Tumgik
#Andrea Orefice
Text
Arrivi in edicola su Alessandro Magno!
Buongiorno a tutti sono Elena e grazie di essere su Alessandro III di Macedonia- Alessandro Magno e Ellenismo! Oggi vi segnalo le uscite in edicola di questi giorni perché si trovano diverse riviste tutte con meravigliosi articoli sul nostro Alessandro! La prima uscita che vi segnalo è il numero di Agosto di Storica (n° 174) perché si tratta dell’edizione italiana dell’articolo pubblicato su…
Tumblr media
View On WordPress
1 note · View note
footballmanageraddict · 3 months
Text
Rise From The Ashes | Part 6 | Going Pro In Serie C
#FM24 #RiseFromTheAshes Part 6: Stepping Up To #SerieC. #FCPompei make move up to Italy's 3rd tier for the first time, which poses a tricky summer for Robí Sulpicius. He scrambles together a squad that goes into a final day relegation fight. Read here:
Little-known FC Pompei were well and truly rising from the ashes as they spewed from tier-five anonymity to turning professional as they stepped up to Italy’s Serie C within four seasons. But now things reached whole new levels of difficulty as Robí Sulpicius attempted to rebuild a squad nowhere near ready for this standard of football with the ongoing threat of crippling debt. The good news was…
Tumblr media
View On WordPress
0 notes
jacopocioni · 11 months
Text
Tutti gli UFO sopra Firenze dalla guerra ad oggi: 1979
Tumblr media Tumblr media
Ci credete? Non ci credete? Poco importa. Il fenomeno ufologico è vecchio quanto il mondo. Gli avvistamenti, reali, finti, "costruiti" nel mondo sono innumerevoli e su Firenze e provincia non mancano. Questa è un piccola rubrica per citare gli avvistamenti registrati su Firenze e provincia dal 1946 al 1980, se poi qualcuno ha a disposizione anche quelli successivi, e ce li fornisce, potremmo pubblicare anche quelli dal 1980 in poi. Questo l'articolo precedente: Tutti gli UFO sopra Firenze dalla guerra ad oggi: 1978 quarta parte Il 2 gennaio 1979 nei boschi di Fucecchio alle 22:00 fu visto un bagliore, lo riporta Il Giornale dei Misteri n. 143, p. 15, doc. 2888 Quattro persone residenti in via di Rimedio, ai margini di un bosco, in frazione La Torre - Fucecchio, dopo cena dovettero cercare le candele a causa della improvvisa scomparsa della luce. In quel frattempo notarono un "bagliore" che proveniva da fuori; attraverso la finestra si accorsero che il bagliore derivava da un qualcosa che si spostava da sinistra a destra, verso il bosco. Si trattava di un "globo luminoso", sprigionante lateralmente "fasci di luce arancione, intermittente". Sostò per poco sul bosco poi "si allontanò in verticale" come se fosse "un missile sulla rampa di lancio". Stupiti ed emozionati, i testimoni preferirono rimanere tutta la sera rinchiusi in casa. La notte alle 03:00 però, furono svegliati da un rumore insolito, come quello di un frigorifero in funzione. In un'altra casa non lontano, gli abitanti dissero che verso le 22:00 c'era stata pure da loro una interruzione di corrente per pochi minuti e che si erano verificati anche disturbi ai televisori. Il giorno dopo venne richiesto l'intervento dei tecnici dell'ENEL per riparare certi "guasti" della sera precedente. Il 7 gennaio 1979 a Firenze alle 19:30 fu vista una luce, lo riporta La Nazione del 08-01-1979; Il Giornale dei Misteri n. 146, p. 12 Andrea Guerani nota una doppia luce muoversi lentamente e poi restare immobile sopra il monte Morello. Era 20/30 volte più grande di una stella normale. Il 3 Marzo 1979 a Firenze alle 20:30 fu visto un globo, lo riporta Il Giornale dei Misteri n. 106 Il commendatore R.V. di Firenze, critico d'arte, mentre si trovava a Poggio Imperiale, notò nel cielo un enorme globo, bello, nitido, immobile e brillantissimo. Rimase fermo nel cielo per circa due ore. Moltissima altra gente lo ha notato sempre da Poggio Imperiale, da piazzale Michelangelo, piazza della Repubblica e da viale Machiavelli. Ad un certo punto, proprio accanto a questa sfera, ne sfrecciò un'altra uguale e velocissima, che scomparì istantaneamente. La prima invece rimase ancora la, scomparendo poi pian piano, affievolendo la sua luce. Si oscurò e se ne andò sotto gli occhi del commendatore. Il 4 Marzo 1979 sempre a Firenze alle 22:00 furono viste due luci arancioni, lo riporta l'inchiesta della sezione CUN di Firenze Il signor Sconti Daniele di anni 19, residente in via Villamagna 118 in Firenze, di prof. orefice, mentre si trovava in casa intento a guardare la televisione, uscì in terrazza senza una ragione precisa, dove notò in cielo due luci rosso-arancio. All'inizio le confuse come luci di un aereo ma poi, notando che non si muovevano, prese la sua macchina fotografica (caricata con 64 ASA KODA-KROME, tempo 2 o B, diaframma 2,2 - Distanza infinito) di marca FUJICA REFLEX e scattò due fotogrammi quasi in successione. Le due luci sono sempre rimaste ferme (dalla seconda foto, solo una luce risulta spostarsi, ma ciò forse è dovuto al testimone stesso) ma, quando il teste abbassò la macchina fotografica, le due luci non c'erano più. I presunti oggetti erano a circa 350/400 metri dal testimone e ad una quota di 300 metri. Apparivano come un quarto del diametro della Luna e brillanti come Sirio. Il cielo era chiaro. A metà maggio del 1979 a Firenze alle 12:15 fu visto un oggetto circolare, lo riporta Il Giornale dei Misteri¯ n. 129, p. 11, doc. 3086 Uno studente fiorentino di anni 11, certo Nicolò Cagli, abitante in viale Sanzio 46, vide per pochi secondi un oggetto circolare di una decina di metri di diametro, che passò velocissimo verso sud - sud ovest in un cielo sereno. Era silenzioso ed aveva un colore giallo chiaro. D'improvviso emise raggi che si propagarono in ogni parte e che poi sembrò riassorbire in se, cambiando rotta e dirigersi verso sud dove scomparve. Il 16 ottobre del 1979 a Figline Valdarno alle 02:20 fu vista una squadriglia, lo riporta Il Giornale dei Misteri n. 154, p. 17 La prof. Adriana Noferi, di anni 65, insegnante di lettere residente a Firenze in via Cavalcanti 24, dal terrazzo di casa della propria madre a Figline, in piazza Marsilio Ficino 22, notò nel ciclo stellato, allo zenit, transitare a distanza incalcolabile una squadriglia di oggetti di colore lattiginoso, velocissimi ed in formazione ad ampio cuneo. Apparivano trasparenti e con delimitazioni perfette, ma davano l'impressione di non essere consistenti; avevano la forma di triangoli allungati ed erano grandi come "cappelli da bambini". Furono visibili solo per pochi attimi nel loro procedere da nord a sud ed in quel brevissimo tempo l'osservatrice, sbigottita, non riuscì a contarne il numero. Read the full article
0 notes
micro961 · 1 year
Text
Lisa Orefice feat Paolo Pastore - Pampero
Tumblr media
E' in radio il nuovo singolo
La voglia d’estate è già esplosa e si continua a cantare e ballare grazie al nuovo singolo di Lisa Orefice, che vede la partecipazione del cantante siciliano Paolo Pastore, due artisti uniti non solo nella musica ma anche da un modo di esprimere allegria e gioia di vivere! Parliamo di “Pampero” il nuovo tormentone 100% estivo, un singolo dal ritmo e dalle chitarre spagnoleggianti unite da una sonorità elettronica moderna. Gli autori del testo sono Remo Elia (noto già per testi composti per Carmen Consoli, Ivana Spagna, Tiromancino, Sal Da Vinci e molti altri), Damiano Zannetti e Filippo Scandroglio, sotto produzione dell’etichetta “La Mia Song”.
Il brano è accompagnato dal videoclip ufficiale, girato nella location Cumeja Beach Club & Hotel, tra le incantevoli spiagge di Baia Domizia (CE) sotto l’attenta direzione del celebre regista Nilo Sciarrone, e dell’aiuto regista Salvo Polverino. Il videoclip è stato curato in post produzione dall’agenzia Ego Factory e dal Service Audio Luci / Supporto Dj: Tekno Master Group, mentre la fotografia è stata curata dall’autore Remo Elia.
Visibile al link https://www.youtube.com/watch?v=GrDozIaN7Sw ha raggiunto oltre 150.000 visualizzazioni.
D’origine calabrese, Lisa Orefice nasce a Offenbach Am Main, in Germania, dove trascorrerà i primi anni di vita fino all’età di 24 anni, quando per amore si trasferisce in Italia, dove crea la sua famiglia. La passione per la musica mai abbandonata, riprende a Marzo 2019, quando l’artista giunge in finale ad un importante contest canoro. Da quel momento Lisa si riappropria della sua carriera musicale, pubblicando, nel 2022, il suo primo singolo ufficiale, “Non cambiare mai”, seguito, ad inizio 2023, da “Vicinissimo”. Dotata di una vocalità intensa, ricca di sfumature capaci di accarezzare orecchie, cuore ed anima sin dal primo ascolto e di una sensibilità comunicativa degna delle più grandi interpreti della discografia nazionale, Lisa Orefice, con classe, eleganza, stile e carisma attinge alla musica d’autore italiana strizzando al contempo l’occhio alle più moderne tendenze internazionali e confermandosi come una delle artiste più incisive e talentuose della scena nostrana. In questa ultima produzione è accompagnata da Paolo Pastore, cantante siciliano, che grazie alla sua voce calda e melodiosa, si è esibito su palchi importanti, come quello del Premio Mia Martini, del Premio Nazionale Bruno Lauzi e davanti al numeroso pubblico della finale di "Cento Carnevale d'Europa" , oltre che in diversi programmi televisivi locali. Tra le collaborazioni che instaura, troviamo professionisti del settore musicale come Andrea Poltronieri Sax, Stefania Cento, e gli autori e compositori Remo Elia e Luca Sala con i quali inizia dal 2020 un percorso discografico che ha portato alla realizzazione di 3 brani inediti. Con “Pampero”, insieme a Lisa Orefice firmano una hit che promette di fare scintille.
0 notes
chez-mimich · 5 years
Text
TOWER JAZZ COMPOSERS ORCHESTRA
 Quasi mai incomincio ad ascoltare un disco dalla prima traccia. E' un abitudine un po' surrealista o teosofica se vogliamo. Mi piace affidare “ a sua maestà il caso", come lo chiamava André Breton, la prima impressione di un disco o di un libro (dove apro una pagina a caso e incomincio a leggere). Così ho fatto dopo aver ricevuto da Eleonora Sole Travagli "Tower Jazz Composer Orchestra", album d'esordio dell'omonimo gruppo. E così, appena ricevute le tracce sonore, via mail, ho "cliccato" su "Il Maestro, la Voce e la Grancassa", per il semplice motivo che il titolo mi incuriosiva, con quei suoi echi vagamente collodiani o da "Giornalino di Gianburrasca". E la sorpresa è stata davvero grande. Una finta lezione di musica, condotta dalla voce del Maestro che parla una lingua immaginaria e che spiega molto di più di qualsiasi lingua reale, in simbiosi totale con gli strumenti, tanto da essere anch'essa un po' voce e un po' strumento. Una sorta di lezione di musica, dove i capricci di tromba e filicorno, tuba e pianoforte vengono domati da un maestro ora bonario ora furente, come in una favola. Davvero geniale l'intuizione di Pietro Bittolo Bon che avevo ascoltato, in settembre, nell'ambito della "European Jazz Conference" tenutasi a Novara. Come si sa l'appetito vien mangiando e allora dal cestino di gustosi frutti della "Tower Jazz Composer Orchestra" scelgo di assaporare un altro frutto scelto ancora a caso: "Ecce Combo" che per assonanze cinematografiche "morettiane" ha attratto la mia curiosità. Ed ecco un altro pezzo di grande originalità, dove la "combo music" è diluita con i suoni vellutati del sax, poi via via, "Yellow Trip" brano introdotto da un timidissimo e sussultante flauto, ma che poi raggiunge apici di un suono corposo e pieno, per poi concludersi ancora tra titubanze controllate e puntilliste. E poi ancora "Trova l'intruso", quasi una colonna sonora di una caccia al tesoro cinematografica, con il suono pieno e saziante dei fiati, qualche bella bordata di "free" in "Iuvenes-Okapi PT2". Molto apprezzabili i passaggi da un certo intimismo musicale al suono pieno, a volte quasi da fanfara, come accade in "Tower War" che sfrutta appieno tutta la ricchezza qualitativa e quantitativa di questa band,di cui vale la pena ricordare tutti i musicisti: Pietro Bittolo Bon (direzione, sax alto, clarinetto), Marta Raviglia (voce), Sandro Tognazzo (flauti), Gianluca Fortini (clartinetti), Filippo Orefice, Tobia Bondesan, Giulia Barba, (sax), Mirko Cisilino, Gabriele Cancelli, Paolo Malacarne, Andrea Del Vescovo, (trombe e filicorni), Federico Pierantoni, Lorenzo Manfredini, Max Ravanello, Fabio Da Cataldo, (tromboni), Gianluca Benedetti (tuba), Luca Chiari (chitarra), Federico Rubin (pianoforte), Stefano Dellaporta (contrabbasso e basso elettrico), Simone Sferruzza, Andrea Grillini (batteria), Williamo Simone (percussioni), Alfonso Santimone (direttore musicale e live electronics). L'album prodotto da "Over Studio Records" di Ferrara è stato realizzato grazie alla collaborazione tra "Jazz Club Ferrara" e "Bologna Jazz Festival".
Tumblr media
3 notes · View notes
opera-ghosts · 4 years
Photo
Tumblr media
Edoardo Garbin (1865-1943) was an Italian lirico-spinto tenor who made a specialty of verismo roles during the late 19th and early 20th centuries.  Born to a farming family in Padua, the young Garbin showed musical promise from an early age.  He began working with celebrated bass Antonio Selva (creator of Silva in Ernani and Count Walter in Luisa Miller) in the mid-1880s.  Following Selva’s death in 1889, Garbin continued his vocal studies with Vittorio Orefice (teacher of Aureliano Pertile), who continued to build the young tenor’s technique.  Garbin’s debut occurred on September 6, 1891 at the Teatro Comunale in Vicenza as Don Alvaro in La Forza del Destino.  Within four months, Garbin was singing the Duke in Rigoletto at the Teatro San Carlo in Naples and in October of 1892, he was entrusted with the role of Don Fernando Guevara in the world premiere of Franchetti’s much heralded Cristoforo Colombo at Genoa’s Teatro Carlo Felice. Garbin continued his meteoric rise.  Less than a year and a half after his debut, he created the role of Fenton in the world premiere of Verdi’s final opera, Falstaff.  Was the young tenor really ready to take on such an assignment, though?  Verdi, it seems, had his doubts.  The great composer had originally tried to secure Angelo Masini for the role of Fenton but had to settle on Garbin when the legendary tenor proved to be unavailable.  Verdi coached the role with Garbin for a solid month, during which time the composer fired off a letter to publisher Ricordi, expressing his dissatisfaction.  Verdi complained that the tenor was simply not picking up the part quickly enough.  The composer stated that Garbin needed, “…a pedant who would teach him notes, tempo and clear words well.”  Verdi also complained to Ricordi of Garbin’s habit of spreading his final vowels.  “For example,” he wrote, “when he pronounces ‘che gli risponde alla sua parolaaa’, the ‘a’ is so open that his voice changes and seems to be somebody else’s.”  Somehow, composer and tenor managed to find the right mutual wavelength and Garbin sang in the opera’s premiere at La Scala on February 9, 1893.  Incidentally, the Nanetta to Garbin’s Fenton, Austrian born soprano Adelina Stehle (1860-1945), was to become the tenor’s frequent singing partner, as well as his wife. Garbin built a major career in Italy, but was never invited to sing in North America.  In fact, the English-speaking world seemed to have little use for Edoardo Garbin.  His one season in London (1908) was a total disaster, with one critic describing his Cavaradossi as “miserable”.  Luckily, much of Europe, including Germany, Austria, Russia, Poland, Spain and Portugal (not to mention South America) had a much greater appreciation for the tenor’s talents.  His repertoire included leading roles in such works as La Bohème, Tosca, Madama Butterfly, Manon Lescaut, Fedora, Adriana Lecouvreur, Andrea Chénier, Cavalleria Rusticana, Iris, Loreley, Mefistofele, La Gioconda, La Traviata, Rigoletto, Carmen, Manon and Lohengrin.  Garbin created the role of Milio Dufresne in the world premiere of Leoncavallo’s Zazà in Milan in November of 1900.  He also had the honor of creating four roles in operas which never entered the standard repertoire, Spiro Samara’s Rhea (Florence, 1908), Héllera by Italo Montemezzi (Turin, 1909), Giocondo Fino’s La Festa del Grano (Turin, 1910) and La Dubarry by Ezio Camussi (Milan, 1912).  After passing the age of 50, Garbin began to curtail his operatic performances.  After a final La Bohème at Florence’s Teatro Pergola in 1918, Garbin left the stage for good.  He retired to Brescia, where he passed away in 1943 at the age of 78.   Edoardo Garbin’s death marked the end of an era.  The tenor was the last surviving male singer to have premiered a Verdi opera. Edoardo Garbin made dozens of recordings between 1902 and 1913 for The Gramophone and Typewriter Company, Fonotipia and Columbia.  The tenor runs the gamut from truly stellar to almost hopelessly inept in these discs.  Some of Garbin’s recordings reveal careless musicianship (late entrances abound), a dull and colorless timbre (bringing to mind Verdi’s complaint about overly spread vowels) and painfully flat notes.  During introductions or between phrases he can frequently be heard coughing or clearing his throat.  When he is at his best, however (which is much of the time, to be fair), the tenor offers phrases of vocal and artistic eloquence that are truly breathtaking.
1 note · View note
funkymbtifiction · 7 years
Text
Current Requests
If you want to type one of these characters, please submit a post. :)
Rankin Bass holiday special characters
Robin from Original Teen Titans Series
Mr. Incredible, Elasticgirl, Dash, and Syndrome from The Incredibles
Kid flash from young justice
Life Is Beautiful - Guido Orefice
Randall from This Is Us, Annie from Community, or Marcia Clark in the first season of American Crime Story
The Road to El Dorado - Chel (I think ESFP), Tzekel-Kan (ENTJ), Chief Tannabok (ESFJ) and Hernán Cortés (TJ)            
Sebastian Smythe from Glee
Marcia Brady from  "Brady Bunch
Lara Croft from Tomb Raider Series
the main characters in the Darkest Minds book series
Never Let Me Go? (Miss Emily, Madame, Ruth, Tommy and Kathy)
Ryder from GTA San Andreas, Bowser Jr from super Mario and Knuckles and Vector Sonic Series
Hectór and Imélda (Coco)
Nancy Birch from Harlots
The Mick
bugs bunny incarnation from the loony tunes show
Lola Step in confessions of a teenage drama queen
Sesame Street characters
Wilhelmina Coke and Alfred Paget from ITV Victoria
17 notes · View notes
Photo
Tumblr media
Nuovo post su https://is.gd/8SqNQE
L’antichissima e nobile famiglia Imperiale, da Genova in Terra d’Otranto (terza parte)
Famiglia Imperiale di Genova. Nella tela è raffigurato Giovanni Vincenzo Imperiale con la sua famiglia(Domenico Fiasella-Giovanni Battista Casoni, 1642, olio su tela, Genova,
  di Mirko Belfiore
Di Andrea I (1647-1678), quinto marchese di Oria e secondo principe di Francavilla, le notizie pervenuteci sono poche. Sappiamo che nacque nel 1647 probabilmente a Francavilla e si sposò a Monaco con Pellina Grimaldi, figlia di Ercole principe di Monaco, marchese de Baux, dalla quale ebbe solo due figli, Michele e Maria Teresa Aurelia.
Rimase a lungo a Genova e successivamente si trasferì a Napoli e in seguito nel suo feudo salentino. Grandissimo benefattore, secondo le cronache, nella capitale partenopea dove si recò nel gennaio del 1678, egli “camminava sempre con un codazzo di storpi e affamati, i quali gli chiedevano aiuto e che egli sussidiava di larga moneta”. Dopo alcuni anni, “intronato dal rumorio di Napoli, stufo delle accoglianze, delle veglie, delle cortigianerie”, si ritirò a Francavilla dove preferì dedicarsi ai “tesori della sua beneficenza e pensava come provvedere ai bambini affamati e alla loro istruzione”. Alla sua morte lasciò scritto nel suo testamento, stilato il 25 novembre 1678 dal notaio Paolo Lamarino, che venissero elargiti numerosi legati pìì e “soprattutto duemila ducati per l’introduzione delle Scuole Pie” con lo scopo di istituire l’istruzione gratuita per i giovani e l’assistenza ai moribondi. Questa stessa filantropia animò e pervase anche gli altri componenti della famiglia.
Il fratello Ambrogio (1652-1678), di cui si rammenta la generosità verso la popolazione durante la carestia del 1672, nel suo testamento destinò un lascito di cinquecento ducati per creare una rendita che dovesse costituire la dote annua per “una zitella povera e pericolante nell’onore”, con clausola di sospensione e di passaggio della rendita all’istituzione pubblica, qualora fosse sorto “un Conservatorio di vergini o un rifugio di donne pentite”.
L’altro consanguineo Giovan Battista (1655-1729), una volta morto, lasciò parte della sua eredità per la fondazione di un Conservatorio accanto alla chiesa di San Nicola di Francavilla e per la realizzazione di un Monte di Pietà per i poveri, struttura che ancora oggi compie lo stesso servizio.
Cardinale Giuseppe Renato Imperiale
  Ma fu con Giuseppe Renato (1651-1737) che la potenza della famiglia Imperiale si consolidò ulteriormente all’ombra della veste purpurea. Dopo alcuni trascorsi genovesi e un barlume di carriera militare, egli, nel 1662, fu inviato insieme ai tre fratelli dallo zio Cardinale Lorenzo, il quale li collocò nel collegio ungarico-germanico sotto la protezione di papa Clemente X. La sua esperienza e la sua capacità in campo politico lo portarono a rivestire numerose cariche di prestigio, al servizio di numerosi Papi. Innocenzo XI, lo nominò suo tesoriere, Alessandro VII lo creò Cardinale il 13 febbraio del 1690 con la diaconia di San Giorgio in Velabro, spedendolo successivamente a Ferrara come suo legato, e infine Clemente XI, il quale lo inviò in qualità di suo consigliere privilegiato, a incontrare l’Imperatore Carlo VI d’Asburgo, giunto in Italia per riallacciare le relazioni con il papato.
Dopo la nomina legatizia di Ferrara arrivò, nel 1696, l’assegnazione di una delle cariche più importante con la quale Giuseppe Renato, seppe per quasi trent’anni, dimostrare il proprio rigore, competenza e cultura: la prefettura della Congregazione del Buon Governo. Il Cardinale non fu solo un abile diplomatico, ma fu uomo sensibile e colto. Creò un’importante biblioteca e fu “mecenate di letterati i quali lo tennero in molta estimazione e gli dedicarono molte opere”.
Nel conclave del 1730, a causa dell’età avanzata e del veto del re di Spagna Filippo V (1683-1724), non fu eletto papa. Malgrado i molti impegni romani, rimase pur sempre legato al feudo pugliese. Qui volle che dopo la sua morte fosse trasferita parte della sua biblioteca; qui appoggiò favorevolmente l’iniziativa del fratello Andrea riguardo alla fondazione delle Scuole Pie, legando a questa iniziativa ben cinquecento ducati e qui, per meglio raccogliere le ossa di San Renato, donate nel 1649 a Francavilla da Monsignor Capobianco, pensò di inviare un busto reliquiario d’argento commissionato a un valente orefice romano e giunto in città solo dopo la sua morte, avvenuta nel 1737.
Ritratto di Michele III Imperiali Seniore (Anonimo, XVIII secolo, olio su tela, Francavilla Fontana, Castello-residenza).
  Degno discendente fu Michele III Senior (1677-1738), sesto marchese di Oria e terzo principe di Francavilla, Grande di Spagna di prima Classe (1703), sposo di Irene Grimaldi: “addimostrò in sul principio buoni intendimenti e buon cuore”. L’immagine tramandataci di lui è quella di un giovane colto ed esperto umanista votato agli studi in legislazione civile ed ecclesiastica.
Laureato in “utroque iure”, riusciva a tener testa ai più dotti giuristi del tempo, dai quali era per questo molto temuto. Il carattere del Principe si rivela ancor oggi a noi, quando guardiamo il suo ritratto conservato nel palazzo di Francavilla. Un vivo senso degli antichi valori feudali, la volontà di tutelare ed accrescere il prestigio della casata, quel filantropismo, pregio della famiglia, unita a un temperamento impulsivo ed aggressivo, che gli costarono il carcere, animarono sempre gli eventi più importanti della sua vita: dal difficoltoso rapporto prima, con l’unico figlio Andrea II, nato nel 1697 a Francavilla e poi con il nipote Michele IV Juniore (1719-1782).
  Per la prima parte:
L’antichissima e nobile famiglia Imperiale, da Genova in Terra d’Otranto (prima parte)
Per la seconda parte:
L’antichissima e nobile famiglia Imperiale, da Genova in Terra d’Otranto (seconda parte)
0 notes
sinapsinews · 6 years
Text
Bob & Marys - Rocco Papaleo e Laura Morante - Criminali a domicilio
Una commedia leggera magistralmente interpretata da: Rocco Papaleo e Laura Morante
Napoli, 06 aprile 2018
Servisio di: Sergio Angrisano
Cast: Rocco Papaleo, Laura Morante, Massimiliano Gallo, Giovanni Esposito, Gianni Ferreri, Francesco Di Leva, Simona Tabasco, Antonino Iuorio, Andrea Di Maria, Enzo Restucci, Antonio Orefice, Tony Laudadio, Graziella Marina, Biagio Forestieri, Enzo Salomone
Per…
View On WordPress
0 notes
cuentapararol · 8 years
Text
Masterlist de faceclaims mayores de 60
Tumblr media
De repente te ha dado por buscarle padre a tu personaje de treinta-y-pico palos. Este señor debería tener por lo menos 60 años, ¿verdad? ¿O es que se te ha ocurrido la valiente y temeraria idea de meter a un abuelete en un foro lleno de críos? ¡Persevera! Estos personajes siempre dan mucha guerra dentro y fuera del rol, porque es bastante difícil encontrar un avatar para ellos. Por eso, bajo el corte encontrarás +100 faceclaims mayores de 60 años. ¡Por la diversidad de edad en rol!
Por último, esto me ha supuesto bastante esfuerzo, así que, POR FAVOR, no me robes el mérito haciendo copia-pega en cualquier otra parte. Si consideras que este post es de utilidad para otros y deseas compartirlo o vas a utilizarlo, rebloguéalo o haz click en el botón ‘me gusta’. Gracias. 
Recordad que si alguno conociera algún FC que no saliera en la lista, aportando su nombre mediante ask me haría un gran favor no solo a mí, sino a toda la comunidad rolera. Podéis colaborar siempre, en cualquiera de las masterlists.
Disclaimer: mayores de 70 en negrita; [♥] mis favoritos
MUJERES
Alfre Woodard, 1952
Anna Piaggi, 1931
Anna Wintour, 1949
Annette O'Toole, 1952 
Beatrix Ost, 1940 [♥]
Betty White, 1922
Beverly D'Angelo, 1951
Catherine Deneuve, 1943
Carmen Dell´Orefice, 1931 [♥]
Carine Roitfeld, 1954
China Machado, 1929
Cindy Joseph, 1952 [♥]
Daphne Selfe, 1928 [♥]
Diane Keaton, 1946
Dolores Forsythe, 1940 [♥]
Elizabeth Sweetheart, 1942
Eveline Hall, 1945 [♥]  
Franca Sozzani, 1950
Gillean McLeod, 1956 [♥]
Gitte Lee, 1935
Françoise de Staël, 1934
Grace Coddington, 1941
Gurmukh Kaur Khalsa, 1949
Helen Mirren, 1945
Helen Van Winkle, 1928
Holland Taylor, 1943
Iris Apfel, 1921 [♥]
Jacky O’Shaughnessy, 1948 [♥]
Jacquie Tajah Murdock, 1933
Jane Seymour, 1951
Jenni Rhodes, 1934
Jessica Lange, 1949
Joan Allen, 1956
Judi Dench, 1934
Kathy Bates, 1948
Laura Hutton,  1943
Leslie Winer, 1955
Linda Rodin, 1949
Lisskulla Ljungkvist, ??? [♥]
Maggie Smith, 1934
Mary Steenburgen, 1953
Meryl Streep, 1949
Pam Lucas, 1950
Pia Gronning, 1952 [♥]
Sarah Wiley, 1949
Sela Ward, 1956
Sharon Gannon, 1951
Susan Sarandon, 1946
Valerie Pain, 1943
Veruschka von Lehndorff, 1939
Victoria MacKenzie-Childs, ???
Vivienne Westwood, 1945
Zandra Rhodes, 1940
HOMBRES
Al Pacino, 1940
Andreas Kronthaler, 1952 [♥]
Anthony Hopkins, 1937
Aiden Shaw, 1966***
Bryan Cranston, 1956 [♥]
Charles Dance, 1946 [♥]
Chris Noth, 1954
Christopher Plummer, 1929
Christopher Walken, 1943
Clint Eastwood, 1930
David Gant, 1943
David Life, 1950 [♥]
Dennis Quaid, 1954
Denzel Washington, 1954
Deshun Wang, 1936 [♥]
Donald Sutherland, 1935
Ed Harris, 1950 [♥]
Hermann Bühlbecker, 1950
Ian McKellen, 1939
Jean Reno, 1948
Jeff Bridges, 1949 [♥]
Jeff Goldblum, 1952
John Goodman, 1952
Kevin Costner, 1955
Kurt Russell, 1951 [♥]
Liam Neeson, 1952
Mark Margolis, 1939
Michael Caine, 1933
Michael Keaton, 1951
Miles Better, 1956  [♥♥]
Morgan Freeman, 1937
Robert De Niro, 1943
Robert Redford, 1936
Ron Perlman, 1950
Pierce Brosnan, 1953
Philippe Dumas, 1951
Richard Gere, 1949
Samuel L. Jackson, 1958
Sean Connery, 1930
Sidney Poitier, 1927
Stellan Skarsgård, 1951
Tom Hanks, 1956
Tom Selleck, 1945  
Yun-Fat Chow, 1955
***Podría aparentar +60 años, aunque tiene menos.
47 notes · View notes
frontiera-rieti · 6 years
Text
"Il Piccolo Principe" al teatro dei Condomini
"Il Piccolo Principe" al teatro dei Condomini ------------------------- Il Piccolo Principe ci insegna ad occuparsi anche degli altri, a giudicare dai fatti e non dalle parole e sottolinea l’importanza dell’amicizia; questi sono i principi sui quali si basano la programmazione e le attività dell’Associazione “L’Albero delle Farfalle” Onlus.
I ragazzi della ludoteca “L’Albero delle Farfalle” ( Coan Sara, Di Filippo Ramona, Ermini Andrea, Filipava Alesia, Formichetti Stefano, Orefice Francesca, Pietrosanti Valentino, Tulli Francesco ) interpretano una rielaborazione teatrale de “Il piccolo principe” con la scenografia e la regia di Nadia D’Ammando e Rita Grillo. I cartelloni sono stati realizzati da Anna Di Silvestri. I narratori sono…
View On WordPress
0 notes
allnews24 · 8 years
Photo
Tumblr media
Orefice picchiato e rapinato. I ladri scappano con anello falso Ore di paura sabato sera per Andrea Tentoni, orefice di 60 anni di Riccione aggredito e rapinato sotto casa da due malviventi in via dei Gigli.
0 notes
opera-ghosts · 4 years
Photo
Tumblr media
Alfredo Costa (1874, Rome -1913, Naples) was an Italian operatic baritone who had an active international career from 1900 until his death in 1913 at the age of 39. He appeared in French and Italian language operas of the 19th century and early 20th century, performing throughout the Italian provinces, and in Brazil, Chile, France, Portugal, Ukraine, and the United States. He began his training at the Accademia Nazionale di Santa Cecilia under Antonio Cotogni in 1894. In 1900 he made his professional opera debut as Renato in Giuseppe Verdi's Un ballo in maschera at the Teatro Sociale in Pinerolo. That same year he portrayed Lescaut in Jules Massenet's Manon at the Teatro Nuovo in Mirandola. He remained active performing operas throughout the Italian provinces for the next decade. In 1901 he performed at the Teatro dell'Opera di Roma as Alfio in Cavalleria rusticana and Silvio in Pagliacci, and was seen at the Teatro Verdi in Sassari as Lotario in Ambroise Thomas' Mignon, De Siriex in Umberto Giordano's Fedora, and Rodolfo in Leoncavallo's La bohème. He also portrayed several roles on stage at the Teatro Metastasio in Prato that year, including Alfio, Escamillo in Carmen, and at the Politeama Rossetti in Trieste; including Marcello in Puccini's La bohème and Valentin in Charles Gounod's Faust. In 1903 Costa gave his first performances at the Teatro Massimo Bellini in Catania and at the Teatro Carignano in Turin as Marcello. In 1904 he made his debut at the Teatro Lirico in Milan as Michonnet in Francesco Cilea's Adriana Lecouvreur. He appeared in many operas at that house through 1906, including Cascart in Leoncavallo'a Zazà, the Count in Francisco José Lopez's Aben, Elio in Giacomo Orefice's Chopin, Gleby in Giordano's Siberia, Hermogenes in Lorenzo Filiasi's Manuel Menéndez, and Tassilo in Antonio Francesco Carbonieri's Editha. In 1905 he performed the role of Carlo Gérard in Andrea Chénier for his debut at the Teatro Grande in Brescia, and he performed the role of Figaro in Rossini's The Barber of Seville for his debut at the Teatro di San Carlo in Naples in 1906. In 1907 he was committed to the Teatro Reinach in Parma where he appeared as Cascart and Silvio. In 1908-1909 he was committed to the Teatro Verdi in Padova where he appeared as Cascart, De Siriex, and Figaro. In 1901 Costa gave his first performance outside of Italy at the National Theatre Bucharest as Silvio.  From 1901-1903 he was committed to the Teatro Nacional de São Carlos in Lisbon where he appeared as Caoudal in Massenet's Sapho, and reprised the roles of De Siriex, Marcello, and Silvio.  In 1902 he made his South American debut as Rossini's Figaro at the Teatro Apollo in Rio de Janeiro, followed by a reprisal at the Teatro Santana in São Paulo.  In 1903-1904 he was committed to the Odessa Opera where he appeared as Caoudal, Rossini's Figaro, and Puccini's Marcello.  In 1905 he performed the roles of De Siriex and Elio at the Théâtre de la Ville in Paris.  In 1908 he portrayed the role of Cascart for his debut at the São João National Theatre, and appeared in numerous operas at the Municipal Theatre of Santiago in Chile. In 1910 he performed the role of Scarpia in Puccini's Tosca at the Teatro Parisiana in Alexandria, Egypt.  In 1910 he joined the roster of the Chicago Grand Opera Company with whom he also toured frequently to the city of Philadelphia for performances at the Philadelphia Metropolitan Opera House. He remained with that company through 1912, performing such roles as Amonasro in Aida, Count di Luna in Rigoletto, Count Gil in Il segreto di Susanna, Lord Enrico Asthon in Lucia di Lammermoor, and Silvio in Pagliacci among others.  He died of nephritis in Naples in 1913. 
1 note · View note