Tumgik
#che barba che noia
laragazzafortesworld2 · 3 months
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Compagnia? 🥱
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io-pentesilea · 2 years
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E niente.
Mi piace la matita all'interno dell'occhio ma credo che dovrò rinunciare per le lenti.
Uffa.
Barbara
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stocatzo · 1 year
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Sono solo le 9:43 e io vorrei già tornare a letto
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spettriedemoni · 2 years
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Cacca, cacca cacca
Scorro la dash e vedendo certi post penso solo "Cacca, cacca, cacca".
Mi chiedo perché seguo ancora certi blog.
Inizio a unfolloware un po' di gente.
Mi compaiono tra i suggerimenti gente che ho unfollowato tempo fa. Ma se li ho unfollowato un motivo ci sarà, no?
E ricomincio a scorrere
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abr · 5 months
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"L’Oceano Artico si sta scaldando, gli iceberg stanno scomparendo e in alcuni punti l’acqua è diventata troppo calda per le foche. Le informazioni che arrivano dai pescatori, dai cacciatori di foche e dagli esploratori indicano tutti che è in atto un cambiamento radicale del clima e si stanno raggiungendo temperature mai viste nella zona artica. Le spedizioni esplorative riferiscono che il terreno è quasi privo di ghiaccio fino a 81 gradi a nord.
Si prevede che entro pochi anni lo scioglimento dei ghiacci alzerà il livello dei mari rendendo inagibile la maggior parte delle città costiere".
Washington Post, 2 novembre 1922.
Le fakenews non sono un problema attuale.
via https://twitter.com/MicheleGuetta/status/1735221061178855705
Il ghiaccio galleggiante si scioglie e il mare si alza: l'ignoranza che fa rivoltare Archimede nella tomba.
Fake come "artefatto": si tratta di banale credulità popolare - che bada, non dipende dal titolo di studio ma dall'attitudine più o meno sottomessa ubbidiente. Arriva il marinaio di turno che la spara grossa, evvai che pubblichiamo - sempre cmq. coerente con quel che i boccalones desiderano sentirsi dire. Nulla mai di nuovo sotto il sole, che barba che noia.
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nonamewhiteee · 4 months
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che barba, che noia, oidocrop: stamattina ho fatto un giro in città per un prosecchino al volo e ho rischiato di farmi cacare in testa da un piccione in missione come cecchino e mi sono beccato la febbre. okay che sono da rottamare, ma che palle ao! che barba, che noiaaaaa🤒😠😤
comunque per quel che vale: tanti auguri dal vostro noname🌻🎄
#me
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yourdirtiestdreams · 5 months
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Che barba che noia che noia che barba ho voglia di stuzzicarti fino a farti sporcare i boxer che barba che noia che noia che barba
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falcemartello · 10 months
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Tutti preoccupati e stupiti per questa meravigliosa e stupefacente #ChatGPT che dà risposte "quasi umane" in base ad un algoritmo che si basa su un infinito database di nozioni.
Ho provato a dialogarci: dà le classiche risposte da piddino rincoglionito, da giornalista politically correct, da democristiano dei bei tempi che furono, da scemo di guerra intervistato a casaccio davanti ad un cantiere, da vaccinato che vive nel terrore costante di schiattare come un pirla, da politico cocainomane che biascica la prima supercazzola che gli viene in mente, o da paraculo simplex preposto nei gangli di potere, anche fossero solo i controlli del ridicolo greenpass. Ovviamente quando non sa cosa rispondere, spara cazzate e fake come se non ci fosse un domani.
Insomma, il 98% della gente manco potrebbe notare di parlarsi semplicemente allo specchio.
Che barba che noia, che noia che barba.
🌐 t.me/ArsenaleKappa
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laragazzafortesworld2 · 4 months
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Compagnia?
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miciagalattica · 3 months
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Ritornata ora a casa....dopo un party....che barba che noia....Una doccia calda...e mi infilo tra le lenzuola....a domani, forse 😘😘😘
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idettaglihere · 3 months
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che barba che noia che barba che noia che barba che noia
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comeunombranelbuio · 4 months
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Che barba che noia
Due chiacchiere? 🍻
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abr · 5 months
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La reazione autenticamente professionale a fronte di schiamazzi improvvidi, di un poliziotto della Digos che deve tutelare la sicurezza di un evento in presenza di Vippame a lui affidato, è: “devo verificare immediatamente che si non tratti di uno che vuol compiere un gesto eclatante”. La reazione della finta verginella multi-perforata che nulla c'entra ma s'indigna a comando invece è: “bravo schiamazzone, applaudiamo tutti all'unisono, i guardiani che lo disturbino so' evidentemente al soldo dei fassisti”. Mica solo per i loggionisti: è reazione reazionaria applicata da codesti anche ai bimbiminkia zozzoni imbrattatori o ai sadomaso woke devoti agli stupratori di hammazz. Eppure sto qui "sta solo facendo il suo dovere", un sinistro statalista dovrebbe non solo capirlo, lodarlo ... invece niente. Sempre pretestuosi, sempre a trattà chiunque da oggetto mai da soggetto, anche e soprattutto coi loro simili.
Del resto si sa: la causa di morte violenta più frequente per un benecomunista, è un altro più benecomunista. Mai nulla di nuovo sotto il sole, che noia che barba.
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Che noia che barba che barba che noia
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lovesickshanties · 6 months
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OFMD Ficlet - XVI
Birds of a feather Izzy
Per lunghi anni, ogni mattino nella vita di Israel Hands si era svolto così. Al primo sospetto di aurora apriva gli occhi, uscendo da un sonno buio e denso come piombo; e come prima cosa, controllava se il proprio amore per Edward Teach fosse ancora lì.
Ci conviveva come con una vecchia ferita. Da tempo non sperava più che potesse smettere di dolere; semplicemente, aveva imparato a sopportarne la muta, costante presenza.
Dopo che con stanca rassegnazione aveva dovuto constatare che, sì, gli importava ancora di quella fottuta bestiaccia, si alzava sospirando e andava nella cabina del capitano.
A volte, entrando, Izzy doveva guadare una distesa di bottiglie vuote; a volte trovava Edward sveglio, imbronciato davanti a una finestra, a guardare il mare con l’aria di non aver chiuso occhio.
A volte, ed erano le mattine più dure, Israel entrava e lo trovava addormentato, riverso sulla branda o con il capo sullo scrittoio, in una nube di capelli sciolti che si confondevano nella barba come quelli di un San Giovanni Battista. Era facile dimenticarsi di quanto Edward fosse indisponente, quando dormiva con l’innocenza di un bambino, i lineamenti resi più dolci dal sonno e il respiro così quieto da fare appena rumore.
Izzy riscuoteva entrambi da quell’incantesimo con un secco battito di mani, e Edward si svegliava di soprassalto come un gatto spaventato. Una volta aveva fatto un balzo tale da sbattere contro l’ennesimo, inutile trofeo appeso proprio sopra il suo letto, un palco di corna ritorte che si erano poi staccate crollandogli addosso. Izzy aveva riso così tanto che era finito per terra.
…Anche quando non dormiva, però, nella sua tana piena di gingilli che non servivano ad altro che a riempirsi di polvere, Edward non si decideva a cominciare il giorno a meno che non fosse Izzy a chiamarlo.
Una volta dato il via al tran tran quotidiano, però, le ore scorrevano facili come un meccanismo ben oliato; un saccheggio di seguito all’altro, un’isola dopo l’altra, finché all’apice della loro fama non dovevano neppure più sguainare la spada per far capitolare intere flotte.
Se questo da un lato aveva reso la crescita della leggenda di Blackbeard una marea inarrestabile, dall’altro aveva precipitato Edward in una noia così profonda da trasformarlo sempre più di frequente in un gremlin dispettoso e crudele.
Qualche volta, la stupida violenza che accartocciava uno dentro l’altro i loro giorni aveva fatto illudere Israel che l’amore per Edward fosse stato corroso da amarezza e disillusione.
E invece ogni mattina guardava fra le ceneri, e lo ritrovava lì.
///
Quando era andato a salutarla per l’ultima volta, sua madre dormiva.
Era sera, ed erano soli in casa, e Israel non avrebbe più avuto un’occasione come quella per scappare. Doveva fare presto, prima che sorgesse la luna, tagliare correndo fra il granturco ancora alto.
Ma sua madre stava morendo.
Così Israel, col suo piccolo fagotto già sulle spalle, era entrato nella sua stanza. Il lume ardeva così fioco che appena si distinguevano il riflesso dello specchio sulla credenza, il luccichio del bicchiere vicino al letto, e gli occhi febbrili di sua madre, quando li aveva aperti lentamente su di lui.
Nel suo volto smagrito parevano enormi. Erano dello stesso colore dei suoi.
Non appena l’aveva visto, aveva capito subito; e gli aveva sorriso.
“Vieni qui, pulcino,” aveva sussurrato, con il luccichio nello sguardo di quando da bambino lo afferrava per fargli il solletico. Israel si era avvicinato al suo capezzale con la gola serrata.
Sua madre aveva preso le sue mani fredde fra le proprie, brucianti di febbre, e con solennità lo aveva benedetto. Poi si era sfilata dal dito l’anello nuziale e glie lo aveva premuto sul palmo. “Ti vorrò per sempre bene come oggi,” aveva bisbigliato; non aveva le forze di sollevarsi dai cuscini, così tremando Israel si era chinato per permetterle di baciargli la fronte. “Non dimenticarlo, bambino mio.”
Quella notte, mentre correva nei campi bagnati dalla luna piena, Israel aveva imparato l’esistenza di un amore che segna come fuoco, e che nessuna distanza, nè il tempo, nè la morte possono toccare.
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And so no longer live I in fear Them are too greedy to pay my asylum bills This is my life and freedom's my profession This is my mission throughout all flight duration
There is a core and it's hardcore All is hardcore when made with love The love is a voice of a savage soul This savage love is undestructable
Gogol Bordello - Undestructable
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volumesilenzioso · 1 month
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che barba che noia che cantilena
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