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#Promiscuità
noneun · 2 years
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Questo adorabile scricciolo azzurro superbo (Malurus cyaneus) ha un record di tradimenti davvero incredibile. È infatti socialmente monogamo, ma sessualmente molto molto promiscuo. Tanto che il 95% dei nidi contengono uova fecondate fuori dalla coppia. Un maschio con tanto testosterone da non riuscire ad essere fedele, ma senza alcun problema a mantenere stabile la coppia, e una femmina che ci tiene a garantire una certa variabilità genetica alla propria prole. E il fatto che sembri un dato così particolarmente… “degno di nota” racconta molto più sulla nostra specie che su quella che, alla fine, è solo una delle tante e variegate strategie riproduttive che si possono trovare in natura.
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vitadapanda · 2 years
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La promiscuità
Una parola trovata spesso nei tratti borderline: La promiscuità. Qualcosa di inaccettabile per me in una relazione.
La promiscuità, che parola strana. Ogni volta che leggo del disturbo Borderline trovo sempre questa parola. Impulsivi e instabili tendono a tradire, cosa che purtroppo è vero in tutte le persone che ho conosciuto e che ne soffrono. Credo di aver “bloccato” tutti i miei sentimenti verso la mia ex quando ho letto questa parola studiando il disturbo Borderline. Non so se esiste qualcuno su questa…
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gilbertobignamini · 1 year
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Stop al Marxismo culturale
La Scuola di Francoforte. Come una banda di criminali travestita da intellettuali di accademia è riuscita a distruggere una civiltà. opinione secondo la quale le ideologie siano inesorabilmente tramontate è molto diffusa. Una osservazione più attenta permette di sfatare questa affermazione. Queste, lungi dall’essere il prodotto culturale di una epoca passata di cui si tramanda un nostalgico…
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speedyfunnut · 2 years
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La famiglia è un costrutto sociale, non un evento spontaneo negli esseri umani: siamo PROMISCUI - e sappiamo di esserlo, perché al momento di sposarci, fra le tante stupide promesse rituali, si chiede 'fedeltà' - cioè che l'altro reprima di comportarsi come un essere pensante.
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isabeil · 2 years
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Gli esseri umani sono promiscui: è onesto vivere, eticamente, secondo le proprie tendenze, e non assecondando moralità. La prima causa d'infelicità è il 'dovere': lo stare per forza con qualcuno, in coppia.
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occhietti · 3 months
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Odio vedere la quotidianità della gente, le loro maschere, le loro falsità, la loro resa al mondo, la loro somiglianza agli altri, la loro promiscuità.
A me importa solo l'io segreto.
- Anaïs Nin
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susieporta · 3 months
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Sei di Spade.
"Le nuove Unioni".
E' complesso trattare il tema della Coppia Sacra.
Questi sono tempi di profonda frattura tra Maschile e Femminile.
La maggioranza delle Unioni si spezzano. Il conflitto, la reciproca delusione e la recriminazione raggiungono livelli di inaudita violenza in alcuni movimenti di allontanamento e chiusura.
E se non si dividono, le Coppie di lunga durata si ritirano in una passiva accettazione degli "antichi ruoli", evitando di affrontare la Verità e spegnendosi giorno dopo giorno nell'oblio della solitudine e tristezza interiore.
La Coppia Sacra ha origini antichissime. Precede la venuta sulla Terra del genere umano. Essa appartiene alla Coscienza Universale e trae sembianze proprio da questa Energia.
L'Unione fra Energia Maschile e Femminile è una danza primordiale ad altissimo impatto energetico. Non a caso diviene, per alcune Anime incarnate, campo di sperimentazione primaria all'interno del proprio viaggio evolutivo.
Ed è motivo di profonda sofferenza e dolore il distacco prolungato e "obbligato" dall'originale movimento di Unione.
Su questo Pianeta le "basi valoriali ed energetiche" sono ancora ben distanti dalla autentica funzione vibrazionale della Relazione duale.
L'esperienza della Coppia all'oggi è profondamente carente di Sacralità.
Somiglia più ad una "guerra" di trincea, in cui non è facile districarsi tra i traumi dell'infedeltà, del tradimento, dell'abbandono, del disinteresse, della promiscuità, della morte.
Il "per sempre" diventa oggetto, anziché soggetto.
Diventa gabbia, anziché promessa di Amore.
Gli spettri dell'incomprensione aleggiano nei "linguaggi spaiati" e sempre più recriminatori. I figli divengono prolungamenti dell'Ego o strumento ricattatorio all'interno delle mura familiari.
Non c'è un progetto condiviso.
C'è dinamica. E stanchezza. Tanta stanchezza.
C'è il rischio concreto di trovare maggior sollievo nella Solitudine, che nell'Amore reciproco.
Il distacco genera Libertà.
Il che significa che nella Coppia si respira aria pesante, di prigionia, di soffocamento. Non ci si sente "liberi". Ma ingabbiati. Schiavi di qualcosa.
Ma di cosa?
Giugno ci offre l'immensa possibilità di confrontarci con questo complesso tema, per ripensare al "senso delle Relazioni".
Per riportarle "all'Origine" del loro Intento.
Che non può essere l'asservimento, il possesso, lo sfruttamento energetico, psichico o materiale. Nè tantomeno un mero esercizio di riproduzione della specie.
L'Unione rappresenta l'Unità Energetica primaria. Il completamento. Sia dentro di noi, che nella Manifestazione esterna.
La Luce e l'Ombra. Il Sole e la Luna.
Nel loro incontro si genera il Naturale movimento creativo della "continuità" e della "espansione evolutiva".
All'oggi stiamo "aggiustando" con tanta fatica e sofferenza il "programma ferito delle Relazioni". Stiamo riprogrammando la nostra Energia Femminile e Maschile interiori, affinché non creino più frattura, ma nuova Unione. Dentro e fuori.
Stiamo rigenerando il Ricordo Dimensionale della Coppia.
Perché lo scopo di questo viaggio terrestre non è "stare soli". Esso può rappresentare un prezioso e fondamentale strumento per riconnettersi a se stessi. Ma la solitudine è un passaggio.
Se la guarigione traumatica è avvenuta e le competenze emozionali sono ripristinate, non c'è più amorevole movimento che condividere con l'Altro l'abbondanza e la gioia.
Senza possesso, senza simbiosi, senza idealizzazioni, senza strumentalizzazioni, senza immaturità emozionale.
Con Coscienza, Radicamento e piena Responsabilità Emozionale.
"Io non ho bisogno di te, né tu di me. Ma insieme siamo amplificazione delle nostre qualità interiori. Siamo cassa di risonanza dei reciproci Doni".
Le Coppie Sacre si incontreranno e si riconosceranno. Saranno esempio di "progresso relazionale". Risveglieranno, attraverso la loro Unione, un movimento di Ricordo Energetico Dimensionale.
Saranno la Forza Motrice delle nuove strutture di aggregazione e comunione. Saranno Vita.
Si distingueranno per la loro Innata e Naturale capacità di comprendersi, di supportarsi, di rispettare i Doni e gli Spazi reciproci, di sorridere al loro reciproco sguardo di Amore.
Gli "Incontri del Destino" troveranno sempre la via per raggiungerci. Sempre. Essi sono stati scelti. Sono parte integrante della nostra Strada Evolutiva Incarnazionale.
Essi genereranno Crescita e Progresso.
Non ci allontaneranno mai più dal nostro Amore Interiore , dal Rispetto verso noi stessi, dalla Manifestazione Libera del nostro Dono.
Espanderanno la connessione con il Cuore Cristallino.
Lo porteranno a piena e potente espressione.
E' in arrivo uno sconvolgente Vento di Cambiamento.
Spazzerà via le indecisioni, le titubanze, le paure del Passato.
E ci vedrà risplendere. Come Diamanti. Come meravigliose Stelle del Firmamento.
Lasciate morire dentro di voi ciò che non brilla più. Ciò che ha completato il suo tempo evolutivo. Ciò che si è spento.
Onoratelo del vostro più sentito e commosso saluto. E poi alzate lo sguardo all'Orizzonte.
E' lì che siete diretti.
Verso l'Infinito. E oltre.
Mirtilla Esmeralda
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princessofmistake · 1 year
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Sì, era questa la ragione della sua venuta. Era la chiusura d’un libro che non sarebbe stato riletto mai più, e meglio valeva chiudere un libro del genere che lasciarlo in giro a insudiciarsi. Il volume del loro passato, bisognava riporlo nello scaffale che gli spettava, e questo, questo era il posto adatto, in mezzo al buio e a fiori marcescenti. Lo doveva anche ad Alec, non intendeva tollerare promiscuità di sorta fra il vecchio e il nuovo.
Maurice
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C’è qualcosa che non va in me.
Odio vedere la quotidianità della gente, le loro maschere, le loro falsità, la loro resa al mondo, la loro somiglianza agli altri, la loro promiscuità.
Guardo la gente che cammina per la strada, che cammina e nient’altro, ed è questo che sento: camminano, ma vengono anche trascinati via.
Sono parte di una corrente.
Se la felicità è l'assenza di febbre non saprò mai cos'è la felicità.
Perché io sono posseduta da una febbre per la conoscenza, l'esperienza e la creazione.
Quello che non posso amare, non mi interessa.
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rimembranzacerba · 2 years
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quanta bellezza quanta promiscuità
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amigayaps · 25 days
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Ha fatto notizia ma non scandalo presso il SSN che si organizzino viaggi all'estero per praticare Terapie di Conversione per Omosessuali e Lesbiche.
In realtà queste avvengono anche in Italia e sono legali perché usiamo ancora ICD-9 CM che stabilisce che l'orientamento sessuale può essere egodistonico e quindi una patologia da curare.
Nessuna istituzione ha preso le distanze dalle Terapie dette anche Riparative tranne debolmente l'ordine degli Psicologi che però non ha introdotto nei programmi delle Facoltà di Psicologia nessun obbligo di formazione in Psicoterapia Affermativa né di Psicologia di Genere LGBTI.
Leggiamo qui alcune Review in inglese che spiegano quanto sia grave anche se "volontariamente" ci si sottoponga a Terapie di Conversione:
https://www.annualreviews.org/content/journals/10.1146/annurev-clinpsy-080822-052144?crawler=true&mimetype=application/pdf
https://www.ncbi.nlm.nih.gov/pmc/articles/PMC10638846/
https://www.ncbi.nlm.nih.gov/pmc/articles/PMC11079439/
https://www.ncbi.nlm.nih.gov/pmc/articles/PMC9679588/
Molto importante questo lavoro che misura scientificamente i danni alla Salute Mentale in caso di Terapie di Conversione ma anche in caso di ignoranza degli specifici bisogni delle persone LGBTI:
https://www.ncbi.nlm.nih.gov/pmc/articles/PMC8902682/
ATTENZIONE le cosiddette Terapie Esplorative sono in pratica solo un modo positivo per nascondere il fatto che si stiano facendo Terapie Riparative :
https://www.ncbi.nlm.nih.gov/pmc/articles/PMC10018052/
I rischi principali sono per la Salute Mentale con maggiore Ansia Depressione Disturbi della condotta alimentare Rischio Suicidario e Abuso di Nicotina Alcol Stupefacenti.
Ne deriva anche una maggiore promiscuità sessuale e mancato uso del Preservativo con distruzione dei legami con la Famiglia di Scelta e precedenti Partner.
Alcuni contesti sono particolarmente pericolosi:
1) i minorenni, perché sono le famiglie a decidere di eventuali terapie e perché esercitano un maggiore controllo/violenza economica ed emotiva
2) l'uso o meglio l'abuso di farmaci, ormoni o perfino elettrochock e torture fisiche
3) il contesto familiare e lavorativo opprimente omo-transfobico che sostenga la persona se si sottopone a Terapie Riparative o più esattamente sospende le violenze ed i ricatti emotivi ed economici
Come AMIGAY aps abbiamo partecipato a scrivere e raccogliamo firme tramite QR-CODE (in foto) contro le Terapie Riparative o di Conversione a livello Italiano ed Europeo,.questa con @act_lgbt #act_lgbt
Firmate e condividete questo post sui vostri social.
#Terapie #omosessuali #transgender #LGBTI #amigay #conversiontherapy
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ambrenoir · 3 months
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VITA & CONSUMISMO
Prendere atto vuol dire non subire fatalmente, vuol dire cercare di capire da dove sia iniziato il danno socio umano in cui siamo inclusi, perlomeno, se non da protagonisti, come spettatori assuefatti e passivi dentro una statistica. E dunque sospendiamo per un attimo la furia della tracimazione di cui siamo oggetto partecipe, o involontario, e ragioniamo. Ragioniamo oltre il subire questo maleficio sociale, dove la coscienza del sentimento è disidratata, agonica. Fare l’inventario fra cause ed effetti per capire chi siamo e che cosa abbia prodotto questo è il minimo. Non si può parlare del presente senza voltarsi indietro. Le cose iniziano sempre da altre cose. Dall’astinenza inizia il dispendio, la ricchezza nasce dalla miseria, come il rimedio nasce dal danno e il coraggio dalla paura. Per sottrazione dei beni si diventa migliori per forza di cose. Serve la mancanza per iniziare l’opulenza sia economica che emotiva. Le cose iniziano sempre da altre cose, purtroppo anche da rivoluzioni bendate.
Per esempio il sesso: sdoganare l’articolo mediante libertà sessuale, senza impegno, alla lunga si è definito in una delle più devastanti sconfitte sociali che ha creato fratture a catena, se non peggio, perché poi tutto è diventato diritto, anche ammazzare il migliore amico perché ha detto "bona" alla ragazza del momento, quanto lo stupro, identificato come supremazia, segnale di potere che sovrasti persino le concessioni autorizzate. Il sesso libero, vabbè il diversivo, ma la disinvoltura, la promiscuità hanno abolito le sfumature, un comportamento storico culturale che ha deprivato l’umanità del tempo dedicato all'attesa dell’incontro, e ha preso il sopravvento la serialità compulsiva e indifferenziata. Perché non c’è tempo? E’ stato sostituito da voracità, da bulimia sociale, assente dalla cura sentimentale di coppia, a discapito della cerimonia dell’amore, e dunque, alla fine, del desiderio stesso, perché nulla si fa più attendere. E’ un attimo:
“A casa mia o a casa tua?” "Il troppo stroppia, diceva mia nonna Anita."
Per capirci, una sorta di consumismo e il consumismo non conosce i tempi dell’affezione, va di fretta. Senza tempi di attesa e l’abbondante reperibilità del sesso, ha fatto il resto, rendendo le relazioni da voraci a indigeste in un attimo ed ogni mezzo per sciogliere l’impegno è diventato valido, anche ammazzare, che è il capolinea dell’orrore senza rimonta del rimedio. Nessuno prende fiato per vivere, nessuno contempla, nessuno trattiene la bellezza, nessuno mette assieme i cocci, nessuno rammenda, nessuno ascolta, nessuno chiede perdono, nessuno dice grazie, nessuno chiede scusa. E’ un tempo dimissionario, terminale, perché non c’è tempo, è un tempo che non vive e non muore, perché bisogna consumare, consumare, consumare, dal turismo al bar, dalle calorie al sesso, è uguale.
L’abbondanza ha eluso la parsimonia, non serve più conservare a lungo, ma rinnovare di continuo ogni cosa, incluso il rapporto sentimentale, come fosse l’ultimo cellulare, ed è omologamia della peggior specie. L'indigenza rende migliori, l'abbondanza ti abitua all'indifferenza. La coscienza emotiva ha perso il volume, la risonanza, l'eco, si è spento tutto. E’ finito il tempo del sentimento, non si fa nemmeno in tempo ad accumulare i ricordi, che è già in avaria. Tutto uguale: dall’amore al cell. dal taglio dei capelli alla felpa. E' un codice di riconoscimento, una dittatura, un regime, liberi di non scegliere. Uno strazio collegiale.
Il diritto al cannibalismo sociale ha sopraffatto ogni armonia, compresa la musica senza più sfumature, atta allo stordimento, martellate identiche che annullino ogni volontà, una sorta d’ipnosi da cui non esci. Dalle persone alle cose è uguale, è diventato un fenomeno, non si può parlare più di eccezione, ci stiamo eliminando fra noi, e forse ce lo meritiamo. Il consumismo ha svalutato ogni cosa. Stiamo diventando dei monouso, di fatto, il nucleo, detto anche famiglia, è deflagrato, i figli sparsi qua e là come le perle cadute ovunque, dalla collana fatta a pezzi della Madre che si è spostata dal centro, o perché se n’è andata, o perché l’hanno ammazzata.
Ornella Pennacchioni
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lamilanomagazine · 4 months
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Piombino (LI): controlli del NAS portano a sanzioni e sequestri in una struttura
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Piombino (Livorno): controlli del NAS portano a sanzioni e sequestri in una struttura Nell’ambito della campagna dei Carabinieri volta al contrasto alla contraffazione nella filiera alimentare denominata “Opson XIII”, i militari del NAS di Livorno (Nucleo Antisofisticazione e Sanità) hanno eseguito un’ispezione all’interno di una struttura turistico-ricettiva di Piombino. A seguito di un controllo per verificare il rispetto della normativa vigente e prevenire potenziali rischi per la salute pubblica, i carabinieri hanno accertato che all’interno dell’esercizio erano conservati, per la somministrazione ai clienti, prodotti alimentari refrigerati (carne, ittici e prodotti da forno) privi di tracciabilità che consentisse di verificarne la provenienza, in violazione della normativa di settore che impone di conservare gli alimenti in confezioni da cui si possano evincere, tra le altre cose, la scadenza, la provenienza ed il numero del lotto, requisito indispensabile per fronteggiare eventuali contaminazioni. Inoltre, sono state riscontrate irregolarità sotto il profilo igienico-sanitario. Fra queste in particolare, gli ambienti dell’attività (cucina, deposito alimenti) si sono presentati ai carabinieri in precarie condizioni igienico sanitarie per presenza di sporco pregresso non rimosso da tempo, tracce diffuse di grasso ed unto sulle attrezzature e promiscuità tra alimenti e materiale non pertinente l’attività sugli scaffali. Tutti gli alimenti, nel complesso circa 20 kg e del valore di circa 500 euro, sono stati sottoposti a sequestro cautelare, la titolare residente a Piombino è stata sanzionata per complessivi euro 1.500 e sono state informate le autorità competenti in materia.... #notizie #news #breakingnews #cronaca #politica #eventi #sport #moda Read the full article
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luigifurone · 6 months
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47. (La stanza del tenente)
"È passato il colonnello a vedere gli alloggi. Mi ha chiesto di accompagnarlo. Guarda... non ti dico. Ha aperto la porta e c'era un bordello, tutti i letti sfatti, un casino." Io ridevo come un pazzo. Mi immaginavo la faccia del colonnello e quella di Vincenzo, che era il mio compagno di stanza. Ah già, c'era pure il nuovo arrivato, il Pupetto. "Non ti dico sotto ai letti cosa c'era. Dei mucchi di polvere, una vergogna." Vincenzo era perfettino e simpatico e rompeva un po' i coglioni. Il Pupetto non contava, era arrivato da poco. Era ancora in quella fase in cui quando gli dicevamo che la notte avrebbe dovuto soddisfarci, non sapeva se fosse vero o meno. "Guarda, io... non so. O ci mettiamo a fare le pulizie come si deve, oppure... non so, mi farò cambiare stanza" Non era arrabbiato, Vincenzo. Era triste. Anch'io gli ero simpatico. Gli faceva solo senso il mio essere così nature. Mi guardava, semplicemente sapendo che non sarei cambiato. Nonostante le sue parole. Nonostante ancora una volta gli dicessi che sarei cambiato.
Ho sempre trovato l'architettura delle caserme estremamente squallida. Dalla tinta ai caseggiati alla promiscuità. Nessuno spazio privato. E sebbene ne avessi viste tante, ogni volta che ci passavo vicino, provavo lo stesso senso di disgusto. Anche certi palazzi, d'altronde, sospettavo non potessero che contenere infelici. Rattristavano l'anima. Qualche alloggio in qualche caserma era decente. Ma quello dove eravamo io, Vincenzo ed il Pupetto, no. Non ne sopportavo i muri, sin dalla prima volta in cui li avevo visti. E il cesso con la doccia, così bui. Quell'alloggio, quella stanza e il suo cesso e l'ingressino, mi erano totalmente estranei. Erano muri costruiti per contenere attrezzi, non me. Non che mi reputassi chissà chi. Un uomo come un altro. Ma non un attrezzo. E così anche il semplice fatto di dedicarmici mi pesava. Mi sentivo di prostituirmi a quei muri, a quelle orrende mattonelle. Pulire quella stanza era la mia sconfitta. Lo facevo proprio se ci stavo soffocando dentro. Perché quello sentivo. Che finché ci fossi stato dentro ne sarei stato prigioniero.
Aria. Finché ci stavo dentro erano i muri a dire chi ero, a descrivermi. A ricordarmi quale era il mio ruolo, a non darmi alcuna possibilità di scavalcarli, di trasformarli. Muri. Alloggio. Caserma. Quei muri si imponevano come i veri misteriosi padroni delle mie ore, della mia identità. E allora andatevene affanculo, muri di merda. Vi lascerò sporchi e merdosi come siete. E anche peggio, se posso.
Forse sarei stato trascurato anche a casa mia. Ma casa mia aveva perlomeno qualcosa di me. Aveva respirato la mia voce, il mio odore. Aveva visto le cose e le persone a me care. Era nata, era vissuta con qualcosa di mio che la animava. S'era insaporita di una storia. Aveva angoli solo miei, dove ero stato e sarei stato tutto me stesso. Quell'alloggio e i suoi muri, invece, li odiavo con tutto me stesso. Li avessi buttati giù, ecco la felicità. A loro non importava chi tenessero dentro, io o un altro.
Ma poi improvvisamente sentii una specie di compassione per quei muri, per la loro stolida passività. Erano pietre, passive, innocenti. Non avevano più colpa di me a trovarsi lì. Erano un simbolo di qualcosa? I muri erano quel che erano. Non ero io a parlare dei muri. Erano i muri a parlare di me. Era una specie di risposta, ma non la vedevo.
Erano tutte pietre, casa mia, quell'alloggio. Ciò che le rendeva diverse era il sapore che ci avevo dato. E se quell'alloggio non ne aveva, di sapore, era colpa mia. Ero io il sapore, non loro. Se non fossi riuscito a metterci un bel murale, su quei muri, o una bella applique, bastava che pulissi, con disciplina. Che se qualcuno fosse entrato (non il colonnello, che poco m'importava) avrebbe potuto dire, sì, questa stanza è ben tenuta. Chiunque ci viva dentro.
Mi faceva occhiolino un'idea. Che per quanto squallidi fossero i muri toccatici in sorte, si potesse dire, guardandoli - forse non sempre, forse dopo un certo tempo - ecco, qui c'è una persona degna. E quasi mi faceva piacere pensarci. Che potessi in qualche modo dire la mia. Che fossimo, io e i muri, in combutta per realizzare qualcosa. Che quando fossi tornato, dopo una sera, o dopo vent'anni in quello stesso posto, guardando quei muri, avrei provato qualcosa dentro, una specie di affetto.
Una cosa tipo essere a casa.
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claudiotrezzani · 9 months
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E' lecito in uno stesso filmato (ad esempio, questo: https://www.youtube.com/watch?v=3sw1LayHSqc ) accostare sequenze "terrestri" a quelle dronuali?
Sì, perché potrebbe ingenerarsi l'equivoco che anche le porzioni a pelo d'acqua sono state effettuate dal drone, e questo non renderebbe giustizia  - sul diagramma MTF, intendo - del microcontrastato Fujinon 90 mm f 2 su stativo issato.
Per ottenere etica licenza di effettuare la summentovata operazione occorre dunque dichiarare la promiscuità dei dispositivi impiegati, e sono qui apposta ad ottemperare: i primi diciotto secondi di https://www.youtube.com/watch?v=3sw1LayHSqc sono stati effettuati con fotocamera "terrestre".
Ciò pone un altro problema:
è lecito rischiare l'osso del collo per raggiungere una postazione di ritrazione interessante?
Beh, io - dal perfetto incosciente che so essere - lo faccio routinariamente.
E il drone, è lecito rischi il suo osso del collo, volando?
Beh, sono peccatore anche in tal senso.
Forse perché il mio drone non ha né ossa né collo.
Epperò occorre considerare circostanze attenuanti che sono anche  accorgimenti funzionali al risultato.
Esemplificativamente:
con nebbia, sapere che i sensori d'evitamento ostacolo con alta probabilità non funzioneranno.
A meno che siano ad infrarosso, ma si tratta di una tipologia minoritaria, che inoltre non gradisce il veloce avvicinamento.
Considerare un crimine contro l'umanità già perpetrato, e rispetto ad esso adottare contromisure.
Crimine contro l'umanità già perpetrato?
Sì, la faccenda che talune modalità di volo ultralento su certi droni sono spariti.
Certo, è spesso possibile configurare finemente la risposta dei joysticks, ma non si ottennerà mai la progressività - virtuosamente bradipesca - delle succitate modalità.
Sforzarsi di rimanere sempre in "line of sight", giusto per cedere alla provinciale (sì, è un provincialismo all'in contrario...) tendenza ad abiurare la propria madrelingua.
Sforzarsi, dico, perché si tratta di una prassi che può rivelarsi limitativa, anche se assai raccomandabile sotto il profilo della sicurezza.
Eccomunque, in Videografia come in Fotografia il bel tempo è quello brutto.
Sì, il bel tempo è quello brutto.
E' cosa buona e giusta far volare il drone quando il cielo è gravido di nembi, sol badando a che non piova.
Sapete a Caspar David Friedrich sarebbe piaciuto un drone.
Certo, non avrebbe potuto salirvi a cavalcioni.
Avrebbe però assai gustato - lui che, bastonmunito,  se ne stava impettito tra rocce - quel carnal modo di farsi baciare, lassù, da fumi e rupi.
All rights reserved
Claudio Trezzani
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Ho finito per l'ennesima volta Gossip Girl ed è strano ed è bello.
È come se in questo periodo fossi cresciuta insieme alla serie, serie che oltretutto non si sa quante miliardate di volte ho visto.
Oggi lo psichiatra ha detto una cosa cruda, ma vera: non sei carne da macello.
Non sei carne da macello, che beve, si droga, fuma, scopa in giro, mangia a cazzo di cane, parla con tutti, sta con tutti.
Oggi mi ha fatto riflettere quel non essere carne da macello.
E sono felice di aver discusso con D. perché non posso davvero permettere di sentirmi dire che non so stare in mezzo agli altri perché mi sono vestita scollata. È slut shaming e alla fine è come se fosse insito in loro che una come me non possa permettersi di entrare "nel loro mondo", ma è un mondo fatto di droga, alcol, dramma e promiscuità. Quindi alla fine.
Perciò tendenzialmente dato che siamo al 12 Dicembre e l'anno sta finendo, ho deciso che in questo 2024 non può davvero esserci chiunque.
Ed anche l'affermazione di F. mi ha molto infastidita, ma cosa pensi che la mia malattia possa farti male? Sono malata non stupida, non me ne uscirei mai, credi che io non abbia nulla da perderci?
Hai il tempo di guardare le mie storie, ma non di scrivermi come sto? E che amicizia è? Ma io ce la faccio a mandargli certi video poi?
E non ci vado alla festa del 14 di quella merda di azienda, andrò alla cena aziendale perché devo prendere la borsa e perché devo e va bene così.
E basta parlare con tutti, che cazzo parli con tutti che sei insicura hai la necessità di essere approvata da chi? Da gente che prende la metà del tuo stipendio? Da gente triste che cerca il gossip? Da chi?? Da cosa???
Enough is enough.
E finché lavorerò là è arrivato il momento di stilare una lista di quello che non va.
Perché non si può sempre scappare, non posso scappare.
Non devo scappare.
Non devo scappare dalla dieta, dallo studio, dalle responsabilità sul lavoro.
Posso farcela.
Non ho mai, o comunque è una sensazione che non ricordo, quella che sento ora: come se fosse protezione per me stessa.
Come dice lo psichiatra le soluzioni pret a porter non benissimo, questa soluzione istantanea senza pensare.
Non va bene, stai un attimo Cristo no.
Ed hai comunque te stessa, sento come se fosse per la prima volta che sento di avere me stessa.
Sono stufa del piacere effimero.
Sono stufa di questa mediocrità, di questo concedersi, di questo traballare senza senso in bilico, di questo controllare la porta del magazzino di fronte se è aperta, di uscire perché sento che sto sprecando la mia gioventù, forse anche di drogarmi, forse anche del piacere istantaneo.
Dove sono gli obiettivi? Perché li hai resi sbiaditi? È ok, può succedere che tu ti sia sentita così e non te ne farò una colpa, semplicemente non avevi gli strumenti giusti.
Ma nel tuo caso, al posto di uno Yes Man devi essere una No Woman, perché essere people pleaser non farà altro che farti perdere tempo e dignità.
Pertanto ringrazio di essere stata male oggi, ringrazio di aver discusso con D. e tutta la sua cerchia e di aver preso in puzza F. perché da bravo Acquario non permetto a nessuno, nessuno, di trattarmi in questa maniera mediocre.
Non voglio neanche uscire il 21, ho delle spese da affrontare, l'Università da pagare, vorrei comprarmi il motorino, insomma ho spese da fare e voglio mettermi i soldi da parte.
Sento che questa mia piccola, ma significativa luce che è uscita quest'oggi è di aiuto anche per il discorso eredità, come se avesse aggiunto consapevolezza alla mia futura gestione.
Ora sono sicuramente molto presa dal discorso soldi e risanamento debiti, sono anche presa dal parziale di Gennaio, dal fatto che devo pagare le tasse, poi dall'amore, anche se mi rendo conto non essere troppo il mio periodo, ora è il mio momento di stare con questa nuova me.
BTW per quanto riguarda la tesi, mi sento davvero molto confident nella scrittura. Devo dire è sempre una cosa che mi piace creare dei paper.
Mi auguro di finire il primo capitolo entro questa settimana, così che posso spedire la mail alla professoressa, voglio davvero laurearmi fra 3 mesi.
E non c'è nessuno che può farlo meglio di me.
Sono e sarò sempre protetta.
Altro discorso importante fatto dallo psichiatra il discorso della decisione: sei tu che decidi, non puoi lamentarti delle tue scelte.
Ho la sensazione di essermi messa in un giro un po' strano di conoscenze, quindi non posso 100% troncare di botto, faremo in modo di staccarci nel modo meno drastico possibile.
E dato che siamo nel pienone delle feste e che questo anno proprio non se ne parla per me di avere spirito festeggione, penso che la miglior soluzione sia un bel Capodanno con papà.
Avrei storto il naso lo scorso anno, non che questo faccia i salti di felicità più che altro perché lui è un po' così, ma indubbiamente gli voglio bene non posso negarlo questo. Anzi, ora anche meglio per qualche motivo.
Lontano da tutto, vicino a chi veramente mi dimostra di voler bene.
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