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#Giovanile
collasgarba · 4 months
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Nei mesi iniziali del 1947 vennero fondati due raggruppamenti, il Fronte Giovanile e i Nuclei Universitari
L’espressione neofascismo iniziò ad essere usata in Italia quando la seconda guerra mondiale era ancora in corso. In un’intervista pubblicata dall’edizione meridionale de «L’Unità» nel maggio 1944, Fausto Gullo, da poco nominato ministro dell’Agricoltura del secondo governo Badoglio, reputò “la ragione centrale della formazione del nuovo governo […] il massimo potenziamento del concorso italiano…
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adrianomaini · 4 months
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Nei mesi iniziali del 1947 vennero fondati due raggruppamenti, il Fronte Giovanile e i Nuclei Universitari
L’espressione neofascismo iniziò ad essere usata in Italia quando la seconda guerra mondiale era ancora in corso. In un’intervista pubblicata dall’edizione meridionale de «L’Unità» nel maggio 1944, Fausto Gullo, da poco nominato ministro dell’Agricoltura del secondo governo Badoglio, reputò “la ragione centrale della formazione del nuovo governo […] il massimo potenziamento del concorso italiano…
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bagnabraghe · 4 months
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Nei mesi iniziali del 1947 vennero fondati due raggruppamenti, il Fronte Giovanile e i Nuclei Universitari
L’espressione neofascismo iniziò ad essere usata in Italia quando la seconda guerra mondiale era ancora in corso. In un’intervista pubblicata dall’edizione meridionale de «L’Unità» nel maggio 1944, Fausto Gullo, da poco nominato ministro dell’Agricoltura del secondo governo Badoglio, reputò “la ragione centrale della formazione del nuovo governo […] il massimo potenziamento del concorso italiano…
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afantini · 1 year
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AFANarrativa - Terzo Testamento
AFANarrativa – Terzo Testamento
AFANarrativa AFAN Alessandro Fantini presenta i suoi romanzi in una serie di video-istantanee in cui riflettere sull’arte della scrittura e i moventi segreti dell’ispirazione letteraria. TERZO TESTAMENTO Finora quella di Clara è stata la vita di una qualsiasi adolescente cresciuta nell’impersonale monotonia della vita di provincia. Serate consumate ai tavoli della pizzeria, nella mischia delle…
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loriberbi · 2 years
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L’#allegria e la #contentezza abbelliscono in gran misura e sono dei famosi conservanti dello #sguardo #giovanile” Charles #Dickens (at Loredana Berbece Remax Ideale) https://www.instagram.com/p/CiaMmAcDxvD/?igshid=NGJjMDIxMWI=
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delinquenzanews · 2 years
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Tutoraggio - Centurioni e Oltremella uniti per la crescita del movimento giovanile
Tutoraggio – Centurioni e Oltremella uniti per la crescita del movimento giovanile
Siglata l’importante collaborazione per il settore giovanile tra Centurioni e Oltremella, che uniscono le forze per innalzare il livello del movimento rugbystico U15 e U17. Sarà un tutoraggio – una soluzione caldeggiata dalla Federazione al fine di rendere sostenibile il rilancio dell’attività sportive tra le fasce più giovani – attraverso la cooperazione tra i club. I Centurioni saranno infatti…
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pietroalviti · 2 years
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Ceccano, Franz esagera, distrutte le lapidi a S. Pietro
Ceccano, Franz esagera, distrutte le lapidi a S. Pietro
Stavolta, Franz il lanzo ha davvero esagerato: se l’è presa con le lapidi che ricordano il sacrificio di tanti ceccanesi morti per i bombardamenti nella seconda guerra mondiale, nello spiazzo su cui una volta sorgeva la Chiesa di S. Pietro Apostolo. L’esecrazione pubblica è stata generale, anche con qualche polemica politica sulla mancanza o per lo meno l’inefficacia delle telecamere, installate…
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fiordilota · 3 months
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In molte su tiktok: "in un mondo di Teresa e Carmela, sii sempre Carmela".
Ah ok, quindi cornuta ancora prima di sposarti e per sempre sforna-bambini di un uomo che non infila il cazzo solo nelle prese della corrente??
In un mondo di Teresa e Carmela, fa' na' cosa bon sorm: appienn Edoardo
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gregor-samsung · 8 months
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" È fondamentale interrogarci su quanto la paura stia deformando la nostra vita e le nostre scelte, e se quel che temiamo di perdere valga veramente la pena che proviamo nel chinare la testa, nel rinunciare a seguire quello che crediamo giusto o che desideriamo. Il personaggio principale di Storia di un impiegato, l’album di Fabrizio De André dedicato ai movimenti giovanili che dal ’68 alla fine degli anni settanta hanno scosso la vita politica italiana, è un uomo che si pone queste domande in ritardo. L’album è uscito [il 2 ottobre] 1973, ed è stato il primo in cui De André abbia dichiarato il proprio orientamento politico; prima di allora le sue canzoni erano uno splendido riflesso del cantautorato francese, elegante e popolare allo stesso tempo. Adesso l’autore genovese affronta direttamente il tema della rivoluzione giovanile, della lotta al sistema: il protagonista dell’album è un uomo ordinario, che non si trova a vivere la sua vita dove vuole che sia, ma dove la pista della proprietà e dei ruoli l’ha portato. È la paura ad aver costruito le sue scelte, e nulla di quello che vive è realmente frutto di una sua decisione. È un uomo realmente così distante dalle nostre esistenze? In quale rigagnolo galleggia la realtà di questo trentenne e fin dove tiene nascosta la faccia, a rischio d’annegare?
Da quanti anni il suo e il nostro mondo s’è ristretto nel bugigattolo dell’ufficio, tra la scrivania ingombra e il muro dall’intonaco ingrigito? Con quanta cura, la mattina, scivola fuori dal letto per non svegliare la compagna? (E una sveglia non gli serve da anni: ormai è la ripetizione di ogni cosa a farlo alzare puntuale.) Quante volte ha fissato il suo volto allo specchio, controllato la rasatura, indossato la camicia stirata la sera precedente, la solita giacca, il solito nodo alla cravatta? Potremmo essere noi. Fuori il Maggio francese non vuole smettere di riscaldare l’aria: da tempo le donne hanno strani monili tra i capelli, sorridono con tranquillità e guardano negli occhi gli uomini. L’impiegato di De André le osserva sulla metropolitana, tiene le mani raccolte tra le cosce, le spalle curve, conta gli anni che lo distanziano da quel mondo: e non ne trova molti, ma ne trova abbastanza. «Eppure i miei trent’anni sono pochi più dei loro», pensa, e questo non gli dà alcun sollievo. L’ufficio è ancora al suo posto, nello stesso quartiere di sempre, allo stesso piano del medesimo edificio. Sarà così anche negli anni successivi, per ogni singolo giorno della sua giovinezza, inoltrandosi nella maturità, fino a costeggiare la vecchiaia: allora la gita sarà finita ed ecco il momento di scendere al molo. Avrà una buona, sicura vecchiaia. È questo che si dice salendo le scale e incrociando gli sguardi dei colleghi. Qualcosa da condividere con i figli, quando ne vorrà avere. Ha ottenuto un buon posto di lavoro. L’ha ottenuto molto presto. Di che dovrebbe lamentarsi? Mentre regola l’altezza della sedia e dispone le pratiche sulla scrivania, mentre comincia a «contare i denti ai francobolli», sente cantare in strada, oltre la finestra dell’ufficio. Un corteo, colori, slogan e intorno la cinta scura della polizia, gli scudi e i manganelli sollevati, le spalle affiancate e i fumogeni. Guarda i manifestanti e pensa che soprattutto le donne, coraggiose e indipendenti, sono bellissime. Prova a immaginarsi in mezzo a loro, e si sente ridicolo: in piazza dietro la muraglia di caschi, schiacciato dai corpi di chi fugge alle cariche. Sarebbe letteralmente «fuori luogo». Nessuno tra quei ragazzi lo conosce e poi, come dovrebbe vestirsi? In mezzo al corteo sembrerebbe un infiltrato della Digos. Ovviamente verrebbe licenziato: come fare a lasciare il posto di lavoro per un motivo simile? E come spiegarsi, più tardi, con la compagna? "
Salvatore La Porta, Less is more. Sull’arte di non avere niente, Il Saggiatore (collana La Cultura, n° 1134), 2018¹. [Libro elettronico]
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Papé Satàn, Periodico Giovanile Studentesco, Numero 17 , Dicembre 1965
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deathshallbenomore · 6 months
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molto molto bello quando la letteratura mi offre l’ennesima occasione per sbloccare una crisi esistenziale 🥲
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adrianomaini · 10 months
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Perché "Il garofano rosso" di Vittorini è un romanzo giovanile (involontario)
Nella prefazione alla prima edizione in volume del Garofano rosso, nel ’48, Vittorini riconosce come, in seguito al cambiamento che ha coinvolto la sua ispirazione stilistica, il romanzo «gli diventava ad un tratto composito, intermittente, discontinuo; gli diventava giovanile…» <48. L’autore non è più in grado di scrivere, dice, «guardando all’indietro» <49. In effetti, il Garofano è…
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bagnabraghe · 10 months
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Perché "Il garofano rosso" di Vittorini è un romanzo giovanile (involontario)
Nella prefazione alla prima edizione in volume del Garofano rosso, nel ’48, Vittorini riconosce come, in seguito al cambiamento che ha coinvolto la sua ispirazione stilistica, il romanzo «gli diventava ad un tratto composito, intermittente, discontinuo; gli diventava giovanile…» <48. L’autore non è più in grado di scrivere, dice, «guardando all’indietro» <49. In effetti, il Garofano è…
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ilblogdellestorie · 1 year
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Massimo Ammaniti è uno psicoanalista e medico neuropsichiatra infantile. Ha 82 anni, è considerato tra i massimi esperti di disagio giovanile. Intervistato sul Corriere della Sera da Walter Veltroni ha risposto così all’ultima domanda sui cambiamenti osservati in questi anni:
“Prima il disagio dei giovani era un’eccezione, ora è un’epidemia. Bisognerebbe rendersene conto, in tempo. C’è da fare, ma non si può aspettare”.
Il primo passo è parlarne, per aumentare la consapevolezza, per comprendere e aiutare, senza inutili e vane frasi di circostanza.
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ipierrealism · 8 months
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Ma anche voi avete questa strana sensazione che i luoghi della vostra infanzia si siano un po'... scoloriti? Come se mancassero di saturazione di colori rispetto a come li richiama la vostra memoria?
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viv-milano · 1 year
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The dream home
The dream home, nestled in the mountains, my dream home is a peaceful retreat, surrounded by natural beauty and breathtaking views. The entrance opens up to a magnificent hall, with high ceilings, elegant chandeliers, and beautiful paintings .. ” The Dream Home is safe … , whenever One reaches it , One smiles … ” PP vivmilano.wordpress.com [email protected]
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