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#Francesco Dalessandro
marcogiovenale · 4 months
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libridine 2024 allo studio campo boario: dal 24 maggio
>>> allo Studio Campo Boario, viale del Campo Boario 4/a <<< Incontri a cura di Domenico Adriano, Alberto D’Amico, Marco Giovenale  Programma   Ritorno, di Gabriella Pace Data: 24 maggio (ore 18.30) Edizioni il Labirinto Presentano: Barbara Carle e Domenico Adriano Aenigma di Alberto D’Amico (Ifix). Mabuya di Camilla Liconti e Ludmilla Adriano Nakaema Data: 24 maggio (ore 21) con Alberto D’Amico,…
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cutulisci · 1 year
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All’azzurro mitissimo, al vago volo che v’appare e vi sosta ammaliato, al vento che lievissimo spira, al caso che solo avvenne, al dopo che non c’è né ci sarà
Francesco Dalessandro
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stilouniverse · 1 year
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Annuario della Poesia in Italia nel 2022
I LIMONI A cura di Francesco De Nicola Gammarò edizioni Articoli di: Danila Boggiano – Carla Boroni – Maria Teresa Caprile – Valentina Colonna – Fabio Contu – Francesco De Nicola – Giuseppe Grattacaso – Francesco Napoli Recensioni di: Domenico Adriano – Danila Boggiano – Paolo Bonini – Barbara Carle – Elvio Ceci – Mariella Cioffi – Valentina Colonna – Fabio Contu – Francesco Dalessandro –…
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paper---airplane · 5 years
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Miele segreto è amore
se mi guardi o ti penso.
Quando mi baci e abbracci
è fuoco che divampa e brucia. 
Francesco D'alessandro
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paoloxl · 6 years
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Caso Cucchi, risolto il giallo della doppia annotazione. Un carabiniere depone: «Me la dettò il maresciallo Mandolini»
«Ho cambiato l’annotazione di servizio sulle condizioni di salute di Stefano Cucchi la sera del suo arresto riscrivendola sotto dettatura del maresciallo Roberto Mandolini il quale mi disse che la prima versione non andava bene». Il racconto dell’ennesima udienza, la prossima sarà già il 14 febbraio, inizia con un’altra ammissione. A parlare il carabiniere Davide Antonio Speranza, che il pm Giovanni Musarò aveva già interrogato lo scorso dicembre nell’ambito dell’inchiesta bis sui falsi e sui depistaggi, sentito oggi al processo in Corte d’assise che vede imputati cinque militari dell’Arma per l’omicidio di Stefano Cucchi e le manovre di occultamento messe in atto nell’immediatezza.
Mandolini, il maresciallo dei tre carabinieri imputati per omicidio preterintenzionale (ossia Francesco Tedesco, Alessio Di Bernardo e Raffaele D’Alessandro, ndr), è imputato per falso e calunnia (insieme a Vincenzo Nicolardi, ndr): fu lui, come riferito da Speranza a far cambiare la versione su quanto avvenne il 15 ottobre dopo l’arresto di Cucchi che dopo essere stato fermato per droga, fu picchiato nella caserma del Casilino e poi trasferito in quella di Tor Sapienza. La seconda annotazione risultata datata il 16 ottobre ma, come ha riconosciuto oggi il militare dell’Arma, fu redatta dopo la morte di Cucchi, avvenuta il 22 ottobre al Sandro Pertini, e venne dettata da Mandolini alla presenza del carabiniere Vincenzo Nicolardi, anche lui sotto processo per calunnia.
Tutte queste cose però Speranza le dice solo ora, mentre non disse nulla sulla modifica delle due annotazioni quando fu sentito dal primo pm Vincenzo Barba, quello che puntò tutto sul mix tra malasanità e botte della penitenziaria, all’indomani della morte del geometra trentunenne e neppure quando sotto processo in assise tra gli imputati, oltre a medici e infermieri dell’ospedale, figuravano tre agenti di polizia penitenziaria, poi assolti.
Nelle prime intercettazioni effettuate dagli stessi carabinieri “stranamente” è stata omessa la famigerata telefonata nella quale il militare Nicolardi diceva «magari morisse, li mortacci sua…». Non si sa chi è il portatore di “spirito di corpo” che abbia effettuato e trasmesso le intercettazioni al pm Barba. Altra anomalia: un’interpretazione trascritta ma senza registrazione su supporti magnetici. Già dall’inizio delle investigazioni c’era il sospetto che alcune registrazioni fossero state omesse o meglio che alcune non fossero state inserite. Le intercettazioni di fine 2018 evidenziano i contatti tra alcuni testi e colleghi dell’Arma che cercano di indurli a edulcorare le dichiarazioni.
Speranza, dunque, oggi non ricorda granché delle condizioni di Cucchi ma conferma che il maresciallo Mandolini gli chiese espressamente di cestinare la relazione di servizio che aveva redatto insieme a Nicolardi, e lo stesso Mandolini gli avrebbe dettato la nuova relazione dove si dichiara che Cucchi dava in escandescenze. A margine della nuova stesura una nota a mano: «Bravi!». La prima relazione Speranza non la cestina e la tiene per sicurezza. «A me è stato chiesto di farla, un maresciallo me lo ha chiesto e io ho obbedito». In quei giorni fu convocato anche dal comandante di compagnia Unali per relazionarlo sul caso ma oggi è vago non ricorda nemmeno quell’incontro e chi altro fosse con lui. Quando Fabio Anselmo, e gli altri legali di parte civile, gli chiederanno perché nella prima inchiesta non ha deposto sulla prima nota da “cestinare”, con fatica dirà di averci pensato solo dopo l’inizio della seconda inchiesta. «Ero in servizio da due mesi, ero giovane e inesperto e mi fidai di Mandolini e Nicolardi che erano più anziani e più esperti di me» afferma ora il militare dell’Arma che all’epoca, dice, non sapeva nemmeno cosa volesse dire “dare in escandescenze”.
E si torna a parlare del corpo di Stefano davanti ai genitori e alla sorella Ilaria, visibilmente commossi. Sul corpo di Stefano «sicuramente c’erano due fratture vertebrali» a livello lombo-sacrale, entrambe «recenti» e «contemporanee», ha spiegato alla corte Carlo Masciocchi, professore ordinario di Radiologia dell’Università di L’Aquila ed ex presidente della Società italiana di Radiologia medica, sentito oggi nel processo. Masciocchi nel 2015 fu autore di una consulenza tecnica per conto dell’avvocato Fabio Anselmo, legale di parte civile, poi confluita agli atti dell’odierno processo, dove appunto rilevava la presenza delle fratture. Tant’è che oggi è stato sentito in aula, dopo essere stato chiamato a chiarimenti dal pm Giovanni Musarò. «Nel giugno 2015 – ha detto Masciocchi – l’avvocato Anselmo mi chiese la disponibilità a visionare del materiale radiografico su Cd». Quale il contenuto? «Una lastra di colonna vertebrale dell’Ospedale Fatebenefratelli in formato jpeg; immagini Tac total body multistrato eseguita circa 40 giorni dopo la riesumazione; immagini con tecnica Cone Beam, una sorta di panoramica sofisticata. Sicuramente c’erano due fratture vertebrali, una del corpo S4 (quarta vertebra sacrale) e l’altra nel corpo L3 (terza vertebra lombare). La frattura S4 certamente si trattava di una frattura recente, e, quando dico recente, intendo una frattura prodotta in un arco temporale stimabile in massimo 7-15 giorni; la frattura L3 si tratta anch’essa di una frattura recente. Morfologicamente può affermarsi che sono contemporanee, prodotte da un unico evento traumatico». Un calcio, la caduta e un altro calcio, come ipotizza Anselmo? «Possibilissimo». Subito dopo, il professore Masciocchi ha puntualizzato di avere «la forte sensazione che sia stato esaminato al tempo solo un tratto di colonna vertebrale e sezionato solo un tratto di L3».
Intanto, la pista di Musarò, punta in alto. Anche un generale è indagato per i depistaggi sulla morte di Stefano Cucchi. Il generale dell’Arma, Alessandro Casarsa potrebbe non essere l’unico alto papavero ed essere nel mirino degli inquirenti. Il nome di Casarsa compare nella lista testi depositata da un legale di parte offesa e sarebbe iscritto nel registro degli indagati per il reato di falso in atto pubblico. Casarsa, all’epoca dei fatti era comandante del Gruppo Roma, ed è stato tirato in ballo, anche nelle udienze degli ultimi mesi, nella vicenda delle manipolazioni di due relazioni di servizio sullo stato di salute del geometra arrestato il 15 ottobre del 2009 e deceduto sette giorni dopo mentre si trovava detenuto presso il reparto protetto dell’ospedale Sandro Pertini. Nei giorni scorsi Casarsa, che fino ad un mese fa era a capo dei corazzieri in servizio presso il Quirinale, è stato ascoltato dai magistrati di piazzale Clodio e durante l’atto istruttorio ha respinto le accuse.
Nel filone sul depistaggio sono attualmente indagate una decina di persone tra ufficiali e sottoufficiali dei carabinieri. E nell’aula del tribunale di Roma, nei prossimi mesi, comparirà anche il generale Vittorio Tomasone, che figura nella lista testi dell’avvocato Fabio Anselmo, legale della famiglia Cucchi. All’epoca dei fatti, Tomasone era il comandante provinciale e secondo alcuni testimoni ordinò le verifiche interne su quanto accaduto in caserma nella notte tra il 15 e il 16 ottobre 2009, quando venne arrestato il geometra romano.
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alogico · 6 years
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Sul tardi ti sorprende
la musica. Tu osservi
il muro che si screpola, attaccato
dalla muffa. Ma non
t’importa.
Il tempo raccoglie
i tuoi ricordi, come chi restringe
le foglie e vi dà fuoco.
Memoria: vano gioco.
Ciò che è stato non può
essere più.
[Francesco Dalessandro/ da “Figure d’ombra”]
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rudolfmuehland · 4 years
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Reposted from @enby_anarchist "The Commune was able to expand to neighboring districts such as the Heilongjiang (Black Dragon River) and came to include a triangular area bounded by the Amur River to the East, the valley of the river Sungchangho to the West, and the road to Harbin-Hunchun to the South. It encompassed 13,500 square miles and was home to some 2,000,000 people. However, by the beginning of the 1930s, the situation of the Commune began to erode. The Japanese government sent 35,000 imperial troops into Manchuria and installed a puppet government, the Manchukuo in 1931. At the same time, the Korean Communist Party, directed from Moscow, began infiltrating the Commune and systematically assassinating its anarchist leaders. Kim Jwa-jin was murdered in January 1930. Together, the Japanese Army, the North Korean Communist Army, and the Communist Party infiltrators, along with some Chinese troops surrounded the Commune from the outside and inside and eventually destroyed it." ~ Francesco Dalessandro "The Forgotten Anarchist Commune in Manchuria" - - - #antifa #ancom #anarchism #anarchy #commune #communism #kpam #state #socialism #marx #marxism #makhno #malatesta #kropotkin (hier: FAUD-Lokal "V6") https://www.instagram.com/p/CLmWmSdFB9T/?igshid=eofe7lfqcevs
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sinapsinews · 6 years
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Manichini di pentiti bruciati nei falò a Castellammare di Stabia, 5 persone identificate Nelle prime ore della mattinata odierna, in Castellammare di Stabia (NA), personale del locale Commissariato di P.S., congiuntamente ai Carabinieri del Nucleo Investigativo di Torre Annunziata (NA) e della Compagnia di Castellammare di Stabia, hanno dato esecuzione a un’ordinanza di applicazione della misura cautelare del divieto di dimora all’interno della Regione Campania – emessa dal G.I.P.
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marcogiovenale · 1 year
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"forte. il genio non è scontato riconoscerlo": omaggio a franco g. forte
Franco G. Forte. Fotografia di Dino Ignani Teatro Comunale Diana / Nocera Inferiore (SA) – Stagione 2023, giovedì 13 aprile alle ore 19:00 Giovedì 13 aprile – ore 19 – al Teatro Comunale Diana di Nocera Inferiore, va in scena FORTE – il genio non è scontato riconoscerlo, il quarto spettacolo per “L’Essere & L’Umano”, rassegna firmata da Artenauta Teatro (il progetto ideato dalla direttrice…
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paper---airplane · 6 years
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«L’uno all’altra in eterno.
Legaci l’uno all’altra 
e i lacci siano i baci
scambiati, il desiderio»
Francesco Dalessandro
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marcogiovenale · 3 years
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poesia di carlo bordini: roma, villa torlonia, 14 novembre
poesia di carlo bordini: roma, villa torlonia, 14 novembre
domenica 14 novembre 2021 ore 11 Villa Torlonia, via Nomentana 70 Poesia di Carlo Bordini Letture di Massimo Barone   Silvia Bordini   Luigi Cajani   Francesco Dalessandro   Claudio Damiani   Marco Giovenale   Rita Iacomino   Paolo Morelli   Rossella Or   Claudio Orlandi   Maria Concetta Petrollo   Franca Rovigatti   Francesca Santucci   Beppe Sebaste   Silvia Stucky   Michele Zaffarano
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marcogiovenale · 3 years
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carlo bordini: una lettura inedita di "strategia" (1982/1983)
carlo bordini: una lettura inedita di “strategia” (1982/1983)
A un anno dalla scomparsa di Carlo Bordini, slowforward propone una lettura inedita del 10 luglio 1985, registrata da (e in casa di) Alessandro Ricci, e molto saggiamente conservata e ora proposta da Francesco Dalessandro, che qui si ringrazia con energia, anche per le note che si possono leggere in…
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marcogiovenale · 3 years
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roma, 14 novembre, villa torlonia: lettura di testi di carlo bordini, a un anno dalla scomparsa
roma, 14 novembre, villa torlonia: lettura di testi di carlo bordini, a un anno dalla scomparsa
Il 14 novembre, a Villa Torlonia, alcuni autori si riuniscono per leggere poesie e prose di Carlo Bordini, a poco più di un anno dalla sua scomparsa. _
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cutulisci · 5 years
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La menzogna si addice alla poesia, scrive un poeta amico, e un altro dice che no che la poesia è menzogna pura ma è l’essere menzogna che la salva
Francesco Dalessandro
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alogico · 6 years
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Orazione al sonno
I
A grado a grado scende e ti sommerge
la notte, anima, e non ti lascia scampo.
E tu chi preghi? A chi domandi aiuto
contro il gelo che ha vinto la speranza
e ti confina viva in questa fossa oscura?
Ma non pensarla eterna l’empia notte
che t’avvolge, anima, non cedere alla sorte. II
Prega il sonno così, perché scenda a salvarti:
«Vieni, sonno, a legare muscoli e nervi,
ad avvolgere le ossa nel tuo fertile limo;
vieni, accoglimi e curami, proteggi
la mente e il corpo rinchiusi in questo duro
carcere, in questa fossa umida e ghiaccia.
Dammi quiete, sonno, fra le tue caste braccia».
[Francesco Dalessandro/ da “Figure d’ombra”]
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alogico · 6 years
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Pomeriggio e sera
Saranno queste cicale insaziabili di luce
e di sole – così esperte nell’uso 
del loro strumento – sarà la stridente
melodia sempre uguale ma variata 
nell’effetto – solo canto o richiamo 
d’amore? – sarà il caldo pomeriggio 
a destare il rimpianto sarà l’afa della casa 
provocante una strana prostrazione, 
sarà l’arte naturale del dolore – insinuante 
anche in ore serene il ricordo e il rimorso – 
sarà il suo peso lieve e insopportabile 
questo studio d’insanabili incertezze 
a darmi forza a permettermi nell’ora 
in cui il giorno morirà di non morire ma scrivere?
[Francesco Dalessandro]
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