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#Albero Architettura
fashionbooksmilano · 8 months
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L'Albero dell'Architettura
Maurizio Oddo
con contributi di Giuseppe Barbera, Alessandro Barracco, Brunetto De Battè, Valerio De Caro, Lorenzo Degli Esposti, Cherubino Gambardella, Emmanuele Lo Giudice, Lorenzo Netti, Mario Pisani, Fausto Provenzano, Michele Sbacchi, Danilo Serra, Marcello Sestito
LetteraVentidue Edizioni, Siracusa 2023, 868 pagine, 21x29cm, ISBN 978-886242-381-6
euro 79,00
Il rapporto Albero/Architettura, è uno dei nodi centrali del progetto architettonico. Se è vero che qualunque circostanza sul nostro pianeta ha le piante come protagoniste, l’architettura non fa eccezione. L’uomo proviene dalla foresta che rappresenta il primo spazio/mondo che lo ha accolto. Avvalendosi di una metodologia trasversale che, oltre a nutrirsi di architettura e di progetto urbano, attinge all’arte, questo volume – un atlante dell’architettura sotto specie d’albero – individua importanti spunti che contribuiscono a spostare l’orizzonte dall’opera architettonica alla componente arborea, nella sua essenza originaria di archetipo. Il libro intreccia diversi filoni narrativi attorno all’architettura e agli alberi: analisi spaziale, meditazione estetica e scientifica, fino a toccare la tragedia della deforestazione. Uno studio comparato dei diversi modi in cui viene concepito il rapporto tra albero e opera costruita nelle “due culture”, quella della natura e quella dell’architettura, che si sviluppano “attorno” all’albero.
02/02/24
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susieporta · 2 years
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"L’orgasmo di una donna è un castello da studiare, una torre da scolpire, una cattedrale da scolpire.
È un’opera di raffinata modellazione, come la costruzione di un complesso vaso di porcellana. Essa richiede l’intervento di un mago in grado di combinare il fuoco con il cristallo, la pietra con l’acqua, la terra con le stelle.
L’orgasmo di una donna è un dedalo di prove, trabocchetti e premi, un banchetto preparato in una settimana, un rebus per estimatori.
Refrattario alla fretta e alla noncuranza, esso si nutre di cura e di attenzione, di respiri e dei ritmi delle onde, dei cerchi concentrici che formano l’universo e lo percorrono in eterno.
Opera alchemica che non può farsi strada in presenza di distacco o distrazione, lievita di fronte all’amore, alla dedizione, alla consegna integrale di sé.
L’orgasmo di una donna è l’abbandono della terra ferma per un mare di fiducia. È un albero da coltivare e nutrire.
È lasciare entrare, accogliere il mare nel porto, abbattere le dogane e mescolarsi con l’ignoto.
L’orgasmo di una donna è bassa marea e alta marea, architettura composita, supernova che esplode lasciando luce ovunque.
È costruire una torre di Babele di nuovi linguaggi ad ogni unione, che precipita ogni volta che raggiunge il suo apice, non per difetto, ma per conservare in sé il mistero sacro di chi ci è riuscito."
(Sonia Serravalli - “Il Bosco Femmina”)
Manar Shakti
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lamilanomagazine · 1 year
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Milano: manufatti artistici dagli alberi caduti a luglio, il Comune raccoglie proposte
Milano: manufatti artistici dagli alberi caduti a luglio, il Comune raccoglie proposte. Per promuovere nuovamente il riutilizzo del legno degli alberi abbattuti dal nubifragio dello scorso 25 luglio, nell'ottica dell'economia circolare, il Comune di Milano aprirà un avviso pubblico per la realizzazione di opere e manufatti da collocare nei parchi cittadini. Con una delibera, la Giunta comunale ha approvato le linee di indirizzo del bando che verrà pubblicato sul sito del Comune e che sarà rivolto ad artisti, istituti scolastici, studi di architettura, artigiani, falegnamerie e associazioni che, a titolo gratuito, potranno proporre i progetti artistici e le relative collocazioni nelle aree individuate dall'Amministrazione: i giardini pubblici Montanelli, il giardino Belgioioso, parco Sempione, il parco della Martesana, parco Lambro, parco Forlanini, parco della Vettabia, parco Cascina Bianca, parco di Trenno, Monte Stella e parco delle Favole. L'Amministrazione si riserva la facoltà di valutare proposte di collocazioni alternative. Il tema delle opere dovrà riguardare il rapporto tra uomo e natura con l'obiettivo di sensibilizzare i cittadini e le cittadine sulle tematiche ambientali e del cambiamento climatico. Le proposte verranno valutate da un'apposita commissione sulla base della coerenza con il tema assegnato, della qualità progettuale e delle caratteristiche del manufatto, in termini di sicurezza e resistenza all'esposizione ad agenti atmosferici e fenomeni meteorologici. "C'è un valore metaforico - la nascita di un'opera dalla morte di un albero - che per noi ha anche e soprattutto una forte valenza di concretezza - spiega l'assessora al Verde e Ambiente Elena Grandi -. Il giorno dopo il nubifragio, nelle ore immediatamente successive alla constatazione di quello che la città aveva subìto, abbiamo ragionato su come evitare di disperdere tutto quel legno. Abbiamo chiamato a raccolta enti, imprese, artigiani affinché gli alberi abbattuti dalla tempesta fossero trattati come una risorsa, non come un rifiuto da smaltire. Con questo bando vogliamo lasciare alla città, proprio nei parchi, un promemoria di quella notte e dare a tutti e tutte un'occasione per riflettere sul presente e sul futuro, sull'impatto del cambiamento climatico per la nostra città. L'idea che dai nostri alberi abbattuti dal vento possa nascere un'opera d'arte, un oggetto di design, un oggetto di arredo urbano, è non solo consolatoria ma rappresenta uno stimolo a coltivare la memoria ".... #notizie #news #breakingnews #cronaca #politica #eventi #sport #moda Read the full article
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alessandrom76 · 6 years
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roma - eur
https://www.instagram.com/a.l.e.x.1976/
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www.rodrigoalbertini.com.br #autunno #architettura #arquitetura #autumn #nyc #ny #newyork #newyorkcity #travel #holiday #street #streetphotography #autunno #outono #vacanze #usa #unitedstatesofamerica #albero #three #windows #finestre #people #gente #peopleofnewyork #peopleofstreet - TODAS AS FOTOS DISPONÍVEIS ATRAVÉS DO SITE (presso New York, New York) https://www.instagram.com/p/Br7dXYFHFz3/?utm_source=ig_tumblr_share&igshid=169qzo5cn4ixi
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marcoask · 6 years
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Lefkara Leukara Pano Lefkara by Marco Assini
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justraffo · 2 years
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#posteetelegrafi #poste #mail #architettura #architecture #cesarebazzani #prospettiva #prospective #cielo #sky #colori #colours #blu #azzurro #blue #rosa #pink #albero #tree #primavera #spring #pomeriggio #afternoon #sera #evening #taranto #puglia #apulia #italia #italy (presso Taranto - Lungomare -) https://www.instagram.com/p/CdNZl7_IPg5/?igshid=NGJjMDIxMWI=
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ilsalvagocce · 4 years
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Oggi è il compleanno di mia sorella grande. 
Ci sono certe fortune nella vita, come pure le no, però lei è una fortuna di quelle alte, quelle che dai per scontato per sempre e dai per patto di sangue per sempre. quelle che sei piccola e vuoi essere anzi lo sarai alta e bella come lei, coi capelli lunghi come lei, io voglio il lucidalabbra quello che usa lei, e gli zigomi alti come lei quando ride, sentire la musica di lei, perché è lei che dice che è bella, ho la cassetta di mia sorella, ho la Casa Little di mia sorella, che se non metto a posto i mobilini poi mia sorella si arrabbia, ma soprattutto i colori suoi, santa miseria i colori!, chiudi quei pennarelli che sennò si seccano! e via con le orecchie basse con i pennarelli del peso specifico di un organo vitale se lo perdo sprofonderò nell'antro oscuro della terra e mia sorella si trasfomerà nel Bobò (poi li perdevo uguale).
Ho ancora i colori tombo che usava alla facoltà di architettura, che per qualche ragione trasloco scatolone sbagliato sono finiti a me, li conservo come manco i tesori della regina, li uso con parsimonia, li nutro come il lievito madre. 
A natale le ho regalato un albero, in kenya, sperando che un giorno lo andiamo a vedere insieme. ora lei sta a roma e io nelle marche e da mesi compleanno mio compreso non ci vediamo, quindi pure il mio regalo mensile io non lo ricevo da un po', costumini borsette biglietti quadernini colori smaltini, che mi porta lei, pure se fa solo una tappa di treno, sempre, da quando son nata io ricevo i regali da mia sorella maggiore. 
Oggi è un giorno che dai per scontato, fin quando non ti fermi a pensare e riconosci casa tua mentre sei a casa tua.
Quando ero piccola e ci avevo i vicini grandi di condominio che mi tiravano le trecce, le volte che i miei amichetti non c’erano e decidevo cuor di leone di giocar con gli altri a nascondino, mia sorella una volta che ero tornata piangente a casa, lei era scesa di sotto, occhio di bragia, con una racchetta da tennis in mano, a dirgliene quattro, a qui quo qua. 
io guardavo giù, dal balcone del terzo piano, da dietro la ringhiera proprio, ricordo la divisione a strisce della scena: ferro di ringhiera, asfalto di strada, ferro di ringhiera e manina mia, sorella quindicenne, ferro di ringhiera, racchetta in mano, ferro di ringhiera, ragazzetti che ascoltano orecchie basse coda tra le gambe. lei con la salopette, lo sguardo enorme, arrabbiato, quello della protezione, ché solo l'amore sa arrabbiarsi così — ma pure solo mia sorella sa arrabbiarsi così. 
e per anni e per anni e per ora ancora, aspetto sempre, sempre in ogni peccato, in ogni tristezza, in ogni ingiustizia che crepa il cuore, qualcuno che scenda di sotto con una racchetta da tennis in mano,  per me. 
ci sono fortune giganti nella vita, maestose e benedette, che ripagherai sempre e solo con un mazzetto di margherite. 
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sciatu · 4 years
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ARCHITETTURA MODERNA IN SICILIA
Viviamo sempre in molte case, anche se ne abbiamo una sola. La casa dei ricordi, quella degli amori lontani o vicini, quella dei nostri pensieri, dei nostri desideri o sogni e delle nostre paure. Ad ognuna diamo una forma, un colore, un profumo diverso perché racchiude una nostra diversa emozione. Tutte le mie case però, anche se perfette nelle dimensioni e nelle linee che le disegnano hanno comunque una cosa in comune, sono immerse nella natura dell’isola che le circonda e dona loro quel legame con la mia terra che spesso dimentico o ignoro. Così ogni mia casa ha bisogno di affacciarsi su un albero o su un mare, ogni casa vive in quel verde che a primavera �� color smeraldo e d’estate è solo un color ocra acceso dal sole e ciarliero di mosche, cicale e grilli. Ed io mi accorgo che la vera casa è fuori dalla perfezione con cui sono allineati cemento e mattoni, la vera casa è il grembo verde in cui essi si trovano, il cui gli occhi si riposano e l’anima si rasserena. E’ questa la casa in cui veramente vive il mio cuore e che non lascia mai, in ogni minuto del giorno e in ogni attimo dell’esistenza, non la lascia mai.
We always live in many houses, even if we only have one. The house of memories, that of distant or near loves, that of our thoughts, our desires or dreams and our fears. We give each one a different shape, color, perfume because it contains our different emotion. All my houses, however, although perfect in the dimensions and lines that draw them, still have one thing in common, are immersed in the nature of the island that surrounds them and gives them that link with my land that I often forget or ignore. So every house of mine needs to look out onto a tree or a sea, every house lives in that green which in the spring is emerald and in the summer it is only an ocher color lit by the sun and chattering about flies, cicadas and crickets. And I realize that the real house is out of the perfection with which cement and bricks are aligned, the real house is the green womb in which they are located, whose eyes rest and the soul cheers up. This is the house in which my heart truly lives and which never leaves, in every minute of the day and in every moment of existence, never leaves it.
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ampmonaco · 3 years
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#urbanstyle a #Monaco 🇲🇨 Qualche albero fiorito decora il viale racchiuso tra immobili del demanio. Non sono riuscita a rendere merito ai colori indaco dei petali già prossimi ad appassire, ma sono felice di aver colto l'effimera bellezza della natura, capace di sorprendermi ogni volta, anche in città come questa 🏬🏗️🏘️🌿🌺 #monacomoments #Discovery #ecology #flowers #architettura #buildings #bluesky #instantmonaco #contrasti #conilnasoallinsù #naturephotography #instantmonaco #monmonaco #photographylovers (presso Monaco) https://www.instagram.com/p/CQGNUyPD3PP/?utm_medium=tumblr
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annalisalanci · 4 years
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Le premesse del Novecento. L'art nouveau
L'arte è una
L'Art nouveau fu una risposta a una delle questioni ricorrenti nell'arte del Novecento: le diverse arti (architettura, pittura, ornamentazione) vanno considerate come rami di un medesimo albero o come discipline radicalmente diverse? L'Art nouveau si schierò a favore della prima ipotesi: l'arte è una, diverse sono soltanto le sue molteplici tecniche espressive. Sorta nell'ultimo decennio del'Ottocento, l'Art Nouveau dilagò a partire dalla Gran Bretagna verso tutte le capitali europee e negli Stati Uniti. Anche l'Italia venne toccata benché con qualche ritardo. Questa vasta diffusione ebbe tutte le caratteristiche della moda, la quale riguardò la ricca borghesia che si era affermata insieme allo sviluppo dell'industrializzazione. L'Art Nouveau nacque, in stretta relazione con l'avanzare della società industriale: essa si configurò come un modo per rendere più accettabile il frequente uso del ferro nelle architetture temporanee delle Esposizioni universali; per dare uno stile nuovo alla grafica delle riviste, la cui circolazione iniziava ad essere internazionale; per rispondere alle esigenze della grafica pubblicitaria e addirittura della segnaletica stradale, caratteristiche di una civiltà in fase di rapida urbanizzazione. Il nuovo linguaggio pervase, tutti i settori della figurazione, superando la distinzione classica tra le arti maggiori (pittura, scultura e architettura) e le arti minori (dal mobile alla suppellettile, dal gioiello al cartellone pubblicitario). L'Art Nouveau rappresentò il primo modo in cui la società industriale cercò di darsi un'estetica e quindi può essere posta alla radice del Razionalismo stesso. Essa è stata comunque importante per diversi motivi: - ha spazzato via l'eclettismo e l'accademismo ottocentesco, soprattutto in ambito architettonico; - ha unificato il gusto europeo superando i regionalismi; - ha dato un'interpretazione pregante e calata nel quotidiano del concetto romantico secondo cui l'arte non deve essere separata dalla vita; - ha rappresentato un terreno fertile su cui ha posto le proprie radici l'astrattismo; - ha consolidato la neonata alleanza tra arte e industria. L'Art Nouveau ebbe varianti nazionali: Jugendstijl nell'area germanica; Modern Style in Gran Bretagna; Liberty (in riferimento alla ditta Liberty di Londra) o Floreale in Italia, Modernismo in Catalogna.
Gli elementi stilistici costanti
Gli elementi costanti furono il ricorso all'asimmetria e l'ispirazione alla natura; linea avvolgente, che mimetizzava gli angoli retti a imitare le spirali di fumo, le onde del mare o ancora il colpo di frusta; animali sinuosi come cigni, serpenti, farfalle o vegetali come glicini e tulipani. La linea era assunta come espressione di forza e dinamismo, cioè come simbolo di vitalità: alla base di questo gusto stava una forte fiducia nel progresso, nel futuro, nel "nuovo". Alcuni studiosi fanno iniziare il cosiddetto Modernismo proprio con l'Art Nouveau. Il revival neogotico, con le sue forme organiche e decorate, dall'altra l'influsso dell'arte giapponese con le sue particolari strutture asimmetriche e i colori piatti delle sue grafiche. Il clima in cui l'Art Nouveau si sviluppò fu quello dell'arte simbolista dell'estetismo letterario.
Inghilterra e Scozia
Il precedente più diretto viene trovato in Gran Bretagna è legato al nome del pittore, architetto e teorico inglese William Morris (Walthamstowh 1834-Londra 1896). Nel 1861 fondò una società che produceva tappezzerie e vetrate oltre che mobili. La sua invenzione più caratteristica fu l'arabesco floreale, di chiara ispirazione orientale con il quale creava i suoi pattern decorativi: il classico segno a colpo di frusta (la curva di una linea subisce un improvviso cambiamento di direzione, come accade in un colpo di frusta) uscì per la prima volta dal suo studio. Tipico rappresentante dell'Art Nouveau in Gran Bretagna fu Aubrey Beardsley (Brighton 1872-Mentone 1898), che si espresse quasi esclusivamente nella grafica. La sua opera più nota è costituita dalle illustrazioni per il poema Salomé di Wilde, dove l'ambiguo erotismo espresso dallo scrittore venne raffigurato attraverso una bidimensionalità dell'immagine, appiattita sui toni contrastanti del bianco e nero e caratterizzata dalla linea serpentinata, dalle code di pavone stilizzate, dalla testa viperina di una donna ossuta e longilinea. In Scozia emerse una delle personalità più innovatrici e geniali del momento: Charles Rennie Mackintosh (Glasgow 1868-Londra 1928). L'architetto di Glasgow diede un'interpretazione dell'Art Nouveau del tutto personale fondata sulla sintesi delle forme: gli infissi diventano anche armadi o cimaises, gli arredi sono spesso concepiti anticipando l'idea del componibile, il singolo pezzo deve sempre potersi integrare e mimetizzare nell'insieme. Nella Biblioteca della scuola d'arte di Glasgow è impossibile distinguere gli elementi strutturali architettonici da quelli che hanno funzione di arredo: l'esterno sembra scaturire dall'interno, essendo entrambi compenetrati in un unicum organico.
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Charles Rennie Mackintosh, Sedia dallo schienale alto, 1903, Frassino dipinto, 141x41x35  cm, Glasgow, Hill House
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William Morris, Narcisi, 1891. Tessuto di chintz.
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Aubrey Beardsley, Climax, 1894. Disegno per il dramma Salomé di Oscar Wilde.
L'asse Glasgow-Vienna
Mackintosh fu estremamente influente in Austria dove comparve nelle esposizioni della Secessione: è stato perciò identificato un asse Glasgow-Vienna caratterizzato dalla supremazia del volume sulla linea della logicità delle strutture come valore che prevale sulla loro piacevolezza, dalla tendenza a pensare un design riproducibile nonostante la massima parte dei mobili creati in quest'ambito siano poi stati pezzi unici. Risposero all'influenza di Mackintosh soprattutto Josef Hoffmann (Pirnitz 1870-Vienna 1956), che espresse il suo geometrismo rigoroso soprattutto in ville private come Villa Moser a Vienna (1903), e Joseph Maria Olbrich (Troppau 1867 - Düsseldorf 1908), che progettò l'edificio della Secessione viennese. In questo caso dell'Art Nouveau austriaca, Jugendstijl, le tendenze funzionali e geometriche si incrociano con suggestioni floreali e rifermenti all'architettura mediterranea, soprattutto islamica, che Olbrich aveva assorbito nel corso di un suo viaggio in Tunisia.
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Charles Rennie Mackintosh, Facciata della Scuola d'Arte di Glasgow, 1907-1909, Glasgow, Gran Bretagna
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Josef Hoffmann, Villa Moser, 1903, Vienna, Austria
L'asse Londra-Belgio-Parigi
Dal punto di vista culturale il Belgio era molto vicino alla Gran Bretagna oltre che alla Francia. Fu proprio a Bruxelles che l'Art Nouveau trovò le sue espressioni più forti, sia nel campo dell'architettura sia in quello delle arti applicate. Il primo interprete significativo fu Victor Horta (Gand 1861-Bruxelles 1947), il cui Hotel Tassel di Bruxelles (1892-1893) venne considerato uno dei manifesti più espliciti dell'Art Nouveau. Vi si ritrova una ridefinizione della pianta, con la sostituzione di un atrio poligonale al più tradizionale corridoio; l'utilizzo in funzione sia strutturale sia decorativa del ferro; il ricorrere di motivi quali il colpo di frusta e il richiamo al mondo vegetale stilizzato; l'impiego dell'artigianato di più alto livello e una definizione unitaria degli spazi, idealmente collegati alla sinuosa scala interna. La Maison du Peuple (1897, oggi distrutta), concepita su una precoce associazione di ferro e grandi vetrate e sul principio generale secondo cui "la linea è una forza": ogni traccia architettonica o decorativa descrive un andamento che on è solo funzionale né solamente simbolico, ma contiene in sé un andamento dialettico che rispecchia le forze della vita: a ogni azione corrisponde una reazione, a ogni orizzontale un contrapposto verticale, a ogni spinta in avanti un regresso all'indietro. Tutti questi elementi di pensiero trovano una puntuale conferma in tutti i diversi elementi dell'ambiente. Henri Van de Velde (Anversa 1863-Zurigo 1957), diede un'impronta così forte al nuovo stile che esso passò anche sotto il nome di Style Van de Velde. Il concetto era che la progettazione di una sedia, di un tavolo o di una casa avesse la medesima dignità artistica. Per questo le abitazioni che firmò erano costruzioni unitarie, che seguivano le esigenze dei committenti, ma rispettavano anzitutto un principio di coerenza interna. Per di più ogni elemento dell'ambiente doveva porsi in una relazione di affinità con gli altri e di simpatia psicologica con chi avrebbe dovuto abitarlo.
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Victor Horta, Hotel Tassel, 1892-1893, Bruxelles, Belgio
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Henri van de Velde, Scrivania per la redazione della Revue Blanche, 1898, Legno di quercia, 76x261x100 cm, Vienna, Österreicher Museum.
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Henry van de Velde, Hotel Otlet, 1894, Bruxelles, Belgio
Francia
In Francia l'Art Nouveau trovò notevoli esempi soprattutto nell'arte applicata, grazie ad esponenti della scuola di Nancy come Emile Gallé (Nancy 1846-1904), autore di vetri opalescenti e policromi che hanno iniziato una diffusissima produzione. Nel settore dell'oreficeria ricordiamo René-Jules Lalique (Ay 1860-1945), grande innovatore delle tecniche di produzione degli oggetti. Il risultato più noto furono le insegne per gli ingressi della metropolitana disegnati da Hector Guimard (Parigi 1867-New York 1942), realizzati in ghisa per favorirne la resistenza e talvolta coperti da tettoie di vetro per proteggere i viaggiatori dalla pioggia.
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R.J. Lalique, Pendente, 1900 circa. Argento, vetro, smalto, perla barocca
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Hector Guimard, Ingresso di una stazione della metropolitana, 1899-1904. Ghisa, vetro e ceramica. Parigi, Francia
Germania
In Germania l'influsso dell'Art Nouveau fu relativamente modesto, da Peter Behrens (Amburgo 1868-Berlino 1940), di cui si tratterà più avanti in quanto rappresentò un personaggio-ponte verso le esperienze espressioniste e razionaliste.
Stati Uniti
Negli Stati Uniti, lo stile Art Nouveau si espresse soprattutto nell'arte applicata e nella gioielleria, portata al massimo livello dai disegni di Louis Comfort Tiffany (New York 1848-1933).
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L.C. Tiffany, Vaso a forma di fiore, 1900 circa, Vetro fravile
Glittica.
Tecniche di intaglio e incisione delle pietre dure e delle gemme per ottenere oggetti d'uso o d'arte.
Vetro favrile.
Tecnica brevettata di lavorazione artigianale del vetro, che dona al materiale opalescenze ed effetti metallici. Dall'inglese favrile glass.
Italia
L'Art Nouveau in Italia arrivò con ritardo, perché il giovane stato unitario spingeva l'architettura verso un eclettismo revivalistico. Nell'ambito che si definì comunemente Liberty si mossero comunque alcune personalità di rilievo in differenti regioni. Tra queste ricordiamo Raimondo d'Aronco (1857-1938), che progettò il Palazzo delle Esposizioni a Torino, Ernesto Basile (1857-1932), autore di Villa Igea a Palermo (1899-1932) e Giuseppe Sommaruga (1867-1917), che realizzò Palazzo Castiglioni a Milano (1903).
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Giuseppe Sommaruga, Palazzo Castiglioni, 1903, Milano.
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tretorosal · 6 years
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Capella Sistina e Musei Vaticani viste dalla cupola di San Pietro. Albero di uno dei più grandi capolavori del mondo, il suo soffito. . . #italia @ig_italia @_igeuropa @leica_camera #leicax2 #discover_europe #ig_streets #instaitalia #italian_places @loves_united_italy #italiainunscatto_hdr #italiainunscatto #eagersitalia #fotoitaliane #nofilter #nophotoshop #incamera #travel #traveler #architettura #shotz_of_italia #shotz_of_europe #sanpietro #basilicasanpietro #capellasistina @musei_vaticani #museivaticani #vaticancity (presso Cappella Sistina) https://www.instagram.com/p/Boza08vnUEx/?utm_source=ig_tumblr_share&igshid=12oca0balp12p
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ticonsiglio · 4 years
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Ecco il nuovo articolo di Ticonsiglio
https://www.ticonsiglio.com/progettare-casa-albero-concorso/
Progettare una casa sull'albero: concorso di idee, premi in denaro
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Il concorso di idee Architettura Sospesa invita architetti e ingegneri a progettare una casa sull’albero. In palio premi in denaro fino a 1000 euro. Ecco il bando e come partecipare Leggi
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mezzopieno-news · 4 years
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IN BICI NELLA FORESTA SULLA CIMA DEGLI ALBERI
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Una pista per entrare nel bosco in bici senza danneggiarlo. In Belgio un progetto ha realizzato un nuovo modo di intendere il rapporto tra uomo e natura.
Nella provincia di Limburg, il Cycling Through The Trees (in bici attraverso gli alberi) è un percorso rialzato che porta i ciclisti in mezzo al bosco fino a un'altezza di 10 metri dal suolo in modo che possano cavalcare tra le cime degli alberi. Costruito nella riserva naturale di Pijnven, la struttura è un sentiero lungo quasi 700 metri con un doppio cerchio di 100 metri di diametro con e sale con una leggera pendenza fino a un'altezza di 10 metri prima di ridiscendere alla base del bosco.
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Per la costruzione di questa pista nessun albero è stato abbattuto. "La cosa più importante per noi era costruire una struttura con il minor impatto possibile sull'ambiente e sulla natura presente che è molto delicata", ha spiegato Pieter Daenen, il fondatore di BuroLandschap  lo studio di architettura che ha realizzato il progetto. "Dopo tutto, pedalare tra gli alberi non avrebbe più senso se venissero danneggiati o distrutti per la costruzione della struttura".
Il ponte e i supporti della struttura sono realizzati in acciaio stagionato che ha un colore arancione bruno simile al colore dei tronchi degli alberi di pino nella foresta. "I pali sono come tronchi d'albero", ha continuato. Da 100 metri di distanza difficilmente puoi vedere la costruzione".
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Fonte: Visit Limburg; Buro Lanschap - 8 dicembre 2020
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