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#Giorgio Almirante
magauda · 18 days
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Pino Rauti andò a fondare il Centro Studi Ordine Nuovo
Gli anni Cinquanta furono teatro di decisivi mutamenti, tanto da sfociare in una vera e propria ridefinizione dell’organigramma del partito [il Movimento Sociale Italiano]. Nel Congresso di Viareggio del 1954 venne eletto alla carica di segretario Arturo Michelini, il quale decise, d’accordo con la maggioranza che l’aveva sostenuto, di diminuire l’autonomia del RGSL, abolendo l’elezione dal basso…
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botallo · 18 days
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Pino Rauti andò a fondare il Centro Studi Ordine Nuovo
Gli anni Cinquanta furono teatro di decisivi mutamenti, tanto da sfociare in una vera e propria ridefinizione dell’organigramma del partito [il Movimento Sociale Italiano]. Nel Congresso di Viareggio del 1954 venne eletto alla carica di segretario Arturo Michelini, il quale decise, d’accordo con la maggioranza che l’aveva sostenuto, di diminuire l’autonomia del RGSL, abolendo l’elezione dal basso…
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sapergo · 18 days
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Pino Rauti andò a fondare il Centro Studi Ordine Nuovo
Gli anni Cinquanta furono teatro di decisivi mutamenti, tanto da sfociare in una vera e propria ridefinizione dell’organigramma del partito [il Movimento Sociale Italiano]. Nel Congresso di Viareggio del 1954 venne eletto alla carica di segretario Arturo Michelini, il quale decise, d’accordo con la maggioranza che l’aveva sostenuto, di diminuire l’autonomia del RGSL, abolendo l’elezione dal basso…
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bagnabraghe · 18 days
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Pino Rauti andò a fondare il Centro Studi Ordine Nuovo
Gli anni Cinquanta furono teatro di decisivi mutamenti, tanto da sfociare in una vera e propria ridefinizione dell’organigramma del partito [il Movimento Sociale Italiano]. Nel Congresso di Viareggio del 1954 venne eletto alla carica di segretario Arturo Michelini, il quale decise, d’accordo con la maggioranza che l’aveva sostenuto, di diminuire l’autonomia del RGSL, abolendo l’elezione dal basso…
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bigarella · 18 days
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Pino Rauti andò a fondare il Centro Studi Ordine Nuovo
Gli anni Cinquanta furono teatro di decisivi mutamenti, tanto da sfociare in una vera e propria ridefinizione dell’organigramma del partito [il Movimento Sociale Italiano]. Nel Congresso di Viareggio del 1954 venne eletto alla carica di segretario Arturo Michelini, il quale decise, d’accordo con la maggioranza che l’aveva sostenuto, di diminuire l’autonomia del RGSL, abolendo l’elezione dal basso…
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unita2org · 1 month
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LUCIANO CANFORA: LEZIONI SULLA SOVRANITA' E LA DEMOCRAZIA ALLA LUCE DELLE RADICI NEOFASCISTE DEL GOVERNO MELONI
di Redazione Luciano Canfora fa un ritratto della politica attuale, a partire dalle radici neofascistiche del governo in carica, la cui assicurazione-vita è nella zelante scelta atlantista. Che ha ragioni storiche remote. La marcia del neofascismo italiano verso l’atlantismo più radicale incominciò subito dopo la stipula del patto politico-militare tra gli Stati Uniti e il governo franchista…
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collasgarba · 3 months
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Nei mesi iniziali del 1947 vennero fondati due raggruppamenti, il Fronte Giovanile e i Nuclei Universitari
L’espressione neofascismo iniziò ad essere usata in Italia quando la seconda guerra mondiale era ancora in corso. In un’intervista pubblicata dall’edizione meridionale de «L’Unità» nel maggio 1944, Fausto Gullo, da poco nominato ministro dell’Agricoltura del secondo governo Badoglio, reputò “la ragione centrale della formazione del nuovo governo […] il massimo potenziamento del concorso italiano…
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adrianomaini · 3 months
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Nei mesi iniziali del 1947 vennero fondati due raggruppamenti, il Fronte Giovanile e i Nuclei Universitari
L’espressione neofascismo iniziò ad essere usata in Italia quando la seconda guerra mondiale era ancora in corso. In un’intervista pubblicata dall’edizione meridionale de «L’Unità» nel maggio 1944, Fausto Gullo, da poco nominato ministro dell’Agricoltura del secondo governo Badoglio, reputò “la ragione centrale della formazione del nuovo governo […] il massimo potenziamento del concorso italiano…
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condamina · 2 years
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Il MSI ed il Patto Atlantico
Il MSI ed il Patto Atlantico
Nonostante le mancate aspettative elettorali a livello nazionale, il 1948 fu un anno decisamente favorevole al MSI. Annata che si chiuse positivamente con la partecipazione alle elezioni regionali in Trentino Alto Adige, unica circoscrizione, come visto, nella quale il MSI non si era presentato e che pertanto completava la ramificazione del partito in tutte le province italiane <728. Il risultato…
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generalevannacci · 2 months
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Donne, il PresidentO del Consiglio GiorgiO Almirante Meloni vi ringrazia per averlO votatO insieme al governo fascista che presiede.
Continuate così.
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workingclasshistory · 2 years
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On this day, 29 September 1975, (content note: sexual violence) two young working class girls were abducted, raped and tortured by wealthy fascists in Italy. Rosaria Lopez (19, left) and Donatella Colasanti (17, right) refused the sexual advances of three young men, all sons of wealthy capitalists in Rome who were all either members or supporters of the fascist Italian Social Movement (MSI). Over the following day women were brutally tortured, chained up, raped and Lopez was murdered by being drowned in a bath top. They attempted to strangle Colasanti to death, and she only managed to survive by playing dead, and remaining silent and motionless when they clubbed her in the head with a metal bar. The fascists then transported the bodies in the boot of their car and drove to a restaurant. When the car was empty, Colasanti began screaming and banging on the inside of the vehicle until being rescued. Colasanti then denounced her accusers, one of whom had previously been convicted of raping two other children. One of the fascists escaped overseas, and is suspected of later faking his death. The other two fascists were eventually imprisoned but were released early. When one of them was released early, he kidnapped and murdered two more people: Maria Carmela Linciano (49) and Valentina Maiorano (14). Another member of the MSI was Georgia Meloni, who has just been elected prime minister of Italy, which US Democratic politician Hilary Clinton welcomed as "certainly a good thing". Meloni openly supported fascist dictator Benito Mussolini, and wrote in her autobiography of her sympathy for fascists in Italy in the 1970s. Although some apologists claim that Meloni is no longer a fascist, as recently as 2020 she was publicly praising Nazi-collaborator and MSI co-founder Giorgio Almirante. We are currently working on podcasts about anti-fascism in Italy. You can support our work like this on patreon and get early access to episodes: https://patreon.com/workingclasshistory https://www.facebook.com/workingclasshistory/photos/a.296224173896073/2094534637398342/?type=3
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vintagebiker43 · 8 months
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La dedica di una via di Grosseto a Giorgio #Almirante autorizzata dalla Prefetta di Grosseto (che è anche la moglie del ministro Piantedosi) celebra un signore definito da Giorgia Meloni: «Politico e patriota d’altri tempi, stimato da amici e avversari. Amore per l’Italia onestà, coerenza e coraggio sono valori che ha trasmesso alla Destra italiana e che portiamo avanti ogni giorno. Un grande uomo che non dimenticheremo mai» . Come è ben noto, Almirante prima di essere a lungo segretario del Movimento Sociale Italiano (la cui fiamma mussoliniana arde ancora nello stemma di Fratelli d'Italia, e che ebbe come presidenti criminali di guerra come Junio Valerio Borghese e Rodolfo Graziani), era stato segretario di redazione della fascistissima «Difesa della razza» (sulla quale scrisse, tra l’altro, «che in fatto di razzismo e di antigiudaismo gli italiani non hanno avuto né avranno bisogno di andare a scuola da chicchessia» , rivendicando un ben triste primato), oltre che, da gerarca della Repubblica Sociale, «servo dei nazisti» e «fucilatore di partigiani»: ‘titoli’ la cui legittimità fu sancita da una sentenza passata in giudicato in un processo per diffamazione incautamente innescato da una querela dello stesso Almirante. E bisognerà ricordare che il pubblico ministero che per primo chiese il proscioglimento dei due giornalisti (Carlo Ricchini e Luciana Castellina) era Vittorio Occorsio, poi ucciso dai terroristi neofascisti di Ordine Nuovo .
Tomaso Montanari
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superfuji · 8 months
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Ha perfettamente ragione Franco Cardini: Giorgia Meloni è molto brava a recitare. Ed è stata anche brava a scegliere il copione: quello di una destra ortodossamente neoliberista, ultra-conservatrice e soprattutto ferocemente atlantista, occidentalista e guerrafondaia. Un copione perfetto per essere applaudita in tutte le cancellerie che prendono il la da Washington, e naturalmente perfetto per essere difesa e sostenuta dai garanti del sistema in Italia, tra i colli di Roma e i giornali di Milano.
Ma questo non vuol dire affatto che non sia lecito, e anzi doveroso, fare luce su ciò che c’è dietro la recitazione, e dietro il copione. Perché il vero capolavoro della presidente del Consiglio è quello di esser riuscita a far credere che siano esistite due Giorgia Meloni, distinte e in successione: della prima (francamente fascista e razzista, discepola del repubblichino, servo dei nazisti e fucilatore di partigiani Giorgio Almirante) non resterebbe oggi alcuna traccia, mentre a Palazzo Chigi ci sarebbe la seconda (l’affidabile statista interlocutrice di Joe Biden). Di fronte a tanta fantasia, viene in mente il mito dello sdoppiamento di Elena, per cui Paride avrebbe portato a Troia solo l’immagine della vera moglie di Menelao: anche in quel caso si trattava di salvare ad ogni costo la virtù della protagonista, e l’unico modo era sdoppiarla magicamente. E, dunque, per rimanere al mito di Elena, qual è la vera Giorgia, e quale la sua immagine? Perché la recita non è certo il fine: è ovviamente un mezzo. Una copertura per lavorare indisturbata a quello che davvero le sta a cuore. Distinguere questi due piani è doveroso, e urgente: perché se, appunto, Giorgia Meloni sta recitando, lo fa per dare agibilità e consenso a un progetto politico che non coincide affatto con il copione della recita, ma è invece la sua autentica visione della società, il sistema di ‘valori’ sul quale vorrebbe fondare la sua Italia. E mille indizi, sotto gli occhi di tutti, dimostrano che quei ‘valori’ sono davvero molto vicini a quelli espressi in chiaro nel libro del generale Roberto Vannacci.
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blacklotus-bloog · 1 month
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Osservo da vicino un mondo, il mio mondo, un mondo che non è più quello che ho conosciuto...
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DONNA ASSUNTA ALMIRANTE - Giorgio, la mia Fiamma
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bagnabraghe · 3 months
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Nei mesi iniziali del 1947 vennero fondati due raggruppamenti, il Fronte Giovanile e i Nuclei Universitari
L’espressione neofascismo iniziò ad essere usata in Italia quando la seconda guerra mondiale era ancora in corso. In un’intervista pubblicata dall’edizione meridionale de «L’Unità» nel maggio 1944, Fausto Gullo, da poco nominato ministro dell’Agricoltura del secondo governo Badoglio, reputò “la ragione centrale della formazione del nuovo governo […] il massimo potenziamento del concorso italiano…
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bigarella · 8 months
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Verso la svolta filo occidentale del MSI
I due pilastri su cui si fondava la cultura politica del Movimento Sociale Italiano negli anni compresi tra il 1947 e il 1954 furono quelli del nazionalismo e dell’anticomunismo: nonostante fossero in larga misura complementari, sull’accentuarsi dell’uno sull’altro si giocò buona parte del confronto tra le diverse componenti del Movimento Sociale nell’immediato dopoguerra <559.La politica estera,…
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