Tumgik
#Pulizie Straordinarie
sardies · 6 months
Text
Al via pulizie straordinarie della fontana di Rosello
Sassari. Dopo dodici anni dall’ultimo intervento, da oggi e fino a giovedì 18 aprile, salvo contrattempi, la fontana del Rosello sarà chiusa per lavori di manutenzione. La fontana, simbolo della città, sarà sottoposta a un’attività straordinaria di pulizia nella vasca in trachite presente alla base del monumento, con asportazione del limo e dei licheni presenti all’interno della vasca stessa, sul…
Tumblr media
View On WordPress
0 notes
lamilanomagazine · 6 months
Text
Roma, San Lorenzo: sospesa per 15 giorni la licenza di un circolo culturale trasformato in un'attività di somministrazione di bevande ed alimenti
Tumblr media
Roma, San Lorenzo: sospesa per 15 giorni la licenza di un circolo culturale trasformato in un'attività di somministrazione di bevande ed alimenti L'attività di Polizia Giudiziaria, unita a quella di Polizia Amministrativa, ha portato il Questore di Roma ad emettere un provvedimento di sospensione della licenza per 15 giorni, in base all'articolo 100 del TULPS (Testo unico di pubblica sicurezza), con contestuale cessazione immediata dell'attività abusiva di somministrazione al pubblico di bevande e alimenti, a carico del titolare di un'associazione culturale di Trastevere. Erano stati gli agenti della Polizia di Stato del commissariato San Lorenzo ad arrestare nei giorni scorsi il titolare ed un "dipendente" di un'associazione culturale, di via dei Marsi, perché gravemente indiziati di reati inerenti gli stupefacenti; reati consumati all'interno del locale stesso. Inoltre, nell'ambito dei controlli svolti durante i servizi serali predisposti per controllare c.d. movida romana, sempre all'interno del medesimo locale, erano stati trovati alcuni clienti con vari pregiudizi di polizia in materia di stupefacenti. All'esito dell'istruttoria condotta dalla Divisione di Polizia Amministrativa il Questore, applicando l'articolo 100 del testo unico delle leggi di Pubblica Sicurezza, ha emesso il provvedimento di cui sopra. Sono stati gli stessi agenti del commissariato San Lorenzo a notificare l'atto e, come previsto dalla normativa, hanno affisso sulla porta del locale il cartello "Chiuso con provvedimento del Questore". Nello stesso quartiere si sono svolti, sempre coordinati dall'omonimo commissariato e con la collaborazione della Polizia Locale Roma Capitale, dell'AMA e della Sala Operativa Sociale del Comune, dei servizi anti degrado; in particolare, in via dello Scalo di San Lorenzo, dove è stata rimossa una vecchia roulotte e nella zona di via di Porta Tiburtina dove sono state svolte delle pulizie straordinarie.    ... #notizie #news #breakingnews #cronaca #politica #eventi #sport #moda Read the full article
0 notes
Text
Occupazioni, il Ministero dell'Istruzione ai presidi: denunciate gli studenti coinvolti e chiedetegli di risarcire i danni
  Occupazioni, i dirigenti scolastici chiamati a intervenire: chi rompe paga   Secondo la nota ministeriale, “è necessario stimare la portata dei danni degli eventuali atti vandalici, considerando che troppo spesso se ne fa carico l’intera collettività e non gli autori. Pertanto, dovranno essere poste a carico degli studenti responsabili le spese per le pulizie straordinarie che si siano rese…
View On WordPress
0 notes
tecnoandroidit · 8 months
Text
Sistema di pulizia Cecotec: robot, aspirapolvere e purificatore aria - Recensione
L'evoluzione della tecnologia ci ha regalato tre straordinari alleati per migliorare la qualità della vita domestica e della pulizia: il Cecotec Conga 11090, la Conga Stazione Nebula RockStar 10000 e il Purificatore d’aria TotalPure 7500. Con la promessa di semplificare le nostre vite quotidiane, il Cecoec Gonga robot lavapavimenti offre una gamma di funzioni avanzate, in particolare grazie alla sua base intelligente.  La Conga Stazione Nebula RockStar 10000, dal suo canto si inserisce in questo contesto come un'opzione promettente, garantendo non solo prestazioni elevate, ma anche un design accattivante e una costruzione di qualità. Il purificatore d'aria, invece, si presenta con un impressionante CADR (clean air delivery rate) che raggiunge i 510 m³/h, consentendo la pulizia di grandi volumi d'aria all'interno di una stanza. Questa prestazione è il risultato di un sistema di filtraggio avanzato composto da tre fasi: il prefiltro, il filtro al carbone attivo e il filtro ad alta efficienza. Tali elementi lavorano sinergicamente per ridurre al minimo la presenza di particelle nocive, contribuendo significativamente al miglioramento della qualità dell'aria. Questi dispositivi, appartenenti a categorie diverse, condividono l'obiettivo comune di semplificare e migliorare le attività quotidiane. Approfondiamo ora le caratteristiche e le prestazioni di ognuno di essi.  Design e Costruzione delle componenti Robot Lavapavimenti: stile moderno adatto ad ogni ambiente Dal momento in cui si apre la scatola, il Cecotec Conga 11090 cattura l'attenzione con il suo design massiccio e imponente. Il robot lavapavimenti è consegnato in una confezione voluminosa, contenente il corpo del dispositivo per le pulizie, la base con cavo integrato, due mop rotanti, uno strumento di pulizia delle spazzole e il manuale d'uso. La base di ricarica, in particolare, contribuisce notevolmente al volume generale, ma questa dimensione è giustificata dalla sua versatilità. All'interno della confezione, oltre al robot e alla base, troviamo due mop rotanti, uno strumento di pulizia delle spazzole e un manuale. La costruzione solida del robot e dei suoi accessori suggerisce una durabilità che può affrontare gli sforzi delle pulizie quotidiane. L'introduzione del sistema di pulizia Spin Revolution, con panni super assorbenti, indica una diversificazione d’uso senza precedenti nella gestione di liquidi e macchie, regalando una soluzione completa per ogni esigenza. Il dispositivo è grigio scuro ed è caratterizzato da alcune scanalature sulla base di ricarica, dove sono contenute le diverse sezioni per la distribuzione dei rifiuti.  Il Cecotec Conga 11090 presenta un'interfaccia di controllo intuitiva, con tasti chiaramente visibili che semplificano l'operatività del dispositivo. L'avvio e la programmazione delle pulizie possono essere gestiti facilmente direttamente sul dispositivo. A differenza delle aspirapolveri elettriche si muove in autonomia, ma potrebbe lasciare qua e là qualche granello di polvere. Per tale ragione è sempre bene avere anche un dispositivo per la pulizia più tradizionale. Aspirapolvere: un dispositivo per la pulizia 3 in 1 L'avvento delle scope senza filo ha rivoluzionato il mondo della pulizia domestica e la Conga Rockstar 10000 Nebula Station si posiziona come un'innovativa aspirapolvere scopa 3 in 1 senza sacco. All’interno della confezione troviamo il corpo dell'aspirapolvere, la stazione per lo svuotamento automatico, il rullo multifunzione, la bocchetta più stretta, tre sacchi per la polvere, il caricabatterie ed il manuale per l’utente. Il design dell’aspirapolvere è un mix tra estetica moderna e funzionalità. Le tonalità di blu, grigio e nero si combinano armoniosamente, conferendo al dispositivo un aspetto accattivante. Lo stile robusto e ben assemblato suggerisce una durata nel tempo e un'attenzione ai dettagli. L'aspetto esterno riflette la cura del marchio nei confronti del suo prodotto e l'impegno nel proporre un dispositivo che sia non solo efficace, ma anche piacevole alla vista. La presenza del tubo rigido estensibile e della spazzola mista suggerisce inoltre un eclettismo nell'affrontare una varietà di superfici. La potenza massima che l’aspirapolvere è di 450 watt con una pressione massima di 30 kilopascal. La pulizia è anche nell’aria: il purificatore Come per gli altri dispositivi, partiamo dal packaging, al cui interno troviamo ben posizionati il dispositivo con la sua base e il manuale con tutte le istruzioni utili. Il purificatore TotalPure 7500 Connected si presenta con un design particolare e una costruzione robusta. Con un elevato Clean Air Delivery Rate (CADR) di 600 m³/h, è in grado di filtrare e pulire l'aria di una stanza in modo efficiente. La sua struttura evidenzia una cura per i dettagli e una resistenza che lo rendono adatto a un utilizzo quotidiano. L'attenzione allo stile non è solo estetica, ma contribuisce anche al suo posizionamento in qualsiasi ambiente domestico grazie alle sue linee fluide e contemporanee. Sulla parte anteriore vi è un piccolo display circolare con le informazioni inerenti la qualità dell’aria. Al di sopra invece, sono presenti tutti i tasti per il configuramento del dispositivo. Funzionamento sistema Robot: 8 modalità di pulizia Il robot offre 8 modalità di pulizia, adattabili a diverse esigenze. La presenza di infrarossi per rilevare tappeti gli consente di regolare automaticamente la modalità di pulizia. Anche il  lavaggio dei pavimenti con i mop rotanti è particolarmente efficace. La vera comodità del dispositivo  emerge quando ci si connette all'applicazione mobile dedicata di Cecotec. Questa app offre un controllo remoto completo sulle funzioni del robot, consentendo la pianificazione delle pulizie, la gestione delle mappe e molto altro ancora.    La navigazione ultra precisa alimentata da un laser consente al robot di mappare con precisione gli ambienti grazie alla torretta LIDAR, pianificare le pulizie e operare in modo efficiente. La presenza del sistema anticaduta aggiunge un livello di sicurezza, permettendo al robot di rilevare gradini o ostacoli. Inoltre, la modalità di pulizia Spin Revolution, fantastico per la gestione di liquidi e macchie, si rivela un aspetto distintivo del funzionamento di questo dispositivo. Ciò che rende davvero unica la facilità d'uso del Cecotec Conga 11090 è la presenza di una base spaziosa. Quando avvii il lavaggio dei pavimenti, la base rilascia acqua pulita nella vaschetta situata sotto ai mop. In questo modo, i mop si inumidiscono con la giusta quantità d'acqua necessaria per pulire efficacemente i pavimenti. Il robot non dispone di un serbatoio dell'acqua interno, un dettaglio fondamentale che consente alla base di gestire in modo ottimale ogni fase del lavaggio. Questo approccio permette al dispositivo di tornare alla base anche più volte, specialmente su superfici più estese, per ri-idratare i mop. Il risultato è un costante mantenimento della quantità ideale d'acqua per una pulizia efficiente. Conga RockStar 10000: più di un aspirapolvere  L'usabilità è una priorità per la Conga RockStar 10000, evidente dalla sua interfaccia intuitiva. L'avvio senza la necessità di tenere premuto un pulsante aggiunge un tocco di comodità all'esperienza utente. La presa ergonomica offre una sensazione di comfort durante l'uso prolungato. Questo aspetto del dispositivo evidenzia l'attenzione del produttore non solo alla performance, ma anche all'esperienza dell'utente. Una caratteristica distintiva è la presenza di una base autosvuotante, rendendo l'eliminazione della polvere un processo senza contatto. Questa funzionalità si traduce in una frequenza ridotta nel cambio della borsa, con soli 4 interventi all'anno. Il sistema ciclonico parallelo, inoltre, sfrutta la forza centrifuga per separare le particelle, garantendo una potenza di aspirazione massimizzata. In più, l’accessorio 2 in 1 in dotazione consente di raggiungere qualsiasi angolo nascosto. Purificatore aria L'interfaccia del Purificatore d’aria TotalPure 7500 offre un controllo intuitivo attraverso un touchscreen posizionato sulla parte superiore. Le quattro diverse velocità operative (Eco, Bassa, Media e Alta) consentono di adattare il funzionamento alle esigenze specifiche. Il timer integrato permette di programmare l'autospegnimento dopo 1, 4 o 8 ore, offrendo un ulteriore livello di controllo. La modalità Notte riduce la velocità e i decibel emessi, garantendo una purificazione silenziosa durante il sonno. Attraverso il prefiltro, il filtro in carbone attivo e il filtro ad alta efficienza, il dispositivo effettua tre processi di filtraggio al fine di ridurre al minimo la presenza di particelle nocive per la salute nell'aria. Il motore a corrente continua (DC) ottimizza l'efficienza del processo di purificazione, consentendo un controllo più preciso delle velocità e delle modalità operative. La potenza di 60 watt è adeguata per assicurare un corretto funzionamento del purificatore con un consumo energetico ridotto.   Il purificatore è dotato di un termometro che fornisce la temperatura in tempo reale, visualizzata sul display. Include anche un igrometro che indica l'umidità dell'ambiente sempre sul display. Per garantire la sicurezza dei bambini, è equipaggiato con un sistema di blocco che impedisce la manipolazione e la modifica delle configurazioni predefinite.  Sistemi di connessione integrati e personalizzazione Cecotec Conga 11090: controllo Wi-Fi e app per una pulizia da Remoto La connettività rappresenta uno dei punti di forza del Cecotec Conga 11090. Grazie alla connessione Wi-Fi e all'applicazione dedicata, gli utenti possono controllare il robot da remoto, ricevere notifiche sullo stato delle pulizie e persino monitorare la durata della batteria. La tecnologia LiDAR (Light Detection and Ranging) consente una mappatura precisa dell'ambiente, permettendo al robot di navigare con precisione e di adattarsi alle specifiche esigenze della casa. La personalizzazione delle pulizie diventa quindi un elemento chiave, consentendo agli utenti di definire le modalità in base alle singole stanze.  Aspirapolvere Conga RockStar 10000 La Conga RockStar 10000 si distingue per il suo sistema avanzato e per le opzioni di personalizzazione. Mentre molte scope elettriche senza filo si limitano alle funzioni di base, questo modello va oltre. L'integrazione di tecnologie innovative e la possibilità di personalizzare l'esperienza di pulizia consentono agli utenti di adattare l'aspirapolvere alle loro esigenze. Questo aspetto distintivo lo colloca in una posizione privilegiata rispetto ai concorrenti. Una caratteristica distintiva è la presenza di una base autosvuotante, rendendo l'eliminazione della polvere un processo senza contatto. Questa funzionalità si traduce in una frequenza ridotta nel cambio della borsa, come detto in precedenza, con soli 4 interventi all'anno.  Purificatore: pulizia dell’aria a distanza La connettività Wi-Fi del purificatore consente un controllo remoto completo tramite smartphone. L'applicazione dedicata EnergySilence offre una serie di opzioni di personalizzazione, consentendo agli utenti di selezionare configurazioni specifiche e monitorare i dati di purificazione. Il sensore PM 2,5 fornisce una valutazione accurata della qualità dell'aria, rappresentata su un display LED a quattro colori per un feedback visivo immediato. Autonomia: durata dei sistemi di pulizia Robot Cecotec Conga 11090: Batterui da 3200 mAh L'autonomia del Cecotec Conga 11090 si attesta su livelli eccellenti, grazie a una batteria da 3200 mAh che offre fino a 140 minuti di funzionamento continuo. Questo assicura una copertura estesa delle superfici, permettendo al robot di pulire efficacemente anche le aree più ampie. La gestione intelligente dell'autonomia, unita alla capacità di ritornare autonomamente alla base per la ricarica, contribuisce a garantire un utilizzo senza intoppi del dispositivo. Quanto dura un aspirapolvere senza fili? Un aspetto che tutti tengono in conto di una qualsiasi aspirapolvere senza fili è l'autonomia. La Conga RockStar 10000 si fa notare con una batteria al litio da 2200 mAh potente che consente fino a 70 minuti di durabilità con una singola carica. Questo è un punto saliente poiché consente di pulire ampie superfici senza interruzioni frequenti per la ricarica. L'autonomia è un elemento chiave che potrebbe influenzare significativamente la decisione d'acquisto degli utenti alla ricerca di praticità per la pulizia. Autonomia Purificatore d’aria TotalPure 7500  Il motore DC da 60 W massimizza l'efficienza durante il processo di purificazione del TotalPure 7500, garantendo un consumo energetico ottimizzato. La batteria del dispositivo permette un funzionamento continuo per un lungo periodo, mentre la modalità Auto adatta dinamicamente la velocità alle condizioni dell'aria circostante. Veniamo al dunque: i Prezzi dei dispositivi  Cecotec Conga 11090 Considerando le caratteristiche avanzate del Cecotec Conga 11090 e la sua base intelligente, il prezzo di 599€ ( sul sito ufficiale del produttore) risulta sorprendente. Su Amazon, però, è disponibile in sconto ad appena 399,99 euro con un ribasso del 33%. In confronto ad altri modelli presenti sul mercato, questo dispositivo si colloca in una fascia di prezzo accessibile, rendendo la sua proposta ancor più allettante.  Conga RockStar 10000 Nebula Station Un fattore determinante nelle scelte di acquisto è il prezzo e la Conga RockStar 10000 riesce a dare un equilibrio notevole tra prestazioni e costo. Sullo store ufficiale il suo costo è di 399,00 euro. Il modello, al contrario del Robot, non è presente su Amazon. Purificatore d’aria TotalPure 7500 Connected Il rapporto tra prezzo e funzionalità è cruciale nella scelta di un purificatore d'aria. Il Purificatore d’aria TotalPure 7500 Connected si colloca in una fascia di costo accessibile rispetto alle sue caratteristiche avanzate con un costo di 204,99€ sul sito Cecotec. Su Amazon il suo prezzo è nettamente inferiore: è in vendita a 159,00€. Pro e Contro dispositivi di pulizia Robot Cecotec Conga 11090: i punti a favore del Cecotec Conga 11090 sono molteplici. La base intelligente che gestisce autonomamente il vuoto dello sporco e il rifornimento d'acqua per il lavaggio, la tecnologia LiDAR per una navigazione precisa, l'ampia autonomia e la connettività avanzata. D'altra parte, alcune rinunce, come l'assenza di funzioni software più avanzate, possono rappresentare compromessi accettabili considerando il prezzo competitivo. La base autosvuotante richiede manutenzione periodica ed alcuni utenti potrebbero vedere negativamente tale aspetto; Aspirapolvere senza Fili Conga RockStar 10000 Nebula: ogni prodotto ha i suoi lati positivi e negativi. Il motore digitale da 450 watt e la potenza di aspirazione di 30.000 la rendono una delle aspirapolveri più potenti sul mercato. La stazione di autosvuotamento automatico, poi,  è una caratteristica invidiabile, che dona il massimo comfort all'utente. Con una capacità di 3 litri, riduce la frequenza dello svuotamento manuale e contribuisce all'igiene grazie ai sacchetti autosigillanti e alla sterilizzazione UV. Di altri vantaggi ce ne sono molti, mentre il punto dolente per alcuni potrebbe essere il costo; Purificatore d’aria TotalPure 7500: i pro di questo purificatore sono molteplici. La sua elevata capacità di pulizia, il controllo remoto tramite Wi-Fi, la personalizzazione delle impostazioni e la modalità Notte silenziosa lo rendono un alleato prezioso per mantenere un'aria salubre in casa. D'altro canto, alcune limitazioni potrebbero includere la mancanza di alcune funzionalità avanzate presenti in modelli di fascia più alta. Conclusione: perché comprare i tre device di pulizia Questi tre prodotti si ergono come soluzioni efficaci e convenienti nei rispettivi settori. Il Cecotec Conga 11090 semplifica la pulizia domestica, la Conga Stazione Nebula RockStar 10000 offre un'esperienza di aspirazione avanzata ed il Purificatore d’aria TotalPure 7500 d'aria garantisce un ambiente domestico salubre.  Tutti i vantaggi elencati dimostrano i benefici di ogni singolo dispositivo durante il processo di pulizia, ognuno con le sue specifiche che lo vanno a rendere indispensabile. Ricordiamo che robot e scopa elettrica sono totalmente differenti e che il primo lava anche i pavimenti in vostra assenza! Cosa c’è di meglio che tornare a casa dopo una giornata fuori piena di smog e trovare aria pulita ed un pavimento brillante? Recap, dove acquistarli Robot Cecotec Conga 11090: Amazon cliccando qui e sul sito dello store pigiando qui; Conga Stazione Nebula RockStar 10000: Amazon cliccando qui e su store Cecotec cliccando qui; Purificatore d’aria TotalPure 7500: Amazon andando qui e sullo store qui. Videorecensione https://www.youtube.com/watch?v=TD_eaxpZUUg Read the full article
0 notes
powerservicecoop · 8 months
Text
Team esperto di pulizie straordinarie per palestre e uffici. Approccio su misura, ambiente pulito e salubre, tecnologie avanzate, sostenibilità ambientale. Affida le pulizie a noi, concentrati sul tuo successo! 💪🌐
0 notes
soldan56 · 2 years
Text
Tumblr media
Lei è #RachelKeke. Addetta alle pulizie. In prima fila nello sciopero contro straordinari non pagati e le pessime condizioni di lavoro delle lavoratrici esternalizzate. Da oggi è nel Parlamento francese, :con la #NUPES e #Melenchon ha sconfitto la candidata di Macron!
28 notes · View notes
tma-traduzioni · 3 years
Text
MAG114 - Caso #0092204 - “Fondamenta Spezzate”
[Episodio precedente]
[CLICK]
ARCHIVISTA
Dichiarazione di Anya Villette, riguardo a un lavoro di pulizia a Hill Top Road. Dichiarazione originale rilasciata il 22 aprile 2009. Registrazione audio di Jonathan Sims, Capo Archivista dell’Istituto Magnus, Londra.
Inizio della dichiarazione.
ARCHIVISTA (DICHIARAZIONE)
Non conosco questo posto. Mi hanno detto che sarei dovuta venire a parlare con voi. Diverse persone l’hanno detto. Persone che pensavo di conoscere, ma che erano diverse. Dovrei conoscere questo posto, pensavo. Andavo spesso al Tate quando vivevo a Londra, e io, io passavo davanti all’edificio, ma… non so chi siate voi. Nulla ha più senso.
Sarebbe dovuto essere un lavoro  veloce. Da quando ho divorziato ho ricominciato a lavorare come addetta alle pulizie, e per l’ultimo mese o giù di lì la John Hector Lettings di Oxford mi ha fatto andare in case studenti per preparare per gli inquilini del prossimo anno. Non è sempre un lavoro piacevole. Dopotutto, gli studenti non sono esattamente degli affittuari attenti: ho dovuto passare più di un pomeriggio a raschiare e ridipingere pareti di camere per qualcuno che presto mollerà gli studi e che aveva trasformato la stanza in una hotbox. Ma serve a pagare le bollette. A malapena.
Immagino che fosse per questo che ero così entusiasta quando ho ricevuto la chiamata per Hill Top Road. Un semplice, bel lavoro. Niente tirare fuori noodles istantanei da dietro al forno. Nessuna schifezza di una festa di laurea da trovare dietro al divano. Solo una casa costruita da poco che aveva bisogno di una bella ripulita quando i muratori avevano finito. Aspirare della polvere d’intonaco, spolverare i banconi, lucidare un po’ le parti in metallo… facile. Se ci fossero stati già dei letti, forse avrei fatto un pisolino veloce, per recuperare da tutti gli straordinari non pagati che avevo dovuto fare per lavare col vapore la casa precedente in cui qualcuno aveva fatto un uso attivo della camera da letto. Tutto sommato pensavo che fosse la pausa che mi meritavo, e che fosse ora che me la prendessi.
Stava piovendo quando ho parcheggiato vicino alla casa. Non forte, ma il cielo era di quel grigio spento che ti fa capire che il tempo non ha intenzione di cambiare a breve. Normalmente la pioggia non mi disturba troppo, ma non c’era nulla di rilassante in quel tempo. Nessun regolare tonfo di gocce che ticchettavano sui coperchi dei bidoni o sui parabrezza; ti ritrovavi solo fradicio e di cattivo umore. Ci ho ripensato, cercando di ricordare se avessi qualche… sensazione riguardo a quella casa. Se le finestre fossero più scure di come sarebbero dovute essere, o se la sagoma dell’edificio fosse… più pesante. Non lo so. Difficile a dirsi, ero troppo impegnata a cercare di girare la chiave senza dover appoggiare la mia borsa sul vialetto pieno d’acqua. È stato solo quando sono davvero entrata dalla porta che qualcosa ha cominciato a sembrare sbagliato.
Anche allora erano solo delle piccole cose. Facili da ignorare. Non sono superstiziosa, almeno non lo ero mai stata, quindi quanto le luce fossero fioche mi ha fatto pensare che i proprietari fossero tirchi; forse avevano deciso di buttarsi completamente su quelle deboli lampadine a risparmio energetico. Il freddo? Ho solo pensato al fatto che si trattava di una vecchia casa in cui non era ancora stato acceso il riscaldamento. I leggeri movimenti dei teli antipolvere… quelli sono stati la prima cosa ad attirare davvero la mia attenzione.
I proprietari della casa l’avevano già riempita di mobili. Non buoni mobili, certo: solo i più economici prodotti di IKEA che non sarebbero collassati sotto il peso di un libro di testo. Era tutto assemblato, però, e… ricoperto di spessi teli di plastica bianca, per cercare di tenere lontana la polvere. Nulla di strano nel mio campo di lavoro, quindi l’ho solo ignorato, e mi sono avviata in cucina per cominciare a spolverare le superfici.
Non so perché mi piaccia cominciare sempre dalla cucina; sembra quasi essere il cuore di una casa, almeno per me, e mi piace cominciare lì e lavorare verso l’esterno. O forse semplicemente mi piace il cibo, e quando comincio un lavoro, di solito è già quasi ora di pranzo e ho fame. Detto questo, con il genere di case che di solito pulisco, è più probabile che io perda l’appetito quando trovo qualcosa in cucina. Questa era già quasi immacolata, però. Un po’ di polvere sulle superfici, alcune distratte chiazze di vernice, sono state il massimo che io abbia dovuto affrontare. Persino il forno era pulito e nuovo.
Ma mentre strofinavo il lavello, mi sono in un certo senso incantata. La finestra nella cucina si affacciava fuori sul giardino e… mi sono immobilizzata quando ho notato che al centro c’era un albero. Era ancora spoglio dall’inverno, e dalla sua cima, c’erano questi otto spessi rami che semplicemente si estendevano a tutti gli angoli, alcuni… allungandosi verso il cielo, e alcuni… sembrava che si stessero allungando verso di me. Era quasi nero contro il cielo grigio scuro, e la pioggia lo faceva risplendere. La mia bocca era secca, e improvvisamente ho avuto questa… visione nella mia testa, di uscire dalla porta sul retro, e stare in piedi alla base di quell’albero, mentre quei rami si piegavano, e scattavano, e scendevano ad afferrarmi. Ma ero nella cucina, ed ero ancora asciutta. Ho finito velocemente, e sono andata a fare il resto della casa.
Ho cercato di ignorarlo, mi sono solo detta che stavo avendo delle strane paranoie. Mi stavo agitando per niente. Non credo ai fantasmi, sapete, e anche se ci credessi, era una casa nuova. Non è che qualcuno costruisca sopra ad antichi cimiteri a East Oxford. Ma in ogni caso facevo fatica a ignorare i movimenti. Leggeri fruscii nei teli antipolvere che coprivano i mobili. Le ombre che proiettavano che non… combaciavano con le forme di cui sarebbero dovute essere. O questo ammasso o angolo, delle volte, per cui mi chiedevo se stessero solo coprendo delle sedie. Ogni volta che mi giravo giuro che li sentivo muoversi, e quando guardavo di nuovo, non posso esserne certa, ma penso che fossero diversi, coprivano qualcosa di diverso. Non ho mai avuto il coraggio di toglierne uno, però. Sono solo andata avanti, cercando di pulire il posto e finire il prima possibile. Soggiorno, bagno, camere da letto al piano di sopra… aveva già quasi fatto buio quando ho finito.
Ho provato un tale sollievo quando ho cominciato a rimettere le cose nella mia borsa, e stavo proprio per chiuderla quando mi sono ricordata del ripostiglio sotto le scale. Non era stato incluso nella lista del lavoro, ma nella maggior parte delle case che avevo pulito avevo dato un po’ una riordinata anche nei ripostigli e avevo passato l’aspirapolvere. I miei datori di lavoro ne parlavano sempre chiamandola “prova della mia meticolosità”, il che mi rendeva molto orgogliosa. Ma nella mia fretta di finire e andarmene da Hill Top Road, non l’avevo neanche controllato. Ho guardato la piccola porta, poi di nuovo la mia borsa chiusa a metà, e… Ho deciso di dare solo un’occhiata veloce. Solo un’occhiata veloce. Era una casa nuova. Quanto sporco poteva essere?
Ovviamente è stata una mia decisione. Ricordo che la piccola maniglia era tiepida. Non so se sia solo la mia memoria che mi sta ingannando, ma lo ricordo. Si è aperta rivelando delle scale che scendevano in un seminterrato. Nessuno aveva parlato di un seminterrato. Non quando mi era stato dato il lavoro, non sulla pianta dell’edificio che mi era stata data; non avevo assolutamente nessuna idea che ci fosse. Mi sono accorta che le mie gambe stavano tremando mentre il mio cervello spingeva avanti una sola domanda ancora e ancora: si aspettano che io pulisca là sotto?
Ho deciso, nuovamente, di dare solo un’occhiata. Solo un’occhiata veloce. Vedere se ci fosse qualcosa laggiù che avesse bisogno della mia attenzione. Forse era già immacolato, o forse la parete non era ancora stata terminata, ed era ancora solo mattoni a vista e pietra, troppo grezzo perché io potessi farci qualcosa in ogni caso. Dovevo solo controllare.
C’era più caldo là sotto, più caldo a ogni gradino, e mi sono trovata a togliermi ragnatele dalla faccia mentre scendevo, finché alla fine ero là - in piedi nello scantinato di Hill Top Road. C’è stato solo un secondo molto rapido di sollievo, in cui ho tirato un sospiro. Ho visto quanto umido fosse, pieno di murature non terminate, decisamente nulla che un qualsiasi agente immobiliare si sarebbe aspettato che io pulissi. E poi ho notato la crepa.
Sembrava dividere il pavimento esattamente a metà; era seghettata, frastagliata, come se qualcuno avesse strappato il terreno con un uncino. Era larga forse trenta centimetri nel suo punto più ampio, e così scura all’interno che guardarla mi faceva male ai denti. Non sono sicura di come io l’abbia vista. Ripensandoci ora so che non c’era alcuna luce laggiù, ma… quell’orribile fessura era chiara come il giorno, più buia della semplice mancanza di luce che la circondava. E poi io ero sul suo bordo e guardavo giù, e quelle otto braccia affusolate si sono allungate per tirarmi dentro. Non avrei potuto gridare neanche se avessi voluto.
Mi sono svegliata su una delle sedie, con il telo antipolvere che mi avvolgeva come un bozzolo. L’ho gettato via, e sono corsa fuori da quella casa, e non ci sono più ritornata. Ma ora… tutto è sbagliato. Sono andata a pulire quella casa il 23 aprile 2009, che, secondo tutti voi, è domani. Ma non può essere. È successo due settimane fa. Ho provato a parlarne con i miei amici. Quei miei amici che riesco a trovare, ma sembrano distanti, come se non mi conoscessero davvero. Tutto è semplicemente… sbagliato. Non riesco a trovare il mio bar preferito. E non so chi siate voi.
ARCHIVISTA
Fine della dichiarazione.
Interessante. Non sono davvero sicuro di cosa fare con questa. Me l’ha data Martin, ha detto che ne aveva trovata una che si collegava a Hill Top Road, un argomento che mi assilla da un po’, ma… voglio dire, sembra abbastanza immediata, a parte il fatto… che non è mai accaduto. Per quel che ne so, Anya Villette non esiste. La John Hector Lettings sembra effettivamente essere una vera agenzia immobiliare a Oxford, ma secondo le nostre indagini non hanno mai assunto nessuno con quel nome come addetta alle pulizie, né sono al momento responsabili della famigerata casa.
Basira ha trovato un paio di persone online che avrebbero potuto essere lei, ma le due che quasi corrispondevano si sono dichiarate completamente all’oscuro di tutta questa faccenda. Per quanto ne sappiamo, non c’è un agente immobiliare che si occupi della casa, e nessun attuale proprietario. Sicuramente nessun piano di affittarla a studenti. Ho quasi la tentazione di andare semplicemente a darle un’occhiata di persona, ma… non lo so. Fin dalla prima volta che mi è venuto in mente ho sentito che sarebbe… solo un’idea davvero brutta.
Abbiamo cercato di avere accesso più da vicino alla documentazione, capire chi tecnicamente possieda l’edificio, ma… è passato più di un anno, e stiamo ancora aspettando. Non abbiamo davvero avuto il tempo per fare u-
[Deboli rumori di metallo]
Ah…
[L’Archivista fa un respiro profondo]
[Suno di assi di legno che vengono spostate]
ARCHIVISTA
Ciao, Tim.
TIM
Oh dio…
ARCHIVISTA
Prego, entra.
TIM
[Sospiro, poi finta cordialità] Bello vederti, capo.
Come te la passi?
ARCHIVISTA
Non ti mentirò, Tim. Sono stati un paio di mesi difficili.
TIM
[Impassibile] Bene.
ARCHIVISTA
E co- Vorrei sapere come tu te la passi.
TIM
Io? Oh, me la passo bene. Ci vediamo.
ARCHIVISTA
Sei sicuro? Non hai - Non c’è niente che vuoi dirmi.
TIM
Niente con quella cosa qua, no.
ARCHIVISTA
[Piano] Interessante.
Cosa pensi stia ascoltando?
TIM
Cosa?
ARCHIVISTA
[Forte] Cosa pensi stia ascoltando i nastri?
TIM
Non fare così.
ARCHIVISTA
Scusa.
TIM
Non farlo!
ARCHIVISTA
Scusa, non-
TIM
E lo sai cosa penso. È quel… la cosa che dirige l’Istituto. “L’Osservatore” o “L’Occhio” o quello che è.
ARCHIVISTA
Non s… Non sono d’accordo. Questo intero posto è un tempio dell’Occhio, Tim. Non penso che i registratori facciano alcuna differenza.
TIM
[Crudelmente] Elias, allora.
ARCHIVISTA
In quel caso ci limiteremo a parlare di cose che lui già sa.
TIM
Perché ti ostini così tanto a farlo andare?
ARCHIVISTA
Io…
Senti, se vuoi la mia onesta opinione-
TIM
Non la voglio.
ARCHIVISTA
Qualunque cosa ci sia all’altro lato di quei nastri è tanto interessato a fermare il Circo quanto tu lo sei a vendicare tuo fratello.
TIM
L’hai ascoltata allora? La mia dichiarazione.
ARCHIVISTA
Ho ascoltato tutti i nastri. Non, non avevo idea del caos in cui avevo lasciato questo posto, mi-mi-mi dispiace.
TIM
Un po’ un’invasione della privacy.
ARCHIVISTA
Immagino che sia una battuta?
TIM
[Risata amara] Lo è.
Come sapevi che sarei stato qui?
ARCHIVISTA
Gli-gli altri non ti hanno visto per settimane, e hai comunque continuato a usare i computer qui, accedendo a documenti e libri… So che ci sono delle uscite dei tunnel che portano fuori dall’Istituto, quindi ho immaginato che le stessi usando per andare dentro e fuori, evitando qualsiasi… registratore.
TIM
Okay, quello che è. Ma come sapevi che sarei stato qui, ora?
ARCHIVISTA
Lo sapevo... e basta.
TIM
“Lo sapevi e basta”? Fantastico. Compra un inquietante manager telepatico e te ne danno uno in omaggio, giusto? Fan-tastico.
ARCHIVISTA
Non è come pensi.
TIM
[Arrabbiato] Oh, e perché non leggi la mia mente ora?
ARCHIVISTA
Tim, quello non è… Non posso.
TIM
Perché ti posso dare un indizio. Finisce con “fanculo”.
ARCHIVISTA
I… Immagino che tu abbia fatto delle ricerche personali sul Circo e il Disconoscimento. Mi piacerebbe mettere insieme le nostre conoscenze.
TIM
E allora perché non fai “l’Archivista” con me? Tiralo fuori semplicemente.
ARCHIVISTA
Perché non voglio farlo. Io non sono tuo nemico, Tim.
TIM
[Sprezzante] Come se importasse. Queste cose non sono umane. È… istinto. Non puoi non farlo.
ARCHIVISTA
[Piano] Sono sempre io, Tim.
[Tim sbuffa]
Sono sempre io.
[Tim esala profondamente]
TIM
Sai cosa? Hai ragione.
ARCHIVISTA
Cosa?
TIM
Tu sei l’unico.
ARCHIVISTA
Io- S-scusa, no-non ti seguo.
Tim?
TIM
Sai perché evito gli altri?
ARCHIVISTA
Uh, h-hai detto, i nastri…
TIM
No. Come faccio a essere sicuro di chi siano?
ARCHIVISTA (IN SOTTOFONDO)
Oh…
TIM
Sai per quanto tempo quella cosa ha finto di essere Sasha?
ARCHIVISTA (IN SOTTOFONDO)
Oddio.
TIM
E io non ne avevo alcuna idea? Ho conosciuto Sasha per anni, noi…
Non conosco Martin bene quanto lei. A malapena so che aspetto hanno Melanie e Basira. O quella stramba poliziotta assassina. Come diavolo dovrei fare a essere sicuro di uno di loro?
ARCHIVISTA
[Dolcemente] Tim, io... Io non me ne sono reso conto. No-non ci ho pensato.
Mi dispiace.
TIM
Voglio dire, ci sono vermi e corridoi e clown, e… In un certo senso non li registro neanche. Sono solo altri spauracchi. Ma non posso fidarmi di loro. Distruggerò il Circo che si è preso mio fratello, e non posso fidarmi di loro per avere un aiuto.  
ARCHIVISTA
E di me?
TIM
[Sbuffa una risata] Beh, se stai cercando di spiarci, stai facendo uno schifo di lavoro. Non ci sei stato per mesi.
ARCHIVISTA
Questo non è giusto! A volte mi avevano rapito.
TIM
Il che non si addice molto a una spia, vero?
ARCHIVISTA
Va bene.
TIM
Comunque, ora sei uno spauracchio anche tu, vero? Questo posto ti ama troppo per lasciare che tu venga sostituito.
ARCHIVISTA
Ed Elias allora? Di sicuro anche per lui è la stessa cosa?
ARCHIVISTA
Oh, già. Ottima idea. [Sarcasticamente] Fidiamoci tutti di Elias.
ARCHIVISTA
Touché.
TIM
[Sospiro] Al diavolo.
So dove lo faranno. Il-il rituale. E penso che siano quasi pronti.
ARCHIVISTA
B-bene. Dove.
TIM
Nella Casa delle Cere, a Great Yarmouth.
ARCHIVISTA
Ohhh… Pensavo che sarebbe potuto essere lì, ma gli-gli altri, noi, noi non siamo riusciti a trovare alcuna traccia di, di movimenti o, beh, vita.
TIM
Ho dovuto aspettare quasi due settimane. Ma è là.
ARCHIVISTA
Perché pensi lo faranno così presto?
TIM
Pelle. È quello che gli serve, no? Hanno cercato di prendere la tua.
ARCHIVISTA
Sì.
TIM
Beh, la settimana scorsa hanno fatto un paio di gite ad alcuni cimiteri.
ARCHIVISTA
Chi hanno preso?
TIM
Tombe nuove. Niente fiori. Sulla prima c’era un nome, nessuna data, nessuna iscrizione. “George Icarus”.
ARCHIVISTA
Non, non conosco il nome. Chi era l’altro?
Tim?
TIM
Gertrude.
ARCHIVISTA
[Piano] Cosa?
TIM
Già.
ARCHIVISTA
I-i-io… Io pensavo che fosse stata cremata?!
TIM
A quanto pare no.
[L’Archivista espira profondamente]
ARCHIVISTA
Quindi alla fine sono riusciti ad avere la pelle di un‘Archivista.
TIM
[Sprezzante] Allora, qual è il piano, capo?
ARCHIVISTA
Heh. Penso, er… Penso che ti piacerà, a dire il vero.
TIM
[Non convinto] Ah sì?
ARCHIVISTA
Dovrebbe essere abbastanza… catartico. Ho solo bisogno di… confermare alcuni dettagli.
TIM
Va bene. Ma non lasciarmi fuori.
ARCHIVISTA
Non lo farò.
TIM
Io-
ARCHIVISTA
Lo prometto!
Ora, um, se puoi scusarmi.
TIM
Oh, er… er, giusto.
ARCHIVISTA
Sì, beh, non sei l’unico che sa come spostarsi nei tunnel, quindi…
[CLICK]
______________________________
[CLICK]
[Giù nei tunnel]
ARCHIVISTA
[Sottovoce] Tredici, quattordici, quindici. Sedici.
[Fischia]
[Passi]
BASIRA
Via libera?
ARCHIVISTA
[Sorpreso] Uh, sì. Sì! Uh, via libera.
[Altri passi]
BASIRA
Scusa, mi sono un po’ persa. Non so come fai a orientarti quaggiù.
ARCHIVISTA
Pratica.
Tutto bene, Daisy?
DAISY
[Suoni disinteressati]
BASIRA
Non penso che a nessuna di noi piaccia stare quaggiù.
ARCHIVISTA
Uh, beh, no, neanche a me. Ti fa sentire…
DAISY
Vuoto.
ARCHIVISTA
Già.
BASIRA
È quello?
ARCHIVISTA
[Sorridendo] Sì!
DAISY
Da quanto tempo hai quella camicia?
BASIRA
Um…
ARCHIVISTA
Cosa?
DAISY
Quella camicia. L’hai presa in Cina?
ARCHIVISTA
Uh, A-America. L’ho dovuta prendere in prestito, c’era… c’era del sangue.
DAISY
Certo.
BASIRA
Perché?
DAISY
Hmm.
[Suoni confusi dall’Archivista]
BASIRA
Dovrei…
Vi lascio soli. Io… devo… fare quella chiacchierata con Elias.
[Passi che si allontanano]
ARCHIVISTA
Giusto. Giusto.
Sì.
Quindi… Come te la passi?
DAISY
[Senza sentimento] Bene. Ho ucciso manichini per Elias. E un clown. Va bene.
ARCHIVISTA
Lui ha… detto qualcosa riguardo al piano?
DAISY
No. Ce n’è uno?
ARCHIVISTA
Umm… Una specie.
[Suono di una cassa che viene aperta]
DAISY
[Incredula] Ohhh. Quello è vero?
ARCHIVISTA
Dimmelo tu.
DAISY
[Entusiasta] Dove l’hai preso?
ARCHIVISTA
L’ha- l’ha lasciato Gertrude. Er, a quanto pare per, er, questa precisa situazione.
DAISY
Dove l’ha preso?
ARCHIVISTA
Me- me lo chiedo spesso anch’io.
DAISY
Quindi… Questo rituale, lo vuoi semplicemente far saltare in aria?
ARCHIVISTA
Voglio dire, sempre che tu sappia come… Voglio dire, sai usare questa roba?
DAISY
[Felicemente] Sì. Immagino di saperla usare.
ARCHIVISTA
Bene.
DAISY
Allora, hai un piano?
ARCHIVISTA
Um… Ci stiamo lavorando.
Pensi che ormai lei l’abbia trovato?
DAISY
Forse. Forse non sta guardando comunque.
ARCHIVISTA
È-è solo… Mi sento più sicuro se penso che è distratto. E il resto… è….?
DAISY
Sì.
ARCHIVISTA
E Martin… A lui sta bene?
DAISY
Era una sua idea.
ARCHIVISTA
Già. Pensi che funzionerà?
DAISY
Non ne ho idea. Se riesci a far avere a me o a Basira i - [si zittisce frustrata]
ARCHIVISTA
Che c’è?
DAISY
Nastro!
ARCHIVISTA
Oh, già.
[CLICK]
[Traduzione di: Silvia]
[Episodio Successivo]
2 notes · View notes
paoloxl · 4 years
Text
Non saremo foglie di fico della cosiddetta “fase due”.
O per capirci meglio: ma di che diamine di accordi stiamo parlando?
C'è una forza sociale in campo, pienamente schierata verso la fase due. E' Confindustria. La stessa che negli anni ha dettato lo smantellamento del sistema sanitario pubblico e che ha fatto di tutto per impedire un reale lockdown. Dovrebbero essere rintanati a temere commissioni di inchiesta e rabbia popolare. Sono invece pienamente in sella a chiedere, pretendere, disegnare la “fase due”.
E allora il rischio è evidente: il rischio che la “nuova normalità” determinata dalla pandemia contenga tutti i problemi che l'hanno causata, aggravati da una gestione “manageriale” e autoritaria. Chi è stato causa del problema, non dovrebbe essere chiamato ad essere soluzione. E invece non è così, a partire dalla famosa Task Force governativa: un organismo indefinito e spurio che vede a capo, non si sa in base a quale competenze, Colao (ex manager di Vodafone e consulente di un fondo di investimento finanziario).
E' evidente l'impronta “confindustriale” e “manageriale” della cosiddetta ripartenza: qualche posto
letto in più, corsa a chi mette le mani prima sul brevetto di farmaci e vaccino, controllo sociale attraverso droni e telefonini, migliaia di precari licenziati, qualche ora d'aria, scuole e università chiuse o riaperte a rilento e via, pedalare. La fretta sta tutta nel riaprire i cantieri, la metalmeccanica, la moda. Il resto può attendere. Il resto arriverà. Forse in futuro, forse mai.
E invece mai come in questo momento dovremmo essere noi a pretendere di essere al centro. La ripartenza deve essere tutta incentrata sui bisogni dell'uomo, non del profitto: - rimettere in piedi il sistema sanitario nazionale, universale e di qualità - varare una patrimoniale che prenda i soldi dai ricchissimi e forte progressività della tassazione - bloccare ogni licenziamento, anche dei precari – ammortizzatori sociali integrati economicamente dalle aziende - reddito sociale a chi è disoccupato - blocco degli sfratti, dei mutui e delle  bollette - sostegno alle microimprese e ai professionisti, a tutto quel mondo di finti lavoratori autonomi - potenziare scuole e università con assunzioni, che permettano il distanziamento e classi più piccole - raddoppiare i mezzi pubblici per permettere il distanziamento - programmi di sanificazione periodica per permettere di usufruire nuovamente di spazi pubblici e aperti.
Il concetto dovrebbe essere semplice: se si può produrre in sicurezza, deve essere possibile fare anche tutto il resto in sicurezza. E aggiungiamo: la sicurezza non può essere intesa semplicemente come l'adozione di mezzi di protezione individuale e di controllo sulla persona, magari solo all'interno dell'unità produttiva. Nè può essere intesa come un nuovo stato d'eccezione dove di giorno in giorno commissioni di “esperti” - tanto più se manager – dettino deroghe, provvedimenti e tempi che hanno una ricaduta sulla nostra vita sociale e perfino democratica. Oggi più che mai “sicurezza” vuol dire la garanzia di uno stato sociale esteso, complessivo, globale.
Per questo è tanto più sbagliato rigettare sui singoli delegati sindacali o Rls, ma anche solo sul singolo territorio o sulle singole categorie l'obiettivo di firmare “protocolli” e “accordi” che magari pretendano di certificare o garantire “la sicurezza dei lavoratori”. Ed è sbagliato per diversi motivi.
Punto primo: perché a una forza sociale complessiva va contrapposta una forza sociale complessiva. Obiettivi generali necessitano di una mobilitazione generale. E' necessario un'azione unificata e general delle organizzazioni dei lavoratori ai fini di dettare sostanza, modi e tempi della “nuova normalità”. Non si può quindi tornare alla situazione precedente al lockdown dove in ordine sparso le singole aziende hanno iniziato a scioperare per imporre la chiusura delle produzioni non essenziali.
Punto secondo: non si può far finta che nulla sia successo. Non si può tornare al tavolo con le aziende facendo finta che in Lombardia e Veneto non sia avvenuto un vero e proprio crimine confindustriale. Non si può ricominciare senza un piano di lotta reale per rivoltare come un guanto tutto il sistema sanitario e di assistenza alla persona. Nel comparto sanitario in particolare, i nostri colleghi sono stati infettati, mandati al macello senza protezioni adeguate. Di questo stiamo parlando.
Nè si può tollerare che continui quel sistema di appalti e subappalti che più colpisce i lavoratori delle pulizie, altri grandi esposti di questa pandemia.
Punto terzo: la sicurezza è spesso esigibile per legge. Il datore di lavoro non deve mettere in campo le misure di sicurezza “per accordo” con le organizzazioni sindacali. Lo deve fare per legge. In base al Testo Unico sulla Sicurezza e ai vari Dpcm fin qua varati.
Questo non vuol dire che sindacato e lavoratori non abbiano ruolo. Anzi. Rsu, Rls e organizzazioni sindacali, ma anche singoli lavoratrici e lavoratori, possono e devono vigilare e pretendere insieme agli organismi competenti che tale misure di sicurezza siano effettive, efficaci, chiare e scritte. Si può mettere in campo un'azione per migliorare la normativa vigente. La garanzia e la responsabilità della sicurezza è invece tutta in capo al datore di lavoro.
Il Testo Unico e i diversi provvedimenti governativi, con i rimandi ai diversi testi delle autorità sanitarie, già determinano e stabiliscono:
- l'obbligo di aggiornare il Documento di Valutazione dei Rischi (Dvr)
- l'obbligo di abbattere il rischio ambientale (in questo caso prendendo tutte le misure necessarie al distanziamento sociale di oltre un metro) dopo aver tentato di abbattere il rischio ambientale, fornire i dispositivi di protezione individuale
- al momento della consegna dei dispositivi di protezione individuale, fornire adeguata formazione sul loro uso, fare prova di vestibilità e specificare ogni quanto deperiscono e vanno cambiati
- le aziende devono garantire pulizia e sanificazione periodica. La sanificazione va ripetuta nel tempo, con periodicità, e deve essere certificata. Piani di pulizia e sanificazione che non comprendano potenziamenti del personale di pulizia, attraverso nuove assunzioni e/o ditte dedicate, sono evidentemente fittizi.
- le aziende devono garantire il “tempo tuta” all'interno dell'orario di lavoro. Non solo la consegna delle divise da lavoro ma anche la loro pulizia e sanificazione dovrebbe essere a carico dell'azienda
- tutti i diritti contrattuali e di legge, dall'assemblea sindacale fino a spogliatoio e mensa, devono comunque essere garantiti attraverso una loro riorganizzazione
Aggiungiamo che le misure di scansione termica all'entrata del luogo di lavoro non hanno nessuna reale efficacia nel contenere il contagio: la febbre è solo uno dei sintomi, spesso la si sviluppa dopo giorni in cui si è positivi ed esistono gli asintomatici. In compenso violano lo Statuto dei Lavoratori e costituiscono un grave precedente. Semmai, per fare il punto zero sul contagio e isolare i focolai sarebbe necessaria una chiara politica pubblica sui tamponi.
Tutto questo deve e doveva essere fatto da ogni azienda, su ogni territorio, in ogni categoria per legge. Vale per le grosse aziende e a maggior ragione per le piccole, appalti, diretti o indiretti. E le organizzazioni sindacali, gli Rls ed ogni singolo dipendente possono pretendere che tutte le misure prese siano messe per iscritto, vigilare sulla loro effettività, chiederne l'implementazione e riservarsi di valutarle insieme agli organismi competenti.
Lanciarsi invece a firmare “protocolli” e “accordi” sulla sicurezza, magari lanciandosi in rassicurazioni che così “si può lavorare in sicurezza”, non ha nessuna effettività su quanto già deve essere garantito dalle aziende per legge. Nella migliore delle ipotesi ratifichiamo quanto già ci è dovuto, spacciandolo per una conquista. Nella peggiore delle ipotesi servono solo a lanciare un  messaggio psicologico: tutto bene, si può ripartire.
E serve poco difendersi dicendo: non siamo noi, sono gli esperti e le autorità sanitarie a dover dire quando riaprono le fabbriche. Serve poco e non è nemmeno totalmente vero. Se il sindacato certifica che va tutto bene, attraverso un accordo, perchè qualcuno dovrebbero dire il contrario? Oltre tutto siamo in una pandemia dove “gli esperti” hanno già detto tutto e il contrario di tutto. Come se poi i i primi “esperti” del nostro luogo di lavoro non fossimo noi stessi. Quanto successo, ad esempio, in Fca dove una lettera del dottor Burioni ha “benedetto” l'accordo tra le parti sociali, è un precedente odioso e pericoloso.
Siamo i lavoratori, la classe operaia, “poco studiata”, assenteista, essenziale, esubero, mal pagata, frantumata, precaria, che fatica a pagarsi il dentista, il mutuo, l'affitto, che si carica di rate per macchinoni appariscenti di cui faremo fatica a pagare bollo e assicurazione, a volte analfabeti da sempre, a volte di ritorno, minacciati dalla disoccupazione, dagli straordinari, dal non lavorare o dal morire di lavoro, che non va a votare o che molto più spesso vota per quel Governo che poi ci taglierà pensioni, salari, diritti. Ma non siamo noi coloro che hanno diretto la società, portandola a questo punto. Noi siamo stati a guardare mentre gli studiati, i grandi manager, gli economisti, i grandi giornalisti, pontificavano, spiegavano, giustificavano. Adesso siamo stufi e incazzati. Adesso è l'ora di parlare, pretendere, agire. Che l'organizzazione sindacale si metta a disposizione di questo sentimento. Prima che sia troppo tardi. L'ora dei giochini, dei proclami e degli equilibrismi è finita.
2 notes · View notes
iltempoabitato · 5 years
Text
DETERGON R3 - Il detergente igienizzante antibatterico
Tumblr media
Scegliere di avere solo due prodotti per la pulizia della propria abitazione o attività commerciale non è mai stato così semplice. Grazie a DETERGON R3 tutto questo è possibile: con una spesa molto contenuta ci si porta a casa un ottimo prodotto professionale capace di pulire, igienizzare per lungo tempo e amico di tutte le superfici lavabili.
PERCHE’ SCEGLIERLO La praticità di utilizzo, la sua proprietà a PH 7 e la diluizione di pochissima quantità in molti litri d’acqua, rendono l’acquisto di 1 Litro di prodotto duraturo fino a 6 mesi; chiaramente il tutto dipende da quante volte prepari l’acqua per lavare i pavimenti, quante superfici devi lavare e con quale frequenza.
undefined
youtube
IGIENIZZANTE Grazie al suo ampio spettro d’azione contro i batteri, Detergon R3 trova da molti anni largo impiego nel settore ospedaliero, alberghiero e industriale. Clinicamente testato, Detergon R3 diventa l’alleato per le pulizie quotidiane e straordinarie.
PERCHE’ LAVARE CON DETERGON R3? Essendo un prodotto NEUTRO, non aggredisce le finiture a cera, le superfici lucidate, il parquet, resine, acciaio, plastiche, pvc, laminati, pelle, ski, schermi dei vari dispositivi oggi in uso, sanitari, rubinetteria, piastre a induzione…insomma TUTTE LE SUPERFICI e, per rassicurarti, più in basso ti scrivo vari esempi dove e come trova il proprio impiego oltre a lavare i soliti pavimenti, mobili e vetri.
COME SI USA? Se hai avuto modo di guardare il video iniziale avrai già capito tutto ma in ogni caso te lo ripeto. Detergon R3 è concentrato, deve essere diluito in una piccolissima quantità insieme all’acqua; normalmente per lavare i pavimenti si diluisce non più di una goccia di prodotto in un classico secchio per lavare i pavimenti. Invece per comodità a lavare superfici verticali, oggetti e altre zone, basta utilizzare il classico dispenser a spruzzo, riempirlo a metà di acqua, aggiungere una lacrima di Detergon R3, mescolare bene e aggiungere il restante di acqua e mescolare. Ora sei pronto a pulire tutto il mondo, renderlo igienizzato a lungo tempo con un prodotto a basso impatto ambientale e amico dell’uomo.
OK, TI HO PREPARATO ANCHE QUESTO VIDEO PiU’ BREVE PER TE CHE HAI FRETTA DI IMPARARE E HAI CAPITO COME MAI DA PIU’ DI 30 ANNI VENDIAMO DETERGON R3
undefined
youtube
COSA LAVO? TUTTO!!! MA ricorda che Detergon R3 NON è uno scioglicalcare e quindi dovrai avere in casa un prodotto apposta per quando dovrai pulire il calcare che si forma nei sanitari, nella rubinetteria e nei lavelli in cucina.
ESEMPI DI SUPERFICI & OGGETTI Gres, Parquet, Laminato, PVC, Marmi, Cemento, Resine, Finiture cerate, Finiture oliate, Finiture laccate, Finiture smaltate, Acciaio Inox, Agglomerati Vinilici, Graniglia, Cementine, Vetri, Specchi, Box Doccia, Rubinetteria, Piani cottura tradizionali e induzione, Vetroceramica, Plastica, Monitors, Smartphones, Schermi, Pelle, Ecopelle Ski, Termosifoni, Serramenti, Illuminazioni, Barre Led, Ghisa, Televisori al plasma, Televisori Led, Elettrodomestici, Scarpe, Interno autovetture, Carrozzerie, Cerchioni, Cappelli da cowboy estivi…
POTERE SGRASSANTE Per lavori di lavaggi straordinari, utilizzato con formula più concentrata fino ad arrivare al puro, ti permette di realizzare delle pulizie straordinarie in caso di sporco ostinato e depositato da tempo.
Per concludere ti allego anche la scheda tecnica dell’azienda produttrice https://www.federchemicalspro.it/wp-content/uploads/TDS-DETERGON-IT-.pdf
0 notes
weirdesplinder · 5 years
Text
Sci fi
Stavolta mi è stato chiesto di suggerirvi una lista di libri scifi con una storia d’amore all’interno, eroine in disgrazia e relazioni interspecie.....Caspita, penserete, sarà difficile trovare titoli che barrino tutte queste caselle... e invece no, è facilissimo poichè sono le cose che io stessa cerco nei romanzi scifi perciò mi basta farvi una lista dei libri sci fi che preferisco! Sarò fortunata!
Iniziamo con i pochi titoli in italiano che riesco a proporvi:
Tumblr media
- La duologia di  Lois McMaster Bujold  formata da L’onore dei vor, e Barrayar.
Io adoro questi libri, e quando dico adoro, intendo adoro, non super romantici, ma stupendi e pregni di significato. Trattano temi come la guerra, il rapporto uomo-donna, l’aborto, l’anarchia, il totalitarismo in un modo così personale e moralmente alto pur rimanendo a parlare di persone comuni...Il titolo in questo caso spiega bene il libro Cordelia e Aral sono due persone onorevoli, con una forte morale interiore nonostante tutto ed è ciò che li saòva alla fine. Ed è un messaggio per nulla scontato al giorno d’oggi.
Trama: Cordelia Naismith e Lord Aral Vorkosigan sono acerrimi nemici, capitani di due vascelli spaziali provenienti da due pianeti molto diversi, uno pacifico e uno militarista, si incontrano e scontrano su un oianeta appena scoperto. Cordelia considera Vorkosigan alla stregua di un barbaro, mentre Aral guarda con sospetto quel capitano-donna, incapace di considerarla un soldato vero. Ma i due, che si fronteggeranno nella guerra scoppiata tra Beta e Barrayar, scoprono ben presto di avere in comune, oltre a una spiccata ironia, la stessa amarezza nei confronti di un mondo che sembra aver perduto ogni senso dell'onore.
- Trilogia Ly-San-Ter, dell'autrice Johanna Lindsey, formata dai libri L'amante del guerriero, Il custode del cuore e Cuore di guerriero.
Questi sono tipici romance con ambientazione leggermente scifi il primo libro è il migliore dei tre.
Trama: Tedra è una guardia di sicurezza di un pianeta altamente psicologico, forte e molto alta, non ha mai trovato uomini che sapessero batterla in una lotta e perciò non si è mai innamorata veramente. Quando il suo pianeta viene conquistato da un tiranno riesce a sfuggire insieme al suo computer super intelligente, che con voce di donna le da consigli non richiesti e crede sempre di sapere ciò che è meglio per lei. Il supercomputer trova il pianeta di origine dei soldati mercenari che hanno aiutato il tiranno. Su questo pianeta madre, gli uomini sono enormi, altissimi e muscolosissimi, molto più forti dei loro discendenti che unendosi ad altre razze si sono indeboliti. Tedra scende sul pianeta decisa ad ingaggiare dei guerrieri per salvare il suo pianeta ma viene….sconfitta in combattimento e deve perciò assoggetarsi per un mese alla volontà di un guerriero…..
- Nemesis, Asimov.
Non potevo non includere Asimov nella lista, i suoi libri non sono esattamente romantici ma comunque l’amore in qualche modo è presente ed è il padre della fantascienza non potevo non nominarlo. Ho letto tutto il ciclo della fondazione  ma il mio libro preferito tra i suoi resta Nemesis.
Trama: In una parte remota del cielo c'è una stella gemella del Sole: Nemesis. E' la stella che splende su Rotor, il satellite artificiale su cui vive, con altri transfughi terrestri, la giovanissima Marlene. Grazie ai suoi straordinari poteri Marlene sa che Nemesis porterà morte e distruzione alla Terra. Sulla Terra, invece, c'è solo il sospetto della futura catastrofe. Ma sufficiente per giustificare un'azzardata missione fino a Rotor...
- Nomino anche una duologia autopubblicata di un’autrice italiana che non ho letto ma che hanno letto e amato delle mie amiche, la Star heroes chronicles, di Angela C. Ryan, formata dai libri Hunted e Vision.
Trama: Abby Allen si definisce “Un’edizione limitata”, non per esemplare bellezza, ma per una serie di qualità che la rendono un tipo curioso e un po’ fuori dal comune. Diciotto anni, logorroica e con la sorprendente capacità di creare situazioni imbarazzanti, Abby ha una fissa per Superman e spera di incontrare un ragazzo che, pur senza superpoteri, gli assomigli almeno un po’, per integrità ed eroismo. Il destino sembra accontentarla e quando incontra Kevan, la sua vita prende improvvisamente una strana piega, dando inizio a una girandola di eventi che un passo alla volta, riveleranno il segreto che è sepolto nel suo passato. In una realtà dove nessuno è ciò che sembra, si sta compiendo una guerra aliena in cui si muovono personaggi intriganti e complessi. Le loro storie si intrecceranno irrimediabilmente le une alle altre, costringendo Abby a subire agghiaccianti rivelazioni su se stessa. Saranno Kevan e un gruppo di ragazzi dotati di poteri straordinari ad accompagnarla in questa avventura, e mentre scende a compromessi con il suo nuovo io, sarà l’amore che prova per Kevan a tenerla saldamente ancorata alla realtà. E allo stesso tempo, la costringerà a prendere decisioni che la allontaneranno sempre di più dal suo supereroe.
E qui finiscono i titoli disponibili in italiano, iniziamo ora la lista di libri sci fi che amo disponibili solo in lingua inglese:
Tumblr media
- Terminal alliance, di Jim C. Hines (sarebbe una serie ma il primo libro si può leggere anche da solo ed è il più bello)
Trama: Il mondo degli uomini è finito a causa di un misterioso virus che li ha trasformati in esseri primitivi pronti ad uccidersi e divorarsi a vicenda, ma una razza di alieni buoni e gentili che li teneva d’occhio ha deciso di guarire dal virus alcuni esemplari umani per salvaguardarne la specie. Questi umani non hanno più ricordi del mondo umano e sono stati educati dai Krakau che purtroppo non avevano molta conoscienza degli usi e costumi umani, perciò quasi tutto della cultura umana è andato perduto o salvaguardato con significato sbagliato (cosa che risulta molto divertente a volte). Inoltre gli umani non vengono educati con conoscenze scientifiche oltre un certo livello, poichè la galassia li reputa troppo selvaggi visto ciò che hanno causato sul loro pianeta e finiscono quindi per essere sempre malgiudicati o utilizzati per mansioni fisiche e di bassa lega e quasi mai su astronavi. Solo i Krakau i loro salvatori si fidano ad imbarcarli come equipaggio, ma sempre con mansioni basse tipo come uomini delle pulizie.Quetsa è la storia di una squadra umana delle pulizie di una nave Krakau che per una serie di fortunate coincidenze si ritroverà a salvare il popolo Krakau e a scoprire la verità sul virus che decimò gli umani, armati solo del loro cervello non educato e delle loro conoscenze delle pulizie spaziali. La squadra è guidata però da una donna umana che fin dal suo risveglio dopo essere stata salvata dai Krakau, nonostante la totale amnesia è sempre stata più curiosa di molti altri umani e ha sempre ambito a molto di più di ciò che le veniva permesso di fare…lei non lo sa ma forse nell’altra sua vita era stata qualcuno che comandava…e ora deve tornare a farlo per salvare i suoi amici, i Krakau e forse il suo stesso pianeta.
- Darkship thieves, di Sarah A. Hoyt (primo libro di una duologia insieme al libro Darkiship renegades, che poi è stata seguita da altri libri ambientati nello stesso universo ma con protagonisti diversi)
Trama: Ambientato in un futuro poi non molto lontano, dopo una guerra sull'ingegneria genetica. Sulla terra sono rimasti gli umani non geneticamente modificati, mentre i modificati che non furono massacrati assieme agli umani creati, i Mule (al contrario degli umani modificati questi non sono mai stati umani ma sono stti creati in vitro più intelligenti, più forti e più ossessivi), sono fuggiti nello spazio. Leggende sussurrano che quei fuggitivi ancora oggi, secoli dopo vivono e su navi spaziali oscure rubano i globi energetici che orbitano vicino al sole, ma sono solo leggende….finchè Athena, fuggendo da ciò che sembra un complotto politico non incappa in una di queste navi e scopre che sì, i geneticamente modificati vivono e lo fanno su un asteroide. Colui che l'ha salvata è uno di loro, Kit, un uomo dagli occhi di gatto. Più veloce di un umano, e con la vista più acuta, ma in fondo anche Athena è sempre stata più forte e veloce del normale, e lei e kit possono comunicare telepaticamente…
- Fortune’s pawn, di Rachel Bach (primo libro della trilogia Paradox)
Trama: La mercenaria professionista  Deviana Morris  ha fatto in modo di accettare un lavoro a bordo della nave spaziale Glorious Fool, perchè vuole fare carriera fino ad arrivare ad ottenere la richiesta di unirsi al corpo militare più esclusivo di tutto il suo pianeta, Paradox, le guardie speciali del re chiamate DEVASTATORI. Nonostante lei abbia già alle spalle una brillante carriera e la Glorious Fools sia apparentemente una vecchia nave carico, in realtà ha scoperto che è la nave dove avvengono più problemi, e intendo gravi problemi, di sicurezza di tutto il quadrante. Le guardie che vi salgono a bordo, o muoiono in circostante misteriose o arrivano ai livelli più alti della carriera militare e lei vuole essere fra questi. Fin da subito è chiaro a Deviana, che è sì una maniaca dell’adrenalina e un maschiaccio, ma non è affatto stupida, che il capitano e la nave stessa nascondono qualcosa e che nessuno a bordo è chi sembra essere. I pianeti in cui scendono per misteriosi scambi commerciali non fanno scambi commerciali con nessuno e gli attacchi che subiscono da parte di alieni cannibali non si spiegano visto che non trasportano nulla di prezioso. Se a questo si uniscono alieni invisibili e un cuoco di bordo sexy che forse non è del tutto umano ma continua a salvarle la vita…è chiaro che Deviana si trova in una situazione difficile, peccato che lei adori le sfide impossibili.
- Empress game, di Rhonda Mason (primo di una trilogia)
Trama: Abbiamo da un lato un Impero intergalattico, THE SAKIEN EMPIRE retto da una Monarchia, che però governa con l’aiuto o il controllo.... di vari consigli in cui siedono i rappresentanti dei pianeti che ne fanno parte. I pianeti che fanno parte fin dall’inizio dell?Impero sono quelli con più voce in capitolo e più poteri, i pianeti che sono stati conquisati dopo e sono più lontani dal centro di potere hanno anche meno peso in consiglio. L’Impero è piuttosto giovane e anni fa è entrato in contatto con un’altra Coalizione di pianeti molto più antica e molto più avanzata tecnologicamente i Weyrde (eh eh gran bel nome) che dopo secoli di lotte ora sono in pace e vogliono rimanerci e non vogliono avere niente a che fare con una forza espansionistica come l’Impero. Da cui perciò tengono le distanaze anche se in modo amichevole. I Weyrde hanno poteri psichici e strane tradizioni che affscinano l’Impero sakien....è dalle donne guerriere weyrde che per esempio hanno preso ispirazione per Il TORNEO DELL’IMPERATRICE, non capendo il vero significato delle pratiche weyrde, dove le donne soprattutto di casta nobiliare proteggono i maschi loro fratelli gemelli perchè sono più deboli fisicamente ma più potenti psichicamente e le coppie di gemelli hanno un legame speciale tra di loro psichico e empatico. Il torneo dell’imperatrice è invece semplicemente un torneo in cui si sfidano tutte le donne che aspirano la ruolo di Imperatrice consorte che sarà dato solo a colei che vincerà il torneo. Ora i Weyrde e i Sakien sarebbero magari stati in pace tra di loro se non fosse stato per una terribile malattia a base nanitica di cui cade vittima L’impero. Visto che i Weyrde sono più avanzati, l’impero chiede loro aiuto, ma i Weyrde mantengono la loro posizione neutrale e rifiutano. Così l’Impero decide di invaderli e di massacrare la famiglia reale della coalizione Weyrde. Solo due reali si salvano Kayla e Corinth, sorella e fratello, entrambi sotto shock perchè i loro rispettivi fratelli gemelli sono morti. Corinth poi è ancora piccolo e Kayla deve trovare il modo di prendersi cura di lui, in fuga, senza amici e alleati, così fiscono su un pianeta ....terra di nessuno dove nessuno chiede spiegazioni o identità e ognuno si arrangia come può. Così Kayle finisce per combattere nell’arena di un malvivente locale per denaro e per un pubblico assetato di sangue e diventa ben presto la loro beniamina col nome di Shadow Panthe. Ed è qui che inizia il libro. Infatti le cose non vanno bene per l’Impero la malattia continua a mietere migliaia vittime, e mantenere il controllo sulla coalizione Weyrde è troppo dispendioso e difficile..... inoltre sanno che il massacro che hanno perpetrato era sbagliato e una fazione dell’Impero vuole ritirare le truppe da Ordoch (pianeta principale della coalizione Weyrde). Questa fazione è guidata dal figlio dell’Imperatore...ma lui non ha abbastanza peso politico gli servono alleati e glieli può portare la donna di cui è innamorato Isonde, ma solo se diverrà futura Imperatrice vincendo il torneo. Perciò chiedono a un loro amico d’infanzia, ora miilitare delle forze speciali dell’Impero do iutarli con un piano super audace trovare una sostituta che possa impersonare Isonde e vincere per lei il torneo. e il militare per caso decide di chiedere aiuto proprio a Shadow Panthe ignorando la sua vera identità.....
- Gabriel’s ghost, di Linnea Sinclair
Trama: Chasidah “Chaz” Bergren stava facendo carriera all’interno della Federazione. Era capitano di nave spaziale e ben rispettata sia dai suoi superiori che dai suoi sottoposti. O almeno così credeva. Quando viene accusata di un crimine che non ha commesso, non riesce a crederci. Ci sono prove a suo carico e tutti i suoi amici l’hanno abbandonata, senza aiuto si ritrova così condannata alla prigione a vita. Ma all’improvviso appare Gabriel “Sully” Sullivan che intende salvarla, Chaz è più che sorpresa. Infatti Gabriel era stato dato per morto due anni prima. - In her name, di  Micheal R. Hicks
Trama: Un bambino assiste impotente all'arrivo di enormi astronavi sulla sua fattoria e al massacro di parenti, genitori e amici per mano degli alieni, delle donne alte e muscolose dalla pelle blu cobalto, lunghi capelli neri e occhi completamente neri. Senza pieta e con armi primitive queste sgozzano e fanno a pezzi ogni umano, tranne lui, che in un impeto di rabbia osa ferire una loro sacerdotessa. Essa in lui vede un imporante tassello del proprio futuro e lo rilascia. Quel bambino, Reza, cresce perciò orfano in un campo di lavoro mascherato da orfanotrofio, ma le privazioni e le torture, non riescono a spegnere il suo fuoco interiore. Lui stuidia di nascosto per un giorno diventare un soldato e potersi vendicare. Ma gli alieni, chiamati Kreelans, stanno conquistando pianeta dopo pianeta tutto il sistema e arrivano anche dove Reva sta vivendo. Stavolta viene catturato e rso schiavo. Anni di tortura e prove fisiche al limite del'umano lo cambiano, pur contro il suo stesso volere, cresce sul pianeta nemico e assimila la loro brutalità per sopravvivere. Il suo odio per loro si attenua e abbraccia la loro cultura, perchè sopravvivere conta più di ogni altra cosa. arriva adiventare un membro ripettato dagli alieni stessi, l'unico umano sopravvissuto alla loro educazione. Reza si innamora ricambiato di un'aliena e per la prima volta è felice, almeno finchè, come guerriero non gli viene chiesto di guidare un attacco contro i soldati umani. Lui nonostante abbia accettato la cultura aliena, non può tradire i suoi fratelli umani, o sì? Il conflitto interiore lo attanagila e solo….
- Close encounters, di  Katherine Allred
Trama: Kiera non è propriamente umana, lo sembra, ma in realtà è stata creata da un genetista fuorilegge, che ha unito i geni di diversi tipi di alieni al dna umano, creando una donna con una forza sovrumana, un intelligenza superiore ed in grado di autorigenersi e curarsi. Inutile dire che Kiera cerca di passare per umana e nessuno sa il suo segreto. Lavora per il Dipertimento degli Affari alieni, che si occupa di garantire i diritti degli abitanti di vari pianeti, dalle multinazionali che vorrebbero occuparli e sfruttarli.  La sua ultima missione: provare che il popolo dei Buri non si sta estinguendo naturalmente ed impedire ad una multinazione di acquisire il diritto tra pochi anni di acquistare il loro pianeta.  Kiera atterra perciò sul pianeta e nonostante problemi di lingua e cultura, prova subito una strana attrazione per il leader di quel popolo….
1 note · View note
corallorosso · 6 years
Photo
Tumblr media
Dal 2016 i poliziotti italiani ricevono in bustapaga 960,00 € in più all'anno rispetto agli anni precedenti. Esentasse. Puliti. Non uno stipendio in più, ma quasi. E, come loro, li ricevono anche carabinieri, vigili del fuoco, militari. E altri milioni di italiani. Renzi e Gentiloni hanno dato ai poliziotti e alle loro famiglie 960,00 euro in più all'anno. Una boccata di ossigeno, soldi che prima non avevano. Senza fare i pagliacci, senza indossare giacconi e divise anche nei comizi. Preferendo i fatti, alle stronzate acchiappa-voti. Salvini ai poliziotti non ha dato nemmeno un centesimo. Salvini non da niente ai poliziotti. Anzi, Salvini attacca tutti gli italiani che con la gestione dei richiedenti asilo hanno lavorato: medici, legali, insegnanti, mediatori, traduttori, addetti alle mense, addetti alle pulizie. E i poliziotti, che tra trasferte e straordinari, anche questo qualcosa in più lo hanno guadagnato. Onestamente, facendosi il mazzo per un servizio (l'accoglienza dei richiedenti asilo) previsto dalla Costituzione scritta dai veri Padri della Patria, viaggiando da un capo all'altro dell'Italia. Salvini non dà un cazzo ai poliziotti. Salvini insulta. Salvini scappa dai processi. Salvini scappa dalla nave padana mentre affonda. Salvini scappa sempre. Come un disertore. Come uno Schettino qualsiasi. Però Salvini mette il giaccone della Polizia. La Polizia che non scappa davanti a niente e nessuno. Sempre fedele all'Italia e alla bandiera, non solo quando conviene, come lui. E nonostante questo milioni di italiani nel vederlo con quel giaccone vanno in brodo di giuggiole perché a milioni di italiani queste cose teatrali, folcloristiche piacciono. Sono sempre piaciute. E intanto lui fa un altro passo in più. Prima si appropria idealmente di un'istituzione armata, la Polizia, trasformandola agli occhi di chi guarda in un'istituzione in fondo schierata politicamente. Non più di ogni italiano, di ogni cittadino, ma di Salvini e della Lega. Nel silenzio della Polizia stessa. Che è di tutti. Ieri, con quel giaccone, si è presentato anche alla Camera. E nella storia d'Italia non era mai accaduto. Per proteggere tutti gli italiani da possibili colpi di Stato è infatti vietato alle divise, entrare in Parlamento. Per i soldi e la poltrona è pronto a devastare un intero Paese, a spaccarlo di nuovo, a creare odio tra italiani come ha sempre fatto. Pensando forse che chi crede nella Democrazia e nelle sue istituzioni, starà sempre a guardare. Emilio Mola
4 notes · View notes
massinger · 3 years
Text
INUTILI SOGNATORI
Molte persone più giovani di me pensano di vivere un’epoca di calamità straordinarie. Dopo la pandemia la guerra in Ucraina. Sui social è un continuo vittimismo e condivisione di frasi ed immagini ad effetto per affrontare nel modo migliore questo periodo unico.Peccato che la mia generazione abbia affrontato l’esplosione dell’HIV, le stragi di mafia, la guerra nei Balcani e le pulizie etniche, i…
Tumblr media
View On WordPress
0 notes
Photo
Tumblr media
Le divise che ci piacciono 😍 @ilsupremomacchinista 🚂 @ilsupremomacchinista 🚂 @ilsupremomacchinista 🚂 #ilsupremomacchinista 🛸 #treno #treni #ferrovie #ferrovia #ferrovieri #ferroviere #macchinista #macchinisti #lavoro #straordinari #capotreno #ct #binario #dco #dm #stazione #stazioni #rails #conductor #traindriver #trainconductor #meme #memeitalia #memeita #pulizie #memesdaily #pulitori #squidgame https://www.instagram.com/p/CbFHSrYNIRZ/?utm_medium=tumblr
0 notes
Text
Pulizia appartamenti
Se cerchi un'impresa affidabile per la pulizia appartamenti a Milano o in una delle sue provincie, Ital Cleaning offree squadre altamente specializzate nelle pulizie straordinarie di appartamenti. L'impresa è operativi a Milano e provincia, ed anche in tutte le province Lombarde. Con Ital Cleaning trovi la soluzione per le pulizie ordinarie e straordinarie della tua casa.
1 note · View note
amazonproductsidc · 3 years
Text
Bosch Pulizia Superfici Potenza 700 W Viola
Bosch Pulizia Superfici Potenza 700 W Viola. Compatto con straordinarie prestazioni di pulizia. Potenza, pulizia, velocità. Nessun sacchetto. Ultra compatto: maneggevole e facile da trasportare grazie alle sue dimensioni contenute e al suo peso di soli 4,4 kgeasystorage: perfetto anche finite le pulizie. Puoi riporlo in modo facile e veloce grazie alle sue dimensioni compatte e grazie allla pratica clip di aggancio del tubo. caratteristiche principalipotenza, pulizia e velocità. Nessun sacchetto. Hispin motor con pale aerodinamiche e flusso d' aria perfettamente calibrato per raccogliere la polvere in modo efficace con un basso consumo energeticomigliore classe di efficacia pulente su pavimento (comfortdimensioni compattepeso: 4.4 kgcontenitore della polvere facile da estrarre e svuotareimpugnatura ergonomicacapacità contenitore polvere: 1.5 ltubo telescopicospazzola a due posizioni per tappeti / pavimentiaccessorio 2-in-1 per fessure e imbottitidoppia posizione di parcheggioavvolgicavo automaticoraggio d' azione: 9 m2 ruote grandi / 1 ruota sterz.
0 notes
carmenvicinanza · 3 years
Text
Le due carriere di Alberta Hunter
https://www.unadonnalgiorno.it/alberta-hunter/
Tumblr media
Alberta Hunter, musicista statunitense che ha vissuto due carriere. Raggiunse la celebrità negli anni Venti, è stata la prima cantante a far conoscere il blues al pubblico europeo. A metà degli anni Cinquanta abbandonò le scene per farvi ritorno soltanto nel 1977. In quest'ultimo periodo di attività ribadì le sue straordinarie qualità di esecutrice, compositrice e donna di spettacolo.
Nel 1980 ha ricevuto il premio Handy quale miglior interprete di blues vivente.
Alberta Hunter nacque nella periferia di Memphis il 1° aprile del 1895. Suo padre Charles, facchino di un vagone letto su una ferrovia, aveva abbandonato la famiglia subito dopo la sua nascita. Sua madre Laura, lavorava come domestica in un bordello per mantenere le due figlie piccole e nel 1906 si risposò, ebbe un'altra bambina e dopo qualche anno si trasferì a Denver lasciandola con la nonna. Da giovanissima subì vari abusi sessuali.
A 16 anni si trasferì a Chicago, cominciò a fare le pulizie per mantenersi e intanto si intrufolava nei locali notturni sperando che qualcuno la facesse cantare. Gli inizi della sua carriera non furono semplici, si esibiva in un club frequentato da prostitute e magnaccia, gangster e reietti di ogni tipo. Furono proprio le prostitute ad aiutarla a attirare l'attenzione del pubblico, e diventando il suo punto di riferimento, la formarono alla vita.
La gente non si rende conto, le prostitute sono brave persone. Le prostitute sono le persone migliori. La gente non sa cosa renda magnaccia e prostitute quello che sono, ma sono le circostanze. Le circostanze portano a questo stile di vita. Le prostitute mi hanno insegnato ad essere una brava ragazza, mi hanno fatto essere una brava ragazza.
Il suo stile dolce e allo stesso tempo sfrontato, le valsero l'appellativo di Sweetheart di Chicago. Il suo repertorio spaziava dal blues al jazz passando per il vaudeville.
Quando riuscì a guadagnare abbastanza, portò  sua madre a vivere con lei e se ne occupò fino alla fine dei suoi giorni. In quegli anni divenne popolare esibendosi al fianco della band Creole Jazz di King Oliver e successivamente con Louis Armstrong. Tutti i grandi del jazz la adoravano. Il suo album Downhearted Blues, del 1921, vendette un milione di copie. Pochi anni dopo, Bessie Smith pubblicò la sua versione del disco, ottenendo un successo planetario. Cantava, si scriveva la musica e ballava nei locali di cabaret dove si esibiva.
Nel 1919, in un locale a Cincinnati, conobbe Willard Townsend, un giovane cameriere sposato poco dopo per fermare le voci sulla sua omosessualità. L’affrettata e infelice unione durò solo pochi mesi. L’amore della sua vita, sempre tenuto nascosto al pubblico, fu Lottie Tyler, la nipote di Bert Williams, uno dei più famosi interpreti del vaudeville.
Si trasferì a New York, ma si sentiva inadeguata in un mondo che non le apparteneva. Viaggiava per il paese acclamata da tutti, era ammirata da un'intera generazione di musicisti eppure non riusciva a gestire la sua immagine, i suoi impegni e i suoi guadagni.
Indipendente, indomita e piena di talento, partì per Europa nel 1927. Fece parte di varie e importanti riviste musicali itineranti, raggiunse un grande successo a Parigi e, accompagnata dalla sua amata, continuò a esibirsi nel vecchio continente per tutti gli anni ‘30, con incursioni anche in Medio Oriente e in Russia. Nel 1935 ha interpretato un ruolo nel film inglese Radio Parade.
Fuori dall’America veniva finalmente trattata come una vera artista, ottenne rispetto e riconoscimenti. Tornò negli Stati Uniti alla fine del 1938, quando il Dipartimento di Stato avvertì dell'imminente guerra in Europa. Fu attiva nel servizio di assistenza alle truppe per esibirsi nelle zone di guerra a sostegno dell’esercito.
Dopo la seconda guerra mondiale si esibì in Inghilterra, fece tournée in Canada e suonò per lunghe residenze a Chicago.  Nel 1954, dopo la morte di sua madre decise di abbandonare la musica, il mondo dopo la guerra non era più interessato alle atmosfere calde e dolorose del blues e Alberta Hunter si sentiva sempre più fuori luogo su un palcoscenico.
Doveva però riuscire a sopravvivere e fu così che, nel 1957, all’età di 62 anni, dopo aver falsificato i suoi documenti, sottraendosi dodici anni di età, prese la licenza di infermiera. Per i successivi vent’anni ha lavorato in un ospedale di New York, senza svelare mai la sua identità. Fatta eccezione soltanto per due registrazioni avvenute in sordina, con Lovie Austin nel 1961 e Jimmy Archey nel 1962.
Andò in pensione a 82 anni, sui falsi documenti ne aveva soltanto 70.
Un impresario jazz che non l'aveva mai dimenticata, la convinse a salire di nuovo sul palco, a 87 anni, in occasione di una festa in onore di un’amica comune. Riuscendo ancora a incantare con la sua voce molto più matura e sempre graffiante e intensa, ricevette subito la proposta di esibirsi in un locale di Manhattan, per provare a rilanciarlo. Doveva essere una breve collaborazione che invece durò un anno intero durante il quale raccolse file chilometriche di persone desiderose di ascoltarla, di vederla arrivare con i suoi scialli e i suoi orecchini pendenti, e di sentirla cantare con ancora più sfrontatezza, più ironia e più cattiveria, i suoi successi più piccanti, ricchi di doppi sensi e ambiguità. Il suo ritorno dopo tanto tempo le portò una fama più grande di quella che aveva mai sperimentato in gioventù. Ha registrato quattro album ben accolti, in particolare Amtrak Blues, del 1978.
Ha smesso di esibirsi solo qualche mese prima della sua morte, avvenuta il 17 ottobre 1984.
Nel 2011 è stata inserita nella Blues Hall of Fame.
Alberta Hunter ha lasciato tracce dentro tutta la musica che ha segnato la sua epoca.
Artista nera, lesbica, povera, donna riservata e timida fuori dalle scene, è andata avanti per tutta la sua vita a testa alta, contando solo sui propri mezzi, sul suo lavoro, sulla sua intelligenza e l'enorme talento.
Si è costruita e ricostruita tante volte, la fatica non l'ha mai spaventata, ha superato ostacoli di ogni sorta e ha vissuto intensamente tutte le vite che ha condotto.
0 notes