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#baruffa
giodelaurentiis · 2 years
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Gifts that matter! (Day 7) Only at Le Firme Italian Designer Menswear store! Pure cotton mini windowpane, button down check shirt and Valentino Marini Baruffa pure marino wool sweater. Brown marino socks and black Victor Pascucci suede shoes. Silk Tie neat pattern. All Made in Italy🇮🇹 #gifts #Christmas #finestnaturalfabrics #menswear #objectsofdesire #shirt #sweater #tie #silk #wool #shoes #premiumquality #valentino #baruffa #marino #victorpascucci #socks #richmondhill #markham #toronto #gta #mensfashion #menwithclass #luxury #madeinitaly #ootd #privatelabel #christmasgifts (at Le Firme) https://www.instagram.com/p/ClyQUWegnEI/?igshid=NGJjMDIxMWI=
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teenagedirtstache · 3 months
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Lana secca ritorta blu marina, scollo a barchetta, lavorazione a coste inglesi, la nicky idrorepellente, Del Grifo in filato Zegna Baruffa.
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nicolaradano · 4 months
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Introducing our latest collection of short sleeve #Crochet polo shirts by NR - NAPOLI.
Inspired by the timeless elegance of the Italian Dolce Vita, these polos blend style and comfort effortlessly. Available in open collar and 3-button placket styles, crafted from premium Italian cotton by Zegna Baruffa, and in four colors: Blue, Green, Brown, and Natural Rope.
Perfect for any summer occasion, shop now: www.nicolaradano.com
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worldofbaltzar · 2 years
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THE BRENTA JACKET
The camel beige zegna baruffa wool Brenta jacket from Maurizio Baldassari is the perfect addition to any wardrobe. Made from high-quality Zegna Baruffa wool, this jacket exudes luxury and style. The camel beige color is both classic and versatile, making it easy to pair with a wide range of outfits. The jacket features a classic fit and is fully lined for added comfort and warmth. The attention to detail is evident in the jacket's fine stitching, notch lapel, and three-button closure, adding a touch of sophistication to the overall design. 
Wear this jacket with dress pants and dress shoes for a formal occasion or dress it down with jeans and sneakers for a more casual look. No matter how you wear it, the Brenta Jacket is sure to elevate your style and make you stand out from the crowd. Shop now on Baltzar.com and experience the ultimate in fine menswear.
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gcorvetti · 7 months
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Domenica di pioggia.
Ieri era umido, molto umido, oggi infatti piove, da noi si chiama 'assuppa viddanu', ovvero quel tipo di pioggia non tanto forte ma continua in modo che il villano si inzuppa, penso si riferisca a periodi dove in Sicilia vigeva la coltivazione dei campi. Fortuna che l'umano non è solubile in acqua (inteso come umanità), ma da un pò fastidio.
Non ho molto da fare oggi, un pò di spesa, dare una sistemata generale che poi stasera viene mia sorella con le ragazze e il compagno, così per una cena familiare intima, anche perché il resto dei parenti hanno fatto un pò baruffa sulla chat comune perché non sanno decidere un giorno per andare in pizzeria, eh la famigghia, mai andati d'accordo, beh di sicuro si organizzeranno quando viene mia figlia, che almeno lei ha una data di partenza, perché mi sa che non avendone una per me fanno dei calcoli diversi "Tanto sta qua per un pò, quando troviamo il giorno andiamo", senza fretta. Volevo levarmi sto dente dei parenti serpenti, ma dovrò aspettare un pò.
Ieri mi ha video chiamato mio cugino, stavo facendo la mousse al cioccolato, era da un amico di vecchia data, parentesi...Spock mi ha fatto notare la prima sera che loro stanno assieme da almeno 30 anni, mio cugino e i suoi amici, e che sta cosa un pò lo disturba perché lui non riuscirebbe a tenere un'amicizia così a lungo in quelle modalità, considerando che loro si vedono e si sentono giornalmente come fidanzati (sono circa una decina quelli intimi). Gli ho fatto notare che la nostra amicizia è così, ci sentiamo ogni giorno e cose che fanno più o meno anche loro, niente resta dell'idea che è diverso, sarà ma a me non sembra che cambia se invece di 10 amici uno ne ha uno solo, no? Chiusa parentesi...
Comunque mio cugino mi invitava ad andare, di sicuro ha capito la situazione e vorrebbe farmi passare momenti spensierati, ma onestamente preferisco un pò andare con calma, ho notato che non sono molto socievole, nel senso che non mi interessa parlare di cazzate con persone che non conosco, questo è capitato in queste due settimane, oppure raccontare le solite cose sull'Estonia e com'è la vita la che mi sono stufato, è vero che quelle persone le conosco anche io da anni, visto che frequentano mio cugino da una vita, ma non ho quella confidenza che hanno loro. Poi c'è da dire che loro sono tutti con moglie o fidanzata, mi sento un pò un pesce fuor d'acqua va.
Va bè, sto viaggio non è proprio come lo disegnava l'agenzia Spock&Co 😂, già, ma non tutte le ciambelle riescono col buco, ma allegher allegher che il buis del cul l'èà negher 😂
Sentite qua.
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fashionbooksmilano · 2 years
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Lattuada Il segno elegante
Art direction Roberto Da Pozzo  Grafica Ciro Toscano Immagini Stefano Fiorio
con la collaborazione della Regione Lombardia e della Camera Nazionale della Moda Italiana
Catalogo della mostra "Alberto Lattuada - Il segno elegante", Fondazione Catella, Milano 2008
euro 110,00
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Stilista italiano nato a Caronno Pertusella (Varese). Lo hanno definito "uomo di stile"; le cronache lo fanno nascere professionalmente nel 1955 con i disegni per il quotidiano Women's Wear Daily, anche se già da qualche anno collaborava con Mamme e Bimbi di Silvana Bernasconi. Ha lavorato per numerosi periodici femminili (fra i quali Novità, Bellezza, Annabella e Marie Claire) Linea Italiana e Linea Uomo e per lungo tempo ha dedicato la sua attività pure all'I.W.S. (Segretariato Internazionale della Lana). Conosciuto per il suo spirito ironico, le battute corrosive e feroci, schivo e introverso pur dichiarandosi timido, è noto per le collezioni di abiti, maglieria, pellicceria, calzature e linee sportive d'avanguardia ("Ciò che preferisco è lo sport ad altissimo livello. E ritengo d'essere stato uno dei primi a imporre questo tipo di abbigliamento anche per sera"). Dal '73 al '90 ha creato album e colori per Pitti Filati e per la filatura Avia (poi per Zegna-Baruffa). Sempre fedele al suo personaggio e al suo stile, ha tutt'ora una mano felice e up-to-date. Ha insegnato per dodici anni al Polimoda di Firenze. Nel luglio 2003 alla Galleria del Costume di Palazzo Pitti, venne inaugurata "Alberto Lattuada: un maestro al Polimoda" articolata con termini dal "rural country western" alla "Manhattan Blues" alle deliziose "Victorian eccentrics". Un grande successo a sottolineare la straordinaria carriera dell'illustratore-stilista, protagonista di 50 anni di moda italiana. Di Alberto Lattuada è ben riconoscibile il tratto incisivo, il segno pittorico assolutamente originale, lo stile colto e raffinato con cui ha raccontato con sottile ironia e appasionato interesse il nascere e l'evolversi della moda italiana. Nel febbraio 2008 alla Fondazione Catella di Milano viene realizzata la mostra antologica "Alberto Lattuada - Il segno elegante".
13/10/22
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siciliatv · 2 months
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Favara. Lite per strada, spunta una pistola e parte un colpo: chiuse le indagini per 5 persone
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Favara. Lite per strada, spunta una pistola e parte un colpo: chiuse le indagini per 5 persone Uno degli esagitati, nel bel mezzo della baruffa, ha estratto una pistola ed è partito un colpo.... #SiciliaTV #SiciliaTvNotiziario Read the full article
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piccolopeccato · 4 months
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Si anneri' così tanto che alla fine tuonò. Ma la fine non era e allora bufera. Il vento baruffa, spinge e sposta e le spighe si piegano, si coricano, ma il riposo è interrotto dal passero che solitario non è, e il nascondiglio più non c'è, spicca il volo per vedere dopo il sole che c'è.
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jacopocioni · 6 months
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Il Brindellone e lo scoppio del carro: la storia dal Trecento ai giorni nostri
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Nel Medioevo il “Carro di San Giovanni” è un modesto carretto su cui viene trasportato un cero durante il corteo da piazza della Signoria al Battistero nel giorno della festa del patrono cittadino, San Giovanni Battista, il 24 giugno. Con gli anni il "Carro di San Giovanni" diventa una torre alta 10 metri, con una base di 3 e una lunghezza di 4 metri, suddivisa in quattro ordini, con nicchie per ospitare fanciulli e, in cima, un uomo rivestito di pelli che impersona lo stesso santo. Si tratta in genere di un pover'uomo che viene, per questo scomodo servizio, ricompensato con 10 lire dall'Arte dei Mercatanti. Dall'alto della sua postazione l'uomo mangia, beve e soprattutto distribuisce dolci, confetti e monetine al popolo, suscitando una vera baruffa intorno al Carro: l'arguzia dei fiorentini lo ribattezzerà "brindellone", vocabolo con cui si indica un uomo alto, grosso, dinoccolato, di movenze sgarbate e malvestito. Anche se questo tipo di carro cadrà in disuso nel Settecento, il nome di "Brindellone" arriverà fino ai nostri giorni passando però ad indicare tutta la complessa macchina che il giorno di Pasqua (e non più il 24 giugno) prende fuoco nella piazza fra il Battistero e il Duomo liberando le colombe che hanno preso il posto dell'uomo travestito da San Giovanni. Le scintille provocate dalla silice delle pietre focaie regalate a Pazzino de’ Pazzi davano fuoco al razzo a forma di colomba che partiva dall'interno del Duomo e arrivava al Carro dandogli fuoco e accendendo altri mortaretti e girandole. Se tutto andava bene i contadini ne traevano auspicio per un anno di buon raccolto.
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Lo Scoppio del Carro è una delle tradizioni più amate e antiche della città, che risale alla fine del Trecento, quando il “fuoco santo”, simbolo di purificazione, era portato in processione per Firenze sopra un carro. Questa tradizione affonda le radici all’epoca della prima crociata, quando Pazzino de’ Pazzi, di ritorno da Gerusalemme, portò con sé tre pietre provenienti dal Santo Sepolcro; quelle stesse pietre che per centinaia di anni hanno acceso il fuoco del carro. Nel 1097, al comando di Goffredo di Buglione, Duca della bassa Lorena, i crociati, il cui nome derivò dalla croce rossa cucita sulla spalla destra della tunica bianca che ricopriva l’armatura, partirono per la Palestina e nell’estate del 1099 posero l’assedio alla città di Gerusalemme che espugnarono il 15 luglio. Secondo la tradizione fu il fiorentino Pazzino de' Pazzi a salire per primo sulle mura della città santa dove pose l’insegna bianca e vermiglia. Per questo atto di valore, Goffredo di Buglione gli donò tre schegge del Santo Sepolcro. Rientrato a Firenze il 16 luglio 1101, il valoroso capitano fu festeggiatissimo ed accolto con solenni onori.
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Le tre pietre rimasero inizialmente conservate nel Palazzo dei Pazzi e quindi consegnate alla Chiesa di Santa Maria Sopra a Porta in Mercato Nuovo, poi ampliata e rinominata come chiesa di San Biagio fino a quando, nel 1785, questa fu soppressa. Dal 27 maggio di quell’anno le sacre reliquie vennero definitivamente trasferite nella vicina Chiesa di Santi Apostoli dove tuttora sono gelosamente conservate. Gli storici ci hanno tramandato che, dopo la liberazione di Gerusalemme, nel giorno del Sabato Santo, i crociati si radunarono nella Chiesa della Resurrezione e, in devota preghiera, consegnarono a tutti il fuoco benedetto come simbolo di purificazione. A questa cerimonia risale l'usanza pasquale di distribuire il fuoco santo al popolo fiorentino. Difatti, dopo il ritorno di Pazzino, ogni Sabato Santo, i giovani di tutte le famiglie usavano recarsi nella cattedrale dove, al fuoco benedetto che ardeva, accendevano rispettivamente una fecellina (piccola torcia) per poi andare, in processione cantando laudi, per la città a portare la fiamma purificatrice in ogni focolare domestico. Il fuoco santo veniva acceso proprio con le scintille sprigionate dallo sfregamento delle tre schegge di pietra del Santo Sepolcro. Secondo versioni meno romantiche della storia, la famiglia dei Pazzi avrebbe ottenuto dalla Repubblica il diritto ad accendere per prima il fuoco santo grazie a qualche personaggio particolarmente robusto e persuasivo… Comunque sia andata, per molti secoli la famiglia si occupò del carro e dei suoi addobbi, ed era addirittura previsto un omaggio davanti alle loro case, al Canto dei Pazzi, all’angolo di via del Proconsolo. Con l'andar del tempo lo svolgimento della festa divenne sempre più articolato per cui venne introdotto l’uso di trasportare il fuoco santo con un carro dove, su un tripode, ardevano i carboni infuocati. Non si conosce quando, in sostituzione del tripode, si usarono i fuochi artificiali per lo "scoppio del carro", ma si ritiene che ciò risalga alla fine del trecento.
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Oggi la processione è gestita dai discendenti degli antichi crociati, ovvero dai Cavalieri dell'Ordine Equestre del Santo Sepolcro di Gerusalemme, i quali accendono e, scortati dal Corteo Storico della Repubblica Fiorentina, consegnano all'Arcivescovo di Firenze il fuoco sacro, originato dalle pietre del Santo Sepolcro, partendo da piazza del Limbo e giungendo con solenne processione in Piazza del Duomo la sera del Sabato Santo.
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La domenica di Pasqua il corteo parte dal piazzale di Porta al Prato intorno alle 8 di mattina, perché è proprio qui che il carro, chiamato Brindellone, viene parcheggiato per 364 giorni. Un alto portone in legno (ricavato da una vecchia stradella d’ingresso al giardino Corsini) si maschera tra le facciate dei palazzi e custodisce l’unico esemplare sopravvissuto dei carri e carrocci usati in antico per battaglie e processioni: ha la forma di una torre mozza come quelle usate per assedi e battaglie nel Medioevo.
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Il carro ha una base di 3 metri per 3,50 ed è alto circa 9 metri, che diventano 12 con la girandola. Il carro che vediamo oggi ha al suo interno varie targhe commemorative che indicano i restauri e le riparazioni più significative (1622, 1629, 1764 e 1924). Si suppone che abbia circa tre secoli. La mattina di Pasqua vengono attaccati al carro quattro buoi ben addobbati per l’evento e appositamente allenati! Un corteo di circa 500 figuranti in costume accompagna il carro (il percorso: da Via il Prato, Borgo Ognissanti, Piazza Goldoni, Via della Vigna Nuova, Via Strozzi, Piazza della Repubblica, via Roma con arrivo in Piazza San Giovanni). In piazza Repubblica si esibiscono gli sbandieratori e si ricongiunge il corteo “delle autorità”, per arrivare poi in Piazza del Duomo.
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Il Carro, ben fornito di fuochi d’artificio, quando arriva davanti alla cattedrale si ferma e aspetta l’inizio della messa. Prima dello scoppio vero e proprio vengono sorteggiate le partite del Calcio Storico.
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Più o meno verso le 11 dall’altare della Cattedrale, mentre all’interno della chiesa si canta il “Gloria”, l’arcivescovo accende con il fuoco sacro un razzo a forma di colomba (chiamato appunto “la Colombina”, che simbolizza lo Spirito Santo). Questa vola fuori dalla chiesa percorrendo un filo d’acciaio di 90 metri in circa 10 secondi e va a colpire il Carro nella piazza, accendendo i primi fuochi d’artificio e dando il via alla spettacolare manifestazione di fuochi d’artificio che incontrano gli applausi di tutto il pubblico: gli ultimi fuochi fanno aprire tre bandiere sulla sommità del carro e concludono la festa. Se il rituale procede regolarmente e tutti i fuochi d’artificio esplodono, allora si prospetta un raccolto ricco e florido e buona fortuna per la città e per i suoi cittadini. L’ultima volta che la colombina non riuscì a completare il suo percorso fu nel 1966, quando ci fu l’alluvione. In epoca più recente, a causa dell’epidemia di Mucca pazza, il carro è stato portato in piazza del Duomo con un trattore, ma la colombina ha spiccato ugualmente il volo.
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cerentari · 11 months
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Genialate: c'è sempre baruffa in tutto l'orbe
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Lucca, no all'intitolazione di una via a Pertini: insorge il Centrosinistra
Baruffa in Aula tra il consigliere Pd Raspini e l’assessore ex Casapound Barsantisource
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beaconhillsrunway · 1 year
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Tyler Hoechlin as Clark Kent in season 3 of Superman & Lois wearing MAURIZIO BALDASSARI Moss Green Zegna Baruffa Wool Brenta Jacket
https://baltzar.com/products/maurizio-baldassari/moss-green-zegna-baruffa-wool-brenta-jacket/
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amygoldman90 · 1 year
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Paper Mario: The Origami King (Parte 12 Isola Quadri + Isola Baruffa) [HD]
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infosannio · 1 year
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Sull'abuso d'ufficio la maggioranza va in tilt sotto gli occhi di Nordio
In commissione Giustizia, Forza Italia propone l’abrogazione del reato. Un messaggio ostile al Guardasigilli, che ordina di fermare i lavori (VALERIO VALENTINI – ilfoglio.it) – Baruffa a destra in commissione Giustizia, sotto gli occhi del ministro della Giustizia. La maggioranza che si spacca, il Guardasigilli che sbuffa, tutto a distanza di una manciata di rampe di scale. In…
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cristianasworld · 1 year
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Se vedete un Cristo biondo con gli occhi chiari e un filo di barba è una truffa baruffa, la vita si prende gioco di voi. Lo dico anche perché mi sono arrivate mail di richiesta di aiuto ma io ho un biondo 8 non cenere 9, 9.1 o 10 e lode
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kritere · 2 years
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Coritiba-Paranaense diventa un inferno: calci, pugni e caccia all’uomo nella maxi rissa in campo
DIRETTA TV 10 Febbraio 2023 Un quarto d’ora di follia, tanto è durata la baruffa che ha coinvolto giocatori in campo e quelli dalle panchine. Un tifoso ha fatto invasione e aggredito un giocatore. Alla conclusione del match il direttore di gara ha espulso 9 calciatori. 1 CONDIVISIONI Un momento della maxi rissa che s’è scatenata tra calciatori del Coritiba e dell’Atletico Paranaense. Nove…
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