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#idee look per sembrare più alte
andreeateodora93 · 4 years
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HACKS-Consigli e trucchi per sembrare più ALTE!
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hekoloptehik · 4 years
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La scelta della valigia
 tempo a disposizione per riordinare le idee non è mai abbastanza, e il rischio di riempire il  tanto da non riuscire nemmeno a chiuderlo è altissimo. Sì, viaggiare… ma restando con i piedi per terra: ecco un piccolo vademecum che aiuta tutte le donne amanti della moda a realizzare il bagaglio ottimale per una breve vacanza. Dalla scelta della valigia ai must-have senza i quali non puoi assolutamente partire, fino ai come selezionare (e piegare) i pezzi indispensabili in base alla meta: mare, montagna o città, è giunta l’ora di fare un check…
La scelta della valigia. Certo, il modo in cui la prepari è importante. Ma scegliere la valigia giusta in base alla destinazione lo è ancora di più. Considerato che starai via solo per qualche giorno, preferisci un bagaglio a mano leggero e capiente. Se raggiungerai la tua meta in macchina, in treno o in pullman, opta per un borsone dotato di tracolla: ideale per una gita fuori porta o una trasferta di lavoro. ll trolley è necessario solo se ti sposti in aereo; se hai in programma una mini vacanza zaino in spalla, punta su un modello ad alte prestazioni. Studiare nel dettaglio i possibili abbinamenti in base alle occasioni d’uso e al tempo a disposizione è un trucco salvavaligia indispensabile. Prima ancora di pensare a cosa mettere nel bagaglio a mano, è necessario progettare i look da vacanza in anticipo. Come agire per evitare di portare capi e accessori inutili? Crea i tuoi outfit a partire da alcuni pezzi basic.
Controllare il meteo. Quando si avvicina il momento di cambiare aria, tutti siamo più ottimisti e immaginiamo le nostra meta come una sorta di oasi al riparo da qualsiasi variazione atmosferica. “Siamo in estate, per una volta che parto, vuoi che piova?” Il saggio Murphy risponderebbe: “Se qualcosa può andar male, andrà male“. Quindi, anziché inserire nel bagaglio a mano 10 tra t-shirt e shorts, meglio puntare su un paio di jeans lunghi e una giacca impermeabile.
Selezione all’ingresso. Prima di fare il bagaglio a mano, disponi tutto ciò che desideri portare con te in bella vista. Questo passaggio potrebbe sembrare inutile, ma in realtà risulta cruciale per definire cosa è davvero utile. Seleziona solo l’indispensabile: se dovessero esserci spazi vuoti una volta preparata la borsa, resta valida la regola universale secondo cui aggiungere è più semplice che togliere…
I 5 essenziali che non possono mancare, ovunque tu vada. Per tante cose inutili, ci sono alcuni capi e accessori passe-partout che non possono mancare nel bagaglio a mano di una donna. Cos’hanno in comune? Si possono indossare con ogni clima, sono comodi, versatili, si prestano a molteplici combinazioni di outfit. E soprattutto… non passano mai di moda.
Ottimizzare il bagaglio in base alla destinazione. Una volta inseriti in valigia i pezzi essenziali, è bene procedere con gli abiti alla moda indispensabili in relazione alla meta. Se la tintarella ti aspetta, non puoi partire senza un bikini – da riutilizzare anche come crop top sugli shorts. Se invece viaggi in aereo destinazione capitale europea, una borsa a tracolla e un abito midi sono indispensabili per visitare la città con stile e senza stress. Trekking in vista? Non dimenticare una giacca in nylon impermeabile e un capo in lycra traspirante. E se ti tocca viaggiare per lavoro anche in estate, metti sempre nel bagaglio a mano il tuo fidato blazer e un paio di décolleté.
Il bagaglio a mano per una gita fuori porta al mare.
✓Mini abito ✓Sandali flat da gladiatore ✓Bikini ✓Borsa da spiaggia ✓Shorts
Il bagaglio a mano per un weekend in città.
✓Abito midi ✓Ciabattine flat ✓Bucket hat ✓Borsa a tracolla ✓T-shirt bianca
Il bagaglio a mano per un viaggio avventura.
✓Giacca antivento ✓Occhiali da sole sportivi ✓Un capo in lycra ✓Marsupio ✓Felpa
Il bagaglio a mano per una trasferta di lavoro.
✓Top in seta ✓Pantaloni culottes ✓Clutch ✓Blazer ✓Décolleté
Come piegare gli abiti in valigia senza rovinarli. Per aiutarti nella difficile impresa di disporre gli abiti in valigia facendo sì che non diventino inutilizzabili all’arrivo, hai due possibilità. Puoi optare per una disposizione secondo il peso, oppure per una disposizione secondo l’uso. Nel primo caso, parti dai capi più pesanti per arrivare a quelli più leggeri; in questo modo, eviterai di schiacciare e sgualcire questi ultimi. Nel secondo, inizia dai pezzi che utilizzerai in un momento successivo all’arrivo per concludere con quelli che ti serviranno subito una volta giunta a destinazione. Uno stratagemma che ti permetterà di trovare subito ciò che desideri, evitando così di far implodere il bagaglio a mano alla ricerca dell’abito da sera.
Come fare entrare nel bagaglio a mano più cose possibili. La valigia è piccola, lo spazio a disposizione è poco ma vorresti portare con te tutto il guardaroba? Il metodo infallibile per fare entrare nel bagaglio a mano più cose possibili è quello di stirare alla perfezione ciascun abito e piegarlo esattamente come se dovesse essere riposto all’interno dell’armadio anziché in valigia, esercitando una pressione finale con il ferro prima di inserirlo. Un trucco che permette non solo di ricavare centimetri di spazio preziosi, ma anche di ridurre il rischio di grinze. Ricorda: scarpe, borse, cinture e altri accessori vanno custoditi in sacchetti appositi e inseriti per ultimi, a coprire eventuali buchi.
  Cercare di capire quali sono davvero le priorità prima di fare il bagaglio a mano è necessario: pensare di poter indossare i sandali a listini tacco 12 in alta quota è un’assurdità. Senza contare che il superfluo toglie spazio in valigia ai nuovi acquisti: un assunto da tenere sempre a mente, soprattutto per chi non rinuncia allo shopping anche in vacanza.
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becomixdatabase · 7 years
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[Introducing: Cerebus the Aardvark di Dave Sim](http://blog.becomix.me/cerebus-the-aardvark-di-dave-sim/ "http://blog.becomix.me/cerebus-the-aardvark-di-dave-sim/")
Il fumetto che mi ha aperto più orizzonti nella mente: Cerebus the Aardvark, opera enorme e inclassibicabile, un fumetto sul fumetto, scritta e disegnata dal geniale (e controverso) canadese Dave Sim. Ho perso dietro questa serie ben due anni della mia vita e appena il tempo me lo concederà mi ritufferò nello studio di questa epica.
> Cerebus che riflette sulla propria vita in Like A Looks, Cerebus #137
Nel lontano dicembre 1977 compare nel panorama del fumetto nordamericano un albo insolito destinato a sconvolgere radicalmente i canoni classici di questo mezzo espressivo. Dave Sim, seguendo il proprio comandamento “Thou shall break every law in the book”, inizia a pubblicare in maniera indipendete Cerebus the Aardvark, una parodia del genere fantasy à la Conan il Barbaro, con protagonista un oritteropo (da “aardvard” in afrikaans, che si traduce con “maiale di terra”). La casa editrice Aardvark-Vanaheim fu fondata dall’autore e da Deni Loubert (all’epoca findanzata di Sim, in seguito moglie e successivamente ex-moglie). L’opera sarà conclusa nel marzo 2004, con il numero 300. Con le sue 6000 tavole circa, è considerata la serie a fumetti nordamericana creata da un solo autore più longeva. Tutto solo Sim non è stato: dal numero 65 gli sfondi sono stati curati dal virtuoso Gerhald.
> Copertina di High Society
La serie è stata ristampata in sedici raccolte definite “phonebooks“, data la somiglianza alle guide telefoniche (tante pagine e carta di bassa qualità). In Italia sono stati tradotti esclusivamente il secondo volume Alta società ed il terzo Chiesa e Stato (Vol.1) dalla Black Velvet. Può sembrare strano che si sia partito dal secondo numero, ma questo perchè High Society (le issue originali dal 26 al 50) formano un ciclo narrativo compiuto, mentre i primi numeri (raccolti nel phonebook Cerebus) sono formati da storie autoconclusive o cicli brevi, in cui il tratto è ancora acerbo e non ci sono ancora le grandi tematiche e sperimentazioni a cui Sim ci abituerà in seguito.
> Wolveroach, una delle mille trasformazioni dello scarafaggio
Alta Società è godibile anche senza aver letto il primo volumone, ma il lettore rimane un po’ spiazzato quando compaiono personaggi come The Roach (un completo imbecille dalle personalità multiple che Sim utilizza per deridere le icone del fumetto come Batman, Capitan America, Wolverine, the Punisher e Dream di Sandman), Elrod l’albino (caricatura di Erlic of Melnibone di Michael Moorcoc), Red Sophia ma sopratutto Jaka, l’unico drammatico amore del nostro maiale di terra.
> Quando una ragazza chiese a Cerebus “Cosa stai pensando”?
Se nel primo phonebook Cerebus è presentato come un barbaro iniziato alla magia, o come mercenario senza scrupoli che sperpera i suoi bottini in luride taverne, in seguito diventerà primo ministro di una città stato chiamata Iest (in High Society, satira dei meccanismi della politica e ai giochi di potere), poi papa alcolizzato (in Church and State I & II), e ancora rinnegato, barista e molto altro ancora cose nelle ultime storie. L’intera serie ci racconta la vita (discutibile) del protagonista, con le sue vittorie, sconfitte, sbronze, ma ci racconta anche la vita dell’autore: Sim infatti, oltre a comparire più volte, ci esporrà le sue idee politiche e sociali, spesso controverse (come, ad esempio, le sue posizioni antifemministe).
Parliamoci chiaro: le posizioni politico e sociali della seconda metà sono insostenibili. Sim è un genio egomaniaco, che ha abusato per buona parte della vita di alcool e droghe. L’idea di fare una serie in 300 albi gli è venuta mentre era internato per overdose di LSD. Prima donna, si arrocca sempre più nelle sue posizioni, riversando km di inchiostro contro i critici. Dal divorzio con Deni, circa a metà serie, inizia a scaricare le frustrazioni sentimentali dentro l’opera, fino a diventare un patetico paranoico, che crede di essere vittima di complotto marxista-femminista. Sim da irriverente iconoclasta figlio della cultura hippy, militante per i diritti degli autori, diventa un polemico reazionario, fino ad una clamorosa conversione religiosa. Chiaramente qualcosa è andato storto nel cervello dell’artista, ma nell’opera più Sim approfondisce le sue posizioni controverse, maggior virtuosismo riversa nel fumetto. Provare per credere.
> Jaka, Issue #129
La prima metà è sicuramente quella più godibile, molti critici sono d’accordo nel giudicare il quinto volume, il celebre Jaka’s Story, come suo picco narrativo. Scritto in parte in prosa e in parte a fumetto, la tragica storia è uno studio sul personaggio femminile più importante della saga, sulla relazione dei generi e sulla repressione da parte della politica dell’arte. La parte in prosa racconta l’infanzia di Jaka, ed è scritta camuffando lo stile di Oscar Wilde, personaggio molto importante nella serie, di cui ne viene raccontata la morte, ampiamene documentata, nel sesto phonebook Melmoth. Non è l’unico cameo di personaggi reali nel opera: possiamo citare le comparse anche di Scott Fitz Gerald, Hemingway e sua moglie, la Tatcher, Woddy Allen, Mike Jagger e Keith Richard.
> Mica male Gerhald negli sfondi.
Sim è uno sregolato sperimentatore: dalla impostazione delle tavole, al lettering, per non parlare della lingua e dei linguaggi. Indaga la psiche dei personaggi e la propria senza alcun freno, è un fine parodista della politica e della società, della letteratura e del cinema. Protagonista delle riflessioni rimarrà però sempre il fumetto di per sè, di cui Sim si erge come paladino. Ricordiamo che Sim, alfiere dell’autoproduzione, si spese sempre per difesa dei diritti d’autore, fu una delle figure centrali nella creazione del Creator’s Bill of Right, documento a difesa dei diritti dei fumettisti. Influenzò inoltre generazioni di autori, come Kevin Eastman e Peter Laid, creatori delle Tartarughe Ninja, Todd McFarlan (esiste perfino un cross-over Cerebus/Spawn), Jeff Smith e Neil Gaiman.
Cosa aspettate? Cercatevi i volumi in italiano, e se siete dei coraggiosi masticatori d’inglese completate la collezione. Consigliato a chi, stanco dalla monotona realtà delle graphic novel, è alla ricerca di un fumetto che sia un grande prodotto artistico e non mero intrattenimento. Non ve ne pentirete!
Per ora non abbiamo caricato tutti i volumi di Cerebus sul database, ma ecco:
Cerebus (Book 1)
Jaka’s Story
A breve avremo un sistema di caricamento nuovo! Provare per credere!
#becomix #black-velvet #canada #cerebus #comics #dave-sim #gerald #gerhald #graphic-novel #jaka #jakas-story #risograph #spawn #wolverine L'originale è stato pubblicato su [http://blog.becomix.me/cerebus-the-aardvark-di-dave-sim/](http://blog.becomix.me/cerebus-the-aardvark-di-dave-sim/ "Permalink")
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