, tranne poche informazioni che vengono fornite in modo quasi snervante che alla lunga fanno capire come molte delle zone iniziali siano solo dei riempitivi per allungare il tempo di gioco. Le zone sono dieci e, senza contare la fine che non racconto per non fare spoiler, di queste almeno tre sono evitabili e servono solo per farci incontrare i personaggi con un pretesto che, per quanto funzionale, diventa troppo lungo e tedioso.
C'è da dire in seguito la trama è davvero ben costruita e piena di colpi di scena inaspettati insieme al contenuto aggiuntivo che si trova solo nella versione Royal, non incluso in Persona 5 originale.
Tumblr media
L'aspetto della trama è ciò che mi ha permesso di concludere Persona 5 Royal, non che il resto sia brutto o realizzato male, il gioco è di ottima fattura e anche il gameplay è giustamente bilanciato e corretto, tutti gli amanti dei JRPG troveranno pane per i loro denti per molto molto tempo dato che il gioco contiene davvero tante cose da fare: sfide, persona da sbloccare, personaggi con cui parlare, collezionabili, finali multipli. Per concludere in modo definitivo il gioco sarebbe necessaria anche una seconda run per sbloccare e ottenere oggetti o potenziamenti altrimenti inottenibili con una singola partita, a meno che non lo si conosca già.
Tutto questo però, a mio parere, diventa troppo frustrante e porta, a chi non è interessato ad alcuni aspetti, ad abbandonare il gioco. Dico questo perché per concludere Persona 5 Royal sono necessarie almeno 110 ore di gioco e queste aumentano ancora nel caso di una seconda run per concludere tutto. Insomma, una durata di gioco esorbitante che si differenzia da tanti e tanti giochi, basti pensare che la media di una campagna giocatore singolo varia dalle 10-15 alle 20 ore per i giochi tripla A, fino a scendere a volte a 5-8 ore per i giochi indie. Ovviamente esistono anche giochi molto più grandi come: Monster Hunter World o Skyrim che però non raggiungono mai la durata complessiva di Persona 5 Royal, o meglio la raggiungono solo nel caso si cerchi di completarli al 100%, considerando solo la storia principale per concludere il gioco, NO.
Tumblr media
Questo è un male? Dipende. Ad oggi sembra che un videogioco valga il prezzo solo dalla sua durata e, se la vogliamo vedere così, direi che Persona 5 Royal ne vale davvero. Se siete però delle persone che non vogliono perdere troppo tempo con una campagna esageratamente lunga, come me, allora 110 ore possono diventare davvero un ostacolo troppo grande.
A tutto questo bisogna aggiungere il gameplay. Come ho già detto Persona 5 Royal si divide in due parti fondamentali:
La vita quotidiana
L'azione nel metaverso
A essere sincero ho preferito molto di più il primo punto che si incentra sull'aumento delle statistiche del giocatore con azioni di uno studente normale come: studiare, fare una partita a baseball o uscire tra amici e non solo, che servono per aumentare i livelli di legame con i personaggi e migliorare in battaglia. Il tutto è scandito dalle fasce orarie che rendono tutto una corsa contro il tempo in cui bisogna essere più produttivi possibile. Tale meccanica all'inizio può essere anche questa snervante, però una volta che si apprende diventa una sfida tutto sommato piacevole.
Le lotte sono la parte che ho preferito di meno dato che si basano sul combattimento a turni. Naturalmente lo sapevo prima di comprare il gioco, non sono brutti gli scontri, sono pieni di mosse diverse e combo che lo rendono molto più frenetico di un semplice gioco a turni come un Pokémon. Nonostante ciò, a me personalmente, non piacciono i giochi a turni e questo mi disturbava durante i combattimenti, i quali a volte diventavano solo frustranti o noiosi. Invece avventurarsi per le zone nel metaverso, esplorando e risolvendo enigmi è la parte che preferisco durante questa parte del gioco.
Tumblr media
Quello che ho notato e che mi infastidiva, è proprio il fatto che il gioco duri così tanto proprio per le relazioni e la vita quotidiana che vengono proposte.
Mi spiego.
È come se giocando a Persona 5 Royal tu stessi vivendo una vita in più dato lo scadere del tempo e le azioni che devi concludere in fretta, questo mi ha fatto pensare quanto questo gioco andrebbe provato singolarmente senza giocare a nient'altro e immergendosi quasi a livello troppo intenso. Tutto quello che c'è da fare è davvero tanto, necessario e non, i personaggi e le azioni che devono essere compiute sono così molteplici e porta a sembrare come se chi ci gioca avesse due vite diverse e come se non si dovesse mai passare ad altro, ciò comporta la durata eccessiva per il completamento, per il 100% e per ulteriori aggiunte futili ai fini della trama che servono solo per far rimanere ancora incollato al gioco anche se ormai è del tutto completo.
Tumblr media
L'aspetto grafico mi convinceva con questo stile grafico un po' cartoon e le cutscene e illustrazioni in stile anime. Se siete dei fan di questo ovviamente vi catturerà, insieme al design anche i personaggi e i dialoghi li caratterizzano in modo incredibile e rimangono molto impressi.
L'unica cosa riguarda le animazioni che a volte mi sembravano un po' finte, come se i modelli potessero compenetrarsi a caso, però non sono un esperto, non prendete ciò come verità, probabilmente è solo una mia stupida impressione.
Infine parlerei delle musiche che sono un aspetto veramente azzeccato, tutte immergono nel vivo dell'azione e del momento unendosi perfettamente a ciò che si vede su schermo. Tanto belle e appropriate che continuo ad ascoltarmele durante le mie giornate. Stupende.
Tumblr media
Per concludere. Persona 5 Royal è un gran gioco, enorme, talmente grande che rischia di crollare sulle sue stesse fondamenta ma che riesce a salvarsi per un buon gameplay, le musiche e un'ottima storia, riuscendo a evitare bug o sbavature che altrimenti avrebbero creato diversi problemi.
Consigliato a chi vuole cimentarsi in qualcosa di molto molto intrattenente per molto molto tempo e ai fan dei JRPG. Per tutti gli altri, provatelo a vostro rischio sapendo che potreste abbandonarlo nel giro di poco tempo.
Voto Critico: 8,5 su 10
Voto Emotivo: 6,5 su 10
Tumblr media
1 note · View note
underleveledreviews · 10 months
Text
Recensione di: Planet of Lana
Planet of lana è un gioco platform-adventure prodotto dal team Wishfully Studios. A prima vista il gioco colpisce subito con la sua grafica che lo fanno sembrare un quadro in movimento, i personaggi e soprattutto i paesaggi che il gioco propone sono spettacolari e molto immersivi. Insieme a tali aspetti anche i nemici del gioco, delle macchine senzienti, sono ben ispirate e sconvolgono tutto l'equilibrio tra i paesaggi naturali che vengono presentati al giocatore.
Tumblr media
L'incipit del gioco si basa sull'atterraggio sul pianeta di queste macchine che rapiscono tutti gli esseri umani presenti, tranne il protagonista, e una persona a lui cara. L'intero viaggio si basa sulla ricerca e il salvataggio di questi. La trama come si può dedurre è quasi inesistente, allo stesso livello di un Super Mario in cui, ci viene presentato l'ambiente, il nostro obiettivo, giochiamo tutto e poi si conclude l'avventura, niente di più e niente di meno. Nonostante questo però Planet of Lana non cerca di basarsi su una trama avvincente bensì come già detto sulla grafica e la qualità di realizzazione di questa. D'altronde il gioco è completamente privo di doppiaggio, se non pochi mugolii, e questo non permette di approfondire i personaggi o la lore di questi.
Tumblr media
Anche il gameplay non è niente di superlativo o nuovo, si tratta di un semplice platform con una serie di enigmi per superare gli ostacoli che troveremo sul nostro cammino al fine di proseguire. Il movimento è molto simile a altri giochi come Limbo e Inside, ossia si procede sempre verso destra superando gli ostacoli saltando, spostando scatole e usando appigli per continuare. In seguito si verrà affiancati anche da un piccolo esserino, simile a un gatto, con cui potremo interagire e risolvere enigmi con cui sono necessarie due figure, simile ad Unravel 2.
Tumblr media
Le musiche sono molto piacevoli, tutte a livello più ambientale piuttosto che una vera e propria musica di sottofondo, però queste sono ben piazzate e azzeccate con l'ambiente circostante, immergendo il giocatore nell'azione.
La durata del gioco non è molta, questo si aggira intorno alle 4/5 ore giocato tranquillamente senza cercare collezionabili o altro che aumenteranno il tutto a una manciata di ore se proprio si cercano a fondo senza guide. Non ho riscontrato particolari problemi durante la mia run se non i movimenti un po' legnosi per il salto del protagonista però questo non intacca il gameplay che rimane molto pulito.
Tumblr media
In sintesi, Planet of Lana è un buon gioco semplice e molto classico che non cerca di innovare nel campo dei platform ma che si unifica in maniera ottimale a questi. Tutto gameplay ben costruito, puzzle ottimi, poca trama e ottima grafica però senza innovazioni. Un buon gioco, senza infamia e senza lode. Consigliato tra un gioco e l'altro in attesa o da provare nel Game Pass di Microsoft.
Voto Critico: 6 su 10
Voto Emotivo: 6 su 10
Tumblr media
1 note · View note
underleveledreviews · 11 months
Text
Recensione di: Maquette
Un gioco con moltissime potenzialità, la meccanica principale del cambio di dimensioni degli oggetti dispersi nella mappa era una gran bella idea che però, a mio parere, non è stata sfruttata a dovere e quasi come se il gioco a volte se ne dimenticasse. In poche parole, la meccanica di gameplay è divertente e particolare, purtroppo questa si schianta contro il level design dei vari puzzle che smontano tutto. La maggior parte delle azioni da compiere sono contro intuitive e spesso mi sono ritrovato, già dal secondo puzzle a guardare la soluzione e sentendomi anche scemo. Il vero problema di tutto è che il gioco ti spiega come funziona una cosa, senza dirtela effettivamente e questo è grandioso, però non ti da modo di assimilarla e comprenderla per poi usarla da solo, soprattutto perché appena si capisce una cosa ecco che ne viene introdotta un'altra. Ad esempio: si capisce come un oggetto piccolo sia possibile ingrandirlo nella maquette però non viene minimamente accennato al contrario e subito dopo viene richiesto, non dico che non si possa capire però è molto forzato. Spesso è talmente tanto forzata la soluzione che ad un certo punto mi sono ritrovato a finire un puzzle e non essere sicuro della mia soluzione, costringendomi a controllare e scoprire che avevo fatto bene. In pratica, non si capisce cosa si deve fare e se si capisce non si è mai certi di ciò che si sta facendo o se si sta seguendo ciò che si dovrebbe fare.
Tumblr media
La grafica almeno è molto carina e mostra bene gli ambienti che si ricollegano alla storia, che è stato l'unico motivo che mi costringeva a continuare e finire. Nonostante tutto anche la storia, per quanto intrigante, è molto semplice e facile da intuire, non lasciando nessun mistero alla fine però questa è riflessa in modo corretto nelle ambientazioni che mostrano i sentimenti e la situazione dei protagonisti. Oltre a questo molte volte mi sono ritrovato di fronte a molti bug o problemi di legnosità dei comandi che non mi facevano capire se stavo sbagliando qualcosa o se fosse colpa del gioco. La cosa che mi da più fastidio è che a volte sembra che si stia sfruttando un bug piuttosto che la soluzione quando invece non è così, come in un punto dove si deve salire su una scala gigante. In sintesi: Maquette è un'occasione mancata che aveva potenzialità però che non sono state sfruttate e che anzi, a volte si usavano degli stratagemmi alternativi per bypassare un'ipotetica soluzione con queste meccaniche. La storia carina come le musiche però queste non riescono a colmare i difetti del gameplay.
Voto Critico: 5 su 10
Voto Emotivo: 4 su 10
Tumblr media
1 note · View note
underleveledreviews · 11 months
Text
Recensione di: Jusant
Un gioco particolare che si basa solo sullo scalare una torre incredibilmente alta per scoprirne il segreto alla cima. Il gameplay è molto fisico e dinamico e ogni appiglio della scalata va gestito aggrappandocisi con le braccia che si controllano in modo separato, tipo Human fall flat o Gang beast. Alla lunga forse può annoiare a chi non piace questo genere platform-adventure e, soprattutto, se non gliene frega niente di scoprire per quale motivo l'acqua in questo posto è scomparsa (non è spoiler, è proprio l'incipit del gioco).
Tumblr media
Le musiche ambientali immergono nella scalata e ogni volta vengono aggiunte diverse meccaniche che sono sfruttate non troppo però che arricchiscono tutto. Unica pecca forse è la durata del gioco di circa 5 ore però, se fosse durato di più sarebbe risultato troppo frustrante e già verso gli ultimi capitoli la sensazione di non poter raggiungere mai la cima si fa sentire, e questo può essere sia un bene che un male. Ci sono molte robe da leggere in giro però non sono di troppo fastidio se si è interessati a capire di più riguardo all'ambiente e alla storia della torre, nonostante ciò alcune sono davvero lunghe. Infine un po' di bug tra angoli in cui il protagonista si incastra oppure appigli a cui non ci si riesce ad aggrappare, costituiscono un po' di problemi però niente di invalidante. Se come a me vi piace l'ambientazione diroccata e desolata, lo adorerete.
Voto Critico: 7 su 10
Voto Emotivo: 8 su 10
Tumblr media
2 notes · View notes
underleveledreviews · 11 months
Text
UndereLeveled Reviews: Specifiche
Per vedere la lista completa delle recensioni cliccare QUI.
In questo blog porterò recensioni di videogiochi che ho giocato, e/o provato, di cui voglio parlarne nel modo più completo possibile, anche se NON sono un recensore.
Nel caso un gioco che recensisco non lo abbia completato, e spero di non farlo mai, sarà scritto all'inizio del post.
I voti saranno suddivisi in due categorie diverse:
Critico
Emotivo
Rispettivamente di colore viola, il voto Critico è un voto più oggettivo possibile che riguarda solo l'aspetto tecnico e di qualità del gioco, mentre quello Emotivo, di colore arancione, è un voto soggettivo che si basa solo su come io ho apprezzato e goduto il gioco, quindi un voto che non per forza sarà in linea con tutti.
Inoltre per i miei giochi preferiti, che ho apprezzato di più, quelli che per me tutti dovrebbero giocare, aggiungerò alla fine una medaglia, un "Misterleo Award":
Tumblr media
Mentre per i giochi che non consiglio, che non mi sono piaciuti per niente, userò l'altra faccia della medaglia, un "Misterleo Awardn't":
Tumblr media
Per concludere, anche se non serve a niente, alla fine di ogni recensione ci sarà questo logo per segnare la proprietà:
Tumblr media
Spero vi piacciano le recensioni che farò, buona permanenza sul blog.
3 notes · View notes