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#Chiara Zamboni
marcogiovenale · 2 years
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plutôt la vie… plutôt la ville. premio roberto daolio per l’arte pubblica: domani a bologna
plutôt la vie… plutôt la ville. premio roberto daolio per l’arte pubblica: domani a bologna
Mercoledì 14 dicembre alle ore 16.00, nell’Aula Magna dell’Accademia di Belle Arti di Bologna, si svolgerà la premiazione dei vincitori dell’ottava edizione di Plutôt la vie… plutôt la ville. Premio Roberto Daolio per l’arte pubblica. L’evento vedrà la partecipazione di Luca Vitone, artista che lavora tra Milano e Berlino. Nella conferenza dal titolo Agire i luoghi, racconterà la sua esperienza…
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lamilanomagazine · 6 months
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Vicenza, "Taci, anzi parla", con Carla Lonzi per scoprire come sono cambiati bisogni, diritti e rappresentazioni delle donne
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Vicenza, "Taci, anzi parla", con Carla Lonzi per scoprire come sono cambiati bisogni, diritti e rappresentazioni delle donne.  Partendo dalla propria esperienza di femminismo e teatro, Patricia Zanco con Fatebenesorelle e con il gruppo FLUSSE, propone un nuovo progetto culturale e politico per Vicenza che alimenterà il dibattito tra le generazioni, abitando luoghi istituzionali, culturali e sociali della città quali Palazzo Cordellina, l'Odeo del Teatro Olimpico, il Giardino di Santa Corona, il chiostro della sede di Presenza Donna (in via San Francesco Vecchio 20) e Porto Burci. Gli incontri che si terranno dall'11 aprile al 4 luglio, tutti ad ingresso libero, sono realizzati in collaborazione con Comune di Vicenza, Consigliera di Parità della Provincia di Vicenza, Fondazione Monte di Pietà, Accademia Olimpica, CISL Vicenza, UIL Veneto, CGIL Vicenza, Casa di Cultura Popolare, Biblioteca Civica Bertoliana e Presenza Donna. «Carla Lonzi, storica dell'arte, lascia la sua professione per dedicarsi completamente alla causa del femminismo. Grazie al suo lavoro tante donne scopriranno se stesse, nella propria individualità e nelle relazioni fra loro e con l'altro sesso. A Vicenza, grazie all'idea forte e chiara di Patricia Zanco, attrice e autrice, della collaborazione di Flusse e delle tante partnership che hanno visto collaborare enti e istituzioni, molti dei quali parte della Consulta per le Politiche di Genere, siamo davvero felici di proporre un ciclo di incontri in occasione della ripubblicazione delle opere di Carla Lonzi. Un percorso di conoscenza della sua attualità sempre rivoluzionaria, e di noi stesse, nelle diverse età della vita, e nella nostra sempre cangiante, e 'costruenda', identità"» - commentano la vicesindaca con delega alla pari opportunità Isabella Sala e l'assessore alla cultura, al turismo e all'attrattività della città Ilaria Fantin. La voce di Carla Lonzi, ovvero i suoi scritti, interpretati dall'attrice e regista Patricia Zanco, solleciteranno l'immaginario delle e dei partecipanti che con la moderazione di FLUSSE potranno esprimersi in un dialogo aperto con le relatrici. L'incontro vedrà infatti l'approfondimento e le riflessioni di filosofe, politiche, ricercatrici e attiviste che di volta in volta accompagneranno il pubblico alla scoperta del pensiero di Lonzi e dell'evoluzione del femminismo, tra passato e presente. Il primo incontro è previsto per giovedì 11 aprile a Palazzo Cordellina con Annarosa Buttarelli, curatrice della recente riedizione delle opere di Carla Lonzi per la casa editrice La nave di Teseo, nell'ambito della collana La Tartaruga: «Carla Lonzi ha deciso di dare spazio alla vita vissuta dalle donne nel quotidiano, nei rapporti con gli altri, in ogni ambito dell'esistenza, e lo ha fatto con un rigore e un'attenzione pieni di ferocia ma anche di amore. I riverberi di quell'esplosione si sentono ancora oggi: Carla Lonzi continua a essere amata, letta e discussa, e a generare nuovi filoni di pensiero. Questo la rende una delle pensatrici più radicali e vive che abbiamo la fortuna di leggere, al di là di qualsiasi geografia e ordine di tempo». A seguire il 15 maggio a Porto Burci sarà presente la filosofa e redattrice culturale del quotidiano Il manifesto Alessandra Pagliaru; il 30 maggio all'Odeo del Teatro Olimpico la filosofa e politica Maria Luisa Boccia, presidente del Centro per la Riforma dello Stato; l'11 giugno nel chiostro della sede di Presenza Donna, in via San Francesco Vecchio 20, la filosofa co-fondatrice della comunità filosofica "Diotima" Chiara Zamboni. Il 25 giugno nel Giardino di Santa Corona saranno ospiti la filosofa Linda Bertelli e la ricercatrice e docente Marta Equi Pierazzini, in un appuntamento al quale seguirà nella Sala Lampertico del cinema ODEON la presentazione del documentario Alzare il cielo, voluto da Loredana Rotondo, per la regia di Gianna Mazzini. Il ciclo si concluderà il 4 luglio a Porto Burci con le ricercatrici indipendenti Valeria Mercandino e Daniela Pietta. "Taci, anzi parla" si propone di creare tempi e spazi di confronto per condividere esperienze collettive e personali, alimentare le relazioni in presenza, conoscere realtà e progetti del territorio. Capire se e come sono mutati i bisogni nel tempo, con quali azioni si fa riflessione e denuncia oggi, cosa hanno da imparare reciprocamente le pratiche del passato e quelle contemporanee. Gli incontri saranno un'occasione di formazione sui diritti delle donne, l'autodeterminazione femminile e di confronto sulle relazioni tra i sessi, concorrendo a creare una cultura personale e collettiva volta a contrastare la violenza di genere. «La voce e la libertà ce la siamo sempre presa al prezzo di lotte e conflitti - dichiara Patricia Zanco -. Questo progetto è iniziato mesi fa, a partire da un dialogo con la vicesindaca Isabella Sala, la consigliera comunale Luisa Consolaro e la consigliera di parità Francesca Lazzari. La sua realizzazione sarà possibile con FLUSSE, e con la collaborazione di Adriana Chemello per Accademia Olimpica, della Fondazione Monte di Pietà, di CISL Vicenza, UIL Veneto e CGIL Vicenza, della Casa di Cultura Popolare, di Biblioteca Civica Bertoliana e di Presenza Donna».... #notizie #news #breakingnews #cronaca #politica #eventi #sport #moda Read the full article
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tarditardi · 1 year
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FAM - Desenzano (BS), un settembre al massimo: 7/9 It's Folklor. Al mixer Antonio, Matteo Gurra 8/9 Hendrick's Night, 10/9 Aperitivo con Studio Più 
Che succede il 7 settembre '23 al FAM Desenzano, hot spot e ristorante d'eccellenza sul Garda? Una cena, un pranzo o un semplice aperitivo qui, di fronte alla magia del blu del Garda non si dimentica… ma il 7/9 si qualcosa di più. Ovvero, ecco forte e chiara l'elettronica internazionale del party It's Folklor. Tra i dj in console per questo evento ecco Antonio, Matteo Gurra e Lvca 1812.  E' un party decisamente up, tutto da vivere con gli amici in riva al lago. Perché il weekend può anche iniziare il giovedì sera. Dalle 19:30 alle 2.
L'8 settembre al FAM Desenzano ecco una Hendrikc's Night dedicata agli amanti del gin, mentre domenica 10 va in scena un aperitivo musicale con i dj di Radio Studio Più. 
Ecco poi già definiti altri eventi in questo spazio di qualità: 12 settembre I remember Yesterday con Radio Studio Più, 14 settembre Colazione da Tiffany 22 e 23 settembre Garda Gin Festival.
///
Come sa bene chi frequenta il locale, Fam Desenzano è un hot spot da frequentare all'ora dell'aperitivo, che qui emoziona sempre per la vista sul lago... e pure per i cocktail. E poi Fam Desenzano è un ristorante, all'altezza delle aspettative dei più esigenti. Ccco un appetitoso accenno al menu. Tra i piatti ecco Pancia di maiale, sfilacciato di maiale croccante, polenta fritta e sorbetto alla mela verde, un equilibrio di sapori tutto da scoprire. Oppure, Coniglio, foie gras glassato al cioccolato bianco, mugnoli selvatici e finocchio… O ancora, Ravioli fatti in casa con mousseline di rana pescatrice al pepe rosa, consommè di branzino, vongole e cime di rapa. E ovviamente, carne alla griglia. 
///
Al Fam,  a Desenzano (BS) va poi in scena da qualche settimana un menu tutto nuovo, che spazia dal pesce fresco alla carne alla griglia. E dopo cena, oltre a cocktail e drink, spesso ecco eventi musicali e non pieni di stile. Nello "slang" americano, Fam sta per famiglia, non solo come nucleo vero e proprio, ma indica un gruppo di amici legati tra loro da una stessa passione comune. La professionalità dei fratelli Guidetti, che insieme gestiscono il locale, si rispecchia proprio in questo termine che oltre a rimandare all'affiatamento della loro famiglia numerosa. Fam abbraccia gli ospiti facendoli sentire parte di quello che, più che un progetto imprenditoriale, è un vero e proprio stile di vita.
FAM - Desenzano (BS)
+39 030 9120281
Via Zamboni, 5 25015 – Desenzano del Garda (BS)
Chiuso il martedì
https://www.instagram.com/fam.lifestyle/
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FAM - Desenzano (BS), un settembre al massimo: 7/9 It's Folklor. Al mixer Antonio, Matteo Gurra 8/9 Hendrick's Night, 10/9 Aperitivo con Studio Più 
Che succede il 7 settembre '23 al FAM Desenzano, hot spot e ristorante d'eccellenza sul Garda? Una cena, un pranzo o un semplice aperitivo qui, di fronte alla magia del blu del Garda non si dimentica… ma il 7/9 si qualcosa di più. Ovvero, ecco forte e chiara l'elettronica internazionale del party It's Folklor. Tra i dj in console per questo evento ecco Antonio, Matteo Gurra e Lvca 1812.  E' un party decisamente up, tutto da vivere con gli amici in riva al lago. Perché il weekend può anche iniziare il giovedì sera. Dalle 19:30 alle 2.
L'8 settembre al FAM Desenzano ecco una Hendrikc's Night dedicata agli amanti del gin, mentre domenica 10 va in scena un aperitivo musicale con i dj di Radio Studio Più. 
Ecco poi già definiti altri eventi in questo spazio di qualità: 12 settembre I remember Yesterday con Radio Studio Più, 14 settembre Colazione da Tiffany 22 e 23 settembre Garda Gin Festival.
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Come sa bene chi frequenta il locale, Fam Desenzano è un hot spot da frequentare all'ora dell'aperitivo, che qui emoziona sempre per la vista sul lago... e pure per i cocktail. E poi Fam Desenzano è un ristorante, all'altezza delle aspettative dei più esigenti. Ccco un appetitoso accenno al menu. Tra i piatti ecco Pancia di maiale, sfilacciato di maiale croccante, polenta fritta e sorbetto alla mela verde, un equilibrio di sapori tutto da scoprire. Oppure, Coniglio, foie gras glassato al cioccolato bianco, mugnoli selvatici e finocchio… O ancora, Ravioli fatti in casa con mousseline di rana pescatrice al pepe rosa, consommè di branzino, vongole e cime di rapa. E ovviamente, carne alla griglia. 
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Al Fam,  a Desenzano (BS) va poi in scena da qualche settimana un menu tutto nuovo, che spazia dal pesce fresco alla carne alla griglia. E dopo cena, oltre a cocktail e drink, spesso ecco eventi musicali e non pieni di stile. Nello "slang" americano, Fam sta per famiglia, non solo come nucleo vero e proprio, ma indica un gruppo di amici legati tra loro da una stessa passione comune. La professionalità dei fratelli Guidetti, che insieme gestiscono il locale, si rispecchia proprio in questo termine che oltre a rimandare all'affiatamento della loro famiglia numerosa. Fam abbraccia gli ospiti facendoli sentire parte di quello che, più che un progetto imprenditoriale, è un vero e proprio stile di vita.
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sounds-right · 1 year
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FAM - Desenzano (BS), un settembre da vivere: 7/9 It's Folklor. Al mixer Antonio, Matteo Gurra 8/9 Hendrick's Night, 10/9 Aperitivo con Studio Più 
Che succede il 7 settembre '23 al FAM Desenzano, hot spot e ristorante d'eccellenza sul Garda? Una cena, un pranzo o un semplice aperitivo qui, di fronte alla magia del blu del Garda non si dimentica… ma il 7/9 si qualcosa di più. Ovvero, ecco forte e chiara l'elettronica internazionale del party It's Folklor. Tra i dj in console per questo evento ecco Antonio, Matteo Gurra e Lvca 1812.  E' un party decisamente up, tutto da vivere con gli amici in riva al lago. Perché il weekend può anche iniziare il giovedì sera. Dalle 19:30 alle 2.
L'8 settembre al FAM Desenzano ecco una Hendrikc's Night dedicata agli amanti del gin, mentre domenica 10 va in scena un aperitivo musicale con i dj di Radio Studio Più. 
Ecco poi già definiti altri eventi in questo spazio di qualità: 12 settembre I remember Yesterday con Radio Studio Più, 14 settembre Colazione da Tiffany 22 e 23 settembre Garda Gin Festival.
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Come sa bene chi frequenta il locale, Fam Desenzano è un hot spot da frequentare all'ora dell'aperitivo, che qui emoziona sempre per la vista sul lago... e pure per i cocktail. E poi Fam Desenzano è un ristorante, all'altezza delle aspettative dei più esigenti. Ccco un appetitoso accenno al menu. Tra i piatti ecco Pancia di maiale, sfilacciato di maiale croccante, polenta fritta e sorbetto alla mela verde, un equilibrio di sapori tutto da scoprire. Oppure, Coniglio, foie gras glassato al cioccolato bianco, mugnoli selvatici e finocchio… O ancora, Ravioli fatti in casa con mousseline di rana pescatrice al pepe rosa, consommè di branzino, vongole e cime di rapa. E ovviamente, carne alla griglia. 
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Al Fam,  a Desenzano (BS) va poi in scena da qualche settimana un menu tutto nuovo, che spazia dal pesce fresco alla carne alla griglia. E dopo cena, oltre a cocktail e drink, spesso ecco eventi musicali e non pieni di stile. Nello "slang" americano, Fam sta per famiglia, non solo come nucleo vero e proprio, ma indica un gruppo di amici legati tra loro da una stessa passione comune. La professionalità dei fratelli Guidetti, che insieme gestiscono il locale, si rispecchia proprio in questo termine che oltre a rimandare all'affiatamento della loro famiglia numerosa. Fam abbraccia gli ospiti facendoli sentire parte di quello che, più che un progetto imprenditoriale, è un vero e proprio stile di vita.
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Ecologia letteraria dell’immaginazione senza corpo
Ecologia letteraria dell’immaginazione senza corpo
Quando i libri sono di tutti e di nessuno. Un quaderno di lavoro condiviso su Elena Ferrante, ecologia e femminismo PRIMO Poco prima dell’estate la redazione di una rivista di critica e ricerca letteraria mi ha chiesto un contributo su un argomento che mi interessa molto, specie in questo momento che sto riflettendo in modo un po’ più accorto sulle mie scritture, quelle pubblicate, quelle…
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iannozzigiuseppe · 3 years
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Mirko Pettinacci (a cura di) - Prendersi cura. Ricerche e riflessioni in tempo di fragilità - Dehoniane
Mirko Pettinacci (a cura di) – Prendersi cura. Ricerche e riflessioni in tempo di fragilità – Dehoniane
Prendersi cura Ricerche e riflessioni in tempo di fragilità a cura di Mirko Pettinacci  Descrizione Il nostro modo di stare nel mondo è intimamente connesso con la cura che abbiamo ricevuto e con quella che riserviamo agli altri per conservare la vita, farla fiorire e riparare le ferite dovute alla fragilità e alla vulnerabilità.L’essenzialità del “prendersi cura” si svela nella molteplicità…
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matkomakto · 4 years
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How was it to be a volunteer in Italy?
In this post I want to describe my experience as an AIESEC volunteer in Bologna (I posted a lot during this period on my Instagram). My project was related to SDG4, or in other words Quality Education. The name of my NGO is EduChange. What I did in practice was teaching English and giving presentations about Poland and Polish culture to Italian children at the age of 9-10 (and once 14, but that’s a different story). I will put a line now, so that if you’re not interested you won’t have to scroll like crazy.
ARRIVAL
I don’t want to describe the whole procedure of applying, it’s very easy and nothing really happens. Before you leave you have two meetings - one in your local AIESEC and the other via Internet with the one you’re going to. My journey starts on January, 17th. In the morning I entered a bus to Kraków, from where I departed at 4pm to Venice, and then to Bologna. Venice welcomed me with rain (I got a little cold because of that, but Gripex saved my life once again) and so did Bologna. The whole journey took 26 hours (yes, I went by bus and you can’t judge me). Somewhere on my way my first host-mum, Mary, messaged me wishing me a good journey and asking if I was safe (and in this sentence you have everything about this woman - always kind and caring <3). A few hours later, my other host-mum, Chiara, who was supposed to take me from the station messaged me too. At the station I was welcomed by Chiara and Matilde, one of my new sisters (in general, now I have 3 sisters and 1 brother). In the car I met Davide, dad, and Carlotta, my other sister (or daughter, as some people would say). After a short conversation, I realised we were in the house of Mary, where I was about to spend next 3 weeks of my life. I was tired af, but it’s understandable, I think. I messaged my buddy, Marie Claire (oh, haven’t told you about her — a buddy is a person from bolognese AIESEC, who takes care of you, a kind of nanny I’d say) and my manager, Sofia. And then I had dinner and went to sleep. I was sleeping from 14.00 till 11.00 on Sunday. I had no idea what would happen next.
FERRARA
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I woke up when nobody was at home. It was a bit creepy tbh. On the table I found a note “We’ll be home at 12, eat anything you want” (I didn’t, my stomach was still acting as if I were in the bus). When the whole family, it means — Mary, Andrea, Athina and Achille, came back, they told me “We’re going to Ferrara”. I thought “What is Ferrara?”. It’s a beautiful town near Bologna, where we spent an amazing afternoon. I didn’t know anything about this town, and even if Mary and Andrea tried their best as guides, I spent a whole evening using Google Maps to identify objects I had seen. Among them were the Cathedral, Palazzo Muncipale, Castello Estense, Palazzo dei Diamanti and Via delle Volte. I ate a delicious cake, which name I don’t remember, filled with Nutella. Achille kept complaining “Maddalena’s cake is the best!” (they all  ok, almost all called me Maddalena, which is Italian version of Magdalena). In the evening we played all three in the living room and I was texted by Serena, an English teacher from one schools I was going to teach in, also one of my best bolognese friends. With her message I became both excited and anxious about the next day.
FIRST DAY(S)
All the anxiety disappeared when I entered the first school. The children were so lovely and cheerful that I fell in love with them (in a good meaning ofc) instantly. On the first lesson I was just sitting and doing nothing. Then, Serena came, and I was helping her to answer children’s questions during a final test. Believe me, there were hundreds of them. I came home tired, but happy. And finally I became hungry and ate everything I was offered (I always have a problem with eating far from home). The next day meant another school. It was less pleasant as a building, as Mary described it - it looked more like a hospital. Nevertheless, both the teachers and the students again were pure love. In the canteen I sat with 5 boys, who were supposed to make an interview with me. I felt as if I had been watching Familiada live. Then, one of the teachers came to our table hugging one boy saying “Ask him as often as you can. He’s my son”. Lovely, isn’t it? XD In the next class two girls came to me, giving me a drawing (I have it still in my diary). When I asked in Italian if it was for me, I heard a loud, full of shock “LEI CAPISCEEEEEEEEE”. One of the funniest things during these first days is that nobody knew I spoke Italian, and seeing their faces as they discovered it was a very entertaining activity. Wednesday was my day out, I’ll describe it later. On Thursday and on Friday I went to the third school. I ended up in Athina’s class and believe me, it’s really hard to be in one class with your sibling. Fun fact, both English teachers in that school are Rosannas, which confused me a bit these days.
DISCOVERING BOLOGNA
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Finally, on my free Wednesday I got an opportunity to go to the centre. I remember my heartbeat when the bus no.13 entered the centre, it was fulfilling of a dream I made as a 13-year-old girl. I walked through Via d’Azeglio and found myself in Piazza Maggiore. Do you remember that scene from Home Alone, where Kevin realises he’s home alone and walks along screaming as crazy? It was me at the moment (but I screamed internally, don’t be scared). I entered Basilica (which I loved and I came back there several times, even twice on the same day). When I went out, I met Marie Claire. She was my guide that day, we had a great time as she showed me Bologna and its 6 secrets (google it). Later I was supposed to go on an AIESEC meeting (there were 2 meetings and Global Village). I continued my trip around city centre from Saturday till Monday, even if the weather wasn’t as great as on Wednesday. Also, on Saturday we spent a few hours “occupando Italia in un Irish pub” with other volunteers. On that day I discovered KIKO Milano, which is now my #1 makeup brand, I’m addicted to it, sorry if I’m a disappointment.
WEEK #2
I was about to write “Nothing interesting really happened”. But damn, I survived a power shortcut in one of the schools, I ate a true Italian pizza and gelato for the first time, I prepared 120 minutes of lesson in 5 minutes because the teacher was absent, I got engaged into “International Mother Tongue Day” organised by one of my schools, I bought a pair of beautiful shoes, I started to enjoy my new social life (volunteers, ily’all and miss y’all <3) and I managed to organise my first trip completely on my own. If that’s nothing then I don’t know what it is. Oh yes, my famous trips, or as I heard from some people “you have too much money”. Let’s remember the first one.
ROME
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No matter how hard I try to overcome it, the very first thing I remember about Rome is the pain in my feet. If you’re ever in Rome, please children, don’t go there in brand-new shoes and try not to walk 21,5 km in a single day. As a true Polish, I will start with complaining. I waited 1,5h for a bus and it didn’t have a machine to buy tickets, as they have in Bologna (Bologna-Rome 1:0). On Saturday, despite not the best weather, I made a beautiful trip from Basilica Papale di Santa Maria Maggiore, through Colloseum, Forum Romanum, Altare della Patria, Palazzo Colonna, Fontanna di Trevi, Piazza Navona, Castel Sant’Angelo to the Vatican City and its museum (I have an illegal photo from Sistine Chapel, but shh). My friends volunteers, who also were in Rome, wanted me to go with them to Trastevere, but believe me, I was dying. The next day I did the check out before 8am and I enjoyed empty Rome on Sunday morning, it was amazing. I visited Trinità dei Monti. It was almost empty, @turbinis​ told me I was very lucky, so I will make you see how my luck looks like:
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INDEED.IT.WAS.EMPTY.AND.ONE.HOUR.LATER.I.CAME.BACK.THERE.AND.IT.WAS.FULL.OF.PEOPLE.
WEEK #3
In one class there was a Polish boy. Whenever I saw him, he was yelling “CZEEEŚĆ” and whenever I told something about Poland all the children looked at him in the way “Do you confirm what she’s saying?” This week also brought me two great memories with my bro, Achille. He was sick and out of school and this week he was supposed to be back. He was a bit depressed and thought he would have to study all night. Oh, I forgot about the deep existential question he asked me two weeks before: “Have you ever loved someone on this Earth?”. Deep, you must admit. Another time, he was watching cartoons. When his cartoon ended, they started a cartoon for younger kids. He got offended, switched off the tv and took off the battery from the remote control, because “he won’t watch things for babies”. I remember that one day I became extremely hungry and the next day I went to Café Zamboni (coming back from Pinacoteca, which was amazing btw) and ate so much, that I could barely walk XD. I started realising that I want to go to Erasmus here. It was also a week of Sanremo, I remember with laugh how Athina tried to show her dad the performance of Achille Lauro and poor babbo was running away from her and her phone (I was team Gabbani, although now, when I’m writing this, I hear a loud “FAAAAAI RUMOOORE QUIIIII”). On Friday I got compliments from Rosanna and Rosanna for being a good teacher. They really liked how I had substituted Rosanna#1 the week before. Having my wings grown, I started my next trip, using Frecciarossa for the first time.
NAPLES
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Although you may not believe it, it was the first time I had seen the sea. Moreover, I saw it for the first time in the same place as did Elena Greco in “L’amica geniale”, but I realised it a few weeks later. Getting out of the hostel, I went down Via Toledo, Galleria Umberto I, Castel Nuovo to Piazza del Plebiscito. I swear, I will fight anyone who says that Naples is dirty/ugly/both. Also, everyone was telling me about thieves, but somehow I didn’t get stolen. After I finished a gelato on Piazza, I went to the sea. It was one of the most beautiful feelings I’ve ever experienced. I thought “Screw all the sightseeing, you will do it tomorrow. Enjoy the sea today”, and so I did. I followed Lungomare all the time, passing along Castel dell’Ovo to the Mappatella beach. As it was the first time I saw the sea, the beach was also a whole new experience. Kids, never ever go to the beach in winter shoes, did you know? Because I didn’t. Probably I would watch a sunset there, but I got a bit scared with all those theft-stories and I was in the hostel before it got dark (I watched the sunset on Piazza del Plebiscito though). On Sunday I went from Santa Maria del Carmine, via Via San Biagio dei Librai and Via dei Tribunali to the Cathedral, Piazza Nazionale and train station. I arrived in Bologna at 11pm tired, but happy.
WEEK #4
In the middle of my stay, I moved to my second host family. At the beginning it was a bit weird (just like every time you change your life 180°). Everything changed the next evening, when I stayed home alone with my sisters and their nanny. We had a great time playing games and joking. Although I’m still ashamed that I lose in Mario, which was the game of MY childhood :C. That week another AIESEC meeting took place. Even two meetings, because on February, 14th there was a Global Village. It was a great event, even if I couldn’t enjoy it till the end, because the next day I had to wake up early. For the train. Btw, it was a Valentine’s Day, wasn’t it? I received some sweet cards from my students and it made my heart melt. After school we met with Marie Claire, who showed me something that now I miss a lot - tigelle.
FLORENCE
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I woke up with a strong “oh shit” feeling. But as I realised I’m going to Florence, I got up and got ready in 20 minutes. Everyone was still sleeping, though I woke up Chiara when I tried to open the door. It was a cursed day for trains, I think. The train to Florence had too few wagons (I was assigned #9, but there were only 7, though they let me in) and the train from Florence was 40min delayed (I got into precisely on time I should get off in Bologna). I spent a wonderful day, mostly contemplating Il Duomo. Seriously, I took 42 photos of it, which makes almost a half of all photos taken in Florence. I can’t resist to put here at least one:
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When I arrived to Ponte Vecchio, I saw a beautiful exhibition of jewelry. Really, it was so beautiful, that I couldn’t stop watching it. I even took a photo of it. As I started to continue my trip I said to myself “Magdalena, you will regret it till the end of your life!” So I came back and bought one bracelet. For 130€. Do I regret it? No. Would I regret if I hadn’t bought it? Yes. I will even show it to you.
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One of the most important highlights is the visit to Capelle Medicee - if you ever go to Florence, go there, it costs only 2€ if you’re below 25 (or 26 idk). I enjoyed an amazing view from Giardini Boboli, saw another Neptun Fountain (like, Italians, aren’t you done with them yet???) and took a rest in front of Santa Croce. As a nice finish, I watched the sunset by the Cathedral.
WEEK #5
That Sunday (yes, now I start with Sunday, why not) Chiara woke me up early in the morning and we went to Matilde’s training (she plays rugby and btw Athina plays tennis and Carlotta does skating, I’m really proud of them). After the match (Matilde’s team won ofc) we went to Chiara’s parents. Oh my, I had never thought that people who had never seen me before would treat me as if I were their granddaughter, because that’s what I felt. I don’t remember if I ever had such a dinner, in such an atmosphere. I miss nonna’s tortellini, no one will ever prepare me better ones. In the evening, we played Dixit (a bit of Katowice flashback), the best game ever and don’t even try to say something different. Monday and Tuesday were the days of saying goodbye, since next week these days were supposed to be free. On Wednesday I spent a nice afternoon/evening with Heloísa, my Brasilian friend. We both didn’t know then that we will miss going out so much. On Thursday and on Friday I was a bit sick, I don’t know whether it was just a cold, a beginning of flu or covid-19, which everyone believes me to have had. Nevermind, on Saturday I was completely well.
SAN LUCA
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San Luca is a sanctuary located on a hill near Bologna. You can go there on foot, through 666 “portici”. So did I with my host-mom Chiara and Carlotta. It was a beautiful, sunny day. I remember Carlotta running fast up the stairs and being tired when we went down. My sister has a big, pure heart. She gave her chocolate to a homeless man. Also, on that day she became my daughter. At least for the woman in the souvenir shop. (If you ask about Matilde, she was on a soccer game with her dad)
WEEK #6 HOW IT ALL COLLAPSED
Here, I should describe my last week in Italy. But I won’t.
It all started on Sunday morning. I had bought train tickets to Venice and Rimini a few days before. Chiara said “Do you know, there are more and more cases of coronavirus in Venice, in the evening there will be an official communicate. Consider not going there tomorrow”. All I said was “Okay.”. But really, I had no fear of this virus, I even thought I would take advantage of it, because panic means it will be less crowded, no? In the afternoon I went to the centre. In Piazza Maggiore, Via dell’Indipendenza and near the Two Towers people were celebrating the end of the carnival. As I don’t like crowded spaces, I went for a walk near Via San Vitale and Strada Maggiore. As the sun started to set, I decided to go back home. I received a message from AIESEC members that all schools in Emilia Romagna are closed. “A whole free week, cool” I thought. But as the new messages appeared I realised, that there would be no Venice tomorrow. They wrote “Please, don’t travel”. But then it was not my problem. I wanted to get into a bus, but somehow all the bus stops were empty. I had to go back on foot. Have I mentioned that I lived about 5 km from the centre? So, it was a long walk. As I walked, I tried to think what I would do for a whole week as probably the girls will go to grandparents’ and Chiara and Davide have their works. With Chiara we made a decision, I have to go back to Poland. We contacted a few members, about an hour later I had new bus tickets on my phone. We went to a supermarket, it was as if a war was coming. 5 minutes before closing the shop was full of people. And empty on shelves a few minutes later. At 10pm we drove to grandparents to leave the girls there. It was one of the hardest farewells in my life. You can ask why, they are not even your family. Maybe because I remember Carlotta’s words, when they both occupied the whole sofa and I asked “Oh, there’s no longer place for me, is there?” she answered “There will always be a place for you here”. Maybe because I remember Matilde’s head on my shoulder when we were on the way. Maybe because I remember how grandma treated me as her real granddaughter giving me some food and her confitures to Poland. Maybe because all these people showed me more familiar love and affection in these 5 weeks than I received from my real family. Maybe because they still text me asking how I’m doing. Maybe.
I stayed awake till 3am, making my suitcase and handbags. On Monday I went to school, which was closed, to make a closing meeting and to say goodbye to my first host-family. I went for a last coffee and pizza to my favourite restaurant nearby and came back home. I watched tv all the afternoon and had a farewell-pizza as a supper (2 pizzas in a day, very healthy, Magdalena). On Tuesday at 6am I was in a bus heading to Prague and then to Kraków. Instead of watching the sea in Rimini, I was watching some fields somewhere between Kraków and my town.
To make a happy end, it was the time of my life, I’d write something better here but it’s almost 1:30am when I write this, so sorry :C
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paoloxl · 7 years
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Non è utile fare di tutta l’erba un fascio, dissolvendo fatti e fenomeni differenti nella categoria omogenea della “repressione”. Non si può pensare a una regia unica o comune, né tantomeno a un Leviatano compatto che si dirige senza contraddizioni verso una forma più autoritaria. Non serve nascondere dietro l’istintivo grido d’allarme (e vendetta) scomposizioni e conflitti che percorrono lo spazio delle istituzioni. Detto ciò, al di là delle categorie della volontà o della scelta, alcune delle operazioni di polizia realizzate nelle ultime 48 ore – nella loro quantità e nelle loro indirette connessioni – restituiscono una traccia da seguire per vedere alcune caratteristiche della forma di governo che sta emergendo in quest’Italia di Pd, Lega e 5 Stelle. I tre partiti principali che, con differenze spesso solo occasionali e di dettaglio, si contendono da anni i voti della paura, alimentando gli istinti più beceri attraverso retoriche razziste, legalitariste e criminalizzanti. Torino: Corteo del 1 maggio Cariche, feriti e tre fermi (due minorenni) per proteggere il nulla della passerella istituzionale. Un folto schieramento di celere ha spezzato il corteo, pretendendo di bloccare l’entrate in piazza San Carlo della componente autorganizzata e conflittuale. È partita, immediata, una carica a freddo contro quella parte di corteo Bologna, via Zamboni 22, h 12 circa (2 maggio) L’università chiude l’aula studio autogestita di giurisprudenza, aperta dagli studenti in seguito allo sgombero violento della biblioteca del 36, alcune settimane fa. In quell’occasione, la polizia era entrata nei locali dell’università, in mezzo a ragazze e ragazzi che studiavano, manganellando a destra e a manca. Erano seguiti scontri in serata e, nei giorni successivi, assemblee e cortei con migliaia di studenti. La risposta dello Stato? Arresti, fogli di via e divieti di dimora. Già ieri mattina, però, gli studenti hanno riaperto l’aula studio autogestita, mettendola nuovamente a disposizione di tutti gli universitari. Milano, Stazione Centrale, h 15 circa (2 maggio) Blindati, volanti, uomini in divisa e in borghese, a piedi o cavallo, in elicottero o con i cani accerchiano il principale snodo ferroviario della città lombarda. Obiettivo: i negri. Gli accessi laterali della stazione vengono chiusi. Rimane aperto quello al centro. Se sei bianco e biondo esci come nulla fosse, se sei marrone o giù di lì viene fermato, perquisito, devi dare i documenti e i tuoi dati vengono spediti in centrale. Centinaia di migranti sono setacciati in questo modo. Il Questore dice che 52 tra loro vengono portati in Questura, all’Ufficio Immigrazione. Secondo “Repubblica”, in molti vengono fermati perché non avevano ritirato il permesso per motivi umanitari. Nessuna menzione ad eventuali arresti (e alle relative cause), da nessuna parte. Ce ne sono stati? Intanto, i principali media mainstream trasmettono l’operazione in diretta e l’immancabile Salvini si presenta in stazione a farsi un video-selfie, incontrando un ragazzo che (giustamente) lo invita ad andare un po’ più in là, a piazzale Loreto. Prima che l’operazione si concluda, Lega e 5 Stelle plaudono all’intervento della questura. Il segretario del Pd cittadino e una parte della giunta, in particolare l’assessore alla sicurezza Carmela Rozza, e tutto il centro-destra si augurano che non sia un’azione occasionale e che ne seguano molte altre, in serie. Il sindaco Sala, invece, lamenta di non essere stato avvisato: l’unico problema è la competenza e la paternità dei rastrellamenti, sembra. Torino, varie occupazioni abitative, h 6.30 (3 maggio) Digos, celere e ROS (Raggruppamento operativo speciale che si occupa di criminalità organizzata e terrorismo) si presenta alla porta di alcune abitazioni private e di tre occupazioni torinesi: l’Asilo di via Alessandria, le case occupate di corso Giulio e via Borgo Dora. Sei compagni anarchici vengono arrestati e trasferiti in carcere. Le notizie sono ancora incomplete, ma pare che su di loro pendano denunce molto pesanti: oltre a danneggiamento, resistenza e oltraggio a pubblico ufficiale, anche quella di sequestro di persona. Le accuse risalirebbero a un presunto accerchiamento di una volante della polizia dopo una serata all’Asilo. Oltre a realizzare gli arresti, gli agenti perquisiscono a fondo i diversi spazi, mentre alcuni occupanti sono barricati sui tetti, alla ricerca di bombolette spray utilizzate per scritte sui muri e sanzionamenti. Infine, all’Asilo staccano il gas e distruggono porte e finestre. L’indagine è coordinata da Antonio Rinaudo, uno dei due eredi di Caselli e accanito persecutore dei No Tav, nonostante le ripetute smentite ricevute dai suoi teoremi persino in sede processuale. Chiara Appendino, sindaca M5S, si affretta a ringraziare polizia, carabinieri e procura. Pisa, Limonaia-Zona Rosa, h 7.30 (3 maggio) Avevano occupato meno di un mese fa, il 7 aprile scorso, sull’onda delle mobilitazioni contro la violenza sulle donne e del movimento Non Una Di Meno. Avevano creato una zona “safe” e femminista, in un periodo in cui quasi ogni giorno si registra un caso di femminicidio e non si contano nemmeno quelli di violenza fisica e psicologica sulle donne. Avevano iniziato a mettere a disposizione della città sportelli legali contro l’obiezione di coscienza e la violenza ostetrica, a discutere in gruppi di autocoscienza e a organizzare domeniche di socialità con gli abitanti del quartiere e con i migranti dei centri della Toscana, a costruire assemblee cittadine e dibattiti collettivi sulla violenza, lo sfruttamento, il sessismo. Stavano facendo tutto questo e lo stavano facendo bene. Poi ieri mattina sono arrivati celere, digos, blindati, vigili del fuoco, polizia provinciale e municipale, guardia di finanza. Hanno cinto d’assedio, quasi fosse un’operazione di guerra, lo spazio delle donne. E lo hanno sgomberato, restituendolo all’abbandono in cui versava da più di quattro anni. Tanti gli attestati di solidarietà piovuti sugli occupanti, da parte di associazioni e gruppi di cittadini, locali e non. Tra questi uno molto particolare: il comunicato dell’autore del restauro dell’edificio. L’architetto Alessandro Baldassarri ha firmato un testo in cui esprime la grande gioia di aver visto resuscitare, per mano di quei giovani, l’edificio abbandonato dalle istituzioni, accusando dello sgombero tutti i diversi livelli dell’amministrazione. Nel pomeriggio, dopo un corteo e un’assemblea pubblica, ragazze e ragazzi hanno occupato il municipio. Roma, Trastevere, h 12 circa (3 maggio) Di tutti i fatti, questo è certamente il più drammatico. Purtroppo, niente potrà restituire la vita di un uomo, spezzata dall’idiozia del decoro, della caccia all’abusivo. Durante uno dei tanti blitz del nucleo speciale della Polizia Locale di Roma Capitale è morto mattina Nian Maguette, un lavoratore di 54 anni. Gli agenti sostengono se ne sia andato a causa di un crepacuore, nonostante quella macchia di sangue sulla strada, che gli amici continuavano a indicare. “È caduto e ha sbattuto la testa”, dicono alcuni. “L’hanno investito agenti in broghese con la moto, è caduto e ha sbattuto la testa”, gridano altri. Poco importano i dettagli della storia: Nian è stato ucciso da una retata dei vigili deputati a proteggere il decoro della città, persino contro chi quella città la vive. E, a volte, finisce per trovarci la morte. L’altro ieri la sindaca Raggi prometteva più efficienza nel controllo dei mercatini abusivi e la riorganizzazione dei reparti con questo compito. Pare che soltanto il decreto Minniti abbia rimandato l’effettività del piano della giunta. Di questa vita infranta per il sequestro di qualche borsone sappiamo ancora poco. Intorno ad essa, almeno per il momento, tacciono gli sciacalli di turno e i profeti del decoro urbano, chi accusa le Ong di salvare vite in mare e chi minaccia di bombardare i gommoni usati per raggiungere porti che dovrebbero essere sicuri. Ma evidentemente continuano a uccidere. Roma Assessorato alle politiche sociali ( 5 maggio) Violente cariche della polizia sotto l’assessorato alle politiche sociali questa mattina 5 maggio 2017 a Roma, dove i movimenti per il diritto all’abitare stavano manifestando per chiedere soluzioni abitative a chi è stato sgomberato o sfrattato e non trova risposte da parte delle istituzioni al cronico problema della casa nella capitale.   Bologna, Milano, Torino, Pisa, Roma, le sciacallate di Salvini, le dichiarazioni dei 5 Stelle, le decisioni, le azioni e le leggi del Pd disegnano traiettorie inquietanti della brutalità dell’azione di governo e di polizia. Traiettorie legittimate e sostenute da un livello di dibattito pubblico e politico quantomai pericoloso, trasmesso a reti unificate. Traiettorie che in primo luogo lasciano segni indelebili sui corpi estranei, neri di carnagione o di rabbia. Non resta che lottare! da DinamoPress
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rassegnaflp · 5 years
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Un’appassionata politica del desiderio
Un’appassionata politica del desiderio
TEMPI PRESENTI. A proposito de «La carta coperta. L’inconscio nelle pratiche femministe». Un libro a cura di Chiara Zamboni con saggi di Ida Dominijanni, Lia Cigarini, Manuela Fraire e altre. La psicoanalisi, rivolta al corpo e alla sessualità, indagava l’autocoscienza e l’origine del disagio
di Stefania Tarantino, ilmanifesto.it, 23 gennaio 2020
Come si fa a cambiare il mondo senza cambiare la…
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lamilanomagazine · 10 months
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A Milano "Music Week" dal 20 al 26 Novembre 2023
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A Milano "Music Week" dal 20 al 26 Novembre 2023. IL PROGRAMMA DI MERCOLEDÌ 22 NOVEMBRE INCONTRI SPECIALI CON GLI ARTISTI Alle 16.00 CCCP - FEDELI ALLA LINEA al Teatro Fontana Alle 19.00 ARIETE al Teatro dei Filodrammatici GIOLÌ & ASSIA in Casa Milano Music Week talk e dj set powered by Spotify Rinasce l’iconica etichetta EMI Records Italy: talk e party in Torneria PANEL "Causa Rai-Vessicchio: cosa cambia per la musica in tv" con BEPPE VESSICCHIO presentato da NUOVO IMAIE "Music is future, future is music" con LYOR COHEN presentato da FIMI “Artisti, musica e promo: la strategia multi-formato su YouTube” presentato da YouTube "Spotify presenta GLOW: ascolta le voci della comunità LGBTQIA+" presentato da Spotify Nel distretto di via Tortona gli appuntamenti di Carosello Records “Carosello Fest – Musica, birrette e chiacchiere intelligenti” Tra i concerti: Francesco Libetta, I Ministri, POLO G, The Sherlocks, Meg Programma completo su questo link e su quest'altro link Tanti gli eventi in programma domani, mercoledì 22 novembre, per la Milano Music Week, promossa e fortemente voluta da Comune di Milano - Assessorato alla Cultura, ASSOCONCERTI, ASSOMUSICA, FIMI - Federazione Industria Musicale Italiana, NUOVO IMAIE e SIAE - Società Italiana degli Autori ed Editori, con il patrocinio del Ministero della Cultura, sotto la direzione artistica di Nur Al Habash (direttrice della Fondazione Italia Music Lab) e con la curatela speciale di Francesca Michielin. Main sponsor di questa edizione UniCredit, UniCredit Allianz Vita e UniCredit Allianz Assicurazioni. Due gli incontri speciali domani con gli artisti. In esclusiva per la Milano Music Week i CCCP - Fedeli alla Linea, il gruppo punk che ha trasceso il fenomeno musicale per scavare nell’immaginario collettivo sociale e culturale, si raccontano al Teatro Fontana alle ore 16.00 per celebrare 40 anni dall’uscita dell’ep “Ortodossia”, festeggiamenti cominciati con la mostra a Reggio Emilia "Felicitazioni! CCCP - FEDELI ALLA LINEA 1984-2024", il relativo libro e la raccolta “Felicitazioni!”. Sul palco Giovanni Lindo Ferretti, Massimo Zamboni, Annarella Giudici, Danilo Fatur con Giulia Cavaliere. Alle ore 19.00 la cantautrice Ariete è protagonista al Teatro dei Filodrammatici della registrazione del podcast "ARIETE meets Venticinque: un podcast dal vivo a teatro" presentato da Lifegate e Rockit. Con lei sul palco Dario Falcini, Giacomo De Poli, Marco Rip. Casa Milano Music Week in Torneria Tortona sarà aperta dalle ore 10.00. Il primo appuntamento è dedicato alle scuole del Comune di Milano, in collaborazione con NUOVO IMAIE. - I panel cominciano alle ore 12.15 con "Musica nei Film e nelle serie TV: come monetizzare i diritti connessi" presentato da SCF, con Carlo Tinuper, Guido Dall’Oglio, modera Davide Poliani; - alle ore 14.15 ospite speciale Beppe Vessicchio per "Causa Rai-Vessicchio: cosa cambia per la musica in tv" presentato da NUOVO IMAIE con Massimo Benini, Sergio Cerruti, Dario De Cicco, Andrea Miccichè, Beppe Vessicchio, modera Francesco Prisco; - alle ore 15.00 “Artisti, musica e promo: la strategia multi-formato su YouTube” presentato da YouTube, con Chiara Santoro, Marga Romero de Avila, introduce Lyor Cohen; - alle ore 15.15 "Diritti e welfare per chi lavora nel mondo della musica: conoscere il presente per cambiare il futuro" presentato da La musica che gira, Studio Metis, Fondazione Centro Studi Doc; - alle ore 16.15 "Music is future, future is music. A conversation with Lyor Cohen, Global Head of Music, Google and YouTube" presentato da FIMI, con Lyor Cohen, modera Marta Cagnola; - alle ore 16.15 “’Lezioni di Kayrós’ di Emmanuel Exitu: Universal Music incontra la comunità Kayrós di don Claudio Burgio" presentato da Universal Music, con Daniele Demartini, don Claudio Burgio, Emmanuel Exitu, modera Paola Gallo; - alle ore 18.15 "Spotify presenta GLOW: ascolta le voci della comunità LGBTQIA+" con Bel Aztiria, Carla Armogida, Giolì & Assia, Asteria, Kaput e Yosef, per proseguire poi con l’aperitivo impreziosito dal dj set di Giolì & Assia Sempre in Torneria Tortona, sarà protagonista anche l’iconica etichetta EMI Records Italy, parte di Universal Music Group, tornata con l’obiettivo di supportare gli artisti nello sviluppo della propria visione affinché possano lasciare un segno culturale. “Signing culture”, oltre ad essere il titolo del panel che organizza (con Michele Nudo, Lorenzo Prestia, Camilla Grassi, modera Greta Scarselli), è la parola chiave per rappresentare il passato, il presente e il futuro di questa celeberrima label con l’obiettivo di raccontare storie, persone ed emozioni. Dalle 21.15 EMI Records Italy terrà uno showcase che vedrà protagonisti i talenti Kid Yugi, Nerissima Serpe, Germo67 e Kuremino. RTL 102.5, radio ufficiale della MMW, seguirà gli eventi con collegamenti in diretta da Torneria Tortona e copertura social. Da domani fino a venerdì 24 novembre dalle 16.45 alle 20.10 uno speciale tram storico, appositamente allestito in chiave musicale, porterà per le strade del centro concerti live e dj set presentati da UniCredit, UniCredit Allianz Vita e UniCredit Allianz Assicurazioni. Mercoledì l’appuntamento è con Rossana De Pace, Dario Comparini e il dj set di Kharfi. Da domani 22 novembre il Distretto Tortona ospiterà anche Linecheck Music Meeting and Festival (BASE, via Bergognone, 34), prodotto da Music Innovation Hub e Main Content Partner della MMW. La prima giornata sarà tutta dedicata al tema dell’edizione #ManyKisses, concepito per celebrare la diversità e la molteplicità della musica, una comunità “poliamorosa” che cresce attraverso il dialogo continuo tra i suoi membri. Un omaggio all’eccezionale unione creativa di Cristina Moser e Maurizio Arcieri, noti come Krisma, duo tra i più rivoluzionari della scena musicale italiana. Molte realtà hanno organizzato eventi speciali intorno alla Milano Music Week in tutta la città. Nell’ambito di Milano come Music City di riferimento a livello europeo, domani si terrà al Base EMEE - European Music Exporters Exchange, il network europeo degli uffici music export, coordinati da Italia Music Export, per un focus sul mercato musicale italiano e la sua industria. Continuano gli appuntamenti con le etichette discografiche, LaTarma Records che aprirà i suoi uffici agli artisti e Carosello Records che quest’anno ha organizzato in collaborazione con Est Radio una tre giorni di talk, workshop, live showcase, dj set e occasioni d’incontro “Carosello Fest – Musica, birrette e chiacchiere intelligenti”, nella sede di Est Radio. Sony Music Publishing Italia terrà un panel a 21 House of Stories Navigli incentrato su BeatStars, il marketplace n°1 al mondo per la licenza e la vendita di beat online. A seguire ci sarà l’opportunità per il pubblico di partecipare a degli “speed date” con A&R di Sony Music Publishing, produttori e professionisti, tra cui un rappresentanti di BeatStars e Boh Magazine. Anche l’educational partner Master in Comunicazione Musicale – ALMED terrà un panel all’Università Cattolica Del Sacro Cuore di Milano dal titolo “Il successo nella musica: cos’è e come funziona” con Gianni Sibilla, direttore del Master e Veronica Corno, responsabile eventi speciali e comunicazione di F&P Group. Apre la mostra “WHO ARE YOU: La mostra d’arte dedicata ai The Who” allo spazio Ex Fornace, un omaggio alla band che quest’anno celebra i sessant’anni di carriera. Molti gli appuntamenti con gli artisti in tutta Milano. In Santeria I Ministri raccontano “Per un passato migliore” in occasione del decennale dell’album. All’Ostello Bello si esibiscono in orario aperitivo Viaggi Andromeda e Monterosa e nell’atelier di Fioriartificiali si tiene il concerto di LOGO. Gli eredi Bosso e Sony Music presentano live alle Officine Meccaniche il primo progetto dedicato al repertorio per piano solo di Ezio Bosso grazie al lavoro di trascrizione di uno dei migliori pianisti italiani nel mondo Francesco Libetta. Modera Alessio Bertallot. Raissa Pardini, tra i migliori graphic designer dell’industria musicale, tiene un workshop in occasione degli appuntamenti di Today at Apple. Tanti i live alla sera, tra cui: POLO G all’Alcatraz, The Sherlocks al Circolo Magnolia, Meg in Santeria Toscana 31, Mario Biondi al Teatro Lirico Giorgio Gaber, Okkervil River con Will Sheff all’Arci Bellezza Tutto il programma è consultabile al seguente link Per ogni evento sono indicate le modalità di prenotazione o di acquisto della prevendita. Patrocinatore Istituzionale: Ministero della Cultura. Linecheck Music Meeting and Festival è Main Content Partner della MMW. Partner: A.F.I. Associazione Fonografici Italiani, EMUSA, Evolution, FEM Federazione Editori Musicali, PMI - Produttori Musicali Indipendenti e SCF. Main sponsor: UniCredit, UniCredit Allianz Vita e UniCredit Allianz Assicurazioni. Educational partner: Master in Comunicazione Musicale/ALMED (Università Cattolica), SAE Institute, Scuola Mohole, Scuola APM e Alma Mater Studiorum - Università di Bologna. Sponsor: TicketOne, Amazon Music, M.A.S.T powered by Believe, Spotify, Vevo, YouTube. Radio ufficiale RTL 102.5. Media partner: Rockol, Rolling Stone Italia, Rockit, Cosmopolitan, belive, Mi-Tomorrow, Cromosomi, Billboard Italia. Si ringraziano i technical partners Torneria Tortona, Archiproducts e Santeria. Si ringrazia l’hospitality partner 21 House of Stories Hotel. L’immagine della Milano Music Week 2023 è curata da Pop-Eye Studio. Con il supporto di YES MILANO... #notizie #news #breakingnews #cronaca #politica #eventi #sport #moda Read the full article
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tarditardi · 1 year
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Al FAM - Desenzano (BS) ecco It's Folklor, Aperitivo con Studio Più e Colazione da Tiffany
Che succede il 24 agosto al FAM Desenzano, hot spot e ristorante d'eccellenza sul Garda? Si sente forte e chiara l'elettronica internazionale di It's Folklor. Tra i dj spesso in console per questo evento ecco Antonio Battaglia, Matteo Gurra e Lvca 1812.  
Domenica 27 agosto ancora una bella collaborazione con Radio Studio Più, questa volta con un aperitivo divertente e musicale.
Il 31 agosto è al Fam Desenzano è la volta di Colazione da Tiffany. party ormai ben conosciuto sul Garda per la sua atmosfera scatenata... e informale. Possibilità di riservare: tavoli, lettini, baldacchini. Il tramonto non c'è bisogno di prenotarlo, quello è disponibile per tutti. Ingresso  in lista 10€ con consumazione, 15€ (con. cons.) tutti gli altri non in lista o dopo le 20:00. In console artisti come  O' Neal Ephraim ed Arienne, sempre capaci di stupire con il loro sound originale, all'altezza delle situazioni internazionali più sofisticate.
///
Ccme sa bene chi frequenta il locale, Fam Desenzano è un hot spot da frequentare all'ora dell'aperitivo, che qui emoziona sempre per la vista sul lago... e pure per i cocktail. E poi Fam Desenzan è un ristorante, all'altezza delle aspettative dei più esigenti. Ccco un appetitoso accenno al menu. Tra i piatti ecco Pancia di maiale, sfilacciato di maiale croccante, polenta fritta e sorbetto alla mela verde, un equilibrio di sapori tutto da scoprire. Oppure, Coniglio, foie gras glassato al cioccolato bianco, mugnoli selvatici e finocchio… O ancora, Ravioli fatti in casa con mousseline di rana pescatrice al pepe rosa, consommè di branzino, vongole e cime di rapa. E ovviamente, carne alla griglia. 
///
Al Fam,  a Desenzano (BS) va poi in scena da qualche settimana un menu tutto nuovo, che spazia dal pesce fresco alla carne alla griglia. E dopo cena, oltre a cocktail e drink, spesso ecco eventi musicali e non pieni di stile. Nello "slang" americano, Fam sta per famiglia, non solo come nucleo vero e proprio, ma indica un gruppo di amici legati tra loro da una stessa passione comune. La professonalità dei fratelli Guidetti, che insieme gestiscono il locale, si rispecchia proprio in questo termine che oltre a rimandare all'affiatamento della loro famiglia numerosa. Fam abbraccia gli ospiti facendoli sentire parte di quello che, più che un progetto imprenditoriale, è un vero e proprio stile di vita.
FAM - Desenzano (BS)
+39 030 9120281
Via Zamboni, 5 25015 – Desenzano del Garda (BS)
Chiuso il martedì
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Al FAM - Desenzano (BS) ecco It's Folklor, Aperitivo con Studio Più e Colazione da Tiffany
Che succede il 24 agosto al FAM Desenzano, hot spot e ristorante d'eccellenza sul Garda? Si sente forte e chiara l'elettronica internazionale di It's Folklor. Tra i dj spesso in console per questo evento ecco Antonio Battaglia, Matteo Gurra e Lvca 1812.  
Domenica 27 agosto ancora una bella collaborazione con Radio Studio Più, questa volta con un aperitivo divertente e musicale.
Il 31 agosto è al Fam Desenzano è la volta di Colazione da Tiffany. party ormai ben conosciuto sul Garda per la sua atmosfera scatenata... e informale. Possibilità di riservare: tavoli, lettini, baldacchini. Il tramonto non c'è bisogno di prenotarlo, quello è disponibile per tutti. Ingresso  in lista 10€ con consumazione, 15€ (con. cons.) tutti gli altri non in lista o dopo le 20:00. In console artisti come  O' Neal Ephraim ed Arienne, sempre capaci di stupire con il loro sound originale, all'altezza delle situazioni internazionali più sofisticate.
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Ccme sa bene chi frequenta il locale, Fam Desenzano è un hot spot da frequentare all'ora dell'aperitivo, che qui emoziona sempre per la vista sul lago... e pure per i cocktail. E poi Fam Desenzan è un ristorante, all'altezza delle aspettative dei più esigenti. Ccco un appetitoso accenno al menu. Tra i piatti ecco Pancia di maiale, sfilacciato di maiale croccante, polenta fritta e sorbetto alla mela verde, un equilibrio di sapori tutto da scoprire. Oppure, Coniglio, foie gras glassato al cioccolato bianco, mugnoli selvatici e finocchio… O ancora, Ravioli fatti in casa con mousseline di rana pescatrice al pepe rosa, consommè di branzino, vongole e cime di rapa. E ovviamente, carne alla griglia. 
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Al Fam,  a Desenzano (BS) va poi in scena da qualche settimana un menu tutto nuovo, che spazia dal pesce fresco alla carne alla griglia. E dopo cena, oltre a cocktail e drink, spesso ecco eventi musicali e non pieni di stile. Nello "slang" americano, Fam sta per famiglia, non solo come nucleo vero e proprio, ma indica un gruppo di amici legati tra loro da una stessa passione comune. La professonalità dei fratelli Guidetti, che insieme gestiscono il locale, si rispecchia proprio in questo termine che oltre a rimandare all'affiatamento della loro famiglia numerosa. Fam abbraccia gli ospiti facendoli sentire parte di quello che, più che un progetto imprenditoriale, è un vero e proprio stile di vita.
FAM - Desenzano (BS)
+39 030 9120281
Via Zamboni, 5 25015 – Desenzano del Garda (BS)
Chiuso il martedì
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Nasce Nina il podcast della SIL
Nasce Nina il podcast della SIL
NINA nasce per rilanciare parte del materiale audio prodotto dalla ricerca SIL e di presentare contenuti nuovi implementando l’attitudine alla comunicazione che ha sempre contraddistinto il lavoro di ricerca della Società Italiana delle Letterate. Dopo mesi di progettazione sono molto felice di annunciare la pubblicazione della prima puntata di NINA il podcast della Società Italiana delle…
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tmnotizie · 5 years
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MACERATA – Non a Voce Sola, rassegna di letteratura, poesia, filosofia, musica, spegne le sue prime 10 candeline e lo fa dando il via all’edizione 2019 che promette fuoco e fiamme nonché, come sempre, di essere luogo di riflessione sull’identità femminile e spazio pensato per il dialogo fra i generi.
Per questa importante ricorrenza, la direttrice artistica Oriana Salvucci ha deciso di invitare la filosofa, che è stata un po‘ l’ispiratrice dell’intera rassegna e dei suoi temi dal 2010 ad oggi, Luisa Muraro, che il 29 giugno alle ore 18, nel cortile di Palazzo Conventati a Macerata, dialogherà con la scrittrice Lucia Tancredi sul tema che da il la al fil rouge di quest’anno, Al mercato della felicità.
“Nel confronto delle idee – afferma l’assessora alla Cultura, Stefania Monteverde –  cresce una cultura del rispetto e della tolleranza. È la nostra risposta ai discorsi dell’odio che in troppi coltivano. Per questo sono molto importanti gli incontri che in questi dieci anni Non A Voce Sola ha promosso, portando a Macerata grandi pensatrici di questi tempi, un contributo per la crescita di una società  più consapevole e democratica, dove le donne e gli uomini possano coltivare insieme quell’accoglienza  della diversità delle idee e dei linguaggi che è fondamento del nostro vivere insieme”.
Il tema scelto, il mercato della felicità, è il provare con tutti sé stessi a partecipare all’agone – presso gli antichi greci, il luogo in cui si svolgeva una gara, un combattimento – e a trovare la propria felicità. Al centro della riflessione della Muraro vi è il desiderio di ognuno a cercare, a tentare, anche se le proprie forze sono percepite come insufficienti, a compiere l’impresa. L’importante non è uscire vittoriosi, ma non rinunciare a tentare, a cercare di accaparrarsi con le proprie forze la propria misura di felicità.
Luisa Muraro sembra davvero la persona giusta per raccontare al pubblico di Non a Voce Sola questo incredibilmente importante ed irrinunciabile concetto come ricorda Oriana Salvucci.
“Al mercato della Felicità è il fil rouge della Rassegna al suo decennale – afferma la direttrice artistica – al mercato della felicità è la sintesi e il distillato di tutti i fil rouge dei 10 anni di Non a Voce Sola. E come se il desiderio, l’impossibile, l’ordine simbolico, il corpo politico delle donne, la genealogia femminile, la forza delle donne, la potenza delle donne trovassero compimento al mercato della felicità.
E’ ribadire la centralità del desiderio, dell’anelito di colui che cerca e che come la filatrice innamorata si mette in fila al mercato della felicità. Non importa l’inadeguatezza dei nostri mezzi, l’importante è tentare, è non smettere di contrattare, la realtà non è indifferente al desiderio , e se anche in quel mercato non possiamo trovare soddisfazione si possono aprire nuovi ordini di significato, si può talvolta fessurare il muro dell’impossibile con la sola forza del desiderio, si possono aprire passaggi, del resto si dice che le donne abbiano un dialogo intimo e fecondo con l’impossibile.
Un desiderio grande e la percezione della propria inadeguatezza spiega bene la parabola di non a Voce Sola, di un manipolo di donne animate da un desiderio autentico che percepivano  la inadeguatezza dei propri mezzi , ma hanno tentato. Non a Voce Sola è una scommessa vinta al mercato della felicità, e il non aver arretrato di fronte alla inadeguatezza, è, come dice Luisa Muraro, l’essersi messe in fila perché amici e nemici, avessero potuto dire, anche loro ci hanno provato.
Non amo guardarmi indietro, ma la grandezza del percorso fatto mi riempie di gioia. Non amo guardarmi indietro, ma talvolta è necessario, talvolta lo richiedono le circostanze. Il 2019 è l’anno del decennale di Non a Voce Sola e non posso dimenticare la sua prima edizione, un manipolo di donne che avevano un desiderio forse troppo grande e non commisurato con i mezzi a disposizione, un desiderio debordante di creare uno spazio in cui pensarsi e pensare il mondo da un punto di vista femminile partendo dalla propria esperienza e da se stesse con guide autorevoli del panorama nazionale e internazionale.
Non volevamo creare rumore o disturbo, non volevamo cambiare il mondo, eravamo ben ancorate alla effettualità che il mondo fosse il loro posto, ma volevamo iniziare un percorso di conoscenza all’interno del pensiero femminile e riannodare i fili di un rapporto fra generazioni di donne, forse raccogliere una eredità.  Una rassegna, ci sembrò il gesto più immediato,  amandola  con la necessità e l’urgenza delle cercatrici di senso.
Abbiamo sempre pensato alla rassegna come  ad un viaggio, non il viaggio della  viandante, non il viaggio come risolvimento della contingenza,  ma il viaggio della viaggiatrice , il viaggio come apertura sul significato dell’ essere al mondo in un corpo sessuato a cui fin dalla nascita appartiene il senso della parzialità. Fin dalla nascita siamo immessi  immediatamente in un sistema di significati, di attribuzioni,  ma anche di vincoli, divieti e prescrizioni differenziati.
Nasciamo al mondo già con un destino che nulla a che fare con quello che sono i nostri desideri, le nostre aspettative, il nostro bisogno di senso. Un sistema di significati che scambiamo,spesso, per l’ordine naturale delle cose, quando, invece è generato dalla cultura in cui siamo immersi e che abbiamo introiettato. Il percorso è stato lungo e appassionante, a volte faticoso, a volte sono state necessarie delle mediazioni, ma mai abbiamo abbandonato la risoluzione iniziale, mai abbiamo perso quel desiderio grande che ci animava.
E già come tante filatrici di lana siamo andate al mercato della felicità e ci siamo messe in fila, consce che ciò che conta è l’aver tentato e il continuare a tentare, perché l’obiettivo è la grandezza su questa terra, non vi sono obiettivi trascendenti se non la conoscenza di se stesse e l’assecondare un desiderio grande che al vaglio della realtà può anche subire uno scacco, ma lo scacco del reale può aprire un oltre e un altrove dove la perdita può essere un guadagno.
Si possono aprire altri ordini di rapporti e quello che può sembrare un salto nel buio è, invece un passaggio, del resto si dice che le donne abbiano un dialogo intimo e fecondo con l’impossibile. Luisa Muraro docet.”
Nata a Montecchio Maggione nel 1940, Luisa Muraro ha conseguito una brillante laurea in filosofia della scienza e aveva ben avviata la sua carriera accademica presso l’università di Milano, facendo ricerca sul rapporto tra filosofia e linguistica, secondo la scuola di De Saussurre. Capovolgimenti politici degli anni ’70 e ricerca personale, che mirava a dare il suo contributo per un miglioramento della società, la spingono ad interrompere bruscamente la carriera universitaria per dedicarsi all’insegnamento nella scuola dell’obbligo, cercando di gettare le basi per un modello di scuola e di educazione efficace ma non autoritaria.
Contemporaneamente conosce Lia Cigarini e Daniela Pellegrini, e aderisce umanamente ed intellettualmente ai loro gruppi femministi della second wave, che riconoscono il sessismo dominante nella società loro contemporanea e cercano di elaborare proposte culturali e pratiche per ottenere riconoscimento del femminile e opportunità. Decide insieme a loro di fondare un luogo che è divenuto un’istituzione per chiunque voglia approcciare alla conoscenza del percorso storico-filosofico sull’identità femminile, ovvero la Libreria delle Donne di Milano, la prima libreria che ha tentato e tenta di presentare al pubblico l’altra metà del mondo in ogni ambito dello scibile umano, metà che spesso rimane (ancora oggi) appena raccontata.
Negli anni ’80 Luisa Muraro è tornata a insegnare una nuova filosofia del femminile all’Università di Verona e ha fondato con intellettuali del calibro di Adriana Cavarero, Wanda Tommasi e Chiara Zamboni la Comunitá Filosofica Femminile Diotima, la più grande comunità filosofica tutt’ora esistente dedicata al pensiero femminile in Italia.
I libri che raccontano l’evoluzione del pensiero filosofico della Muraro e della sua opera a favore del genere femminile sono tantissimi, tra i più noti L’Ordine simbolico della Madre, Lingua materna e scienza divina, Le amiche di Dio, Dio é violent* e il celeberrimo Al mercato della felicità.
Ad intervistare questa ospite eccezionale vi sarà un’altra scrittrice d’eccezione, ovvero la biografa e romanziera Lucia Tancredi. Pugliese di origine, la Tancredi ha imparato ad amare le Marche e le loro spigolature scrivendo il libro Racconti di viaggio. Le città d’arte della marca maceratese, e ha così deciso di avviare qui la sua attività culturale con la rivista Ev, Mensile di scrittura ricreativa.
La sua naturale inclinazione a vedere oltre la materia, l’ha portata ad abbracciare il progetto di due biografie su due mistiche della storia della chiesa, Monica d’Ippona, a cui ha dedicato il libro Io, Monica, e Hildegard von Bingen, a cui ha dedicato il volume Ildegarda, la potenza e la grazia. Ha successivamente affinato questa indagine dell’invisibile e dedicato le sue forze a raccontare le vite nascoste e il tormento di due personaggi oscuri eppure essenzialmente giganteschi, Giulia Schucht, moglie di Antonio Gramsci scoperta e mirabilmente ritratta ne La vita privata di Giulia Schucht, e Lorenzo Lotto, il pittore veneto che cercò fino in fondo di vedere Dio oltre ogni materia e pennellata che la Tancredi racconta nel romanzo L’Otto.
Fresca della pubblicazione della sua ultima fatica editoriale, dal titolo Gargano negli occhi, libro sensoriale e carnale dedicato alla sua terra d’origine, Lucia Tancredi sarà al fianco di Luisa Muraro e tenterà anche stavolta di scavare oltre i veli della coscienza, per regalare al pubblico di Non a Voce Sola il cuore dell’esperienza di vita della filosofa e teorica del femminismo.
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linguistlist-blog · 5 years
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Confs: Simply Not? Ways to Strengthen Negation
Program: May 21, 2019 - Dipartimento di Filologia Classica e Italianistica - Aula Forti Via Zamboni 32, 40126 Bologna 9:45-10:15: Chiara Gianollo and Caterina Mauri (Bologna) – Ways to strengthen negation 10:15-11:15: Johan van der Auwera (Antwerp) and Tamirand Nnena De Lisser (U. Guyana) – Negative concord in Englishes and English-based Creoles, with a focus on Jamaican Creole 11:15-11:45 coffee break 11:45-12:45: Patrícia Amaral (Indiana) – Neg http://dlvr.it/R4jcZk
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