Tumgik
#il grande inverno
klimt7 · 2 years
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Nostalgia dell'Inverno
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elenascrive · 1 year
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Ci conosciamo da oramai 7 anni
e trovare parole nuove da dedicarti
per il giorno del Tuo compleanno,
sta diventando sempre più un affanno
Non è per niente semplice infatti
poterti stupire e sorprendere
dopo tutti questi anni!
Ma Io intendo comunque provarci
perché Tu lo meriti
Ed eccomi allora qui a scriverti
rime che sanno molto di visto e rivisto
e spero mi perdonerai di questo,
ma con il solito inconfondibile affetto
che non manca mai e spero altresì
Tu riesca comunque a percepire,
nonostante le obbligate ripetizioni
È bello che siamo ancora amiche
capaci di ascoltarci e di supportarci
reciprocamente,
come quando ci siamo conosciute
Il Nostro Bel Legame insomma
è via via cresciuto
esattamente come il Nostro affetto,
nonostante l’irrompere della quotidianità
che ci ha portate spesso a scontrarci
con parecchie difficoltà
Siamo riuscite quindi a resistere poiché
La Nostra Amicizia è più forte
di tutto tutto quello che la potrebbe dividere!
Che cosa assai meravigliosa è averti
nella Mia Vita e ci resterai
Tu sei la Mia Robina,
come da qualche anno,
mi piace soprannominarti
Un simpatico nomignolo tutto Mio
per differenziarmi
dalle tantissime altre persone
che fanno parte della Tua Esistenza,
poiché Io ci tengo ad avere un posto d’onore
dentro al Tuo Nobilissimo Cuore
Mi auguro solo di potermelo meritare
Mi farai sapere
Intanto Tanti, Tantissimi
Cari Auguri di Buon Compleanno,
Mi auguro che questa Tua Nuova Primavera
possa sbocciare senza fretta
e al meglio per regalarti
tutti i fiori di ciliegio
che attendi e desideri,
dopo un inverno
arido e travagliato
Che la forza sia con Te
perché ricorda che Tu
sei sempre in tempo
per fare qualunque cosa desideri
e Ti faccia stare bene
Tu puoi ogni cosa
Spero che la fortuna sarà dalla Tua
Io sono con Te,
al Tuo fianco per vincere
le Tue battaglie
Non sarai sola mai
Mia Grande Guerriera!
Ti voglio bene,
Tua Elenina
@elenascrive
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sciatu · 3 months
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Affreschi di Olivio Sozzi (Catania 1690-Ispica 1765). Poco prima del grande terremoto che distrusse tutta la Sicilia orientale, nasce Olivio Sozzi, uno dei pittori siciliani più grandi del suo tempo (1690-1765). Siamo in un periodo che non possiamo definire felice per l’isola che tra peste, terremoti e guerre vede le città spopolarsi o ridursi a cumuli di macerie. Eppure è un momento di grande fermento, di innovazione con l’introduzione del barocco e di rinnovamento con città ricostruite secondo dettami illuministici. Tra gli autori di questo disperato (perché nasce dalla distruzione) rinnovamento (perché ricrea e svecchia) c’è Olivio Sozzi. Come molti grandi siciliani l’artista cresce innestando sul talento e l’abilità artistica siciliani il respiro europeo formandosi a Roma. Dalla grande e classica città che stava anch’essa risorgendo nel Barocco, Sozzi acquisisce le forme, il gusto, il respiro universale. Tornato in Sicilia e uno dei motori della primavera artistica che nell’isola ripara i danni del triste inverno che aveva cancellato secoli di arte e di vicende storiche. La sua attività si svolge nelle città più ricche di allora, Palermo, Catania, Messina e nelle loro province spaziando dagli affreschi presso le iconiche chiese ortodosse della provincia Palermitana, fino alle rinascenti grandi chiese e cattedrali del siracusano e del catanese. Sozzi non ha l’aerea gioiosa bellezza del Borremans, con le sue leggiadre sante di bell’aspetto e i suoi cieli infiniti, è più formale, più iconico e tradizionale. Ma le sue madonne hanno l’eleganza e la perfezione dei classici, esaltano la luminosa concezione che il bello sovrasta ogni imperfezione ed orrore che la vita o la natura potrebbero darci.
Frescoes by Olivio Sozzi (Catania 1690-Ispica 1765). Shortly before the great earthquake that destroyed all of eastern Sicily, Olivio Sozzi was born, one of the greatest Sicilian painters of his time (1690-1765). We are in a period that we cannot define as happy for the island which, between plague, earthquakes and wars, sees the cities depopulated or reduced to piles of rubble. Yet it is a time of great turmoil, of innovation with the introduction of the Baroque and of renewal with cities rebuilt according to the dictates of the Enlightenment. Among the authors of this desperate (because it arises from destruction) renewal (because it recreates and rejuvenates) is Olivio Sozzi. Like many great Sicilians, the artist grew up by grafting the European flavor onto Sicilian talent and artistic ability, training in Rome. From the great and classical city which was also resurrecting in the Baroque, Sozzi acquired the forms, the taste, the universal breath. Having returned to Sicily, he is one of the driving forces of the artistic spring that repairs the damage of the sad winter on the island which had erased centuries of art and historical events. His activity took place in the richest cities of the time, Palermo, Catania, Messina and in their provinces, ranging from frescoes in the iconic Orthodox churches of the Palermo province, to the resurgent large churches and cathedrals of Syracuse and Catania. Sozzi does not have the airy joyful beauty of Borremans, with his graceful good-looking saints and his infinite skies, he is more formal, more iconic and traditional. But his madonnas have the elegance and perfection of the classics, they enhance the luminous concept that beauty surpasses every imperfection and horror that life or nature could give us.
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yomersapiens · 2 months
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Vorrei farti delle domande citando un grande poeta e/o pensatore dei nostri giorni: Come stai? Che hai fatto oggi? Che t'è stai a vedè ultimamente?
Stavo passando la serata a giocare online con i miei amici da diverse parti del pianeta come ogni lunedì, BG3 è davvero molto bello se giocato insieme a persone di cui ti fidi ma ahimè sti due si sono messi a litigare e hanno interrotto la partita e io mi sono ritrovato ad avere il lunedì sera libero, cosa che non capita mai. Così mi sono detto che ok, posso rispondere a qualche domanda senza sentirmi in colpa per non avere nulla da dire. (Poi mi dici chi è sto poeta che citi).
Sto in una fase di eterna attesa e l'ho scritto proprio qualche giorno fa e mi sembra che niente abbia voglia di iniziare. Ho pure scritto delle mail per chiedere almeno a chi ha ricevuto delle mie proposte di battere un colpo ma niente, letargo. Diresti che c'è ancora qualcuno che dorme nonostante le temperature siano quasi vicine ai venti gradi? Almeno qua a Vienna, non so dalle tue parti. Sai una cosa, ho sempre paura che i miei desideri poi si avverino. Che ci sia qualcuno lassù in alto in ascolto e che, estenuato dal mio ripetere ogni inverno "che vita di merda qua a Vienna fa sempre freddo è sempre grigio non smette mai di fare schifo il tempo" abbia deciso di punirmi esaudendo il mio desiderio di cambiamento. Ecco perché fa caldo ma io non riesco a godermela perché penso al collasso climatico.
Oggi andare in bici è stato bello. Allo psicologo ho spiegato che da noi, in italiano, paziente e pazienza hanno la stessa origine e per noi è ovvio pensare che un paziente debba avere pazienza ma che per loro, per sti poveracci di austriaci, non è così immediato. Loro per dire pazienza dicono Geduld e per dire paziente dicono Patient, ok dicono anche Geduldig per dire quando uno è paziente ma non nel senso di paziente paziente, nel senso di paziente paziente, capito? Ecco. Nemmeno io. Tantomeno il mio psicologo che oramai secondo me annuisce e aspetta lo Stato gli versi i soldi che io non ho. Ho parlato un sacco in tedesco oggi. Forse troppo. Ho parlato pure in inglese ma poi mescolavo le parole. Sono stato a fare da traduttore per degli amici che hanno un'azienda che fa miele. Andiamo in questo hotel a quattro stelle, aspettiamo nella lobby e tutto sembrava finto. C'erano un sacco di oggetti da hotel di quelli che vedi ovunque, anche le persone che entravano e andavano verso le loro stanze erano persone standard che vedi ovunque. Poi arriva il nostro interessato e dopo essersi presentato sbatte sul tavolo il portafoglio dal quale escono almeno una ventina di banconote da cento euro più altre valute che non conosco, penso dollari perché avevano le cifre scritte con caratteri orrendi. Puzzava l'alito a tutti ma io dovevo ascoltare e tradurre e fare da intermediario mentre cercavo pure di capire se sto tizio pieno di soldi fosse una persona affidabile o meno. Quanto dolore provo quando sento odori fastidiosi. Dopo quasi due ore finalmente ce ne andiamo, raccogliamo i barattoli di campioni omaggio e prima di salutare mi dice che adesso vende una delle sue case perché ne compra una sulla palma a Dubai. Io gli dico che bello, una casa su un albero. Lui mi fa no no hai presente quel posto da ricchi che c'è a Dubai che ha la forma di una palma e ci sono le case vicino all'acqua nel deserto ecc ecc e io lo fermo e gli dico guarda, beato te che ti puoi permettere di fare sti acquisti e spero pure che ti diano gioia, a me piace spendere massimo 2€ su vinted per comprare una carta pokémon dall'illustrazione caruccia. Io la gente con i soldi non la capisco. O con i soldi apparenti, chissà se non era una montatura per ottenere del miele gratis. Cioè io lo farei ma perché assomiglio sempre di più a Winnie the Pooh come mi dice sempre Pimpi. Ora per rilassarmi stavo cercando altre carte nuove dove investire una manciata di euro, per quei quindici secondi di felicità che mi donano quando le guardo al sole e ne ammiro i riflessi.
Poi andiamo avanti, cosa sto guardando. Blue Eye Samurai su Netflix mi ha preso molto, inaspettatamente. Sharp Objects anche, HBO, fatta molto molto bene. Me l'ero persa qualche anno fa e sto recuperando. L'ultima stagione di Curb your Enthusiasm perché poi Larry David ha deciso di smettere e sono parecchio triste dato che lui è il mio animale guida, tutta la mia vita attuale è una mera scopiazzatura del personaggio creato da lui. Infine, lo aggiungo io, sto leggendo Dune. Ci sto riuscendo. Sono molto orgoglioso perché l'ho sempre ritenuta una grande mancanza, soprattutto di voglia, non essere riuscito a portare a termine la lettura perché annoiato dall'ampollosità di Herbert e invece toh, sarà che sono un vecchio rompicoglioni, ma mi sta piacendo. Forse pure perché mi immagino quel bono di Chamalamet (non voglio googlare come si scrivere il suo nome correttamente la mia è una scelta politica) e allora scende giù più saporita. So di stare tradendo il Dune di Lynch ma pure lui dice non c'aveva capito un cazzo mentre lo girava e in effetti dai era palese.
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pgfone · 1 year
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In questi giorni di grande freddo sto tagliando un bosco scomodissimo a picco sulla statale, continuo a vedere motociclisti lanciati a 200 all'ora e mi viene costantemente in mente quella barzelletta del motociclista che viene fermato in inverno da una pattuglia e il poliziotto gli fa, "BOLLO!" E il motociclista risponde, "beato te io me sto a morì de freddo".
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abatelunare · 4 months
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Strumenti dell'enfasi
Nella scrittrice napoletana Matilde Serao - che sono andato riscoprendo di recente - non manca mai di colpirmi la tragicità delle vicende, narrate in tono altrettanto tragico. La sua cifra credo sia l'enfasi, per lo meno rispetto alla più asciutta Grazia Deledda. Non è che esageri, ma tende molto alla sottolineatura delle situazioni, attraverso l'impiego di frasi lunghe, elaborate, precise e ricche di particolari. Il suo periodare è poi reso denso da termini quanto meno inusuali. Due hanno attirato la mia attenzione. Il primo è trambasciato, vale a dire afflitto da grande dolore o angoscia (c'entra l'ambascia, eh). Il secondo è l'aggettivo iemale: significa invernale ed è ricavato da hiemalis (derivato a sua volta da hiems, inverno). Mi piace imparare cose nuove…
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givemeanorigami · 2 months
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Sono inciampata in un threads su quanto sia più bello vivere in un "paesino" rispetto a una grande città.
Io, nata e cresciuta in paesino in mezzo ad altri paesini più o meno grandi, conoscendone le criticità logistiche, resto confusa. Mi addentro nel loro discorso.
Il loro concetto di paesino è la città di provincia, non troppo lontana dalla grande città ("a 20 minuti"), dove hai comunque i servizi e puoi muoverti a piedi e con i mezzi pubblici.
Esclamo un grande "grazie al cazzo", chiudendo il threads, pensando che qua, come in tanti altri paesini, muoversi a piedi vuol dire al massimo arrivare alla Farmacia o nel paesino accanto dove, di inverno, è già tanto se trovi un bar aperto. I mezzi pubblici? Un miraggio, l'invenzione fantascientifica per eccellenza.
Questi, il paesino, non sanno neanche cosa sia.
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sabinesybill · 7 months
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non penso di aver mai riso così tanto come a leggere "suo figlio non farà come il Trota" 😭😭😭
Ti prego continua con questo AU perchè tutto quello che dici è oro puro
Ahahahahah glad to hear it, questi sono i riferimenti culturali che ci piacciono. Ironicamente non ho più sentito parlare tanto di lui, Trota che fine hai fatto? Come sta andando con la laurea comprata con i punti del conad?
Sicuro continuerò!! Un'idea che avevo da tempo era che cantanti italiani ascoltano e mi sono soffermata sui Green kids però magari questa cosa la estenderò ai Blacks ✨
Allora:
Aemond ascolta de André dall'età di tredici anni e ne ha fatto la sua personalità, anche quando lo prendevano in giro o bullizzavano per questa cosa, lui si faceva grande e dava importanza dicendo "eh sì ma io so anche le canzoni in ligure". Per un periodo sapeva più il dialetto ligure che napoletano, cue altre prese in giro.
A 17 anni si è innamorato de "Il bombarolo" e ha passato una forte fase anarchica. "Valzer per un amore" lo fa diventare nostalgico per un tempo e una relazione mai passata, e anche "Canzone dell'amore perduto". "Inverno" lo fa piangere a singhiozzo così come "Preghiera in Gennaio".
Ha dedicato non ironicamente "Carlo Martello ritorna dalla guerra" ad Aegon (questo perché io costantemente penso a quali canzoni di de André associare ai personaggi e questa è la canzone di Aegon, nessuno può cambiare la mia mente).
La cosa più vicina alla religione che contempla è l'album la Buona Novella, Alicent è contenta così. A win is a win.
Helaena ovviamente è fan di Franco Battiato, suo padre spirituale e penso che lei avrebbe amato conversare con lui perché sarebbe stato uno dei pochi sulla sua lunghezza d'onda. I mean, secondo me sarebbe stato bellissimo parlare con una persona del genere su concetti come anima, universo e tutto il resto.
Helaena ha stampato un santino con la faccia di Battiato e l'ha nascosto in camera di Alicent, lei ancora non l'ha trovato. Urlerà molto quando succederà. Conosce le canzoni back to back, ritornelli inclusi e conosce tutte le reference che sembrano buttate a caso (monaci vestiti da bonzi alla corte degli imperatori a quanto pare è basato su fatti storici, io stupita dalla sua cultura!!)
E anche le cose che non hanno apparentemente spiegazione? Helaena annuisce e ha capito. Lei sa, basta.
Canzone preferita di de André: "Un matto". Non la ascolta spesso però perché la deprime. Ovviamente dopo tutto quel tempo a Bolo, Dalla è d'obbligo e sa di casa. Ama le luminarie con le sue canzoni ♥️
Aegon è un grandissimo eclettico, come anche i fratelli ma lui all'ennesima potenza. Ama Liberato ofc, dedica le canzoni alla povera sfortunata di turno. Però ai concerti la parte preferita è quando Liberato inizia "do re mi fa..." Alicent scandalizzata quando ha visto il video.
Gli piace anche Vasco e Zucchero - gli piace anche de André ma non lo ammetterà davanti ad Aemond. Ascolta anche i trapper del momento per darsi un tono con i suoi amici. Alicent scuote la testa perché non ha ascoltato musica classica di continuo durante la gravidanza per farlo uscire così.
Fannissimo dei Rolling Stones e dei Queen, grande desiderio viaggiare nel tempo e vedere Freddie Mercury dal vivo. (Lo comprendo.) E anche di Lady Gaga, ma non lo ammetterà mai ad Helaena che è stata la prima monster in casa.
Daeron,,, Daeron è complesso. Lui ha avuto un sacco di influenze dai fratelli ma è anche un grandissimo nerd e ama i Beatles, da piccolo lo ascoltava cantando in un falso inglese e saltando sul letto. Fa un'ottima imitazione di Massimo Ranieri. Ovviamente ascolta i Måneskin e ha modellato il suo look su di loro. Ha una crush per Mengoni. I suoi album preferiti di Taylor Swift sono Midnights e Lover.
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la-scigghiu · 1 year
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Febbraio è sbarazzino. Non ha i riposi del grande inverno, ha le punzecchiature, i dispetti di primavera che nasce.
Dalla bora di febbraio. requie non aspettare.
Questo mese è un ragazzo fastidioso, irritante. che mette a soqquadro la casa, rimuove il sangue, annuncia il folle marzo periglioso e mutante.
.🦋.
🔸Vincenzo Cardarelli
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darkqueen32 · 7 months
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LA LEGGENDA DEL GIRASOLE..
L’estate, si sa, è considerata una delle stagioni più belle e più attese dell’anno, poiché con essa tutto si colora: il mare, le campagne, le montagne; tutto diviene più limpido, più fresco, e tutti i boccioli, che in primavera avevano appena insinuato la loro timida bellezza, finalmente sprigionano tutto il loro ardore e colore, pronti ad abbellire quel mondo grigio e freddo che ci accompagna stancamente ogni inverno. Tra le beltà di questa meravigliosa stagione, però, una dolce menzione merita il girasole, che deve la sua nascita proprio alla meravigliosa estate. Un’antica leggenda narra che in un grande giardino ogni estate sbocciavano fiori stupendi dai colori sgargianti e ricchi di profumo, tanto che tutte le persone che vi si imbattevano restavano ammirate al punto di fermarsi per attenzionare ogni varietà floreale. I fiori, lusingati da cotanta ammirazione, divennero però alteri e superbi, tanto che un giorno, quando tra di loro nacque per la prima volta uno strano fiore dallo stelo debole e sottile per la sua corolla invece così grande e pesante somigliante a un disco di bronzo, essi incominciarono a schernirlo. “Com’è brutto! Senza armonia, senza petali! Perché sei cresciuto qui? Non potevi nascere altrove?”, così umiliavano il piccolo fiore, che in poco tempo infatti divenne lo zimbello del giardino; egli però, nonostante le ingiurie e le offese, cresceva umilmente, tenendo la corolla rivolta a terra. Il Sole, che da tempo osservava ormai quanto accadeva nel giardino, un giorno rivolse i suoi raggi sul caro fiore, facendolo crescere alto alto, tanto da superare tutti gli altri, e gli disse: “Tu mi hai amato in silenzio e in umiltà: alza ora la tua corolla, e guardami. Io ti dono oggi, da qui all’eternità, un mio raggio di sole”. Il piccolo fiore, pieno di felicità, alzò allora lo sguardo e, vedendo per la prima volta il Sole, se ne innamorò perdutamente. Da quel giorno quel dolce fiore abbandonò l’anonimato e le umiliazioni, e fu conosciuto in tutto il mondo come “Girasole”, sempre dedito a quella luce grande e quel grande cielo che inducono ognuno di noi a sognare e sperare.
Questa fiaba meravigliosa, che per noi è solo una leggenda, ci insegna tuttavia ancora oggi quanto grande sia il dono dell’umiltà e della bontà, che viene sempre ripagato dall’amore e dalla felicità.
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scheggesparse · 13 days
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Soul Kitchen - Bugs Bunny Crazy Castle 3
Sono preso male quindi scrivo. Vediamo se mi passa...
Non sono qui per parlare del gioco in se, ma piuttosto delle sensazioni di un momento, in un posto che per qualche motivo riesco ancora a ricordare abbastanza vividamente.
Mi trovo nella cucina di casa di mia nonna.
E' un martedì pomeriggio, giorno di chiusura dell'attività  dei miei nonni all'epoca (avevano un bar), e si stanno preparando per andare a fare la spesa per casa/bar.
Io sono in questa cucina che gioco a Crazy Castle 3 e di base non c'è¨ niente di strano, normale amministrazione di me che gioco allo stesso gioco da un sacco di tempo perché sono bloccato all'ultimo livello della seconda tranche cioè la Hall (le tranche sono, in ordine: Garden > Hall > Basement > Treasury).
Fuori fa freddo, è febbraio.
Il sole è già in procinto di salutarci, sono circa le 16.30.
Dalla porta semiaperta della cucina vedo la sala del bar, buia e vuota.
Ogni tanto anche ripensare al bar pieno mi fa quasi strano.
In quel periodo, ovvero inverno del 2000 ("ritmo del duemila / adrenalina puraaaaah" cit. Ritmo - Litfiba - Mondi Sommersi - 1997) come si confà a un individuo di 7 anni (manco compiuti, fai anche 6) non ho un accesso a internet e quindi ignoro bellamente cosa mi si parerà davanti dopo questa sequela di livelli della Hall di sto castello sempre più difficili e ostici.
Ad un certo punto il miracolo. Supero il (per me) famigerato livello 39, mi prodigo di trovare carta e penna per segnarmi la password per continuare poi dal livello 40, siccome in quel momento mi chiama mio nonno dicendomi esser pronti per andare.
E proprio in quell'istante qualcosa da qualche parte del mio cervello si materializza, e rimane li ancora oggi come una fotografia che riesco a rivedere se ci ripenso. Come una fotografia su pellicola di quel tempo, che a lungo andare perde in dettagli ma rimane sempre riconoscibile.
"La camera ha poca luce
E poi è molto più stretta di come da giù immaginavo"
diceva Ligabue in Bambolina e Barracuda, e devo dire che la descrizione corrisponde quasi del tutto.
Questa cucina è una stanza dalla forma rettangolare, ma non troppo lunga. Un rettangolo un po' tozzo ma comunque non Umberto.
Al centro un grande tavolo con piano in marmo grigio la fa da padrone, sopra di esso una fruttiera in vetro verde, sempre piena.
Ai lati del tavolo (punto di vista dalla porta d'entrata) rispettivamente:
A sinistra
subito dietro la porta un piccolo angolo credenza zeppo di libri di cucina (sopra), incarti di vari prodotti, sacchetti di carta per il pane (nel mezzo) e due piccole ante contenenti ogni sorta di attrezzo quali chiavi, cacciaviti o anche prodotti spray tipo insetticida e simili che ovunque stan bene tranne che in una cucina (sotto). Superato questo angolo il frigorifero, un vecchio frigorifero incassato ricoperto dall'anta in legno, seguito dal piano cottura, un doppio lavello e alla fine della parete una delle due finestre.
A destra
subito all'altezza del gomito inizia quello che è un mobile angolare in legno anch'esso con piano di marmo grigio che fa il paio con suo fratello The Table, che proseguirà sino all'altro capo della stanza.
La parte sotto è composta di semplici ante che nascondono il loro contenuto fra vecchie riviste, la stecca di MS Bionde e attrezzi da cucito in capo, il posto dove viene tenuto il pane della giornata nell'angolo e poi (perdonate la ridondanza) lungo la parte lunga tovaglie, tovagliette, tovaglioli, pentole, bicchieri (che non erano li da ieri), insalatiere, e altri suppellettili TASSATIVAMENTE DA NON USARE MAI.
Sopra questo mobile vi sono diverse situazioni, anche abbastanza diverse fra loro. Sempre in prossimità del gomito, qualora si stesse entrando, è visibile con la coda dell'occhio un posacenere blu dell'Aperol cui da che ho memoria ha sempre ospitato al suo interno un mazzo di chiavi del quale ho sempre ignorato quali porte avrebbe potuto aprire, un elastico giallo, una graffetta e una 200 lire.
A fianco immancabile è la combo Sorrisi&Canzoni + rivista di gossip a piacere. Ma più ci si addentra con lo sguardo e più la situazione si fa complessa.
L'angolo viene dominato da una tv a tubo catodico della Mivar (top orgoglio italiano non ironicamente), con lo schermo bombato che mangia buona parte delle barre dell'energia in quasi tutti i picchiaduro che era possibile giocare su ps2 da li a pochi anni.
Dietro questo Golia ai fosfori osserviamo un buco nero nel quale nemmeno la luce fa in tempo a venire assorbita, non lo raggiunge proprio.
Letteralmente la camera dei segreti, nella camera.
Si dice vi sia stato ritrovato di tutto dietro a quel monolito grigio opaco, da svariate sorprese di ovetti kinder a un centrotavola che sembrava essere andato perduto per sempre.
Li giaceva anche un misterioso contenitore grigio, in metallo, che ricordava la forma di quelli che si appendono in doccia per poggiarvi i vari shampoo, bagnoschiuma e simili. Forse il suo scopo in origine era proprio quello, ma poi qualche sconvolgimento spazio-temporale ha fatto si che venisse dimenticato in quell'anfratto nascosto.
Sempre dietro al televisore, oltre al suo cavo di alimentazione se si disponevano di arti lunghi a sufficienza ci si poteva addentrare fino a scoprire sia ben tre prese a muro più una spina volante, anche lei senza padrone.
Un cavo di alimentazione si, ma per chi?
Se ci si chiede chi controlla i controllori allora sarebbe giusto anche chiedersi cosa alimenta l'alimentazione? Who watches the Watchmen?
Superata la Notte Eterna ritorna la luce, e a fianco del televisore spunta un cesto di vimini con al suo interno vari giochi e fumetti miei fra cui macchinine, volumi di Topolino, quaderni di disegni, pennarelli e cosi via.
Accanto vi è quella che per forma e scopo risulta esser a tutti gli effetti un'anfora. Non dell'avidità ma quasi. "Quindi chi sei tu per giudicare?" direbbe qualcuno a riguardo.
La sua forma ricorda una donna di Willendorf per le sue rotondità  che suggeriscono fertilità  e abbondanza. E di abbondanza in quell'anfora ce n'era, sicché era stata riempita fino all'orlo di documenti, ricevute, scontrini, un blocchetto di assegni, collane, bracciali, orecchini, alle volte anche monete. Ovviamente era imperativo il "LASCIA STARE NON TOCCARE".
E noi senza toccare, limitandoci a guardarla in tutta la sua bianca e lucente ceramica, gettiamo l'occhio (e non il cuore) oltre l'ostacolo per incontrare un piccolo forno a microonde che termina l'allestimento del piano.
Fra il piano e il muro vi è un angusto spazietto di 1 metro circa, nel quale viene confinata una rossa sedia da giardino.
Quello che per anni ha rappresentato un angolo strategico in quanto era l'angolo del termosifone, luogo di sollievo per i lunghi inverni passati col Game Boy fra le mani, a cercare sia calore che un angolo illuminato in epoca pre GBA SP.
Ah, che male al collo.
A parete troviamo una composizione di pensili che segue il perimetro del mobile di cui sotto, anche questo pieno di situazioni abbastanza varie dietro alle sue ante marroni.
Anche qui si nascondono servizi di piatti e bicchieri che si e no si vedevano a natale, alcuni calici "griffati" di varie bevande che si servivano nel bar ma la sezione più pittoresca rimane quella perpendicolare al tv, che precedentemente abbiamo battezzato come Notte Eterna.
Anta ad angolo, che si apre piegandosi su se stessa rivelando due mensole dalla conformazione quasi simile ad una casa delle bambole. Mancava solo una piccola scala per rendere comunicanti primo piano e piano terra. Videocassette, nastri vergini, palette di trucchi, altre collane e gioiellini fra bigiotteria e non sono solo alcuni dei generi che si possono trovare all'interno. E, come sotto, un infinita oscurità.
"Putèl, andom?"
Le parole di mio nonno che mi chiama per andare con loro,
spengo il gbc dopo aver segnato la password e inizio a fantasticare su cosa troverò poi nel Basement, del quale ho visto solo la schermata di selezione del livello.[continua nei commenti]
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susieporta · 2 months
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Scendere nei propri abissi interiori è tanto scomodo quanto necessario: più accoglieremo la nostra profondità ed ogni ombra che vi riposa, tanto più ne risaliremo consapevoli e risvegliati a nuova luce. Osserva la natura di cui siamo parte integrante: tutto è ciclico, luce ed ombra danzano insieme alternandosi in armonia, accogliendo l'una il seme dell'altra nel suo massimo picco. Così il seme d'inverno nasce nel cuore della stagione del fuoco, così il sole d'estate nasce dal cuore del più profondo inverno; se solo sapessimo danzare armoniosamente con le nostre stagioni interiori, accogliendone ogni cambiamento e sfumatura con comprensione.
Ascoltati in profondità, oltre ogni tua convinzione: l'ostacolo più grande per questo lavoro interiore è sapere distaccarsi da tutto ciò verso cui ci siamo sempre identificati e prepararci ad accogliere il cambiamento, qualsiasi cosa possa dover mutare in noi per realizzarlo.
Il vero lavoro con la propria ombra è scomodo solo quando siamo ancorati alle nostre convinzioni, altrimenti diviene estremamente liberatorio e, pagato lo sforzo dell'immersione e l'accettazione di ciò che ne emergerà, portatore di grandi illuminazioni.
Ombra D'Orso
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sciatu · 1 year
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Quanto vivea la felicità?
Come i bambini, quando si chiedono chi spegne il sole la sera, o dove finisce il mare, come loro quando chiedono dove si nascondono le foglie in inverno o dove corre l’acqua dei fiumi, come sognano i bambini, quando giocano le loro battaglie senza morti o inseguono felici un pallone di plastica, come loro chiediti anche tu: quanto vive la felicità? Se vive più di una stella cometa, più a lungo  di un natale o quanto il volo di un gabbiano che plana sull’acqua. Chiedi se è grande quanto un vassoio di dolci colorati, o piccolo quanto una coccinella, se è alta più di una giraffa, o bassa quanto un porcino.
Chiedi se dura come il primo fiocco di neve sulla strada gelata  o più di un arcobaleno dopo la pioggia e meno di quanto corre un onda sulla lunga spiaggia? Se è eterna quanto un bacio o come le margherite a primavera, se è lunga come la danza dei fenicotteri in un lago salmastro, o il volo delle rondini nell’azzurro primaverile. Chiedi se la felicità è come una colata di lava infinita o come un sogno prima dell’alba, se è veloce come un temporale ad agosto, o lenta come il suono di una fisarmonica, corta come un bicchiere di vino, o grande come un gelato al sole, inquieta come una nube nera che tuona o serena come l’ondeggiare delle spighe in un campo di grano. Chiedi se rimane nell’aria come il canto ossessivo e monotono delle cicale, o scappa via nella luce pallida delle lucciole di notte, se è viva come il battito di un cuore o è un sogno come un raggio di sole che entrando dalla finestra attraversa una stanza buia. Come si risponde ai bambini che fanno domande semplici ma incredibili, banali, ma rivoluzionarie così, a chi chiederai quanto dura la felicità, ti risponderà che nessuno lo sa, tutti però sanno che tutte le cose belle, durano quanto la felicità.
Like children, when they wonder who turns off the sun in the evening, or where the sea ends, like them when they ask where leaves are hidden in winter or where the water flows from rivers, like children dream, when they play their battles without deaths or happily chasing a plastic ball, like them ask yourself: how long does happiness live? If it lives longer than a comet, longer than a Christmas or as long as the flight of a seagull gliding over the water. Ask if it's as big as a tray of colorful sweets, or as small as a ladybug, if it's taller than a giraffe, or as short as a porcini mushroom. Ask if it lasts like the first snowflake on the frozen road or more than a rainbow after the rain and less than a wave runs on the long beach? If it's as eternal as a kiss or like daisies in spring, if it's long like the dance of flamingos in a brackish lake, or the flight of swallows in the spring blue. Ask if happiness is like an endless lava flow or like a dream before dawn, if it's fast like a storm in August, or slow like the sound of an accordion, short like a glass of wine, or big like an ice cream in the sun, restless like a black cloud that thunders or serene like the swaying of ears in a wheat field. Ask if it stays in the air like the obsessive and monotonous song of the cicadas, or runs away in the pale light of the fireflies at night, if it's alive like the beating of a heart or is it a dream like a ray of sunshine entering through the window and crossing a dark room. How do you respond to children who ask simple but incredible, trivial but revolutionary questions like this, whoever you ask how long happiness lasts will answer that no one knows, but everyone knows that all beautiful things last as long as happiness.
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donaruz · 1 year
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FEBBRAIO
di Vincenzo Cardarelli
Febbraio è sbarazzino.
Non ha i riposi del grande inverno,
ha le punzecchiature,
i dispetti
di primavera che nasce.
Dalla bora di febbraio
requie non aspettare.
Questo mese è un ragazzo
fastidioso, irritante
che mette a soqquadro la casa,
rimuove il sangue, annuncia il folle marzo
periglioso e mutante.
 Benvenuto Febbraio 💙
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autolesionistra · 1 year
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Un amico una volta mi disse che ammettere di aver sbagliato o di aver avuto ripensamenti e cambiato idea è una di quelle cose che culturalmente viene castigata ma andrebbe normalizzata e incentivata. Darò quindi il mio contributo alla società.
Ci sono alcuni personaggi politici che magari non voto ma apprezzo le cose che dicono e saltuariamente pure quelle che fanno. Complice anche il panorama desolato che li circonda, finisce che ogni tanto qualche germoglio di speranza nel futuro riesce a nascere anche nel freddo inverno del mio perenne disappunto (cit). E di un paio me ne son pentito, per motivi diversi.
Elly Schlein nella sua carriera politica ha detto un sacco di cose condivisibili (anche sul PD, quando ne uscì), però ha due problemi di base che per quanto sian sempre stati lì, ora sono più evidenti. Il primo è che ad Elly Schlein sembra piacere Elly Schlein più delle cose che dice Elly Schlein; certe scelte politiche ne risentono di conseguenza. Il secondo è che come un po’ tutti gli ex (?) PD, continui a considerare il PD come qualcosa di salvabile. Il mix di questi due aspetti ha generato l’attuale mostro culminato nella conferma odierna di candidatura alla segreteria.
Anche se le dinamiche fra Schlein e Bonaccini devono più a Boldi e De Sica che a Stallone, non posso non immaginare un equivalente dell’allenatore di Apollo Creed in Rocky II che le starà ripetendo da un mesetto
Tu sei il numero 1, tu sei il campione, tu sei il piu grande di tutti i tempi, sei amato dalle donne, amato dai tifosi, tutti ti amano, sei amato dai giovani, tu sei il migliore, tu sei l'unico, Rocky Bonaccini è già tuo, è già battuto, non è degno di salire sul ring insieme a te, stasera gli farai vedere chi sei, stasera distruggilo.
Anche se più probabilmente se lo sta dicendo lei allo specchio.
Detto ciò passiamo, inevitabilmente, a Soumahoro. Tutto quello che potrei dire è detto meglio qui: https://www.essenziale.it/notizie/annalisa-camilli/2022/12/01/aboubakar-soumahoro-inchiesta
Se la vicenda personale è un bignami (le edizioni, no il fascio) di tutte le peculiarità deprimenti della sinistra, dalle spaccature inutili (la lega braccianti non è un sindacato, è un’associazione, e ha avuto qualche strinatura con USB) alle parabole prevedibili (certi aspetti erano già noti a un po’ di gente, fra cui Fratoianni), credo sia più utile parlare delle idee che ha portato avanti finora.
Soumahoro è parzialmente riuscito a (ri)portare sotto i riflettori alcune questioni da tempo sparite dai radar tipo la condizione dei braccianti, il concetto di rappresentanza politica di chi vive in italia ma non è nato qui, tutte le contraddizioni di un PD che si stracciava le vesti ai tempi di Salvini al ministero dell’interno salvo poi averne messo alcune basi con il decreto Minniti-Orlando:
Al di là delle responsabilità che saranno accertate dall’indagine, in questa vicenda emergono ancora una volta le contraddizioni del sistema italiano di accoglienza: il permanere di alcune condizioni strutturali che favoriscono lo sfruttamento lavorativo degli operatori sottoposti a un regime contrattuale che non li garantisce e il taglio progressivo degli investimenti pubblici, che già in passato hanno portato ad abusi e all’erogazione di servizi insufficiente per i richiedenti asilo. Il tema non è nuovo, il sistema di accoglienza è più volte stato al centro di scandali – dal Cara di Mineo a Mafia capitale – tuttavia la campagna di criminalizzazione dell’accoglienza che ne è conseguita non ha portato a una riforma, bensì a un’ulteriore opacità e al peggioramento delle condizioni delle strutture.
Ecco, la cosa che temo molto è che contestualmente al far sparire Soumahoro dal panorama politico una serie di temi tornino ad essere infilati sotto il tappeto. Il fatto che quest’ultima cosa faccia comodo sia all’attuale esecutivo che al PD lascia un sapore particolarmente amaro a tutta la vicenda.
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abr · 2 years
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A sinistra si narra che il Draghi sia stato trombato da Conte, hahah, con la silente complicità di Berlusca e Salvini.
La realtà evidente è che Draghi come Schettino ha abbandonato la nave quando ha capito che fine avrebbe fatto grazie alle sue manovre.
Al che Mattarella, uno che par che dorma ma i suoi burocani li comprende, ha deciso di far votare prima che la gente fosse toccata nel vivo, prima del Grande Inverno. In modo che che i più stessero a casa che tanto so' tutti uguali e ottenere il solito risultato apparentemente poco chiaro (*), per poter giocare le sue carte. INVECE I LAMPI E TUONI SI VEDONO E SI SENTONO.
(*): Prodi con un solo senatore in più comprato ooops eletto all'estero nel 2006, è un risultato chiarissimo, inoppugnabile, it's democracy stupid; Berlusca che fa cappotto nel 2008 non è definitivo, è un problema da rimediare prima che si può - col golpe teleguidato del 2011.
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