Text
PALAZZO ZUCCARI E LA “BOCCA/PORTA” DEL MOSTRO
Tumblr media
Hai mai visitato il Bosco Sacro di Bomarzo? Se ci sei già stato, sicuramente saprai paragonare una delle porte più “paurose” di Roma con il mostro di Bomarzo.  L’architetto Federico Zuccari infatti, per realizzarlo, si ispirò propriamente al Parco dei Mostri di Bomarzo.
In Via Gregoriana al civico 30 sorge un palazzo molto particolare, il cui ingresso è permesso solamente tramite questa porta…che in realtà è rappresentata dalle fauci spalancate del grande mostro!
La porta in questione, con la testa e gli occhi del mostro che vi aspettano entrare, incute quasi terrore anche solo per potercisi scattare una foto vicino, con la paura di essere inghiottiti o risucchiati dalla “bocca/porta” realizzata in legno. Stessa cosa per quanto riguarda la cornice del portone e le finestre del palazzo, riprendono le sembianze inquietanti del mostro stesso.
E tu avresti coraggio di entrare? Non hai curiosità di sapere cosa c’è all’interno da visitare con attenzione? Per passare tra attimi di terrore e curiosità e visitare l’interno delle grandi fauci del mostro , puoi soggiornare in uno dei nostri B&B Roma adatto a te! Ci trovi nel B&B Roma centro, a pochi passi dai principali monumenti (e anche da Trastevere!); potrai trovare B&B and breakfast Roma centro.
2 notes · View notes
Text
Roma si rinnova, i progetti futuri e le novità
Roma, la città eterna, è nota per la sua storia millenaria e la sua ricca cultura. Tuttavia, negli ultimi anni, la città ha anche affrontato molte sfide, tra cui il traffico, l'inquinamento e la gestione dei rifiuti. Ma Roma sta cercando di superare questi problemi, e per farlo, ha avviato numerosi progetti futuri che promettono di trasformare la città.
Uno dei progetti più ambiziosi di Roma è la riqualificazione di alcune aree periferiche della città. In particolare, il quartiere di Tor Marancia, situato nella periferia sud-est, è stato trasformato in un museo a cielo aperto con opere di street art che adornano i muri delle case. Questo progetto, chiamato "Big City Life", ha l'obiettivo di riqualificare le aree degradate della città e renderle più vivibili per i residenti.
Un altro progetto importante per Roma è la creazione di nuovi parchi e spazi verdi. La città sta cercando di aumentare le aree verdi, e uno dei progetti più importanti in questo senso è il Parco Lineare della Valle dei Casali, un grande parco lungo 13 chilometri che attraversa la periferia sud-ovest della città. Il parco includerà percorsi ciclabili e pedonali, spazi verdi e attività ricreative.
Roma sta anche lavorando per riaprire siti archeologici e culturali. Uno dei progetti più importanti in questo senso è la riapertura della Domus Aurea, la residenza dell'imperatore Nerone, che è stata chiusa per oltre un decennio per lavori di restauro. La riapertura della Domus Aurea è prevista per il 2024 e offrirà ai visitatori un'esperienza immersiva grazie alla tecnologia di realtà virtuale.
Infine, Roma sta investendo in nuove infrastrutture per migliorare la vita dei suoi cittadini. Uno dei progetti più importanti in questo senso è la costruzione della nuova linea della metropolitana C, che collegherà la periferia est della città con il centro storico. La nuova linea della metropolitana dovrebbe essere completata entro il 2025.
Visitare Roma diventerà sempre più un piacere. Vieni subito a passare qualche giorno con le persone che ami. Potrai venire a soggiornare in uno dei nostri B&B Roma adatto a te! Ci trovi nel B&B Roma centro, a pochi passi dai principali monumenti (e anche da Trastevere!); potrai trovare B&B e affittacamere Roma.
0 notes
Text
Testaccio - origini e cosa vedere
Accanto al centro storico di Roma, si trova un quartiere che si contraddistingue per la sua aria di romanità, data dagli abitanti prettamente romani DOC, che lo rende uno spaccato imperdibile.
Il nome del quartiere ha origine da una delle sue principali attrazioni, il Monte Testaccio, o Monte dei Cocci così chiamato per via dell’accumulo di varie anfore di epoca romana che venivano qui accatastate da chi se ne voleva disfare. Questa era quindi una sorta di discarica a cielo aperto delle cosi dette “testae” non più utilizzabili una volta svuotate del loro contenuto. Il monte è tanto famoso che per visitarlo è necessaria una prenotazione.
Ma le cose da vedere a Testaccio non finiscono qui!
La Porta San Paolo, proprio accanto alla stazione Ostiense, è una delle porte meglio conservate fino ad oggi dell’intera cinta muraria della città, e grazie alle due torri consentiva un’ottima visuale.
Accanto, si trova un monumento alquanto singolare per essere a Roma, una piramide! Si chiama Piramide Cestia e proprio come le piramidi egiziane è un monumento funerario fatto costruire per Caio Cestio nel 12 a.C. in cortina di mattoni, calcestruzzo e tavole di marmo di carrara come rivestimento.
Proprio dietro la piramide, si trova un cimitero acattolico molto particolare. Per quanto di certo non si tratti di una visita molto allegra, è sicuramente interessante da vedere, anche perché al suo interno si trovano tombe di artisti, poeti, scrittori e studiosi illustri, quali John Keats, Percy Bysshe Shelley, Antonio Gramsci, Carlo Emilio Gadda e Karl Brullov.
Al centro del rione si trova Piazza Testaccio, decorata da una fontana che ritrae delle anfore, in onore delle sue origini, mentre il cuore sociale è Piazza Santa Maria Liberatrice, dove spicca l’unica chiesa del quartiere, Santa Maria Liberatrice e il Teatro Vittoria, uno dei più importanti spazi culturali romani che presenta classici drammatici e commedie, contribuendo alla nota e spiccata indole dell’area per la produzione culturale di Roma.
Se avete qualche giorno in più da trascorrere a Roma, non mancate di visitare il quartiere Testaccio, a pochi passi dal centro e molto caratteristico! Soggiornando al centro, troverete i nostri B&B Roma Centro con prezzi alla portata di tutti! I nostri bed and breakfast Roma centro sono la scelta ideale per un soggiorno a Roma! Prenotate subito visitando i siti dei nostri B&B Roma!
0 notes
Text
ARCHITETTURA E SIMBOLOGIA DEL PANTHEON
Il Pantheon è stato realizzato sotto l’Impero di Adriano, tra il 118 e il 128 d.C. La particolarità di questo monumento è la grandezza del suo spazio interno a pianta circolare, coperto da una cupola emisferica, che dà il senso al visitatore di ritrovarsi quasi in un’enorme sfera. In effetti le proporzioni riprendono proprio le misure esatte per la formazione di una sfera: il diametro interno è pari alla sua altezza. Esternamente invece, la facciata dell’ingresso è ornata da colonne corinzie monolitiche lisce, in granito egizio, che donano la visione quasi di un vecchio tempio dedicato agli déi. Il Pantheon, uno dei monumenti più conosciuti e visitati nella città di Roma, cela dubbi ed incertezze su vari suoi aspetti architettonici, strutturali e simbolici. Si è sempre avuta la certezza che per la sua costruzione della volta del Pantheon ci si fosse serviti di cemento armato, mattoni, e altri materiali che utilizzeremo al giorno d’oggi. In realtà la cupola è stata realizzata in calcestruzzo (impasto costituito da calce, pozzolana, acqua e pietrisco). Man mano che la costruzione si avvicina alla sommità, i materiali utilizzati divennero sempre più leggeri, ad esempio uno dei materiali utilizzati fu proprio la pietra pomice. Un oculo zenitale costituisce l’unica fonte di luce per il grande vano circolare. La cupola del Pantheon, ha un diametro di 43,30 metri. La leggenda narra che dal foro di 9 metri di diametro che si apre al centro della cupola non entri la pioggia. La realtà è che nel Pantheon piove. Il pavimento, proprio in corrispondenza dell'apertura, è fornito di fori per favorire lo scolo delle acque. Il maestoso pavimento e il rivestimento delle pareti interne in pregiati marmi policromi sono ancora quelli originali, a differenza delle tegole sulla cupola che sono andate a rovinarsi col tempo e ristrutturate. Per quanto riguarda l’iconologia e l’aspetto simbolico del Pantheon, ciò che rimane più importante è la forma a sfera interna che viene mostrata dal rapporto Luce/Ombra donato dall’unica fonte di luce, che è l’oculo al centro della Cupola.  Si tratta di un’allusione in quanto la filosofia greca considerava la sfera il solido geometrico perfetto, simbolo della volta celeste e del creato. A soli 5 minuti a piedi da questo meraviglioso monumento, potrai soggiornare a Roma in uno dei nostri B&B Roma adatto a te! Ci trovi nel B&B Roma centro, a pochi passi dai principali monumenti (e anche da Trastevere!); potrai trovare B&B and breakfast Roma centro.
0 notes
Text
Il Parco dei Mostri di Bomarzo
Tumblr media
Il famoso Parco dei Mostri di Bomarzo sorge su un tipico borgo storico della Tuscia, nel Lazio.
Il borgo di Bomarzo si trova situato dal 1500 tra due dolci colline vicino al confine con l’Umbria, immerso in un paesaggio agreste a 17km dalla provincia di Viterbo e a solo 1 ora da Roma!
Il Parco dei Mostri, noto anche con il nome Sacro Bosco di Bomarzo, fu ideato dall'architetto Pirro Ligorio (colui che completò San Pietro dopo la morte di Michelangelo) su commissione del Principe Pier Francesco Orsini, detto Vicino, allo scopo di "sol per sfogare il core" dopo la morte della moglie Giulia Farnese.
Dopo la morte di Vicino Orsini, principe di Bomarzo, nessuno si curò più di questo luogo, fin quando artisti del calibro di Claude Lorrain, Johann Wolfgang von Goethe, Salvador Dali, Mario Praz e Maurizio Calvesi non hanno iniziato a interessarsi a questo luogo spettacolare, motivando l’interesse a restaurare il parco e aprirlo al pubblico.
L’arte di questo Parco desta stupore e bellezza negli occhi del visitatore: dal Gigante Ercole all’Elefante, ogni angolo è scolpito in unità tra materia lapidea e cornice vegetale. In numerosi angoli, vi sono citazioni che alludono alla capacità del visitatore di saper cogliere l’essenza stessa del Parco.   All’ingresso del parco sono poste due sfingi e sotto le quali vi sono delle iscrizioni, quasi da avvertimento e subito a suscitare meraviglia : “chi con ciglia inarcate et labbra strette non va per questo loco manco ammira le famose del mondo moli sette” ovvero – chi non è in grado di ammirare le meraviglie del parco di Bomarzo non è in grado di ammirare nemmeno le sette meraviglie del mondo – e sulla seconda sfinge : “tu ch’entri qua pon mente parte a parte et dimmi poi se tante meraviglie sien fatte per inganno o pur per arte” cioè – tu che entri qui fai attenzione a tutto ciò che vedi e poi dimmi se tante meraviglie sono state fatte per inganno o per arte.
Una delle citazioni più famose inoltre è quella dell’Orco delle Favole, che riporta un tratto dell’Inferno ripreso dalla Divina Commedia dantesca : “OGNI PENSIERO VOLA” che lascia traspirare una vena di superiorità e di sfida aleggia tra le incisioni.
La visita di questo meraviglioso parco è veramente ideale per adulti e bambini! Porta subito chi ami insieme a te a visitare questo bellissimo e soprattutto misterioso parco ! Potrai soggiornare a Roma presso b&b più adatto a te! Ci trovi nel centro storico di Roma, a pochi passi dai principali monumenti e dai mezzi di trasporto per raggiungere il parco, e potrai trovare affittacamere e b&b a prezzi super economici!
0 notes
Text
La Bocca della Verità
Tumblr media
L’antico mascherone rinominato Bocca della Verità si trova in piazza Bocca della Verità, uno dei simboli in marmo più celebri di Roma, collocato dal 1632 nel pronao della Basilica di Santa Maria in Cosmedin. Esso è probabilmente un vecchio tombino dell’epoca romana, risalente al regno di Tarquinio il Superbo, l’ultimo dei sette re di Roma che realizzò la Cloaca Maxina, sistema di drenaggio dell’acqua, quale edificazione arriva sino ai Fori Imperiali. Tale disco marmoreo, presenta le fattezze di un volto maschile decorato a bassorilievi con barba, occhi, naso e bocca forati , in rappresentanza forse di Giove, un fauno o una divinità fluviale. Il grosso mascherone tondo, del diametro di circa 1,80 metri, è famoso per scovare le verità di tutti noi, “verità” o “bugia”? Chi lo sa. La Bocca della Verità prende nome da un’antica leggenda medievale, secondo la quale la bocca potesse scovare mordere chi avesse affermato il falso. La tradizione voleva che i mariti che non si fidavano delle loro donne, conducessero queste ultime qui per introdurre la mano ed ammettere la verità su un possibile adulterio oppure no. E tu saresti pronto a mentire davanti alla verità con la paura di finire senza una mano? Per scoprire le tue verità o le verità di chi ami, vieni a visitare la Bocca della Verità a Roma, pernottando in uno dei migliori b&b di Roma, il più adatto a te! Ci trovi nel centro storico di Roma, a pochi passi anche da tutti i principali monumenti e dai mezzi di trasporto per raggiungere il parco, e potrai trovare affittacamere e b&b a prezzi super economici!
0 notes
Text
Il Mausoleo di Augusto
Roma si sa, è piena di sorprese e di meraviglie nascoste, ma tra le tante testimonianze storiche, una sicuramente da non perdere è il Mausoleo di Augusto.
Questo Mausoleo venne costruito da Augusto stesso nel 28 a.C. al suo ritorno dalla campagna militare in Egitto dopo la vittoria di Anzio del 31 a.C. e la sottomissione di Cleopatra e Marco Antonio.
Fu proprio in quest’occasione che il grande Ottaviano Augusto ebbe modo di vedere la tomba in stile ellenistico di Alessandro Magno, da cui trasse ispirazione per la costruzione del proprio mausoleo. Esso, con il suo diametro di 300 piedi romani – circa 87 metri, – è il più grande sepolcro circolare che si conosca. Era composto da un corpo cilindrico rivestito in blocchi di travertino, al centro del quale si apriva a sud una porta preceduta da una breve scalinata; in prossimità dell’ingresso, forse adagiate su dei pilastri, erano collocate le tavole di bronzo con incise le “Res Gestae divi Augusti”, ovvero “Le Imprese del Divino Augusto”, un resoconto redatto dallo stesso imperatore prima della sua morte, riguardo le opere che compì durante la sua lunga carriera politica.
Su di un basamento alto circa 12 m si elevava un secondo ordine architettonico coronato da una trabeazione dorica, e una statua di Augusto in bronzo dorato, probabilmente l’originale bronzeo della statua in marmo rinvenuta nella Villa di Livia a Prima Porta.
Nell’area antistante, erano collocati due obelischi di granito. Attraverso invece un lungo corridoio d’accesso, il dromos, si giungeva alla cella sepolcrale, di forma circolare, con tre nicchie rettangolari dove erano collocate le urne che ospitavano le ceneri di Ottavia, sorella dell’imperatore e di suo figlio Marcello, successore designato di Augusto prematuramente morto nel 23 a.C. Augusto venne sepolto nell’ambiente ricavato all’interno del nucleo cilindrico centrale.
All’interno del sepolcro vennero deposte altre ceneri dei membri della famiglia imperiale.
Dopo essere stato abbandonato e saccheggiato in epoca medievale, il mausoleo subì numerose trasformazioni e fu usato come fortezza, giardino, anfiteatro e, agli inizi del Novecento, persino come sala da concerto.
Negli anni 1936-1938 con la demolizione del quartiere circostante e la realizzazione di Piazza Augusto Imperatore, il monumento fu restaurato e riportato all’aspetto originario.
Dopo oltre settant’anni il Mausoleo riapre al pubblico con un’opera di restauro che valorizza non solo il monumento ma l’intera piazza adiacente, per rendere nuovamente questo luogo un incontro tra passato e presente, che fa di Roma una tra le città più belle al mondo, e unica nel suo genere.
Per visitare questo importante Mausoleo basta soggiornare in una delle nostre camere economiche! Si trovano nel centro storico di Roma, e da lì vi basterà passeggiare per raggiungere tutti i siti più noti e meno noti della città. Visitate i nostri siti per un soggiorno a Roma da non dimenticare!
Ti aspettiamo!
0 notes
Text
Fontana della Zuppiera
Tra le tante bellezze che Roma nasconde non possiamo non parlare delle numerose fontane che si trovano in giro per la città. Si può dire che ogni piazza ha almeno una fontana, si basti pensare che Piazza Navona ne ha ben tre di cui una realizzata da Bernini.
Quella di oggi è una curiosità su questa fontana che si trova in Piazza della Chiesa Nuova. Venne progettata da Giacomo della Porta, nel 1590 su incarico di Papa Gregorio XIII Boncompagni.
Inizialmente la fontana era composta solo da una vasca ovale destinata alla nota piazza romana di Campo de’ Fiori, in cui si svolgeva ogni giorno, e si svolge ancora oggi il mercato della frutta e dei fiori appunto.
Questa fontana veniva utilizzata per sciacquare e rinfrescare le merci del mercato, ma a fine giornata, anche come grande pattumiera dove lasciare e abbandonare le cose invendute o andate a male. Nonostante vennero imposte multe, punizioni anche corporali a chiunque lasciasse l’immondizia al suo interno, questa cattiva abitudine da parte dei romani non si placò. Fu così che si corse ai ripari in un modo assai originale. Nel 1622 infatti, vista la continua brutta abitudine dei romani si decise di coprire con un coperchio la fontana, facendo uscire l’acqua da dei buchi fatti appositamente nella parte inferiore della vasca. In questo modo, la fontana assunse la forma di una terrina, che ancora oggi possiamo vedere in Piazza della Chiesa Nuova, vicino al campanile invisibile di Borromini.
La Fontana della Zuppiera rimase per circa tre secoli nella sua collocazione originale a Campo de’ Fiori, quando venne tolta per fare spazio alla statua del filosofo Giordano Bruno. Questo pezzo della storia di Roma non venne subito inserito in una nuova piazza, proprio perché nella capitale, le fontane sono ovunque! Per circa trent’anni, dal 1889, la fontana venne lasciata all’interno dei magazzini del comune di Roma. Solamente nel 1924 infatti, la fontana della Zuppiera venne recuperata e collocata nella Piazza della Chiesa Nuova, per poter essere di nuovo ammirata da tutti.
Curioso il fatto che in seguito, una copia senza coperchio di questa fontana è stata posizionata di nuovo all’interno di Campo de’ Fiori, come a restituire ai romani un pezzo della loro storia passata.
Un altro particolare di questa fontana è l’incisione presente sul coperchio: “Ama Dio e non fallire, da del bene e lassa dire”. Un detto che ora è entrato nei costumi e nelle usanze di tutti i cittadini romani, ma ahimè al giorno d’oggi a causa della erosione del marmo è poco visibile agli occhi della gente.
Vieni a scoprire questa curiosa fontana a pochi passi dal nostro B&B!
0 notes
Text
I Castelli Romani
A circa un’ora di viaggio da Roma, si trova il parco regionale dei Castelli Romani, un ricco agglomerato di borghi antichi rimasti cristallizzati nel loro tempo, ville signorili, castelli medievali e resti archeologici.
La denominazione risale al XIV secolo quando molti abitanti di Roma, per sfuggire alle difficoltà economiche e politiche durante il periodo della cattività avignonese, si rifugiarono nei castelli delle famiglie feudali romane dei Savelli (Albano e Castel Savello, Ariccia, Castel Gandolfo, Rocca Priora), degli Annibaldi (Molara, Monte Compatri, Rocca di Papa), degli Orsini (Marino) e dei Colonna (Monte Porzio Catone, Nemi, Colonna, Genzano e Civita Lavinia).
Oggi con i suoi 9500 ettari di territorio protetto, ospita numerose specie animali, come tassi, martore, falchi pellegrini, istrici , e soprattutto il lupo, che ricopre un ruolo fondamentale in questo ecosistema.
Fra i 15 comuni facenti parte dei Castelli Romani, 6 spiccano in particolar modo per la loro fama e reputazione, a cominciare da Lanuvio, che sorge nei pressi di Velletri, Genzano, che si estende su un pendio esterno del cratere del lago di Nemi, Ariccia, tesoro artistico e culinario dei castelli, Albano Laziale, che si apre sull’omonimo lago, Castel Gandolfo, meta di villeggiatura di papi, cardinali e prelati della curia romana, e per finire Frascati, forse quello reso più noto dalle ville costruite dalla nobiltà papale fin dal XVI secolo e destinate alla rappresentanza e al soggiorno estive.
Visitate i nostri siti per soggiornare a Roma, e potervi così godere una piacevole gita fuori porta nei castelli romani! Prenotate una camera al prezzo più vantaggioso!
0 notes