Situata nella parte più alta della città, sul colle di Teate.
Civitella significa fortezza perché su questo colle venne costruita per esigenze di difesa una grande fortezza con castello e caserma. Oggi sono rimaste soltanto le mura e una torretta.
Solo in tempi recenti si è scoperto, a seguito dei lavori per lo stadio del Chieti calcio lì situato, un vero e proprio museo a cielo aperto che viaggia tra epoche differenti come strati di rocce che raccontano diverse ere. Anni e anni prima lì non venivano applauditi calciatori ma squadre di gladiatori infatti la Civitella sorge là dove si trovava una struttura dell'epoca imperiale romana l’anfiteatro della città e prima ancora una necropoli dell'età italica e ancora prima un insediamento risalente all'età del bronzo.
I TRE TEMPLI
Sono stati scoperti 3 templi e parte dei relativi frontoni e meteope decorati in terracotta da svastiche, cornucopie e foglie. In particolare è stato rinvenuto il Campidoglio di Teate adornato da statue di divinità e muse e le ante fisse raffiguranti Demetra persiana (Diana) e Ercole a riposo, per la cui realizzazione sono stati usati degli stampi in posizioni differenti.
Ercole è il semidio della forza usata però con saggezza, mentre Demetra persiana è la dea della natura e delle fiere, incarna la potenza femminile pertanto è la dea delle donne caste cioè delle donne indipendenti che non soggiaciono alle richieste, all'arroganza e alla violenza del maschio. Demetra inoltre aveva un albero sacro il noce, quindi la sua raffigurazione per i cristiani era un simbolo demoniaco considerandola una strega.
NEOLITICO
In quest'era l'uomo da cacciatore diventa agricoltore e inizia a lavorare e decorare la terracotta per contenere e conservare le provviste.
Ritrovamento della Grotta dei Piccioni dimora degli uomini primitivi, poi divenuto santuario.
L'OFFERENTE DI RAPINO
Statuetta raffigurante una donna che porta in offerta un piattino su cui figurano delle spighe.
CAPPELLA DI UN LIBERTO E I GIOCHI DEI GLADIATORI
Lusius Storax era un liberto diventato poi seviro, sulla sua cappella funebre ha fatto rappresentare in maniera realistica l'organizzazione dei giochi dei gladiatori, dalle trombe che suonano ai gladiatori che combattono in squadre.
TWIK, duo abruzzese, presenta "Fammi Volare", il singolo
Esce mercoledì 13 settembre 2023 “Fammi Volare”, il nuovo singolo di TWIK, il secondo dopo l’esordio con “Gerhard Kremer.”
Il duo abruzzese, che sperimenta combinando rock, pop ed elettronica, mette in musica la storia di una convivenza difficile, in cui le basse tolleranze oltrepassano limiti e gesti liberatori prendono forma. All’inizio, “Fammi Volare” sembra una canzone spensierata, ma…
Hi! I’m researching dog breeds for my future service dog and I haven’t seen anyone working with maremma or maremma cross breeds even though they seem amazing. I’m a wheelchair user and I’m mostly looking for a dog to help with mobility and a little bit of crowd control, because honestly for medical and mental health reasons I’m sick of people touching me and my wheelchair. My only issue is that many dogs seem to be nervous around my wheelchair, would you mind sharing any experience you have with mobility aids, or how you do in a team with busier spaces?
Do you find that training and tasking is enough stimulation with regular exercise to keep them happy, so many people seem to warn they aren’t good companions.
TL;DR - i wouldn't recommend maremmas for A/SD work, but with careful screening and training you definitely could make it work!
pros:
generally pretty healthy, as they weren't really selectively bred
great with kids, very loving of their humans
big size is great for mobility work & crowd control
cons:
often have aggression issues
high prey drive
stubborn
need lots of socialisation
can be either a pro or a con depending on your view:
wary of strangers, sometimes to the point of being scared of them
high energy, need lots of stimulation
expanded on below:
on the whole i wouldn't recommend maremmas for A/SD work. they're livestock guardians, bred to aggressively protect their livestock, which means they often have aggression issues. mischa happens to be an exception but he's definitely the odd one out.
traditionally, maremmas live by themselves with their livestock and don't have a whole lot of human interaction. this means they have a high prey drive as they were expected to catch their own food. they're wary of strangers [i consider this a plus though, for AD work, you don't have to train to ignore people like you would a lab], sometimes to the point of straight up scared and unwilling to interact with them. they're often stubborn, not a dog who lives to please. they need a lot of socialisation as pups.
you will also need to have some (fenced & secure) land for them to run around on - a typical suburban backyard may be enough if you supplement with physical and mental exercise, but really they need acreage / farmland. mischa loves to sit outside watching our animals for literal hours. but he does need other stimulation of course! ideally, training / tasking, play and an ~hour walk every day.
that said... there are always going to be exceptions. they're very big dogs (Mischa is 38kg / ~80lbs & 77cm / 30in tall), which is great for mobility (though learning tucking / to keep out of the way is an absolute must). they're great with kids, and if brought up with people they're very loving of their humans. they weren't selectively bred like most other breeds, so they tend to be pretty healthy.
like any breed, maremmas can be ADs, if you screen them and raise them properly, and they can be good companions if you know what they need. i'd suggest getting a cross breed, probably with an easier going breed like a lab.
as for your other questions, i don't use mobility aids but i would assume it's a desensitising issue - get them used to it as soon as possible and they'll be fine.
Number 189, the Maremmano-Abruzzese Sheepdog.
Maremmano is a very old Italian shepherd breed.
The breed is descended from herding dogs from Abruzzo, where the dogs are still used in sheep herding, and from herding dogs formerly found in the Maremma area, part of Tuscany and Latium.
[image description: two photos of a white shepherd wearing blue dog socks. in the first photo he's lying down and looking at the camera. in the second photo he's standing and looking off camera. end ID]
Due Musei Archeologici meravigliosi, posti sull’acropoli di Teate, una città annoverata tra le più del tempo antico, tramite i quali raccontare la storia dell’Abruzzo italico e romano.
MUSEO ARCHEOLOGICO NAZIONALE DI VILLA FRIGERJ
Villa Frigerj é sede del Museo Archeologico Nazionale, è una villa neoclassica costruita dal Barone Ferrante Frigerj che al suo interno conserva alcuni reperti di grandissima importanza storica.
IL GUERRIERO DI CAPESTRANO
Un giorno il contadino Michele Castagna mentre era intento a preparare lo scassato per la vigna trova questa statua e senza capire di cosa si tratta la definsice lu mammocc, per fortuna non la distrugge come invece hanno fatto altri contadini con statue simili per salvare i propri terreni.
La statua raffigura il principe guerriero Nevio Pompulenio appartenente alla tribù dei Vestini ed è una stele funebre trovata prima delle antiche necropoli. Il principe "rachi" era un presidente del consiglio comunale non essendoci in Abruzzo una vera e propria monarchia.
È una statua che si può osservare a tutto tondo, risalente all'età del bronzo e formata da un unico blocco di calcare bianco eccetto il largo cappello.
Il rachi in questione indossa dei calzari e un vestito cerimoniale da guerriero, la cinta è composta da 5 anelli concentrici in bronzo, sul petto porta una spada corta per facilitare la corsa, infatti i combattimenti erano molto ravvicinati perché i Vestini erano bassi di statura. Ha un falcetto simile a quello dei druidi celtici quindi era anche un sacerdote e indossa un disco (cerimoniale) che gli protegge il cuore, ma il disco non presenta decorazioni. Il volto è coperto da una maschera per rispetto funebre e il cappello è così largo forse per coprirsi dal sole, inoltre in alto si nota una cresta simbolo dell'importanza di quella famiglia.
L'uomo deve mostrare la sua forza pertanto la vita è molto molto stretta infatti nelle necropoli sono stati trovati risalenti a quest'epoca cinturoni in bronzo molto pesanti utilizzati proprio per far risaltare il busto e le spalle, per le stesse ragioni indossa una gorgiera ovvero una collana che risalta il suo collo molto stretto e sui bicipiti dei bracciali con anche pendagli.
Di lato si può notare un'iscrizione in lingua osca grazie alla quale si è riusciti a risalire al nome del principe rappresentato.
FANCIULLA SEPOLTA INSIEME AL PRINCIPE DI CAPESTRANO
La statua fa intuire una figura piccolina, pertanto si potrebbe ipotizzare essere la figlia del rachi, indossa una veste sopra un'altra veste ed è ritratta in una posa dolce e delicata con la manina che poggia sul viso.
IL CORREDO DEL GUERRIERO DI CAPESTRANO
Tra i vari reperti rinvenuti nel corredo possiamo notare: una collana, le armille indossate sui bicipiti, i calzari, un disco messo a protezione del cuore, un falcetto, due lance in ferro, una spada, un coltello, spiedi per arrostire la carne e un "rasoio" perché i guerrieri dell'antichità (eccetto i vichinghi) non portavano la barba lunga considerandola pericolosa nelle battaglie poiché i nemici la potevano afferrare rendendo difficile combattere.
STELE IN LINGUA BUSTROFEDICA
Importanti perché hanno consentito di non perdere tracce della lingua italica nonostante le conquiste romaniche che in effetti resero tutti romani, in particolare la lingua bustrofedica chiamata così perché segue l'ordine dell'arare del bue. Grazie a queste stele si è scoperto il vero nome di queste popolazioni: Safin, storpiato dai romani in Sabini, Sabelli e Sanniti.
LETTI D'OSSO
Più che per dormire servivano a banchettare e conversare ma soprattutto per esporre il defunto durante la cerimonia funebre, sono realizzati in legno ed osso e testimoniamo l'incredibile abilità degli artigiani italici.
STATUA DI ERCOLE
Ercole è un semidio poiché metà mortale e metà divino, in quanto suo padre è Giove, a cui gli abruzzesi erano molto legati, tant'è che sono stati ritrovati molti bronzetti votivi raffiguranti Ercole.
Il cammino delle 12 fatiche di Ercole è un'allegoria del cammino attraverso le difficoltà della vita che vengono superate il che avvicina il semidio all'uomo.
SANTUARIO DEDICATO A ERCOLE
Ritrovato a Sulmoma inizialmente si pensava erroneamente fosse dedicato al poeta Ovidio.
Grazie ad una frana sono rimasti intatti tanti reperti come un altare sacrificale.
Nel Naos si trovava il simulacro della divinità ovvero un bronzetto raffigurante Ercole a riposo poggiato alla grande clava con la pelle di Leone di Nemea. Molto probabilmente questo bronzetto, ora conservato nella sala del museo, era il bronzetto che si trovava nella bottega del supremo maestro greco Lisippo e utilizzato come modello di ispirazione per la realizzazione di tutti gli altri bronzetti di Ercole a riposo.
Venerdì pesce :: Cavatelli mare e monti con rana pescatrice
Una ricetta deliziosa per i "giorni di magro", quando si dovrebbero consumare solo animali a sangue freddo, che siano pesci, rettili o anfibi... decidete voi ;)
Per la serie “A Tavola con Appetibilis” la nostra Sara Scutti ha scelto come ricetta del venerdì, la “Rana pescatrice”, un pesce dall’aspetto inquietante ma molto pregiato e dal gusto delicato.
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Comune di Sulmona 3. Sulmona sorge al centro della Valle Peligna, tra il torrente Vella ed il fiume Gizio, ad ovest delle montagne della Maiella e del Morrone, che sovrastano la città.