Tumgik
#c'è troppo cazzo in questo post
der-papero · 2 years
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Da quando Internet è diventato uno strumento di massa (ovvero l'origine di tutti i nostri mali moderni), ogni giorno qualcuno si alza e si inventa un nuovo modo di comunicare, e fin qua non ci sarebbe neppure nulla di sbagliato, se non fosse che poi si inizia ad imporlo, perché se non lo fai sei un <inserire aggettivo riprovevole a caso>, e questa è una roba trasversale alle lingue, alle culture e alle mode del momento.
Adesso è il turno del mio collega, che da una settimana a questa parte, anziché dire "buongiorno" nella sua lingua o nelle lingue umane conosciute, come ha sempre fatto in due anni a questa parte, se ne esce con "socially appropriate greeting" (ovviamente, ça va sans dire, è quello del team che non combina mai un cazzo, quindi ha tempo da perdere su queste robe), e ci scommetto quello che volete che farà bordello al prossimo meeting del team perché dire "Morgen", "Buongiorno" o "Good morning" è offensivo verso sa-il-cazzo-chi-o-cosa.
Ma niente paura, ho già il rimedio.
Stamattina, per altri cazzi (parola non usata a caso), cercavo "cazzo" sul dizionario tedesco, per dire, per altri cazzi, "non capisci un cazzo", e ho trovato l'espressione tedesca di "sono cazzi amari", ovvero
die Kacke ist am Dampfen
la cui traduzione letterale è
la cacca è al vapore
ed è diventata la mia nuova frase preferita, che userò anche come risposta a tutti quelli che iniziano una conversazione con "socially appropriate greeting".
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yomersapiens · 4 months
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La pizzeria è gremita e i tavoli sono occupati da precoci coppiette giunte ben prima dell'ora più consona alla cena, forse per finire velocemente e correre in casa ad accoppiarsi. O forse perché vivo a Vienna e qua cenano quando i comuni mortali normalmente fanno merenda. Inutile che sfotto, se sono entrato in pizzeria a quest'ora è perché pure io sto morendo di fame. Conosco la capo sala, ha letto il mio libro e dato che mi saluta ancora devo dedurre che non le ha fatto schifo. Le chiedo se posso mettermi al bancone, sono da solo, fuori fa freddo e ho fame, che mi basta una margherita e me ne vado. Annuisce e i suoi occhi si fanno compassionevoli. Non faccio in tempo a sedermi che il ragazzo al bancone, notando la mia condizone solitaria, mi porge una birra che non avevo ordinato. Mi sorprendo e dico che ci deve essere stato un errore, che ancora non ho chiesto nulla. Mi risponde che fa lui, posso stare tranquillo. Io desideravo una coca-cola e ora mi tocca bere una birra offerta accidenti. C'è una seggiola di fianco a me con una giacca poggiata, la proprietaria mi chiede se desidero che la sposti, le dico che non serve, tanto non arriva nessuno. Mi sorride e torna a limonare con un barbuto uomo di quasi due metri. Più passa il tempo più gli alti mi stanno sul cazzo e vorrei segargli le gambe mentre dormono. Poi mi ricordo di essere sopra la media in Italia (e anche in Sud America) e torno a concentrarmi sulla sala. Ci sono davvero solo coppie, uscite per festeggiare la ricorrenza amorosa. Noto con piacere un cospicuo numero di tavoli occupati da persone dello stesso sesso che si tengono per mano. Sorrido per loro. Che belli che siete, godetevi questo momento, vi lascerete anche voi, non temete. Il volume della musica è troppo alto, decido di mettere le cuffiette e ascoltare qualcosa di diverso, un concerto per orchestra a tema videogiochi giapponesi, tanto sono da solo, non devo interloquire con nessuno. Mentre divoro la mia margherita penso a San Valentino. Al fatto che come festa non serva a molto, a meno che tu non abbia 16 anni e bisogno di un pretesto per scopare. Ma è utile per chi come me la vede come un post-it, messo per ricordardati di essere grato a chi ti vuole bene. Anche se non te lo meriti perché fai schifo come essere umano. Anche se dovresti ricordartelo ogni giorno ma tra una cosa e l'altra ti passa per la testa e allora eccoti una data. Una volta all'anno, fai sto sforzo e scrivi a chi ti vuole bene, scrivi quanto ti ritieni fortunato ad avere qualcuno che ti sopporta. Servono a questo le feste. Natale per ricordarti di ringraziare la famiglia. Il compleanno per ricordarti dell'esistenza di qualcuno. L'onomastico per ricordarti pure come si chiama. Ferragosto per ricordarti che l'estate sta finendo. Pasqua boh, non lo so, per ricordarti che è possibile uccidere una divinità forse. Finisco la pizza e mi arriva un'altra birra che ancora non ho ordinato. Mi giro in sala per capire a chi ho fatto pena stavolta. Nessuno mi guarda. La finisco contro la mia volontà e mi dirigo a pagare il conto. Mi viene detto dalla capo sala che oramai faccio parte della famiglia, che posso considerarmi un cugino acquisito e che quindi mi basta darle la metà della metà di quello che avrei dovuto dare. Quanto adoro fare pena. È il mio superpotere. Birra gratis, pizza scontata e posso andare a letto con la pancia piena. Una coppia mi avrà notato e ora sarà nata una discussione, prima di fare l'amore. "Tesoro, voglio adottare un triste italiano solitario, hai visto quanto era carino mentre mangiava la sua pizza, starebbe così bene con il nostro arredamento". Qualcun altro avrà girato un video che diventerà virale su tiktok e dove magari vengo insultato. Poco mi interessa. Torno a casa dal mio gatto, gli dico che lo amo e che sono grato ci sia lui a volermi bene. Lui, per tutta risposta, vomita sul tappeto. L'amore è un linguaggio variopinto e maleodorante talvolta.
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a10alively · 2 months
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Okay faccio tipo la diva ( hades non ti puoi azzardare a dire qualcosa, non accetto critiche ) e mi sfogo su tumblr così Aphry non deve subire drammi vari:
Avete mai voglia di spaccare la faccia a qualcosa — o qualcuno più realisticamente — senza motivo? Cioè, arrabbiarsi per delle cose completamente stupide che alla fine ammontano a nulla più che un piccolo problema? Sì,gli esami di coscienza me li faccio anch'io difatti son prettamente confusa: che cazzo c'è che non va in me-? Anche che non riesco a distinguere bene affetto e ODIO, come cazzo si fa? Cioè, io voglio bene ai miei fratelli? Sì,penso di sì, ma realisticamente che ne so?
Non avete letto niente,vi odio tutti ho preso solo una pillola di troppo ignoratelo e non portate mai più a galla questo argomento (non è vero vi voglio bene forse. Forse.)
Bellissima questa cosa, #isentimentiahquestiestranei. Che poi li chiudo in compartimenti stagni per evitare che mi distraggano è un'altra gatta da pelare. (Pregando in greco che papi Lively non veda il post.. però Tutankhamon è troppo fossile per usare tumblr - .Στο όνομα του πατέρα του γιου και του διάολο που νοιάζομαι, αμήν)
(non mi pagano abbastanza parte 2)
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gcorvetti · 9 months
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Ridere fa bene.
Oggi apro le notizie e sempre più penso che le testate le dovrebbero dare i direttori, giornalisti, redattori alle scrivanie dove sono seduti, non ci sono notizie solo gossip, che non è vero, però diciamo che su 10 notizie 6 sono di gossip, ma che cazzo, però ha il suo perché secondo me, il fatto che in questo momento di crisi con i prezzi alle stelle di tutto e la tristezza per un futuro più che incerto, è logico che da qualche parte un sorrisino bisogna trovarlo e dove se non sui giornali? Che fanno concorrenza sempre più al trash più trash, ma vediamo se ridete anche voi. Prima, leggo che Vasco Rossi ha una serie su netflix (che è sempre più merdflix), niente da obiettare o da criticare, ha milioni di fans ci può stare, poi gustibus ma a me fa ridere, pensando che molti grandi hanno solo un mini docufilm fatto anche male. Nell'ultimo anno l'Italia ha perso 14 miliardi, bruscolini che volete che sia, infatti la nana melona dice basta sprechi ahahhahahahh sono troppo comici sti qua al governo, cioè loro che regalano soldi a destra e a manca che neanche Fiorin Serafino ai paesani dopo aver ricevuto l'eredità, ora viene che devono tirare la cinghia e indovinate di chi è la vita a cui si stringerà quella cinta? Negli scontri per accaparrarsi la poltrona più ambita del mondo, quella della stanza ovale a stelle e striscioline di merda, sembra che tutti attacchino Trump, come sparare sulla croce rossa, beh posso capirli col livello medio mentale che c'è da quelle parti è facile che un idiota pieno di soldi riprenda il potere in mano, mi ricorda qualcosa? Dulcis in fundo, ho tenuto quella che mi ha fatto lacrimare di più, tale Rosalba Pippa, che se ti chiami così (anche se non è colpa tua) fai bene a cambiare il nome in Arisa, si si la cantante, dice che è stata schiava sessuale, ma di chi? Cioè sono quasi caduto dalla sedia, ma chi è sto qua che ha lo stomaco come una capra, chi? Voglio vederlo in faccia, poi va bè gossip è gossip per natura ed è inutile come la carta igienica già usata, ma mi fa ridere, per carità rispetto per Arisa anche se è simpatizzante per la melona, però va bè ognuno, ma non me la immagino lei con il collare che viene frustata perché non ha leccato tutto il latte nella ciotola :D hahahahhahah
Passando a qualcosa di serio, sembra che il Boss, Bruce Springsteen, annulla le date del tour perché il medico lo ferma, l'età, anche lui non siamo fatti di ferro. Molti amici stanno condividendo su FB foto (non scattate da loro) di Mick Jagger in giro per Catania, non ci vedo niente di male anche loro hanno diritto ad una vacanza e visto che il cantante degli Stones ama la Sicilia non ci vedo niente di eccezionale, ha anche una casa da qualche parte sulla costa est. Certo trovarsi a un metro da una leggenda è ovvio che un pò ci si sente emozionati, però bisogna anche capire che lui vorrebbe stare tranquillo, lo spero per lui.
Meno male che l'umore è a buon livello perché svegliarsi e vedere a stento la casa di fronte non è bello, eh si, oggi un nebbione da pianura padana, sarà l'eccesso di umidità, boh, mentre da voi leggo che l'estate non vuole andare via, qua già siamo in pieno autunno che Ottobre arriva a metà Settembre, senza contare che già alle 6 di pomeriggio è buio pesto, questo sempre se non è nuvoloso, purtroppo sono le piccole cose che fanno di questo posto una merda, lo so cosa mi vuoi chiedere, dove vado? In Italia neanche il cadavere ci voglio mandare dopo morto, l'Inghilterra a quanto pare è impraticabile se non hai culo, cosa che si sa non ho, altri posti non ho idea, ma per ora resto qua. Per chiudere questo post un pò così tra la risata e la lacrimuccia dico ... niente va, buona giornata :D
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turuin · 1 year
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Cuspide scarlatta!
Ho il cervello troppo pieno di cose per poterle scrivere in maniera ordinata, mettendole in fila come tanti soldatini di plastica. Avevo anche io, come tanti bimbi della mia età, dei soldatini di plastica, ma non mi divertivano un granché. Nell'epoca in cui sono stato bambino c'è stata una esplosione di giocattoli che faceva sembrare i soldatini di plastica un passatempo per sfigati: tutti a gara a farli più belli, con più funzioni, con più accessori. La mia vera droga sarebbero stati i Masters of the Universe prima, i Cavalieri dello Zodiaco dopo. Il primo che ricevetti in regalo (non posso davvero dire "comprai" anche se lo scelsi personalmente, in un negozio che vendeva giocattoli misti a zaini, materassini da pare e altre cose che non c'entravano un cazzo) fu Crystal, il cigno. Che non sapevo si chiamasse così: la scatola era tutta in giapponese e l'unica cosa che vi si poteva leggere sopra era questa scritta, "Cygnus". Ma era fighissimo: aveva un sacco di punti di giunzione, e l'armatura (smontabile! con un pezzo per ogni arto!) era in gran parte di metallo. Solo dopo sarebbero arrivati i cartoni animati (e non sulla cazzo di mediaset, ma sulle benemerite reti locali) e solo dopo sarebbero arrivati quelli di Giochi Preziosi a commercializzarli persino alla Standa (se non sapete cos'è la Standa non posso farci niente, magari ci farò un post più avanti). Solo dopo avrei avuto anche Artax, Sirio (il mio preferito) e tutti gli altri. Ora non mi ricordo più quali. Avevo un sacco di "pupazzetti". Spariti tutti: con tanti nipoti da una parte e dall'altra e cugini, parenti di terzo grado... a un certo punto la roba si distribuisce dove capita. Ma finché li ho avuti, ci giocavo. Creavo storie. Parlavo da solo (spesso venivo preso allegramente in giro dalla famiglia per questo, ma sticazzi) e inventavo le peggio trame su quei pezzetti di plastica. Per un periodo l'ho fatto anche assieme ad un compagno di classe, ed erano dei pomeriggi bellissimi. Vedevamo i cartoni assieme e poi andavamo a fare le nostre storie. Avevo altri pupazzetti. Le Tartarughe Ninja! Mica quelle deformi di Nickelodeon, quelle cicciose e muscolose. Avevo un pupazzetto di B.A. Barracus di A-Team. Avevo UN SACCO di Masters of the Universe, e poi a un certo punto mi ricordo di intere estati passate a ripescarli dal cesto che c'era in terrazzo, chi senza testa e chi senza braccia o gambe, e rimetterli insieme mischiandone i pezzi a colpi di scotch. E poi è finita l'infanzia. Non ho capito bene quando. E oggi, non riesco a mettere in fila i pensieri o a riarrangiarli come se fossero quei pupazzetti; riesco solo a tirare avanti questo cranio pieno di cose dove ci sono ancora due parti di me che fanno a pugni tra loro, una che vorrebbe vivere da eremita e l'altra che muore non appena si trova senza un minimo d'attenzione da parte delle altre persone. Ed io li affogherei entrambi.
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dottssapatrizia · 2 years
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"""Sempre se ti soddisfi il mio CAZZO in culo"""
Il suo(per altro unico)like da Dott e da donna sotto post cosi. È completamente fuori luogo. Ha da settimane dimenticato chi è lei e cosa rappresentava il suo blog in questo contesto. Sono molto delusa. E nel mio anonimato non c'è nessuna voglia di colpire solo di farle capire. E scusi la presunzione
Il mio like sotto a una risposta così forte e troppo "colorita"non era rivolto alla espressione in sé ma alla stanchezza di black.
È costantemente,anche se non pubblica tutto,sotto accusa senza aver chiaro il motivo.
Non sapete cosa sta passando in questo periodo.
Con me non ha mai utilizzato nemmeno una singola parola volgare,anzi mi ha sempre difeso da chi si è mostrato volgare negli apprezzamenti .
Non ho dimenticato il motivo per cui ho aperto questo blog ma ,ripeto,non sono qui per avere nuovi pazienti eventualmente per suggerire alcuni atteggiamenti a chi non si sente molto bene.
È questo l'unico motivo per il quale non ho ancora chiuso le domande agli anonimi
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Oggi ho realizzato di essere sempre stata l'amica "sottomessa". So che è brutto pensare che in amicizia esista l'amica dominante e la sottomessa, ma per me è stato così. Tempo fa lo scrissi pure in un post che io ero sempre quella che seguiva l'altra, che le stava vicino, che l'accompagnava a tipo a fare shopping, che ti consiglia questo, quell'altro, facciamo quasi sempre quello che vogliono le altre e alla fine mi stava pure bene perché l'amicizia è anche questo, ma poi ho realizzato che per me un'amica così non è mai esistita, qualcuna con la pazienza di aspettarmi mentre faccio shopping, o che mi accompagni da qualche parte, robe così. Sempre io il cagnolino che le seguiva ovunque, forse un po' colpa mia che per non disturbare non chiedevo più di tanto, però cavolo, io c'ero sempre, ma magari ricordo male io e qualche volta mi sono venute incontro eh, sarà che son 3 anni single in amicizia e ormai i miei ricordi tendono alla negatività, però non so, mi son sempre sentita in dovere di essere l'amica leale, che c'è sempre, ti accompagna dove vuoi, ti supporta, ti scrive tutti i giorni, forse sbaglio io a vivere l'amicizia come una relazione amorosa, però perché sprecare del bene qua e la quando puoi concentrare tutto in poche persone ma buone? Non sono mai stata tipa da gruppi, da considerare amici i conoscenti, io se ti voglio bene non guardo altro, resti tu la mia amica e non ho bisogno di farmene altre se non per convenienza. Non sono stata la migliore delle amiche, questo è vero, però io sono uno specchio purtroppo e mi comporto di conseguenza e in più mi chiudo sempre di più quando mi feriscono. Non ho allontanato io le mie ex amiche, ma i loro atteggiamenti sui quali troppo spesso ci son passata sopra per il bene della nostra amicizia. Poi scoppio, non reggo più e colgono la palla al balzo per sfanculizzarmi oppure fingono di perdonarmi ma nel mentre si comportano a cazzo non si sa perché ma vabbeh basta, sono stata la migliore e loro sono state delle ingrate, ecco tutto. No, non è vero faccio schifo, nessuno mi vuole bene, ho mille problemi e non merito di avere amiche. No, me le merito eccome sono loro che non meritavano me.
Che bello stare nella mia testa, eh?
Se solo fossi un po' più superficiale e meno profonda e sensibile...
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Ho letto il post di una tizia che scrive:
" Hai troppo cuore ma le persone di troppo cuore in questo mondo vivono male. "
Ho voglia di dire cosa penso.
Innanzitutto si come no, tutti a dire troppo cuore e poi non se ne vede per un cazzo, e darne un minimo, anche se è uno sforzo per voi resta sempre un minimo.
Le persone di troppo cuore vivono male per colpa delle persone che credono di avere troppo cuore quando non è così. Spesso il cuore non sapete nemmeno cosa sia o come si rispetti, ne dove stia di casa l'ascolto o l'ascolto dei sentimenti altrui.
E per colpa degli stereotipi, ✌🏼"le donne sono quelle più sensibili", "le donne sono quelle con più cuore, quelle emotive","le donne sono quelle più affettuose dolci, forti e decise"✌🏼
E poi sono 4 bambine che, non hanno cuore, non hanno sensibilità, ne empatia, ne presenza, ne amore, ne vicinanza, non hanno UN CAZZO di dolcezza e sanno appena cosa sia, sono forti solo quando conviene, e l'essere decise dura giusto da quando programmano una cosa alla manciata di secondi successiva in cui non sono sicure di niente.
Per non parlare del fatto che oggi poi sono tutte a voler fare le forti, quelle che non gli sbatte di nulla, quelle assenti.. Quelle che se spariscono e tornano quando gli pare va bene, ma se gliene parli c'è un problema, soprattutto se fai lo stesso tu.
Già oggi stare bene con una tizia è più raro che vincere la lotteria, visto che oggi e cosi da un paio di anni, molte sono solo delle stupidissime dita in culo viventi.
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E prima che iniziate a prendervi il diritto di fare tutti i difensori del nulla con l'animo sporco:
MIO BLOG, MIEI POST.
Se dovete rompere il cazzo continuate a scorrere in altri post o smettete di seguire.
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deep-oblivion · 2 years
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Faccio una piccola premessa, sarà un post piuttosto lungo, dato che andrò a toccare una tematica che ritengo molto importante e che tocca molti di noi. Ringrazio in anticipo chiunque avrà la voglia e la pazienza di leggere fino alla fine.
Ieri, mi sono imbattuto su Facebook, in un articolo di una tra le principali testate giornalistiche italiane, nel quale si parlava di un video di Lorenzo Fragola su TikTok. Un video, nel quale, il cantante ha voluto condividere l'esperienza dopo aver avuto un attacco di panico, descrivendone i momenti, cercando di sensibilizzare l'argomento, spronando chi ne soffre, a parlarne senza vergogna. Ho letto molti messaggi di solidarietà e comprensione sotto al post, ma ne ho letti anche altrettanti che sinceramente mi hanno dato il voltastomaco. Il voltastomaco di fronte alla totale mancanza di empatia di alcuni soggetti che tendono a sminuire l'argomento, quasi come a descrivere chi ne soffre, come se fosse un rammollito, un peso per la società o uno sfaticato che non ha la volontà di reagire. Ovviamente, non ho resistito alla voglia di rispondere ad una di queste emerite TESTE DI CAZZO, con tutta calma ed educazione possibile, e in risposta mi sono visto sbattere in faccia frasi del tipo
"e basta con questa sensibilizzazione"
"essere sensibile non vuol dire che devi compatire la gente"
Non nascondo che ho provato una rabbia assurda nel leggere le risposte di questo soggetto (queste sono state probabilmente le meno gravi) ma ho evitato di rispondergli ulteriormente sia per schivare un inevitabile litigio (conoscendomi, quando me se chiude la vena, poi divento cattivo) sia perché continuare a spiegare certe tematiche a chi le tratta con tale superficialità emotiva, equivale solo a sprecare tempo ed energie, lasciando poi ad altri l'onere di smerdarlo.
Ora, per concludere il discorso, consiglio a chiunque non abbia mai sofferto, per sua fortuna, di questo genere di disturbi, a non trattare mai con superficialità l'argomento, ed evitare, se e quando si decide di intervenire a riguardo, di parlare a vanvera da perfetti ignoranti. Se non avete mai vissuto sulla vostra pelle tale esperienza, risulta quasi impossibile comprendere quanto sia dura e fuori da ogni controllo, come molti contrariamente credono, ma soprattutto, non siete un cazzo di nessuno per etichettare negativamente e screditare chi lotta ogni giorno contro questi disturbi.
Inoltre, invito chiunque ne soffra, a non sentirsi mai un peso, a non sentirsi sbagliato e a non aver paura ad esternare il problema. Come è vero che esistono teste di cazzo ottuse nel mondo, esistono anche persone che capiscono ciò che avete dentro, che come voi lottano ogni giorno e sono disposte a tendervi la mano e condividere con voi queste problematiche, perché a volte, non sentirsi soli di fronte a tali problemi, può essere veramente una salvezza.
Parlarne aiuta molto, non sentitevi assolutamente dei deboli nell'aprirvi con gli altri (purché siano persone che vi trasmettono sensazioni positive), anzi, vi assicuro che avete sicuramente più palle voi di certi viscidi che si permettono di giudicarvi su ciò che non hanno mai vissuto.
Perdonatemi ancora se mi sono dilungato troppo, ma c'è davvero bisogno di riportare un po' di empatia e solidarietà in questa società malata di materialismo ed egoismo. Spero ne sia valsa la pena. 🙏
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corallorosso · 3 years
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Tumblr media Tumblr media
Dunque, voi dite, io devo aver paura dei migranti, perché, stando a quel che scrivete sui vostri meme e sulle vostre bacheche, vogliono farmi diventare musulmano. Io però, al momento, non ho trovato un solo immigrato che abbia tentato di farmi diventare musulmano, ne ho trovati che volevano lavare il parabrezza della mia auto, aiutarmi a portare la spesa, ne ho trovati che hanno fatto da badanti a persone anziane che conosco, o imbiancato muri o sturato un water o sistemato un impianto elettrico ma giuro, nemmeno uno ha tentato di farmi diventare musulmano. In compenso, c'è qualcuno che tenta di impormi la sua religione, ogni giorno, che vuole decidere se devo restare vivo anche se soffro troppo, che vuole decidere se posso o non posso interrompere una gravidanza, che vuole dirmi chi posso o non posso baciare, chi posso o non posso amare, che vuole negare scoperte scientifiche. E, non ci crederete, questo qualcuno è bianco e cattolico, e non viene dal mare. Questo qualcuno siete voi. Voi dite che devo aver paura dei migranti, perché, stando a quel che scrivete sui vostri meme e sulle vostre bacheche, vogliono stuprare mia sorella, mia madre, la mia ragazza, vogliono stuprare "le nostre donne". Ecco, a parte che le donne non sono nostre, non sono vostre, io vorrei dirvi che però le leggo le vostre bacheche, li leggo, i vostri commenti in cui dite alla Boldrini, a Carola Rackete, a qualunque donna non sia d'accordo con voi che è una puttana, che bisognerebbe stuprarla, impalarla, torturarla. Io le leggo, le cose che scrivete sulle donne, gli insulti, le minacce di morte, il sessismo schifoso. Io li vedo, i video in cui voi difensori della patria andate a insultare le donne, gli urlate "ti stupro", urlate "buttatela in mare". Io vi vedo, quando vi affacciate al Pride e inneggiate a Hitler e invocate il nazismo. E quindi lo so, vi parrà strano, ma io non ho paura dei migranti. Ho paura di voi. Mi fate paura voi, con la vostra aggressività di carta, che appena poi arriva un giornalista a chiedervi conto, appena arriva un magistrato a inchiodarvi a ciò che avete detto piagnucolate e dite ero ubriaco, ero teso, faceva caldo, voi, che non avete nemmeno il coraggio di rivendicare le stronzate che urlate. Mi fate paura voi, che non sapete più distinguere un meme da una notizia, voi che postate una foto di attori di Hollywood o giocatori di football e dite ecco, i migranti della Sea Watch, ecco, i migranti della Diciotti, guardate come sono muscolosi, guardate come sono atletici, grazie al cazzo che sono atletici, ma non la vedi la gente dietro che balla, ma non lo capisci che non è una foto della Sea Watch, della Diciotti? No, non lo capite, nemmeno se vi mostriamo tutti gli indizi, perché avete scelto di non vedere, di non capire, di non ragionare. E quindi ecco, se volete avere davvero paura, lasciate stare i post di Salvini e mettetevi davanti a uno specchio. Chiedetevi come eravate due anni fa, e come siete diventati. Chiedetevi come sarete tra altri due anni se continuate in questo delirio. Di questo, davvero, profondamente, dovreste avere paura. (dal web) (Turiddu Sicilia)
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yomersapiens · 1 year
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I cigni fanno finta di niente cignorano.
Ho preso un post-it e sopra ho scritto "Comprare post-it", alché mi guarda e mi dice "Ma che cazzo, sono qua, me lo dici in faccia, me lo scrivi addosso?" e non sapevo come rispondere così ho puntato sull'essere onesti "Bello mio è il 2023 è ora che impari che siamo tutti sostituibili, tu, me, tutti" lui si è preso male, si è scolorito, è passato da quel bel rosa shock acceso tipico dei post-it in uno avvilito e depresso e ha aggiunto "Vabbé ok come vuoi, ricordati solo di prendere le medicine, mi avevi comprato per questo..." e io mi ero scordato in effetti. Ho preso le medicine, il post-it ha smesso di parlare. Peccato, perché era proprio un bravo post-it.
Nel telefono ho solo foto del mio gatto, praticamente. Mi piacciono molto ma mi piacerebbe anche variare un po'. Magari con foto tue di ogni tipo, anche vestita non è un problema. Sono un ragazzo aperto. Non troppo vestita però ché la distanza sarà sempre un problema e poi vorrei inciampare su qualcuna di queste foto mentre sto facendo vedere quanto è bello il mio gatto e "Guarda qua come è seduto in maniera buffa! Guarda qua che panza che ha! È proprio un ciocciottone!!! E invece qua ooops, eh no questa non dovevi vederla, però l'hai vista, ecco, hai visto che bella che è? Sì, pensa che ho il permesso di stringerla. Ti rendi conto? Io, con questa faccia e questa panza che neanche il mio gatto c'ha, posso stringere lei. Posso mettere queste mani su quella pelle. Assurdo eh? Beh, torniamo alle foto di Ernesto, ecco, qua si sta leccando la zona dove una volta aveva le palle, eh poverino, chissà se gli manca avere le palle".
La mostra è stata fatta. Mi hanno finanziato. Ho esposto tutte le tessere degli abbonamenti viennesi. Ho invitato altri artisti e c'era pure una vecchia conoscenza nostra, il caro Spaam, che ha portato un suo lavoro bellissimo ma racconterò tutto quando rebloggherò per la millesima volta il lunghissimo post delle tessere degli abbonamenti viennesi. Però dai metto una foto qui perché sono un sacco orgoglioso.
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Questa primavera che non vuole saperne di arrivare mi piace. Anche se sono tornato a indossare i calzini di lana, il secondo paio di mutandoni invernali (fuori sarò ancora un bellissimo ragazzo ma dentro invecchio come non mai e ho qualcosa come centocinquantotto anni portati malaccio) e pure la maglietta della salute. Ogni tanto spunta il sole e Vienna si ricorda di essere viva e i viennesi come lucertole si fiondano sotto ogni raggio disponibile e io salgo sulla bici e pedalo fino a un laghetto poco distante. Non è facile arrivarci, devi seguire una strada piena di automobili e quanto fanno schifo le automobili sono rumorose e lentissime mentre io con la mia bici mossa dalle mie gambe alimentate dalla mia panza siamo molto più eco-amichevoli. Arrivato al laghetto mi sono seduto su un tavolino ignorato dagli osservatori di uccelli locali, quelli che vanno nella natura armati di fotocamere dal lunghissimo teleobbiettivo, e mi sono messo a guardare il cielo. Il tessutto azzurro pallido era graffiato dal passaggio di alcuni aeroplani diretti chissà dove così ho immaginato la mia vita lassù, su un aeroplano, che poi cade, spezzandosi in due. La mia testa non capisco cosa abbia di sbagliato ma vuole sempre che mi accada qualcosa di terribile. Immagino di ritrovarmi a cadere da non so quante migliaia e migliaia di metri da terra a una velocità assurda, anzi no non voglio cercare sul noto motore di ricerca qual è la velocità di caduta ma se ricordo bene deve essere 9,81 metri al secondo. Confermate? Sto cadendo velocissimo e mi manca l'aria ma riesco a raggiungere il telefono e prima di spiattellarmi al suolo vorrei almeno salutare tutti quelli a cui voglio bene, anche quelli che mi stanno sul cazzo dai, perché meritano di sapere che c'è un motivo per cui non li ho mai più contattati ed era proprio perché mi stavano sul cazzo. Quindi preparerei due messaggi, uno che dice "Ti ho sempre voluto bene" e un altro che dice "Sei un essere di merda e sono felice di morire prima di te perché stare ancora su un pianeta dove c'è pure la tua faccia di cazzo è una sofferenza costante". Perché il messaggio d'odio è più lungo di quello d'amore? Non lo so. Ho molta rabbia dentro. In ogni caso non credo sia fattibile. La pressione dell'aria non appena l'aereo si spezza in due sommata allo shock sommato alla temperatura glaciale ecco secondo me io crepo all'istante. Ho pensato a tutto questo mentre stavo seduto su quella panchina e i cigni mi hanno circondato. I cigni appartengono al secondo gruppo, quello dei messaggi di odio. Quanto mi stanno sul cazzo i cigni.
Ero alla mostra, stavo aspettando qualche visitatore. Tre curiosi sono passati, uno però è entrato solo perché credeva fosse stato recapitato qua da noi il pacco che gli hanno spedito. L'ho mandato al tabaccaio vicino ma prima di farlo uscire gli ho fatto vedere tutte le opere contenute quindi conta come visitatore! Ho fatto una videochiamata con mio nonno, volevo fargli vedere che suo nipote, disoccupato, prossimo ai quaranta, panciuto, biondo, rancoroso e ossessionato dal suo gatto ci è riuscito: ha fatto la sua prima mostra personale a Vienna. "Bravo Matteo, bravo!" ha detto prima di passarmi la nonna. La nonna non dice nulla da almeno 6 anni. È immobile sulla sua sedia, rinsecchita come una foglia sopravvissuta a troppe stagioni. Le ho detto "Guarda Pupetta! La mia prima mostra viennese! C'è il mio nome qua!" e lei non ha detto nulla. I suoi occhi erano sacchetti di acqua opaca. Sono tornato a parlare con il nonno che ultimamente si commuove per un nonnulla sempre. "Hai visto? Sono proprio felice nonno. È proprio una bella sensazione". Penso che la nonna abbia sentito che per la prima volta in non so quanti anni non mi sono lamentato di qualcosa e anzi ho detto di essere felice e forse ha capito che dai, pure quell'anima in pena di Matteo in qualche modo ha trovato il suo posto. E ha deciso di andarsene.
Guardo il telefono senza riuscire a staccarmi da ventiquattro ore in attesa della comunicazione ufficiale da parte di mia madre. Salirò su un aereo, arriverò a salutarla e le dirò "Ti ho sempre voluto bene" perché era lei il primo numero a cui avrei mandato un messaggio in caso di disastro aereo.
Per bilanciare allora mi sa che passo al laghetto, sulla via per l'aeroporto, a pestare di mazzate qualche cigno. Questa rabbia e lacrime devo sfogarle in qualche modo e quei pezzi di merda sanno di meritarsele.
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ross-nekochan · 3 years
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Quando dovevo decidere se continuare o meno questo tirocinio, alla fine per qualche soldo in più pensavo di prolungare per altri 3 mesi. C'era tuttavia il problema per cui avevo il concerto di Madame il 9 Dicembre e avevo programmato di stare per tutto il mese giù dato che sarebbe stato troppo dispendioso fare avanti e indietro. Scrivo una mail ai "capi" dicendo:"Io vorrei prolungare di 3 mesi, ma ho questo problema per Dicembre. A voi sta bene o no?" Loro mi rispondono di no perché servono persone che siano fisicamente a Venezia. Ok. Poiché la scadenza sarebbe stata il 10 novembre e fino al 5 dicembre sarei rimasta qui, chiedo anche:"Ma almeno vi sta bene se rimango per tutto Novembre? Sono qui quindi..." risposta:"No Rossè noi vorremmo proprio che tu non continuassi e basta".
Fortunatamente, non sono loro che mi pagano, ma l'università. E dato che io sarei stata qui senza fare un cazzo praticamente, i soldi di sto mese se permettete li volevo, per cui rispondo chiaramente all'università che voglio prolungare di un ulteriore mese, l'uni mi da l'ok e quelli del comune se lo sono ficcati direttamente nel culo. Benissimo.
Poi succede sta cosa che vogliono presentarci sui loro social ufficiali. Nonostante la vergogna da parte mia a mostrarmi, idea carina, per carità di Dio. Però i posti per queste foto, inizialmente dovevamo deciderli noi, poi improvvisamente non è più così e li decidono loro a cazzo di cane. A me tocca un posto che non è nemmeno a Venezia, ma sulla terraferma e che fa pure mezzo schifo. Provo a contrattare ma nada.
Ieri, il primo post su uno di noi viene pubblicato (sfondo: Basilica di San Marco, per dire) e mi sale la febbre. Io in quel posto le foto con la mia faccia non ce le voglio. Così scrivo questo messaggio ai gestori dei profili social.
Tumblr media
Stamattina mi risponde che ne ha parlato con i "capi" e che mi richiameranno. Mi chiamano e la risposta è stata:"Rossè noi non abbiamo sbatti di arrivare fino a Castello, per cui, avendo letto il tuo messaggio, ne prendiamo atto e il post su di te non lo facciamo proprio".
1. Siamo io e noi tirocinanti a dover arrivare FINO ALLA TERRAFERMA per fare ste foto di merda, non voi che dovete fare alcun passo "FINO A CASTELLO"
2. Non mi pare di aver scritto che non volevo le foto, ma solo che la cosa mi sarebbe venuta più facile in posti a me conosciuti. (Ovviamente a telefono non l'ho detto perché che mi dovevo mettere a dire? Avrei negato mezzo messaggio e sarei risultata ipocrita).
Ma a quanto pare voi preferite proprio che io non esista nella redazione. Prima mi volete cacciare quando non avete nemmeno margine decisionale, ora volete proprio cancellare la mia esistenza. Si trattano così delle PERSONE? Ok forse io sono risultata un po' infantile con questa richiesta, ma voi non mi sembrate meno bimbi di me a non voler cambiare un cazzo di posto con un altro.
Sapete che c'è? Non vedo l'ora di andarmene a fanculo. Mi fate proprio schifo.
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gcorvetti · 4 months
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1 Marzo.
Ieri come da programma è arrivata mia figlia e fidanzato, dopo essere arrivati a casa e mangiato, abbiamo deciso che oggi si fa qualcosa a seconda del meteo, sono andati a letto perché erano stanchi e sicuramente hanno dormito meglio di me che nonostante avessi sonno e volessi dormire non sono riuscito perché mia madre ha questa malsana abitudine di tenere la televisione accesa a tutte le ore, notturne incluse. Oggi infatti dopo quasi 3 settimane di sta cosa mi sono incazzato perché non si rende conto che non è più da sola e che io ho bisogno di dormire, meno male che ero venuto per rilassarmi.
I ragazzi sono andati a fare un giro con un amico del moroso, scusate se non metto i nomi ma è anche per privacy, che è in vacanza con la famiglia e a quanto pare sono andati al mare, non so quando torneranno, ma dicevano che sta sera andiamo in giro, così tanto per fare un giro serale.
Ieri ho postato anche la loro foto nel gruppo della famiglia, poche risposte fanno capire quanto siano interessati ad incontrarli, posso capire per me che non gli è mai fregato niente, ma i ragazzi? Boh, francamente me ne infischio se vogliono organizzarsi e fare quella famosa cena, o pizza quello che è, bene, io non organizzo niente anche perché sono loro ad essere impegnati, come ho scritto in un post uno di questi giorni, non mi ripeto.
L'unica domanda che mi torna in mente da qualche giorno è "Che cazzo ci faccio qua?" Sembra che non c'è posto in cui mi trovi bene, beh certo a casa con i miei spazi e le mie cose, e la compagnia di lei anche se sporadica, era sicuramente meglio di qua. Spock dice che devo stare tranquillo e che come da programma ho fatto la vacanzina, poi i ragazzi e poi con calma magari mi muovo, ma con questi presupposti mi sa che non è proprio il caso di restare. Si sono incazzato con mia madre, che va bè è vecchia ed è comprensibile che sia rincoglionita, oltre ad essere decisamente sorda ma questo è il minimo, non si rende conto di niente, una persona anziana dovrebbe essere saggia, ma non mia madre, che dice che non può mangiare questo e quello ma lo mangia lo stesso e girano i coglioni. Mia sorella mi dice che è normale amministrazione perché da almeno 10 anni è così, solo una cosa mi ha colpito in queste settimane passate qua, una frase che ha detto nel suo delirio continuo, perché spesso parla sola, ha detto (traduco) "Esco sempre perché se la morte mi viene a cercare non mi trova a casa!".
Si lo so, devo stare tranquillo, ci provo, ma se intorno a me c'è troppo casino non riesco a concentrarmi.
Beccatevi gli Slift da Tolosa.
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turuin · 3 months
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He who controls the spice
Questa settimana l'ho sentita tutta. Ieri, in particolare, era uno di quei giorni che tendono a mandarmi in ansia una settimana prima. La scaletta del giorno consisteva in:
arrivare alle 10:00 nella vecchia sede per parlare di e-learning e intelligenza artificiale con dei tizi che non conosco, dato che l'azienda ha deciso di "formarmi" per produrre quel genere di contenuto.
rientrare nella sede nuova (a poca distanza) per accogliere un cliente con cui siamo andati a pranzo.
alle 14, dopo pranzo con cliente e direzione, rientro in azienda per SETTE meeting consecutivi, con tutti i referenti dei mercati esteri di questo cliente, per coordinare i prossimi step formativi.
alle 19, finito il turno, sono andato a farmi una birra, a cena fuori e poi al cinema con due colleghi. A vedere Dune, parte 2, motivo per cui siamo usciti dal cinema all'una meno dieci.
E questo post, riepilogativo del mio stato d'animo derivante dalla settimana di merda culminata nella giornata pesantissima di ieri, in realtà vuole andare a parare proprio sull'ultimo punto, ovvero: Dune parte 2, diretto da Denis Villeneuve e tratto dall'inadattabile romanzo fantascientifico di Herbert.
E già il fatto che io metta subito in campo l'aggettivo "inadattabile" dice molto di come io la pensi sul film in due tempi la cui visione ho completato iernotte.
Non spetta a me giudicare la fotografia, il ritmo, i (pochi!) dialoghi o l'accompagnamento (un po' scontatello) musicale di Hans Zimmer.
Dirò dell'altre cose ch'io v'ho scorte.
Intanto, biforchiamo subito il discorso: avete letto il libro (sarebbe meglio dire: il libro e i suoi seguiti almeno fino a "Imperatore Dio di Dune")? Perché se lo avete fatto vi dico due cose: è l'adattamento migliore, tra i tre (Lynch, per ovvi motivi di budget e di De Laurentiis non ha potuto che affrettare il finale in maniera confusionaria; la serie TV lasciamola perdere) e dovreste sapere subito che Chani è stata portata in primo piano come nel libro, tutto sommato, non era.
Se non avete letto il libro: potete vedere Dune, di Denis Villeneuve, in due comode parti da circa 3h l'una, con Timotè Scialamè (mi rifiuto di mettermi a scrivere il suo nome come si deve tutte quelle H e accenti) eccetera eccetera SOLO se vi piacciono i film sci-fi con una gran bella estetica e se la presenza di tre tonalità di colore in tutto (bianco, nero e giallo) non vi infastidisce troppo.
E' imprescindibile? No. E' un buon film di fantascienza? Per lo scrivente, un buon film di fantascenza toglie il disturbo dopo due ore e mezza al massimo e solo se mi giustifica quei trenta minuti di troppo in maniera eccelsa, ma YMMV, come si dice. Cinque ore spalmate su due film è proprio un NO, a meno che non si sia dei grossi fan del materiale di partenza, come nel mio caso. Però non si può proprio dire che sia brutto. MA se non avete una cazzo di idea di cosa sia Dune o di cosa rappresentino i personaggi o le fazioni che vedete, sospetto che non vi piacerà affatto. Anche perché è estremamente AVARO di spiegazioni.
Zendaya è bravissima. Anya-Taylor Joy compare a promettere che Villeneuve voglia adattare anche "Messia di Dune", povero lui. Timoteo Scialameo fa il suo, ma non è Kyle MacLachlan; è un twink sperduto nel deserto, e Bardem alla terza volta che lo guarda con gli occhi a cuoricino (lisan al ghaiiiiiib! 🥺🥺🥺) vien voglia di piazzargli un martellatore in testa.
Un appunto: la sorella di Paul verrà chiamata Santa Alya del Coltello perché quel cazzo di coltello lo deve brandire. Se non la fai manco nascere c'è qualcosa che non mi torna.
Un appunto parte due: ma ci sono volute CINQUE ore di film tra primo e secondo per vedere un verme delle sabbie in maniera decente? Carlo Rambaldi ti perseguiti. Un appunto parte tre: il cast è stato in larga, larghissima parte, sprecato. Perché se devi prendere degli attori di questo calibro e fargli dire tre battute in croce non è casting, è fanservice.
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inspiremysoulll · 2 years
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Segni sulla pelle.
Tatuaggi, succhiotti, graffi.
Segni d'appartenenza o di una notte un po' troppo folle.
Ho incontrato l'amore, forse sarà l'ultimo o il primo.
Non sarà mai tutto rosa e fiori perché siamo in questo mondo malato, sbagliato, e ci sentiamo così sbagliati.
Magari qualcuno lo è più di qualcun altro.
Magari, insieme, si può essere veri però, sinceri, pieni, e vivi.
Respirare in mezzo a questo mare in tempesta.
Non una fuga, solo un porto sicuro. Un faro dove poter fare ritorno, delle braccia pronte a stringerci, farci ridere, e consolarci a fine serata quando si vuole solo un po' piangere.
Inutile dire che sono preso. Folle, innamorato di te che stai leggendo.
Sono anche convinto di volerti avere sempre nella mia vita, sperando che tu non voglia tagliarmi fuori.
Non voglio essere come le persone che hai trovato fin'ora.
Una cosa un po' personale, scusami.
E in tutto questo dove lo mettiamo il dolore?
L'ansia?
Il suicidio?
Sapete, alzarsi in piena notte con la tachicardia, ed il fiato corto.
Essere in auto, guidare, e pensare "spero di andare fuori strada".
Il dolore dov'è?
Sta nel pensiero tipo.
Sta nel premere l'acceleratore e sperare di far una cosa sbagliata, perché così la gente si rassegna un po', un incidente, non un'azione voluta.
Perché sapete, certe azioni creano conseguenze, e determinate azioni portano sensi di colpa, distruggono cose.
Vite, famiglie, persone.
Mi manchi, in realtà, è uno sfogo caotico ma ehi, questo sono io.
Cerco di migliorare ogni giorno.
Non cambiare, ma migliorare.
Mi manchi ancora.
Mi manca sentirmi un po' al sicuro in un mondo di insicurezze per me.
La vita è lotta e non sempre è piacevole o facile.
L'amore è ancora peggio, una cazzo di guerra di logoramento.
Però, l'amore, quando baci qualcuno che ami, dio che sensazione.
E quando fai l'amore?
Quando scopate forte?
Quando ti stringe e tu senti di appartenere a qualcosa e a qualcuno di così bello.
Spero sia davvero così bello.
Per me lo è.
Ogni singolo istante.
Ricorda, ripensa. Ci si impegna in due, purtroppo.
Ti aspetterei all'uscita di ogni dottore. Di ogni posto di lavoro.
Ti aspetterei ogni sera.
Perché è così che io tengo, ed è così che io dimostro.
Purtroppo viviamo in un mondo dove le parole vanno accompagnate da azioni.
C'è chi è più bravo, chi meno.
Ed ognuno ha la sua lotta di logoramento interiore.
Col proprio fisico, con la propria sessualità, con la vita.
Alcune lotte possono essere divise, altre no.
Spero di poter dividere anche alcune lotte con te.
E di poterti dare forza in quelle in cui non posso partecipare attivamente.
Mi fa cagare il termine attivamente.
L'ho già detto che voglio la tua presenza, nella mia quotidianità?
Non lo so, ma perché sono così confuso?
Così ripetitivo.
Penso che sono stato abituato a dover parlare e urlare, invece con te dei silenzi sono così splendidi.
Eppure mi porto gli strascichi di dove ripetere e ripetere e ripetere.
Porca troia ahah.
Ma poi perché sto facendo sto post?
L'ho modificato già 4 volte.
4 volte, dopo 4 minuti.
Sono un cazzo di record vivente.
Vorrei avessi paura di perdermi.
Sinceramente, gli altri non ti parlano, ci litighi, e io che faccio così?
Boh.
Lo penso davvero che devo spari sinceramente delle volte
Chissà se l'amore può essere così forte...
Cosa vorrei?
Un bacio.
Uno di quelli lenti, che ti rimettono in sesto, ed un abbraccio, da togliere il fiato.
Com'è ironica questa cosa. Una vita senza fiato, per la paura, e l'ansia ed il panico, e vorrei un abbraccio che comunque togliesse il fiato, ma per altro.
Mi manca la te che eri con me.
Già. Anche a me
Mi manca questo, mi manca respirare, anche solo dormire.
Scusa E, perché il casino che sei.
Io ci provo a perdonarmi, ci provo davvero.
Ma come si fa quanto si è così?
Ma quel buco nero
Che parte dal petto e prende lo stomaco e arriva alla gola e ti soffoca
Non sparisce mai
È parte di me
Non lo cancello senza cancellare me
E stringe la gola
E il cuore sembra implodere
E cadi a terra piegato.
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ilconteunicorno · 2 years
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Il problema di sentirsi imprigionato nella propria vita è che non c'è alcuna via d'uscita. Nessuna chiave che apre la porta della libertà, nessun rimedio che ti salvi da te stesso.
Capita che un giorno sei felice e il giorno dopo hai difficoltà ad alzarti dal letto, consapevole di quella prigione che ti circonda. Le persone non vogliono parlare con te perché sei giù di morale, e non vogliono essere contagiati, ma tu hai bisogno di contatto fisico con le persone, ma non lo cerchi perché basta un abbraccio che scoppi a piangere perché non ce la fai più ed è uno di quei giorni dove guardi i camion dall'altro lato della strada con interesse. Troppo interesse.
Vuoi migliorare ma apri il tuo portafogli e i soldi per un professionista sono andati via nell'assicurazione dell'auto che hai comprato per andare a lavoro, nelle visite mediche (che se non fai a pagamento te le prenotano per l'anno prossimo da dieci anni a questa parte ma tu stai male ora), e in mille piccole spese che sommate fanno la 14°esima che tu hai spalmata in busta paga rendendo il tuo dignitoso stipendio molto più basso di quanto tu riesca a percepire.
Nessuno leggerà questo post, e neanche vorrei sinceramente, ma da qualche parte devo sfogarmi, altrimenti implodo e oggi mi sarei già ucciso in 27 modi diversi e alcuni davvero creativi, quindi andate oltre e non giudicatemi ma lasciatemi solo sfogare per cinque minuti del mio pochissimo tempo libero perché, diocane, tra poco devo uscire per tornare a lavoro ma vi giuro che sono anche appena tornato.
È una vera e propria prigione del cazzo e io sinceramente non so più che fare.
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