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#Scuola di Francoforte
gilbertobignamini · 1 year
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Stop al Marxismo culturale
La Scuola di Francoforte. Come una banda di criminali travestita da intellettuali di accademia è riuscita a distruggere una civiltà. opinione secondo la quale le ideologie siano inesorabilmente tramontate è molto diffusa. Una osservazione più attenta permette di sfatare questa affermazione. Queste, lungi dall’essere il prodotto culturale di una epoca passata di cui si tramanda un nostalgico…
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crazy-so-na-sega · 5 months
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ahi la scuola di Francoforte, quanti ne ha sfornati!
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aitan · 2 years
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Io li rimanderei tutti alla Scuola di Francoforte.
#Napoli #Eintracht #Ultras #FrankfurterSchule
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ginogirolimoni · 12 days
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“Il 27 ottobre 2005, nel programma su Rai 1 Rockpolitik, Adriano Celentano e Roberto Benigni fanno il verso a Totò e Peppino e scrivono una lettera di scuse al premier Silvio Berlusconi. Benigni detta a Celentano: «Silviuccio, hai fatto tante cose belle per gli italiani, come per esempio …». E li si blocca. Lunga pausa di imbarazzo, poi Benigni telefona a un ex compagno di scuola per farsi dare un suggerimento. Invano. «Ha detto che fa un giro di telefonate e poi richiama». E torna a dettare a Celentano: «Le cose belle che hai fatto sono tante e le sai te. Per scriverle tutte ci vorrebbero talmente tanti fogli e biro …». Quella sera, mentre in secondo governo Berlusconi volge al termine e i sondaggi danno il centrodestra in picchiata, molti italiani si riconoscono nell’imbarazzo di Roberto e Adriano: che cosa ha lasciato il Cavaliere di utile per tutti i cittadini all’infuori di sé? Nulla”.
(Marco Travaglio, Il santo. Beatificano B. per continuare a delinquere. Il libro definitivo per non dimenticare nulla, Paper First, Roma, 2023, p. 349).
Il cdx è al potere dal 1994, con alcune pause in cui ha governato il csx, stupisce oggi dopo 30 anni constatare il divario fra le promesse elettorali e ciò che hanno davvero realizzato, l’incapacità di ciascuno di noi di poter affermare che qualcosa di buono per tutti l’hanno veramente fatto, insieme, o singolarmente.
Salvini è stato più volte ministro, vi viene in mente qualcosa da ricordare durante questi suoi incarichi? Giorgia Meloni fu ministra della Giovinezza, ricordate qualche provvedimento speciale per i giovani?
Nulla? Ma proprio nulla?
A dire il vero io qualcosa l’ho trovata, la legge che vieta di fumare nei luoghi chiusi del ministro della salute Sirchia nel 2003 durante il governo Berlusconi II; la cosa stupisce ancora di più se consideriamo che i suoi predecessori furono Umberto Veronesi (governo Amato) e Rosy Bindi (governo Prodi - D’Alema I e D’Alema II), nessuno di loro ci aveva nemmeno pensato.
Per il resto il NULLA, non sto qui a ripetervi dell’aumento delle pensioni, del calo delle tasse, della lotta alla disoccupazione, delle infrastrutture, del Ponte sullo Stretto …
E ora se ne viene ancora Salvini, bello fresco come un mazzo di rose e spara: “Voglio un treno ad alta velocità che colleghi Palermo a Vienna, altro che grigismo ideologico”.
Vienna calling! Lucio Dalla cantava del "treno Palermo Francoforte" però.
Tutto questo accade durante una catastrofe in cui treni, aerei, piroscafi, navi, bus e corriere arrivano regolarmente in ritardo, tanto che il ministro ha furbescamente modificato l’orario di percorrenza, allargandolo, così da rientrare nei limiti.
Questo è l’unico fascismo dove i treni non arrivano in orario, oppure vengono fermati ad personam per far scendere qualche ministro. 
Già che ci siamo io vorrei anche un negroni con la fetta d’arancia e l’ombrellino sopra, servito dolcemente da cameriere giovani e belle vestite di un pareo multicolori hawaiano e di una collana di fiori, prego ministro, veda un po’ se ci può stare nel suo treno.
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carmenvicinanza · 4 months
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Maria Mies
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Maria Mies, scrittrice e attivista, è stata tra le prime pensatrici e interlocutrici dell’Ecofemminismo.
Ha svolto ricerche sulla condizione femminile in India e si è concentrata sull’intersezione tra capitalismo, patriarcato e colonialismo. È stata pioniera nell’analizzare le somiglianze tra la posizione delle donne e quella dei popoli colonizzati nelle gerarchie socio-economiche.
Al centro del suo pensiero c’è la convinzione che il movimento femminista non può ritenersi separato dalle differenze di classe, né dalla divisione internazionale determinata da imperialismo e sfruttamento del lavoro. Di conseguenza, è l’intero sistema patriarcale capitalista, nemico della vita, che deve essere combattuto.
Ha dimostrato come le lotte femministe si intrecciano con quelle per la giustizia sociale e ambientale.
Per i suoi contributi, ha ricevuto numerosi premi, tra cui l’Ordine al merito della Repubblica Federale di Germania nel 2001.
Nata a Hillesheim, in Germania, il 6 febbraio 1931, Maria Meis è cresciuta in una famiglia di contadini in un villaggio nella regione di Vulkaneifel.
È stata la prima studentessa del suo villaggio a completare la scuola secondaria. Ha studiato filosofia, teologia e letteratura inglese all’Università di Münster e conseguito un dottorato di ricerca in scienze sociali all’Università di Francoforte.
Dagli anni ’60 è stata attiva nei movimenti sociali, compresi i movimenti anti-nucleare e anti-globalizzazione.
Nel 1963 è diventata docente presso il Goethe Institute di Pune, in India, dove ha intrapreso una ricerca empirica sui dilemmi e i conflitti delle donne moderne della classe media per completare il suo dottorato, successivamente pubblicata con il titolo Indian Women and Patriarchy nel 1980.
Dopo aver vissuto e lavorato per cinque anni in India, ha potuto constatare che il lavoro delle donne è il fondamento dell’economia del paese. 
Tornata in Germania, nel 1968, constatando di quanto le tematiche di genere fossero poco considerate, anche dalla sinistra, è diventata una delle fondatrici della seconda ondata del movimento delle donne, che ha iniziato una rilettura della storia da una prospettiva femminista. “Se non sappiamo come le cose sono diventate quello che sono, non possiamo sapere come cambiarle”.
Nel 1979, ha istituito il programma Women and Development presso l’Istituto di Studi Sociali dell’Aia, dove ha creato un master in netta critica a tutte le posizioni e narrazioni eurocentriche, raccontando e riflettendo sulle condizioni di donne, natura e lavoratori, soprattutto del Sud del mondo.
È stata docente di Sociologia presso la University of Applied Sciences di Colonia fino al 1993. Insieme alle sue studentesse ha svolto una ricerca sulla violenza contro le donne che ha portato all’apertura del primo centro antiviolenza in città. 
Il suo libro Ecofeminism scritto nel 1993 con Vandana Shiva, ha avuto un impatto internazionale ed è stato tradotto in diverse lingue, tra cui spagnolo  e turco. L’ecofemminismo è un modo di vedere il mondo che riconosce gli esseri umani come parte della Natura, non come qualcosa di separato. Nella loro interconnessione attraverso la vita, la natura e le donne sono vive e autonome, non oggetti morti e passivi, inermi di fronte allo sfruttamento e alle violazioni del potere maschile. La creatività e la produttività della natura e delle donne sono alla base di tutti i sistemi cognitivi ed economici, nonostante siano invisibili agli occhi del patriarcato capitalista.
Negli anni, il suo lavoro di ecofemminista si è evoluto grazie al suo contributo al movimento FINRAGE (Rete Femminista Internazionale di Resistenza all’Ingegneria Genetica e Riproduttiva) e alla sua analisi dell’economia di sussistenza come luogo in cui l’economia della natura e quella delle donne si incontrano per fornire sostentamento a tutti e tutte.
In The Subsistence Perspective, nel 1999, scritto in collaborazione con Veronika Bennholdt-Thomses, propone una forma di economia morale in grado di riportare al centro il valore della vita, della sopravvivenza, della materialità e della necessità. Proponendo esempi di modelli economici sostenibili e solidali, alternativi rispetto al paradigma dominante, vi emerge l’urgenza di estendere un piano di valori e azioni già esistente nel Sud del mondo, volti a ridefinire e restituire il senso della comunità in rapporto alla natura e alle sue risorse.
La prospettiva della sussistenza è una cultura del limite e della cooperazione, dei beni comuni e della loro cura, contro le politiche estrattive e disgreganti del neoliberalismo.
Il lavoro di Maria Mies ha messo in luce come il sistema capitalistico globalizzato esista a condizione di perpetuare e intensificare le pratiche di sfruttamento che interessano esseri umani e ambiente.
I suoi testi Patriarcato e capitalismo e Donne, l’ultima colonia, sono stati di grande ispirazione per Abdullah Öcalan, che li ha letti durante i primi anni della sua prigionia, periodo in cui stava sviluppando la sua teoria del confederalismo democratico.
In Patriarcato e capitalismo analizza la modalità di appropriazione predatoria che ha avuto origine nel monopolio maschile sui mezzi di produzione, ovvero il controllo sui corpi delle donne e sulle loro capacità produttive e riproduttive.
Questa prospettiva si trova anche nel lavoro di Öcalan che ha sottolineato la relazione inestricabile tra la liberazione di genere e la rivoluzione ecologica e in questo modo ha dato forza a milioni di persone con il suo concetto di comunalismo, che rifiuta che le vite siano controllate dallo stato.
Il Movimento delle donne curde ha avviato un dialogo con Maria Mies all’inizio del 2000, e Jineoloji, tradotto come “scienza della donna” è diventata parte integrante della rivoluzione del Rojava. Al centro di questa scienza si trova l’analisi della società, della storia, della religione, dell’epistemologia e di molte altre aree, tutte riattraversate dal punto di vista femminile. Non si limita all’istruzione accademica, ma vengono creati centri con finalità diverse, vengono offerti seminari sostenendo attivamente la liberazione delle donne a tutti i livelli. Una possibile risposta alla richiesta di un diverso paradigma economico e culturale di Maria Mies che ha accolto con entusiasmo la costruzione del villaggio femminile Jinwar in Rojava.
Ha auspicato il ritorno a un’economia che miri a soddisfare i bisogni delle persone, il benessere della natura tutta, e soprattutto non orientata al profitto, ha introdotto, per prima, il termine una “buona vita”.
Ha spiegato che il rapporto tra donne e uomini è di carattere coloniale, proprio come il rapporto tra piccoli agricoltori e metropoli è in ogni caso colonialista. 
Nella sua autobiografia, The village and the world, ha scritto: “In un sistema di sfruttamento coloniale, uguaglianza può significare solo elevarsi al ruolo dei vincitori, che appartengono a coloro che traggono profitto dal sistema. Uguaglianza non significa diventare uguali ai poveri agricoltori che vivono in una economia di sussistenza. La sussistenza come prospettiva significa abolizione di tutte le relazioni di stampo coloniale”.
Ha lasciato la terra il 15 maggio 2023, all’età di 92 anni.
La sua prospettiva internazionalista, la sua confutazione e il rifiuto del pensiero dualistico, la sua critica radicale al “femminismo della classe media” mostra come dal centro del patriarcato capitalista, possiamo trovare una via da seguire e connetterci con le alternative rivoluzionarie in tutto il mondo.
Ci ha mostrato che il patriarcato capitalista è un’economia estrattiva che sottrae il valore che le donne producono mentre crea l’illusione che il capitale sia la forza creativa che genera ricchezza, ha sostenuto Vandana Shiva in un articolo dopo la sua morte.
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ballata · 6 months
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cancel culture, la smania di distruggere persone o episodi storici “sgraditi”; oicofobia, l’odio per la propria nazione; wokeismo, l’ideologia che tutto ciò ha generato. Partita dalle teorie sull’egemonia culturale di Gramsci interpretate in salsa troskista dalla Scuola di Francoforte, incrociato col postmodernismo francese e l’ultracapitalismo californiano, il tutto è fermentato nei campus universitari americani, gli stessi che danno manforte alla pericolosa islamizzazione.
L’Occidente, complice i migliaia di migranti mussulmani e africani ha così prodotto al suo interno un’ideologia basata su isterismo di massa, odio delle proprie origini e negazione della realtà materiale. Divenuti oramai una sorta di religione di Stato per le sinistre sulle due sponde dell’Atlantico, wokeismo, cancel culture e oicofobia perseguono il suicidio assistito della civiltà occidentale.
Dobbiamo riuscire a smascherare la subdola penetrazione del wokeismo nelle nostre vite quotidiane e nelle istituzioni. Dovremo trovare un manuale di resistenza e contrattacco, perché questo non è un raffreddore destinato a passare da solo. Tocca rimboccarsi le maniche.
#europe #defence #selfdefense #tradizioni #storia #robertonicolettiballatibonaffini #ideologi #mementoauderesemper
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perfettamentechic · 8 months
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7 febbraio … ricordiamo …
7 febbraio … ricordiamo … #semprevivineiricordi #nomidaricordare #personaggiimportanti #perfettamentechic
2023: Almut Eggert, attrice e doppiatrice tedesca. Dopo il diploma di scuola superiore divenne estetista. Dal 1956 al 1959 prese lezioni presso una scuola di recitazione a Berlino. Nel 1958 fece il suo debutto alla Vagantenbühne di Berlino, e nell’anno successivo ottenne una parte al Piccolo Teatro presso Francoforte. Negli anni seguenti le furono assegnati ruori di maggiore importanza. Passò poi…
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Corso di musica di Lattes sul podio del premio europeo Belma
“Prima la Musica!” del compositore Nicola Campogrande, il corso di musica di Lattes Editori per la scuola secondaria di primo grado, ha vinto il Bronze Award del Premio Belma, assegnato alla Fiera del Libro di Francoforte.     Tutto il materiale musicale è stato suonato e cantato da 180 musicisti professionisti che hanno realizzato 220 basi (classica, pop/rock, jazz, inni nazionali, colonne…
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lamilanomagazine · 1 year
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Il CPM Music Institute ospiterà l'evento di presentazione del nuovo progetto didattico "Millefinestre di Ritmo"
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Il CPM Music Institute ospiterà l'evento di presentazione del nuovo progetto didattico "Millefinestre di Ritmo". Milano. Il 24 ottobre il CPM Music Institute  (via privata Elio Reguzzoni, 15), la scuola di Musica fondata e presieduta da Franco Mussida, ospiterà l’evento di presentazione di Millefinestre di Ritmo, il nuovo progetto didattico di CHRISTIAN MEYER che permette di migliorare e approfondire la conoscenza della batteria con il supporto di uno dei maggiori professionisti italiani. Nel corso dell’evento, che avrà inizio alle ore 19.30, verrà presentato il volume didattico “Millefinestre di Ritmo” (https://www.christianmeyerdrums.com/millefinestre-ritmo), un progetto completo di partiture, video e play-along originali per conoscere i segreti di Christian Meyer, suonare con lui e cimentarsi nell’esecuzione di alcuni brani di Elio e Le Storie Tese. All’interno del volume, oltre alla sua storia personale, sono infatti presenti 13 partiture di batteria inedite di brani di Elio e le Storie Tese, 13 play-along, più di 70 video online e i 25 dischi che si devono assolutamente ascoltare se si vuole diventare un ottimo batterista. L’incontro sarà impreziosito dalla presenza di amici musicisti e momenti live. Ingresso gratuito su prenotazione: https://bit.ly/christian-meyer-cpm. Per maggiori informazioni è possibile scrivere una mail a [email protected] o telefonare al numero 02 6411461. Christian Meyer, milanese di nascita, inizia a studiare batteria all'età di 11 anni con il Maestro Lucchini. Dopo alcune esperienze nella musica dixieland, nel 1981 si trasferisce a Francoforte dove inizia le prime collaborazioni professionali con musicisti brasiliani. Al rientro in Italia, nel 1983, si dedica a diversi generi musicali, con una particolare passione per il jazz. Collabora con i maggiori artisti italiani e internazionali. Partecipa a diversi concerti e festival in Italia e all'estero, prendendo anche parte alla realizzazione di numerosi dischi. Dal 1991 batterista del gruppo Elio e le Storie Tese, endorser ufficiale Yamaha, che per la prima volta nella sua storia dedica un rullante signature ad un batterista italiano. Vanta collaborazioni con artisti del calibro di Mina, Paolo Fresu, Steve Lukather (Toto), Nathan East, Tino Tracanna, Giorgia, Gigi Cifarelli, Enrico Rava, Gianluigi Trovesi e molti altri. Con Elio e le Storie Tese ha collaborato anche con Gianni Morandi, Ike Willis (F. Zappa), James Taylor, Lucio Dalla, Ornella Vanoni, Renzo Arbore, Santana e Sister Sledge. Tra il 1990 e il 1996 è stato docente presso il CPM Music Institute, mentre tra il 2012 e il 2018 presso l’Accademia del Suono di Milano e tra il 2012 e il 2022 presso la scuola Tedamis di Sansepolcro (Arezzo). Dal 1989 ad oggi conduce numerosi e frequentatissimi workshop in tutta Italia. Oggi i suoi progetti principali sono “Hereos - A tribute to David Bowie” con Fresu, Magoni, Petrella, Diodati e Ponticelli, “Trio Bobo” con Faso e Menconi, “Progetto Scuole” e “Christian Meyer Show” con Silvia Bolbo. Il CPM Music Institute (riconosciuto Istituto di Alta Formazione Artistica, Musicale e Coreutica dal MUR) vanta un programma didattico ricco e articolato di corsi specializzati nella formazione strumentale, vocale e professionale curati da insegnanti professionisti (Basso, Batteria, Canto, Chitarra, Pianoforte&Tastiere, Tecnico del Suono, Composizione Pop Rock, Electronic Music Producer, SongWriting, Arpa, Fiati e Violino Pop Rock) e propone percorsi Accademici, Pre-Accademici, Multi e Mono Stilistici, Individuali (AFAM, BAC, Diploma, Certificate, Individuali e Master). È inoltre possibile intraprendere il triennio e il biennio per conseguire il Diploma Accademico di 1° e 2° livello, titoli equivalenti ad una Laurea triennale e magistrale, riconosciute sul territorio nazionale e in tutti i Paesi Europei. Molti di coloro che hanno studiato al CPM lavorano oggi in orchestre prestigiose, suonano e cantano come coristi o musicisti all’interno di band di importanti artisti (da Laura Pausini ad Ermal Meta), altri hanno intrapreso carriere artistiche proprie (tra i quali Mahmood, Chiara Galiazzo, Renzo Rubino, Tananai, Assurditè, Lucrezia). Dal 1988 si occupa anche di portare la Musica in luoghi estremi, la più recente iniziativa è CO2 “Controllare l’odio” che consiste nell’installazione di speciali audioteche di sola musica strumentale divisa per stati d’animo, attive in 11 carceri italiane (Milano, Opera, Monza, Torino, Alessandria, Roma, Napoli, Venezia, Genova, Bologna, più una variante attiva al carcere minorile Beccaria di Milano). Realizza progetti musicali educativi per il sociale, come le attività educative inserite nei programmi di recupero della Comunità di San Patrignano, e per l’industria, come la progettazione di una radio di qualità per il circuito NaturaSì, per la cultura, con la partecipazione al Premio Campiello Giovani.... #notizie #news #breakingnews #cronaca #politica #eventi #sport #moda Read the full article
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personal-reporter · 1 year
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Gli altri sport: Drazen Petrovic
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Il Mozart dei canestri, come lo chiamavano tutti, una leggenda nel basket degli anni Ottanta e Novanta… Drazen Petrovic nacque a Sebenico, in quella che oggi è la Croazia,  il 22 ottobre 1964 e passò la sua infanzia all’ombra del fratello maggiore Aleksandar che inizialmente sembrava il vero campione in famiglia e che solo quindicenne era conosciuto in tutto il paese per le sue doti nel basket. Ma il più giovane dei Petrovic, nato con una malformazione alle anche che gli aveva causato un’andatura irregolare, era ossessionato dal basket e a Sebenico, come fratello minore di Aza, aveva le chiavi della palestra e ogni giorno andava a tirare a canestro prima alle 6 del mattino, e dopo scuola fino a sera, sempre da solo. Drazen così sviluppò caratteristiche uniche, da individualista puro, che riuscivano comunque a inserirsi all’interno di una squadra, sapeva muoversi come voleva, aveva il controllo della palla, dei meccanismi di tiro rapidi e altamente precisi, anche dalla distanza, e sapeva fornire assist ai compagni, spesso in modo acrobatico e spettacolare. Inoltre nel suo stile influì molto la scuola croata, che ancora oggi non prevede una vera e propria specializzazione di ruolo, ma insegna a tutti a giocare in ogni posizione. Petrovic iniziò a ottenere le prime vittorie con la Nazionale jugoslava, dove formò il gruppo più forte e nella storia sportiva del paese, che vinse due Europei, un Mondiale e due medaglie olimpiche, una di argento e una di bronzo. La Jugoslavia degli anni Ottanta fu la squadra che mise più in difficoltà gli Stati Uniti, e proprio quelle difficoltà contribuirono alla formazione del leggendario Dream Team  per le Olimpiadi di Barcellona del 1992. Nel 1984 Petrovic si trasferì a Zagabria per giocare con il Cibona, dove con Aza formò una delle coppie più forti nella storia del basket locale, con medie di oltre 40 punti a partita e in molti ricordano quando ne segnò 112 all’Olimpija Ljubljana nel campionato jugoslavo. A Zagabria la squadra vinse tra le altre cose due Coppe Campioni e Drazen divenne famoso in tutto il basket europeo. Con i quattro milioni di dollari con cui il Real Madrid lo ingaggiò nel 1988 il giovane atleta fu a tutti gli effetti il giocatore più pagato e ammirato in Europa, oltre ad essere il primo a guidare una Porsche in Croazia, all’epoca ancora parte della Jugoslavia. Ma a Madrid Drazen rimase solo un anno, perché dopo gli Europei vinti in casa nel 1989 decise di affermarsi anche in NBA, imprese mai riuscita a un giocatore europeo, però a Portland non iniziò bene, infatti l’allenatore dell’epoca non lo teneva in considerazione e si trovò peraltro in squadra con cinque giocatori nel suo stesso ruolo, tutti esperti e di altissimo livello, come Danny Ainge e Clyde Drexler. Nel 1990 Petrovic fu scambiato con i New Jersey Nets, dove diventò uno dei migliori tiratori da tre punti di tutto il campionato e nel primo turno dei playoff del 1993 segnò 40 punti ai Cleveland Cavaliers, stabilendo il record individuale di marcatura ai playoff nella storia dei Nets. I Nets vennero poi eliminati dal Cleveland in quel turno, e nel giugno 1993 Petrovic tornò in Europa per giocare una partita di qualificazione agli Europei della Croazia contro la Polonia. Dopo che la Croazia vinse la partita, che si giocò a Breslavia, e la squadra nel pomeriggio del 7 giugno andò a Francoforte per tornare in aereo a Zagabria, ma Petrovic decise di tornare in macchina con la fidanzata  e un’amica. Arrivati nei pressi di Monaco, la fidanzata di Drazen,  alla guida di una Golf, non vide un rallentamento che si trovò davanti subito dopo un dosso e, a causa della pioggia, finì addosso a un camion a velocità elevata. Petrovic dormiva, ma non aveva le cinture allacciate  e, dopo il loro arrivo sul luogo dell’accaduto, gli infermieri provarono a rianimarlo ma le ferite erano troppo gravi e non sopravisse. Alla notizia della morte di Drazen i compagni di squadra, i tifosi e la Croazia rimasero completamente spiazzati. Dopo le prime stagioni di Petrovic in NBA tanti giocatore europei sono riusciti ad affermarsi nel basket americano, come il croato Toni Kukoc, che  divenne uno dei membri dei famosi Chicago Bulls di Michael Jordan, con cui vinse tre titoli, e il tedesco Dirk Nowitzki, che per risultati e è considerato il miglior giocatore europeo nella storia del campionato, infatti giocò a Dallas per ventuno anni, vincendo da protagonista il titolo del 2011. Read the full article
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gilbertobignamini · 2 months
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Come e perché siamo arrivati qui.
L’evoluzione storica del Marxismo Culturale. L’aggressione ai valori della cultura dei popoli europei. L’annientamento dell’identità delle popolazioni gentili per eliminare i fenotipi caucasici. MARXISMO CULTURALE (1919) Antonio Gramsci. György Lukács Il Marxismo Culturale è stato la risposta ideologica alla mancata insurrezione delle masse lavoratrici in Europa (Rivoluzione berlinese e di…
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crazy-so-na-sega · 7 months
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MARXISMO, CAPITALISMO E FRATTAGLIE
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Il marxismo non è morto, ma afferma i suoi presupposti materialisti ed egualitari nel peggior Capitalismo.
Nato come metodo di analisi del capitale e del modo di produzione, assume sin dall’inizio i presupposti dell’homo oeconomicus sui quali la borghesia ha costruito l’immaginario antropologico del Capitalismo. 
Il metodo hegeliano alla base del marxismo, svuotato dal suo richiamo trascendente con il contributo di Feuerbach, è usato abilmente per tratteggiare l’uomo-massa orizzontale e livellato che ritroviamo oggi alla base delle società a Capitalismo avanzato.
L’antropologia marxista è, dopo le “correzioni” operate dalla Scuola di Francoforte, ancora oggi il punto di riferimento per la sociologia e la psicologia aziendale americana ed occidentale. 
Il bisogno è ciò che muove l’uomo e la soddisfazione e l’appagamento dei desideri la sua meta esistenziale.
Di qui una visione internazionalista capitalmarxista che oggi sembra inarrestabile e che ha bisogno di un Nemico Atemporale da mostrare come il Male eterno ed assoluto che minaccia il Bene.
L’antifascismo diventa quindi una categoria morale buona per tutti gli usi, a prescindere dalla sua storicizzazione, e può utilmente indicare chiunque si opponga alla riduzione dell’Uomo ad oggetto di consumo e di mercificazione. 
Il perenne ricorso a questa categoria, quasi ridicolo dal punto di vista logico, è oggi utilizzato per difendere rendite di posizione in ambito accademico, giornalistico e di gruppi di potere che strumentalmente ne individuano le potenzialità ricattatorie nei confronti di ogni ipotesi di cambiamento e di circolazione delle élite. 
Con buona pace della stupida e trinariciuta massa di manovra.
-Kulturauropa
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christianlanden · 2 years
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L’Europa si prepara a una brusca e repentina inversione di tendenza nel settore immobiliare
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(Bloomberg) — Le turbolenze nel settore immobiliare di lusso a Londra e Francoforte offrono uno sguardo al danno che attende gli investitori immobiliari europei mentre affrontano la loro più grande inversione di tendenza.
Da un carico di rifinanziamento di un edificio per uffici nella City di Londra alla vendita nervosa della Commerzbank Tower nel centro finanziario tedesco, gli investitori si stanno affrettando a trovare modi per colmare le lacune finanziarie mentre i mercati dei prestiti inciampano a causa del rapido aumento dei tassi di interesse.
Nelle prossime settimane inizierà a emergere un controllo della realtà, quando gli istituti di credito di tutta Europa riceveranno i risultati delle loro valutazioni di fine anno. Un calo significativo delle valutazioni minaccia di far violare i covenant sui prestiti, spingendo a misure di finanziamento di emergenza dalle vendite forzate alle infusioni di denaro fresco.
Prestiti, obbligazioni e altri debiti per un totale di circa 1,9 trilioni di euro ($ 2,1 trilioni) – all’incirca le dimensioni dell’economia italiana – sono garantiti da proprietà commerciali o estesi ai proprietari in Europa e nel Regno Unito, secondo l’Autorità bancaria europea, un’indagine di Bayes Business Scuola e dati Compilato da Bloomberg.
Clicca qui per leggere la versione tedesca di questa storia.
Circa il 20% di tale importo, pari a circa 390 miliardi di euro, maturerà quest’anno e la crisi incombente rappresenta il primo vero banco di prova delle normative progettate dopo la crisi finanziaria globale per contenere i rischi dei mutui ipotecari. Queste regole possono finire per rendere la correzione più netta e severa.
“Penso che la rivalutazione avverrà più rapidamente che in passato”, ha affermato John O’Driscoll, responsabile del business real asset per l’unità di gestione degli investimenti dell’assicuratore francese Axa SA. “Le persone stanno cominciando a essere esposte mentre la marea si ritira.”
I prestatori in Europa saranno spinti dalle nuove normative ad agire con più forza sui crediti inesigibili. È anche in condizioni migliori di quanto non fosse durante l’ultima crisi immobiliare più di un decennio fa, quindi potrebbe essere meno incline a lasciare che i problemi peggiorino. Questo pone l’onere sui mutuatari.
All’indomani della crisi finanziaria del 2008, la maggior parte delle banche era riluttante a chiedere prestiti inesigibili perché così facendo avrebbe comportato enormi perdite – una pratica soprannominata “allungamento e finzione”. In base alle nuove regole sui crediti in sofferenza, i creditori dovranno prevedere un fondo per le perdite attese, non accumulate. Ciò significa che hanno meno incentivi a sedersi e sperare in un ritorno dei valori delle attività.
“Le valutazioni di fine anno effettuate nel primo trimestre saranno fondamentali”, ha affermato Ravi Stickney, managing partner e chief investment officer per il settore immobiliare presso Cheyne Capital, direttore di un fondo di investimento alternativo che ha raccolto 2,5 miliardi di sterline per prestiti ipotecari lo scorso anno . “Il punto interrogativo riguarda ciò che le banche stanno effettivamente facendo”.
Finora le valutazioni non sono scese abbastanza da far affondare i grandi debiti – prestiti generalmente detenuti dalle banche -, ma le cose potrebbero presto cambiare. Immobili commerciali nel Regno Unito valutati da CBRE Group Inc. del 13% l’anno scorso. Il calo è accelerato nella seconda metà, con la mediana che ha registrato un calo del 3% solo a dicembre. Gli analisti di Goldman Sachs Group Inc. si aspettavano La diminuzione totale può raggiungere il 20%.
Le banche possono quindi agire prima che i prezzi scendano ulteriormente e rischiare perdite su crediti, costringendo i proprietari terrieri fortemente indebitati a difficili sostituzioni. I problemi sono aggravati per coloro che affrontano le scadenze del debito. I creditori riducono il valore della proprietà che sono disposti a prestare. Ciò significa che una valutazione inferiore può agire come un doppio smacco, ampliando il divario finanziario.
Vincent Noble, responsabile dei prestiti basati su attività presso Federated Hermes Inc. Risolvere i problemi è renderli i problemi di qualcun altro.
La Svezia è stata finora l’epicentro della crisi, con i prezzi delle case che dovrebbero scendere del 20% rispetto ai livelli massimi. Le società immobiliari quotate del paese hanno perso il 30% del loro valore negli ultimi 12 mesi e la banca centrale svedese e il watchdog finanziario hanno ripetutamente avvertito dei rischi posti dal debito immobiliare commerciale.
Il calo dei valori immobiliari può portare a un “effetto domino”, in cui le richieste di maggiori garanzie potrebbero forzare vendite in difficoltà, secondo Anders Qvist, consulente senior del direttore della FSA.
Mentre ci sono alcune sacche di stabilità come in Italia e Spagna, che sono state colpite più duramente dopo la crisi finanziaria globale, il Regno Unito si sta ritirando e ci sono segnali che la Germania potrebbe essere la prossima.
Il lato positivo è che ci sono più opzioni disponibili per gli investitori immobiliari in difficoltà. Entità come i trust chiusi si sono espanse costantemente negli ultimi dieci anni. Collettivamente, gli assicuratori e altri istituti di credito alternativi avevano una quota maggiore di nuovi mutui nel Regno Unito rispetto alle principali banche del paese nella prima metà dello scorso anno, secondo l’indagine di Bayes.
READ  Martedì il FTSE 100 è salito su prospettive brillanti, superando i 7.500 punti
Il CEO di Cantor Fitzgerald Howard Lutnick ha dichiarato al World Economic Forum di Davos la scorsa settimana che nei prossimi 18 mesi gli investitori verseranno una quantità record di denaro nei cosiddetti fondi avvoltoio che offrono scommesse immobiliari più rischiose. Ha detto che questa tendenza contribuirà ad accelerare la ripresa dei mercati immobiliari commerciali.
Questi nuovi strumenti possono rendere le turbolenze più di breve durata rispetto al passato, quando le banche detenevano crediti inesigibili per anni. Louis Landmann, analista del credito presso la Danske Bank di Stoccolma, prevede che il ripristino sarà relativamente ordinato con un numero sufficiente di mutuatari per adottare contromisure.
“Chiunque riesca a trovare un modo creativo per colmare questa lacuna si divertirà moltissimo”, ha affermato Matt Oakley, responsabile della ricerca aziendale di Savills.
— Con l’assistenza di Anton Whelen, Antonio Vanozzo, Damian Shepherd, Konrad Krasowski e Nicholas Comfort.
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lindaboggers · 2 years
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L’Europa si prepara a una brusca e repentina inversione di tendenza nel settore immobiliare
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(Bloomberg) — Le turbolenze nel settore immobiliare di lusso a Londra e Francoforte offrono uno sguardo al danno che attende gli investitori immobiliari europei mentre affrontano la loro più grande inversione di tendenza.
Da un carico di rifinanziamento di un edificio per uffici nella City di Londra alla vendita nervosa della Commerzbank Tower nel centro finanziario tedesco, gli investitori si stanno affrettando a trovare modi per colmare le lacune finanziarie mentre i mercati dei prestiti inciampano a causa del rapido aumento dei tassi di interesse.
Nelle prossime settimane inizierà a emergere un controllo della realtà, quando gli istituti di credito di tutta Europa riceveranno i risultati delle loro valutazioni di fine anno. Un calo significativo delle valutazioni minaccia di far violare i covenant sui prestiti, spingendo a misure di finanziamento di emergenza dalle vendite forzate alle infusioni di denaro fresco.
Prestiti, obbligazioni e altri debiti per un totale di circa 1,9 trilioni di euro ($ 2,1 trilioni) – all’incirca le dimensioni dell’economia italiana – sono garantiti da proprietà commerciali o estesi ai proprietari in Europa e nel Regno Unito, secondo l’Autorità bancaria europea, un’indagine di Bayes Business Scuola e dati Compilato da Bloomberg.
Clicca qui per leggere la versione tedesca di questa storia.
Circa il 20% di tale importo, pari a circa 390 miliardi di euro, maturerà quest’anno e la crisi incombente rappresenta il primo vero banco di prova delle normative progettate dopo la crisi finanziaria globale per contenere i rischi dei mutui ipotecari. Queste regole possono finire per rendere la correzione più netta e severa.
“Penso che la rivalutazione avverrà più rapidamente che in passato”, ha affermato John O’Driscoll, responsabile del business real asset per l’unità di gestione degli investimenti dell’assicuratore francese Axa SA. “Le persone stanno cominciando a essere esposte mentre la marea si ritira.”
I prestatori in Europa saranno spinti dalle nuove normative ad agire con più forza sui crediti inesigibili. È anche in condizioni migliori di quanto non fosse durante l’ultima crisi immobiliare più di un decennio fa, quindi potrebbe essere meno incline a lasciare che i problemi peggiorino. Questo pone l’onere sui mutuatari.
All’indomani della crisi finanziaria del 2008, la maggior parte delle banche era riluttante a chiedere prestiti inesigibili perché così facendo avrebbe comportato enormi perdite – una pratica soprannominata “allungamento e finzione”. In base alle nuove regole sui crediti in sofferenza, i creditori dovranno prevedere un fondo per le perdite attese, non accumulate. Ciò significa che hanno meno incentivi a sedersi e sperare in un ritorno dei valori delle attività.
“Le valutazioni di fine anno effettuate nel primo trimestre saranno fondamentali”, ha affermato Ravi Stickney, managing partner e chief investment officer per il settore immobiliare presso Cheyne Capital, direttore di un fondo di investimento alternativo che ha raccolto 2,5 miliardi di sterline per prestiti ipotecari lo scorso anno . “Il punto interrogativo riguarda ciò che le banche stanno effettivamente facendo”.
Finora le valutazioni non sono scese abbastanza da far affondare i grandi debiti – prestiti generalmente detenuti dalle banche -, ma le cose potrebbero presto cambiare. Immobili commerciali nel Regno Unito valutati da CBRE Group Inc. del 13% l’anno scorso. Il calo è accelerato nella seconda metà, con la mediana che ha registrato un calo del 3% solo a dicembre. Gli analisti di Goldman Sachs Group Inc. si aspettavano La diminuzione totale può raggiungere il 20%.
Le banche possono quindi agire prima che i prezzi scendano ulteriormente e rischiare perdite su crediti, costringendo i proprietari terrieri fortemente indebitati a difficili sostituzioni. I problemi sono aggravati per coloro che affrontano le scadenze del debito. I creditori riducono il valore della proprietà che sono disposti a prestare. Ciò significa che una valutazione inferiore può agire come un doppio smacco, ampliando il divario finanziario.
Vincent Noble, responsabile dei prestiti basati su attività presso Federated Hermes Inc. Risolvere i problemi è renderli i problemi di qualcun altro.
La Svezia è stata finora l’epicentro della crisi, con i prezzi delle case che dovrebbero scendere del 20% rispetto ai livelli massimi. Le società immobiliari quotate del paese hanno perso il 30% del loro valore negli ultimi 12 mesi e la banca centrale svedese e il watchdog finanziario hanno ripetutamente avvertito dei rischi posti dal debito immobiliare commerciale.
Il calo dei valori immobiliari può portare a un “effetto domino”, in cui le richieste di maggiori garanzie potrebbero forzare vendite in difficoltà, secondo Anders Qvist, consulente senior del direttore della FSA.
Mentre ci sono alcune sacche di stabilità come in Italia e Spagna, che sono state colpite più duramente dopo la crisi finanziaria globale, il Regno Unito si sta ritirando e ci sono segnali che la Germania potrebbe essere la prossima.
Il lato positivo è che ci sono più opzioni disponibili per gli investitori immobiliari in difficoltà. Entità come i trust chiusi si sono espanse costantemente negli ultimi dieci anni. Collettivamente, gli assicuratori e altri istituti di credito alternativi avevano una quota maggiore di nuovi mutui nel Regno Unito rispetto alle principali banche del paese nella prima metà dello scorso anno, secondo l’indagine di Bayes.
READ  Martedì il FTSE 100 è salito su prospettive brillanti, superando i 7.500 punti
Il CEO di Cantor Fitzgerald Howard Lutnick ha dichiarato al World Economic Forum di Davos la scorsa settimana che nei prossimi 18 mesi gli investitori verseranno una quantità record di denaro nei cosiddetti fondi avvoltoio che offrono scommesse immobiliari più rischiose. Ha detto che questa tendenza contribuirà ad accelerare la ripresa dei mercati immobiliari commerciali.
Questi nuovi strumenti possono rendere le turbolenze più di breve durata rispetto al passato, quando le banche detenevano crediti inesigibili per anni. Louis Landmann, analista del credito presso la Danske Bank di Stoccolma, prevede che il ripristino sarà relativamente ordinato con un numero sufficiente di mutuatari per adottare contromisure.
“Chiunque riesca a trovare un modo creativo per colmare questa lacuna si divertirà moltissimo”, ha affermato Matt Oakley, responsabile della ricerca aziendale di Savills.
— Con l’assistenza di Anton Whelen, Antonio Vanozzo, Damian Shepherd, Konrad Krasowski e Nicholas Comfort.
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L’Europa si prepara a una brusca e repentina inversione di tendenza nel settore immobiliare
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(Bloomberg) — Le turbolenze nel settore immobiliare di lusso a Londra e Francoforte offrono uno sguardo al danno che attende gli investitori immobiliari europei mentre affrontano la loro più grande inversione di tendenza.
Da un carico di rifinanziamento di un edificio per uffici nella City di Londra alla vendita nervosa della Commerzbank Tower nel centro finanziario tedesco, gli investitori si stanno affrettando a trovare modi per colmare le lacune finanziarie mentre i mercati dei prestiti inciampano a causa del rapido aumento dei tassi di interesse.
Nelle prossime settimane inizierà a emergere un controllo della realtà, quando gli istituti di credito di tutta Europa riceveranno i risultati delle loro valutazioni di fine anno. Un calo significativo delle valutazioni minaccia di far violare i covenant sui prestiti, spingendo a misure di finanziamento di emergenza dalle vendite forzate alle infusioni di denaro fresco.
Prestiti, obbligazioni e altri debiti per un totale di circa 1,9 trilioni di euro ($ 2,1 trilioni) – all’incirca le dimensioni dell’economia italiana – sono garantiti da proprietà commerciali o estesi ai proprietari in Europa e nel Regno Unito, secondo l’Autorità bancaria europea, un’indagine di Bayes Business Scuola e dati Compilato da Bloomberg.
Clicca qui per leggere la versione tedesca di questa storia.
Circa il 20% di tale importo, pari a circa 390 miliardi di euro, maturerà quest’anno e la crisi incombente rappresenta il primo vero banco di prova delle normative progettate dopo la crisi finanziaria globale per contenere i rischi dei mutui ipotecari. Queste regole possono finire per rendere la correzione più netta e severa.
“Penso che la rivalutazione avverrà più rapidamente che in passato”, ha affermato John O’Driscoll, responsabile del business real asset per l’unità di gestione degli investimenti dell’assicuratore francese Axa SA. “Le persone stanno cominciando a essere esposte mentre la marea si ritira.”
I prestatori in Europa saranno spinti dalle nuove normative ad agire con più forza sui crediti inesigibili. È anche in condizioni migliori di quanto non fosse durante l’ultima crisi immobiliare più di un decennio fa, quindi potrebbe essere meno incline a lasciare che i problemi peggiorino. Questo pone l’onere sui mutuatari.
All’indomani della crisi finanziaria del 2008, la maggior parte delle banche era riluttante a chiedere prestiti inesigibili perché così facendo avrebbe comportato enormi perdite – una pratica soprannominata “allungamento e finzione”. In base alle nuove regole sui crediti in sofferenza, i creditori dovranno prevedere un fondo per le perdite attese, non accumulate. Ciò significa che hanno meno incentivi a sedersi e sperare in un ritorno dei valori delle attività.
“Le valutazioni di fine anno effettuate nel primo trimestre saranno fondamentali”, ha affermato Ravi Stickney, managing partner e chief investment officer per il settore immobiliare presso Cheyne Capital, direttore di un fondo di investimento alternativo che ha raccolto 2,5 miliardi di sterline per prestiti ipotecari lo scorso anno . “Il punto interrogativo riguarda ciò che le banche stanno effettivamente facendo”.
Finora le valutazioni non sono scese abbastanza da far affondare i grandi debiti – prestiti generalmente detenuti dalle banche -, ma le cose potrebbero presto cambiare. Immobili commerciali nel Regno Unito valutati da CBRE Group Inc. del 13% l’anno scorso. Il calo è accelerato nella seconda metà, con la mediana che ha registrato un calo del 3% solo a dicembre. Gli analisti di Goldman Sachs Group Inc. si aspettavano La diminuzione totale può raggiungere il 20%.
Le banche possono quindi agire prima che i prezzi scendano ulteriormente e rischiare perdite su crediti, costringendo i proprietari terrieri fortemente indebitati a difficili sostituzioni. I problemi sono aggravati per coloro che affrontano le scadenze del debito. I creditori riducono il valore della proprietà che sono disposti a prestare. Ciò significa che una valutazione inferiore può agire come un doppio smacco, ampliando il divario finanziario.
Vincent Noble, responsabile dei prestiti basati su attività presso Federated Hermes Inc. Risolvere i problemi è renderli i problemi di qualcun altro.
La Svezia è stata finora l’epicentro della crisi, con i prezzi delle case che dovrebbero scendere del 20% rispetto ai livelli massimi. Le società immobiliari quotate del paese hanno perso il 30% del loro valore negli ultimi 12 mesi e la banca centrale svedese e il watchdog finanziario hanno ripetutamente avvertito dei rischi posti dal debito immobiliare commerciale.
Il calo dei valori immobiliari può portare a un “effetto domino”, in cui le richieste di maggiori garanzie potrebbero forzare vendite in difficoltà, secondo Anders Qvist, consulente senior del direttore della FSA.
Mentre ci sono alcune sacche di stabilità come in Italia e Spagna, che sono state colpite più duramente dopo la crisi finanziaria globale, il Regno Unito si sta ritirando e ci sono segnali che la Germania potrebbe essere la prossima.
Il lato positivo è che ci sono più opzioni disponibili per gli investitori immobiliari in difficoltà. Entità come i trust chiusi si sono espanse costantemente negli ultimi dieci anni. Collettivamente, gli assicuratori e altri istituti di credito alternativi avevano una quota maggiore di nuovi mutui nel Regno Unito rispetto alle principali banche del paese nella prima metà dello scorso anno, secondo l’indagine di Bayes.
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Il CEO di Cantor Fitzgerald Howard Lutnick ha dichiarato al World Economic Forum di Davos la scorsa settimana che nei prossimi 18 mesi gli investitori verseranno una quantità record di denaro nei cosiddetti fondi avvoltoio che offrono scommesse immobiliari più rischiose. Ha detto che questa tendenza contribuirà ad accelerare la ripresa dei mercati immobiliari commerciali.
Questi nuovi strumenti possono rendere le turbolenze più di breve durata rispetto al passato, quando le banche detenevano crediti inesigibili per anni. Louis Landmann, analista del credito presso la Danske Bank di Stoccolma, prevede che il ripristino sarà relativamente ordinato con un numero sufficiente di mutuatari per adottare contromisure.
“Chiunque riesca a trovare un modo creativo per colmare questa lacuna si divertirà moltissimo”, ha affermato Matt Oakley, responsabile della ricerca aziendale di Savills.
— Con l’assistenza di Anton Whelen, Antonio Vanozzo, Damian Shepherd, Konrad Krasowski e Nicholas Comfort.
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L’Europa si prepara a una brusca e repentina inversione di tendenza nel settore immobiliare
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(Bloomberg) — Le turbolenze nel settore immobiliare di lusso a Londra e Francoforte offrono uno sguardo al danno che attende gli investitori immobiliari europei mentre affrontano la loro più grande inversione di tendenza.
Da un carico di rifinanziamento di un edificio per uffici nella City di Londra alla vendita nervosa della Commerzbank Tower nel centro finanziario tedesco, gli investitori si stanno affrettando a trovare modi per colmare le lacune finanziarie mentre i mercati dei prestiti inciampano a causa del rapido aumento dei tassi di interesse.
Nelle prossime settimane inizierà a emergere un controllo della realtà, quando gli istituti di credito di tutta Europa riceveranno i risultati delle loro valutazioni di fine anno. Un calo significativo delle valutazioni minaccia di far violare i covenant sui prestiti, spingendo a misure di finanziamento di emergenza dalle vendite forzate alle infusioni di denaro fresco.
Prestiti, obbligazioni e altri debiti per un totale di circa 1,9 trilioni di euro ($ 2,1 trilioni) – all’incirca le dimensioni dell’economia italiana – sono garantiti da proprietà commerciali o estesi ai proprietari in Europa e nel Regno Unito, secondo l’Autorità bancaria europea, un’indagine di Bayes Business Scuola e dati Compilato da Bloomberg.
Clicca qui per leggere la versione tedesca di questa storia.
Circa il 20% di tale importo, pari a circa 390 miliardi di euro, maturerà quest’anno e la crisi incombente rappresenta il primo vero banco di prova delle normative progettate dopo la crisi finanziaria globale per contenere i rischi dei mutui ipotecari. Queste regole possono finire per rendere la correzione più netta e severa.
“Penso che la rivalutazione avverrà più rapidamente che in passato”, ha affermato John O’Driscoll, responsabile del business real asset per l’unità di gestione degli investimenti dell’assicuratore francese Axa SA. “Le persone stanno cominciando a essere esposte mentre la marea si ritira.”
I prestatori in Europa saranno spinti dalle nuove normative ad agire con più forza sui crediti inesigibili. È anche in condizioni migliori di quanto non fosse durante l’ultima crisi immobiliare più di un decennio fa, quindi potrebbe essere meno incline a lasciare che i problemi peggiorino. Questo pone l’onere sui mutuatari.
All’indomani della crisi finanziaria del 2008, la maggior parte delle banche era riluttante a chiedere prestiti inesigibili perché così facendo avrebbe comportato enormi perdite – una pratica soprannominata “allungamento e finzione”. In base alle nuove regole sui crediti in sofferenza, i creditori dovranno prevedere un fondo per le perdite attese, non accumulate. Ciò significa che hanno meno incentivi a sedersi e sperare in un ritorno dei valori delle attività.
“Le valutazioni di fine anno effettuate nel primo trimestre saranno fondamentali”, ha affermato Ravi Stickney, managing partner e chief investment officer per il settore immobiliare presso Cheyne Capital, direttore di un fondo di investimento alternativo che ha raccolto 2,5 miliardi di sterline per prestiti ipotecari lo scorso anno . “Il punto interrogativo riguarda ciò che le banche stanno effettivamente facendo”.
Finora le valutazioni non sono scese abbastanza da far affondare i grandi debiti – prestiti generalmente detenuti dalle banche -, ma le cose potrebbero presto cambiare. Immobili commerciali nel Regno Unito valutati da CBRE Group Inc. del 13% l’anno scorso. Il calo è accelerato nella seconda metà, con la mediana che ha registrato un calo del 3% solo a dicembre. Gli analisti di Goldman Sachs Group Inc. si aspettavano La diminuzione totale può raggiungere il 20%.
Le banche possono quindi agire prima che i prezzi scendano ulteriormente e rischiare perdite su crediti, costringendo i proprietari terrieri fortemente indebitati a difficili sostituzioni. I problemi sono aggravati per coloro che affrontano le scadenze del debito. I creditori riducono il valore della proprietà che sono disposti a prestare. Ciò significa che una valutazione inferiore può agire come un doppio smacco, ampliando il divario finanziario.
Vincent Noble, responsabile dei prestiti basati su attività presso Federated Hermes Inc. Risolvere i problemi è renderli i problemi di qualcun altro.
La Svezia è stata finora l’epicentro della crisi, con i prezzi delle case che dovrebbero scendere del 20% rispetto ai livelli massimi. Le società immobiliari quotate del paese hanno perso il 30% del loro valore negli ultimi 12 mesi e la banca centrale svedese e il watchdog finanziario hanno ripetutamente avvertito dei rischi posti dal debito immobiliare commerciale.
Il calo dei valori immobiliari può portare a un “effetto domino”, in cui le richieste di maggiori garanzie potrebbero forzare vendite in difficoltà, secondo Anders Qvist, consulente senior del direttore della FSA.
Mentre ci sono alcune sacche di stabilità come in Italia e Spagna, che sono state colpite più duramente dopo la crisi finanziaria globale, il Regno Unito si sta ritirando e ci sono segnali che la Germania potrebbe essere la prossima.
Il lato positivo è che ci sono più opzioni disponibili per gli investitori immobiliari in difficoltà. Entità come i trust chiusi si sono espanse costantemente negli ultimi dieci anni. Collettivamente, gli assicuratori e altri istituti di credito alternativi avevano una quota maggiore di nuovi mutui nel Regno Unito rispetto alle principali banche del paese nella prima metà dello scorso anno, secondo l’indagine di Bayes.
READ  Martedì il FTSE 100 è salito su prospettive brillanti, superando i 7.500 punti
Il CEO di Cantor Fitzgerald Howard Lutnick ha dichiarato al World Economic Forum di Davos la scorsa settimana che nei prossimi 18 mesi gli investitori verseranno una quantità record di denaro nei cosiddetti fondi avvoltoio che offrono scommesse immobiliari più rischiose. Ha detto che questa tendenza contribuirà ad accelerare la ripresa dei mercati immobiliari commerciali.
Questi nuovi strumenti possono rendere le turbolenze più di breve durata rispetto al passato, quando le banche detenevano crediti inesigibili per anni. Louis Landmann, analista del credito presso la Danske Bank di Stoccolma, prevede che il ripristino sarà relativamente ordinato con un numero sufficiente di mutuatari per adottare contromisure.
“Chiunque riesca a trovare un modo creativo per colmare questa lacuna si divertirà moltissimo”, ha affermato Matt Oakley, responsabile della ricerca aziendale di Savills.
— Con l’assistenza di Anton Whelen, Antonio Vanozzo, Damian Shepherd, Konrad Krasowski e Nicholas Comfort.
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