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PRIMA PAGINA Il Centro di Oggi mercoledì, 30 aprile 2025
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Il Comune di Alessandria presenta il rendiconto 2024: riduzione del debito, pagamenti più rapidi e nuovi investimenti per scuola, cultura e servizi pubblici. Scopri di più su Alessandria today.
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SPACE XXX
La prossima volta che mi venite a raccontare che non ci sono soldi per la Sanità, per la Scuola, per il rinnovo degli stipendi pezzentiali del Pubblico Impiego - chi si prende cura di voi, dei vostri diritti, salute, istruzione, sorveglianza, sicurezza, prende il 30% in meno di un operaio non qualificato, e manca almeno la metà del personale che sarebbe necessario, poi chiedetevi il perché dei disservizi - la prossima volta, dicevo, non aspettate la risposta, consideratevi automaticamente mandati a fare in culo, nel senso più proprio di "mavvamorìammazzato".Perché già la marchetta da 1 mld di Euro, in costante crescita, del centro di detenzione in Albania, decisione presa a cazzo di cane in maniera del tutto autonoma, era indicativa di tutto uno stile.Ma come se non bastasse, qui si parla di un qualcosa che avrebbe dovuto essere sottoposto intanto al Parlamento, poi alla Corte dei Conti, e poi proposto in gara d'appalto al miglior offerente a parità di costi; non certo deciso sua sponte in base a, a, ricordatemi, quale è la competenza tecnica della Meloni in materia di sicurezza digitale, o se è per questo dell'intero esecutivo preso nella sua interezza? Alla faccia della trasparenza. Ma non avevo particolari dubbi. Gli amici di destra mi dicono sempre di guardare i fatti prima di farmi prendere dall'ideologia, a quanto pare comodamente dimenticando che, io, una ideologia non ce l'ho mai avuta.In realtà, come diceva quel tale nel film, " i modi definiscono l'uomo", e pure la donna. Se sei fracassone, arrogante, tracotante, bullo, perculante, falso, da te non può venire niente di buono, mai, senza eccezioni. Ed ecco che, salvo cadute sulla via di Damasco (fatali, si spera), si invola un altro miliardo e mezzo di Euro che sarebbe stato di una certa qual utilità; e se proprio ce n'era bisogno, lo sviluppo e l'acquisizione di una simile tecnologia restando in area Euro avrebbe avuto importantissime ricadute sull'occupazione, sul PIL (e quindi su pensioni, stipendi, disavanzo eccetera), sulla innovazione e non ultima, data la materia, sulle garanzie di sicurezza. Ché affidare simili dati a uno dei cretini più corrotti, menefreghisti e inaffidabili dell'era contemporanea (era peraltro già ricca di simili talenti) non appare sotto alcun profilo la scelta migliore. Comunque; avanti così, Rated XXX, perché gli stupri fanno sempre audience, però per un pubblico dal palato forte. - via fb
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Immaginate quanti soldi si mangiano se sono in deficit nonostante i miliardi che guadagnano e quelli gli diamo ogni anno, volenti o nolenti, con l'8x1000.
Ufficialmente solo una piccola parte, il 24% dell'8x1000 viene usato per i poveri (fonte chiesa cattolica, per cui probabilmente ottimistica). Quindi bisognerà ridurla ulteriormente, altrimenti i preti rischiano di diventare loro stessi poveri.
O, in alternativa, toccherà trasformare l'8x1000 nel 16x1000, poverini.
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I CONTI DELLA SERVA. Ieri Trump ha fatto sapere di aver avvertito l’Unione che i paesi europei che hanno avanzo attivo nella bilancia dei pagamenti (cioè che esportano in US più di quanto importano) dovranno pareggiare i conti acquistando più petrolio e gas americano, altrimenti “saranno dazi senza fine!”.
Solo nell’automotive, dazi pesanti sarebbero -25.000 posti di lavoro, per lo più tedeschi ed italiani. Vediamo un po’ la faccenda in soldoni.
La bilancia dei pagamenti Italia-US è attiva per 42 MLD €. La nostra bolletta energetica è di 66 MLD €. Dovremmo quindi stornare 2/3 dei nostri acquisti energetici dai ns fornitori abituali (tra cui il 25% dalla Russia) in favore degli americani. Da vedere però le tariffe applicate dagli americani, tra cui l’oneroso trasporto, ma soprattutto il costo dello shale gas che è parecchio fiori mercato rispetto a gas e petrolio afro-arabo-russo.
Se l’eventuale riorientamento delle forniture sarebbe un terremoto geopolitico e delle relazioni internazionali (operazioni Eni in Libia, Nigeria etc.), il costo sarebbe probabilmente un significativo ammanco di bilancio (spesa su Pil), una importazione netta di inflazione ed un aumento dei costi di produzione (per via del costo energetico) con effetti ultimi di aumento generalizzato dei prezzi e diminuzione delle esportazioni. In pratica, il suicidio non assistito dell’economia nazionale.
Forse potremmo mitigare un po’ la faccenda aumentando l’import dagli US di beni non energetici. Ma questo significherebbe infarcirci di roba per noi non immediatamente utile o fuori mercato. Comunque è da vedere se la condizioni le possiamo trattare o le decide Trump e basta.
Poco tempo fa, il nuovo segretario NATO Rutte, ha fatto sapere che il 2% di Pil in spese militari non è più il traguardo da raggiungere, ma il 3% o forse di più. Ieri Financial Times ha detto di saper per certo che Trump chiederà addirittura il 5%! Noi spendiamo circa 32 MLD € cioè il 1,42% del Pil. Arrivare al 3% significa raddoppiare la spesa ovvero altri 32 MLD €, un altro ammanco deciso del bilancio nazionale.
Che ci frega se abbiamo una delle popolazioni più anziane del mondo e medici ed infermieri scappano dai pronto soccorso perché non più in grado di operare umanamente il servizio? Ci faremo ricoverare in fureria.
A questo punto o Bruxelles manda in soffitta tutte le norme che governano le economie dell’area euro (rapporto debiti/Pil) o dovremo andare a tagliare la spesa pubblica (aumentare le tasse per carità, magari ai redditi più alti non se ne parla nemmeno). Il tutto per infarcirci di sistema d’arma per lo più americani. Forse una parte di questi nuovi acquisti potranno scalare i 42 MLD € di disavanzo attivo commerciale.
Trump realizzerebbe così diversi goal.
Il primo sarebbe che i vecchi patti ipotizzati da Obama anni fa quali il TTIP che doveva legare in una matassa commerciale US ed europei, sarebbero superati da questo ordine di importazioni coatte dove il guadagno è tutto da una parte. Pollo al cloro? Oh yes!
Il secondo è che forzando la vendita di energia americana oltre a rinforzare non più il legame ma la dipendenza geopolitica EU-US, beneficerebbe i principali sponsor della sua presidenza che sono -da sempre- i big dell’energia fossile.
Il terzo sarebbe la totale distruzione dell’economia europea a vari livelli, gli europei pagherebbero la svolta multipolare e l’espansione commerciale e produttiva cinese (e non solo) nel mondo che va a detrimento delle posizioni americane.
Infine, quarto, ci ritroveremmo gonfi di armi la cui gran parte è in elettronica ovvero US e quindi saldati una volta di più al polo US che deciderà dove, come e quando mandarci a far guerra di qui e di là secondo proprie intenzioni e benefici.
Tutto ciò verrà gestito dalla signora in immagine, affascinata da Milei e Musk, con i sodali della Lega e di Forza Italia per i quali tasse ai più capienti, politiche redistributive e di spessa sociale sono anatema. Non sono più di destra come molti dicono (categorie superate!), ci assomigliano solo.
Arrivati qui mi verrebbe voglia di intingere il pennino nel veleno e scrivere una notarella sui teorici del sovranismo e del populismo che forse negli ultimi anni non hanno ben capito che in mondo siamo capitati, i “non c’è più destra e sinistra”, quelli che si son bagnati vedendo eletto il "miliardario del popolo" alle ultime elezioni americane, coloro che passano il loro tempo ancora a volgere le loro ossessioni contro il genderismo, il green deal ed altre ininfluenti questioni di ininfluente guerriglia culturale, ma mi asterrò.
Del resto, se costoro non capiscono la lingua che parla la realtà concreta figurati quanto gliene importa di una nota di Fagan.
Auguri a Voi e famiglia!
NOTA. I conti si riferiscono al bilancio statale, cioè all'Italia e quindi "i conti della serva" del titolo, sono i conti dell'Italia. Ogni altra attribuzione dell'epiteto "serva" ad altro soggetto non era nelle intenzioni dell'autore del post. Pierluigi Fagan, Facebook
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Non so cosa sia andata a fare Giorgia Meloni negli USA, cosa pensa di dire a Trump, se pensa davvero di riproporgli lo zero dazi fra America-Europa, già bocciato in precedenza e che è comunque una cazzata a prescindere, perché se gli Stati Uniti sono giunti alla disperazione dei dazi è perché hanno uno squilibrio fra import-esport notevole, esportano poco e importano tantissimo, e con l’introduzione dei dazi sperano sostanzialmente due cose, la prima è che siamo noi che inviamo le nostre merci da loro a pagare il disavanzo, la seconda è che le aziende americane che hanno delocalizzato rientrino in patria, magari attirando con sé anche aziende straniere che trovano più conveniente produrre negli USA per aggirare i dazi.
La cosa non può funzionare, perché noi non pagheremo il disavanzo USA, piuttosto cercheremo altri mercati, le aziende non rientreranno o non entreranno perché il costo del lavoro e i costi di produzione in USA non sono convenienti, dazi o non dazi, nemmeno se Trump ci aggiunge degli sgravi fiscali.
Questa lotta è controproducente poi per gli States, perché gran parte del loro debito pubblico è nelle mani dei cinesi, dei giapponesi e dei fondi pensione USA, ciò vuol dire che i cinesi e i giapponesi li tengono per le palle e basta solo una strizzatina, come è successo, per far impazzire i mercati, basta vendere precipitosamente per metterli in ginocchio.
La soluzione zero dazi proposta dall’Europa, dunque, per Trump sarebbe la proposta peggiore, quella che non può prendere in considerazione, perché peggiorerebbe addirittura la situazione attuale.
La Meloni non va in rappresentanza dell’Europa, non ne ha l’investitura e nessuno glielo ha chiesto, quando ha chiesto di essere ricevuta andava per perorare singolarmente la causa dell’Italia, prima che Trump dichiarasse che non intendeva trattare singolarmente con gli stati europei.
Va dunque a titolo personale, e se dovesse portare a casa qualche risultato collettivo, sarebbe acclamata da tutti, ma le speranze che ciò accada sono minime, quasi nulle (e il quasi è dovuto principalmente all’imprevedibilità e all’umoralità di Trump), se portasse a casa solo qualche beneficio per l’Italia verrebbe considerata una traditrice, e sarebbe isolata in Europa, come Orban, se dovesse portare a casa noccioline, sarebbe derisa.
E se non dovesse portare a casa nulla, cazzi suoi, la figura di andare da Trump col cappello in mano (“kiss my ass”) la farebbe solo lei.
Ciò che ritengo probabile è che l’impero mediatico pro-Meloni si farà in quattro per magnificare gli "immensi risultati" ottenuti, amplificando all’eccesso qualsiasi segnale positivo, distorcendo la realtà, inventando di sana pianta, facendo notare che: “eh però l’ha salutata Trump” o “eh però l’ha ricevuta”, perché dopo aver detto che è la donna del secolo, la nuova Angela Merkel, il nuovo Roosevelt o il nuovo Churchill, non possono raccontarci che torna con le pive nel sacco.
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Migliorare il Servizio Sanitario Piemontese è possibile secondo ITALIA VIVA
Venerdì 16 febbraio, a Chieri, si è tenuto un interessante evento sul quadro attuale, problemi e prospettive del servizio sanitario piemontese. La qualità dei relatori coinvolti è stata di prim’ordine: manager di grande esperienza e professionisti del settore. L’incontro è stato aperto dal sindaco Sicchiero e si è arricchito della presenza di due esponenti nazionali di Italia Viva: la sen. Silvia Fregolent, presidente di IV Piemonte, è l’on. Luigi Marattin, responsabile economico del partito, che ha tratto le conclusioni finali. All’evento durato oltre 3 ore hanno assistito circa 130 persone.
Il quadro che è emerso è quello di un servizio sanitario piemontese poco efficace e poco efficiente, certamente non all’altezza di quelli delle altre regioni del Centro-Nord Italia (non a caso il Piemonte è stato definito “Il Sud del Nord”). La Regione è interessata da un flusso migratorio in uscita, di pazienti che cercano altrove migliori cure. Tale “fuga” non è attribuibile alla qualità del nostro personale, anzi, ma alla mancata disponibilità di servizi in Regione. Questo fenomeno, oltre a creare disagio ai cittadini interessati, determina una grave perdita di risorse economiche che escono dalle casse del nostro Servizio Sanitario a beneficio di altre regioni (soprattutto la Lombardia) alle quali i nostri concittadini si rivolgono. È necessario un cambio di passo. Se è vero che il servizio sanitario pubblico, con i suoi oltre 9 miliardi di giro d’affari, i suoi 55.000 dipendenti diretti oltre all’indotto, è la prima realtà produttiva della Regione, la sua gestione non sembra improntata a criteri manageriali. L’ultimo piano sanitario triennale risale al 2012 e aveva effetto fino al 2015. Da allora si naviga a vista!
Si paventa, per l’esercizio 2023, un possibile disavanzo di oltre 400 milioni di euro. Il rischio è di un nuovo commissariamento con l’imposizione di un piano di rientro. Non sarebbe la prima volta, avendo già vissuto questa esperienza in passato, per ben due trienni: dal 2010 al 2015. Questo renderebbe ancora più arduo l’adeguamento del nostro servizio sanitario agli standard delle regioni a noi vicine.
Ciò nonostante, migliorare è ancora possibile. Italia Viva Piemonte ha lanciato diverse proposte, in grado di contemperare il miglioramento della qualità del servizio e la riduzione dei costi.
La nostra città di Chieri è stata teatro di una interessante pagina politica. Vedremo se ci sarà un seguito, ma oggi abbiamo una certezza in più: chi si candida a governare il Piemonte deve avere una ricetta pronta per far funzionare il Sistema sanitario piemontese oggi clamorosamente inefficace ed inefficiente a danno di tutti noi utenti.
Chieri, 19 Febbraio 2024
Pier Antonio Pasquero
Presidente Italia Viva Chierese-Carmagnolese
Mariangela Ferrero
Presidente Italia Viva Provincia Torino
Davide Neku
Presidente Italia Viva Torino

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DFP 2025. IL GOVERNO MELONI SI DIMOSTRA CONCRETO MA SEMPRE MIRANDO ALLO SVILUPPO DEL PAESE
Approvato, oggi in Senato, il DFP – Documento di Finanza Pubblica 2025, il vecchio dcoumento di economia e finanza, con il quale il Governo Meloni dimostra ancora una volta concretezza e credibilità ma sempre mirando allo sviluppo del Paese.
La situazione internazionale, non solo politica ma anche economica, non consente, come confermato anche da esperti analisti, di fare delle previsioni affidabili. Per questo, il Governo ribassa le stime di crescita del nostro Paese allineandosi a quelle della Banca d’Italia.
Siamo in una situazione di profonda incertezza geopolitica che influenza negativamente anche le economie nazionali.
Nonostante le difficoltà, il Governo Meloni continua nell’opera di uscire dalla Procedura di disavanzo eccessivo, confermando il trend in diminuzione del deficit italiano arrivato ai massimi con i Governi precedenti, senza rinunciare però ai sostegni alle famiglie ed alle imprese, agli investimenti e alle riforme.
Il Centrodestra sta dimostrando che si possono tenere i conti in ordine senza rinunciare allo sviluppo economico ed al welfare. Sotto questo profilo, importante è la risoluzione al DFP proposta dalla maggioranza, approvata in Senato, per impegnare il Governo a spingere sulla prevenzione sanitaria per il miglioramento della salute dei cittadini.
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PRIMA PAGINA Il Centro di Oggi martedì, 29 aprile 2025
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Approvazioni e novità dal Consiglio Comunale di Alessandria: bilancio, tasse e sostegni sociali
Un'ampia serie di decisioni approvate per il futuro della città
Un’ampia serie di decisioni approvate per il futuro della città Il Consiglio Comunale di Alessandria, riunitosi il 28 novembre 2024, ha affrontato numerosi temi cruciali per la gestione e lo sviluppo della città. Di seguito, un riepilogo dettagliato delle delibere approvate. Sostegno sociale e surroghe: attenzione alle fasce più fragili Mozione N. 17 – Sostegno a donne e bambini in case…
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Il commissario ad acta nominato dalla Regione Siciliana, Francesco Riela, ha ufficialmente avviato le procedure per lo scioglimento del consiglio comunale di Santa Margherita di Belice (Agrigento), eletto nel 2022. La decisione arriva in seguito alla mancata approvazione della dichiarazione di dissesto finanziario, proposta dall'amministrazione per far fronte a un disavanzo di 5,5 milioni di euro, giudicato ormai insanabile. A seguito del mancato via libera dell’aula, sarà lo stesso commissario Riela, in qualità di potere sostitutivo, ad adottare la delibera necessaria per dichiarare il dissesto finanziario dell’ente. Il provvedimento rappresenta una misura sanzionatoria nei confronti del consiglio comunale, che non ha adempiuto all’obbligo di deliberare in merito alla grave situazione economica dell'ente. Durante la seduta decisiva, l’opposizione ha scelto di non partecipare alla votazione, sostenendo che il sindaco Gaspare Viola avrebbe potuto intraprendere iniziative alternative per evitare il dissesto. Dal canto loro, i consiglieri di maggioranza hanno deciso di astenersi, determinando così l'impasse che ha portato alla necessità dell’intervento commissariale. Ora, con l’approvazione imminente della delibera da parte del commissario ad acta, il consiglio comunale di Santa Margherita di Belice si avvia verso lo scioglimento, segnando una svolta amministrativa per il comune agrigentino. Read the full article
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I DEBITI AMERICANI CHE TRUMP VUOL FAR PAGARE AL MONDO
Stati Uniti di Piero Orteca Il primo a denunciarlo fu Charles de Gaulle: «gli americani vivono al di sopra di quanto producono, a spese del resto del Mondo, meno ricco di loro». La bilancia dei pagamenti Usa è in cronico disavanzo dagli anni Settanta. Nel 2024 il deficit ha sfiorato il trilione di dollari (prossimi all’85% del Pil). Le passività americane possedute dall’estero (depositi,…
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🇩🇪 GERMANIA. LE CASSE MALATTIA INCASSANO 2,2 MILIARDI DI EURO IN MENO IN SEI MESI
Le riserve finanziarie sono quasi esaurite: il deficit dell'assicurazione sanitaria obbligatoria è aumentato drasticamente. Un aumento dei contributi appare inevitabile.
Nella prima metà del 2024, le casse malattia obbligatorie hanno speso molto più denaro di quanto ne hanno guadagnato. Alla fine di giugno, le 95 compagnie di assicurazione sanitaria avevano un deficit di 2,2 miliardi di euro, ha annunciato il Ministero federale della Salute. Nella prima metà del 2023 la perdita era stata di soli 627 milioni di euro. Le riserve delle casse malati ammontano ora a 6,2 miliardi di euro, che corrispondono a 0,23 mesi di spesa, appena al di sopra della riserva minima legale di 0,2 mesi di spesa.
Secondo il ministero, nei primi sei mesi di quest'anno, un totale di 159,1 miliardi di euro di entrate è stato compensato da spese per 161,3 miliardi di euro. I ricavi, pari al 5,5 percento, sono aumentati notevolmente rispetto all'anno precedente grazie alla stabilità del mercato del lavoro e all'elevato livello dei contratti collettivi. Tuttavia, le spese per le prestazioni delle casse malattia sono cresciute ancora più rapidamente, pari al 7,6%, e le ragioni sono considerate l'invecchiamento della società e i costi più elevati dovuti al progresso tecnologico del sistema sanitario.
L'associazione nazionale delle casse malattia obbligatorie ha annunciato che per l'intero anno si prevede un disavanzo compreso tra 4 e 4,5 miliardi di euro. Di conseguenza, i contributi continuerebbero ad aumentare se la politica non adotterà finalmente contromisure.
Il ministro della Salute Karl Lauterbach (SPD) ha già annunciato che nel 2025 sono previsti aumenti dei premi, anche per l'assicurazione per l'assistenza a lungo termine. Ha giustificato questa misura con le necessarie riforme strutturali, che smorzeranno l'aumento dei costi a lungo termine. "Ora siamo nella la fase in cui dobbiamo prendere i soldi nelle nostre mani, anche quelle dei contribuenti", ha detto Lauterbach a Stern.
Fonte: Der Spiegel
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Germania sempre più in deficit
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📈 Deficit in rialzo: a pesare Superbonus e bonus edilizi
📊 Il debito pubblico aumenta di altr 4 miliardi
🤷♂️ Non si vedono però soluzioni per contenere il disavanzo
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