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#Le trame del regno
luartemisfowl · 1 year
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Le trame del regno- This woven kingdom by Tahereh Mafi Review party
Buongiorno e benvenut* alla mia tappa per Le trame del regno di Tahereh Mafi! Un grazie enorme a Franci per aver organizzato, Dolci per il banner e la casa editrice per la copia in anteprima! EditoreFanucci CollanaYoung adult Pubblicato 02/05/2023 Pagine372 Per il mondo, Alizeh non è altro che un’umile serva, e non l’erede scomparsa dell’antico regno Jinn costretta a nascondere la sua…
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jamessixx · 1 year
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Lucifer Morningstar mood. ✨ Nel mondo intrigante delle serie TV, pochi personaggi brillano con la stessa intensità di Lucifer Morningstar. Quest'incarnazione della tentazione, tratta direttamente dalle pagine della mitologia, ha conquistato il pubblico con la sua personalità magnetica e il suo stile senza tempo.
Nella serie televisiva "Lucifer," trasmessa con il fuoco del peccato su schermi di tutto il mondo, Morningstar emerge come un anti-eroe affascinante e imprevedibile. Interpretato con maestria dall'attore Tom Ellis, il diavolo abbandona il suo trono infernale per unirsi al mondo terreno a Los Angeles. Intrappolato tra le sue origini oscure e il desiderio di redenzione, Lucifer oscilla tra il bene e il male in un balletto emozionante di colpi di scena e rivelazioni sorprendenti.
Nessun angolo buio della psiche umana è immune al suo sguardo penetrante. Con un umorismo tagliente come una lama e un fascino irresistibile, Lucifer Morningstar affascina spettatori di ogni genere. Le trame avvincenti si intrecciano con misteri sovrannaturali e drammi personali, creando una sinfonia di emozioni e azione che tiene incollati gli spettatori ai loro schermi.
Ma c'è di più: il personaggio di Lucifer Morningstar risveglia anche domande filosofiche e morali. L'eterna lotta tra il libero arbitrio e il destino, il bene e il male, trova una voce potente in questa serie. Chi è veramente responsabile delle nostre scelte? Possiamo davvero sfuggire al nostro passato? Queste domande e altre si mescolano con la trama, aggiungendo profondità e complessità a un racconto già straordinario.
Quindi, che tu sia un appassionato di mitologia, un amante dei thriller sovrannaturali o semplicemente in cerca di una storia coinvolgente, Lucifer Morningstar è pronto a portarti in un mondo di oscuro fascino e illuminante riflessione. Preparati a immergerti in una storia che incendia l'anima e solletica la mente, dove il diavolo stesso potrebbe rivelarsi una guida inaspettata attraverso i meandri della condizione umana. Benvenuti nell'incanto avvolgente di "Lucifer."
Nelle profondità incandescenti dell'inferno, un nome risuona con un'aura di mistero e potere: Lucifer Morningstar. Questo enigmatico sovrano degli abissi oscilla tra il lusso sfarzoso del suo regno infernale e le strade cupe di Los Angeles, dove si dilettava nella sua inusuale seconda carriera come consulente investigativo.
Con un'incredibile amalgama di fascino e sfacciataggine, Lucifer Morningstar incarna il classico ribelle con un tocco di saggezza divina. La sua originale interpretazione diabolica si intreccia con una curiosa affinità per l'umanità, spingendolo a cercare verità e giustizia insieme alla sua complice Detective Chloe Decker. Mentre si gettano nel vortice delle indagini, la chimica travolgente tra loro diventa una forza trainante, aggiungendo un tocco irresistibile a ogni scena.
In ogni episodio, l'enigma di Lucifer Morningstar si svela progressivamente, rivelando i segreti di un passato immortale e la sua relazione complicata con il suo padre divino. Questo affascinante arcangelo caduto è tanto un provocatore quanto un confidente, costringendo gli spettatori ad ammirare la sua complessità e ad abbracciare il suo lato oscuro.
Immergiti in un mondo di ambiguità morale, svelamenti sorprendenti e battute taglienti mentre segui le avventure di Lucifer Morningstar. Che tu sia affascinato dal suo magnetismo oscuro, affamato di indagini avvincenti o semplicemente attratto dall'inarrestabile energia dell'arcangelo decaduto, c'è un motivo per cui il nome "Lucifer Morningstar" risuona come un richiamo irresistibile nell'universo dell'intrattenimento. Unisciti a noi mentre esploriamo le profondità ardenti di questa serie che incanta e avvince, portando la luce nelle zone più oscure.
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Alla scoperta degli astri nascenti della letteratura italiana
Nel vibrante mondo della letteratura, gli scrittori italiani emergenti stanno catturando cuori e menti con le loro narrazioni avvincenti e voci uniche. Questi scrittori italiani emergenti si stanno facendo strada nella scena letteraria, offrendo nuove prospettive e storie coinvolgenti che trovano risonanza tra i lettori di tutto il mondo. In questo articolo, approfondiamo il regno del talento letterario italiano, esplorando il viaggio di queste stelle nascenti ed evidenziando le piattaforme che supportano la loro crescita e visibilità.
Scoprire le gemme letterarie
La letteratura italiana ha una ricca storia, segnata da opere iconiche di autori rinomati. Tuttavia, il panorama contemporaneo sta assistendo a un’ondata di nuovi talenti, che portano in primo piano narrazioni e stili diversi. Questi scrittori emergenti non stanno solo esplorando temi tradizionali ma stanno anche spingendo i confini, affrontando le questioni moderne con profondità e creatività.
Il viaggio degli scrittori italiani emergenti
Per molti scrittori italiani emergenti, il viaggio inizia con la passione per la narrazione e il desiderio di condividere le proprie prospettive uniche. Navigano nelle complessità del mondo letterario, affinando la loro arte attraverso dedizione e perseveranza. Dalla creazione di trame accattivanti allo sviluppo di personaggi memorabili, questi scrittori riversano il loro cuore in ogni parola, creando opere letterarie che lasciano un impatto duraturo.
Piattaforme per scrittori emergenti
Nell'era digitale di oggi, gli aspiranti scrittori hanno accesso a varie piattaforme che offrono visibilità e opportunità di networking. Per gli scrittori italiani emergenti, queste piattaforme svolgono un ruolo cruciale nel mostrare il proprio lavoro e nel connettersi con lettori e colleghi scrittori. Ecco cinque piattaforme degne di nota che supportano e promuovono gli scrittori italiani emergenti:
CF Editore: CF Editore è una piattaforma dinamica dedicata alla promozione degli scrittori italiani emergenti. Attraverso vetrine curate e opportunità editoriali, CF Editore fornisce una piattaforma affinché scrittori di talento possano raggiungere un pubblico più ampio e stabilire la loro presenza nella sfera letteraria. Italian Writers: Italian Writers è una piattaforma guidata dalla comunità che promuove la collaborazione e il networking tra autori italiani. Gli scrittori possono mostrare il proprio lavoro, partecipare a concorsi di scrittura e interagire con lettori e colleghi scrittori, favorendo un ambiente creativo e favorevole.
Scrittura Creativa: Scrittura Creativa offre risorse e workshop per scrittori emergenti, aiutandoli ad affinare le proprie capacità di scrittura e ad orientarsi nel processo editoriale. La piattaforma offre anche eventi letterari e opportunità per gli scrittori di entrare in contatto con professionisti del settore.
Nuove Voci Letterarie: Nuove Voci Letterarie è una rivista letteraria che promuove le voci emergenti della letteratura italiana. Gli scrittori possono presentare il proprio lavoro affinché venga preso in considerazione per la pubblicazione e ottenere visibilità presso un pubblico diversificato interessato a scoprire nuovi talenti letterari.
Scrittura e Narrativa: Scrittura e Narrativa offre agli scrittori una piattaforma per esplorare diversi generi e stili di narrazione. Dalla narrativa alla poesia e alla saggistica, gli scrittori possono mostrare la loro versatilità e creatività, ampliando la loro portata e connettendosi con lettori che apprezzano le diverse espressioni letterarie.
Abbracciare la diversità nella letteratura italiana
L’emergere di nuove voci nella letteratura italiana riflette la natura dinamica e diversificata della narrazione. Questi scrittori italiani emergenti apportano nuove prospettive, intuizioni culturali e narrazioni innovative al panorama letterario, arricchendo le esperienze dei lettori e promuovendo una vivace comunità letteraria.
Come lettori e appassionati, abbracciamo e celebriamo la creatività e il talento degli scrittori italiani emergenti, sostenendo il loro viaggio mentre continuano a ispirarci e ad affascinarci con le loro opere letterarie. Scopri la prossima generazione di star della letteratura italiana e immergiti in un mondo di storie accattivanti e narrazioni fantasiose.
Scopri di più sugli scrittori italiani emergenti su CF Editore.
Questo articolo si propone di evidenziare la crescente presenza di scrittori italiani emergenti e il loro contributo al panorama letterario. Promuove la pagina target https://www.cfeditore.com/2024/02/5-piattaforme-per-scrittori-emergenti.html fornendo allo stesso tempo preziose informazioni e spunti per i lettori interessati a scoprire nuovi talenti letterari.
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scienza-magia · 7 months
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Il campo unificato della Teoria del Tutto è Dio?
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La Teoria del Tutto e le intuizioni di Hawking: ma il Tutto è Dio? "L'universo non ha né bisogno né scopo. L'universo esiste semplicemente". Nel vasto panorama della cosmologia e della fisica teorica, la ricerca della “Teoria del Tutto” emerge come uno dei pilastri fondamentali nell’arduo tentativo umano di penetrare le leggi che orchestrano l’universo in modo completo e armonico. Al centro di tale indagine si cela l’enigma più grande che esista: chi rappresenta il “tutto” che questa teoria si prefigge di spiegare? Nel corso dei decenni, insigni menti scientifiche, quali il rinomato fisico teorico Stephen Hawking, hanno dedicato le loro straordinarie capacità intellettuali allo sviluppo e alla comprensione di tale teoria, spingendo così i confini del sapere umano verso orizzonti sempre più profondi e complessi. La Teoria del Tutto La Teoria del Tutto di Stephen Hawking costituisce un ardito tentativo di erigere un edificio teorico unificato, un monumento alla sintesi delle leggi fisiche che governano il vasto spettro dell’universo osservabile, dal regno cosmico alle profondità microscopiche della materia. Al suo cuore pulsante si trova l’aspirazione di coniugare lo spazio-tempo derivante dalla generale di Einstein con il movimento quantistico delle particelle subatomiche, divenendo così l’architetto di un macrocosmo e microcosmo sinfonici. La teoria di Hawking, intrinsecamente matematica e concettuale, intende intrecciare le trame della relatività generale e della meccanica quantistica in un unico tessuto teorico, risolvendo così l’apparente dissonanza tra queste due pietre miliari della fisica moderna. Il fondamento della sua proposta giace nell’idea audace di una “teoria di campo unificato“, una formula mastodontica che debba abbracciare tanto le forze gravitazionali che le interazioni subatomiche. Hawking ha dedicato una vita intera alla costruzione di questo faro teorico, ma la sua opera rimane un’opera incompiuta. Nonostante la genialità delle sue intuizioni, la Teoria del Tutto di Hawking poggia su pilastri mai del tutto completati. L’eredità che ci lascia è un labirinto di domande irrisolte, un’ode alle sfide concettuali e alle frontiere inesplorate che attendono i futuri pionieri della fisica teorica. C’è posto per Dio nella Teoria del Tutto? Nel contesto della Teoria del Tutto, la riflessione più naturale su Dio assume una profondità che spazia dalle leggi fisiche alla natura dell’esistenza stessa. La Teoria del Tutto converge verso un concetto cardine: la Coscienza Suprema, si tratta di Dio? Questa entità cosmica si distingue per la sua grandezza, essendo concepita come una coscienza di proporzioni cosmiche, contenente non solo tutto ciò che esiste nell’universo osservabile, ma anche lo spazio-tempo stesso. Si tratta di una coscienza pervasiva, la cui presenza si estende a ogni angolo dell’universo, e possiede una massa psichica infinita, in grado di contenere l’intera gamma delle coscienze esistenti. L’unicità della Coscienza Suprema si manifesta nella sua natura eterna e increata, distinta dalle tradizionali concezioni religiose di Dio. Per questa coscienza cosmica, il tempo si presenta in una prospettiva diversa rispetto alla nostra percezione umana; il concetto di creazione e di inizio temporale si confonde con l’eternità, dissolve i confini tra passato, presente e futuro. In questo senso, l’atto creativo della Coscienza Suprema non è limitato da un prima o dopo, ma si manifesta come un atto eterno e intrinseco alla sua stessa natura. L’Universo primordiale e il ruolo della Coscienza Suprema La Coscienza Suprema non è soltanto onnisciente, possedendo tutte le conoscenze possibili, ma anche onnipotente, capace di plasmare la realtà attraverso il collasso della funzione d’onda, un meccanismo che materializza le sue immagini mentali. Le caratteristiche di infinità, unicità, eternità, onniscienza e onnipotenza attribuite alla Coscienza Suprema si sovrappongono alle concezioni tradizionali di Dio presenti nelle varie religioni. Il concetto di Universo primordiale, materializzato dalla Coscienza Suprema in un volume critico, suggerisce una profonda conoscenza delle leggi che regolano l’universo. In questo contesto, le leggi stesse non sono imposte dall’esterno, ma intrinseche alla natura stessa della Coscienza Suprema. La scelta delle condizioni iniziali dell’universo riflette la libertà e la saggezza della Coscienza Suprema, che opta per un percorso evolutivo in linea con il suo scopo primario. Qual è il fine?
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Credit: Judy Smith White overlay: SARAO/MeerKAT (1.28 GHz) Red: Spitzer/MIPS1 (24μm) Green: WISE/W3 (12μm) Blue: Spitzer/IRAC4 (8μm) Ma quale potrebbe essere lo scopo ultimo di questa entità cosmica? La generazione di coscienze individuali sembra emergere come un’ipotesi plausibile. La creazione dell’universo potrebbe essere legata alla volontà della Coscienza Suprema di procreare altre coscienze, in modo che possano evolversi e manifestare i suoi stessi attributi creativi. Questa visione suggerisce che l’origine dell’universo sia strettamente correlata alla nascita delle coscienze primordiali, le quali, pur essendo simili alla Coscienza Suprema, devono ancora evolvere per raggiungere una piena comprensione di sé stesse. In questo processo evolutivo, le coscienze primordiali attraversano uno stato di incoscienza totale, avviando un pellegrinaggio verso una super-coscienza. Analogamente ai corpi materiali, le coscienze assorbono e emettono radiazioni psichiche in uno specifico spettro di frequenza, in un intricato gioco di risonanze e assorbimenti. La Coscienza Suprema, con il suo spettro di assorbimento definito dalla qualità dei pensieri, diventa il metro di valutazione del bene e del male, sottolineando l’importanza del pensiero di buona qualità come fondamento dell’etica fondamentale. Così, nella visione della Teoria del Tutto, l’etica non è solo biologica o sociale, ma intrinsecamente legata alla qualità dei pensieri e alla loro risonanza con la Coscienza Suprema. Questo fondamento teologico dell’etica riflette un’idea di Dio come entità primordiale e creatrice, le cui azioni sono intrinsecamente legate al processo evolutivo delle coscienze nell’universo. Ma cosa ne pensava Stephen Hawking? L’evoluzione del pensiero di Stephen Hawking in merito all’esistenza di Dio riveste un carattere tanto complesso quanto affascinante, incanalando una mente che ha sfidato le frontiere dell’astrofisica e della cosmologia. Nel suo capolavoro finale, The Grand Design, Hawking abbraccia un paradigma audace, abbandonando l’ipotesi di un Dio creatore in favore di una visione scientifica più radicale. Come egli stesso afferma: “Non c’è bisogno di un Dio creatore dell’universo. Basta un sussulto della forza di gravità a generare tutto ciò che osserviamo.” Questa concezione, emersa dal tessuto stesso delle leggi fisiche, pone l’intero universo come un’entità emergente, senza la necessità di un’entità trascendente. Hawking ha guidato la sua ricerca verso una comprensione più profonda e completa dei misteri cosmici, sfidando l’idea di un universo infinito ed eterno e proponendo un’interpretazione radicale della teoria del Big Bang. La sua ricerca di una “Teoria del Tutto” lo ha portato a confrontarsi con il dilemma di Einstein: la necessità di un creatore divino per spiegare l’esistenza stessa dell’universo. Tuttavia, attraverso la M-Teoria e la fisica quantistica, Hawking ha proposto una visione alternativa, in cui l’universo emerge spontaneamente da principi fisici fondamentali, senza bisogno di un intervento divino. Questa visione cosmologica si staglia come un’epopea moderna, in cui l’universo stesso diviene il creatore delle sue proprie leggi e strutture. Hawking, con la sua mente brillante e la sua tenacia senza pari, ha tracciato un cammino verso l’ignoto, invitando l’umanità a scrutare i confini del sapere e ad abbracciare il mistero e la bellezza del cosmo. Come egli stesso disse: “L’universo non ha né bisogno né scopo. L’universo esiste semplicemente.” “Dio è una truffa” “Dio è una truffa“, dichiarò senza mezzi termini il celebre astrofisico, in una presa di posizione che ha suscitato fervidi dibattiti e riflessioni in tutto il mondo scientifico. Con queste parole incisive, Hawking svelò la sua visione audace sull’universo e sulla sua origine, scuotendo le fondamenta delle credenze tradizionali. La sua tesi provocatoria sosteneva che l’idea stessa di un dio creatore fosse un artificio, un’illusione concettuale che mascherava la vera natura della realtà. Invece di una divinità trascendente. Questa audace riformulazione del concetto di dio rivelava non solo il suo coraggio intellettuale, ma anche una profonda inquietudine di fronte ai misteri dell’esistenza e alle domande senza risposta che ci assillano. L’argomentazione di Hawking si fonda sull’idea che le leggi fondamentali della fisica, quali la gravità e le altre forze fondamentali, siano intrinsecamente capaci di spiegare l’origine e l’evoluzione dell’universo senza la necessità di ricorrere a un’intervento divino. Non esiste un solo Stephen Hawking Non esiste un solo Hawking, ma anzi, ne esistono altri due, ognuno con una sua unica e affascinante storia da raccontare. Hawking dei buchi neri Il primo tra i tre Hawking è riconosciuto come un’autorità indiscussa nel campo dei buchi neri. Le sue scoperte in questa sfera della fisica sono numerose e rivoluzionarie. Secondo la teoria della relatività generale di Einstein, un buco nero è una regione dello spazio-tempo dove la gravità è così intensa da impedire a qualsiasi cosa, persino alla luce, di sfuggire alla sua attrazione. Questo fenomeno si crede sia il risultato del collasso su sé stessa di una stella di enorme massa. Tuttavia, nonostante le numerose scoperte di Hawking, il mondo dei “buchi neri” rimane in gran parte un mistero, con molte teorie ancora nella fase di speculazione. Nel gennaio del 2014, Hawking ha causato scompiglio persino tra le sue stesse certezze, sfidando l’idea comunemente accettata che un buco nero sia un’entità oscura e insondabile nell’universo. Hawking essere umano Il secondo Hawking, noto a molti come uno dei più acuti cervelli del secondo Novecento, è colui a cui nel 1963 fu diagnosticata una terribile malattia degenerativa dei motoneuroni, comunemente associata alla sclerosi laterale amiotrofica. Nonostante la sua condizione, Hawking non si è mai arreso. Incapacitato e confinato a una sedia a rotelle fin dagli anni ’80, ha continuato a sfidare le aspettative e a lasciare un’impronta indelebile nel mondo della scienza e della cultura. La sua storia di resilienza e perseveranza è diventata un simbolo di speranza per milioni di persone in tutto il mondo. Se Hawking avesse scelto l’eutanasia, come aveva a volte considerato, il mondo non avrebbe mai conosciuto il suo genio e la sua straordinaria capacità di superare gli ostacoli più insormontabili. Ma ciò che rende ancora più straordinaria la sua storia è il modo in cui ha vissuto ben oltre la prognosi iniziale, dando il meglio di sé stesso nonostante le avversità. Hawking: l’uomo dietro al mito Infine, il terzo Hawking è l’uomo dietro al mito, la mente straordinaria che ha affascinato e ispirato generazioni. La sua vita è stata raccontata sul grande schermo nel film “La Teoria del Tutto” del 2014, basato sulla biografia di Jane Wilde, sua ex moglie. Il film narra la storia di un uomo che non si è mai arreso di fronte alla malattia e alla morte imminente, ma che ha lottato con coraggio e umorismo per dare un senso alla sua esistenza. Sono storie di resilienza, amore e coraggio, che ci ricordano che nonostante le avversità della vita, è possibile superare ogni ostacolo con determinazione e speranza. Anche il film racconta che quando nel 1985 la polmonite lo stava per uccidere e i medici volevano staccare le spine che lo tenevano in vita e Jane lo ha salvato. È lei che il mondo deve ringraziare per il genio impertinente di Hawking. Ecco, fra “teoria del tutto” e fame di vita Hawking ha finito per essere un grande testimonial riluttante di Dio. Sono testimonianze che ci insegnano che la vera grandezza risiede nella capacità di abbracciare la vita con tutto ciò che essa ha da offrire, e di trovare significato e speranza anche nei momenti più bui. Così, nel ricordo di Stephen Hawking, continuiamo a essere ispirati dalle sue parole, dalle sue scoperte e, soprattutto, dalla sua straordinaria umanità. Adesso conosce la risposta Intrinseca alla ricerca di Hawking è la tensione tra il cosmo concepito come una macchina perfetta, regolata da leggi precise e indipendente da una volontà divina, e l’osservazione di un universo straordinariamente ordinato e complesso che solleva interrogativi esistenziali fondamentali. La sua esplorazione delle leggi che governano l’universo e il tentativo di svelare i misteri dell’esistenza umana pongono in luce una dualità affascinante: mentre la scienza di Hawking cerca di scartabellare le pagine della creazione senza ricorrere a divinità, la struttura stessa dell’universo sembra sussurrare l’esistenza di un progetto o di un disegno più vasto. Pertanto, l’eredità di Hawking non risiede soltanto nelle sue scoperte scientifiche, ma anche nella sfida posta alla nostra comprensione dell’universo e del nostro posto al suo interno. In questo contesto, risuonano le parole di Pascal su quel “Dio nascosto” e trovano un nuovo riverbero, invitando l’umanità a esplorare il mistero dell’esistenza con umiltà e meraviglia. Ritorna alla mente un potente dialogo tratto dal film “La Teoria del Tutto“, che incarna in maniera eloquente il cuore della questione. Jane, rivolgendosi a Stephen, chiede il motivo per cui egli non creda in Dio. La risposta di Stephen, essenziale e incisiva, sottolinea il ruolo del fisico nel preservare l’integrità dei suoi calcoli dalla presenza di una fede in un creatore soprannaturale. Tuttavia, Jane, con una semplice osservazione, suggerisce che forse il vero contrasto non è tra il fisico e Dio, ma tra il fisico e le convinzioni personali. Ciò che è certo, è che adesso conosce la risposta. “Jane: Non mi hai detto perché non credi in Dio. Stephen: Un fisico non può permettere che i suoi calcoli vengano confusi dalla fede in un creatore soprannaturale. Jane: Sembra più un argomento contro i fisici che contro Dio.” Read the full article
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tessin22 · 9 months
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Scopri il lusso a portata di mano Tessuti Ermenegildo Zegna online
Nel mondo dell'abbigliamento maschile di fascia alta, Ermenegildo Zegna è un simbolo di eleganza senza tempo e maestria senza pari. Rinomata per il suo impegno verso la qualità, l'innovazione e i tessuti lussuosi, la casa di moda italiana è pioniera nel settore da oltre un secolo. Con l'avvento dell'era digitale, Ermenegildo Zegna ha abbracciato le piattaforme online, consentendo ai clienti più esigenti di esplorare e acquistare i loro tessuti pregiati con pochi clic. Questo articolo approfondisce l'esperienza di scoprire i tessuti Ermenegildo Zegna online, evidenziando la comodità e la raffinatezza che deriva dall'accesso alle collezioni comodamente da casa.
Un'eredità di eccellenza:- Ermenegildo Zegna è stato sinonimo dei tessuti più pregiati sin dalla sua fondazione nel 1910. Dai pittoreschi campi dell'Australia agli stabilimenti tessili italiani, il marchio supervisiona meticolosamente ogni fase della produzione, assicurando che ogni tessuto soddisfi i più alti standard di qualità. Portando online questa eredità, Zegna estende la sua portata a un pubblico globale, consentendo agli appassionati di tutto il mondo di prendere parte all'eredità di eccellenza.
L'esperienza dello showroom digitale:- la piattaforma online di Ermenegildo Zegna funge da showroom digitale, offrendo una selezione curata di tessuti che mostrano l'impegno del marchio verso l'innovazione e lo stile. L'interfaccia è progettata con la massima sofisticatezza, offrendo agli utenti un'esperienza coinvolgente mentre navigano attraverso una vasta gamma di trame, motivi e colori. Descrizioni dettagliate e immagini ad alta risoluzione danno vita ai tessuti, consentendo ai clienti di prendere decisioni informate.
Personalizzazione a portata di mano:- una delle caratteristiche uniche del negozio di tessuti online di Ermenegildo Zegna è la possibilità di personalizzare gli ordini in base alle preferenze individuali. Che si tratti di un abito su misura o di una camicia su misura, i clienti possono scegliere tra una vasta gamma di opzioni di personalizzazione, tra cui tipo di tessuto, motivo e colore. Questo livello di personalizzazione garantisce che ogni capo rifletta fedelmente lo stile e il gusto di chi lo indossa.
Processo di ordinazione fluido:- Ermenegildo Zegna comprende l'importanza di un'esperienza di acquisto online fluida e sicura. Il sito web è progettato per facilitare la navigazione, consentendo ai clienti di aggiungere i tessuti scelti al carrello e procedere a un processo di pagamento sicuro. Le spedizioni in tutto il mondo garantiscono che i tessuti Zegna raggiungano gli appassionati ovunque si trovino, portando l'essenza dell'artigianato italiano alle porte di tutto il mondo.
Risorse educative:- oltre a offrire una piattaforma per l'acquisto di tessuti, la presenza online di Ermenegildo Zegna funge da risorsa educativa. Il sito web presenta articoli, video e guide che forniscono approfondimenti sul mondo del tessile, della sartoria e delle tendenze della moda. Questo impegno nell’educazione del cliente migliora l’esperienza online complessiva, rendendola non solo una destinazione per lo shopping ma un hub per la conoscenza sartoriale.
Coinvolgimento della comunità:- Ermenegildo Zegna ha tradotto con successo la sua eredità e i suoi valori nel regno digitale promuovendo un senso di comunità online. I canali di social media, i forum e le newsletter mantengono i clienti informati sulle ultime uscite, sugli eventi esclusivi e sugli scorci dietro le quinte del processo creativo del marchio. Questo impegno crea una connessione tra il marchio e i suoi clienti, trascendendo la natura transazionale dello shopping online.
L'incursione di Ermenegildo Zegna nel mondo dei tessuti online rappresenta un connubio armonioso tra tradizione e tecnologia. Abbracciando il panorama digitale, il marchio garantisce che il suo ricco patrimonio e il suo impegno verso l’eccellenza siano accessibili a un pubblico globale. La piattaforma online non solo semplifica la selezione dei tessuti e il processo di acquisto, ma funge anche da porta d'ingresso per gli appassionati che vogliono immergersi nel mondo Zegna, celebrando l'abilità artistica e artigianale che definiscono il marchio.
PER MAGGIORI INFORMAZIONI:-
Tessuto Ermenegildo Zegna Online
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enkeynetwork · 10 months
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lamilanomagazine · 1 year
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Al via al Teatro Comunale di Malfa (Isola di Salina) la seconda edizione della rassegna teatrale "L'isola che c'è"
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Al via al Teatro Comunale di Malfa (Isola di Salina) la seconda edizione della rassegna teatrale "L'isola che c'è". Sarà "La ragazza dell'altopiano" (Compagnia dell'Arpa di Enna) di Elisa Di Dio ad aprire venerdì 13 ottobre alle 10.30 la seconda edizione della rassegna teatrale "L'Isola che c'è", con la direzione artistica di Gigi Spedale (Presidente della Rete Latitudini) e in programma presso il Polifunzionale Auditorium comunale di Malfa (isola di Salina). Questo spettacolo inaugurale, che vede in scena Adriana Lunardo e Lorenzo Di Dio con musiche eseguite dal vivo da Davide Campisi è dedicato ai ragazzi dell'Istituto Comprensivo delle Eolie di Malfa, in collaborazione con la compagnia dell'Arpa di Calascibetta e con l'associazione locale Fabbrica 11 diretta da Paola Pintacuda ed è inserita nel Patto della Lettura, promosso dal Comune di Malfa. Presentazione: Lila e Jacopo, due liceali, insieme ad alcune classi della loro scuola, in una giornata di fine ottobre innaturalmente afosa, partecipano a un'escursione al lago di Pergusa e a Cozzo Matrice, terre del mito di Kore e Demetra. Sono accompagnati dalla loro insegnante e da un'archeologa. La visita è stata fortemente voluta dall'anziano preside della scuola, Teodoro Siciliano. Sul luogo i due ragazzi incontrano una troupe guidata da Gaia, regista tedesca che sta realizzando un docufilm. Gaia coinvolge Lila e Jacopo nelle riprese. È così che per i due comincia un'avventura, tra l'onirico e il reale, che li sprofonda nel mito e nei suoi significati più profondi. Lila rivede, alla luce dell'antica storia raccontata da Demetra, il suo tormentato rapporto con la madre, con se stessa e le sue fragilità. Anche Jacopo riflette su di sé. Emerge, prepotente, un altro tema, quello della relazione, compromessa, fra uomo e natura. Il sogno a occhi aperti vissuto sulla collina del mito scioglierà nodi esistenziali e aprirà nuove prospettive nella vita dei due protagonisti Alle 21:00 andrà in scena Eurydice (Compagnia dell'Arpa di Enna) drammaturgia di Elisa Di Dio e Filippa Ilardo con protagonisti Elisa Di Dio e Davide Campisi. Presentazione: Una delle storie più celebri e amate della mitologia greca viene riproposta in una nuova veste dalla Compagnia dell'Arpa di Enna che racconta con un nuovo linguaggio contemporaneo l'amore appassionato e tenebroso tra la ninfa Euridice e il poeta Orfeo, con musiche, canti e movimenti scenici dal vivo. Sulla sponda di un Acheronte abitato dall'ombra, in una prospettiva dove il tempo è mobile e la memoria viene erosa, Eurydice si rivolge a Orfeo che tesse trame di canto per tentare le vie dell'impossibile. Il poeta incarna la disperazione di chi resta sulla terra, in preda alla lacerazione per l'assenza del corpo e delle manifestazioni vitali di chi si è amato. Ragiona, Eurydice sulla morte come cura all'ansia e agli affanni della vita. Gioca, Eurydice, col suo corpo che si sfalda e si polverizza e diventa spazio di metamorfosi impreviste. Sogna, Eurydice il canto dell'amato, o forse è solo l'eco dello stesso. Parla, Eurydice, con Persefone che le narra la vita passata, e, da dea innamorata, sollecita nella nuova abitatrice del suo regno, il ricordo dell'amore. E quando la parola Amore viene pronunciata, si fa carne, respiro e canto. Con il suo canto, Orfeo commuove gli abitanti degli Inferi e percorre quelle contrade in cerca della sua donna. Vita e morte sembrano toccarsi, divise da una membrana invisibile che confonde i confini tra le due dimensioni. Così anche i piani temporali si incrinano, passato e presente precipitano l'uno dentro l'altro. La rassegna, che si compone in totale di sei spettacoli, è organizzata da Rete Latitudini con il sostegno della Regione Siciliana - Assessorato Turismo e Spettacolo, del Comune di Malfa e dell'Associazione Fabbrica 11 di Malfa. Questi i prossimi appuntamenti della rassegna: Sabato 21 ottobre ore 21:00 UNA VITA A COTTIMO di Giusi Arimatea con Mauro Failla – produzione Clan degli Attori - Messina Sabato 28 ottobre ore 21:00 VIA DEI CAPPELLI di Bruna Bonanno con Martina Consolo e Alexander Toscano – produzione ZO - Catania Sabato 11 novembre ore 21:00 ERA OTTOBRE di Tino Caspanello con Tino Caspanello e Tino Calabrò - produzione SMART - Milano Venerdì 27 novembre ore 21:00 IL TRENO testo e regia Marco Pupella con Massimiliano Sciascia, Mirko Ingrassia, Fabiola Arculeo, Luciano Falletta, Daniela Pupella – produzione Nuova Palermo. "Dopo il successo della prima edizione 2022, ritorna "L'Isola che c'è", la nuova stagione teatrale diretta da Gigi Spedale, rappresenta una rinnovata occasione di arricchimento culturale della Comunità isolana di Malfa anche nel periodo invernale. Per il secondo anno consecutivo, la Comunità di Malfa potrà fruire di un ricco cartellone, con importanti compagnie nazionali, conosciute e apprezzate anche a livello internazionale. Questa rassegna è un'opportunità per valorizzare ulteriormente l'Auditorium Comunale, di recente ristrutturato e potenziato nelle dotazioni tecniche. Grazie alle migliorie apportate, sarà possibile offrire alla cittadinanza anche allestimenti complessi, quali quelli del Circuito della Rete Latitudini, cui è affidato il Centro polifunzionale comunale.", dichiara Clara Rametta, Sindaco di Malfa Gigi Spedale, aggiunge: "Abbiamo trovato nella Comunità di Malfa i luoghi ideali per avviare attività culturali e artistiche di pregio, dal teatro al cinema, passando per la musica e la danza. La sensibilità dei residenti e la lungimiranza degli Amministratori locali rendono possibile oggi il rinnovarsi di questa stimolante avventura: realizzare in un'isola minore una regolare stagione teatrale invernale di livello e qualità, almeno pari a quelle dei teatri metropolitani. Nonostante le frequenti difficoltà logistiche e dei collegamenti via mare e dei costi della logistica, Malfa e il suo côté culturale rappresentano la cornice ideale per gli spettacoli delle Compagnie della nostra Rete Latitudini." Intanto oggi a Calascibetta (Enna) prende il via "Sulla Vetta", una nuova stagione targata Latitudini con lo spettacolo "L'ammazzatore" di Rosario Palazzolo al Teatro Comunale Contoli - Di Dio in programma alle 20.30. Sul palco lo stesso Palazzolo con Salvatore Nocera, protagonisti uno spettacolo, ironico, leggero e, allo stesso tempo, drammatico, come solo i grandi autori della scena sanno fare. Struttura Polifunzionale Auditorium comunale MALFA (isola di Salina) Stagione teatrale LATITUDINI 2023: · 13 ottobre, venerdì, ore 10:30 LA RAGAZZA DELL'ALTOPIANO di Elisa Di Dio con Adriana Lunardo e Lorenzo Di Dio musiche dal vivo Davide Campisi – produzione Arpa – Enna SPETTACOLO PER GLI ALLIEVI DELL'ISTITUTO COMPRENSIVO ISOLE EOLIE DI MALFA PATTO PER LA LETTURA 2023 · 13 ottobre, venerdì, ore 21:00 EURYDICE drammaturgia di Elisa Di Dio e Filippa Ilardo con Elisa Di Dio e Davide Campisi – produzione Arpa Enna · 21 ottobre, sabato, ore 21:00 UNA VITA A COTTIMO di Giusi Arimatea con Mauro Failla – produzione Clan degli Attori - Messina · 28 ottobre, sabato, ore 21:00 VIA DEI CAPPELLI di Bruna Bonanno con Martina Consolo e Alexander Toscano – produzione ZO - Catania · 11 novembre, sabato, ore 21:00 ERA OTTOBRE di Tino Caspanello con Tino Caspanello e Tino Calabrò - produzione SMART - Milano · 27 novembre, venerdì, ore 21:00 IL TRENO testo e regia Marco Pupella con Massimiliano Sciascia, Mirko Ingrassia, Fabiola Arculeo, Luciano Falletta, Daniela Pupella – produzione Nuova Palermo info: +393483813841 - www.facebook.com/latitudini prevendita: www.liveticket.it/latitudinirete TARIFFE: intero € 10,00 - ridotto over 65/under 18 € 7,00 – studenti Malfa € 5,00... #notizie #news #breakingnews #cronaca #politica #eventi #sport #moda Read the full article
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levysoft · 1 year
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Premio Chimica/Geologia
Citazione: "Jan Zalasiewicz, per aver spiegato perché a molti scienziati piace leccare le rocce".
Chiunque conosca un geologo o un paleontologo ha probabilmente appreso di un'abitudine peculiare: leccare le rocce. Quegli scienziati ti diranno che è un buon modo per testare se una roccia è una roccia o un pezzo di osso fossilizzato poiché quest'ultimo si attaccherà alla lingua, e macinare detta roccia tra i denti per un momento può aiutare ad accertare le dimensioni dei grani e quindi se la roccia contiene argilla o limo. Zalasiewicz è un paleontologo dell'Università di Leicester nel Regno Unito e ha affrontato la storia colorata della pratica rock-licking, tra le altre peculiarità, in un divertente saggio del 2017 pubblicato su The Paleontological Association Newsletter.
"Inumidare la superficie consente alle trame fossili e minerali di distinguersi bruscamente piuttosto che perdersi nella sfocatura delle microriflessioni intersecanti e delle micro-refrazioni che escono da una superficie asciutta", ha scritto Zalasiewicz, ricordando il tempo in cui ha leccato una roccia lungo la strada che si è rivelata una foraminifera di Nummuliti ben conservata. Secondo Zalasiewicz, questo "gusto per la stratigrafia" potrebbe risaltare a un ingegnere minerario, geometra e autoproclamato mineralogista del XVIII secolo di nome Giovanni Arduino, che ha escogito categorie per gli strati che alla fine si sono trasformate nell'odierna scala temporale geologica.
Arduino ha scritto una lettera a Antonio Vallisneri, professore all'Università di Padova, in cui descrive tutte le rocce, i minerali e i fossili locali nella valle dell'Agno, comprese utili note di degustazione. Ad esempio, i gusci fossili bruciati e i pezzi di carbone sono "ugualmente amari e orinati". L'acqua delle sorgenti che fuoriessde da uno strato ricco di marcasite e carbone "ha un sapore piccante acido" che Arduino ha paragonato a "l'acidità del vino". A uno piace pensare che Arduino sarebbe felice di apprendere che la sua "taxonomia del gusto" rimane uno strumento analitico comune tra gli amanti del rock moderno.
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shambelle97 · 2 years
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Loki si maledisse all’idea di aver saggiato ancora una volta quelle labbra così morbide, invitanti e delicate...maledisse il giorno in cui ebbe modo di incontrarla per la prima volta.
La osservò mentre dormiva: i capelli biondi e lucenti, sparsi sul cuscino; la bocca rosea e piena, la candida pelle arrossata dai vari segni che si permise di lasciarle con estrema foga...un’eterea visione così seducente da fargli nascere un nuovo fuoco, alimentato dal desiderio.
Le nozze col Capitano degli Einherjar si sarebbero celebrate proprio quel giorno: e la giovane che giaceva nel suo letto avrebbe dovuto prepararsi per andare incontro al suo imminente e triste destino, dimenticandosi delle notti di passione vissute assieme al temibile Dio dell’Inganno.
Si era ripromessa più volte di non cedere alle tattiche seduttive di Lingua D’Argento...ma il figlio minore di Odino e Frigga possedeva un fascino innato, costituito da un’acuta intelligenza e incredibile arguzia.
Nessuno poteva mettere in dubbio che fosse persino di innegabile bellezza: un giovane uomo dall’andatura alta e fiera, capelli ricci e neri come le piume di un corvo; il fisico tonico e asciutto, forgiato da mille battaglie secolari e potente maestro del Seiðr.
Diverse imprese lo resero protagonista assieme a Thor, Signore dei Fulmini e fratello maggiore di quest’ultimo.
Il loro legame poteva ritenersi indissolubile, permettendo ad entrambi di formare un ottimo lavoro di squadra.
Ma la rivalità tra i due ne rappresentava un arduo ostacolo, proprio a causa della loro corsa per l’agognato trono.
I suoi occhi gelidi e cristallini erano noti in tutto il regno: due inquietanti smeraldi verdi totalmente in grado di ammaliare chiunque lo incontrasse da vicino.
Inoltre era dotato di una notevole e spiccante parlantina: molte volte si era ritrovato a redigere trattati diplomatici, scegliendo con cura le parole da formulare, rivelandosi convincente e affidabile.
Rammentò il loro primo incontro, avvertendo un incessante sentimento di amarezza...sapeva bene che non le sarebbe mai appartenuta.
Tuttavia non era affatto bravo a rinunciarvi: la soddisfazione non era nella sua natura del resto.
La conobbe durante una passeggiata nei pressi dei Giardini Reali...ciò che ne seguì, fu nientemeno che una conversazione poco idilliaca.
L’ingannatore era dedito a riservare battutine pungenti nei confronti di chiunque...lei non fece alcuna eccezione.
Il motivo di tale argomento riguardò un innocuo scherzetto a discapito della ragazza...comprese a proprie spese chi avesse di fronte.
Ridacchiò a quel ricordo: l’illusione di un piccolo serpentello verde e strisciante, attorno al braccio di Sigyn.
Ella si svegliò, rivelando i grandi occhi azzurri...Loki si riscosse dai suoi pensieri, udendone i docili movimenti.
Non si degnò di darle il buongiorno quella mattina: troppo assorto nelle proprie trame da ordire, nonostante i fili si spezzassero volta per volta.
“Non avrei mai dovuto farlo.”
Esordì la dama con sincero pentimento, facendolo voltare di scatto.
“Non avrei mai dovuto cedere alle tue lusinghe sin dal principio.”
Riprese con una lieve nota di stizza nella voce, stringendo tra le mani un lembo del lenzuolo color smeraldo.
“Dovrei forse rammentarne la reale motivazione? Hai compiuto una scelta di assoluta fedeltà nei miei confronti. Perché ti ostini a negare l’evidenza?”
Chiese il moro con inquisizione: una pesante accusa che la giovane faticava a digerire.
I festeggiamenti per il Solstizio d’Estate si rivelarono la loro assoluta condanna...dopo averla osservata mentre danzava attorno al fuoco, non perse l’occasione per trascinarla via con sé.
A partire da quella notte gli incontri clandestini divennero sempre più frequenti, fino a decretarli amanti.
Una passione proibita e sbagliata di cui rimasero totalmente invischiati.
Sigyn era intelligente, ironica e solare: d’altronde era un’ottima detentrice del Seiðr come lo era lui.
Costei era la figlia del generale Bjorn e della guaritrice di corte Sigrid, due personaggi molto affluenti nella splendida e rigogliosa Vanaheim.
Le nozze tra il capitano delle Guardie Reali di Valaskjalf e l’unica discendente del più noto militare del regno dei Vanir, divenne ben presto uno degli argomenti più chiacchierati di tutta Asgard.
Nessuno era a conoscenza della tresca tra la promessa sposa di Theoric Elvindson e il Fabbro di Menzogne...Loki aveva agito con massima cautela in questo.
“Noi non siamo una coppia, Dio degli Inganni: siamo solo due amanti, complici di una passione indegna e sbagliata.”
Replicò la bella Vanir, cercando di alzarsi dal letto: il secondogenito della casata reale la prese per un polso, rubandole un bacio avido, bramoso e passionale.
Sigyn ricambiò con altrettanto trasporto, ansimando a causa dei suoi baci e i suoi tocchi.
Le lenzuola sgualcite furono le uniche testimoni dei loro gemiti e i loro sospiri...segno evidente dell’amore consumato durante la notte e anche allora.
“Non godrai a pieno della tua felicità, quando passerai il resto della tua millenaria esistenza in compagnia di quel miserabile inetto.”
Una frase colma di sfacciataggine e terribilmente vera: le iridi celesti della Dea della Fedeltà iniziarono a riempirsi di lacrime.
Le trattenne, dimostrando di essere forte...non amava essere definita come una debole donzella da salvare ad ogni costo.
“Ho giurato fedeltà in onore della mia patria: non posso tirarmi indietro e lo sai anche tu.”
Spiegò breve, ma ben coincisa: Loki serrò le labbra in segno di disaccordo.
“E non pensi a te stessa? A cosa vuoi realmente? Non hai mai desiderato questo matrimonio...posso leggerlo nei tuoi occhi, piccola figlia di Vanaheim.”
Sibilò il Signore della Beffa, tagliente e velenoso come una serpe.
“Sono costretta ad accettare, purtroppo: ribadisco che non posso affatto tirarmi indietro, nonostante mi sia lasciata andare tra le tue braccia per diverso tempo.”
Ottenne solo assoluto ed esclusivo silenzio da parte del Dio: ciò non le piacque per nessuna ragione.
Si alzò così dal letto alla ricerca dei suoi indumenti, sparsi in qualche angolo della suntuosa camera del principe cadetto.
Raccolse la veste da notte bianca, indossandola...dovette dargli le spalle per eseguire l’azione.
Si rivestì anch’egli, indossando i soliti abiti in pelle nera dalle rifiniture verde bosco...ultimato di intrecciare la corazza tramite le varie cinghie, Loki si voltò verso la futura moglie del capitano.
Rinunciare a quella donna equivaleva a privarsi del più buono idromele di Asgard, eppure stava accadendo ciò che non avrebbe osato sperare mai.
Il fato li stava dividendo in maniera crudele e ingiusta.
Le Norne ricorsero ad una trama alquanto bizzarra per stabilire se tra loro ci fosse un vero legame, oppure no...costoro ne traevano piacere ad intrecciare i fili del loro destino, per poi scucirli senza un valido motivo.
Si avvicinò a Sigyn con felina eleganza, poggiando le affusolate mani sopra le sue...la dama dalla bionda chioma non nascose di essere costernata per quell’assurda separazione.
“Per quanto il mio cuore desideri tutt’altro, dovrò adempiere al mio destino: però sappi che la mia assoluta fedeltà sarà sempre rivolta ad uomo dalle mille risorse.”
Lo baciò disperatamente, lasciando libere le lacrime di scorrere sul suo viso...Loki non si porse alcun problema a ricambiare.
Comprese di essere divenuto schiavo di un sentimento che faticava a pronunciare.
Non rimase attratto solo da quel corpo sinuoso ed esile, da quella folta chioma lucente come l’oro che adornava qualsiasi angolo della Città Eterna...Sigyn di Vanaheim era molto di più.
Gliele asciugò, imprimendosi ogni ricordo di quelle gemme celesti e tanto brillanti da somigliare a due pietre preziose di inestimabile valore.
La strinse in un abbraccio possessivo e nostalgico, senza dire niente: non avrebbe mai amato Theoric...era chiaro come la luce del sole.
“Addio, Loki di Asgard.”
Formulò, sparendo infine dalle sue stanze.
Nel volto affilato e bello del Dio del Caos, si dipinse un ghigno perfido e maligno...un piano ben congeniato iniziò a prendere forma nella sua machiavellica mente.
Uscì dai propri alloggi privati, dirigendosi verso quelli del capitano degli Einherjar...era riuscito ad appropriarsi di qualcosa che gli spettava di diritto.
Lei sarebbe stata sua a qualunque costo: e chi avesse osato ostacolare il suo folle piano, avrebbe perito in maniera atroce.
One Shot:
~ Mischief And Fidelity ~
First Chaper: 
~ Absolute Fidelity ~
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weirdesplinder · 3 years
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Piccola lista di Romance con scambi epistolari
Cosa c’è di più romantico di una lettera d’amore? Nulla secondo me. E trovo comunque che le lettere in generale siano tremendamente romantiche, per questo ho pensato di proporvi una piccola lista di romanzi che contengono lettere d’amore o corrispondenze epistolari.
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Pomeriggio d’amore (Love in the afternoon) di Lisa Kleypas
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Trama: Beatrix Hathaway si trova più a suo agio in mezzo alla natura che non nelle sale da ballo. Nonostante le Stagioni trascorse a Londra, non è mai stata seriamente corteggiata né conquistata, e si è rassegnata a un futuro senza amore. Quando l’amica Prudence le rivela il proprio disappunto per le noiose lettere che riceve dal suo papabile fidanzato, il capitano Christopher Phelan impegnato nella guerra di Crimea, Beatrix si offre di rispondere al suo posto. Ciò che inizia come un innocente inganno, tuttavia, si trasforma inaspettatamente in qualcosa di profondo e passionale per entrambi, e Beatrix si scopre innamorata. Al suo ritorno, Christopher sarà più che mai determinato a fare sua la donna che attraverso quelle lettere lo ha definitivamente conquistato…
A Sir Philip con amore (To Sir Philip with love) di Julia Quinn
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Trama: Eloise Bridgerton ha ormai ventotto anni compiuti ed è ancora senza marito. A spezzare il grigiore delle sue giornate arrivano le lettere di sir Phillip Crane, un botanico rimasto vedovo con due gemelli da crescere.
Dopo un anno di corrispondenza lui le chiede di sposarlo, ma quando finalmente si incontrano, Eloise scopre che Phillip, più che una compagna, cerca una madre per i suoi figli. Riuscirà il suo amore a fare breccia nel cuore apparentemente insensibile di Phillip?
La mia opinione: mi piace rileggere molti dei romanzi della serie Bridgerton, in particolare il secondo, il quarto, il settimo, ma probabilmente quello che rileggo più spesso è il quinto, questo. Eloise a volte come personaggio è troppo, lo ammetto, ma mi fa sempre ridere tanto.
Amare un libertino (When He Was Wicked) di  Julia Quinn
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Quando Michael Stirling, il più audace libertino di Londra, incontra Francesca Bridgerton è amore a prima vista. Un amore non ricambiato: Francesca sta per sposare suo cugino John.E anche se un evento improvviso libera Francesca da qualunque vincolo, Michael non osa confessarle il proprio amore e per dimenticarla parte per l’India. Ma al suo rientro, inaspettatamente, Francesca gli chiede consiglio per trovare un buon marito: potrà Michael sopportare di gettarla tra le braccia di un altro?
La mia opinione: non il mio preferito della serie #Bridgerton, ma sicuramente tra i miei preferiti, e sicuramente per me il più romantico, perchè lui la ama in silenzio da anni, e c’è un lungo e duraturo scambio epistolare, e come vi dicevo, io trovo le letttere terribilmente romantiche. Qui lo struggimento c’è, ma a livelli normali e poi alla fine ripaga.
Summer Breeze, di Catherine Anderson  (inedito in italiano)
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1889. Rachel Hollister non ha messo piede fuori di casa, un ranch in mezzo alle prateria, da ben 5 anni. Vive tra l’altro non nell’intera casa ma solo in una stanza e mezza e tiene barricato tutto il resto. Il terrore l’attanaglia al solo pensiero di uscire. Ma non è sempre stata così, tutto ebbe inizio cinque anni prima quando tutti i suoi famigliari durante un pic nic furono uccisi a colpi di pistola da un misterioso omicida posto su un rilievo. Uno ad uno caddero davanti ai suoi occhi ma la pallottola destinata a lei si limitò a sfiorarla e farla svenire. Il colpevole dovette crederla morta e Rachel sopravvisse, ma da allora non è più uscita di casa. Sopravvive grazie ad un anziano ranchero che lavorava con i suoi e che le porta cibo e vende i suoi dolci, tramite una fessura tra le assi che barrano le porte. Poi però un giorno lui non viene al loro solito appuntamento settimanale. E’ stato ferito e al suo posto si presenta il giovane ranchero, un forestiero, che lo ha trovato e curato. Rachel dovrà superare le sue paure e fidarsi di lui se viole sopravvivere…. anche perchè chi ha ucciso la sua famiglia la tiene d’occhio e aspetta solo che lei esca per finire la partita.
La mia opinione: questo in realtà è uno dei romance che preferisco, ma in effetti ha una trama piuttosto pesante, perchè avere una storia d’amore con un’agorafobica è senza dubbio problematico. Il protaginosta maschile impiega quasi mezzo libro solo a convincerla a fidarsi di lui e farlo entrare nel suo regno e ci riesce in gran parte grazie al suo cane. Ho veramente ammirato la sua pazienza, il coraggio di Rachel e anche i suoi limiti che in fondo sono credibili. Un romanzo interessante, romantico ma anche pieno d’azione e introspezione, molto intimo con i due nostri eroi chiusi in casa all’oscuro di chi voglia uccidere Rachel. E soprattutto contiene una stupenda lettera d’amore.
Caro nemico (My Dearest Enemy) di  Connie Brockway
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Tra di loro c'erano troppe cose: una proprietà che entrambi volevano ed un destino che non potevano condividere.Avery Thorne ha un unico desiderio: ereditare al più presto Mill House, la proprietà dello zio Horatio. Ma i suoi sogni vengono infranti dalla lettura del testamento: per cinque anni la tenuta sarà affidata a Lilian Bede, un'intraprendente suffragetta, che la erediterà definitivamente se saprà dimostrare di essere una buona amministratrice.La prima reazione di Avery è di rancore e di folle vendetta, ma qualcosa gli farà cambiare idea…
La mia opinione: anche questo è un gran bel libro in generale e molto divertente anche, forse non andrebbe in questa lista poichè non è certo romanticissimo di per sè, ma io trovo terribilmente romantici gli scambi epistolari, in generali, e questo libro si basa proprio su uno scambio epistolare tra due cosiddtti nemici. Perciò per me è molto romantico.
My sweet folly, di Laura Kinsale
Inedito in italiano
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Trama: La moglie di un uomo anziano inizia quasi per caso una corrispondenza col giovane cugino del marito, militare in India. Le lettere diventano presto un vero e priprio flirt a cui però lui pone fine confessandole un giorno di essere sposato. Anni dopo. rimasta vedova, Folly si ritrova convocata nella dimora inglese dello stesso, ora diventato responsbile della sua figliastra. Ma l’uomo che incontra non sembra poter essere quello che le scriveva quelle stupende lettere, sembra solo un povero pazzo. 
La mia opinione: l’ho voluto mettere in lista perchè qui le lettere hanno molta importanza all’inizio del libro, ma...non lo consiglio, già dal secondo capitolo il libro diventa confuso e sconclusionato.
When a Scot Ties the Knot di Tessa Dare
Inedito in italiano
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Trama: Una ragazza che odia le folle pur di evitare il suo debutto in società e di non presenziare alla Stagione londinese si inventa un finto fidanzato al fronte (siamo nel periodo delle guerre napoleoniche). Per renderlo più realistico gli da un nome scozzese, un grado, e gli scrive pure delle lettere che invia sul serio, convinta giaceranno in qualche ufficio postale all’estero per sempre. Ma in verità nelle truppe la fronte c’è un soldato omonimo del suo immaginario amore che riceve tutte le sue lettere e che, finita la guerra, bussa alla sua porta.
La mia opinione: la premessa è stupenda, le lettere di cui possiamo leggere qulche pezzo, davvero divertenti, ma quando il soldato bussa alla porta di lei, bello come il sole e lei lo respinge....(e lo respinge per quasi tutto il libro) ci chiediamo perchè? Va bene non fidarsi subito di uno sconosciuto, ma già dopo poche poche pagine si capisce che lui è un uomo d’onore...e ho già detto che è molto bello? Quindi tutta questa mania di respigerlo mi ha dato proprio fastidio.
Un’irresistibile furfante (A Rogue by Any Other Name) di Sarah MacLean
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Trama: Sono passati dieci anni da quando il giovane marchese di Bourne ha perso tutto al gioco. Ora, divenuto comproprietario della bisca più famosa di Londra, è determinato a riprendersi l’eredità e vendicarsi. Per questo deve sposare lady Penelope Marbury, il cui padre possiede non solo le terre che gli appartenevano ma anche le informazioni necessarie a distruggere l’uomo che lo ha rovinato. Per Penelope, che ci ha rimesso la reputazione quando il fidanzato l’ha respinta, Bourne rappresenta l’accesso a un mondo di piaceri inesplorati. Per Bourne, lei è solo una pedina del suo piano, non aspettandosi certo di ritrovarsene poi innamorato….
La mia opinione: non il mio preferito della MacLean (quello è Nine Rules to Break When Romancing a Rake), ma comunque carino e scritto molto bene. L’unica cosa che non mi ha convinto a pieno è che sembra l’insieme di trame e personaggi simili che ho già letto in romanzi di altre autrici, ma se voi non avete letto tantissimi romance, non avrete questa impressione di già visto che ho avuto io. L’ho messo in questa lista perchè all’inizio di ogni capitolo l’autrice riporta un pezzettino di alcune lettere che i protagonisti si sono scambiati da giovani.
Saprò ritrovarti (Till Next We Meet)  di Karen Ranney
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Trama: Il capitano Harry Dunnan, dei Fucilieri scozzesi di stanza in Nordamerica, si è sposato per convenienza. Quando la moglie Catherine inizia a scrivergli, il colonnello Adam Moncrief, suo superiore, accetta di rispondere al suo posto. Ne nasce un’intima corrispondenza in cui due anime si rivelano, finché Dunnan muore. Divenuto duca di Lymond, Adam è incapace di dimenticare Catherine e si reca da lei. Scopre allora che non si tratta della creatura che gli ha aperto il cuore, bensì di una donna distrutta per la morte dell’uomo che ha amato attraverso le lettere, e drogata al punto di rischiare la vita. Per ritrovare colei di cui si è innamorato, Adam dovrà combattere contro un fantasma e il segreto che egli stesso ha nel cuore…
La mia opinione: Karen Ranney è sempre una garanzia di trame ricche di pathos.A me piace quindi non esito a consigliarla.
Nobile satiro (Noble Satyr) di Lucinda Brant  (libro dichiaratamente ispirato al libro La pedina scambiata di Georgette Heyer)
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Trama: Abbandonata alla Corte di Versailles, Antonia Moran attira le attenzioni lascive del predatorio Comte de Salvan. Lei orchestra la sua fuga sfruttando i legami familiari con l’onnipotente Duca di Roxton, un nobiluomo che le hanno consigliato di evitare. Ma Roxton è un nobile soccorritore, o il più spregevole dei satiri? La fiducia incondizionata di Antonia in lui potrebbe salvarlo, e distruggere lei.
Vi chiederete certamente perchè l’abbia messo in questa lista visto che dalla trama sembra non contenga lettere... Ebbene ha diritto a stare in questa lista perchè l’autrice ha scritto a compendio di questo romanzo ( e dei successivi due della serie Roxton) un volume intero di lettere che i protagonisti si sono scambiati durante la loro vita.  Il libro in questione si intitola Eternamente vostro e se amate i romanzi epistolari è certamente imperdibile, a patto però che leggiate i romanzi a cui si accompagna, altrimenti non lo potrete capire  e apprezzare a pieno.
Lettere d’amore (Bandera’s bride) di Mary McBride
Per anni John Bandera ha scritto lettere a una ragazza del Sud del Mississipi Emily Russell, spacciandosi per un suo amico bianco, poichè lui come mezzo sangue temeva di venire respinto. Ma quando lei gli ha proposto il matrimonio lui sempre per timore di un rifiuto quando lei l’avesse visto ha smesso di scriverle. Emily però ora è in grossi guai e ha deciso di raggiungerlo in cerca di aiuto nonostante lui l’abbia respinto....
When the Earl Met His Match  by Stacy Reid 
inedito in italiano
https://amzn.to/2PjHrdY
Trama: Quando Hugh Winthrop, il futuro conte di Albury, decide di pubblicare un annuncio per trovare una moglie su un giornale londinese, non si aspetta che una sconosciuta gli risponda per dirgli solamente che sbaglia a cercare un’unione di convenienza invece che d’amore. Scambia diverse missive con lei sulla vera natura dell'amore, e ne rimane incuriosito. Finchè un giorno riceve una sua lettera in cui all’improvviso gli da ragione, poichè anche lei non crede più all’amore e pochi minuti dopo l’arrivo della missiva la misteriosa sconosciuta bussa alla sua porta bellissima e incinta offrendogli un matrimonio di convenienza.
La mia opinione: libro molto carino. Il conte è muto e non crede nell’amore ma si innamora come una pera cotta della protagonista fin da subito. Mi ha fatto sorridere vederlo ripetere che lui non l’amava quando accetta un figlio non suo, le da qualsiasi cosa lei chieda, la bacia, la corteggia, le massaggia i piedi gonfi....solo la protagonista non si rende conto che è cotto. Peccato per alcune scene inverosimili e coincidenze forzate e inutili che lo rendono meno realistico di quanto avrebbe potuto essere.
Aggiungo in calce altri due romance inediti in italiano che dalle trame sembrano incentrati proprio su delle lettere, ma su cui non ho ancora potuto indagare a fondo. Quando li leggerò ve ne potrò parlare più approfonditamente:
A Delicate Deception  by Cat Sebastian
The Lost Letter di Mimi Matthews
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conquestipiedi · 4 years
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Carta taglia.
Stavo giocando a scacchi, ho perso e ho capito perché. Ho alzato la testa, ho visto l'orsa maggiore, l'orsa minore, ho pensato qua se voglio vedere una stella cadente si deve tirare giù una costellazione, non lo so se si può, forse quest'anno salta. E subito dopo ho pensato un pensiero molto preciso: delle volte tendiamo a ridurre al nostro, a quello che capiamo, eh, cosa vuoi, siamo gentaglia. Sì però anche Hemingway, una pippa infinita su uno che va a pesca e aspetta 84 giorni per prendere un pesce. Non è la pesca, non è l'attesa del pesce, è un'altra cosa. Amleto, non è il tradimento, non è la morte del padre, è un'altra cosa. Il Rigoletto, la partita a scacchi, le costellazioni che devono cadere per le mie stronzate - stronzate nell'economia generale, sia chiaro -, sono altre cose, sempre altre cose. E quindi sono pretesti, ma soprattutto mi guardo l'ombelico e penso di poterci vedere il mondo, peggio, uso l'ombelico come metafora del mondo. Brava, grazie. Il problema è quando io il mondo non lo l'ho mai visto e perciò penso davvero di poterlo ridurre al mio ombelico, o quando il mondo non voglio vederlo e perciò mi importa solo del mio ombelico o quando il mondo non voglio più vederlo, ché sono stanca, e il mio ombelico, improvvisamente, chi l'avrebbe detto, diventa l'unico mondo possibile.
"GRATITUDINE.
Un ringraziamento per aver fatto, appositamente per me, il mondo così grande e vario. Di aver fatto tanti miliardi di altri uomini in apparenza simili a me per tenermi compagnia e di averli disseminati dovunque affinché, in qualsiasi punto vada, non abbia a trovarmi solo. Inoltre: di averne fatti vivere molti molti altri miliardi prima della mia nascita allo scopo che le loro avventure mi possano distrarre e far pensare. E di aver creato tante terre lontane dove, se fossi diventato esploratore, avrei potuto esplorare. E messo al mondo tanti sapienti i quali mi potessero spiegare le infinite stranezze di questo regno; pur lasciandone la parte maggiore ancora avvolta nel mistero affinché, se attratto, ne possa scoprire qualcuna anch’io o per lo meno fantasticarci sopra nelle sere d’estate. E appese al cielo miriadi di stelle, di cui scorgo solo una minima porzione; riservando le altre al caso che fossi diventato un astronomo e mi fosse piaciuto investigarle. [...] Eppure, guardate, non basta (e qui sta la suprema meraviglia). Tutto e tutti intorno a me, fissandomi negli occhi, senza mai lasciar prevalere la mia astuzia avidissima, mi additano col loro esempio la vanità delle cose, o mi fanno cadere perché io senta come è ruvida la terra; con pazienza infinita disfanno, via via che le tento, le trame della mia attesa. Non basta, vi dico. Cieco, io rialzo ogni volta la testa spregiando tanta sapienza che dilaga nell’universo.
Ogni mattino ricomincio, stupidamente mi accingo a godere questo palazzo misterioso. Il coro giornaliero di pene, di singhiozzi e di morti mi minaccia invano. Io non voglio capire. L’ospite sorridendo non si stanca di additarmi la porta, invitandomi a guardare più in là, verso il regno felice. Ma io stupido mi ostino, resto seduto a giocherellare, aspettando, trastullandomi con delle pietruzze. Incaponito, me ne sto fermo, e trasalgo a ogni scricchiolio, nella solitudine del giardino."
Dino Buzzati, In quel preciso momento.
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teaofjefferson · 5 years
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Recensione Oltre il Bosco o Hazelwood SPOILER
Ecco a voi la recensione
Tutto inizia con la presentazione di Alice, una ragazza con frequenti scatti d'ira, (non sono eccessivi) che è costretta a cambiare casa più volte all'anno perché la sfiga la perseguita
No non ho fatto sketch su Alice perché mi sta antipatica :)
Vi chiederete perché questa tipa viene perseguitata dalla sfiga?
Semplicissimo perché sua nonna era una famosa scrittrice di un libro di fiabe oscure, che sua madre Ella non vuole che legga, quindi la sfiga è direttamente proporzionale alle favole oscure che ha scritto sua nonna (più avanti scopriremo altro sulla sua sfiga)
Sua madre si trova un compagno anche abbastanza ricco (dai, dillo Ella che ti ci sei messa insieme solo per i soldi) che ha una figlia, Auderey, la solita ragazza stereotipata "la popolare" però non riesci ad odiarla
Quasi quasi la preferisco ad Alice
E ovviamente va a scuola e incontra Ellery, tipo fissato con le fiabe oscure di sua nonna e molte cose vecchio stile (shippabile sin da subito con Alice)
Ha anche un lavoro in una caffetteria del posto e...
Finalmente sembra che la sua sfiga sia finita ma
BOOM
Trova una pagina di Alice tre volte sopra il suo COMODino (okay forse la smetto) e pensa che sia stato un tipo che aveva visto alla caffetteria con un introvabile copia del libro di sua nonna. Questo tipo si dimentica tre oggetti che come avrete intuito serviranno sicuramente dopo e Alice che fa con questi oggetti?
Li prende senza fregarsene del proprietario (anzi quando ci vuole provare è già troppo tardi)
Allora non trova nessuno per tutta la casa e quindi decide di andare a chiedere aiuto ad Ellery.
Brava Alice questi si che sono i veri insegnamenti
esiste la sezione oggetti smarriti
Il tipo poteva benissimo essere una persona normale e andarsi a riprendere gli oggetti che si era dimenticato e invece no perché se no la trama non va avanti
E avrei preferito che avesse trovato gli oggetti in un altro modo e in un un'altro momento
Comunque dove eravamo rimasti?
Ellery ed Alice tornano a casa di Alice e trovano il patrigno con una pistola che punta verso Alice e la minaccia (e ovviamente niente tracce di Ella) . Così Ellery decide di ospitarla a casa sua ma davanti al cancello vedono...
SUSPENCE
KATERINE UCCISA DUE VOLTE quindi decidono di scappare e vengono ospitati da un un'amico di Ellery.
Il giorno dopo contattano un fornitore di libri rari ma l'acquisto va a finire male, perché il fornitore trova dentro una loro foto mentre dormivano. Il fornitore lo trova un brutto scherzo e li caccia via senza neanche volere i soldi
Ellery e Alice sono sempre più convinti di voler andare ad Hazelwood (casa di sua nonna) per andare nell'oltremondo per recuperare Ella. Alice contatta una tipa che affermava di esserci stata (non sono io giuro) e la tipa accetta l'incontro con Alice, e le racconta cose importanti da sapere su Hazelwood.
È pericoloso
È come se un pezzo della tua anima restasse per sempre ad Hazelwood
Lì il tempo passa diversamente
E non sei sicura di quanti anni avrai quando uscirai di lì
Dopo questo io sinceramente avrei rinunciato invece Alice no
Prendono una delle macchine del papà di Ellery
A cui non fregherà minimamente della cosa né di suo figlio perché è un uomo d'affari ed ha altro da fare
Per passare tempo durante il viaggio decidono di giocare ad un gioco che aveva inventato la madre di Ellery (che se non mi sbaglio è morta, infatti vive con la sua matrigna che odia)
Povero Ellery l'unico decente per ora
Questo gioco si chiama l'alfabeto dei ricordi, (o una cosa del genere) e consiste nel dire una parola corrispondente alla lettera che ti è capitata e associare a quella parola un ricordo. Poi ad ogni turno si ripetono i ricordi precedenti aggiungendo il proprio
E questo mi ricorda che vorrei giocarci
Ci giocano per conoscersi meglio ma Alice tira fuori solo i libri che ha letto o dov'era quando ha letto un determinato libro
E quindi ecco rovinata una scena di possibile per shipparli
Comunque vengono raccontate solo due fiabe nel libro ed è un peccato perché mettono davvero ansia, vorrei un sequel però formato solo dalle fiabe oscure (niente Alice grazie, se non per farla mettere insieme a Finch anche se non ci conterei tanto)
Le altre fiabe non vengono raccontate o meglio le scopriamo durante la storia. Ed è un peccato perché le fiabe sono uno dei punti forti del libro
Finalmente arriviamo al punto in cui stanno per arrivare ad Hazelwood
Arrivano anche i tipi nell'oltremondo a rompere le scatole
Indovinate
A parte Ellery che si era alleato con i tipo nell'oltremondo mentre Alice era svenuta
COLPO DI SCENA
Uccidono Ellery tagliandogli la testa, ed Alice non riesce a fare niente per salvarlo, e viene abbandonata nel bosco di mezzo da Katerine uccisa due volte e company
In questo bosco gli oggetti rubati al tipo della caffettiera si trasformano in oggetti magici che l'aiuteranno ad arrivare ad Hazelwood
Arriva ad Hazelwood e da questa parte in poi inizia a diventare un trip di acidi, soprattutto la parte dentro la casa di sua nonna. Dove le racconta la verità in realtà lei è Alice tre volte (anche se probabilmente l'avevate capito qualche capitolo prima,se l'avete letto) e (Van)Ella sua madre era la ladra. Praticamente ha preso Alice dall'Oltremondo per darle una vita normale (alla fine scopre che Ella non si trova nell'Oltremondo)
E sua nonna non potrà morire finché resterà un portale fra l'Oltremondo e il mondo normale
Arrivata nell'Oltremodo, Alice incontra una vecchietta che aiuta e per ringraziarla le dà delle informazioni deve andare da Jo(non ricordo minimamente il suo nome e probabilmente mi sto confondendo con le sfide di Apollo con i nomi) e che deve chiederle deve chiederle se può ospitarla e nient'altro (perché è lei che aiuta i nuovi arrivati). Così Alice fa quello che le è stato detto dalla vecchietta
Per comodità la chiameremo Jo anche perché non ho voglia di andare a controllare
Jo la ospita, e a casa insieme a lei vive la sua compagna, Ingrid, che è quella più scontrosa tra le due.
Per fare bere ad Alice una specie di siero della verità fanno finta che sia una bevanda alcolica
Alice racconta un po' di sé, cercando di nascondere che è una storia, anche se alla fine le esce fuori e Jo la mette in guardia che la Tessitrice potrebbe cercare e le racconta un po di sua nonna. Le racconta di come si sono conosciute, e che un tempo stavano insieme. E per quella sera viene ospitata da Jo ed Ingrid
Il giorno dopo va in una locanda,dove per pagare invece di soldi chiedono delle informazioni dal mondo normale, e lei racconta le trame di alcuni libri usciti come Harry Potter visto che non racconta chissachè del mondo. Alla chiusura della locanda tutti se ne vanno tranne lei e una che gestisce la locanda che è la Tessitrice (è inutile dire che facendo parte del fandom di Percy Jackson, ho subito pensato ad Aracne)
La Tessitrice le fa una proposta, se riesce a cambiare la sua storia lei la lascerà andare. Alice accetta la proposta, e insieme alla Tessitrice partono in Bicicletta, per recarsi nel regno di Alice tre volte, ormai fermo in loop da tre anni.
Ed Alice scopre che lei stessa è un portale tra mondi
Per fermare la storia qualcuno deve introdursi al momento giusto per cambiarla completamente e distruggerla
In questo caso non abbiamo solo una persona che vuole cambiarla. C'è il tipo che aveva visto alla Caffetteria, che in realtà nella storia è suo fratello ed è stanco di ripetere le stesse cose all'infinito.
E poi arrivano Jo e udite, udite
ELLERY
Ma non era morto?
Si ma il tipo che gli ha tagliato la testa, se lo è portato dietro perché doveva rientrare nella sua storia e CASUALMENTE l'ha lasciato dove ci fossero persone per poterlo aiutare
Premio per il cattivo migliore dell'anno
È già qui avrei smesso di leggere (ma ero quasi alla fine) avrei preferito un un'approfondimento su questo e chissene se il libro era più lungo
E anche un un'approfondimento su la nonna, Jo ed Ingrid
Alice riesce a passare ritornare nel mondo reale andando ai confini del suo mondo e dicendo come vorrebbe cambiare la storia (secondo me questa è stata una bella idea
Alice ritorna nel mondo reale invece Ellery decide di rimanere nell'Oltremondo a fare delle ricerche
No e che cavolo! Io ho aspettato tutto il libro per questa ship e tu non ti metti insieme ad Alice?!
A questo punto avrei preferito lasciarlo morto
Nel mondo reale Alice riesce a trovare sua madre e sentite cosa le hanno fatto i tipi CATTIVISSIMI dell'oltremondo
L'avevano rapita e rinchiusa senza acqua e cibo per giorni
Poi (non ricordo che giorno) prova a scappare, trova la porta della stanza aperta e nessuno di guardia
MA MI STAI PRENDENDO IN GIRO? E QUESTI SAREBBERO I CATTIVI?
Se non fosse per queste cose rese troppo semplici il libro mi sarebbe piaciuto di più. Sinceramente non lo consiglierei come libro anche se la storia in generale merita, e la scrittura in certi punti non è il massimo (ma di certo è meglio dei soliti romanzi d'amore con il bad boy)
Se vi piace il genere Thriller e le fiabe riviste sotto un punto di vista oscuro potrebbe piacervi
Sparisce
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redvalentinesblog · 5 years
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Buondì Amici Lettori!
Iniziamo il venerdì con una bella segnalazione (perdonami Stefano se ci ho messo così tanto) del terzo volume della saga: Il Lascito III: Il Canto del Corvo.
Se vi siete persi i primi due libri seguite il link e andate subito a scaricarli → QUI
Eccovi la scheda libro.
Titolo: Il Lascito III: Il Canto del Corvo Autore: Stefano Caruso Contatti Autore: Calvin_Idol (Instagram), Stefano Caruso – Protowrite (Facebook) Editore: Self-Published – Protowrite Genere: Dark Fantasy Prezzo: 3€ ebook su Amazon
Sinossi: Non ci sono più eroi. A Oltremare la guerra civile ha lasciato solo macerie e morti, ma non è ancora finita. In un mondo popolato da umani e da creature chiamate arswyd, uomini e donne ibridati con uno speciale minerale e usati come armi, la pace sembra sempre più un’utopia mentre le trame per la conquista del regno si infittiscono sempre di più. Forze che fino a poco tempo prima si odiavano, ora si ritrovano alleate per sconfiggere la minaccia più grande: i Titani, mentre una nuova minaccia si propaga nel regno e miete vittime, nell’indifferenza dei regnanti, presi dai loro giochi di potere. Kahyra, nel suo nuovo ruolo di regina, dovrà affrontare diverse prove per maturare e crescere, capire di chi può fidarsi e capire che per governare un popolo deve essere una del popolo. Il principe Rogh cercherà vendetta per la morte del fratello Relon e dovrà dimostrare di essere in grado di succedergli. Ceaser, Cyara e Cento si ritroveranno insieme in una missione apparentemente senza ritorno. Nell’ombra, Corvo tesse la sua tela di spie e traditori per raggiungere i propri scopi con qualsiasi mezzo.
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Spero di avervi incuriositi con questa trama, vi invito a passare dalla pagina blog di Stefano, così potete curiosare tutti i suoi libri e le prossime uscite.
Io al momento sto leggendo: Metempsicosi, seguite il link.
Valentina ∼ Il Profumo dei Libri
– Segnalazione – Il Lascito III. Il Canto del Corvo Buondì Amici Lettori! Iniziamo il venerdì con una bella segnalazione (perdonami Stefano se ci ho messo così tanto) del terzo volume della saga: …
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monadenomade · 6 years
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L’INVISIBILE
Le tue immobili mani dalle dita lunghe e affusolate, seminascoste da un velo beige ricamato in oro, stringono fermamente un rosario bianco e nero in segno di fede. Sono poggiate una sopra l’altra; i freddi raggi del sole di metà novembre si impigliano nelle trame del pizzo e le illuminano debolmente. “Non possiamo accendere la luce”. Il completo sembra appena uscito da sotto l’ago di una sarta: non una piega, non un granello di polvere. Che eleganza, penso. I pianti sguaiati e il vociare delle comare radunate intorno a te stonano con la tua compostezza, con la tua calma. Zitti!, vorrei gridare, zitti, imploro tra me e me. Un cerchio di fitte mi attanaglia la testa; vago per la casa, persa, ogni tanto mi rintano in bagno, ogni tanto vado a fissare le tue mani. Le tue stesse mani adesso le ha Alessandro. Dal nulla, una stretta tremolante - così diversa dalla tua, forte e decisa, che mi salvò dal parapetto del terrazzo - mi afferra il braccio e due occhietti acquosi mi fissano da in mezzo a un volto fatto di rughe: “Prega per lui! Hai capito?”. Poi quella stretta mi trascina in disparte, gli occhietti acquosi fanaticamente spalancati e infilzati nei miei: “A novembre i cancelli del regno dei cieli rimangono aperti, approfittane!” Annuisco. Le sue rughe sembrano sciogliersi per ricomporsi a forma di sorriso. “Forse ho sbagliato a crescerti atea,” sospira mia madre, sconsolata. Le ore passano, le tue orecchie si scuriscono, le unghie da rosa virano sempre di più verso il grigio. Ti accarezzo la fronte ghiacciata e non posso fare a meno di notare quanto sia morbida la tua pelle. “Scusa,” sussurro tra le lacrime. “Scusa, scusa, scusa”. Alle tre e mezza arrivano loro, puntuali come degli orologi svizzeri. Rimboccano il velo di pizzo beige e ti sistemano le braccia lungo il corpo. Chissà se il rosario è rimasto nella tua mano. Se non canto e non faccio il segno della croce, lo sai, non è per dispetto. Non ho la mente molto lucida, non capisco bene cosa devo fare, e alla fine mi perdo a guardare gli ondeggianti movimenti della tunica viola del parroco. Mi limito a sedermi e alzarmi quando lo fanno gli altri. Non vuol dire che non ti voglio bene, anzi; ma tu questo, d’altronde, già lo sai. L’omelia dura poco: don Michele è sbrigativo come sempre. Persone che non conosco mi stringono la mano, mi abbracciano, mi baciano le guance. Quanto darei per barattare questi momenti in cambio di qualche minuto da sola con te. Ho ancora così tante cose da dirti. Osservo la fiamma ossidrica saldare la lamina di zinco sopra di te e sento il panico salire dentro. Panico, panico, panico. Non riesco più a controllare i respiri, mi manca l’aria, la paura prende il sopravvento. Corro fuori, mi accuccio per terra dietro una colonna. La sera scende velocemente. Pioviggina. L’operaio che chiude l’entrata al loculo dove ti hanno disposto non porta i guanti. Io gli sto dietro le spalle con la torcia del cellulare perché nel mentre il buio è calato totalmente. A mani nude nonostante il freddo pungente picchietta i mattoni di tufo bianco per farli incastrare al meglio; poi, dà una mano di calcestruzzo sopra e fissa la placca coprente. Guardo il tuo nome come ipnotizzata, incredula del fatto che adesso chi ti vorrà vedere o parlare dovrà venire qua e fissare quelle quattordici lettere. Non so se tu fossi pronto a questa cosa. Io sicuramente non lo sono; mi sento una scolaretta indisciplinata che si presenta alla verifica senza aver studiato. Pensavo - speravo - di avere tempo, e invece il tempo ci è scivolato impercettibilmente tra le mani. Eccomi qua, spaesata, ferita, confusa, divorata dai rimorsi. Sant’Agostino diceva che chi ci lascia non è assente, ma invisibile. Continuo a ripetermi questa frase sperando che inizi a far effetto, prima o poi.
Mi manchi già, terribilmente.
Coloro che ci hanno lasciati non sono degli assenti, sono solo degli invisibili: tengono i loro occhi pieni di gloria puntati nei nostri pieni di lacrime. (Sant’Agostino)
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argyrosingh · 6 years
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The Walking Dead 9x06
Chi sei adesso? ci catapulta nel mondo post-apocalittico a sei anni dalla scomparsa di Rick. Troviamo Michonne come responsabile della sicurezza ad Alexandria, con un carattere a tratti autoritario e scontroso, che ci riporta alla mente le origini del personaggio. Scopriamo un nuovo figlio e conosciamo meglio Judith, che si dimostra da subito una degna erede tanto di Rick quanto di Carl.
Poi lo sguardo si concentra sul Regno e qui rimaniamo colpiti dai lunghi capelli di Carol, che la fanno apparire una simpatica anziana figlia dei fiori. La poesia dura poco e, in gran segreto, si allontana da Henry per dare fuoco agli ex Salvatori che li avevano derubati. Nessun mezzo termine, nessun perdono: anche Carol rimane la donna forte che abbiamo imparato a conoscere.
Minuto dopo minuto, attraverso i dialoghi e le domande (soprattutto del gruppo dei nuovi arrivati), si accumulano i non detti e i dubbi sui rapporti tesi tra le varie comunità. Il colpo di scena finale (per chi non segue il fumetto), con le voci umane che provengono da un’orda, non fa che accrescere tale curiosità. Si può quindi affermare che TWD stia cercando strade interessanti per lo sviluppo delle trame e che se proseguirà su questo binario le sorprese saranno molteplici.
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lamilanomagazine · 1 year
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La Feltrinelli di Milano con i suoi appuntamenti di maggio: protagonista l’iniziativa “100 CLASSICI DI NUOVA GENERAZIONE”
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La Feltrinelli di Milano con i suoi appuntamenti di maggio: protagonista l’iniziativa “100 CLASSICI DI NUOVA GENERAZIONE”.   Proseguono gli appuntamenti nelle librerie Feltrinelli della città con un nutrito calendario di appuntamenti: protagonista l’iniziativa “100 CLASSICI DI NUOVA GENERAZIONE”. Non una semplice proposta di letture, ma un percorso di esplorazione che ha origine da una domanda: “Quali saranno i classici del nostro domani?” A rispondere i librai laFeltrinelli che hanno selezionato 100 titoli italiani e stranieri, pubblicati dal 2000 ad oggi, con l’intento di instillare una riflessione e un confronto attorno al concetto di “classico” e a quei libri che hanno segnato le nostre vite. Continua il dibattito attorno ai libri che ci hanno segnato la vita con la prosecuzione del palinsensto di Bookclub già avviati ad aprile. In piazza Piemonte il 16 maggio alle 18:30 il secondo appuntamento, con la conduzione della libraia laFeltrinelli Enrica Antonini: la lettura e discussione di La vera storia del pirata Long John Silver (Iperborea), testo scelto durante il precedente incontro. Proseguono anche quelli realizzati  in collaborazione con My English School, che si svolgeranno il 10 maggio su Normal People di Sally Rooney (piazza Duomo) e l’11 maggio su Educated di Tara Westover (corso Buenos Aires). Tra gli autori di questo mese, uno spazio ai fumetti, con inizio mercoledì 10 alle ore 18:30 in p.zza Piemonte Terry Moore presenta Serial (Bao Publishing), un grande ritorno del Maestro statunitense con un volume autoconclusivo in cui la protagonista è Zoe, la bambina posseduta dall’entità demoniaca Rachel Rising (evento libero e gratuito con prenotazione su lafeltrinelli.it/eventi). Si prosegue mercoledì 17 alle ore 18:30 in p.zza Piemonte presso lo Spazio Comics&Games con Lou Lubie che presenta E alla fine muoiono (Bao Publishing): un graphic novel che analizza come i contesti storici abbiano influenzato fiabe e favole (evento libero e gratuito con prenotazione su lafeltrinelli.it/eventi).  Teresa Radice e Stefano Turconi invece sono protagonisti martedì 30 alle 17:30 in p.zza Piemonte con Il contastorie (Bao Publishing), fumetto ambientato in Brasile negli anni ‘60 in cui i protagonisti sono due fratelli: il minore scopre presto che il più grande non è l’eroe che pensava ma è un contrabbandiere (evento libero e gratuito con prenotazione su lafeltrinelli.it/eventi). Rimane protagonista la musica con Gazzelle che venerdì 19 alle ore 18:30 in p.zza Piemonte presenta DENTRO, il nuovo album che racchiude i momenti che hanno segnato la sua vita e che vede la partecipazione di amici e colleghi d’eccezione. Giovedì 25 invece alle ore 18:30 in p.zza Duomo, Remo Anzovino presenta Don’t forget to fly , una moderna suite piano solo in 12 movimenti. Infine la musicista Patrizia Laquidara giovedì 18 alle ore 18:30 presenta Ti ho vista ieri (Neri Pozza), racconto della sua infanzia con uno stile narrativo tra la letteratura e il canto. L'evento inoltre segnala anche la ripresa degli eventi nei dehors ne laFeltrinelli Red di Gae Aulenti. Non mancano ovviamente gli appuntamenti con gli autori, autrici e le uscite più significative: venerdì 12 alle ore 18:30 in p.zza Piemonte una serata con Gad Lerner, Michele Serra e Carlo Verdelli per ricordare l’eccellente penna di Curzio Maltese, autore del romanzo Azzurro (Feltrinelli Editore). Lunedì 15 alle 18:30 in p.zza Piemonte sarà la volta di Stefano Nazzi, giornalista e autore del podcast rivelazione Indagini, che presenta Il volto del male (Mondadori) insieme a Francesco Costa. Il saggio raccoglie le vicende di dieci omicidi e di come gli avvenimenti del loro passato hanno condizionato le loro azioni. Venerdì 19 alle 18:30 in c.so Buenos Aires invece Tahereh Mafi incontra i lettori e firma le copie di This woven kingdom. Le trame del regno (Fanucci), il primo capitolo di un’epica e romantica serie fantasy ispirata alla mitologia persiana. Infine Chiara Cecilia Santamaria aka @macheddavero, autrice dell’omonimo blog, presenta mercoledì 24 alle 18:30 in c.so Buenos Aires Le cinque rive (Gribaudo), romanzo Fantasy ambientato nelle terre di Penthral, terra di guerre e conflitti (evento libero e gratuito con prenotazione su lafeltrinelli.it/eventi).... #notizie #news #breakingnews #cronaca #politica #eventi #sport #moda Read the full article
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