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#Francesco de Mura
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Francesco de Mura (Italian, 1696-1782) Angelo Custode, n.d.
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laclefdescoeurs · 10 months
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Christ and the Samaritan Woman at the Well, Francesco de Mura
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froggyfriendsworld · 2 years
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Copy of De Mura's Virgin Receiving Saint Aloysius Gonzaga by the workshop of Francesco De Myra
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gennarocapodanno · 11 months
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Vomero: riaprite la biblioteca Croce! Anche la biblioteca comunale di Soccavo rischia la chiusura
Vomero, biblioteca comunale “Benedetto Croce” chiusa da anni             Gennaro Capodanno, presidente del Comitato Valori collinari, già presidente della circoscrizione Vomero, traendo spunto dalla mobilitazione che si sta registrando per la biblioteca comunale “Giustino Fortunato”, nel quartiere Soccavo, che, stando alle notizie alla ribalta delle cronache in questi giorni, rischia di chiudere…
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santoschristos · 2 months
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The vibration is that reaches Him is so fine that he resolves to take advantage of it, and then penetrates the very pure womb of the Divine Cosmic Mother in the same way that a ray of light passes through glass without breaking or blemishing it, and She continues to be a Virgin during the birth and after the birth, and that beautiful child is born. - V.M. Samael Aun Weor
Image: Immaculate Conception by Francesco De Mura 1720
Gnostic Link:
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proartsblog · 1 year
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The Lamentstion by Francesco de Mura (1696-1782)
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ibarbouron-us · 1 year
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Francesco de Mura, L'Angelo Custode, cappella dell'Angelo Custode, basílica de San Lorenzo Maggiore (Nápoles)
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charlesreeza · 2 years
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The first antechamber of the Royal Palace of Naples was redecorated in 1738 for the marriage of Charles III of Spain, the Bourbon ruler of Naples, to Maria Amalia of Saxony. The spectacular Baroque ceiling (see my adjacent post) painted by Francesco De Mura is the main attraction in the room. The doors were painted with tempera on a gold background in 1774-76. The furniture in the Neo-Baroque style was made in the second half of the 19th century. The two Gobelins tapestries glorify Louis XIV, the king of France.
Photos by Charles Reeza
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Ortona
Una città “dalle sere dolci e profumate come quelle d’Oriente”
(Gabriele D’Annunzio)
Questa città ha una storia tutta da scoprire, dove leggende tramandate nel tempo si mescolano alla vita di tutti i giorni e sanguinose battaglie e saccheggi distrussero tanto davvero troppo tra le vie di questa cittadina.
In passato la città era completamente circondata da una cinta muraria trecentesca e al suo interno era suddivisa tra Terra Vecchia, ovvero la zona dove abitavano i pescatori e i marinai e dove si svolse la terribile Battaglia del dicembre 1943, e Terra Nuova, una zona costituita per lo più da orti e campi. Parlando di Terra Vecchia bisogna considerare un aspetto molto singolare che i pescatori avessero lì le loro casette colorate tra quelle viuzze strette nella parte alta della città e non sulla costa vicino al porto e che per raggiungere le loro imbarcazioni percorressero degli scalini che collegano ancora oggi queste due zone; inoltre bisogna dire che il porto un tempo non era situato dove lo troviamo oggi ma si trovava più vicino al Castello Aragonese quindi sotto la cosiddetta Pizzuta.
Proprio dietro al faro dell'attuale porto, dove si trova anche una statua di San Tommaso che accoglie i marinai, c'è una piccola spiaggetta di pietre nominata la spiaggetta della Ritorna perché con l'avvicinarsi del maltempo le mogli dei pescatori (ed anche secondo un'altra leggenda una principessa) urlavano e pregavano «ritorna» ai loro amati.
Percorrendo le viuzze di Terra Vecchia possiamo notare un arco in pietra tufacea, il materiale di cui sono costutuite le scogliere, una casa lasciata così com'era di cui si può scorgere il colore originale attorno alla finestra e una casa che venne distrutta dalle bombe che si trova (ironia della sorte) nella piazzetta dedicata alla convivialità nominata dell'Allegria.
Per quanto riguarda il commercio bisogna dire che Ortona aveva un commercio comune con Venezia di stoccafisso e baccalà, che un tempo era il pesce dei poveri e dei contadini.
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Terra Vecchia ha termine dove è situato Palazzo Farnese, costruito nel 1584 venne comprato dalla Madama (Margherita d'Austria) insieme a tutto il feudo di Ortona e le vennero affidati anche i restanti feudi abruzzesi che amministrò con grande maestria.
Tra i personaggi illustri di Ortona che possiamo nominare ci sono due membri del Cenacolo Michettiano: Basilio Cascella (seppur nato a Pescara) e il compositore Francesco Paolo Tosti.
Pertanto a fine 800 Ortona vive di riflesso del Cenacolo Michettiano e vengono costruite case in stile liberty.
Proprio a Ortona è stato composto il nostro "inno" abruzzese per la gioventù "Vola Vola Vola " a cui a Porta Caldari è dedicata una fontana.
Vulesse fa' r'venì pe' n'ora sole
Lu tempe belle de la cuntentezze
Quande pazzijavame a vola vola
E te cupria de vasce e di carezze
E, e vola, vola, vola, vola, vola E vola lu pavone Si tiè lu core bbone Mo' fammece arrepruvà
...
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Percorrendo la passeggiata orientale che costeggia la costa e qualche viuzza raggiungiamo affacciato sul mare il Castello Aragonese che esternamente si presenta intatto ma all'interno possiamo notare essere rimaste in piedi solo alcune mura e torrette. La sua storia è un continuo trasformarsi: da alcuni resti romani venne costruita poi una fortezza che in seguito venne utilizzata per scopi militari, per poi venire acquistata facendola diventare un palazzo signorile con all'interno un meraviglioso giardino all'inglese.
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È arrivato il momento di fare una visita al museo dedicato alla Battaglia di Ortona tra civili e soldati canadesi contro le truppe tedesche, ma intanto possiamo già rinvenire delle tracce di questo sanguinoso scontro in un vicolo della città dove possiamo ancora leggere una scritta che indicava il coprifuoco: "il coprifuoco per tutte le truppe alleate è alle 21:00" e affianco possiamo notare dei fori nel muro causati dalle schegge delle granate esplose e dai proiettili.
Il Museo della Battaglia conserva oggetti e foto che testimoniano i giorni del violento scontro urbano del dicembre 1943, ciò che caratterizza questa guerra è essere stata principalmente una guerra di "propaganda" e poco utile invece a fini strategici, anche se comunque molto sanguinosa essendosi svolta casa per casa.
I civili vennero fatti sfollare dalle truppe tedesche ma non tutti fuggirono decidendo di nascondersi nelle cantine delle loro case ma perdendo così la vita.
Ortona ha ottenuto la medaglia d'oro al valore civile perché durante il conflitto ci si è aiutati l'un l'altro civili e soldati canadesi.
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I tedeschi tra le altre cose distrussero anche la torre dell'orologio, una delle due torri della Cattedrale di San Tommaso, per evitare fosse un punto di avvistamento.
Ma perché proprio a Ortona?! Semplice, perché è qui che il Re Vittorio Emanuele III di Savoia fuggì durante la seconda guerra mondiale imbarcandosi appunto al porto di Ortona verso Brindisi; ed è qui che si trovava la Linea Gustav.
Tra gli oggetti presenti nel museo possiamo soffermarci su tre in particolare:
I papaveri ricamati sulle vesti dei soldati canadesi e delle crocerossine, che indicavano la loro morte in battaglia essendo i papaveri rossi come il sangue;
Varie radioline e giradischi militari con cassa perché anche i soldati avevano bisogno di qualche momento di svago;
Una foto particolarissima, una foto di un banchetto di natale realizzato durante la guerra per i soldati circondato da firme, firme dei soldati sopravvissuti sia canadesi che tedeschi come inno alla pace, a testimoniare che fare la guerra non conviene.
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Ora è sufficiente uscire dal museo e svoltare verso la costa per raggiungere la Cappella del Crocifisso Miracoloso. Un tempo chiamato monastero di Sant'Anna questo luogo è testimone di antiche storie di fede, mare, corsari saraceni e leggende anche culinarie.
Era il luogo di fede in cui vivevano e pregavano del monache di clausura. Si narra che un giorno mentre pregavano l'affresco del crocifisso iniziò a gettare sangue dal costato, questo venne considerato un miracolo ma anche simbolo di presagio di un'imminente tragedia. Il sangue miracoloso venne raccolto in due ampolline, di cui una si trova a Venezia e l'altra è rimasta in questa Cappella ad Ortona rinchiusa in una teca (che viene messa in mostra il secondo venerdì del mese).
Il presagio era reale infatti dalla costa arrivarono le vele dell'ammiraglio della flotta ottomanna Piyale Paşa che iniziarono a distruggere tutto. Gli abitanti di Ortona fuggirono nelle campagne ma le monache di clausura non poterono abbandonare il monastero e restarono a pregare, le loro preghiere forse le salvarono perché Ortona viene nuovamente distrutta ma i nemici non riuscirono nemmeno ad avvicinarsi al monastero e alle suore di clausura perché una fitta nebbia ricoprì questo luogo come a renderlo invisibile e inesistente.
A questo luogo e alle monache di clausura sono legate anche altre due leggende di cui una è solamente la visione della realtà in chiave magica e fantasy poiché le monache di notte per lavare i panni si recavano alla fonte vicina facendosi luce nel buio e da allora quella fonte venne chiamata la fonte delle fate. Mentre l'altra è legata alla nascita del dolce tipico di Ortona: le nevole (da non confondere con le neole o ferratelle abruzzesi), dolce che appunto secondo questa leggenda è stato creato dalle monache di clausura che un giorno avendo finito le ostie presero gli ingredienti che avevano e unendoli e cuocendoli con il ferro per le ostie diedero vita alle nevole, la cui ricetta prevede solamente mosto cotto, arancio autoctono dal sapore dolceamaro e olio d'oliva (alcuni pasticceri del posto aggiungono anche della cannella).
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La Cattedrale di San Tommaso, un tempo Cattedrale di Santa Maria Vergine, custodisce le reliquie dell’apostolo San Tommaso e la sua pietra tombale dove viene ritratto l'apostolo e che presenta due fori uno per inserirvi un bastoncino di incenso e l'altro per inserirci degli oggetti che successivamente venivano recuperati intrisi dell'energia sacra per poter ottenere cure miracolose, infatti sia la pietra tombale che le reliquie stesse dell'apostolo sono importanti non per il loro aspetto fisico materiale ma per l'energia fortissima dell'anima che emana il corpo del santo apostolo, un'anima che è stata così vicina a Cristo nei suoi giorni in Palestina.
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Spero questo riassunto vi abbia fatti viaggiare insieme a me alla scoperta di questa città abruzzese e ringrazio per la visita guidata i Compagni d'Avventura e Ortona Welcome
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jacopocioni · 1 year
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Caterina de' Medici, la duchessina
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Prima parte
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Lorenzo II de' Medici duca di Urbino era a capo della Repubblica di Firenze dal 1516 grazie a suo zio Papa Leone X. Questa posizione di potere lo avvicinò a Francesco I di Francia tanto che il regnante combinò per lui le nozze con la principessa francese Maddalena de La Tour d'Auvergne, contessa di Boulogne. Da questo matrimonio che mescolava il sangue dei Medici con quello dell'alta aristocrazia francese nacque, mercoledì 13 aprile 1519 a Firenze, una bimba a cui fu dato il nome di Caterina Maria Romula de' Medici. Purtroppo la madre morì il 28 aprile di febbre puerperale e poco dopo, il 4 maggio, morì anche Lorenzo, malato da tempo. La bimba fu trasferita a Roma per essere più vicina allo zio Papa Leone X e fu allevata in un primo periodo da sua nonna Alfonsina Orsini. Quando la Orsini morì furono le zie di famiglia Clarice de' Medici e Maria Salviati a proseguire la sua crescita che si accompagnò ai due Medici fuori letto Ippolito e Alessandro. Rimase l'unica erede della famiglia Medici e assunse il titolo di duchessa di Urbino che i fiorentini trasformarono nel nomignolo "duchessina".
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Francesco e Caterina de' Medici Dopo la morte di Papa Leone X ,e le alleanze del nuovo pontefice Adriano VI  con gli Asburgo, la piccola Caterina si ritrovò senza il ducato di Urbino. Fu con l'elezione di Clemente VII nel 1523, il cugino Giulio di Caterina, che la "duchessina" assieme ad Alessandro si trasferi a Firenze nel palazzo Medici Riccardi. Clemente VII strinse alleanza nuovamente con i francesi per opporsi all'imperatore Carlo V ma subirono duramente nella battaglia di Pavia tanto che la rivalsa di Carlo V fu tale da arrivare al famoso sacco di Roma il 6 maggio 1527 ad opera dei legionari lanzichenecchi. Allo stesso tempo i fiorentini si scontrarono con il Cardinal Passerini che reggeva il governo imposto dal pontefice. Clemente VII fu quindi costretto a scendere a miti consigli con Carlo V che per proteggere il patrimonio mediceo nella città di Firenze mise la stessa sotto assedio. Caterina era divenuta un ostaggio e passava di monastero in monastero, fu addirittura proposto di esporla nuda sulle mura di Firenze perchè venisse uccisa dai proiettili nemici, o peggio cederla ad un bordello. Per fortuna giunse al monastero delle Murate dove le benedettine se ne presero cura con amore sino a che, terminato l'assedio, Caterina poté ricongiungersi al cugino papa Clemente VII tornando a Roma. Gli anni passarono e Caterina viveva sicura alla corte papale dove il cugino, più preoccupato delle alleanze che di Caterina, cercava per lei uno sposo. Furono vagliati vari candidati, ma durante il vaglio il re di Francia, Francesco I di Valois seppe di questa ricerca matrimoniale e decise di proporre il suo secondogenito Enrico, duca d’Orléans. Clemente VII ne fu entusiasta, i Medici si stavano per imparentarsi con la famiglia reale francese.
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Il 23 ottobre 1533 la tredicenne Caterina de' Medici arrivò a Marsiglia ed incontrò il giovane Enrico di quattordici anni. Le nozze furono celebrate il 28 ottobre e la notte, alla presenza del papa e di Francesco I, il matrimonio fu consumato. Morto Clemente VII dopo appena un anno dalle nozze il nuovo pontefice Paolo III ruppe ogni alleanza e si rifiutò di pagare la doto promessa tanto da far pronunciare a Francesco I la frase: "Ho ricevuto la ragazza tutta nuda". Francesco però si sbagliava, non aveva ricevuto la dote, ma Caterina si dimostrò ricca di quella cultura italiana che cambiò radicalmente le più rozze abitudini francesi, senza parlare della sua azione politica. Caterina infatti divenne una buona amica della sorella di Francesco I, Margherita di Navarra, ed anche delle sorelle del marito, Margherita e Maddalena. Lo stesso Francesco I la prese a benvolere colpito dalla sua cultura ed intelligenza unità ad una modestia ed un affetto incondizionato, tanto da volerla nella cerchia di favoriti. Fine prima parte presto la seconda: Caterina de' Medici, regina madre.
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Jacopo Cioni   Read the full article
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chez-mimich · 2 years
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LO SCORSO ANNO È ANDATA COSÌ…
Secondo il credo di François Truffaut, “Tre film al giorno, tre libri alla settimana, dei dischi di grande musica faranno la mia felicità fino alla fine dei miei giorni”, e come dargli torto? Tenendo conto che però i ritmi di Truffaut sono certamente inarrivabili, ne condivido di certo la filosofia. Quest’anno è andata così, però ho la pessima abitudine di non annotare i dischi che ascolto, ecco un buon proposito per il 2023.
ANNO 2022
"Tullio Pericoli: Frammenti", Palazzo Reale Milano, 02.01.22
“Il Mito di Venezia da Hayez alla Biennale” Castello di Novara, 09.01.22
“Tania Bruguera, la verità anche a scapito del mondo” Pac Milano, 15.01.22
“Ciò che si trova solo in Baudelaire” di Roberto Calasso, 12.01.22
“François Berthoud, Hyperillustrations”, Fondazione Sozzani, 22.01.22
“Annientare” di Miche Houellebecq, 23.01.22
"Ennio" di Giuseppe Tornatore, 02.02.22
“Grand Tour, sogno d’Italia da Venezia a Pompei”, Gallerie d’Italia Milano, 04.02.22
“Irreversible Entanglements”, Spazio Nova, Novara Jazz, 06.02.22
"Il capo perfetto" di Fernando Leo de Aranoa, 19.02.22
"Gabriele Boggio Ferraris Quartet" Taste of jazz, 24.02.22
"Chris Pitsiokos & Mulhouse Ensemble", Spazio Nova, 26.02.22
"Gabriele Boggio Ferraris Quartet". Opificio, 25.02.22
"A-Septic W/Vladimir Tarasov". Spazio Nova, 07.03.22
"Belfast" di Kenneth Branagh, 09.03.22
"Flee" di Jonas Poher Rasmussen, 13.03.22
“Chris Pitsiokos and Mulohouse Ensemble”, spazio Nova, 15.03.22
“Limes: la Russia cambia il mondo”, 20.03.22
Francesco Chiapperini: “On the Bare Rocks and Glaciers”, Taste of Jazz Opificio, 28.03.22
“Barry’s Trio”, spazio Nova, 03.04.22
“I Defunti” di Manu Larcenet e Daniel Casanave, 03.04.22
Gustave Flaubert: "Due racconti giovanili" a cura di Chiara Pasetti
Steve Mc.Queen: "Sunshine State", Pirelli Hangar Bicocca, 10.04.22
"Kris Ruhs: Heroes" Fondazione Sozzani, 16.04.22
"Steve Harries. Octopus" Fondazione Sozzani, 16.04.22
Anicka Yi: "Metaspore" Pirelli Hangar Bicocca, 19.04.22
"Bruce Weber wearing Kris Rhus Jewelry" Fondazione Sozzani, 16.04.22
"Tra due mondi" di Emmanuel Carrère, 16.04.22
"Concerto Passio 2022" Cappella Musicale del Duomo di Novara, 23.04.22
"Finale a sorpresa" di Mariano Cohn e Gastòn Duprat, 24.04.22
Elmgreen & Dragset: "Useless Bodies?", Fondazione Prada, 10.05.22
Haruki Murakami: "Gli assalti alle panetterie", 12.05.22
“Nostalgia” di Mario Martone, 29.05.22
“C’era una volta la DDR” di Anna Funder, 10.05.22
“Jazz Notes” di Giuseppe Cardoni, Opificio Novara Jazz 02.06.22
Daniele Cavallanti: “World of Music” di Daniele Cavallanrti Opificio Novara Jazz 02.06.22
“Stilnòva
Lisen Rylander Löve & Mirko Pedrotti + Biennoise, Nòva, 03.06.22
Lisen Rylander Löve “solo”, Mulino Vecchio di Bellinzago, 04.06.22
“Trio Korr”, Doneda, Grossi, Monico, Mezzomerico, 04.06.22
“Mynd”, Museo civico di Oleggio, 04.06.22
“We3” Barriera Albertina, 07.06.22
“Collocutor”: Church of Sound, Basilica di San Gaudenzio, 07.06.22
Tor Yttredal & Roberto Bonati, Museo Faraggiana, 08.06.22
Banda Filarmonica Oleggio e Roberto Mandarini, Broletto, 08.06.22
Shingai, Broletto, 09.06.22
Simone Alessandrini, “Storytellers” Mura rimane, 10.06.22
“L.U.M.E.” Lisbon Underground Musci Ensemble, Broletto, 10.06.22
Peter Evans “solo”, Basilica di San Gaudenzio 11.06.22
Alberto Braida “solo”, Casa Bossi, 11.06.22
Tom Arthurs & Giovanna Pessi, Giardino Palazzo Natta, 11.06.22
“ACRE” con Ermanno Baron e Peter Evans
Theon Cross, “Soundsystem Setup”, Broletto, 11.06.22
Kit Downes “solo”, Chiesa di San Giovanni Decollato, 12.06.22
“Erios Junior Orchestra”, Broletto, 12.06.22
Bruno Chevillon “solo”, Galleria Giannoni, 12.06.22
“Archipelagos” con Francesca Remigi, Parco dei Bambini, 12.06.22
“She’s Analog” Chiostro della Caninica, 12.06.22
“Orchestre Tout Puissant Marcel Duchamp”, Broletto, 12.06.22
“Artivismo” di Vincenzo Trione, 13.06.22
“Sotto gli occhi dell’Agnello” di Roberto Calasso, 20.06.22
“Album D’Annunzio” a cura di Annamaria Andreoli, 30.6.22
“Paris s’il vous plaît” di Eleonora Marangoni, 08.07.22
“Il costume femminile” di Georges Vigarello, 13.07.22
“Zero Gravity” di Woody Allen, 16.07.22
“La figlia unica” di Abraham B. Yehoshua, 19.07.22
“Non date a Cesare quel che è di Dio” di Claudio Balzaretti, 01.08.22
“Di notte, davanti alla parete con l’ombra degli alberi” di Peter Handke, 10.08.22
“Chris Ware” Centre Pompidou, 20.08.22
“Tatiana Trouvé, le grand atlas de la désorientation” Centre Pompidou 20.08.22
“Le reste est ombre: Pedro Costa, Rui Chafes, Paulo Nozolino” Centre Pompidou, 20.08.22
“Shirely Jaffesi, un américaine à Paris”. Centre Pompidou, 20.08.22
“Simon Hantaï: l’exposition du Centanaire”, Fondation Vuitton, 21.08.22
“La Couleurs en fugue”, Fondation Vuitton, 21.08.22
“Un seconde d’etérnité” Bourse de Commerce Paris, 21.08.22
“Allemagne/Anée 1920/Auguste Sander”, Centre Pompidou, 22.08.22
“Mirdidingkinghati Sally Gabory” Fondation Cartier Paris, 23.08.22
“Jean Painlevé: les pieds dans l’eau”, Jeu de Paume Paris, 23.08.22
“Les mondes Surrealiste de Elsa Schiaparelli” Musée des Arts Decoratifs Paris, 24.08.22
"Maison Dior", Parigi, 25.08.22
"Non date a Cesare quel che è di Dio" di Claudio Balzaretti, 31.08.22
"I miei giorni alla libreria Morisaki" di Satoshi Yagisawa, 05.09.22
"Il signore delle formiche" di Gianni Amelio, 11.09.22
"Un occidente prigioniero" di Milano Kundera, 20.09.22
"Chris Ware: la bande dessinée réinventée", 22.09.22
"Maigret" di Patrice Leconte, 23.09.22
"Remix the Cinema" Nu Arts and Community, 28.09.22
"Arsenal Ensmble: Nosferatu" Nu Arts and Community, 28.09.22
Gli instabili vaganti: "Lokdown Memory", Broletto Arts and Community, 29.09.22
"Elisabetta Consonni: Il secondo paradosso di Zenone", 29.09.22
"Sofia Donato, piano solo" Giardino Faraggiana Nu Arts and Community, 30.09.22
"Dove è più profondo"" Chiesa di Sant'Agostino, Nu Arts and Communite, 30.09.22
Ghenadie Rodani fisarmonica solo, canonica, Nu Arts and Community, 01.10.22
"As I was moving ahead occasionally I saw brief glimpses of beauty" di Jonas Mekas, Nu Arts and Community, 02.10.22
Joan Thiele, Nova, Arts and Community, 01.10.22
"Omar Soulyman" Nu Arts and community, 28.09.22
Ivan Ronda, organo. Festival di musica sacra. Basilica di San Gaudenzio, 09.10.22
"Unknown Unknows" Triennale di Milano, 15.10.22
"Il corridoio rosso" AA.VV., Catalogo mostra Triennale di Milano, 17.10.22
"Unknown Unknows" catalogo mostra Triennale di Milano, 20.10.22
"L'occasione fa il ladro" di Gioacchino Rossini, Teatro Coccia, 29.10.22
"La stranezza" di Roberto Andò, 30.10.22
"Il crogiolo" di Arthur Miller, regia di Filippo Dini, Teatro Strehler, 4.11.22
"Swinging Stravinsky" di Biagio Bagini, 7.11.22
"Ardenza" di Daniela de felice, 9.11.22
Anna Bassy, Nova, Nj Weekender Fall Editions, 12.11.22
Andrea Passenger, dj set, Nj Weekender Fall Editions, 12.11.22
Rosa Brunelo (e Tamara Osborne Collocato" Nòva Nj Weekender Fall Editions, 12.11.22
Dayakoda in solo, Nçva, Nj Weekender Fall Editions, 12.11.22
Jeff Parker solo, Nçva Nj Weekender Fall Editions, 13.11.22
Nicola Conte, Dj Set, Nçva, Nj Weekender Fall Editions, 13.11.22
Kahlil 'El Zara Quartet, Nova, Nj Weekender Fall Editions, 13.11.22
"Eros e Thanatos" Ilia Kim, piano. Conservatorio Cantelli-Amici della Musica, 14.11.22
"Tutta un'esistenza" Ivana Francisci, piano e Susanna Rigacci soprano, Conservatorio Cantelli-Amici della Musica, 22.11.22
"Lo stato delle cose" di Chiara Alessi", 23.11.22
“Recycling Beauty”, Fondazione Prada Milano, 03.12.22
Il fotografo Léon Herschritt, 09.12.22
“La Russia di Putin” di Anna Politkovskaja, 11.12.22
“Le otto montagne” di Felix Van Groeningen e Charlotte Vandermeersch, 26.12.22
“Bosch, un altro Rinascimento”, Palazzo Reale Milano, 30.12.22
“The Fabelmans” di Steven Spielberg, 31.12.22
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theinvisiblescanner · 1 month
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Immaculate Conception by Francesco De Mura 1720
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cinquecolonnemagazine · 4 months
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La Reggia di Caserta: un gioiello del Barocco italiano
La Reggia di Caserta, situata nell'omonima città campana, è un imponente complesso monumentale che rappresenta uno dei capolavori indiscussi dell'architettura barocca in Italia. Voluta da Carlo di Borbone, re di Napoli e Sicilia, come residenza reale alternativa alla caotica Napoli, la sua costruzione ebbe inizio nel 1752 sotto la direzione del celebre architetto Luigi Vanvitelli. Reggia di Caserta: l'immenso patrimonio storico Il Palazzo, che si estende su una superficie di circa 47.000 metri quadrati, è caratterizzato da una pianta rettangolare articolata su quattro cortili interni. La sua facciata monumentale, lunga oltre 200 metri, colpisce per la sua armonia e il sapiente uso di elementi decorativi, come lesene, paraste e timpani. All'interno, la Reggia vanta oltre 1.200 stanze, riccamente decorate con affreschi, stucchi e sculture di pregio, opera di artisti rinomati come Francesco De Mura, Pietro Bianchi e Gaetano Callani. Tra gli ambienti più suggestivi, si annoverano l'Appartamento Reale, con la sua Sala del Trono, la Cappella Palatina e la Biblioteca, e l'Appartamento Nuovo, dove spicca la Sala del Presepe con la sua straordinaria opera in miniatura. Degno di nota è anche il Teatro di Corte, considerato uno dei più belli d'Europa per la sua perfetta acustica e gli sfarzosi decori. Il parco Ma la vera perla della Reggia di Caserta è il suo immenso parco, che si estende per oltre 120 ettari. Ispirato alle grandi residenze reali europee, come Versailles e la Granja de San Ildefonso, il parco vanta una complessa articolazione di fontane, giochi d'acqua, statue, aiuole e boschetti, creando un'atmosfera di suggestiva bellezza. Tra i punti di maggior interesse, figurano la Cascata Grande, il Giardino Inglese, il Bosco Vecchio e la Peschiera. La Reggia di Caserta, con il suo Palazzo, il parco e le numerose collezioni d'arte, è stata dichiarata Patrimonio dell'Umanità dall'UNESCO nel 1997. Oggi, questo complesso monumentale rappresenta una delle mete turistiche più ambite in Campania, attirando visitatori da tutto il mondo. Foto di alex1965 da Pixabay Read the full article
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charlesreeza · 2 years
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The ceiling vault of the first antechamber in the Royal Palace of Naples was painted by Francesco de Mura in 1738 in honor of the marriage of King Charles of Bourbon to Maria Amalia of Saxony.  The central figure in the billowing red cloak is Hymen, the god of weddings. He is vanquishing the allegorical figures of Evil and Fury while the Virtues of the king and queen watch from above.
Photos by Charles Reeza
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C'era una volta Pescara
Pescara (Piscara) il nome della città deriva dall'abbondanza nel fiume di pesce particolarmente buono (peschiera), prima prendeva il nome dal fiume Alterno (ostia aterni e aternum).
Il fiume Pescara nella storia fece molte volte da confine per i regni che si sono succeduti ed era navigabile.
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Quando la città venne distrutta rimase solo la fortezza (piazzaforte) costruita dai bizantini che cercavano di riconquistare la penisola via costa.
Sono state trovate le mura bizantine da un lato crollate per via di un maremoto probabilmente a seguito di un terribile terremoto, mentre le mura bizantine ritrovate all'interno della caserma sono ancora in piedi.
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L'imperatore Carlo V creò una serie di fortezze tra le quali la fortezza di Pescara proprio adiacente al porto di Pescara (la cosiddetta "serratura del regno")
Dal bastione San Vittorio, detto anche bastione bandiera, Re Vittorio Emanuele II si affacciò andando incontro a Garibaldi.
Re Vittorio Emanuele II affermò riferendosi a Pescara "Oh che bel sito se si abbattono le mura della fortezza Pescara diventerà una grande città commerciale" e così è stato.
Qui c'erano delle prigioni terribili "il sepolcro dei vivi" era chiamati il carcere (bagno penale) borbonico.
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La caserma di cavalleria comprensiva di una chiesetta (quella della Madonna del Carmine) era una zona molto estesa tanto da raggiungere la necropoli di Rampigna situata fuori città.
Per realizzare la ferrovia venne utilizzato il muro della fortezza.
Venne costruito sotto il regime fascista il ponte Littorio sotto il quale si teneva il mercato galleggiante delle arance.
Ennio Flaiano tra le altre cose fu grande sceneggiatore in particolare de "La dolce vita".
Inventò anch'egli come D'Annunzio alcuni termini ad esempio il termine paparazzo utilizzando il vero nome del fotografo di moda de "La dolce vita" inoltre non è un caso che le paparazze in dialetto pescarese siano le cozze che ricordano appunto il vecchio obiettivo della macchina fotografica.
Lungo l'attuale via delle Caserme al lato opposto delle caserme c'era la fanteria e le osterie.
Clemente De Caesaris salvò la fortezza di Pescara dalle truppe borboniche corrompendole con il suo oro.
Era un forte repubblicano ma per salvare la situazione chiamò i Sabaudi come reali d'Italia, però successivamente dopo aver visto come i prigionieri venivano torturati li rinnega a Torino pubblicamente in Parlamento.
Pavimento originale del '500 solo nell'attuale via Luigi D'Amico
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In Piazza del mercato (piazza Garibaldi) si facevano le prove delle bande, questa fu la vera prima Piazza Salotto per via dell'acustica che ricorda quella di un salotto.
Un pasticcere si inventa qui il "ritrovo del parrozzo"
Pescara viene distrutta dai bombardamenti della Seconda Guerra Mondiale.
In piazza mercato si trova il cosiddetto "Monumento ai caduti" di Pietro Cascella che in realtà è il "monumento della distruzione e alla ricostruzione".
La Cattedrale di San Cetteo presenta un soffitto in legno, i pilastri sono di pietra così come i capitelli e vetrate colorate. Viene realizzata così a seguito di un patto con Gabriele D'Annunzio che voleva far seppellire la madre nella chiesa in un mausoleo. Ma invece di denaro dona un quadro del '600 del Guercino enorme e prezioso a Don Brandano, raffigurante San Francesco che riceve le stigmate. Ora questo quadro è posto accanto al mausoleo della madre di D'Annunzio, mentre la chiesa è stata finanziata interamente dai pescaresi.
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La Chiesa Santa Maria di Gerusalemme era a forma circolare con 2 campanili. Forse era il riadattamento di un tempio preesistente comunque i resti ritrovati sono medievali e di stile circestense.
È questa la chiesa che venne aperta rimuovendo l'abside e che divenne Porta Nuova alla quale comunque rimaneva un solo campanile, ora invece nessuno.
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Teatro Vincentino Michetti al cui fianco costruisce casa sua in stile liberty con decori di arance.
Attorno a lui molti architetti pescaresi studiando questo stile (liberty) fanno di Pescara e di Castellammare quelle che furono le due città liberty famose in tutto il mondo.
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La parte più antica della città è dov'era Porta Sala e il convento di Sant'Agostino.
Nonostante la vicinanza con questo luogo di culto quella era via dei bordelli e non solo nel nome.
Sotto le mura della fortezza ci sono ancora dei sotterranei da esplorare.
Sotto lo strato di erba c'è un mosaico romanico
Il Ponte della ferrovia fu l'ambientazione nell'immaginazione del poeta D'Annunzio nella sua opera "Terra Vergine" al passo in cui descrive il tramonto visto dal ponte.
In mezzo alla strada sono state posizionate delle pietre del ponte romano.
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aki1975 · 6 months
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Malta - Vittoriosa - Forte Sant’Angelo - 1560
Storia del conflitto fra Cristianità e Islam nel Mediterraneo.
632 - Morte di Maometto. Scisma, in seno all’Islam, fra i Sunniti e gli Sciiti, ma contestuale espansione dell’Islam che, dalla penisola araba, erode territori all’Impero Bizantino e conquista la Persia la cui cultura influenza l’Islam come quella greca la cultura latina
698 - I Musulmani conquistano Cartagine
829 - Le spoglie di San Marco sono trafugate e portate a Venezia, una città che, come Amalfi, raccoglie comunità che intendono fuggire dalle invasioni barbariche e, come dimostrano le loro cattedrali, commerciare con l’impero bizantino e con l’Islam. Al contrario, Pisa e Genova si sviluppano asservendo, rispettivamente, Cagliari e Alghero e scontrandosi con i Musulmani del Nord Africa
XII sec.
1099 - In seguito all’inizio della Prima Crociata lanciata da Papa Urbano II nel 1096, Gerusalemme viene liberata e Pisa, Genova e Venezia accrescono la propria leadership commerciale a sostegno dei Crociati a Costantinopoli e in Terrasanta
1104 - Fondazione dell’Arsenale di Venezia
1187 - Il Saladino, al termine della Seconda Crociata, con la vittoria di Hattin, riconquista Gerusalemme e unifica i territori asiatici e africani
1192 - La Terza Crociata (la “Crociata dei Re”, iniziata nel 1189) permette di raggiungere un accordo con il Saladino che muore l’anno successivo
XIII sec.
1204 - la Quarta Crociata conduce, dopo Zara, alla conquista latina di Costantinopoli, all’allontanamento della fede cattolica da quella ortodossa, all’indebolimento dei Bizantini e alla fondazione dei “domini da mar” veneziani grazie alla guida del doge Enrico Dandolo: Venezia esercita la leadership sui mari a discapito di Genova e Pisa e delle pretendenti ambizioni di Amalfi e dei Normanni mentre emerge una certa influenza catalano-aragonese nel Mediterraneo occidentale
1219 - Durante la Quinta Crociata, San Francesco incontra il sultano al-Malik al-Kamil
1228 - Federico II guida la Sesta Crociata che, per via diplomatica, raggiunge importanti risultati, ma viene contrastato da papa Gregorio IX
1261 - Michele VIII Paleologo riprende Costantinopoli. Fondazione dell’insediamento genovese di Pera
1291 - San Giovanni d’Acri è l’ultima posizione crociata lasciata agli Islamici
XIV sec.
1312 - Sciolto l’Ordine dei Templari
1380 - Guerra di Chioggia fra Genova e Venezia
XV sec.
1444 - Alla guida di Murad II, i Turchi sconfiggono i Crociati a Varna
1453 - Gli Ottomani di Mehmed II conquistano Costantinopoli e spodestano Costantino XI Paleologo. Cresciuta in seno all’impero bizantino, Venezia, per reazione a questa ascesa ed alla successiva apertura delle rotte oceaniche da parte di Colombo (“buscar el levante por el ponente”), Vasco de Gama e Magellano, consolida i suoi domini terrestri ed il patriziato vi risiede costruendo le “ville venete”. Genova, presente a Costantinopoli, nel quartiere di Pera, si avvicina alla Spagna e si dedica, con il Banco di San Giorgio, alla finanza internazionale sostituendosi ai Fugger e gestendone il debito
1469 - Isabella di Castiglia sposa Ferdinando di Aragona
1480 - I Turchi assediano ed espugnano Otranto
1481 - Bayezid II succede a Mehmed II
1489 - I Veneziani conquistano Cipro, già regno di Giacomo II di Lusignano e poi di sua moglie, la veneziana Caterina Cornaro
1492 - Morte di Lorenzo il Magnifico: sarà Firenze, e non Genova o Venezia, a rappresentare la culla del Rinascimento. Ferdinando e Isabella, dopo aver riconquistato agli Islamici Granada, cacciano gli Ebrei (fra questi, Grazia Nasi) in un’epoca in cui la Francia è dilaniata dalle guerre di religione e, con Elisabetta, sta emergendo il ruolo dell’Inghilterra grazie al quale faranno fortuna anche le città anseatiche.
XVI sec.
1509 - Venezia sconfitta ad Agnadello dalla Lega di Cambrai (Francia, Spagna, Papato). Costruzione delle Mura di Treviso
1519 - Carlo V imperatore
1520 - Solimano il Magnifico diventa Sultano
1522 - Rodi espugnata dagli Ottomani
1528 - Genova, sotto la guida di Andrea Doria, ottiene nuovamente dalla Spagna l’indipendenza
1530 - I Cavalieri dell’Ordine degli Ospedalieri di San Giovanni l, cacciati da Rodi, ricevono in feudo Malta da Carlo V per attaccare le navi da corsa turche
1543 - Il Re di Francia Francesco I accoglie la flotta turca a Tolone
1552 - I forti di Sant’Elmo e San Michele sono edificati a Malta
1555 - Fine delle guerre fra l’Impero Ottomano sunnita e la Persia prima dell’Islam zoriastriana, poi sciita, ma non araba
1557 - Filippo II succede al padre Carlo V. Jean de la Valette Gran Maestro dell’Ordine
1560 - Gli Ottomani sconfiggono gli Spagnoli a Gerba
1565 - Assedio di Malta: in numero molto inferiore, i Cavalieri resistono agli attacchi dei Turchi di Dragut. La presa del Forte di Sant’Elmo e gli attacchi al forte di San Michele richiedono molto tempo così che il “Gran Soccorso” della flotta spagnola ordinato in ritardo dal Re “Prudente” Filippo II, induce gli Ottomani a ritirarsi
1566 - Selim II succede al padre Solimano: il suo Gran Visir è Mehmet Sokollu. I Turchi riconquistano Chio ai Genovesi. Pio V, inquisitore di Bosco Marengo, Papa, un pontefice medievale, non rinascimentale
1569 - Rivolta dei moriscos in Spagna
1571 - Assedio di Nicosia e Famagosta, presa di Cipro con la morte cruenta di Marcantonio Bragadin (sepolto nella Basilica di San Giovanni e Paolo a Venezia) e successiva Battaglia di Lepanto in cui la Lega Santa organizzata da Papa Pio V e guidata da Don Giovanni d’Austria, Gianandrea Doria, Marcantonio Colonna e Sebastiano Venier (in pantofole) sconfigge gli Ottomani
1580 - Invasione del Portogallo. Filippo II unisce le due corone
1581 - Sotto Elisabetta I, nasce la Compagnia del Levante. Inglesi ed olandesi, dopo portoghesi e castigliani, sono i nuovi protagonisti del commercio e della politica mondiale: alle galee seguono caravelle, caracche, velieri ed infine galeoni
1582 - Armistizio fra Turchi e Persiani
1598 - Filippo II muore a l’Escorial
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