“Come se io bruciassi. Come luce frontale. Come ghiaccio traditore. Come mondo di polvere. Come sbucciata. Come goccia di sangue sul palmo. Come spina. Mi tocchi. Mi sbirci. Non stringi. Non tieni. Sfiori. Tremi. Lasci.”
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Ti amo
come una frase inutile
che scappa fuori
maldestra
e fa un’aria nuova
aria di mani
intorno alla vita
aria di ballo.
Ti presento alla notte
come un custode assoluto
una promessa grandiosa
che colma ogni buco
ogni fessura tutta la perdita.
Ti porto con me
in questo tempo spinato
e le ore pulsano
come vene che scombinano
il senno del tempo
e fanno subito,
in piena notte,
incontro,
mani
che stringono mani
una festa
di pomodori sulla tavola.
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Ci provo a portarti in me,
nel mio pericolo,
nella mia impresa di insensata emergenza.
Vedi, tutto può crollare,
qui. Le facce come le case,
sono cinema, sono cenere.
Ma ti tengo stretta come polvere con cielo,
consegno le nostre due
trasparenze all’aria calda
del dopo terremoto,
alle macerie che fumano quiete,
alla quiete di quando hai perso,
tutto. Sei chicco d’uva
di vigna grande,
sorriso
che abbandona adagio adagio,
ti tengo
sul palmo della mano
con delicata forza,
ti sostengo fino al cielo,
fino a casa.
Chandra Livia Candiani
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Chandra Livia Candiani, "La bambina pugile"
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Chandra Livia Candiani, La bambina pugile ovvero La precisione dell’amore.
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«L’universo non ha un centro,
ma per abbracciarsi si fa cosí:
ci si avvicina lentamente
eppure senza motivo apparente,
poi allargando le braccia,
si mostra il disarmo delle ali,
e infine si svanisce,
insieme,
nello spazio di carità
tra te
e l’altro».
Chandra Livia Candiani (Milano, 1952),
La bambina pugile ovvero
La precisione dell’amore (Einaudi, 2014)
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Io accarezzo il silenzio. Il silenzio – che mi spedisci – tu.
La prontezza della tua assenza
la assaporo –
la mancanza –
qui
nel pieno del petto
vuoto,
la sorseggio
come un vino difficile,
te la dono
come una mano grande
aperta
sotto la pioggia.
Chandra Livia Candiani, da La bambina pugile ovvero La precisione dell’amore
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TOKYO MEW MEW REWATCH - EP 33 (FBI OPEN UP!)
ORAORAORAORA!!!!!!
Ancora con la storia dell'identità che forse è segreta, forse no, sì, boh, forse, mia nonna. Questo arriva dal nulla, fa fuori un chimero a mani nude (cosa che apre una quantità di buchi di trama che fa spavento, ma tale è la logica filler) e queste qui sono solo vagamente confuse?
Reaction gallery:
Costui, a cui dò minimo minimo diciotto anni, annuncia felice e gaudente che il padre degenere di una bambina delle elementari gliel'ha praticamente venduta per aggiungere la beffa al danno di averla piantata da sola a badare ai fratellini.
Una reazione normale, grazie ragazze.
Un sacrosanto dito medio.
Comunque Yuebin che non ha intenzione di sposare subito Purin e si accontenta di 'ufficializzare' il fidanzamento è un bello scarto per evitare le accuse di pedofilia.
- Per ora me ne vado, ma continuerò a tornare finché non mi dirai di sì.
Dov'è la pula quando serve?
I siparietti che seguono, se questo anime non fosse molto, molto sopra le righe, sarebbero degni di un film horror: sto qua che si infila in casa sua, va a prendere la sorellina all'asilo senza che la maestra dica niente, fa il lavoro al Caffè in vece sua senza che Ryou o Keiichiro sbattano fuori l'intruso ... un incubo per la povera Purin.
Per di più tutte le altre Mew Mew non capiscono come possa rifiutare un tipo così 'affascinante'. Marò.
Comunque salta fuori che il geniaccio non sa tenere a bada cinque bambini indiavolati e nel caos il prezioso ricordo che Purin aveva di sua madre viene distrutto. Ovviamente la bambina va in bestia, rifiuta di combattere ed è pure trattata come capricciosa dalle altre.
Questo episodio sta facendo cose strane alla mia percezione sensoriale, mi è venuto un colpo quando ho sentito annunciare 'il campionato mondiale dei pe ...' (si massimi).
-Quel mostro gigante è spaventoso!
Credo che i furry direbbero altrimenti. E magari non solo loro.
- Buffone!
- Che pagliaccio!
Fatemi capire, sceneggiatori, dovremmo dissentire da Taruto qui?
Comunque finisce tutto in caciara, il segnale di Mew Aqua era un falso, gli alieni se ne vanno e Yuebin torna a quel al suo paese promettendo di diventare più forte per proteggere Purin. Tanto per allora lei si sarà già messa con Taruto.
Probabilmente l'episodio filler più debole e fastidioso di quelli che ho visto finora. Ribadisco: se non fosse filler sarebbe un horror, Purin viene lasciata completamente da sola a gestire una situazione che la fa stare chiaramente male, e le altre non muovono un dito per aiutarla, anzi la criticano pure.
Per i buchi di trama pace e amen, è quello che ci si può aspettare da un episodio così, ma l'amicizia profonda che lega queste ragazze è parte del cuore di Tokyo Mew Mew, e il più delle volte è un elemento che non viene messo da parte neppure nei filler, anzi, ne abbiamo alcuni il cui punto è proprio approfondire il legame tra loro. Qui invece le ragazze si comportano come vere stronze verso la povera Purin dal primo all'ultimo momento, senza nessun motivo se non pigrizia degli sceneggiatori nel trattare questa storia autoconclusiva.
L'unico aspetto positivo è il rifarsi gli occhi con il chimero pugile.
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Libri preferiti?
Faccio davvero fatica a rispondere a questa domanda perché effettivamente non ne ho. Quelli che sicuramente rileggerei mille volte sono:
Klara Milič di Turgenev, L’uomo che ride di Victor Hugo, L’insostenibile leggerezza dell’essere di Kundera,
Quelli che mi hanno aiutata di più sono :
Le mani della madre; Elogio del fallimento (Conversazioni su anoressie e disagio della giovinezza) di Massimo Recalcati
Le poesie :
Rimas di Becquer, La bambina pugile ovvero La precisione dell'amore di Chandra Livia Candiani, A cosa serve la poesia di Giuseppe Semeraro, Oltre le pietre il tempo di Pietro Saglimbeni
Mi sento in colpa perché ne avrei citati altri mille
Non so scegliere queste cose
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Tu tienimi
e io mi trasformerò in meraviglia,
tra le tue mani,
al caldo,
quel caldo che di notte
fa crescere il grano.
Porta
il corpo amato,
come vita segreta –
preservata –
sotto lo spesso ghiaccio
della memoria.
Tu tienimi
come guscio di noce
nel pugno
fessura tra i mondi.
C’è silenzio tra te e me
c’è perla.
Ti tengo.
Chandra Candiani - 'La bambina pugile.'
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Al mio angelo spuntano le foglie
in momenti impensati,
è spesso ubriaco
per farsi scolaro del senso fluttuante,
e al posto dei sensi di colpa
ha molliche di pane,
integrale,
le semina un po’ ovunque
poi non sa piú
se sono tracce da seguire
o cibo per volatili ingenui.
Vola soprattutto in città
verso le periferie, impara
come abita la gente,
sta seduto sui fili della luce
e pensa a me. Ha pantaloni
di flanella bianca da tennista
anni Trenta e una faccia consumata
da angelo di chi sta nei guai.
Scarpe molto impolverate, fa chilometri
per non perdermi nei bassifondi
della notte. Non dà mai consigli
non salva e non protegge,
nei momenti d’intensa disperazione
occupa tutto il letto
e mi fa cuccia
universale
con le ali.
(Chandra Livia Candiani - "La bambina pugile ovvero la precisione dell’amore")
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Imane Khelif risponde a haters, Meloni e don Patriciello: “Basta bullismo”. Il padre: “Mia figlia è sempre stata donna” Un messaggio rivolto a tutti gli haters, a tutti quei politici, a partire da Meloni, populisti e sovranisti (e anche ai preti, vedi don Maurizio Patriciello) che hanno cavalcato una vicenda surreale. “Basta col bullismo“. Queste le parole di Imane Khelif, la pugile algerina finita suo malgrado al centro del caso più eclatante e imbarazzante delle Olimpiadi di Parigi 2024, quello relativo al ritiro dell’atleta italiana Angela Carini dopo appena 46 secondi di combattimento perché la collega iperandrogina della categoria 66kg “colpiva troppo forte”. Le parole di Imane Khelif “Basta col bullismo, ha conseguenze devastanti: può distruggere le persone” è l’appello di Imane attraverso l’emittente televisiva Sntv. “La mia famiglia a casa è preoccupata, in Algeria” ha sottolineato la pugile che è in semifinale nella sua categoria e, di conseguenza, già certa della medaglia di bronzo. La 25enne algerina dichiara: “Invio un messaggio a tutte le persone del mondo per sostenere i principi olimpici e la Carta olimpica, per astenersi dal bullismo su tutti gli atleti, perché questo ha effetti enormi” perché “il bullismo può distruggere le persone, può uccidere i pensieri, lo spirito e la mente delle persone. Può dividere le persone. E per questo motivo, chiedo loro di astenersi”. Khelif ha poi espresso gratitudine al Comitato olimpico internazionale e al suo presidente, Thomas Bach, per averla sostenuta risolutamente mentre l’ex organo di governo del pugilato olimpico bandito (Iba) alimentava un putiferio intorno alla sua partecipazione a Parigi, offrendo 100mila euro all’italiana Carini (soldi rifiutati). Il papà di Imane: “Mia figlia è sempre stata donna, Carini perso perché è debole” Il papà di Imane, Omar Khelif, intervistato da Agence France Presse, è arrivato addirittura a dover mostrare i documenti della bambina e le foto per dimostrare che la sua Imane è sempre stata una donna. La famiglia della 25enne viveva in un villaggio rurale di Tiaret, cittadina che si trova a 300 chilometri dalla capitale Algeri. “Mia figlia è una ragazza, è cresciuta da ragazzina, è una ragazza forte e coraggiosa. Le è stato insegnato ad avere una forte volontà, nel lavoro e nella formazione. Fin da piccola la sua passione è sempre stata lo sport”. E se ha battuto Carini in 46 secondi è solo perché “più forte e l’altra era debole“. Il genitore racconta i sacrifici fatti dalla figlia per allenarsi e contestualmente procurarsi i soldi per il costo del biglietto dell’autobus “vendendo rottami metallici da riciclare”. “Imane è un esempio di donna algerina. È una delle eroine dell’Algeria. Se Dio vuole, ci onorerà con una medaglia d’oro e innalzerà la bandiera nazionale a Parigi. Questo è stato il nostro unico obiettivo fin dall’inizio”. L’appello di don Patriciello contro la donna “trans” Parole che arrivano dopo lo sciacallaggio politico dei giorni scorsi e, addirittura, l’appello lanciato da un sacerdote che vive sotto scorta perché minacciato dalla camorra. Don Maurizio Patriciello, vicinissimo alla premier Meloni, la scorsa settimana ha consigliato alla sua Angela (che vive tra Caivano e Afragola, territori dopo opera il parroco) di non salire sul ring, lanciando addirittura un appello per salvarla “dalla pugile trans: è nata uomo, è più forte di lei, la massacrerà”. Parole deliranti le sue.
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Tempi nervosi
Viviamo in tempi nervosi. Viviamo in tempi dove un argomento sembra cambiare in un attimo. Se vi dicessi che il vostro trisavolo era uno stupratore? Direste che " Era il mio trisavolo" oppure " Ma come ti permetti! " Eppure un secolo fa l amore la gente povera non se lo poteva permettere. E non esisteva nemmeno il concetto di stupro in alcuni casi, quello era considerato un dovere, perché si era in " Prestito " Al padrone di casa come un oggetto, e i figli procreati erano prole, ossia capitale di investimento, proprietà della famiglia. Dunque oggetti.
Ci preoccupiamo tanto di un personaggio storico mentre il cadavere di una bambina ci viene restituito dalle acque con il pigiamino addosso. Possiamo fare per persone come lei. Ma allora perché non fare?
Perché è facile. Ho provveduto ad eliminare dal mio feed tutti coloro che gridavano al complotto e alla cospirazione durante la quarantena. Le stesse persone che, per dirla con le parole di pulp fiction " Se dovevi spaccare ce l avevi già fatta, e invece sei rimasto li, a fare il pugile in incontri truccati"
È facile agire d istinto. Ed è soddisfacente.
Il mondo è ciò che è. I problemi complessi sono complessi e il nostro cervello è fatto per reagire in due modi: scappare o attaccare. La gestione di questi due impulsi, intesa come distacco genera la terza via: la comprensione.
Se il nostro cervello riesce a gestire 3 info e ne servono 21 o 200 per gestire un argomento serviranno 7 o 200/3 per comprenderlo.
Il che significa che ad ogni pezzo del problema servirà un nuovo input a non cedere al meccanismo di attacco e fuga.
Come dice Zerocalcare gli unici ad arricchirsi in sto periodo sono i rivenditori di capri espiatori. X contro Y, figli dell attacco, chi non parla è fuga.
Come fare diversamente? Allenandosi.
Allenandosi a non stare bene. Doccia fredda, astinenza, stoicismo. Oppure essere cinici e realistici.
Citando un tipo che medita che citava un altro tipo: cosa hai perso dalla meditazione?
" Tempo, paura e ansia "
A quel punto la visione degli argomenti cambia
Grazie di aver letto
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Certe mattine
al risveglio
c’è una bambina pugile
nello specchio,
i segni della lotta
sotto gli occhi
e agli angoli della bocca,
la ferocia della ferita
nello sguardo.
Ha lottato tutta la notte
con la notte,
un peso piuma
e un trasparente gigante
un macigno scagliato
verso l’alto
e un filo d’erba impassibile
che lo aspetta
a pugni alzati:
come sono soli gli adulti.
Chandra Livia Candiani, “La bambina pugile, ovvero la precisione dell’amore” (2014, Einaudi).
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La bambina pugile, Chandra Livia Candiani
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Morirò di coincidenze
e seducenti congetture.
La_Pugile
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