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#è sempre bene informarsi
orotrasparente · 5 months
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che poi, per finire che poi devo studiare, mi chiedo ingenuamente io: ma che problemi irrisolti devi avere per sentire la necessità di dover opprimere gli altri? cioè sei cresciuta/o in una gabbia di uno zoo per essere così incattivito verso i diritti sociali e civili degli altri, la coalizione di centro-destra sono due anni ormai che ha instaurato questa guerra contro tutti, a partire dalla genitorialità delle coppie omosessuali alle più recenti violazioni di diritti (costituzionalmente garantiti) quali la libertà di manifestare, la libertà di stampa, la libertà di parola, usufruendo anche delle forze coercitive, ancor più di recente (ma da sempre ormai) ha messo nel mirino l’aborto, imponendo queste figure antiabortiste nei consultori (ma perché? chi ne sente il bisogno?)
la domanda che io mi pongo è a voi (membri e componenti della coalizione) cosa tocca? cioè, invidualmente parlando, perché sentite il bisogno di dover toccare temi che non vi riguardano (figli, aborto, adozione ecc.), l’italia (una volta belpaese, oggi rottame) ha tanti di quei problemi e voi non fate altro che mettere ulteriore carne a cuocere inimicandovi ancor di più i cittadini, perché basterebbe un minimo di onestà intellettuale e perdere 15 minuti a informarsi per rendersi conto che questa coalizione non solo sta facendo harakiri finanziariamente ma sta togliendo completamente speranza alle persone, non se ne può più di manovre finanziarie sanguinolenti, tagli alla sanità, all’istruzione, leggi contrarie ai diritti umani e sociali, persino l’abrogazione del reato di abuso di ufficio.. l’italia è sempre stato un paese indietro rispetto agli altri, ma negli ultimi due anni stiamo letteralmente facendo un record di arretratezza culturale
tutto questo per dire, per favore, studiate e imparate a comprendere l’importanza di esercitare con cognizione di causa il proprio voto: la politica non è perfetta, anzi, non lo è oggi e non lo era prima, ma non è vero che “uno vale l’altro”, siate più intelligenti di così, non guardate solo il vostro orticello perché magari oggi state bene così, ma domani, forse, potrebbe toccarvi personalmente e, sempre ipoteticamente, magari il vostro orticello non sembrerà più gradevole se tutto il resto, oltre la recinzione, cade a pezzi
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coccaonthinks · 2 months
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C’è qualcosa che tutti possiamo fare un po' di più: è guardare, guardare con più attenzione il mondo intorno a noi. Guardare non è tanto un modo di informarsi, ma l’unico varco per arrivare a un possibile stupore, può essere un paesaggio lontano, può essere vicinissimo a casa nostra. Guardare è un modo per dire alle cose e agli animali di non andarsene, di rimanere ancora con noi. Guardare una lampadina, un imbuto, un albero, un cane, guardare e sentire un momento di vicinanza, mettere in crisi per qualche secondo la solitudine in cui siamo caduti.
In me la ricerca di quello che chiamo Sacro minore è andata crescendo man mano che aumentava l’invadenza della vita digitale. Si può stare in Rete anche molto tempo, ma non bisogna accodarsi all’esodo verso l’irrealtà, bisogna rimanere fedeli al reale, è l’unico bene, è il bene comune, il bene più comune di tutti e non dobbiamo perderlo.
Questo guardare di cui parlo non è un partito, non è un’ideologia, non è andare a rintanarsi in un rifugio, come se altrove fosse tutto deserto e miseria spirituale. Direi che è semplicemente il coltivare una saltuaria abitudine percettiva. Io non so fare di più. Dopo questi brevi slanci verso l’esterno la mia vita rifluisce verso l’interno, si riduce alla continua manutenzione dell’inquietudine. E qui mi pare che si incroci con quella di tanti in questo tempo di vite spaiate, lontane da ogni fuoco collettivo. Ecco il bivio: da una parte l’attenzione al mondo che ci circonda, dall’altra la deriva opinionistica in cui tutti cinguettano su tutto in una babele di parole che girano a vuoto.
La poesia è come un vigile che sta davanti a questo bivio e indirizza chi la legge verso l’attitudine percettiva piuttosto che verso le astrazioni dell’opinionismo. La poesia è la scienza del dettaglio, è il sogno tagliato dalla ragione o la ragione tagliata dal sogno, comunque non è mai nel dominio di una sola logica, è sempre intreccio, sconfinamento, purissima impurezza.
Io credo di essermi educato allo sguardo proprio grazie alla poesia, al suo rendere l’anima più agile, capace di oscillare dall’infimo all’immenso, dal dentro al fuori. E sull’attenzione al mondo esterno posso citare i miei due grandi maestri, Peter Handke e Gianni Celati. Il primo conosciuto e frequentato nei suoi libri, l’altro frequentato anche di persona. Celati mi ha insegnato le meraviglie dei luoghi ordinari, delle giornate qualsiasi. In fondo il mio lavoro di paesologo ha una sola regola che si può riassumere con questo mio aforisma: “Io guardo ogni cosa come se fosse bella e se non lo è vuol dire che devo guardare meglio.” All’inizio la mia attenzione ai luoghi marginali era più in chiave politica, ero infiammato dalle disattenzioni della politica. Il margine era indagato come luogo dell’abbandono, ero protesto a cogliere il passaggio dalla miseria contadina alla desolazione della modernità incivile. Sono rimasto a indagare il margine, ma con uno sguardo diverso, direi più ricco. Non ho abbandonato la lotta contro lo spopolamento delle aree interne, ci ho aggiunto l’attenzione al sacro che ancora resiste in quelle aree, come se Dio amasse i luoghi dove non c’è partita Iva. Da qui è arrivato un libro come Sacro minore o un film come Nuovo cinema paralitico, realizzato con Davide Ferrario. Guardare il mondo quasi come un’attività nostalgica, considerando che stiamo tutti diventando senza mondo, considerando che non bisogna dare per scontata l’esistenza del mondo, come se la fuga nel digitale potesse trafugarlo e lasciarci come ombre vaganti in una terra di nessuno. Una volta si indagava il mistero della vita dopo la morte, adesso è da indagare il mistero della morte che dilaga dentro la vita, dilaga quanto più la morte viene rimossa, occultata dal fervore masochistico del consumare e produrre. Ecco che dal guardare, dalla semplice postura contemplativa, la questione diventa più complessa, diventa politica: non è in gioco solo il nostro modo di abitare la giornata, ma il modo in cui l’umanità abita il pianeta. Si tratta di prendere atto che il modello imperante produce solitudine e depressione negli individui, produce ingiustizie sociali e danni enormi al pianeta. Qualcuno ha detto che la bellezza salverà il mondo. Forse ora si potrebbe dire che il mondo lo salveranno i percettivi. FRANCO ARMINIO
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sorrisicollaterali · 1 year
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La giornalista del TG5 - Elena Guarnieri - che si commuove in direttamente televisiva per il funerale di Berlusconi, dove la folla urla “chi non salta comunista è”, mi dà la conferma del perché ho smesso d’inseguire il sogno di una vita di fare la giornalista. Perché quello che la “piccola me” sognava non era di certo questo. Eppure, sono cresciuta con l’idea che il giornalismo fosse fondato sull’informazione e non sulla propaganda, ho sempre scritto senza lasciare che le mie idee prendessero il sopravvento sulla notizia convinta che la gente leggesse per informarsi e non per sapere la mia opinione. Quello che vedo adesso è tutt’altro e mi fa pensare:“forse hai fatto bene e lasciare questa strada”.
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itsmyecho · 2 years
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Come si fa a stare accanto ad una persona per te importante che è in un periodo buio, che vuole stare "alone but not lonely"? Secondo te, c'è qualcosa che si può fare per aiutarla a stare meglio, rispettando però il suo voler stare sola? Farsi sentire ogni tanto per dirle che per noi è importante e informarsi su come sta, può essere un'idea? Certe cose bisogna risolverle da soli, però è sempre piacevole sapere di avere comunque qualcuno al tuo fianco che ti sostiene e ti vuole bene per come sei, momenti bui o luminosi.
Quando una persona vuole stare da sola ma non vuole davvero, succede perché non si sente compresa da chi la circonda e non ha energie per dare spiegazioni. Quindi vorrebbe al suo fianco qualcuno che con "indifferenza" abbatta la sua negatività e la porti fuori dal suo spazio buio, mostrandole la luce. I suoi problemi vanno risolti assolutamente solo per mano sua, ma tu puoi essere da tramite per farla arrivare alla soluzione, è questa la tua utilità per dimostrarle che le vuoi bene.
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kneedeepincynade · 1 year
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We must remain vigilant against distortions of reality and manipulations of the Western media and always be ready to denounce the falsehood spread by our enemies
The post is machine translated
Translation is at the bottom
The collective is on telegram
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⚠️ CERCARE LA VERITÀ NEI FATTI, APPLICARE RIGORE E SCIENTIFICITÀ NELLA RICERCA ED EVIDENZIARE DISTORSIONI ⚠️
🤡 Adesso, gli stessi media pro-US che soltanto ieri gridavano al «Tradimento!11!!» di Cina e India verso la Russia, riconoscono che:
一 La Risoluzione non riguardava la Condanna alla Russia nei confronti dell'Operazione Militare Speciale, bensì la Cooperazione tra ONU e Consiglio d'Europa 🤝
二 In quello che viene definito dal Corriere il «passaggio più delicato della Risoluzione», ovvero quello in cui si fa riferimento (nel Preambolo), «all'aggressionde da parte della Federazione Russa contro l'Ucraina», Cina e India si sono astenute ❗️
🐰 Messaggio per coloro che - in ogni altro giorno della loro vita detestano (giustamente) i media pro-US - ma che, ieri, perché si trattava della Cina e dell'India sono saliti sul carro del «Tradimento!11!11» senza andare a controllare, senza informarsi, senza applicare il Principio "实事求是", ovvero: "Cercare la Verità nei Fatti", ecco qualche consiglio:
❤️ Il nostro obiettivo finale deve essere SEMPRE ciò che in Cina si definisce "求是", ovvero la Ricerca della Verità. Essa, va ricercata nei fatti, e - per investigare al meglio - è necessario applicare Rigore nel Metodo e Scientificità nella Ricerca 🔍
一 Prima cosa, andare alla fonte, ricercare la fonte, ed effettuare un confronto tra la «fonte primaria» e la cosiddetta «fonte secondaria», per evidenziare se vi sono bias e distorsioni della verità 🔍
二 Seconda cosa, tenere bene a mente che - senza aver investigato una questione - la probabilità di sciorinare sciocchezze su di essa sarà molto alta, pertanto - prima di farsi prendere dal panico e ripetere a pappagallo le dichiarazioni distorte dei media pro-US - è necessario informarsi e investigare a pieno il problema 🔍
💬 "Quando non hai approfondito un problema, i fatti presenti [...] e non sai niente dei suoi elementi essenziali, qualunque cosa tu dirai a riguardo sarà, senza dubbio, una sciocchezza" - Mao Zedong, 《反对本本主义》 🚩
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⚠️ SEEK TRUTH IN FACTS, APPLY RIGOR AND SCIENTIFICITY IN RESEARCH AND HIGHLIGHT DISTORTIONS ⚠️
🤡 Now, the same pro-US media that only yesterday shouted «Betrayal!11!!» of China and India to Russia, recognize that:
一 The Resolution was not about condemning Russia for the Special Military Operation, but about the Cooperation between the UN and the Council of Europe 🤝
二 In what Corriere calls the «most delicate passage of the Resolution», i.e. the one in which reference is made (in the Preamble), «to the aggression by the Russian Federation against Ukraine», China and India abstained ❗️
🐰 Message for those who - in every other day of their lives (rightly) detest the pro-US media - but who, yesterday, because it was China and India, jumped on the bandwagon of «Betrayal!11!11» without go and check, without getting informed, without applying the "实事求是" Principle, i.e.: "Seek the Truth in Facts", here are some tips:
❤️ Our ultimate goal must ALWAYS be what is called "求是" in China, i.e. the Search for Truth. It must be sought in facts, and - to better investigate - it is necessary to apply Rigor in the Method and Scientificity in Research 🔍
一 First, go to the source, research the source, and compare the «primary source» and the so-called «secondary source», to highlight if there are any biases and distortions of the truth 🔍
二Second, keep in mind that - without having investigated an issue - the probability of spouting nonsense about it will be very high, therefore - before panicking and parroting the biased statements of the pro-US media - it is necessary to inquire and fully investigate the problem 🔍
💬 "When you have not delved into a problem, the present facts [...] and know nothing of its essentials, whatever you say about it will, no doubt, be nonsense" - Mao Zedong, 《反对本本主义》 🚩
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southbendtrees · 11 days
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Guida Completa alle Piante da Interno: Scopri Come Trasformare la Tua Casa in un'Oasi Verde
Le piante da interno stanno diventando sempre più popolari per chi desidera portare un tocco di natura dentro casa. Non solo migliorano l'estetica degli ambienti, ma offrono anche numerosi benefici per la salute, come il miglioramento della qualità dell'aria e la creazione di un'atmosfera rilassante. Se sei alla ricerca delle migliori piante per interni da acquistare online in Italia, sei nel posto giusto! Scopri come scegliere, curare e sfruttare al meglio le tue piante da interno con I Giardini di Giulia.
Perché Scegliere Piante da Interno?
Le piante da interno non sono solo belle da vedere, ma contribuiscono anche al benessere generale della casa e dei suoi abitanti. Ecco alcuni motivi per cui dovresti considerare l'acquisto di piante per interni:
Migliorano la qualità dell'aria: Le piante assorbono anidride carbonica e rilasciano ossigeno, purificando l'aria e rendendo l'ambiente più salutare.
Creano un ambiente rilassante: La presenza di piante verdi contribuisce a ridurre lo stress e a creare una sensazione di calma e benessere.
Aggiungono bellezza e stile: Le piante sono un elemento decorativo versatile e si adattano a qualsiasi stile di arredamento, rendendo ogni stanza più accogliente e vivace.
Le Migliori Piante per Interni
Quando si sceglie una pianta per interno, è importante considerare fattori come la luminosità della stanza, la frequenza con cui sei in grado di prendertene cura e lo spazio disponibile. Ecco alcune delle piante per interni più apprezzate che puoi trovare su I Giardini di Giulia.
1. Ficus Benjamin
Il Ficus Benjamin è una delle piante più amate per gli ambienti interni grazie al suo fogliame rigoglioso e alla sua capacità di adattarsi a diverse condizioni di luce. È perfetto per soggiorni e uffici, dove aggiunge un tocco di eleganza naturale.
2. Pothos
Il Pothos è noto per essere una pianta facile da curare, ideale per chi è alle prime armi. Le sue foglie verdi brillanti con venature gialle o bianche lo rendono una scelta popolare per decorare scaffali, mensole e spazi elevati.
3. Sansevieria
La Sansevieria, conosciuta anche come "Lingua di suocera", è una delle piante più resistenti che puoi scegliere. Non richiede molta acqua e può prosperare anche in condizioni di scarsa illuminazione, rendendola perfetta per bagni e angoli meno illuminati della casa.
4. Orchidee
Se desideri un tocco di eleganza e colore, le orchidee sono la scelta perfetta. Questi fiori esotici richiedono un po' più di attenzione, ma il risultato è una pianta che aggiunge un tocco raffinato e sofisticato a qualsiasi ambiente.
5. Dracaena
La Dracaena è un’altra pianta molto apprezzata per gli interni, grazie alle sue foglie lunghe e arcuate che creano un effetto decorativo spettacolare. Si adatta bene sia agli ambienti domestici che agli uffici, e non richiede molta manutenzione.
Come Prendersi Cura delle Piante da Interno
Le piante di interno possono essere semplici da gestire, ma richiedono alcune attenzioni per crescere al meglio. Ecco alcuni consigli per mantenerle in salute:
1. Luce Adeguata
Ogni pianta ha bisogno di una quantità specifica di luce. Alcune, come la Sansevieria, tollerano bene la scarsa illuminazione, mentre altre, come le orchidee, necessitano di luce indiretta intensa. Assicurati di posizionare la tua pianta nel luogo più adatto alle sue esigenze.
2. Irrigazione
L'irrigazione è uno degli aspetti più importanti nella cura delle piante da interno. La regola generale è di mantenere il terreno umido, ma non eccessivamente bagnato. Ogni pianta ha esigenze diverse, quindi è importante informarsi sulle specifiche richieste idriche della tua pianta.
3. Umidità
Molte piante per interni, specialmente quelle tropicali come il Ficus o le orchidee, amano un ambiente umido. Durante i mesi invernali, quando il riscaldamento può seccare l'aria, spruzzare leggermente le foglie con acqua può aiutare a mantenere le piante felici.
4. Concimazione
Le piante da interno necessitano di nutrienti per crescere forti e rigogliose. Utilizza un fertilizzante specifico per piante da interno, seguendo le indicazioni riportate sulla confezione per non sovraccaricare la pianta.
Dove Posizionare le Piante da Interno
Il posizionamento delle piante è fondamentale per garantire che ricevano la luce e l’aria di cui hanno bisogno. Ecco alcune idee su dove posizionare le tue piante da interno:
Soggiorno: Posiziona piante alte come il Ficus in angoli ben illuminati, dove possano diventare protagoniste della stanza.
Cucina: Le erbe aromatiche in piccoli vasi sono perfette per la cucina. Posizionale vicino a una finestra per garantirgli luce sufficiente.
Camera da letto: Piante come la Sansevieria sono ideali per la camera da letto, in quanto rilasciano ossigeno anche di notte, migliorando la qualità dell'aria.
Conclusione
Le piante da interno sono un modo meraviglioso per trasformare qualsiasi ambiente in un'oasi verde. Scegliere la pianta giusta e prendersene cura adeguatamente può fare la differenza per la tua casa o ufficio. Su I Giardini di Giulia trovi una vasta selezione di piante per interni, adatte a ogni esigenza. Che tu stia cercando una pianta facile da mantenere o una orchidea elegante per dare un tocco sofisticato ai tuoi spazi, abbiamo tutto ciò che ti serve per creare il tuo angolo verde. Acquista oggi e porta la natura direttamente a casa tua!
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Italiani in vacanza: i suggerimenti di Altroconsumo
(Adnkronos) - Con l’arrivo dell’estate, sono molti gli italiani che si sposteranno per trascorrere la propria vacanza lungo la penisola o all’estero, ma sono sempre meno coloro che assicurano le proprie vacanze. Ma conoscere gli strumenti ed imparare a scegliere quelli giusti può fare la differenza. Per questo Altroconsumo è al fianco dei consumatori per aiutarli ad orientarsi nella scelta.   Italiani in vacanza tra polizze e assicurazioni Le polizze viaggi tutelano l’assicurato dai problemi che possono accadere prima della partenza o durante il soggiorno. Naturalmente, per individuare in quali termini proteggere la propria vacanza, è importante tenere conto di elementi come: il paese di destinazione, il mezzo che si utilizzerà per raggiungere la meta, la durata e la frequenza dei viaggi. Inoltre, è importante sottoscrivere una polizza viaggi prima della partenza, soprattutto per quanto riguarda la garanzia annullamento. Ma è importante anche fare attenzione a quelli che sono i paesi e le attività coperte dalle singole polizze, così come ai limiti di età o alle coperture assicurate in relazioni alle condizioni di salute di chi le sottoscrive. Inoltre, il premio varia in base alla meta, principalmente perché l’importo delle spese mediche è più alto in alcuni paesi, come gli USA. Ed il costo varia anche in base a quante garanzie si sottoscrivono, più è ampio il pacchetto maggiore sarà il premio. Il premio della garanzia annullamento, invece, spesso viene calcolato in base al valore del viaggio.  In generale, è sempre bene fare un check delle varie proposte sul mercato. Le migliori polizze viaggi, infatti, sono quelle che offrono un’ampia copertura per una vasta gamma di imprevisti, con poche esclusioni. Inoltre, è sempre utile informarsi sulla valutazione di soddisfazione degli utenti per comprendere la qualità dell’assistenza in caso di emergenza e l’efficienza della gestione del sinistro.  Le garanzie Con l'assicurazione sanitaria viaggio per la vacanza, le compagnie si impegnano a pagare direttamente per l’assicurato o a rimborsare al rientro, entro un determinato massimale, le spese sostenute in viaggio, a seguito di infortunio o malattia, per prestazioni ospedaliere, mediche e farmaceutiche. Sono invece generalmente escluse le patologie preesistenti.  La garanzia per l’annullamento prevede, invece, un indennizzo per le somme trattenute dal tour operator o dalla compagnia aerea o di navigazione, qualora il viaggio stesso venga annullato a causa di determinate circostanze involontarie, imprevedibili e non conosciute al momento della prenotazione. Ed è sempre bene prestare particolare attenzione ai limiti, alle esclusioni e ai massimali. L’assicurazione bagaglio, invece, copre il bagaglio contro specifici eventi, quali furto, rapina, mancata riconsegna da parte della compagnia aerea e la copertura viene data entro un determinato massimale e con un sottolimite per singolo oggetto. Inoltre, le condizioni di copertura sono molto variegate, è quindi bene una puntuale verifica della tipologia di rimborsi, delle esclusioni e dei massimali.  Infine, l’assistenza fornisce un supporto per i casi in cui l’assicurato si trovi in difficoltà per i più disparati motivi. È quindi bene capire quali sono le proprie esigenze per scegliere una polizza ad hoc.     [email protected] (Web Info) Foto di Free Photos da Pixabay Read the full article
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lamilanomagazine · 7 months
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Cosa bisogna sapere per spedire un pacco all’estero?
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Cosa bisogna sapere per spedire un pacco all’estero? Nel mondo di oggi, sempre più interconnesso a livello globale, le spedizioni oltre i confini nazionali sono ormai una pratica all’ordine del giorno, complice anche la diffusione degli e-commerce in continua crescita. Tuttavia, nonostante l'accessibilità dei servizi di spedizione internazionale, il processo può sembrare complesso e intimidatorio per molti e per questo è bene informarsi preventivamente per riuscire nell’intento senza incorrere in inconvenienti. In questo articolo si capirà in cosa differiscono le procedure di spedizione verso i paesi esteri dall’Italia, sia all’interno dell’Unione Europea che all’esterno. Le differenze nelle spedizioni intra-UE ed extra-UE Partendo dal fatto che per le spedizioni estere valgono le stesse condizioni riguardo l’imballaggio e la corretta protezione del pacco di quelle nazionali, così da evitare che venga danneggiato durante il trasporto, ci sono altre differenze significative in termini di costi, documentazione e normative doganali da tenere a mente prima della spedizione. In primo luogo, per le spedizioni all'interno dell'Unione Europea, i costi tendono ad essere inferiori rispetto alle spedizioni internazionali al di fuori dell'Unione, in quanto non sono applicate tariffe doganali o dazi aggiuntivi. Riguardo ai documenti necessari, per le spedizioni intra-UE, solitamente è richiesta una documentazione semplificata, come un'etichetta di spedizione correttamente compilata e una dichiarazione doganale minima, di solito non obbligatoria: questi documenti servono principalmente a identificare il mittente e il destinatario, nonché a fornire una descrizione generica dei contenuti del pacco. Al contrario, per spedizioni al di fuori dell'Unione Europea, sono richiesti documenti più dettagliati, come una fattura commerciale completa e una dichiarazione doganale accurata. La fattura commerciale elenca in dettaglio i prodotti all'interno del pacco, compreso il valore degli articoli, mentre la dichiarazione doganale fornisce informazioni sul contenuto, sul valore e sulla natura dell'invio. Inoltre, i contenuti proibiti possono variare a seconda del paese di destinazione: ad esempio, alcuni paesi al di fuori dell'Unione Europea potrebbero vietare l'importazione di prodotti alimentari freschi o di oggetti religiosi di fede diversa da quella predominante nel paese stesso. In entrambi i casi, è una buona idea assicurare il pacco per proteggere il suo valore durante il trasporto internazionale, scegliendo anche un servizio di tracciamento, oltre a tenere conto dei tempi di consegna stimati e pianificare di conseguenza la spedizione per garantire che il pacco arrivi in tempo utile al destinatario. I punti fondamentali da tenere a mente In conclusione, spedire un pacco all'estero richiede una pianificazione attenta e una conoscenza approfondita delle procedure e dei requisiti. Un buon modo per semplificare le spedizioni internazionali è utilizzare servizi come Paccofacile.it. Questo sito, ad esempio, fornisce già i documenti doganali necessari compilati in caso di spedizioni extra-UE. Ci sono alcune condizioni generali valide per tutte le spedizioni internazionali: in primo luogo, il costo della spedizione varia a seconda della lontananza da percorrere, oltre alla dimensione e al peso; in secondo luogo, le restrizioni riguardo a quello che può entrare nel paese possono variare, ma ci sono alcune cose che sono sempre vietate (sostanze esplosive e infettive, prodotti contraffatti, denaro in tutte le sue forme); terzo, ma non per importanza, senza la documentazione debitamente compilata e un imballaggio idoneo la spedizione non potrà essere portata a termine.... #notizie #news #breakingnews #cronaca #politica #eventi #sport #moda Read the full article
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personal-reporter · 11 months
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Vacanze a Istanbul: cosa fare durante il soggiorno in questa splendida città
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Istanbul, con la sua storia ricca e il suo mix unico di culture, è una delle destinazioni più apprezzate al mondo. Situata tra l'Europa e l'Asia, questa città trasuda un'aura di mistero e bellezza che da sempre affascina i viaggiatori. Offre inoltre una vasta gamma di attività e luoghi da esplorare, nonché numerose esperienze da vivere anche in pochi giorni. Con questi presupposti, ecco qui di seguito una panoramica dei luoghi da visitare e delle attività da svolgere durante le vacanze a Istanbul. Le passeggiate e le visite da fare durante il giorno La città turca propone tantissime attrazioni, tra cui edifici di grande interesse storico e culturale. Santa Sofia (Hagia Sophia) è una struttura architettonica molto apprezzata. Questa maestosa basilica, ora museo, è un esempio straordinario di architettura bizantina. Grazie alle sue imponenti cupole, agli affreschi e all'atmosfera sacra che pervade questo luogo, si presenta come una delle mete da non sottovalutare. Lo stesso vale per la Moschea Blu (Sultanahmet Camii), poco distante dalla basilica Santa Sofia, conosciuta per le sue straordinarie piastrelle blu che adornano gli interni. È un capolavoro dell'architettura islamica, nonché il luogo perfetto per ammirare l'arte e lasciarsi avvolgere dall’immensa spiritualità del luogo. Durante le vacanze a Istanbul, è consigliabile altresì fare tappa al Palazzo Topkapi. Questo palazzo storico è stato per secoli la residenza dei sultani ottomani. Oggi, è un museo che ospita una vasta collezione di tesori, tra cui gioielli, manoscritti, abiti imperiali e non solo. Andando nel quartiere chiamato Sultanahmet, sarà possibile ammirare anche l'Ippodromo all'aperto, costruito in epoca romana, dove per secoli ci sono state numerose corse sui carri. Nella zona è presente anche un suggestivo obelisco egizio. Lo svago durante le vacanze a Istanbul Tra le numerose esperienze che si possono vivere in questa città, un posto di rilevanza lo merita la crociera sul Bosforo. Grazie a questa attività, i turisti possono guardare Istanbul da una prospettiva a dir poco unica e osservare il contrasto tra le sponde del continente europeo e asiatico. L’esperienza potrà essere avvalorata da una cena con vista sul Bosforo, in uno dei magnifici ristoranti del luogo. Dopo la cena si potranno visitare alcuni locali tipici, poi si potrà passeggiare per le vie del centro della città. Proprio come si può notare navigando sul sito di Framey, un’app utile in particolare per pianificare i viaggi, i migliori bar e pub di Istanbul rappresentano una meta molto quotata tra le persone che scelgono di visitare questa città. La serata potrà concludersi assistendo a spettacoli di danza del ventre (una forma d'arte tradizionale in Turchia) e musica dal vivo. Vacanze a Istanbul? Questa città è una destinazione da non perdere Concludendo possiamo affermare che Istanbul è una città che offre un mix unico di cultura, storia, bellezza naturale e divertimento. Sia di giorno che di notte, non mancano le opportunità per esplorare e godersi questa affascinante città. Proprio per questo è importante informarsi bene in anticipo, scegliere le tappe e le attività da svolgere, per poi pianificare il viaggio nel minimo dettaglio. Così facendo si potrà avere la certezza di vivere appieno ogni attimo delle vacanze a Istanbul. Read the full article
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ombrafurtiva · 1 year
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Il doppio standard delle cosidette democrazie occidentali che tanto fieramente si oppongono ai regimi oligarchici, teocratici e “comunisti” d’oriente si prefigura plasticamente nella vita civica di queste stesse cosidette democrazie. In italia una legge elettorale dai profili incostituzionali per stessa ammissione della Corte produce storture elettive in cui non viene scelta alcuna maggioranza se non la stessa commistione di partiti, partitini e transfughi della marea da solstizio che compongono un’offerta elettorale arappresentativa; ed in cui il vero partito a vincere è quello dell’astensione elettorale; roba che Bobbio e Brencht stan ancora rivoltandosi nella tomba. Come una linea tracciata pedissequamente dai suoi stessi carnefici, il doppio standard occidentale prosegue poi, sempre nel paesucolo italico dalla rinomata storia, con lo stesso Capo dello Stato, in-eletto ma inquilino del Quirinale per virtù di incompetenza parlamentare altrui, che esprime e promuove una netta posizione bellicista in favore di una parte di un conflitto che ha generato centinaia di migliaia di morti e in aperto conflitto con l’articolo 11 della Costituzione -nonché in conflitto col dovere di onorare la natura stessa della carta fondante del vivere civico di una nazione intera.
“Se l’Ucraina cadesse, assisteremmo ad una deriva di aggressioni ad altri paesi ai confini con la Russia e questo condurrebbe ad un conflitto generale devastante” Sergio Mattarella.
Dal Presidente si discende poi nei gironi di altre cariche dello stato e poi ancora nei suoi parlamentari di cosiddetta democrazia indiretta, il cui eloquio esprime poi solidarietà verbale ad un regime come quello nazi-sionista israeliano che da anni trucida il popolo palestinese in aperta violazione di numerosi trattati di pace e sui diritti umani -proprio all’indomani di un feroce attacco del suddetto regime.
“Stamattina Israele è sotto attacco. Un’operazione terroristica di Hamas con morti e feriti nel sud del Paese. Un atto che va condannato con fermezza. Solidarietà a Israele.” Enzo Amendola, PD
Nel meraviglioso mondo del doppio standard della cosiddetta democrazia occidentale italica poi il formidabile comparto di 'liberali' dove il garantismo va bene solo se applicato agli italiani: ti spiega pure che 18 mesi di trattenimento amministrativo via questore, fuori dalla naturale giurisdizione senza garanzia difensiva alcuna, non sono da Stato di Polizia. Nel contesto di un paese soggetto a normalissime e storiche migrazioni, la reazione serve come utile sintomo nella diagnosi dello stato di salute della sua, ormai uso la parafrasi, “cosiddetta democrazia”. Cosi come è sintomatico di uno stato di polizia, lo scontro violento della propaggine governativa del parlamento contro il sistema di pesi e contrappesi per garantire la convivenza civile in una democrazia: in questo caso l’esempio del rovinoso atto di terrorismo legalizzato verso la giudice Apolostolico: schedata e rea di aver partecipato ad una manifestazione, per altro promossa in seguito da una delle ultime parvenze di lucidità di un Capo dello Stato, che come descritto poc’anzi, ormai istituzionalmente catatonico.
Potrei ulteriormente dilungarmi, affrontare gli aspetti del lavoro, dei diritti,del walfare, della violenza di genere, dell’energia e ambiente della nostra ormai fu carta costituzionale sotto i neo fascisti meloniani e para mafiosi berlusconiani; potrei dilungarmi e affrontare aspetti riguardanti anche altri stati europei, non necessariamente in umani ma esempi virtuosi di convivenza civica evoluta; ci si potrebbero scrivere libri, ma la chiosa può essere una sola: il medioevo non è mai stato fattualmente e storicamente ‘dark ages’, l’attualità è l’oscurantismo e in epoca di declino della civiltà è dovere di ciascuno leggere il più possibile e informarsi secondo i propri strumenti di comprensione: quali che essi siano; sono l’informazione e la lettura parti importantissima della manifestazione del proprio io civico, oltre ad altri metodi di disobbedienza; non siate indifferenti, parteggiate, siate partigiani, sempre.
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gcorvetti · 1 year
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Ultima domenica di Agosto.
Visto che è il primo dei tre giorni di riposo e il programmino che ho pensato è denso di cose da fare, vado veloce. Dopo aver visto un video un paio di giorni fa della tipa pubble o bubble, forse pubble, si pubble ho controllato, una tipa tosta che spiattella in faccia le cose con una precisione spesso disarmante, molto interessante. Comunque il video parla del fatto che i giornali hanno in qualche modo creato il caso Vannacci, che nel suo libro poi ci siano castronerie è evidente, ma lei che ha letto il libro perché bisogna informarsi (tanto di cappello io non avrei trovato il coraggio), fa notare che molti concetti sono stati interpretati ad hoc per creare il caso mettendo in risalto solo alcune parole e frasi decontestualizzandole da un discorso più ampio e fatto partire quella che sappiamo è una diatriba estiva di pro e contro, come un pò tutto quello che gira sui social che oramai sono un covo di opinionisti che sanno tutto di tutto. Comunque, dopo aver visto sto video prendo con le pinze tutte le notizie che ci sono online, ovunque, è un pò come quel disegno dove c'è uno che insegue un altro con un coltello in mano ma la telecamera inquadra solo una parte della scena e dallo schermo risulta che è l'inseguito col coltello, non so se l'avete mai vista, vediamo se la trovo, eccola
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Questo perché in questo periodo storico la menzogna la fa da padrona. Una cosa che invece ho sentito a lavoro e mi sono cercato la notizia prima nei giornali estoni e poi l'ho vista su Ansa, è che il marito della premier Estone, Kaja Kallas, è azionista di una compagnia che fa affari tutt'ora con i russi, cosa gravissima, anche se fino a un anno e mezzo fa tutta Europa faceva affari con i russi, noi italiani abbiamo perso una grossa fetta di agro-alimentare verso mosca, adesso è scandaloso, figuriamoci per un paesino come questo dove prima i russi ne hanno fatte di tutti i colori, tutti chiedono le dimissioni della Kallas, che non ci pensa neanche visto che ribatte che le informazioni sono sbagliate, ma i giornalisti dati alla mano insorgono, ancora la partita è aperta. Forse a differenza dell'Italia qua con una cosa così può capitare che cada il governo, sappiamo bene che in Italia i politici possono anche cagare in una piazza con culo al vento e nessuno può dire niente, metafora.
Con questo non voglio dire che tutti i giornalisti scrivono castronerie per il click bait che sembra oramai l'unico motivo, non ne vedo altri se non il servilismo politicizzato e l'aizzamento delle masse. Ma vado sempre più con i piedi di piombo, anche perché sono diffidente per natura.
Cambiando discorso ieri col tizio, Erki l'altro cuoco, abbiamo visionato l'orario di Settembre, surprise, il proprietario non ha digerito il fatto che gli ho negato la mia disponibilità a passare al reparto delle pizze, ho già spiegato in un post il motivo, infatti mi ha tagliato una settimana di lavoro, l'ultima per precisione, nell'orario nuovo ho la prossima settimana che è a cavallo tra Agosto e il mese entrante e la settimana dopo, con due punti interrogativi su Mercoledì e Giovedì che significa che se non c'è lavoro mi chiamano e mi lasciano a casa, e poi ho finito. A me poco importa visto che ho accettato il lavoro solo per uscire dal girone di stalking del fondo di disoccupazione, nonostante sapessi che non posso richiedere il sussidio una volta finito questo lavoro (servono 6 mesi di lavoro continuato per accedere ai servizi), ma poco mi importa, non vedo l'ora che finisca sto lavoro per tornare libero e disoccupato. Non sono il tipo che si strappa i capelli, che non ho, se non ha un lavoro, sono spesso passato da un posto ad un altro senza farne una tragedia greca è un pò, come dire, un principio base della mia esistenza, è stato sempre così, quando si parla di lavoro lavoro, questo perché io un lavoro in mano vero lo avrei pure, cioè suonare, ma dati i tempi di ristrettezze mentali devo ripiegare facendo altro. Come dici? La musica non è un lavoro? Beh, certo se l'arte (per me la musica non è un sottofondo da centro commerciale) avesse ancora peso avrei sicuramente svoltato, che per me significa non diventare famoso (e ricco come molti spesso pensano in quest'ambito), ma semplicemente suonare la mia musica che può piacere o meno è sempre comunque un lavoro che mi impegna non poco, nei momenti della mia vita dove suonavo e basta arrivavo a stare sullo strumento anche 8 ore. Va bè, spallucce e vado avanti. In questi giorni ho anche pensato di saltare quella sorta di "ritorno" che volevo attuare per destare un pò di attenzione e quindi non registrare i brani che ho provato e riprovato in questi mesi, alcuni dal passato altri nuovi, ma semplicemente fare materiale nuovo che è inerente al momento che sto attraversando, momento che se qualcuno ha capito è di sperimentazione e avanguardia, quindi materiale del tutto fuori dai canoni del mainstream. L'idea mi stuzzica, ma avendo un modus operandi a cerchio o a triangolo, dipende dai punti di vista, per chiudere la forma geometrica ho bisogno di suonare dal vivo, il cerchio sarebbe creazione-registrazione-esecuzione. La riflessione in questo caso è obbligatoria, calcolare minuziosamente la possibilità di eseguire dal vivo brani non regolari potrebbe essere complicata sia per eseguirli che per trovare un posto che mi faccia suonare, anche se potrei chiedere a quelli del club della kultura (qua la c non c'è e usano la k), è tutto da vedere. C'è anche la dualità, cioè fare sia l'uno che l'altro quindi i brani blues che ho in scaletta e quelli che ho in mente, questo potrebbe però essere controproducente perché le persone potrebbero essere confuse, del tipo "Ma fai blues o avanguardia?", questo per via del fatto che bisogna etichettare sempre e comunque tutto e tutti, sono uscito dal giochino delle etichette proprio perché non mi sento di appartenere a nessun filone, in parole povere non ho uno stile preciso per rispondere alla domanda "Che musica fai?". Dulcis in fundo, l'altro giorno un tizio napoletano che vive qua che suona chitarra e basso mi ha chiesto se mi va di unirmi a lui e i suoi amici alla batteria, gli ho risposto che sono parecchio arrugginito e che dipende anche da cosa pensano di suonare, non mi lancio in band di giovini accampati attorno al fuoco dell'esaltazione del momento, anche perché non sono giovine :D. Non ha ancora risposto, ma non sembra che la mia gli sia piaciuta, ho scritto una risposta un pò così a metà tra un No secco, perché anche se mi manca la situazione che si crea in una band non è una priorità, e un forse che pende perso il No, perché onestamente ho le mie idee che non coincidono con nessuno attorno a me. Stop.
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ictadmin · 1 year
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Come evitare la Muffa dopo l'installazione dei nuovi serramenti
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Dopo la sostituzione dei serramenti con porte e finestre di ultimo modello avete notato la comparsa di muffa in casa... Che fare? Vediamo, con l'aiuto di un serramentista professionista, come risolvere la situazione.
Sostituzione dei serramenti e comparsa della muffa
Abbiamo spesso decantato le qualità dei moderni infissi e serramenti. Le porte e finestre di ultima generazione sono talmente avanzate da essere in grado di rendere la nostra abitazione un ambiente totalmente isolato dall'esterno sia dal punto di vista acustico che termico.
Certamente una situazione ideale sulla carta per quanto riguarda comfort e qualità della vita, ma può portare con sè altri problemi. Avete cambiato i serramenti di casa con modelli certificati, nuovi e performanti e vi siete accorti che, per la prima volta, la muffa ha fatto la sua comparsa. Questa può essere stata provocata da una posa frettolosa e poso studiata.
In altri articoli abbiamo parlato di come, una posa dell'infisso non eseguita a regola d'arte possa rendere inefficace anche il migliore serramento in commercio. Probabilmente la casa era particolarmente vecchia, i telai non sono stati adeguatamente preparati, i ponti termici eliminati, probabilmente ci sono diversi problemi che non sono stati individuati nell'abitazione.
Risultato? Avete ottimi serramenti ma la vostra casa non traspira in modo corretto e non è isolata in modo uniforme. L'umidità non viene liberata come accadeva con i vecchi serramenti e si forma condensa sulle superfici più fredde. Come risolvere la situazione?
Prevenire è meglio che curare: la posa a regola d'arte
Molto spesso, per tagliare su tempi e spese, non si dà il giusto peso alla posa in opera degli infissi. Per assicurarsi un lavoro corretto occorrerebbe sempre rivolgersi ad un installatore di serramenti professionista che provveda a effettuare tutti gli studi del caso prima di procedere alla posa.
Proprio come per l'acquisto di porte e finestre anche la fase della messa in opera non è un aspetto su cui si possa risparmiare o agire alla leggera. Occorre procedere sempre allo studio delle condizioni esistenti degli infissi, quando necessario alla sostituzione dei telai e alla riduzione dei ponti termici.
Un operatore esperto andrà ad informarsi sullo stato degli infissi attualmente installati, sullo stato delle pareti di casa, sul tipo di riscaldamento e anche sul numero degli inquilini il loro stile di vita. Se stendano il bucato in casa, quante lavatrici si fanno oppure quante volte si cucini. Saranno tutti dati importanti per pianificare al meglio il lavoro e scegliere i materiali.
Installatori meno avveduti possono, ad esempio, andare a ricoprire i vecchi telai in legno con lamiere in metallo, annullando l'effetto isolante dell'infisso.
Nuove abitudini per evitare la muffa
Per risolvere il problema della muffa, dopo aver proceduto alla sostituzione dei vecchi serramenti, occorrerà prendere alcune precauzioni e modificare un pò le proprie abitudini. Innanzitutto, come detto, occorre assicurarsi che la posa del serramento sia avvenuta a regola d'arte. Per questo occorre rivolgersi a installatori esperti.
Per liberare l'umidità che viene trattenuta in casa, prima che questa si condensi, sarà bene iniziare a prendere l'abitudine di pianificare dei momenti in cui arieggiare la casa quotidianamente. Anche evitare di stendere i panni in casa, soprattutto vicino ai caloriferi, è un comportamento utile per assicurarsi di non generare eccessiva umidità. Magari trovare un metodo alternativo per asciugarli.
Magari tenete aperta una finestra o un vasistas mentre cucinato o, ancora meglio, installate una cappa aspirante. Dopo un bagno o una doccia caldi fate uscire completamente l'umidità, sempre utilizzando una finestra a ribalta. In bagno potete utilizzare anche un sistema di aspirazione forzata dell'aria.
Quella di aprire le finestre dopo aver speso tanto per garantirvi un buon isolamento termico può sembrare un controsenso, ma non preoccupatevi: le performances dei vostri nuovo serramenti compenseranno egregiamente quei momenti in cui arieggerete casa.
Altre soluzioni per evitare la muffa sono quella di acquistare un deumidificatore, da collocare negli ambienti più critici, per smaltire l'umidità in eccesso. Si possono installare aeratori con recupero di calore per cambiare l'aria viziata interna con quella pulita esterna dopo averla riscaldata.
Ovviamente il riscaldamento dovrà essere equilibrato tra le varie stanze e non andrà acceso e spento in continuazione per evitare shock termici.
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rivistabat · 2 years
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Gli stereotipi: un problema da non sottovalutare
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L’editoriale del direttore: Marco
Quante volte vi è successo di sentirvi a disagio per un commento o una parolina fuori posto pronunciata da qualcuno al bar? Si tratta di situazioni in cui non sappiamo bene come comportarci. Ma perché succede questo? Di solito dipende dal fatto che i pregiudizi rappresentano un giudizio rapido e senza fondamento su un gruppo di persone. È un problema che riguarda tutti: noi italiani, spagnoli, neri, asiatici, comunità LGBTQ+, ricchi, poveri, donne.
Alle volte riguarda addirittura i ragazzi. Tra adolescenti si generano microstereotipi e pregiudizi che alle volte complicano la loro quotidianeità. Ma allora che fare? Innanzitutto informarsi e provare a far capire a chi pronuncia queste frasi che non sempre sono corrette. La seconda, rendere espliciti i nostri sentimenti e dire che qualcosa ci fa sentire a disagio.
Ad ogni modo, bisogna avere pazienza e voglia di informarsi. Alla fine gli stereotipi si sconfiggono solo con un mezzo: la cultura.
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noth94 · 5 years
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Coronavirus: Quando il vero problema non è il virus
Coronavirus: Quando il vero problema non è il virus
Inizio Premessa. È da circa un mese che mi chiedo se sono tenuta a scrivere un pensiero su quello che sta accadendo, più che nel mondo (poiché lì sono avanti anni luce), qui in Italia “sfortunatamente il paese dove vivo e dal quale non posso andarmene (volente o dolente)“. Quindi ho pensato, “ma si dai, almeno mi sfogo un po’ su questa situazione di cui ne ho letteralmente le palle piene”…
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amadello · 3 years
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Il post su Ranieri che supporta la comunità LGBTQ+ mi ha dato molto a cui pensare.
Perché in effetti non è neanche che lui è mia nonna siano coetanei, anzi. Hanno 15 anni di differenza.
Mia nonna, classe 1936, segue Sanremo sporadicamente. Ma non solo.
Mia nonna, sempre 85enne vi ricordo, mi vede solo ogni tanto. Viviamo lontano, e il covid ha impedito tanti viaggi.
Tornando a Sanremo, perché di quello stavo parlando, mia nonna fa spesso alcuni commenti un po', beh, vecchio stampo.
Quando guardammo l'edizione 2020 insieme, ad esempio, ricordo benissimo il suo commento all'esibizione di Elettra Lamborghini.
Un costernatissimo: "Ma non ha le mutandine!'.
L'ho detto, mia nonna è un po' vecchio stampo: al suo collegio ancora veniva insegnato il galateo come materia scolastica, faceva media.
Ma queste sono normali differenze generazionali. Ai suoi tempi, una minigonna (neanche poi così mini) creava scalpore. Adriano Celentano che, durante una coreografia, rivolse le spalle al pubblico dell'Ariston fu scandalo.
Sempre mia nonna, comunque dai suoi 85 anni ha imparato che i tempi cambiano, e non sempre per il peggio. Perché nonostante tutto, abbiamo piano piano ottenuto il diritto di essere noi stessə, la libertà di non vergognarsi della propria identità.
Mia nonna è fortemente cattolica.
Ma mi chiede di andare su internet col cellulare per mostrarle i video di Achille Lauro.
"Mi sta simpatico, è un bel ragazzo. Intelligente. La gente dice che è gay, ma se lo è, che differenza fa?"
Mia nonna ha guardato la sua esibizione con Fiorello nel 2021. Quella tanto criticata per la corona di spine.
"Se solo fosse nato adesso, sarebbe proprio come Achille Lauro. È gente come lui che dovrebbe essere giovane per sempre!"
E avrei migliaia di esempi di questo tipo, ma vi ho dato solo quelli sanremesi.
Ora, non so se mia nonna abbia visto Zalone ieri sera, ma immagino di no.
Insomma, è pur sempre vecchio stampo, ve l'ho detto: se sente una parolaccia, cambia canale.
Ma è la stessa donna che, quando avevo poco più di 18 anni, mi disse "Guarda che se ti piacciono le donne, va bene lo stesso, l'importante è che tu sia felice". Proprio perché è vecchio stampo, e sa che la famiglia deve volersi bene, così come ognuno è.
È la stessa donna che, quando ha saputo che sono trans (nonbinary), si è subito prestata ad informarsi sui binder perché, appunto, mi rendono felice, e ha accettato senza farsi problemi, nonostante le tante domande.
È la stessa donna che, essendo cattolica, prega per me. Ma prega che la nostra famiglia in cielo mi tenga al sicuro, non che io cambi in alcun modo.
È la stessa donna che, parlando di DDL Zan e persone trans, dice degli oppositori ai nostri diritti: "Ma che lasciassero vivere la gente! Nessuno si merita violenza per il modo in cui è!" (Ovvio, vi sto traducendo tutto da dialetto, sto parafrasando un pochino).
Quindi, credo di avere una buona idea di come risponderebbe a Zalone, alla sua omotransfobia, razzismo e sessismo.
E mi chiedo se si tratti davvero di un "gap generazionale", quando Zalone esprime queste sue "opinioni" che altro non sono se non discriminazione.
Se siamo noi "giovani" a non capirlo (nonostante io mi avvicini più alla sua età che a quella media di Tumblr Italia).
O se forse non si tratta di gap generazionale, visto che mia nonna potrebbe essere pure nonna sua, e certe cose le capisce.
Forse si tratta di decenza umana e basta.
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toscanoirriverente · 3 years
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La Teoria della Montagna di Merda
Centomila milioni di scimmie che battono a casaccio su una tastiera finiranno, se battono per abbastanza tempo, per scrivere il miglior romanzo della storia. L’opera assoluta. (la teoria della scimmia instancabile: wikipedia)
Questa cosa sembra confortante, quasi un invito a consentire a milioni di scimmie di scrivere su una tastiera. Il guaio è che l’enunciazione non parla degli effetti collaterali. Centomila milioni di scimmie che battono a casaccio su una tastiera produrranno sì il miglior romanzo della storia, ma produrranno anche una catastrofica, cataclismica, gigantesca, sterminata,
MONTAGNA DI MERDA
E questo e quanto sta accadendo oggi al mondo democratico, diretto dalla “gente”. Nel momento in cui essi erano limitati e potevano solo leggere i mass media, o potevano solo ascoltarli, tutto andava bene, o quasi. Erano comunque delle elite che battevano sui tasti, e anche se non era sicuro che avrebbero scritto il migliore romanzo della storia, era comunque garantita una certa qualità.
Quando le scimmie iniziarono a battere sui tasti, e il problema sembrava quasi approcciabile, ci furono persone che iniziarono a contestarli. Persone come Attivissimo, Piero Angela o altri, che si misero in mente che, rimboccandosi le maniche, si poteva informare correttamente chiunque su tutto.
C’era un errore di base in questa idea di “debunking”, ed era molto semplice: chi si proponeva di informare meglio aveva studiato. Chi andava informato no. E l’ipotesi ottimistica dei debunkers era che bastasse informare per capire. Che è la stessa idea dei ciarlatani, che dicono sempre la stessa cosa: “informatevi”. Senza nessuno che dica loro: no, informarsi non serve ad un cazzo, quel che serve è studiare.
Ma specialmente, senza nessuno che faccia notare loro che informarsi dentro una montagna di merda prodotta da scimmie che battono a casaccio serve solo a leggere merda. Ovvero, a niente.
Questa è la ragione per la quale non mi metto MAI a debunkare le minchiate delle scie chimiche, del signoraggio, degli alieni, e tutte le altre stronzate, e se preferite, più analiticamente:
Il fattore economico, ovvero: per battere un ciarlatano occorre un esperto.
Quando tutte le scimmie battono stronzate, se volete smentirle dovete chiamare un esperto. Il guaio è che milioni di scimmie che scrivono stronzate lo fanno volontariamente e gratis. L’esperto invece vi costa. Anche se aveste un esperto qualificato per ogni scimmia, la differenza di costo renderebbe più economico riempire internet di merda, di quanto non sia economico ripulirla.
Come se non bastasse, la scimmia incompetente non accetta di essere smentita da una scimmia sua pari. No: vuole un esperto, (e se l’esperto smentisce poi si discute dell’esperto), e il motivo per cui lo fa è che sa bene che un esperto costa molto più di lui. Il fesso che sta ammorbando la internet italiana con le scie chimiche non accetta che una persona qualsiasi dica “stronzate”, lui pretende che si creino costosissime commissioni parlamentari, pretende i massimi esperti di aviazione, chimica, fisica, metereologia.
Questo è ovvio: lui , che si dedica alle stronzate 24/7, può apparire in TV al semplice gettone di presenza, mentre un esperto, oltre ad essere più costoso, ha anche altro da fare nella vita. Per esempio, andare al lavoro.
L’ a-disciplinarità del ciarlatano.
Se un ciarlatano vi parla di scie chimiche, e voi tirate in ballo un esperto di aereonautica, lui ribatte con la percentuale di bario. E allora vi serve un esperto di misurazioni chimiche dell’atmosfera. Se anche voi faceste notare che per mettere tutto quel bario in tutta quell’atmosfera non basta la produzione mondiale di bario, loro tiraranno in ballo numeri che la moltiplicano per mille. E allora voi dovrete portare in campo un esperto di mineralogia e di mercato delle commodities. Ma appena questo sarà sputtanato, tirerà fuori l’osmosi e la fusione nucleare che produce bario. Allora avrete bisogno di un fisico nucleare, il quale vi dirà che il bario si usa nella fissione per i reattori ma non nella fusione. Allora – sempre la stessa persona – tirerà in ballo Tesla e l’energia gratis, e vi toccherà portare in campo uno storico della scienza che conosca i lavori di tesla.
Ma a parlare di tutte queste materie è sempre e solo UNA persona. Questo significa che , mentre per essere smentito chiede SEMPRE il maggior esperto del mondo, il ciarlatano – senza essere esperto di nulla – spazia tranquillamente fra decine e decine di campi del sapere. Questo moltiplica a dismisura la quantità di costi che servono per il debunking.
L’asimmetria nei costi è evidente: avete bisogno di una intera squadra di esperti per debunkare un solo tizio che non è esperto in nessuno dei campi che cita. E lui salterà di palo in frasca di continuo, dalla fisica quantistica a tesla alla fisica atmosferica ai buchi neri alla neurologia, senza porsi alcun limite.
La spinta interiore.
perchè queste scimmie battono sui tasti? Perchè si convincono di essere spiate dagli alieni? Perchè si comprano l’“acqua diamante”? Perchè credono nel complotto contro l’umanità? Semplice. Perchè la loro vita è andata a puttane.
Si tratta di quelli che si definiscono “under achiever”, persone la cui esistenza non ha concluso niente. Persone infelici di un’esistenza che non ha sbocchi di soddisfazione, frustrante, povera, vuota. Il motivo per il quale aderiscono a queste teorie, il motivo per il quale se ne fanno essi stessi portatori, è che se togliete il grande complotto, se togliete le multinazionali malvagie, se togliete gli alieni, le scie chimiche, il signoraggio, l’euro, questi poveretti non possono più giustificare , prima di tutto con sè stessi, il proprio fallimento, economico ed esistenziale.
Non possono giustificare la moglie fuggita con qualcuno se non con il complotto dei gay contro la famiglia, perchè è l’unica scusa che non dice “sei un uomo da poco”. Non possono spiegare a sè stessi il proprio fallimento economico se non con il grande ordine mondiale del Bildberg, perchè altrimenti dovrebbero dire “perchè non so fare niente per cui qualcuno mi pagherebbe”.
La forza che li spinge a credere in queste cose è la necessità di convivere col proprio fallimento.
La forza che li spinge a farsi apostoli di queste teorie è il desiderio di  fare in modo che gli altri credano alla stessa giustificazione che si danno loro.
Quindi non vi illudete: arriveranno sempre all’attacco. Non si fermeranno mai. Niente spinge un uomo in avanti quanto un fallimento alle spalle. Esaurirete le energie molto prima di loro.
Allora come fate con questi elementi? Fate così: ammettete tutto.
Si, voi siete membri di questa cosa delle scie chimiche. Gli mostrate pure la tessera. (se li avete in ufficio, bastano pochi euro per stamparsene una online). Voi siete parte del bildberg e siete dalla loro parte.
Perchè volete dominare il mondo? Perchè la classe politica è fatta di Gasparri. E che cazzo, è chiaro che se il grande complotto, della durata di migliaia di anni, condotto con intelligenza sovrumana, su decine di piani diversi e su scala globale, prendesse il posto di Gasparri, il mondo ne gioverebbe.
Perchè volete che gli alieni invadano il mondo? Perchè è ora che il genere umano si evolva e mediante innesti genetici diventi più simile agli alieni.
Perchè non volete che si sappia del motore ad energia gratis di schietti? Perchè il metanodotto è un amico sincero. (R)(Daw). Dobbiamo apprezzare il metanodotto. Dobbiamo imparare ad AMARE il metanodotto, perchè lui ci ama. Non vedi le bollicine di gioia quando ti avvicini?
Ammettetelo. Ditegli che il complotto fa bene a fare quel che fa. Che fanno bene a fare le schie chimiche.  Che il New World Order sarà meraviglioso. E che il Bildberg sta lavorando per il bene del genere umano. Che siete parte del complotto gay contro la famiglia perchè la famiglia è una cagata pazzesca.
CONFESSATE. VI HANNO SMASCHERATO.
Ma non dovete farlo per scherzo. Dovete farlo parlando seriamente. Dovete davvero difendervi da ogni accusa dicendo che il Complotto fa bene a fare ciò che fa. Non dovete negare che lo faccia, dovete solo dire che fa bene a farlo. Che è giusto così, e che voi date il vostro contributo come potete.
è il momento in cui si sgonfiano. Il momento in cui si rendono conto che  non possono più rubarvi energia. E loro non sanno come rispondere, perchè dentro di loro sanno che sono palle, ma specialmente, di fronte alla domanda “ok, è tutto vero. E adesso che fai”? scoprono come la loro “lotta” non serva assolutamente a nulla, se non a giustificare i loro fallimenti personali.
E la montagna di merda si sgonfia.
Se ne avete attorno e dovete levarveli di dosso, è la maniera migliore. Anche perchè, non appena si rendono conto di avere di fronte un vero rappresentante del Complotto, si rendono conto che hanno sempre dato per scontato che non ne avrebbero mai incontrato uno di persona.
E realizzeranno che non sanno cosa fare nel caso.
Ovvero, che stanno solo strillando al vento.
di Uriel Fanelli
A scanso di equivoci: i centomila milioni di  scimmie che battono a casaccio su una tastiera sono i cialtroni no vax.
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