Tumgik
#cngei
mondoscout · 1 year
Text
Tumblr media
Verso l'Estate Rover Cngei 2023 (1) https://bit.ly/3rFyaiY
su WebRadioscout
3 notes · View notes
lamilanomagazine · 1 year
Text
Messina: presentata a palazzo Zanca la Consulta Giovanile, per rendere i giovani i protagonisti della Città
Tumblr media
Messina: presentata a palazzo Zanca la Consulta Giovanile, per rendere i giovani i protagonisti della Città. Il sindaco Federico Basile e l’assessora alle Politiche giovanili Liana Cannata hanno presentato a palazzo Zanca la Consulta giovanile del Comune di Messina. All’incontro con la stampa, ha preso parte la consigliera comunale Emilia Rotondo e i giovani componenti della Consulta. “La presentazione di questo importante organismo autonomo permanente all’interno del nostro Ente, rappresenta - ha detto il sindaco Basile - il compimento di quanto nel corso di questo primo anno di attività amministrativa abbiamo sempre manifestato. Il nostro obiettivo è accogliere tutti i soggetti della città, aprire alla partecipazione e alla condivisione coinvolgendo soprattutto i giovani, i quali sono i principali agenti di cambiamento sociale ed economico e di innovazione attraverso lo sviluppo dei loro progetti e delle loro idee. La Consulta giovanile nasce proprio dall’esigenza di fare partecipare i ragazzi alle attività del Palazzo, un palazzo aperto – ha evidenziato Basile – che ha bisogno di ascoltare le idee di tutti per trovare la giusta dimensione ed il giusto equilibro. L’organismo esisteva sulla carta e oggi prende forma in maniera concreta. Un iter fortemente voluto non per una questione didattica bensì pratica nell’ottica di ciò che rappresentiamo, ovvero l’amministrazione del fare”. Basile nel rivolgersi poi ai ragazzi li ha invitati ad essere ancora più impegnati nel fare, “participate alla vita del Comune attraverso le vostre proposte poichè questo progetto è la base di un ragionamento che vi rende protagonisti della Città”, ha concluso Basile. “Un iter iniziato nel lontano 2013 – ha aggiunto l’assessora Cannata – che vede oggi la realizzazione di questo Organismo sia attraverso l’adozione di un nuovo Regolamento, approvato con deliberazione del Consiglio comunale, che tramite la concreta costituzione attraverso l’adesione dei giovani che ne fanno parte, e che per la prima volta prendono posto in questo palazzo Municipale per fungere da raccordo tra i giovani della nostra comunità e l’Amministrazione. Si tratta di un importante traguardo, da me fortemente voluto, affinchè da un progetto su carta si passasse alla vera realizzazione. Sono orgogliosa per la nascita della Consulta – ha sottolineato la Cannata - oltre che per la mia particolare vicinanza al mondo giovanile, soprattutto perchè avremo questi giovani che potranno dare un valido contributo attraverso l’elaborazione di pareri e proposte nonchè condividere le iniziative e i progetti che li coinvolgono in prima persona, offrendo loro la possibilità di avere voce non soltanto nei rapporti con la Giunta ma anche con il Consiglio comunale”. Della Consulta giovanile ne fanno parte in qualità di rappresentanti delle rispettive Associazioni, Concetta Costa legale della CNGEI Sezione Scout Messina; Myriam Vizzini per la Comunità Studentesca Universitaria Messina; Lorenzo Monteleone comunità onlus Messina; Aurora Falcone di “Orizzonte”; Denise Siracusa di “Morgana”; Emanuele Carlo dell’Unione degli Universitari di Messina; Antonio Urbano per ATREJU - La compagnia degli student; John Federico Bungaj della Parrocchia San Domenico Dazio; Bonfiglio Gabriele dell'Associazione Culturale Michelangelo Trimarchi; e in rappresentanza delle scuole Rita Gemelli per l'istituto Basile. Dell’organismo permanente in rappresentanza del Comune in qualità di componenti, senza diritto di voto, ne fanno parte l’assessora Cannata e la consigliera Rotondo. In merito, la rappresentante del Civico consesso nel ribadire il ruolo di raccordo tra l’amministrazione e le generazioni future “ringrazio – ha detto la Rotondo – i miei colleghi per la fiducia accordatami nel rappresentare il Consiglio in seno alla Consulta giovanile e sono certa che non mancheranno le idee e la voglia di fare perchè la voce dei giovani va ascoltata”.... #notizie #news #breakingnews #cronaca #politica #eventi #sport #moda Read the full article
0 notes
fallingghostsstuff · 3 years
Text
Tumblr media Tumblr media Tumblr media Tumblr media
Scoutismo,
Una parola che suona strana nel 2022, eh? Eh beh, pensate che siamo circa 40 milioni nel mondo e non potremmo essere meno fieri della promessa che abbiamo pronunciato. C'è chi si avvicina da piccolo, chi da adulto, ma abbiamo tutti lo stesso obbiettivo in comune.
"che cosa fate agli scout?" Una domanda che mi è stata rivolta spesso, magari per scherzo, magari per scherno... Ed io ho sempre risposto "si vive". Perché sì, lo scoutismo ti insegna a vivere, ti aiuta a sentirti parte di qualcosa di enorme, una famiglia enorme. Ricordo ogni singolo istante passato con indosso quell'uniforme blu, dalla promessa nei lupetti fino alla decisione più triste: la partenza... Come spiegarla ai non scout? Allora, arriva un momento nella vita, in cui un ragazzo diventa adulto, matura, ed è in quel momento che si sceglie se "restare" o "partire", magari per nuove rotte, nuovi posti da visitare. Ma la partenza, ti lascia sempre quella promessa cucita addosso, parti con la consapevolezza di essere scout.
"semel scout, semper scout" (scout una volta, scout sempre). Ringrazio di essere scout perché senza non sarei la persona che sono, non avrei affrontato salite con uno zaino pesante ma con il sorriso sempre sul viso, perché? La stanchezza è relativa quando è condivisa.
È stato un lungo viaggio, un'esperienza che porterò sempre con me.
-Ps.: Oggi compiamo 117... Me li porto bene?
3 notes · View notes
Photo
Tumblr media
Logo per evento scout CNGEI della Branca L chiamato “Rupe Cda” a tema Zootropolis svolta dal 23 al 25 aprile 2019 
Anno 2019
4 notes · View notes
Text
UN CONVEGNO NAZIONALE SU SCOUTISMO E ANTIFASCISMO
Roma
9 marzo 2019, centro Boncompagni 22, via Boncompagni 22, ore 20.30
10 marzo 2019, cinema Caravaggio, via Paisiello 24, ore 10
Dopo le settimane di preparazione e i due giorni passati insieme a Roma siamo tornati alle nostre vite quotidiane, agli studi e al lavoro con una nuova esperienza nello zaino. È stato un weekend intenso e bello.
Ecco i portali dove nei prossimi giorni pubblicheremo progressivamente i materiali del convegno: foto, atti, registrazioni.
Le registrazioni su Soundcloud 
Documenti e slide in una cartella condivisa
Le foto su Flickr
I partecipanti al convegno hanno scelto di lasciarsi con una serie di impegni condivisi per continuare insieme, li trovi a questo link.
L’appello che ha lanciato un convegno nazionale su scoutismo e antifascismo rimane aperto alle firme di capi in servizio e di ex capi scout delle associazioni italiane. L’indirizzo è sempre quello: [email protected] 
L’appello
Siamo educatori scout, Capi e soci adulti delle associazioni italiane, antifascisti per storia e visione del mondo. Vogliamo piantare la nostra tenda anche in questa fase storica così delicata, in questo mondo che muta così velocemente in una direzione che ci pare spesso sbagliata, preoccupante e contraria ai nostri valori.
Troppo spesso dai quattro angoli del paese e del continente ci arrivano storie strazianti. Personaggi violenti picchiano donne e uomini colpevoli solo di essere diversi per idee, per colore della pelle, per opinioni sulla vita e sul mondo. Intolleranza e sopraffazione si diffondono mentre esseri umani muoiono in mare. Nella politica e nella società, il livello di discussione si limita spesso a slogan che nascondono lacune culturali e una evidente mancanza di consapevolezza rispetto alla realtà. Nonostante i dati parlino di un numero di reati in costante diminuzione, gli imprenditori della paura speculano sul senso di insicurezza e precarietà della gente, per alimentare sui territori insensate guerre tra poveri.
Ogni settimana, ogni giorno, in giro per gli stessi territori bambine, bambini, ragazze e ragazzi, giovani e Capi continuano allo stesso tempo a giocare un gioco che ha ormai più di cent'anni e che si basa su principi completamente opposti: fratellanza, vita all'aria aperta, educazione fra pari sono il cardine di ciò che noi chiamiamo educazione alla libertà. Per questo sappiamo che l’antifascismo per un Capo scout è una scelta di metodo, oltre che un valore: è un modo di fare, uno stile dell’educare, un’attenzione da tenere costantemente presente quando si organizzano giochi, attività, proposte.
Le associazioni scout italiane da sempre hanno tenuto fermo questo patrimonio di idee e di valori. Il CNGEI nella propria carta di identità associativa pone la democrazia, all’interno dei propri processi decisionali e come fulcro della propria azione educativa,  tra le proprie scelte fondanti e caratterizzanti e, quanto all'educazione dei giovani, evidenzia il concetto di coeducazione, ovvero di educazione per tutti e con tutti, accettando e rispettando ogni diversità. L’AGESCI pone l’antifascismo tra i riferimenti fondamentali della Scelta Politica contenuta nel Patto Associativo, il documento fondativo dell’unificazione di ASCI e AGI avvenuta nell’aprile 1974: da allora lo ha sempre mantenuto come irrinunciabile, rilanciandolo e facendolo vivere negli eventi per capi e ragazzi, oltre che nella propria quotidiana democrazia associativa.
Questo è un coraggio che viene da lontano. Le Aquile Randagie in Lombardia, gli scout clandestini dello Stretto e della Calabria, le guide e gli scout antifascisti a Roma: durante gli anni della Giungla Silente, quando la dittatura nazifascista soppresse tutte le associazioni educative diverse dall’Opera Nazionale Balilla e dall’Azione Cattolica, gruppi di Capi e ragazzi scelsero la clandestinità perché alla base del loro agire avevano una scelta di mondo, un'idea di ciò che l'uomo e la donna possono diventare, quella che oggi alcune associazioni scout chiamano Partenza. 
Da tempo noi ci troviamo invece ad assistere, oltre a momenti positivi e a prese di posizioni auspicabili, anche a contraddizioni e compromessi all'interno delle nostre associazioni. A timidezze e a volte a errori: ad attività da migliorare, a episodi non affrontati, a Capi non abbastanza preparati e non abbastanza consapevoli e attivi sui temi dell'antifascismo; allo stesso tempo conosciamo quanto i Capi giovani - e non solo - oggi chiedano formazione di qualità e posizioni rigorose su antifascismo, antirazzismo, nonviolenza e critica radicale al potere come dominio. Vediamo anche che i nostri ragazzi, molto più adulti oggi delle generazioni che li hanno preceduti, sono fortunatamente meno disposti ad accettare risposte preconfezionate e ordini che vengono da adulti, a volte Capi, spesso pronti ad ostentare un’autorità che non hanno, anziché esprimere una più auspicabile autorevolezza: sono così proprio le future donne e i futuri uomini che ci sono affidati a chiedere sui grandi temi dei nostri tempi proposte chiare, contenuti forti, qualità educativa elevata.
Sappiamo bene quanto sia difficile essere associazione al giorno d’oggi. È per questo allora che vogliamo essere fedeli alla nostra Promessa e renderci utili anche in tempi che troviamo cupi, trasformandoli in giorni promettenti. Vogliamo ritrovarci per discutere e pensare, per condividere ciò che ci sta a cuore, migliorare la nostra azione educativa e confermarla ancorata a quei riferimenti che per noi sono irrinunciabili. Vogliamo costruire un pensiero che sia di servizio alle associazioni che operano sul territorio e ai singoli Capi che si impegnano ai quattro angoli del paese.
Ci convochiamo allora, come Capi scout, educatori liberi, in un Convegno nazionale su scoutismo e antifascismo, che vivremo il 9 e il 10 marzo 2019 a Roma, presso il cinema Caravaggio. Un incontro di studio, di riflessione, di dibattito, di approfondimento e meditazione. Un incontro di formazione. Un altro passo nella giusta direzione.
Siamo Capi scout,
Siamo antifascisti.
Coordinamento Capi Scout Antifascisti
Per aderire scrivi a [email protected]
I capi firmatari dell’appello
Tommaso Caldarelli, Lazio, Agesci
Maria Chiara Porretta, Lazio, Agesci
Margherita Posta, Lazio, Agesci
Paolo Nunziante, Liguria, Agesci
Valentino Scordino, Calabria, Agesci
Giovanni Gaiera, Lombardia, Agesci
Emanuele Luigi Colazzo, Lazio, Agesci
Daniela Ferrara, Sicilia, Agesci
Nicola Selim Babaoglu, Bologna, Cngei
Luca Montanari, Bologna, Cngei
Laura Pattuzzi, Emilia-Romagna, Agesci
Mattia Pesci, Emilia-Romagna, Agesci
Silvia Sturani, Veneto, Agesci
Padre Giuseppe Trotta Sj, Campania, Agesci
Mariarosaria Zamboi, Lazio, Agesci
Giorgio Manca, Lazio, Agesci 
Saverio Sciao Pazzano, Calabria, Agesci
Ciro Facciolla, Portici, Cngei
Antonello Praticó, Calabria, Agesci
Luca Scarpiello, Bari, Cngei
Riccardo Camedda, Roma, Cngei
Gregorio Lombardi, Fermignano, Cngei
Giada Jacqueline Todisco Grande, Fermignano, Cngei
Mirta Cimmino, Napoli, Cngei
Matteo Morara, Emilia Romagna, Agesci
Margherita Milone, Liguria, Agesci
Chiara Zotti, Piemonte, Agesci 
Gianluca Scacco, Emilia Romagna, Agesci
Lia Zornetta, Emilia Romagna, Agesci
Federico Scarpelli, Toscana, Agesci
Attilio Valentini, Ariccia, Cngei
Paolo Biella, Lombardia, Agesci
Francesca Galletti, Ariccia, Cngei
Azzurra Chiaramonti, Lazio, Agesci 
Silvia d’Auria, Lazio, Agesci
Simone Barbieri, Liguria, Agesci
Giovanni Raffa, Calabria, Agesci
Antongiulio Cavaliere Converti, Calabria, Agesci
Giulia Addazi, Lazio, Agesci
Dina Tufano, Lombardia, Agesci
Lorenzo Morandi, Lombardia, Agesci
Alessandro Cogorno, Liguria, Agesci
Caterina Bondi, Emilia Romagna, Agesci
Andrea Biglietti, Bologna, Agesci
Francesco Mancioppi, Liguria, Agesci
Marco Fumagalli, Lombardia, Agesci
Pietro Acrami, Lombardia, Agesci
Pierpaolo Rapicano, Campania, Agesci
Francesca Saccomandi, Emilia Romagna, Agesci
Lorenzo Gilli, Lazio, Agesci
Benedetta Rubino, Lombardia, Agesci
Luca Pirolo, Lombardia, Agesci
Teresa Ballerini, Pesaro, Cngei
Matteo Zornetta, Emilia Romagna, Agesci
Matilde Marzorati, Lombardia, Agesci
Giulia Ventimiglia, Lombardia, Agesci
Anna Cerati, Lombardia, Agesci
Jacopo Mascheroni, Lombardia, Agesci
Carolina Vitale, Lombardia, Agesci
Jacopo Cerati, Lombardia, Agesci
Laura Maialetti, Lombardia, Agesci
Giovanni Romano, Lecce, Cngei
Pietro Feltri, Lombardia, Agesci
Bianca Ferrari, Milano, Cngei
Daniele Caldarelli, Ariccia, Cngei
Francesca Fumagalli, Lombardia, Agesci
Jacopo Pesiri, Padova, Gruppo Scout Pablo Neruda
Claudio Ielmini, Piemonte, Agesci
Marta Abbate, Lombardia, Agesci
Chiara Abbate, Lombardia, Agesci
Sarah Longo, Lombardia, Agesci
Francesca Gorla, Lombardia, Agesci
Giovanni Terribile, Lombardia, Agesci
Alessandro Colombo, Lombardia, Agesci
Camilla Tambani, Lombardia, Agesci
Gabriele Riva, Lombardia, Agesci
Davide Scopece, Lombardia, Agesci
Cristina Pilichi, Lombardia, Agesci
Giulia Galliani, Lombardia, Agesci
Flavio Zecchinello, Lombardia, Agesci
Marco Piazzoni, Lombardia, Agesci
Carlo Bidoia, Lombardia, Agesci
Luciano Squillaci, Calabria, Agesci
Antonino Nunnari, Calabria, Agesci
Anna Colombo, Lombardia, Agesci
Samuele Pirronello, Lombardia, Agesci
Maddalena Cavadini, Lombardia, Agesci
Maria Fera, Liguria, Agesci
Anna Colombo, Lombardia, Agesci 
Cecilia Barberis, Lombardia, Agesci
Sofia Ronchetti, Lombardia, Agesci
Giuggi Palmenta, Calabria, Agesci
Andrea Bosio, Liguria, Agesci
Elisa Galli, Lazio, Agesci
Andrea Bogino, Sardegna, Agesci
Jessica Marino, Calabria, Agesci
Fabio Tassone, Lazio, Agesci
Davide Palluzzi, Lazio, Agesci
Matteo Spallacci, Marche, Agesci
Sara Lonato, Lombardia, Agesci
Marino Marinelli, Toscana, Agesci
Medea Zanon, Bologna, Cngei
Valentina d'Alessio, Abruzzo, Agesci
Lucia Romeo, Calabria, Agesci
Angela Pesce, Umbria, Agesci
Manlio Majorani, Umbria, Agesci
Giulia Ghini, Emilia Romagna, Agesci
Cristian Calzolari, Bologna, Agesci
Pierpaolo Giordano, Ariccia, Cngei
Salvo Ranno, Messina, Cngei
Tiziano Carbone, Velletri, Cngei
Sara Moon Villa, Milano, Cngei
Susanna Chiulli, Lazio, Agesci
Emanuele Falcolini, Lazio, Agesci 
Marialuisa Mortara, Lazio, Agesci
Domenico Alghiri, Lazio, Agesci
Antonio Coccia, Lazio, Agesci  
adesioni in continuo aggiornamento...
-----------------------------------------------------------------------------------------------------------
Sostenitori - Ex capi scout 
Gian Domenico Ricaldone, Liguria; Annarita Leobruni, Lazio; Elisabetta Fonti, Lazio; Matteo Fontana, Lazio; Giulia d’Auria, Lazio; Romolo Corradi, Marche; Amaniele Teke, Lazio; Valentina Marra, Lazio; Vittorio Agnoletto, Lombardia; Fabio Siclari, Calabria; Alessandro Cartisano, Calabria; Cosimo Magnelli, Toscana; Alice Vergani, Lombardia; Fulvia Fadda, Toscana; Michela Brambilla, Lombardia; Alessandro Colleoni, Lombardia;  Adriano Palagi, Toscana; Giovanni Cresci, Toscana; Marta Cristianini, Lazio; Giulio Lattanzi, Toscana; Christina Tanca, Marche; Michela Laurenzo, Sardegna
Raccogliamo adesioni di capi ed educatori scout, di assistenti ecclesiastici, di ex capi scout. 
Pagina Facebook
5 notes · View notes
ftm-italianboy · 7 years
Text
I'M SEARCHING A CHILDHOOD FRIEND – HELP ME!
English version:
I'm not famous, I'm not popular, but I really love him. I'm looking for a guy, we were childhood friends then I moved on. I didn't have his number, and I can't find him on Facebook.
Tumblr people, I need you! Reblog this, share this, let's talk it out.
I really miss him, I miss him a lot.
Info:
Name: Adriano
Age: 20-24
Country: Italy
Description: He was very, very pale with black hair, a few freckles, thin voice, very shy –but we was 8/10, so something may have changed
How I can recognise him? He was in the CNGEI (italian scouts) of San Sebastiano al Vesuvio, our Akela was Camilla. Just ask him!
Thank you from the bottom of my heart.
~~~
Italian version:
Non sono famoso, non sono popolare, ma gli voglio davvero bene. Sto cercando un ragazzo, eravamo amici d'infanzia poi ho cambiato posto. Non avevo il suo numero e non riesco a trovarlo su Facebook.
Gente di Tumblr, ho bisogno di voi! Rebloggate, condividete, fate passaparola.
Mi manca davvero, davvero tanto.
Info:
Nome: Adriano
Età: 20-24
Paese: Italia
Descrizione: Era molto, molto pallido con i capelli neri, un po' di lentiggini, voce sottile, molto timido –ma avevamo 8-10 anni, quindi qualcosa potrebbe essere cambiato
Come lo riconosco? Era nella sezione di San Sebastiano al Vesuvio della CNGEI (scout italiani), la nostra Akela si chiamava Camilla. Se pensi di conoscerlo, chiediglielo!
Grazie di cuore.
12 notes · View notes
rondinellasaggia · 3 years
Text
The group leaders want us to write our Progetto del Capo by the 17th, in the middle of my exam session. Why must I suffer like this?
Also I read the guidelines and there's a whole section for religious stuff. Like, I understand we're a catholic organisation but is it really necessary to put so much emphasis on that part and leave the actual scouting part behind? That's coming from a catholic. I honestly believe religion shouldn't be such a big part of this experience
0 notes
madame-airlock · 7 years
Text
What's wrong with boys and girls being in the same scout group?
I'm a former AGESCI scout (One of the three scout groups in Italy) and we had boys and girls, and men an women in the same group.
The only difference was in the names, for example (these are the names of my former troop)
"Red flower" pack: little wolves (boys) and ladybugs (girls), although most groups call everyone little wolves. 8-11yo
"North star" troop: scouts(m) and guides(f), 12-16yo
"The fort" (maybe? It's the name of the castle in our town) clan: Rovers(m) and scouts (f), 17 and up. I'm not entirely sure scouts is the 100% correct translation
The three branches sometimes do activities together -usually at the beginning and at the end of the social year- but they're often divided. By age group. Not by gender.
So what's wrong with boys and girls together?
That being said, and just cause we all like to tease each other so much for no apparent reason, if there's any Italian scouts here always remember:
AGESCI>>>>>>scout d'Europa & CNGEI
(si scherza, si scherza! *Scappa canticchiando figlia ti voglio dar in sposa a scout d'europa/CNGEI/AGESCI*)
1 note · View note
shpynkk · 6 years
Text
Tumblr media
Fist day of the Roverway in the Netherlands
0 notes
lamilanomagazine · 2 years
Text
Cologno Monzese, al Cineteatro Peppino Impastato: "AQUILE RANDAGIE" un film diretto da Gianni Aureli
Tumblr media
Cologno Monzese, al Cineteatro Peppino Impastato: "AQUILE RANDAGIE" un film diretto da Gianni Aureli. Si facevano chiamare Aquile randagie i ragazzi del gruppo di scout di Milano, Monza e Parma che svolgeva attività giovanili clandestine durante il periodo del fascismo. Un film li racconta: al Cineteatro "Peppino Impastato" - Via Volta 11  a Cologno Monzese (Milano), il 27 gennaio 2023 alle ore 21:00. E' questa la storia di un gruppo di ragazzi scout che svolgeva attività clandestine all'epoca del fascismo. Milano, Italia, ventennio fascista. Tutte le associazioni giovanili vengono chiuse per decreto del Duce, compresa l’associazione scout italiana. Un gruppo di ragazzi decide di dire di no, e fonda le Aquile Randagie: giovani e ragazzi, guidati da Andrea Ghetti e Giulio Cesare Uccellini che continuano le attività scout in clandestinità, per mantenere la Promessa: aiutare gli altri in ogni circostanza. Il fascismo non li ignora, li segue, li spia. Dopo il 1943, i ragazzi danno vita al movimento scout clandestino che supporterà la resistenza fino alla fine della guerra. Combatteranno il regime prima con beffe plateali, poi con azioni mirate che permetteranno di far superare il confine italiano e raggiungere la Svizzera a più di 2000 persone ricercate dai nazifascisti: ebrei, perseguitati politici e chiunque avesse bisogno di fuggire le persecuzioni, e una probabile morte. «Raccontare la storia delle Aquile Randagie in un film è un’idea stimolante, una sfida creativa, ma soprattutto un atto dovuto. L’associazione concettuale dello scautismo alla Resistenza è un pensiero sicuramente innovativo che lascia quantomeno incuriosite tutte le persone che ne vengono a conoscenza. (…) La particolarità di tutto questo è che i protagonisti di queste avventure sono dei ragazzi, tra i 14 e i 20 anni, che hanno dimostrato coraggio, adesione, spirito di sacrificio e lealtà al Paese. Valori che, soprattutto oggi, devono essere memoria storica e viva. (…) Si tratta di un film diretto ai giovani, che vuole parlare loro con le parole dei giovani di un’altra epoca, quando un altro mondo sembrava impossibile, ed invece il cambiamento si realizza proprio grazie a loro: forse eroi, certo giovani fedeli e ribelli.» (Gianni Aureli)» (Gianni Aureli) «Aquile Randagie ha il pregio di raccontare un pezzo della nostra storia che pochissimi conoscono, il tassello di mosaico di un racconto più grande, quello della Seconda Guerra, del Fascismo e dell’Olocausto. Cose che non vanno mai dimenticate. Raccontare il passato per leggere il presente: è anche questo quello che fa il film, ed è giusto in tempi in cui rinascono piccoli grandi fascismi. Tempi in cui occorre tenere alta l’attenzione. E Aquile randagie lo fa con un film onesto, sincero e, in fondo, mai pretenzioso.» LA STORIA VERA Nel 1912 viene fondata la più antica organizzazione scout italiana tuttora esistente: il Corpo Nazionale Giovani Esploratori Italiani (CNGEI), associazione non confessionale. Poco dopo, a Milano, nasce l'Associazione Ragazzi Pionieri Italiani (ARPI). Nel 1916 viene fondata l'Associazione Scautistica Cattolica Italiana (ASCI) che sarà la più importante delle associazioni italiane fino al 1974. Scioglimento dei reparti scout Una legge (la n. 5 del 9 gennaio 1927), una delle cosiddette Leggi Fascistissime, aveva decretato lo scioglimento dei Reparti scout nei centri inferiori a 20.000 abitanti, e l'obbligo di inserire l'acronimo ONB (Opera Nazionale Balilla) nelle insegne dei rimanenti. Papa Pio XI fu costretto a dichiarare sciolta l'Associazione Scautistica Cattolica Italiana (ASCI) il 24 gennaio dello stesso anno. Il 9 aprile 1928 tutto lo scautismo fu dichiarato soppresso dal Consiglio dei ministri. Anche il gruppo scout Milano 2 e il gruppo scout Milano 6 deposero ufficialmente le proprie insegne (fiamme). Ma alcuni di essi si rifiutarono di cessare l'attività. Usando messaggi in codice e cifrati per non venire scoperti, quei ragazzi continuarono a ritrovarsi, tenendo anche regolari campi scout d'estate in Val Codera (provincia di Sondrio), e svolgendo regolari attività scout. Li guidavano Giulio Cesare Uccellini, capo del Milano 2, che prenderà il nome di Kelly durante la resistenza e che ebbe anche il soprannome di Bad Boy, affibbiatogli da J.S. Wilson, all'epoca direttore del Bureau Mondiale dello Scautismo e Andrea Ghetti, del gruppo Milano 11, detto Baden, Dopo l'armistizio dell'8 settembre 1943 le Aquile Randagie, insieme ad altri, diedero vita all'OSCAR (Organizzazione Scout, poi sostituito da Soccorso, Collocamento Assistenza Ricercati) che si impegnò in un'opera di salvataggio di perseguitati e ricercati di diversa nazione, razza, religione, con espatri in Svizzera (noto quello di Indro Montanelli) e concludendo il proprio servizio proteggendo la vita, a guerra finita, ai persecutori di ieri. Altri gruppi scout clandestini rimasero attivi in Italia negli anni del fascismo: uno di essi si riuniva addirittura a Palazzo Venezia, lo stesso dal cui balcone il Duce si affacciava per i suoi discorsi. Il fascismo Nell'ottobre del 1922 sale al potere il partito fascista che si prefigge uno stato totalitario e dunque un controllo sulle idee della popolazione italiana, per raggiungere questo obiettivo pone subito molta attenzione all'educazione dei giovani, e quindi, il 14 gennaio 1923 nasce l'ONB (Opera Nazionale Balilla) e vengono sciolte tutte le organizzazioni a carattere o inquadramento militare. Alcuni prefetti applicano questa classificazione anche alle organizzazioni scout, nonostante spesso le autorità ecclesiastiche intervengano in loro difesa, e molte camicie nere cominciano a compiere atti di violenza contro appartenenti a gruppi scout, tanto che ad Argenta viene ucciso Don Minzoni, fondatore del gruppo scout locale. Per poter arginare i comportamenti fascisti nel 1924 l'ASCI confluisce, anche grazie a Pio XI, nell'Azione Cattolica italiana rimanendo comunque totalmente autonoma. Il 3 aprile del 1926 vengono approvate le cosiddette leggi fascistissime che prevedono tra le altre cose anche lo scioglimento dei reparti scout nei centri con meno di 20.000 abitanti. Questa legge, a causa dei fragili rapporti con la Chiesa, viene applicata solo dal gennaio del 1927. È un duro colpo per lo scautismo che vede drasticamente ridotto il numero dei suoi gruppi. Da questo punto in avanti la vita degli scout si fa sempre più difficile finché due anni più tardi l'ASCI viene ufficialmente chiusa e il 22 aprile del 1928 vengono deposte in Duomo a Milano le fiamme, insegne dei reparti. In quello stesso giorno Ciacio Andrea, un lupetto del gruppo Milano 2, fa la sua promessa entrando nella famiglia scout: è il primo simbolico atto di rivolta. In quell'occasione, nella cripta di San Sepolcro, di fronte alla stessa "casa dei fasci" da cui erano partiti i fascisti milanesi per la marcia su Roma, nasce l'impegno a durare "un giorno in più del fascismo". La resistenza vera e propria inizia però un mese più tardi, il 27 maggio, quando un gruppo scout guidato da Giulio Cesare Uccellini compie un'uscita ai Corni di Canzo testimoniata da varie fotografie. Su una di queste è scritto: "È l'inizio Scout della Resistenza contro il fascismo", la resistenza durerà 16 anni 10 mesi e 29 giorni, che saranno chiamati, basandosi sul linguaggio di Kipling, il periodo della giungla silente. Questo piccolo nucleo di scout cerca in poco tempo di creare un'organizzazione di facciata per coprire le proprie attività, fondando nel 1929 il Convegno cattolico Pierino Delpiano, ma presto, in seguito a discussioni di natura metodologica col sacerdote della parrocchia ospitante, Uccellini crea intorno a sé le Aquile Randagie (AR), un gruppo formato da una ventina di ragazzi tra gli undici e i diciassette anni legato soltanto dai valori dello scautismo. Una delle aquile randagie di maggior rilievo è sicuramente Andrea Ghetti (Baden) il quale, dopo aver avvicinato lo scautismo nel 1927, vi aderisce pienamente e diventa dal 1939 in poi assistente ecclesiastico del gruppo milanese intrattenendo contatti anche con le alte cariche ecclesiali (il card. Schuster è a conoscenza dell'esistenza delle Aquile Randagie e la sostiene anche se non apertamente). La repressione fascista prosegue sempre più efferata e, per proteggersi, le aquile randagie si coprono con degli pseudonimi: Uccellini è Kelly o Tigre, Andrea Ghetti è Baden, Vittorio Ghetti è Cicca, e sfruttano tutte le tecniche apprese nello scautismo per comunicare senza essere capiti, posizionando i propri avvisi scritti con l'ausilio di vari codici (dal codice morse al linguaggio del bosco) in un buco della terza colonna della Loggia dei Mercanti. Questi primi anni sono caratterizzati da violenze ancora limitate e le intimidazioni, pur non mancando, sono comunque relativamente rare (la perquisizione in casa Luppi non è molto severa, e Fracassi di ritorno da un’Uscita, è circondato da alcuni fascisti che lo deridono, lo spintonano e alla fine lo percuotono). Tuttavia la vita clandestina è vissuta con serenità e come parte integrante del gioco. Ogni domenica si svolge un'uscita nella pianura vicino a Milano o in Brianza; si parte infagottati in doppi vestiti per raggiungere il luogo prefissato dove si rimane in perfetta uniforme a svolgere attività semplici di gioco e tecnica, mentre in settimana l'attrezzatura rimane a casa di don Fusi che la custodisce in un sotterraneo di San Sepolcro, proprio il luogo dove era stato firmato il manifesto dei Fasci di combattimento. Durante tutto il periodo della giungla silente vengono realizzati campi estivi, settimane passate in cammino o in campi stabili totalmente dedicate allo scautismo, se si fa eccezione per gli anni 1933 e 1937 in cui alcune Aquile Randagie parteciparono ai jamboree mondiali di Ungheria e Paesi Bassi. Gli anni trenta Nel 1930 viene fondato il giornale Estote parati (traduzione latina del motto scout "siate pronti"), nel quale vengono descritte le attività svolte e raccolti canti e appunti di tecniche scout. Questo giornale è oggi molto utile in quanto dà anche la possibilità di comprendere i rapporti instaurati con le autorità diocesane e il numero dei membri che compongono le Aquile Randagie, dati che mostrano un continuo sviluppo del movimento. I nuovi membri vengono sempre scelti fra famiglie provatamente antifasciste, anche perché, vivendo lo scautismo, si rischiavano pestaggi da parte delle camicie nere e talvolta addirittura il carcere. Nonostante il regime cercasse di reprimerli, gli scout italiani non erano isolati nella loro clandestinità, infatti alcuni di essi divennero presto membri onorari di reparti francesi e svizzeri e nel 1933 tre Aquile Randagie, don Violi (Denvi), Kelly e Bertoletti (un operaio scout, il cui pseudonimo è "Tulìn de l'oli", dialetto milanese per “Barattolino dell’olio”, reclutato come dattilografo sebbene non avesse mai visto una macchina da scrivere), parteciparono al Jamboree in Ungheria dove poterono confrontarsi con altri scout di tutto il mondo. Le repressioni non intaccarono l'umorismo e lo spirito goliardico di Kelly, come mostra una "beffa" operata nel '35 dalle Aquile Randagie nei confronti dei fascisti: alla fine di una messa svoltasi in divisa nella chiesa di San Sepolcro, gli scout si trasferiscono in piazza Cordusio dove stanno sfilando tutte le organizzazioni fasciste e naziste in occasione di una manifestazione della Gioventù hitleriana. Kelly, da alcuni scout sale sul palco d'onore e si posiziona indisturbato a fianco dei grandi gerarchi nazisti e fascisti dileguandosi poco prima della fine della parata. Due anni più tardi il Jamboree si tiene nei Paesi Bassi, a Vogelenzang: anche in questa occasione una delegazione delle Aquile Randagie partecipa aggregata agli scout della Corsica. Essa è composta da Kelly e i due fratelli Ghetti; il gruppo ha anche l'onore di incontrare Baden-Powell che elogia le Aquile Randagie e le invita a continuare affidando a Uccellini l'incarico di nominare i futuri capi italiani; ciò mostra come le Aquile Randagie e la delicata situazione italiana fossero ad alcuni capi scout europei. La guerra L'anno successivo, proprio una settimana dopo l'invasione della Polonia, le Aquile Randagie visitano una valle che definiranno "il paradiso perduto" e con cui intesseranno un forte legame: la Val Codera, situata poco sopra Novate Mezzola. Qui si svolgono i campi estivi del 1941 e del 1942, e grazie alla complicità della guardia di finanza non fascista e dei valligiani si possono svolgere le tipiche attività scout in perfetta uniforme senza troppe preoccupazioni, cosa che non accadeva da alcuni anni a causa del timore di "soffiate" ai fascisti. Nel 1940 però, a seguito dell'entrata in guerra dell'Italia a fianco della Germania, molte delle Aquile sono richiamate nell'esercito. Le attività tuttavia non diminuiscono, grazie anche all'interessamento di monsignor Montini, che invita Baden a continuare nonostante i rischi della vita clandestina aumentino, come dimostra l'attacco a Kelly del 3 ottobre 1942, a causa del quale perderà in parte l'udito e rimarrà vari giorni in ospedale. Nel 1942 iniziano anche i rapporti con la famiglia Osio, il cui figlio è allievo di Baden, che offre parte della sua tenuta di Montecchio di Colico prima come terreno per il campo del 1943 e, finita la guerra, come campo-scuola intitolato a Kelly (destinazione che rimane tuttora, facendone un posto caro agli scout di tutt'Italia). Durante l'inverno 1942-1943 gli alleati bombardano Milano causando 171 morti civili e la distruzione di parte della città, fra cui anche le case di alcuni scout. In questo clima drammatico ci si avvia verso il declino e la successiva caduta del fascismo che avviene proprio durante il campo estivo a Colico (25 luglio). L'attività di OSCAR Dopo la firma dell'armistizio (8 settembre 1943) l'invasione tedesca e la formazione della Repubblica Sociale Italiana (RSI), vengono subito promulgate leggi sulla consegna alle autorità nazi-fasciste dei prigionieri di guerra, alcuni dei quali sono rifugiati da don Bigatti che si rivolge a Baden. Si propone subito il dilemma se subire passivamente o diventare partigiani e la risposta viene data seguendo i principi scout: "Noi non spariamo, noi non uccidiamo… noi serviamo!". Viene quindi combattuta una resistenza disarmata e passiva. Baden istituisce già il 12 settembre del 1943 l'O.S.C.A.R. (la sigla starebbe per Organizzazione Scout, sostituito quasi subito con Soccorso, Collocamento Assistenza Ricercati), la cui attività consiste principalmente nell'espatrio di ebrei, renitenti alla leva e ricercati politici in Svizzera. È da sottolineare come questa non sia l'unica rete di aiuto ai profughi presente in Italia ma sicuramente una tra le più attive, organizzate e veloci. Una fondamentale attività dell'OSCAR è la continua fabbricazione di documenti falsi, ottenuti grazie anche alla collaborazione di timbrifici e amici che lavorano in questura. Il rischio maggiore tuttavia consiste nel varcare il confine, costantemente sorvegliato e recintato con filo spinato; un esempio della pericolosità di questo tipo di azioni può essere l'espatrio di dieci greci, durante il quale, a causa della disattenzione di uno di questi, Kelly e Baden rischiano la vita riuscendo però a non essere visti e a far passare i profughi oltre il confine. Un altro episodio significativo è il finto rapimento di Gabriele Balcone, bambino di madre ebrea, avvenuto nel dicembre 1943. La famiglia, mentre tenta di varcare il confine, viene catturata e il piccolo è lasciato dalle SS nella Casa San Giuseppe di Varese in attesa di essere deportato a Buchenwald. L'OSCAR si mobilita e fa trasferire il piccolo in ospedale col pretesto di un intervento chirurgico; qui dopo che ne è determinata con esattezza la posizione, Kelly e Baden, l'uno travestito da medico l'altro che lo attende in macchina, rapiscono Gabriele e, dopo averlo nascosto qualche tempo, lo restituiscono al padre col quale emigrerà in Australia. Un altro impegnato nell'attività è Giovanni Barbareschi, all'epoca diacono, al quale la Comunità ebraica di Milano attribuirà nel 1955 un attestato di merito come giusto fra le nazioni. Non sempre però le cose vanno bene: Peppino Candiani, appena diciannovenne, perde la vita sul fiume Tresa mentre cerca di far espatriare un lituano che, preso da vertigini, si mette a urlare richiamando l'attenzione dei nazifascisti che crivellano il giovane. A causa dell'attività sempre più intensa, la repressione fascista nei confronti dell'OSCAR diviene sempre più aspra e proprio Baden, dopo che il cardinale Ildefonso Schuster gli comunica che le Brigate Nere e le SS lo stanno cercando con l'ordine di sparare a vista, è costretto a nascondersi per un breve periodo, e grazie a un errore di battitura del suo cognome nei rapporti della polizia riesce a sfuggire ai militari. Anche in un periodo travagliato dai rastrellamenti e nonostante le attività con l'OSCAR le Aquile Randagie proseguono, seppur tra mille difficoltà, le loro attività scout comprese uscite e campi: questi si svolgono nel 1943, come già detto, a Montecchio di Colico (Lecco) e nel 1944 Baccanello di Calusco d'Adda (Bergamo). L'OSCAR non era l'unica attività extra scout: Natale Verri, detto "Nino", dopo aver disertato, diviene partigiano ma per non abbandonare un compagno ferito sul campo viene catturato e, il 16 aprile del 1945, fucilato. Il Ribelle Nel 1944 Teresio Olivelli, Carlo Bianchi (entrambi impegnati nell'OSCAR) insieme a Claudio Sartori fondano il giornale clandestino Il Ribelle, organo di stampa delle Brigate Fiamme Verdi, formazioni partigiane di orientamento cattolico. Collabora al giornale anche Giovanni Barbareschi. Il giornale riporta il sottotitolo "esce quando può e come può". Olivelli e Bianchi vennero poco dopo catturati per colpa di un delatore e portati nel campo di transito di Fossoli. Bianchi fu fucilato, Olivelli fu deportato a Hersbruck dove fu ucciso da un sorvegliante per aver difeso un altro prigioniero. Il dopoguerra La Centralina, base scout in Val Codera Pochi giorni dopo questo fatto arriva l'attesa liberazione. Inizia il periodo della ricostruzione. Non ci sono trionfalismi per le Aquile Randagie o per l'OSCAR il cui bilancio è sicuramente molto interessante: nei 20 mesi di occupazione nazista ci sono stati 2 166 espatri tra i quali anche quello di Indro Montanelli, 3 000 documenti falsi stampati e una spesa complessiva di 10 milioni di lire di allora. Ma l'attività delle Aquile Randagie continua con gesti di prevenzione contro gli odi e le vendette verso i vinti, per esempio con un presidio "armato" della stazione ferroviaria di Sesto San Giovanni per lasciare passare un treno sanitario tedesco. Dal punto di vista prettamente scout invece, nella parte d'Italia liberata dagli Alleati, fremono intanto i preparativi per il rilancio dell'ASCI: numerose sono infatti le riunioni del Commissariato Centrale con relative circolari. Significativa è una di queste in cui si richiede alle Aquile Randagie l'organizzazione della gerarchia dell'ASCI lombarda che si trova sotto l'occupazione tedesca, e significativa è per la risposta: "Per quel che riguarda la regione lombarda, la gerarchia è già praticamente costituita dato che la nostra attività è stata ininterrotta dal 1928. Quindi per noi non è una ripresa, ma la continuazione del lavoro che da venticinque anni stiamo svolgendo". L'ASCI nel 1974 si fuse con la sua associazione femminile corrispondente, l'Associazione Guide Italiane (AGI), creando così l'Associazione Guide e Scouts Cattolici Italiani (AGESCI). L'apporto metodologico delle Aquile Randagie viene travasato mediante la cura della formazione Capi inaugurando il Campo Scuola di Colico con il primo Campo Scuola lombardo per capi clan e il primo per capi esploratori.... #notizie #news #breakingnews #cronaca #politica #eventi #sport #moda Read the full article
0 notes
nardonews24 · 3 years
Text
16 POSTI LETTO A MASSERIA BONCURI PER I PROFUGHI UCRAINI
16 POSTI LETTO A MASSERIA BONCURI PER I PROFUGHI UCRAINI
Il Comune di Nardò mette a disposizione 16 posti letto a masseria Boncuri per l’accoglienza di altrettante persone in fuga dalla guerra in Ucraina. D’intesa con il consigliere comunale con delega alla Protezione Civile Alberto Gatto e con il gruppo scout CNGEI, affidatario dell’immobile, ieri il sindaco Pippi Mellone ha scritto al prefetto di Lecce Maria Rosa Trio comunicando la disponibilità ad…
Tumblr media
View On WordPress
0 notes
pruiti · 3 years
Text
Bucci Xmas Box, il Natale solidale di Buccinasco
Bucci Xmas Box, il Natale solidale di Buccinasco
Da sabato 11 a domenica 19 dicembre al Centro Civico Marzabotto l’Amministrazione comunale con le associazioni CNGEI Scout Buccinasco, Croce Rossa Italiana, Auser Attivamente e Protezione civile raccoglierà le scatole natalizie da destinare alle famiglie di in difficoltà (more…)
Tumblr media
View On WordPress
0 notes
fedelando · 3 years
Text
LIPU BENEVENTO, AL VIA LE INIZIATIVE AUTUNNALI NELL’OASI DEL FIUME CALORE
Dopo molteplici attività svolte in estate dagli attivisti della Sezione Lipu di Benevento nell'Oasi di protezione “Zone Umide Beneventane”, che protegge 17 km del fiume Calore comprese 4 sue importanti confluenze, ecco che sono iniziate le attività autunnali per la valorizzazione ecocompatibile di questo territorio fluviale.
Un ottimo successo ha avuto l'Eurobirdwatch, promosso da BirdLife International di cui la Lipu è il partner italiano, che si è svolto nel primo fine settimana di ottobre. Un'iniziativa che a Benevento, oltre agli appassionati di birdwatching, si è voluta aprire alle famiglie coinvolgendo adulti e bambini i quali hanno grandemente apprezzato l'osservazione degli uccelli, la passeggiata nella natura e le letture a tema naturalistico, infatti oltre alla Lipu nell'organizzazione della giornata erano coinvolti i volontari del gruppo di Benevento del Programma socio-sanitario nazionale “Nati per Leggere”, rappresentati per questo evento da Claudia Lamparelli e Adriano Tretola, e “Mamme Rana”. L'osservazione degli uccelli acquatici, tra cui sono stati avvistati tre specie di aironi, ossia l'airone cenerino, l'airone bianco maggiore e la garzetta, oltre a diversi esemplari di gallinella d'acqua, cormorano, piro piro piccolo e germano, si è svolta principalmente al Ponte Leproso con la partecipazione anche del Comitato di quartiere Santa Clementina grazie alla presenza del presidente, Claudio Rocco, e di altri soci del Comitato. In seguito i partecipanti hanno raggiunto a piedi la penisola fluviale di Cellarulo, dove sono stati percorsi due sentieri preparati dai volontari della Lipu – presenti tra loro in questa circostanza erano Antonio Saccone, Marialuisa Pica, Jessyca Izzo, Giovanni Fasulo e Marcello Stefanucci –, uno che ha condotto gli escursionisti alla confluenza del Sabato nel Calore e un altro che, attraversando un canneto prima di canna palustre poi di canna domestica, li ha portati sulle rive del Calore ad ammirare il Ponte Fratto, cioè i resti di un ponte romano sul quale circa duemila anni fa transitava la Via Latina.
Tumblr media Tumblr media Tumblr media
Inoltre in questo periodo sono riprese le attività con le scuole tra cui spicca la collaborazione con il Liceo Scientifico “Galilei” dell'I.I.S. “Galilei – Vetrone” nell'ambito delle attività dei Percorsi per le Competenze Trasversali e per l'Orientamento (PCTO), ex Alternanza Scuola-Lavoro. Il progetto del Liceo consiste nello studio dei processi fitodepurativi dei corsi d'acqua dei fiumi Sabato e Calore, infatti già è stata effettuata un'uscita con due classi guidate delle docenti di biologia Maria Concetta Nicoletti, che è anche la referente del PTCO, e Rosa Cammarota, accompagnate da tre attivisti della Lipu beneventana alla confluenza Sabato-Calore nel cuore dell'Oasi Lipu “Zone Umide Beneventane”. Durante l'escursione con particolare impegno da parte della Lipu sono stati prelevati campioni di acqua dai due fiumi per essere analizzati nei laboratori dell'istituto e della società IAN CHEM, che era presente con il biochimico Daniele Miranda, esemplari di una pianta idrofila, la lenticchia d'acqua, e microrganismi bentonici per studiare lo stato di salute del fiume. Questo progetto del Liceo Scientifico “Galilei” si inserisce nell'ambito del più ampio Progetto “Adotta un fiume”, il cui coordinatore è il dott. Paolo Palummo e che coinvolge, oltre alla Lipu, anche altre associazioni quali il Rotary Club di Benevento, il Rotary Community Corps di Benevento, il Rotaract, l'Interact, il Wwf Sannio, il CAI – Sez. di Benevento, Plastic Free, Verehia, Io x Benevento, proponendosi di tutelare e valorizzare il fiume Sabato.
Queste attività fanno seguito ad altre svolte, nei mesi da giugno a settembre, sempre dai volontari della Sezione Lipu di Benevento nell'Oasi “Zone Umide Beneventane” per la sua promozione e valorizzazione ecocompatibile. In particolare se ne ricordano alcune tra cui la visita all'Oasi, il 6 giugno, del gruppo scout dei lupetti della CNGEI di Benevento guidati dai “vecchi lupi” Caterina Riccardi, Tiziana Mucci e Federica Rossi.
Domenica 13 giugno si è tenuta invece la Festa delle Oasi e Riserve Lipu presso il Centro Visite dell'Oasi “Zone Umide Beneventane”, ubicato in c.da Sant'Angelo a Piesco, che ha visto anche lo svolgimento di un'escursione lungo un sentiero, riaperto dai volontari della Lipu, il quale dalla pista ciclopedonale “Paesaggi sanniti” conduce sulle rive del fiume Calore.
Tumblr media Tumblr media Tumblr media
In seguito il 30 giugno 25 alunni della scuola secondaria di primo grado del Convitto Nazionale “P. Giannone” di Benevento, guidati dalle docenti Rossana Poppa e Mirella Pallotta, sono giunti al Centro Visite dell'Oasi Lipu e hanno visitato una parte dell'Oasi nell'ambito del PON “La città comunità educante”.
Il 10 agosto si è tenuta la “Notte delle Stelle” presso il Centro Visite dell'Oasi Lipu che ha visto una nutrita partecipazione di persone le quali hanno attentamente ascoltato le spiegazioni tramite videoproiezione e le illustrazioni della volta celeste grazie ad un potente telescopio dell'astronomo Antonio Pepe.
Anche i soci dell'Uselte-Auser, condotti dalla presidente prof.ssa Adriana Pedicini, hanno visitato il 18 settembre l'Oasi Lipu lungo il fiume Calore facendo un'escursione e sostando presso il Centro Visite dell'Oasi in c.da Sant'Angelo a Piesco.
Il 19 settembre vi è stata infine una passeggiata in bicicletta, organizzata sempre dalla Lipu in collaborazione con il gruppo beneventano della Federazione Italiana Ambiente e Bicicletta (Fiab), abbinando l'attività fisica al birdwatching svolto dai ponti cittadini sul fiume Sabato sino a raggiungere la penisola di Cellarulo.
Tumblr media
Tra questi eventi si sono succedute una serie di visite guidate dai volontari della Lipu che hanno portato a conoscere l'Oasi Lipu di Benevento ad appassionati di natura e ad altri cittadini che volevano semplicemente godere del paesaggio e della tranquillità dei luoghi.
Tumblr media
0 notes
pixelslory · 3 years
Photo
Tumblr media
Beh che dire... Ho paradossalmente "piantato"più tende in oratorio che in altre occasioni #tenda #oratorio #pero #scoiattolo #curtain #prato #erba #nature #sun #future #animals #party #happy #avventura #camping #route #Instagram #mottarone #funivia #maggiore #verbania #scout #agesci #cngei #rover (presso Pero, Italy) https://www.instagram.com/p/CPOzkWfgziD/?utm_medium=tumblr
0 notes
livornopress · 3 years
Text
La struttura scout di Villa Cristina disponibile per soggiorni estivi e invernali
Livorno 18 maggio 2021 Da circa trent’anni gli scout AGESCI e CNGEI si occupano di gestire Villa Cristina, che è una struttura immersa nel verde del Parco provinciale dei Monti Livornesi, precisamente tra il tiro a segno del Corbolone e l’Eremo della Sambuca. La struttura, pubblica, e di proprietà della regione Toscana, che ne ha affidato la gestione prima alla provincia di Livorno e…
Tumblr media
View On WordPress
0 notes
servizistampa · 5 years
Photo
Tumblr media
Comunicato #772: Gli scout di Matera in partenza per il World Scout Jamboree
Una delegazioni di scout CNGEI ricevuta dal Sindaco De Ruggieri prima di partire per il West Virgina (USA)
Una delegazione di scout aderenti al CNGEI di Matera, è stata ricevuta questa mattina nel Palazzo di Città dal Sindaco di Matera, Raffaello De Ruggieri, prima di partire per il West Virginia, negli Stati Uniti d’America: a partire dal 22 luglio prossimo, e fino al 3 agosto, i giovani materani si trasferiranno a The Summit Bechtel Reserve, che ospiterà, per dodici indimenticabili giorni, il ventiquattresimo World Scout Jamboree. Si tratta di un raduno – per la cui realizzazione hanno lavorato insieme le organizzazioni scout nazionali di Canada, Messico e Stati Uniti - a cui prenderanno parte gli scout provenienti da tutto il mondo; l'evento si svolge ogni quattro anni e richiama giovani dai 14 ai 17 anni di età. Quest’anno in West Virginia sono attesi 45.000 scout - di cui circa 1.200 italiani, in rappresentanza delle due principali aggregazioni scout, CNGEI. e AGESCI. Gli ambasciatori della Sezione CNGEI (Corpo Nazionale Giovani Esploratori ed Esploratrici Italiani) di Matera sono Sonia Ayoko Kessouagni (15 anni), Matteo Cucaro (16), Luciano Antezza (17) e Paolo Gaudiano (17). Saranno due, invece, gli scout AGESCI in partenza per gli Stati Uniti. Ai ragazzi materani, il Sindaco De Ruggieri ha consegnato alcuni volumi che parlano della Capitale Europea della Cultura di quest'anno, esortandoli a testimoniare con fierezza l'appartenenza a "una delle città vive più antiche del mondo, con i suoi ottomila anni di storia". Il motto del Jamboree 2019 è “Sblocca un mondo nuovo” e le parole chiave sono avventura, amicizia, leadership, servizio e sostenibilità. Durante questo campo, i ragazzi riscoprono e condividono i valori della Promessa ed i principi della Legge scout, e - divertendosi insieme - si impegnano per diventare dei "Buoni Cittadini" e rendere questo Mondo un posto migliore. La dimensione internazionale è nello spirito più profondo dello scautismo, sin dalla sua nascita nel 1907 (nel 1920 si è svolto il primo Jamboree in Inghilterra): una stessa Promessa, una stessa Legge e uno stesso Saluto. In un contesto del genere si vive lo scautismo senza confini, distinzioni e pregiudizi di alcun genere. La delegazione CNGEI è stata accompagnata dal presidente della sezione di Matera, Alessandro Petrigliano, da Maria Giovanna Giordano (commissario di sezione) e da Angela Calia (capo compagnia).
0 notes