Tumgik
#il primo animale sono io è chiaro
vulnerabile · 1 year
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questa casa è un albergo per animali
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Uh un altro giochino! Ah è una catena ehm vabbè dai proviamo! Grazie @hope-now-and-live
1) Mi chiamo Angela e questo nome non dovrebbe essere in alcun modo legato a qualche parente alla lontana di cui non so nemmeno l'esistenza bensì dalla situazione che si è creata durante il parto ed è stato come un miracolo essere riusciti a farmi nascere, perciò "un angelo disceso dal cielo" ... si molto poetico mami grazie <3
2) ehhhh sono troppo emotiva e lunatica quindi beh ieri pomeriggio è stata l'ultima volta che ho pianto
3) ma quali figli?! Al massimo considero "figli" i miei peluche ahahah
4) uso abbastanza il sarcasmo e puntualmente non vengo capita quando lo faccio ahah
5) attualmente pratico lo sport del bowling, in passato ho provato per forse meno di un mese nuoto in piscina e non è stata una bella esperienza anzi traumatica ma questa è un'altra storia ahah e poi pallavolo nel doposcuola alle medie (non fa per me) infatti durante educazione fisica preferivo provare a giocare a basket. Da piccina ho fatto danza classica per un paio di anni mentre ora daje con i balli di gruppo in piazza ma non è uno sport ops ahah
6) prima cosa che noto cioè che attira la mia attenzione se ho una persona davanti è il sorriso e poi il colore dei capelli, mentre se stiamo parlando in chat direi il saper ridere e fare ridere senza cadere nel volgare
7) ho gli occhi marroni!
8) scary che?! Io puahaha meglio i film con happy endings però se ci scappa un piccolo colpo di scena alla fine non è che mi dispiaccia invece del solito bacio con ripresa roteante ahah
9) talento uhm mi sembra di stare nei primi frame del primo film di Trilli quando si assegna il talento alle fatine appena nate ahah direi potrei essere un tuttofare basta che ci sia di mezzo l'uso della creatività ahah
10) sono nata a Penne in Abruzzo!
11) hobby allora: cantare, viaggiare anche se rimanendo in Italia, fotografia, disegnare outfit, scrivere su questo blog e non solo, collezionare adesivi, leggere anche se negli ultimi anni ho smesso ahimè
12) nessun animale domestico sigh
13) sono alta il giusto ahah 1,63
14) materia preferita uh questa è tosta in base alle elementari, medie e superiori e università cambia
Elementari -> italiano, arte, scienze
Medie -> musica
Superiori -> diritto
Università -> diritto pubblico dell'ambiente
15) Dream job -> qualcosa di creativo non ancora mi è chiaro cosa purtroppo
Taggo ehm chi conosco so che non ama le catene quindi cari affezionati siete liberi di fare questa catena non taggo nessuno in particolare
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levysoft · 9 months
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Franco Califano - Pier Carlino
E' sempre così, tu stravaccata a letto, Io a fa' nottata, ar freddo, giù de sotto, Pe' corpa de 'sto cane maledetto, Che se nun scenne caca ner salotto. Mo' poi vo' fa' le corse nel viale Insieme a me, chi perde è 'n animale! A vorte incontro gente e me vergogno Ma si 'n coremo lui nun fa er bisogno. Quanno je scappa è sempre mattinata, L'avesse mai 'na vorta anticipata. Spacca er minuto, ar primo chiaro 'n cielo, Pare che c'ha la sveja sotto ar culo. Chi se lo scorda er compleanno tuo "Comprami un cagnolino amore mio! Gli starò dietro, ha la parola mia"! Sei stata dietro a li mortaccia tua. Da quanno 'st'animale s'e accasato Nun ho dormito otto ore di filato E si consideramo che c'ha 'n anno Secondo te quando ripijio sonno? Fra dieci dodic'anni, quanno more? È ner frattempo dovrei pure core? Prima de fa' 'sta fine io t'ammollo, Che c'hai 'n gelone ar posto der cervello! Me casca 'n po' de cenere per tera E in du' minuti fai scoppià la guera, Vomita er cane sopra li cuscini, "Povero amore, ha male agli intestini"! "Mio Dio, cosa ha mangiato giù al viale?" Le palle de mi' nonno cor caviale! Io che ne sò' che magna 'st 'imbecille E che me frega a me se c'ha le bolle! Me frega più che da quasi 'n annetto Me chiamano "Er frocione cor cagnetto" Co' tutti quei riccetti, quer nastrino, Quer nome che j'hai dato: "Piercarlino!" Ma poi chiamallo un cane "Piercalino" Senza fa' 'nsospettì chi t'è vicino? Co tanti nomi belli, si ce penso, Potevi, che ne so, chiamallo... Stronzo! Come perché, perché nun c'ha mai sonno... Perché me fa' venì sempre l'affanno... Stronzo perché nun me fa' più dormire, Stronzo perché nun caca si nun corre... È lungo un parmo, arto mezzo sordo, E fa' casino più de 'n Sanbernardo! Ch'è maschio poi c'è ancora d'accertallo, Nun j'ho mai visto l'ombra de 'n pisello Ne' fra li peli 'n mezzo a le gambette Je so spuntate mai due-tre-pallette Hai fatto tutto te; "com'è carino"... "è maschio? ... lo chiamiamo Piercarlino!" "Sono la tua mammina, Piercarlino E questo qui sarà sarà il tuo paparino, Caro il mio cagnolino ... che bel pelo..." E paparino, ce l'ha avuto 'n culo! Giù ar viale, pe' accertamme der suo sesso, Je stavo a mette 'n po' le mani addosso; Me sento sfotte' da 'n amico mio: "Je voi da' 'n bacio! Te lo reggo io!" Capito come me so' sputtanato? 'Mo pure frocio 'e no me 'so stufato, Domani notte me ne resto a letto Er cane se cacasse pure sotto! Pisciasse sui divani ner salotto, Svejasse quelli dell'interno 8, Morisse de cimuro tutt'a 'n botto, Mica posso annà avanti a fa' 'sta vita! Ecco la morte, la porpetta avvelenata! Queste so' idee ma tocca realizzalle, 'Sto zozzo me lo levo da' le palle. Già piagni... sei distrutta dar dolore Te immagini si Piercarlino more? Carma, ma la porpetta s'a' dà fare Perché si tu voi er cane ar posto mio Vado a fa' 'n culo e me la magno io
(via Franco Califano - Pier Carlino (Vers. Originale) - YouTube)
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captainmutsumi-blog · 2 years
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ㅤVent’anni trascorsi ad essere la figlia di Timor Kuznetsov e i venticinque successivi a primeggiare tra le file del suo esercito della droga hanno riempito Vasha di tutta quell’esperienza umana che non la fa stupire più di niente. Un parlamentare sudcoreano avvolto dalla criminalità e questa sua moglie bambina, che non a caso è anche sua connazionale, difatti non destano nei suoi occhi verdi alcuna sorpresa.
ㅤQuando si presentano, la stretta di Jung Byunghun è solida ed educata: permette ai palmi di incastrarsi nonostante la barriera dei guanti, si avvinghiano alle mani da gigante come un rivestimento serpentino e accompagnano lo scioglimento della morsa con l’impercettibile suono appiccicoso che fa la pelle quando viene tastata con forza. La donna, che afferma di chiamarsi solo Innessa, edulcora la maleducazione di una stretta prepotente con la lascivia dell’accarezzamento del dorso mosso gentilmente dal pollice, l’estremità affilata dell’unghia ne segue il vezzeggiamento lasciandosi dietro solo un fremito. ㅤ
ㅤLa poltrona ospita la postura rilassata di Byunghun: le spalle ampie affossate nello schienale, una mano guida mollemente il sigaro verso la bocca e l’altro braccio cinge, scivolando su un fianco, la vita della moglie, accoccolata su uno dei braccioli come un morboso animale da compagnia. Il completo sartoriale di lui cozza con l’abbigliamento da casa chiusa di lei, e non serve essere una cultrice del mondo sudcoreano per immaginare che quello non sia lo stile che si confarebbe alla consorte di un politico.
ㅤLo scopo di questo scenico idillio romantico non è rappresentare un amore ideale che si tiene la mano persino nei duelli intercontinentali; la presenza di Innessa è infatti giustificata dai movimenti esagerati delle labbra che sono tipici dell’accento di San Pietroburgo. Per Vasha Kuznetsova, che ha fatto erigere la fabbrica di stupefacenti a Kaluga pur di gravitare attorno alla sua Mosca, è sempre motivo di irritazione ascoltare un russo che non reputa autentico; tuttavia Jung Byunghun ha scelto di parlare attraverso la quella sua bocca appiccicosa di lucida labbra e per la buona riuscita del lavoro c’è bisogno di spirito di adattamento.
ㅤ“Ho visto nella caduta di Vitaly una rinascita per i miei affari; rivolgermi a te è solo la naturale prosecuzione degli eventi. Sapevo che, prima o poi, avrei dovuto fare i conti con l’Imperatrice.”
ㅤVasha ride, di quelle risate secche e brevi. Nonostante sia la voce della moglie a tradurre i concetti, le sue pupille annegano unicamente in quelle di Jung Byunghun. “Con me non hanno presa le lusinghe, Jung. Non dopo averti visto contrattare con quella feccia di Vitaly.”
ㅤ“Le nostre famiglie hanno avuto una lunga storia di cooperazione. Vitaly è capitolo chiuso e io sono pronto a stravolgere il passato con una nuova alleanza.”
ㅤHa sentito parlare di Jung Byunghun. Un parlamentare di alto profilo, detestato nel suo Paese dai movimenti moderni e inneggiato dai tradizionalisti. Affascinante, carismatico, sicuramente bello e col timbro così caldo da far evaporare la condensa che cola dalle ampie vetrate della suite del Four Season. È chiaro, anche solo osservando la donna che ha sposato, quanto ami sconvolgere le masse. La notizia del suo primo e attuale matrimonio ha sconquassato la serenità conformista della Corea del Sud, e l’immagine che ne davano i tabloid era quella di un’eccentrica superstar particolarmente incurante dell'ennesimo scandalo. Dopo un albero genealogico puro e una storia famigliare in apparenza poco conflittuale, l’ambizione di Jung Byunghun lo ha condotto tra i titoli di giornale e seduto ai tavoli delle più prolifere aziende nazionali, sempre nelle vesti di maggiore azionista. Ora, come se non bastassero tutti i tesori che ha accumulato, le sta stringendo la mano. Con la stessa educazione di prima, con la stessa linea imperscrutabile delle labbra tese e lo stesso sguardo incorruttibile, anche quando gli fa dono della sua merce più preziosa e lui la fa sparire nel taschino interno della giacca. Come una calamita, la presa della mano torna a sedere sulla schiena della moglie, il cui avanzare esagerato verso di lei le fa sconfinare il limite del proprio spazio personale. Vasha non protende il braccio per ricambiare il saluto, ma si diletta in quei sorrisi poco pronunciati che Innessa deve conoscere bene, perché retaggio di una Russia spesso fredda e ineducata alla gentilezza.
ㅤ“Con te vorrei scambiare un paio di parole. Da donna a donna.”
ㅤNessuna esagerazione lambisce né i lineamenti affilati di Innessa né quelli di Jung Byunghun, che accoglie la traduzione di quella richiesta con un lieve restringimento dello sguardo, ci spende interminabili secondi a studiare Vasha prima di accostare la bocca all’orecchio di lei e sussurrarle qualcosa in quella loro lingua incomprensibile. Basta che tutti gli uomini della sala rivolgano loro le spalle in direzione della porta per permetterle di notare, finalmente, la lucentezza delle clavicole che spuntano fuori dalla seta color crema del vestito o dalle perle che strangolano la coda di cavallo, grandi e luminose come quelle che pendono dai lobi o dal collo da cigno.
ㅤInnessa la osserva in silenzio, la bocca luccicante dei colori di Seoul che si riversano su di lei dall’esterno, le braccia nude lungo i fianchi ne descrivono la tonicità pur rilassandosi nel vuoto. Vasha punta l’attenzione proprio sulla spalla, nel punto di massima curvatura attira la luce che si disperse in un tenue bagliore sulla pelle caramellata.
ㅤ“Cosa significa quel tatuaggio? L’ho notato prima. Mi piace, ne ho anche io diversi.” ㅤ
ㅤLo domanda mentre afferra il pacchetto di sigarette dimenticato tra il cuscino e il bracciolo della poltrona, Parliament, le stesse che fumava suo padre. Come se attendesse di riavere su di sé la sua attenzione, Innessa si accerta che torni a infilarle le pupille nelle proprie prima di parlare.
ㅤ“Cosa potrà mai significare una bambola con la bocca cucita?”
ㅤVasha vorrebbe dirsi indispettita dal tono freddo che non si premura di nascondere una sfumatura sardonica, eppure incastra il filtro tra le labbra e le allunga amichevolmente il pacchetto. Una smorfia di disappunto sboccia nel notare le lunghe unghie appuntite, che si infilano tra i filtri degli stiletti per estrarre quello prediletto. “Allora avevo ragione a reputarlo didascalico e vittimistico. Degno di una russa che sposa uno straniero.”
ㅤStanno giocando sugli stessi ingranaggi, tant’è che ora è Innessa a farsi travolgere dall’inarcamento obliquo della bocca, si chiude attorno alla sigaretta come le foglie affamate di una pianta carnivora. “Penso anche io abbia acquisito un significato patetico, ma almeno ne ha uno, adesso. Mi sembra di aver predetto il futuro quando, a diciassette anni, ho deciso di martoriarmi la pelle così.” Afferra l’accendino che le allunga; la fiamma sostituisce le pupille con un’unica lingua di fuoco, le divide l’iride nera a metà. Fissandola con quell’inclinazione verso il basso del volto, Innessa sembra stia ripassando sulla lingua un maleficio diabolico, pur restando furba e sfacciata. “Almeno piace a te, Vasha.”
ㅤÈ la seconda risata della serata, ugualmente secca e ugualmente breve. “A quarantacinque anni suonati ho imparato a conoscere le donne come te. O meglio: le ragazze, come te.”
ㅤIl volto di Innessa sparisce in una nube di fumo che si dissipa rapidamente, quasi avesse timore di privare la sua interlocutrice del piacere della vista. Ha il sopracciglio sottile inarcato. “Spero perché siano il tuo hobby preferito.”
ㅤSe avesse i capelli lunghi come quelli di Innessa ora starebbero seguendo il dinego del volto, invece il caschetto scuro è incollato alla mandibola. Vasha si appoggia alla poltrona dietro di sé, le gambe lattiginose distese e in equilibrio sulle décolleté blu. “Perché ne ho viste tante riempire il letto di mio padre. È stato forse l’unico motivo che mi ha spinta a non scegliere la via più semplice dei matrimoni per affari.”
ㅤ“Non vedo perché avresti dovuto, se non ne avevi bisogno.”
ㅤNon si domanda se Innessa si senta giudicata; ad ascoltare la tranquillità con cui parla, la noncuranza con cui si attacca al filtro e ne espira il veleno, sembra godersi quell’improvvisa conversazione privata. Da donna a donna, come aveva specificato. E non potrebbe essere altrimenti, non quando lei inclina il volto, i capelli che pendono dietro la testa come il corpo molle di un impiccato, e osserva lo stirarsi delle sue gambe, ripercorrendo a ritroso ogni dettaglio fino alla bocca.
ㅤ“Nonostante questo, tu guardi tuo marito come se fossi davvero sua moglie. Non un accessorio, non un trofeo, non lo guardi nemmeno come lo guarderebbe una donna. Lo guardi come farebbe solamente una moglie. Lo trovo quasi commovente.”
ㅤ“Tra me e Byunghun c’è un equilibrio che è assimilabile solo alla promessa del matrimonio.” Le dita di Innessa fanno divorziare il filtro dalla bocca in modo tale che strisci appena lungo la guancia, verso lo zigomo alto. “Nella buona e nella cattiva sorte, in salute e in malattia, finché morte non ci separi.”
ㅤVasha sfrutta l’occasione di tornare ritta per privarsi del tabacco, che abbandona nel posacenere di cristallo. Il sorriso le strizza appena lo sguardo di smeraldo, è una partita di ping pong tra il colore ammaliante degli occhi e quello vermiglio delle labbra. Innessa invece è come se avesse rivoli di miele a colarle sulle guance, lungo le braccia, due uniche gocce rilucenti nell’interno dell’occhio.
ㅤ“Quindi avevo capito bene, da quello che mi dici: il vincolo della fedeltà coniugale non è contemplato.” Le offre, come ultimo omaggio, lo stesso posacenere che tiene tra le dita. La sua interlocutrice è immobile, quasi lo resta per un istante che pare interminabile, fino a quando la cenere non le sporca il palmo ed è costretta a liberarsene. In silenzio, ghiaccio e offesa sugli occhi che si sono fatti sottili, tradita solo dalla dilatazione leggera delle narici. “E come potrebbe, quando a tuo marito non piacciono le donne.” Deve ammettere di trovare affascinante il modo in cui tace. Vasha assaggia la vittoria contro il palato. “Non lo giudico, anche a me piacciono moltissimo. Ma mi chiedo se i coreani continuerebbero ad osservarlo con gli stessi occhi di sempre, se lo sapessero gay.”
ㅤLa risposta arriva subito, l’attesa è solo il soffio silenzioso che sfila tra i denti e precede le parole. “Questa è una conversazione necessaria, Vasha?”
ㅤL’accento di San Pietroburgo rende decisamente delizioso il suo nome, è costretta ad ammetterlo. O forse è lo sguardo iracondo di lei, che sta sognando di torturarle ogni parte del corpo con quegli artigli da strega. Vasha ride, ed è la terza volta. “Vitaly era un cerebroleso; io no. Non c’è cosa che io non sappia sul vostro conto, Innessa, perciò prendilo solo come un avvertimento. Vasha Kuznetsova non scende a compromessi.”
ㅤSi riempie i polmoni con una forza che le fa sicuramente bruciare le cavità del naso. Innessa inclina il volto di lato nell’aspirare in quel modo, dal collo trapela la sonorità di una deglutizione forzata. Ipnotizzata, Vasha ne segue il movimento della gola, eppure la spettacolarità siede nella metamorfosi dello sguardo, che si rannuvola e si rischiarisce come se un turbinio le avesse infestato i pensieri e ora il riverbero negli occhi non sapesse come assestarsi. Trova il suo equilibrio nelle palpebre che cadono sugli occhi in pesanti tende di velluto, occludono la vista per far concentrare l’attenzione sulla tensione delle labbra. Sorride, col volto inclinato verso una spalla, quasi a ridere del fatto che non abbia ci capito nulla.
ㅤ“Rovinare un momento del genere è proprio costume russo, Vasha. Non capisco come facciano gli altri a pensarci noiosi, quando invece abbiamo il melodramma che ci scorre nelle vene.” ㅤ
ㅤLa confusione si piega sulla fronte di Vasha, la vede divorare la distanza che le separa con sole due falcate. Non ha paura della vicinanza; lei potrà guardarla dall’alto con gli occhi abissali e un sorriso meschino che ne sfigura la bellezza, ma sa che non può superarla nello scontro fisico. Nemmeno quando Innessa tasta la consistenza del fianco snello con il palmo della mano e le scosta i capelli dall’orecchio per schiaffarci il suo respiro bollente.
ㅤ“Avresti dovuto goderti l’omaggio di benvenuto senza fare troppe storie.”
ㅤL’omaggio sono le dita di Innessa che si inerpicano sotto le spalline sottili del vestito color crema che indossa per farle scivolare lungo le braccia. Cade a terra, lo calcia via con la punta diabolica delle décolleté. È menade indifesa quando si inginocchia e festeggia il baccanale della sera tra le cosce. E lo fa chiedendole il permesso, le unghie affilate come minaccia costante nella piega del ginocchio che accompagna sulla spalla, le narici che si riempiono ferocemente del suo odore, la punta del naso affondata nella voluttà già umida del suo sesso.
ㅤ“Tuo marito ti regala a tutte le persone con cui stringe affari?”
ㅤVasha si aggrappa alla poltrona dietro di sé; Innessa risponde spostandole gli slip direttamente con la lingua, che viene intrappolata tra la carne e la stoffa. Poi scuote la testa, le strizza le cosce tra le mani, le caccia la biancheria dai fianchi, le solleva il tubino affinché mostri almeno il ventre, i seni. Sulla pelle brulica l’incandescenza primordiale dell’affanno con cui la prende, pur deridendone le reazioni naturali dal basso attraverso quegli occhi da vampira amorale. Infine quel suo sporco accento di San Pietroburgo le impartisce di spogliarsi; Vasha obbedisce senza pensarci, ma se ne rende conto quando all’oscenità dei suoni incalza la vibrazione graduale di una risata demoniaca, che fa dell’incavo più intimo delle sue gambe il megafono da cui urlare la propria vittoria.
ㅤ ㅤ
ㅤ ㅤ
ㅤ ㅤ
(ㅤ“Avresti dovuto avvertirmi fosse una donna. Vasha è un nome agender.”
La portiera si chiude con quel click impercettibile delle macchine moderne. Byunghun solleva lo sguardo dallo smartphone. Sua moglie ha i capelli scombinati e un segno sul petto, gli fa storcere il naso senza alterare la placidità della sua espressione. ㅤ
ㅤ“Che differenza fa?”ㅤ ㅤ
ㅤC’è addirittura uno sbuffo adirato che fa chiudere gli occhi a Innessa, la vede rilassarsi con la fronte premuta contro il finestrino e le dita a massaggiare la tempia libera, nel solito melodramma inutile che gli propina incessantemente da quando lo conosce.
ㅤ“Mi sarei tagliata le unghie, tesoro.”
ㅤByunghun riveste la severità della sua espressione con il leggero sospirare dell’esasperazione. Non riesce a smettere di fissare lo sfregio sulla pelle di lei, l’incrinatura che rovina la sua opera d’arte preferita, nello spazio che connette il collo alla spalla. Se n’è accorta? Lo ha fatto di proposito? Innessa è tranquilla, non si preoccupa di nasconderlo, quasi fosse certa che nessuna screziatura la sporchi. Eppure non può ricacciare indietro il ribrezzo che sente accartocciargli le viscere, frusta le parole senza nessuna remora. “La tua perversione non ha mai fine.”
ㅤNon reagisce, Innessa. Nemmeno un inarcamento impercettibile del sopracciglio, una smorfia beffarda, la chiusura del discorso con un gesto disinteressato della mano.
ㅤ“Gran bel modo di ringraziarmi. Se non fosse per la mia perversione, ora tutta Seoul saprebbe che a uno dei due piacciono le donne e quello non sei tu.” Vorrebbe, con tutto se stesso, cogliere nella voce di sua moglie una sfumatura quanto più simile al dispiacere. Non c’è niente. È atona, anche se il calore che sprigiona opacizza il vetro contro cui le labbra si muovono in un mugugno scomposto. “Non è carino insultarmi quando lo faccio per te.”
ㅤCi sono alcuni momenti in cui la odia. Quando la vede stravaccata sui sedili posteriori, sgraziata come una bestia, o quando gli rifila quelle parole piccate che le impastano la bocca già lesa dall’accento russo che massacra violentemente la bellezza dell’involucro. È fastidioso il ticchettio delle unghie contro il vetro, lo schermo del telefono che si illumina e si spegne, il laccio che lega i capelli più lento del solito. Ha solo voglia di fermare la macchina e buttarla via come si fa con i mozziconi di sigarette. Quel rossore sul collo gli ricorda che si lascia corrompere anche lei, umana e volubile come chiunque. Gli fa schifo. Sì, la schifa al punto da recuperare la bustina infilata nel taschino interno per lanciargliela contro.
ㅤ“Il tuo premio per oggi.”
ㅤSi lascia rimbalzare su una spalla la droga offerta da Vasha. Lo ignora. Vede il suo braccio strisciare nella sua direzione, i polpastrelli morbidi gli sfiorano il dorso della mano; Byunghun la scaraventa via con una prepotenza che non l’ha mai fatta sussultare, perché lei è sempre stata più violenta di lui. Innessa sospira e schiaccia completamente la fronte contro il finestrino, il profilo del volto nascosto dai capelli.
ㅤ“Diventi brutto quando mi odi, amore mio.”)
ㅤ ㅤ
ㅤ ㅤ
ㅤ ㅤ
ㅤ“Sei mai stata a Mosca?”
ㅤVasha la guarda intrecciare i lacci laterali del vestito di satin. Sembra impaziente di andarsene, Innessa. Ha sfruttato il suo bagno per lavarsi i denti e rinfrescarsi, ma non per aggiustarsi i capelli o ripassarsi il gloss sulle labbra.
ㅤ“Ho sempre vissuto a San Pietroburgo, poi sono arrivata qui. Non so se potrebbe piacermi Mosca, sembra caotica e io tendo a perdermi facilmente.”
ㅤÈ comunque cordiale quando le risponde, la tratta da persona qualunque. “Potresti venirci con me, un giorno. Ho l’impressione che a tuo marito non dispiacerebbe e, se anche fosse, non credo potrebbe tirarsi indietro dall’accettare.”
ㅤVasha fuma, Innessa ha rifiutato la sua seconda gentile offerta, ma ride comunque come se ci fossero un paio di caffè a separarle e le avesse rifilato la barzelletta più divertente che avesse mai sentito. “Voglio credere tu sia rimasta ammaliata dalle mie incredibili capacità sessuali e che tu non me lo stia chiedendo perché ti faccio pena.”
ㅤ“Solidarietà femminile.”
ㅤInfila una scarpa, in perfetto equilibrio su una gamba. Di nuovo, non si mostra turbata dalla sua schiettezza, anzi, è sfacciata quando le rivolge un sorriso brillante, le scopre i denti. “Donne, uomini, procioni, stercorari. Non esiste genere che possa rendere compassionevole una creatura di potere.” Infila anche l’altra, statuaria nella sua altezza ultraterrena. “Sarebbe lo stesso, Vasha. Con l’unica differenza che ancora più delle donne, mi piace portare le unghie sempre lunghissime. Tu sei magnifica, ma è un sacrificio che il mio egoismo mi impedisce di fare.”
ㅤAnche Vasha vorrebbe dirsi offesa, ma non ci riesce. Non quando Innessa scrolla le spalle e ride, sembra completamente distaccata dalla realtà. “Mi stai dicendo che non ne valgo la pena.”
ㅤIl cigolio della porta è l’addio che non si sussurrano a fior di labbra. Innessa le fa dono dell’immagine della sua schiena, la prospettiva taglia a metà quel sorriso furbo da adolescente. È l’ultima cosa che vedrà di lei per settimane. “Sono io a non valerne la pena.”
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sfondami-il-cuore · 2 years
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ㅤVent’anni trascorsi ad essere la figlia di Timor Kuznetsov e i venticinque successivi a primeggiare tra le file del suo esercito della droga hanno riempito Vasha di tutta quell’esperienza umana che non la fa stupire più di niente. Un parlamentare sudcoreano avvolto dalla criminalità e questa sua moglie bambina, che non a caso è anche sua connazionale, difatti non destano nei suoi occhi verdi alcuna sorpresa.
ㅤQuando si presentano, la stretta di Jung Byunghun è solida ed educata: permette ai palmi di incastrarsi nonostante la barriera dei guanti, si avvinghiano alle mani da gigante come un rivestimento serpentino e accompagnano lo scioglimento della morsa con l’impercettibile suono appiccicoso che fa la pelle quando viene tastata con forza. La donna, che afferma di chiamarsi solo Innessa, edulcora la maleducazione di una stretta prepotente con la lascivia dell’accarezzamento del dorso mosso gentilmente dal pollice, l’estremità affilata dell’unghia ne segue il vezzeggiamento lasciandosi dietro solo un fremito. ㅤ
ㅤLa poltrona ospita la postura rilassata di Byunghun: le spalle ampie affossate nello schienale, una mano guida mollemente il sigaro verso la bocca e l’altro braccio cinge, scivolando su un fianco, la vita della moglie, accoccolata su uno dei braccioli come un morboso animale da compagnia. Il completo sartoriale di lui cozza con l’abbigliamento da casa chiusa di lei, e non serve essere una cultrice del mondo sudcoreano per immaginare che quello non sia lo stile che si confarebbe alla consorte di un politico.
ㅤLo scopo di questo scenico idillio romantico non è rappresentare un amore ideale che si tiene la mano persino nei duelli intercontinentali; la presenza di Innessa è infatti giustificata dai movimenti esagerati delle labbra che sono tipici dell’accento di San Pietroburgo. Per Vasha Kuznetsova, che ha fatto erigere la fabbrica di stupefacenti a Kaluga pur di gravitare attorno alla sua Mosca, è sempre motivo di irritazione ascoltare un russo che non reputa autentico; tuttavia Jung Byunghun ha scelto di parlare attraverso la quella sua bocca appiccicosa di lucida labbra e per la buona riuscita del lavoro c’è bisogno di spirito di adattamento.
ㅤ“Ho visto nella caduta di Vitaly una rinascita per i miei affari; rivolgermi a te è solo la naturale prosecuzione degli eventi. Sapevo che, prima o poi, avrei dovuto fare i conti con l’Imperatrice.”
ㅤVasha ride, di quelle risate secche e brevi. Nonostante sia la voce della moglie a tradurre i concetti, le sue pupille annegano unicamente in quelle di Jung Byunghun. “Con me non hanno presa le lusinghe, Jung. Non dopo averti visto contrattare con quella feccia di Vitaly.”
ㅤ“Le nostre famiglie hanno avuto una lunga storia di cooperazione. Vitaly è capitolo chiuso e io sono pronto a stravolgere il passato con una nuova alleanza.”
ㅤHa sentito parlare di Jung Byunghun. Un parlamentare di alto profilo, detestato nel suo Paese dai movimenti moderni e inneggiato dai tradizionalisti. Affascinante, carismatico, sicuramente bello e col timbro così caldo da far evaporare la condensa che cola dalle ampie vetrate della suite del Four Season. È chiaro, anche solo osservando la donna che ha sposato, quanto ami sconvolgere le masse. La notizia del suo primo e attuale matrimonio ha sconquassato la serenità conformista della Corea del Sud, e l’immagine che ne davano i tabloid era quella di un’eccentrica superstar particolarmente incurante dell'ennesimo scandalo. Dopo un albero genealogico puro e una storia famigliare in apparenza poco conflittuale, l’ambizione di Jung Byunghun lo ha condotto tra i titoli di giornale e seduto ai tavoli delle più prolifere aziende nazionali, sempre nelle vesti di maggiore azionista. Ora, come se non bastassero tutti i tesori che ha accumulato, le sta stringendo la mano. Con la stessa educazione di prima, con la stessa linea imperscrutabile delle labbra tese e lo stesso sguardo incorruttibile, anche quando gli fa dono della sua merce più preziosa e lui la fa sparire nel taschino interno della giacca. Come una calamita, la presa della mano torna a sedere sulla schiena della moglie, il cui avanzare esagerato verso di lei le fa sconfinare il limite del proprio spazio personale. Vasha non protende il braccio per ricambiare il saluto, ma si diletta in quei sorrisi poco pronunciati che Innessa deve conoscere bene, perché retaggio di una Russia spesso fredda e ineducata alla gentilezza.
ㅤ“Con te vorrei scambiare un paio di parole. Da donna a donna.”
ㅤNessuna esagerazione lambisce né i lineamenti affilati di Innessa né quelli di Jung Byunghun, che accoglie la traduzione di quella richiesta con un lieve restringimento dello sguardo, ci spende interminabili secondi a studiare Vasha prima di accostare la bocca all’orecchio di lei e sussurrarle qualcosa in quella loro lingua incomprensibile. Basta che tutti gli uomini della sala rivolgano loro le spalle in direzione della porta per permetterle di notare, finalmente, la lucentezza delle clavicole che spuntano fuori dalla seta color crema del vestito o dalle perle che strangolano la coda di cavallo, grandi e luminose come quelle che pendono dai lobi o dal collo da cigno.
ㅤInnessa la osserva in silenzio, la bocca luccicante dei colori di Seoul che si riversano su di lei dall’esterno, le braccia nude lungo i fianchi ne descrivono la tonicità pur rilassandosi nel vuoto. Vasha punta l’attenzione proprio sulla spalla, nel punto di massima curvatura attira la luce che si disperse in un tenue bagliore sulla pelle caramellata.
ㅤ“Cosa significa quel tatuaggio? L’ho notato prima. Mi piace, ne ho anche io diversi.” ㅤ
ㅤLo domanda mentre afferra il pacchetto di sigarette dimenticato tra il cuscino e il bracciolo della poltrona, Parliament, le stesse che fumava suo padre. Come se attendesse di riavere su di sé la sua attenzione, Innessa si accerta che torni a infilarle le pupille nelle proprie prima di parlare.
ㅤ“Cosa potrà mai significare una bambola con la bocca cucita?”
ㅤVasha vorrebbe dirsi indispettita dal tono freddo che non si premura di nascondere una sfumatura sardonica, eppure incastra il filtro tra le labbra e le allunga amichevolmente il pacchetto. Una smorfia di disappunto sboccia nel notare le lunghe unghie appuntite, che si infilano tra i filtri degli stiletti per estrarre quello prediletto. “Allora avevo ragione a reputarlo didascalico e vittimistico. Degno di una russa che sposa uno straniero.”
ㅤStanno giocando sugli stessi ingranaggi, tant’è che ora è Innessa a farsi travolgere dall’inarcamento obliquo della bocca, si chiude attorno alla sigaretta come le foglie affamate di una pianta carnivora. “Penso anche io abbia acquisito un significato patetico, ma almeno ne ha uno, adesso. Mi sembra di aver predetto il futuro quando, a diciassette anni, ho deciso di martoriarmi la pelle così.” Afferra l’accendino che le allunga; la fiamma sostituisce le pupille con un’unica lingua di fuoco, le divide l’iride nera a metà. Fissandola con quell’inclinazione verso il basso del volto, Innessa sembra stia ripassando sulla lingua un maleficio diabolico, pur restando furba e sfacciata. “Almeno piace a te, Vasha.”
ㅤÈ la seconda risata della serata, ugualmente secca e ugualmente breve. “A quarantacinque anni suonati ho imparato a conoscere le donne come te. O meglio: le ragazze, come te.”
ㅤIl volto di Innessa sparisce in una nube di fumo che si dissipa rapidamente, quasi avesse timore di privare la sua interlocutrice del piacere della vista. Ha il sopracciglio sottile inarcato. “Spero perché siano il tuo hobby preferito.”
ㅤSe avesse i capelli lunghi come quelli di Innessa ora starebbero seguendo il dinego del volto, invece il caschetto scuro è incollato alla mandibola. Vasha si appoggia alla poltrona dietro di sé, le gambe lattiginose distese e in equilibrio sulle décolleté blu. “Perché ne ho viste tante riempire il letto di mio padre. È stato forse l’unico motivo che mi ha spinta a non scegliere la via più semplice dei matrimoni per affari.”
ㅤ“Non vedo perché avresti dovuto, se non ne avevi bisogno.”
ㅤNon si domanda se Innessa si senta giudicata; ad ascoltare la tranquillità con cui parla, la noncuranza con cui si attacca al filtro e ne espira il veleno, sembra godersi quell’improvvisa conversazione privata. Da donna a donna, come aveva specificato. E non potrebbe essere altrimenti, non quando lei inclina il volto, i capelli che pendono dietro la testa come il corpo molle di un impiccato, e osserva lo stirarsi delle sue gambe, ripercorrendo a ritroso ogni dettaglio fino alla bocca.
ㅤ“Nonostante questo, tu guardi tuo marito come se fossi davvero sua moglie. Non un accessorio, non un trofeo, non lo guardi nemmeno come lo guarderebbe una donna. Lo guardi come farebbe solamente una moglie. Lo trovo quasi commovente.”
ㅤ“Tra me e Byunghun c’è un equilibrio che è assimilabile solo alla promessa del matrimonio.” Le dita di Innessa fanno divorziare il filtro dalla bocca in modo tale che strisci appena lungo la guancia, verso lo zigomo alto. “Nella buona e nella cattiva sorte, in salute e in malattia, finché morte non ci separi.”
ㅤVasha sfrutta l’occasione di tornare ritta per privarsi del tabacco, che abbandona nel posacenere di cristallo. Il sorriso le strizza appena lo sguardo di smeraldo, è una partita di ping pong tra il colore ammaliante degli occhi e quello vermiglio delle labbra. Innessa invece è come se avesse rivoli di miele a colarle sulle guance, lungo le braccia, due uniche gocce rilucenti nell’interno dell’occhio.
ㅤ“Quindi avevo capito bene, da quello che mi dici: il vincolo della fedeltà coniugale non è contemplato.” Le offre, come ultimo omaggio, lo stesso posacenere che tiene tra le dita. La sua interlocutrice è immobile, quasi lo resta per un istante che pare interminabile, fino a quando la cenere non le sporca il palmo ed è costretta a liberarsene. In silenzio, ghiaccio e offesa sugli occhi che si sono fatti sottili, tradita solo dalla dilatazione leggera delle narici. “E come potrebbe, quando a tuo marito non piacciono le donne.” Deve ammettere di trovare affascinante il modo in cui tace. Vasha assaggia la vittoria contro il palato. “Non lo giudico, anche a me piacciono moltissimo. Ma mi chiedo se i coreani continuerebbero ad osservarlo con gli stessi occhi di sempre, se lo sapessero gay.”
ㅤLa risposta arriva subito, l’attesa è solo il soffio silenzioso che sfila tra i denti e precede le parole. “Questa è una conversazione necessaria, Vasha?”
ㅤL’accento di San Pietroburgo rende decisamente delizioso il suo nome, è costretta ad ammetterlo. O forse è lo sguardo iracondo di lei, che sta sognando di torturarle ogni parte del corpo con quegli artigli da strega. Vasha ride, ed è la terza volta. “Vitaly era un cerebroleso; io no. Non c’è cosa che io non sappia sul vostro conto, Innessa, perciò prendilo solo come un avvertimento. Vasha Kuznetsova non scende a compromessi.”
ㅤSi riempie i polmoni con una forza che le fa sicuramente bruciare le cavità del naso. Innessa inclina il volto di lato nell’aspirare in quel modo, dal collo trapela la sonorità di una deglutizione forzata. Ipnotizzata, Vasha ne segue il movimento della gola, eppure la spettacolarità siede nella metamorfosi dello sguardo, che si rannuvola e si rischiarisce come se un turbinio le avesse infestato i pensieri e ora il riverbero negli occhi non sapesse come assestarsi. Trova il suo equilibrio nelle palpebre che cadono sugli occhi in pesanti tende di velluto, occludono la vista per far concentrare l’attenzione sulla tensione delle labbra. Sorride, col volto inclinato verso una spalla, quasi a ridere del fatto che non abbia ci capito nulla.
ㅤ“Rovinare un momento del genere è proprio costume russo, Vasha. Non capisco come facciano gli altri a pensarci noiosi, quando invece abbiamo il melodramma che ci scorre nelle vene.” ㅤ
ㅤLa confusione si piega sulla fronte di Vasha, la vede divorare la distanza che le separa con sole due falcate. Non ha paura della vicinanza; lei potrà guardarla dall’alto con gli occhi abissali e un sorriso meschino che ne sfigura la bellezza, ma sa che non può superarla nello scontro fisico. Nemmeno quando Innessa tasta la consistenza del fianco snello con il palmo della mano e le scosta i capelli dall’orecchio per schiaffarci il suo respiro bollente.
ㅤ“Avresti dovuto goderti l’omaggio di benvenuto senza fare troppe storie.”
ㅤL’omaggio sono le dita di Innessa che si inerpicano sotto le spalline sottili del vestito color crema che indossa per farle scivolare lungo le braccia. Cade a terra, lo calcia via con la punta diabolica delle décolleté. È menade indifesa quando si inginocchia e festeggia il baccanale della sera tra le cosce. E lo fa chiedendole il permesso, le unghie affilate come minaccia costante nella piega del ginocchio che accompagna sulla spalla, le narici che si riempiono ferocemente del suo odore, la punta del naso affondata nella voluttà già umida del suo sesso.
ㅤ“Tuo marito ti regala a tutte le persone con cui stringe affari?”
ㅤVasha si aggrappa alla poltrona dietro di sé; Innessa risponde spostandole gli slip direttamente con la lingua, che viene intrappolata tra la carne e la stoffa. Poi scuote la testa, le strizza le cosce tra le mani, le caccia la biancheria dai fianchi, le solleva il tubino affinché mostri almeno il ventre, i seni. Sulla pelle brulica l’incandescenza primordiale dell’affanno con cui la prende, pur deridendone le reazioni naturali dal basso attraverso quegli occhi da vampira amorale. Infine quel suo sporco accento di San Pietroburgo le impartisce di spogliarsi; Vasha obbedisce senza pensarci, ma se ne rende conto quando all’oscenità dei suoni incalza la vibrazione graduale di una risata demoniaca, che fa dell’incavo più intimo delle sue gambe il megafono da cui urlare la propria vittoria.
ㅤ ㅤ
ㅤ ㅤ
ㅤ ㅤ
(ㅤ“Avresti dovuto avvertirmi fosse una donna. Vasha è un nome agender.”
La portiera si chiude con quel click impercettibile delle macchine moderne. Byunghun solleva lo sguardo dallo smartphone. Sua moglie ha i capelli scombinati e un segno sul petto, gli fa storcere il naso senza alterare la placidità della sua espressione. ㅤ
ㅤ“Che differenza fa?”ㅤ ㅤ
ㅤC’è addirittura uno sbuffo adirato che fa chiudere gli occhi a Innessa, la vede rilassarsi con la fronte premuta contro il finestrino e le dita a massaggiare la tempia libera, nel solito melodramma inutile che gli propina incessantemente da quando lo conosce.
ㅤ“Mi sarei tagliata le unghie, tesoro.”
ㅤByunghun riveste la severità della sua espressione con il leggero sospirare dell’esasperazione. Non riesce a smettere di fissare lo sfregio sulla pelle di lei, l’incrinatura che rovina la sua opera d’arte preferita, nello spazio che connette il collo alla spalla. Se n’è accorta? Lo ha fatto di proposito? Innessa è tranquilla, non si preoccupa di nasconderlo, quasi fosse certa che nessuna screziatura la sporchi. Eppure non può ricacciare indietro il ribrezzo che sente accartocciargli le viscere, frusta le parole senza nessuna remora. “La tua perversione non ha mai fine.”
ㅤNon reagisce, Innessa. Nemmeno un inarcamento impercettibile del sopracciglio, una smorfia beffarda, la chiusura del discorso con un gesto disinteressato della mano.
ㅤ“Gran bel modo di ringraziarmi. Se non fosse per la mia perversione, ora tutta Seoul saprebbe che a uno dei due piacciono le donne e quello non sei tu.” Vorrebbe, con tutto se stesso, cogliere nella voce di sua moglie una sfumatura quanto più simile al dispiacere. Non c’è niente. È atona, anche se il calore che sprigiona opacizza il vetro contro cui le labbra si muovono in un mugugno scomposto. “Non è carino insultarmi quando lo faccio per te.”
ㅤCi sono alcuni momenti in cui la odia. Quando la vede stravaccata sui sedili posteriori, sgraziata come una bestia, o quando gli rifila quelle parole piccate che le impastano la bocca già lesa dall’accento russo che massacra violentemente la bellezza dell’involucro. È fastidioso il ticchettio delle unghie contro il vetro, lo schermo del telefono che si illumina e si spegne, il laccio che lega i capelli più lento del solito. Ha solo voglia di fermare la macchina e buttarla via come si fa con i mozziconi di sigarette. Quel rossore sul collo gli ricorda che si lascia corrompere anche lei, umana e volubile come chiunque. Gli fa schifo. Sì, la schifa al punto da recuperare la bustina infilata nel taschino interno per lanciargliela contro.
ㅤ“Il tuo premio per oggi.”
ㅤSi lascia rimbalzare su una spalla la droga offerta da Vasha. Lo ignora. Vede il suo braccio strisciare nella sua direzione, i polpastrelli morbidi gli sfiorano il dorso della mano; Byunghun la scaraventa via con una prepotenza che non l’ha mai fatta sussultare, perché lei è sempre stata più violenta di lui. Innessa sospira e schiaccia completamente la fronte contro il finestrino, il profilo del volto nascosto dai capelli.
ㅤ“Diventi brutto quando mi odi, amore mio.”)
ㅤ ㅤ
ㅤ ㅤ
ㅤ ㅤ
ㅤ“Sei mai stata a Mosca?”
ㅤVasha la guarda intrecciare i lacci laterali del vestito di satin. Sembra impaziente di andarsene, Innessa. Ha sfruttato il suo bagno per lavarsi i denti e rinfrescarsi, ma non per aggiustarsi i capelli o ripassarsi il gloss sulle labbra.
ㅤ“Ho sempre vissuto a San Pietroburgo, poi sono arrivata qui. Non so se potrebbe piacermi Mosca, sembra caotica e io tendo a perdermi facilmente.”
ㅤÈ comunque cordiale quando le risponde, la tratta da persona qualunque. “Potresti venirci con me, un giorno. Ho l’impressione che a tuo marito non dispiacerebbe e, se anche fosse, non credo potrebbe tirarsi indietro dall’accettare.”
ㅤVasha fuma, Innessa ha rifiutato la sua seconda gentile offerta, ma ride comunque come se ci fossero un paio di caffè a separarle e le avesse rifilato la barzelletta più divertente che avesse mai sentito. “Voglio credere tu sia rimasta ammaliata dalle mie incredibili capacità sessuali e che tu non me lo stia chiedendo perché ti faccio pena.”
ㅤ“Solidarietà femminile.”
ㅤInfila una scarpa, in perfetto equilibrio su una gamba. Di nuovo, non si mostra turbata dalla sua schiettezza, anzi, è sfacciata quando le rivolge un sorriso brillante, le scopre i denti. “Donne, uomini, procioni, stercorari. Non esiste genere che possa rendere compassionevole una creatura di potere.” Infila anche l’altra, statuaria nella sua altezza ultraterrena. “Sarebbe lo stesso, Vasha. Con l’unica differenza che ancora più delle donne, mi piace portare le unghie sempre lunghissime. Tu sei magnifica, ma è un sacrificio che il mio egoismo mi impedisce di fare.”
ㅤAnche Vasha vorrebbe dirsi offesa, ma non ci riesce. Non quando Innessa scrolla le spalle e ride, sembra completamente distaccata dalla realtà. “Mi stai dicendo che non ne valgo la pena.”
ㅤIl cigolio della porta è l’addio che non si sussurrano a fior di labbra. Innessa le fa dono dell’immagine della sua schiena, la prospettiva taglia a metà quel sorriso furbo da adolescente. È l’ultima cosa che vedrà di lei per settimane. “Sono io a non valerne la pena.”
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kon-igi · 4 years
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CARA AMICA TI SCRIVO COSÌ TI DISTRAGGO UN PO’
In realtà le amiche sono due e sono così diverse tra loro che un autostoppista galattico proveniente da Betelgeuse si chiederebbe la razza di quale delle due abbia conquistato e colonizzato per prima il pianeta Terra.
Queste due persone, però, non hanno in comune quello che sta accomunando la maggior parte delle Figlie di Eva e dei Figli di Adamo su questa bella terra - la paura di morire a causa del Covid-baciamilculo-19 - bensì un differente e più lungimirante timore, che una certa qual ragione d’essere ce l’ha...
La paura di non riuscire più a vivere quando tutto questo sarà finito.
Ora, non è che io voglia far venire le paranoie a chi sta avendo la pazienza di leggere i miei deliranti sproloqui ma appena vi si toglierà di dosso il freezing che il vostro cervello animale v’ha messo addosso dopo la galoppata del cavallo verde di Pestilenza, vi sarà abbastanza chiaro che quando arriverà il Dopo-Covid nessun aperitivo, nessuna corsa al parco, nessuna gita fuori porta, nessun rave party e nessuna trombata in pubblico sarà più la stessa cosa per tutti quelli che avranno più di diciassette anni.
Queste due persone, infatti, mi hanno detto, ognuna, due cose molto importanti:
Io non uscirò mai più fuori
Io non tornerò mai più a lavorare
Hanno entrambe ragione, perché noi siamo fatti al 99% di consuetudini e all’1% di fastidio esistenziale verso chiunque e qualsiasi cosa si metta tra noi e la nostra routine.
E badate bene che questo vale non solo per chi si sente al sicuro nel rifugio del proprio bunker ma anche e soprattutto per chi è un tossico da sovraccarico sensoriale e si sente vivo e felice solo se si satura il naso, si riempe le orecchie, si sparaflasha gli occhi, si intorpidisce la lingua e si obera la pelle.
Due facce della stesso gettone buttato a raffica nella slot machine della vita.
Persino io - che me ne strasbatto il cazzo di questo virus come un Luke Skywalker qualsiasi su un pianeta Crait a caso - riesco a capire che l’impatto patologico e l’impatto economico di questa pandemia non sono nulla rispetto alle ferite che lascerà l’impatto sociale: siamo stati traditi da un qualcuno che pensavamo di conoscere - la vita - e a cui ci eravamo affidati credendo ci fosse un implicito patto di non-belligeranza, perciò da domani si andrà avanti con una differente visione e con un senso delle proporzioni ricalibrato sulla base di quanto questa pandemia ci ha tolto.
A queste due amiche vorrei dire qualcosa di più che non offenderle con una manfrina sulle occasioni da cogliere nelle avversità ma purtroppo condivido parte dei loro panorami (non sarebbero mie amiche sennò) e so che se certe camminate possono essere fatte in compagnia, il primo passo deve essere mosso nella solitudine della propria presa di coscienza.
Cosa posso augurare loro?
Di sicuro a una di essere sempre un'idea immortale e fascinosa, il pensiero dell'altrove... magia, avventura, libertà, utopia e rock and roll.
All’altra... DU BEKÂR!
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stupid-illusion · 4 years
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100 Domande ⚡️🍕
1. Iniziamo? Vamos
2. Nome? Martina
3. Mese? Febbraio
4. Sei uomo o donna? Donna
5. Colore dei capelli? Castano chiaro
6. Colore degli occhi? Cangianti
7. Altezza? 1.68 ( credo)
8. Vorresti cambiare il tuo nome? Naaah
9. Hai animali domestici? No
10. Sorelle o fratelli? Entrambi
11. Animale preferito? Lupo
12. Qual è l'ultimo manga che hai letto? Non leggo
13. Di cosa hai paura? Di perdere le persone che amo
14. Ultima cosa che hai bevuto? L’acqua
15. Social Network preferito? Instagram/ Tumblr
16. La pagina web più visitata oggi? Credo Instagram
17. Ultima canzone ascoltata? Unliked you
18. Ultima volta che hai pianto? Buh
19. Hai mai frequentato due persone contemporaneamente? No
20. Sei mai stato/a tradito/a? Si
21. Hai mai perso qualcuno di speciale? Si
22. Sei mai stato/a depresso/a? No
23. Ti sei mai ubriacato/a e poi hai vomitato? No
24. Elenca 3 colori che ti piacciono? Blu, nero e grigio
25. Sei nato a: Catania
26. A come: Ariana
27. C come: Camila
28. Riso fino a piangere? Yep
29. Incontrato qualcuno che ti ha cambiato la vita? Di bene in male ma si
30. Capito chi sono i tuoi veri amici? Si.
31. Beccato qualcuno che stava parlando male di te? Mmh no
32. Baciato qualcuno dello stesso sesso? Si
33. Quante persone tra i tuoi amici di Facebook conosci realmente? Quasi tutti
34. Con quante persone parli in questo momento? Un 6 credo o forse di più boh
35. A che ora ti sei svegliato/a questa mattina? Alle 12:30 credo 🤭
36. Che stavi facendo la notte scorsa? Cazzeggiavo
37. Qual è la cosa per la quale non riesci ad aspettare per niente? Mangiare la pizza
38. Credi in te stesso? Ahahahah anche no
39. Qual è la cosa che ti auguri di trovare nella tua vita? Lavoro, amore e felicità
40. Che cosa stai ascoltando ora? Niente
41. Che cosa ti da sui nervi in questo momento? Il non sentirmi abbastanza
42. Cioccolato bianco o nero? Nero
43. Al latte o fondente? Entrambi ahaha
44. Hai tatuaggi? Yes
45. Hai piercing? Yes
46. Cosa ti piace di te? Nada
47. Sei di destra o di sinistra? Dritto
48. Hai cicatrici sul tuo corpo? Ni
49. Il ricordo più bello legato alla tua infanzia? Vacanze di natale quando ancora c’era mia zia
50. Frase che dici più spesso? Boh
51. Sport: secoli fa pallavolo
52. La migliore qualità? Non esiste
53. Primo concerto? Giugno 2017
54. Peggior difetto? Io sono un difetto ahahahah
55. Stai mangiando? Nope
56. Stai bevendo? Si il mio amore😍
57. Sai cantare? Come un usignolo
58. Stai aspettando? Si per andare a fumare
59. Quanti bambini vorresti avere? Boh
60. Vuoi sposarti? Mi è indifferente
61. Meglio rimpiangere di non avere tentato o pentirsi di averlo fatto? Pentirsi di averlo fatto
62. Giorno o notte? Notte
63. Labbra o occhi? Occhi
64. Abbracci o baci? Entrambi
65. Storiella o relazione seria? Prossima domanda ahahah
66. Hai mai baciato una persona che non conoscevi? No
67. Bevuto un liquore forte? Si
68. Perso gli occhiali o lenti a contatto? Non li porto
69. Fatto sesso al primo appuntamento? No
70. Spezzato il cuore di qualcuno? Purtroppo sì
71. Avuto il tuo cuore spezzato? Si
72. Essere o apparire? Essere
73. Un obiettivo? Assicurare ai miei un futuro tranquillo
74. Sei mai stato arrestato/a? No
75. In te prevale sentimento o ragione? Dipende dalla situazione
76. Avuto una cotta per una persona del tuo stesso sesso? Si
77. Avuto più di un ragazzo/a contemporaneamente? No
78. Detto a qualcuno che lo ami e non era vero? No
79. Cosa fai quando ti senti giù? Musica e sigarette
80. Credi nell'amore a prima vista? Perché no
81. Nel vero amore? Dipende
82. Nel bacio al primo appuntamento? Perché no
83. Negli angeli? Non sono credente ma so che ho una persona sempre al mio fianco
84. C'è una persona che vorresti lì con te adesso? Si..
85. Credi di piacere a qualcuno? Boh
86Ti manca qualcuno? Se si,chi? I miei amici
87. Sei felice? Indifferente
88. Fumi? Non troppo
89. La cosa più bella che ti hanno detto guardandoti in faccia? C’è molto di più dietro al colore dei tuoi occhi
90. IPhone o Samsung? iPhone
91. Suoni qualche strumento musicale? Se si,quale? No
92. L'ultima persona che hai abbracciato? Mio nipote
93. L'ultima persona con cui ti sei tenuta per mano? La mia amica
94. Ti stai annoiando? Ma guarda giusto un po’ tanto ahahah
95. Dolce o salato? Eh dipende
96. La parolaccia che dici più spesso? VaffanculA
97. Numero preferito? 4
98. Dove sei? A casa
99. Che fai? Sto a letto
100. SALUTAMI!
CIAUUUUU ⚡️
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cuscinocici · 4 years
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100 DOMANDE
1. Colore preferito? rosso e blu.
2. Frase preferita? "stars can't shine without darkness."
3. Soprannomi? ale, ashanda, cuscinocicì. Quello più strano? cuscinocicì.
4. Sei fidanzato/a? no.
6. Sei uomo o donna? donna.
7. Colore dei capelli? castano chiaro.
8. Occhi? marroni.
9. Altezza? 1.57.
10. Vorresti cambiare il tuo nome? no.
11. Hai animali domestici? sìì.
12. Qual è il tuo animale preferito? cavallo.
14. Ultimo libro letto? diario di una schiappa.
15. Ultima cosa che hai bevuto? acqua.
16. Social Network preferito? tumblr.
17. La pagina web più visitata oggi? tumblr.
18. Ultima canzone ascoltata? summer paradise.
19. Ultima volta che hai pianto? ieri.
20. Hai mai frequentato due persone contemporaneamente? no.
21. Sei mai stato tradito? non che io sappia.
22. Hai mai perso qualcuno di speciale? forse.
23. Come stai? bene bene.
24. Elenca 3 colori che ti piacciono: rosso, blu e lilla.
25. Sei nato a: frauenfeld, svizzera.
26. Fatto nuove conoscenze? sì.
27. Smesso di amare qualcuno? credo di sì.
28. Riso fino a piangere? sì.
29. Incontrato qualcuno che ti ha cambiato la vita? sì.
30. Capito chi sono i tuoi veri amici? spero di sì.
31. Beccato qualcuno che stava parlando di te? sì.
32. Baciato qualcuno dell'altro sesso? sì.
33. Quante persone tra i tuoi amici conosci realmente? meno di 10 sicuramente credo.
34. Con quante persone parli in questo momento? 10 credo.
35. A che ore ti sei svegliato questa mattina? 11:35.
36. Che stavi facendo la notte scorsa? ero in videochiamata con i miei amici.
37. Qual è la cosa per la quale non riesci ad aspettare per niente? gli eventi che mi rendono felice.
38. Qual è il modello del tuo cellulare? huawei p9 lite 2017.
39. Qual è la cosa che ti auguri di cambiare nella tua vita? voglio smettere di essere paranoica e fare di più.
40. Che cosa stai ascoltando ora? counting stars dei one republic.
41. Per te, è più importante l'amicizia o l'amore? amore, comprende entrambe le cose.
42. Che cosa ti da sui nervi in questo momento? lui che non risponde nonostante abbia letto, cazzo.
43. Cioccolato bianco o nero? bianco.
44. Al latte o fondente? al latte.
45. Hai tatuaggi? no.
46. Piercings? sì, uno.
47. Hai una cotta per qualcuno? cotta no.
48. Cosa ti piace di te? la comprensione.
49. Sei di destra o di sinistra? non so nulla di politica.
50. Hai cicatrici sul tuo corpo? sì.
51. Il ricordo piu bello della tua infanzia? io, sul prato del giardino, che gioco con le api. 🐝
52. Primo/a miglior/e amico/a? florina.
53. Primo sport cui hai partecipato? nuoto.
54. Primo animale domestico? due pesci.
55. Prima vacanza? italia.
56. Primo concerto? primo vero concerto, gazzelle.
57. Prima cotta? prima vera cotta, dal 2018 fino a qualche settimana fa.
58. Stai mangiando? no.
59. Stai bevendo? no.
60. Sei sul punto di? dormire.
61. Stai aspettando? sì, sto aspettando che questo coronavirus si fotta.
62. Quanti bambini vorresti avere? 1 o 2.
63. Vuoi sposarti? dipende, se lui lo vuole sì, altrimenti non mi cambia.
64. Tuo uomo/donna ideale? johnny depp ahahha.
65. La carriera che hai in mente? ne ho davvero tante in mente, ma per ora vorrei fare l'attrice.
66. Labbra o occhi? entrambi, ma di più credo le labbra.
67. Abbracci o baci? entrambi.
68. Mi dedichi una frase? no.
69. Inventi una frase in questo momento? no.
70. Sei Romantico/a o spontaneo/a? entrambi.
71. Hai conosciuto qualcuno in questo mese? conosciuto meglio, sì.
72. Sei mai andato/a fuori Italia? sì.
73. Storiella o relazione seria? relazione seria.
74. Segno zodiacale? toro.
75. Hai mai bevuto un liquore forte? forse.
76. Perso gli occhiali o le lenti a contatto? no.
77. Fatto sesso/ fatto sesso al primo appuntamento? no.
78. Spezzato il cuore di qualcuno? forse.
79. Avuto il tuo cuore spezzato? sì.
80. Pianto per la morte di qualcuno? sì.
81. Avuto la cotta per un tuo amico? no.
82. Sei mai stato arrestato/a? no.
83. In te prevale,sentimento o ragione? spesso mi faccio prendere dal sentimento, ma uso anche la ragione. (se si sta parlando d'amore)
84. Avuto una cotta per una persona del tuo stesso sesso? no.
85. Avuto più di una/un ragazza/o contemporaneamente? no.
86. Detto a qualcuno che lo ami e non era vero? no.
87. Credi in te stesso? sì.
88. Nei miracoli? no.
89. Nell'amore a prima vista? sì.
90. Nel vero amore? sì.
91. Dove vorresti vivere? new york.
92. Viaggi spesso? no.
93. C'è una persona che vorresti lì con te adesso? i miei amici.
94. Credi di piacere a qualcuno? forse.
95. Hai pianto per un film? sì.
96. Dolce o salato? entrambi, ma di più salato.
97. La cosa a cui tieni di più? non lo so.
98. L'ultima cotta che hai avuto? dal 2018 fino a qualche settimana fa.
99. Ti sei mai ubriacato/a fino a vomitare? no.
100. Ti sei mai sentito/a fuori luogo? sì.
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Never Enough (pt.2)
04.09.76
S: « Merlino. » Esclama « Non parlare come se sapessi cosa significa perdere la persona che ami perché morta. Non te lo augurerei mai. » Assottiglia lo sguardo. Paura alla sola idea, probabilmente, quanto più irrazionale nel pensarlo. « due anni » serra la mascella, la guarda male. « E lui è arrivato per caso e con tutte le paure annesse. Ho scoperto una parte di me che mi spaventava e che ho dovuto rivoluzionare completamente. Non è stato semplice. » Una piccolissima pausa « quindi non farmi la predica. Te ne sarei grato » semplicemente. Gli occhioni che restano fissi su di lei, le labbra ancora una volta strette tra loro. « Io, ormai, sono staccato dal disturbo. Mi considero molto più sano di quanto sia mai stato. Era una conversazione con qualcuno che aveva le mie stesse difficoltà. » Le labbra ancora una volta strette in quella smorfia a dir poco severa. Lo sguardo ora più amareggiato. « Lo so già questo. » Occhi al cielo « ti credi superiore a me? Ho fatto quel che ho fatto perché è stata una mia scelta. » il viso ad avvicinarsi pericolosamente al suo « tu non mi hai detto che aspettavi un bambino e mi hai cancellato completamente dalla tua vita e quella è stata una tua scelta » gli occhioni nei suoi.
« Io mi conosco molto bene, ormai. »
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K: «HO PERso mia madre quando avevo 4 anni, hanno trovato i resti del suo corpo dopo anni in un aeroporto» lo dice secca inizialmente alzando anche un po` la voce per poi abbassarla guardandosi intorno ricordandosi appunto il luogo in cui stanno parlando «Porca miseria,Sebastian, ma perchè mi hai fermato eh?!»domanda retorica senza aspettare questa volta una risposta «Non è una dannata gara a chi sta peggio! Non mi interessa chi dei due ha perso più persone, chi ha più cicatrici, chi ha sofferto di più, non è una gara! la vita non è questo, e non lo è neanche la malattia quindi finiscila!» - «Non ti sto facendo la predica, non ti sto attaccando in nessun modo, non mi interessa attaccarti o ferirti, le mie erano domande a cui tu dovevi rispondere per te stesso, non mi interessa..» - «OH MA ALLORA NON CAPISCI?!» - «Io non sono migliore di nessuno, non mi credo migliore di nessuno TU» lo dice indicandolo «mi hai fermato, TU mi hai chiesto cose personali, e sempre TU ti stai offendendo sentendoti attaccato per un qualcosa che è solo un dato di fatto, sbagliato?! Va bene, allora stai bene da solo, hai imparato a vivere da solo, e bla bla bla » fa segno con la destrorsa della bocca che parla
  «NON TI.. » - «Oh Waleystock non prendiamoci per il..»pausa «beh hai capito..Cosa ti dovevo? eh?! cosa dovevo dirti?!» - «"Hey ciao non ti frega una cippa di me ma aspetto un figlio?!"»ride, la sua risatina isterica torna a farsi viva «Sono stufa, stufa stufa Sebastian di tutte le volte che vieni, chiedi aiuto e ti lamenti perché secondo te ho avuto qualche mancanza nei tuoi confronti, e alla fine io mi sento in colpa.. corro da te e ogni volta mi viene detto "tizio è più importante, caio per me è come un fratello" e io in quella dannata lista non ci sono mai! MAI! Sebastian, non mi hai mai inserito nella tua lista di cerchie perfette... mi hai spezzato in mille modi e io come una cretina tornavo sempre indietro, perché tu avevi bisogno, allora ho iniziato a chiedermi "perché viene sempre da te e non dagli amici che millanta di avere..."» - «e non mi riferisco a quelli che alla fine c`erano sempre.. ma a quelli che non c`erano mai e tu mettevi al primo posto.. perché venivi sempre da me e non andavi da loro?! ma sopratutto perché poi te ne andavi e mi scassavi i boccini perché non ti rincorrevo?!» - «sono domande retoriche, non mi interessa più la risposta..» il labbro sotto inizia a tremare «Io ti ho voluto bene come un fratello, Merlino Sebastian ho persino detto di Amarti pur di farti rimanere accanto a me..e tu non te ne sei mai accorto.. ci siamo ripetuti così tante volte addio che ormai non ha più significato questa parola per me..» - «Ancora una volta, io ti ho cercato, sono venuta a quel processo, ho messo in discussione me stessa e il mio rapporto con Adam, Zola ti adorava, eri per lei il fratello maggiore fico e dannato.. e tu non ci hai filate di striscio..poi mi fermi, mi chiedi le cose, ti parlo di un qualcosa con cui convivo da sette anni» - «sette anni Sebastian, riconosciuti.. e probabilmente sono molti di più, ho distrutto e ricostruito la mia vita, cerco di farti ragionare e capire dove sei tu e dove inizia la malattia e mi vieni a dire che mi credo superiore e ti faccio la predica?! no..»
scuote la testolina arretrando di qualche passo, continuando a scuotere la testa «Tu non sei staccato dalla malattia, tu ci stai annegando dentro e non te ne rendi neanche conto..» allarga le braccia «Ci rinuncio, sono esausta di cercare di valere qualcosa per te.. e prendermi sempre incantesimi, parole, ferite..solitudine.. non questa volta Waleystock..»nel caso lui non tenterebbe di fermarla schiaffeggiarla, incantarla o altro.. Kat continuerebbe a indietreggiare scuotendo la testolina.
S: Le braccia lungo i fianchi, le mani nelle tasche. « Non sto facendo gare. » L’unica cosa che dice.E la verità è che per una volta non riesce a dire una parola. Zittito da quella cascata violenta di parole che gli piovono addosso, che lo inondano dal basso « Non volevo nessuno a quel processo. » Parte dalla fine; non tenterebbe di fermarla fisicamente, piuttosto alza appena il tono di voce per farsi ascoltare. E magari bloccarle il passo, ma non ci spera più di tanto. « Ci tenevo tanto a te, eri la sorellina che ho sempre voluto. » - « E mi dispiace tanto averti strapazzato, ma c’era un motivo per cui venivo sempre da te. » Sospira piano « Perché ti volevo bene. » una piccolissima pausa
« perché eri famiglia. »
gli occhi bassi, adesso. « E quando mi hai detto che eri innamorata, nel treno di ritorno da Hogwarts, ho deciso che dovevo tagliare ogni ponte con te. » una confessione che arriva limpida dopo ben nove anni. « Io non ti vedevo in quel modo, non avrei mai voluto una storia con te, non volevo tradirti, men che meno impegnarmi seriamente. » Annuisce piano « Quindi me ne sono andato. » Si stringe poco dopo nelle spalle. Muoverebbe un paio di passi indietro anche lui. « Io sono staccato dalla malattia. » Pronuncia con una certa fermezza. Sbatte le palpebre, la guarda. « Essere una testa di ca- » ne? « non vuol dire essere malato. »
K: Lo sente parlare ma non si volta, si morde il labbro «Eppure in quella lista non c`ero mai..»lo ripete piano ma abbastanza udibile da lui «famiglia..»ripete nuovamente mentre cerca di non implodere, si volta alla frase sul treno e sul suo amore «Ti ripetevo che per me non eri altro che un fratello, e tu finivi per provarci o per litigare e cacciarmi via.. quel Ti amo era l`unica cosa che poteva tenerti a me o farti fuggire per sempre..e no Sebastian, non ero innamorata di te, non come di Adam, non volevo portarti a letto..anche se..» - «non volevo nulla se non qualcuno che potesse capirmi al di fuori di Adam e Melanie, qualcuno di più grande a cui appoggiarmi, qualcuno che capisse una parte di me..» - «Te ne sei andato troppe volte, anche dopo quel Ti Amo, anche dopo averti fatto capire che volevo Adam..»fa una pausa «Ho passato i primi anni a convincere Ilary che Adam non è mai stata la seconda scelta, che Adam è sempre stato..Adam, nonostante gli insetti, gli alberi e i ruggiti.. eppure tu finivi sempre per allontanarlo da me, lo stuzzicavi e lui fuggiva..»si morde il labbro facendo qualche passo avanti «Io..»sospira «Ho fatto un lavoro enorme per rimettere insieme i pezzi che si erano rotti, dimostrare alle persone che amo che non le stavo prendendo in giro.. perchè ogni volta.. ogni volta che un tassello tornava a posto veniva fuori la mia prima volta con te, il ti amo, un qualcosa di tuo che faceva rinascere i dubbi.. »scuote la testa «non so cosa dirti Sebastian, ho un marito, un figlio e una.. probabilmente la definizione più vicina ad una sorella che si possa dare.. che è la tua ex moglie..»le trema il labbro «La malattia ti porta via tanto, ma ti da anche molto.. io» pausa «non so se tu abbia iniziato una cura farmacologica oltre che psicologica, ma per rimettere insieme i pezzi non basterà ammettere di essere un testa di ca*»ne «dovrai fare molto di più, e non parlo di me, parlo di quelle persone che hai perso, quelle persone che hai ferito..non so quante siano, se ce ne siano e se ti interessa recuperare qualcosa.. ma la malattia in questo caso non c`entra» sospira nuovamente «Il Sebastian che conoscevo io era un vero str**o si»carina e gentile come sempre «ma questo...»lo indica «chi è?!»
S: « Povero piccolo Adam che fuggiva perché spaventato. » Le fa il verso, flettendo le sopracciglia ed agitando il capo quasi fosse puro diniego. Non le toglie gli occhi di dosso, in tutto questo, sottolineando quelle parole. « Adam non mi è mai piaciuto. Un animale con la parola e ti aspetti che a sedici anni, diciassette, ventisei non gliene dicessi quattro? » non smette di guardarla praticamente mai. « Non è colpa mia se hai sposato un vigliacco, te ne rendi conto? ». « Sarei sempre tornato! Perché io sono fatto così. Io me ne vado per finta, poi torno sempre sui miei passi, ma ora … » - « Non sarei mai rimasto dopo quel ti amo. Perché anche Joey mi ha giocato lo stesso scherzo! Era la mia migliore amica ed alla fine mi sono ritrovato in un ricatto morale e a fingere di essere innamorato per non perdere lei ed un posto dove stare durante l’estate. » Un sospiro. « Quindi respira. Smettila di demonizzarmi e pensa. » - « Io non voglio tornare ad essere tuo amico, sia chiaro. Speravo solo che dopo tanti anni mi includessi nella nascita di tuo figlio. » deglutisce semplicemente « In ogni caso frequenti un mare di gente da cui preferisco stare alla larga » respira piano; “Ma questo, chi è?” « Uno stronzo diventato grande » la schiena dritta, il petto in fuori « cruciato, maledetto e quant’altro. ». « Volevo soltanto sapere come convivessi con il tuo problema, nient’altro. » Una breve pausa « In ogni caso ti ringrazio. »
K: «Oh mio..»scoppia a ridere, non riesce a trattenersi, si porta la mancina alla bocca quasi a tenere quel fragore della risata che par ormai essere il suo migliore sfogo «Quel vigliacco è rimasto nonostante tutto..»pausa «mi ha accettato e perdonato nonostante tutto»altra pausa «mi ha dato un figlio stupendo e ci protegge ogni giorno facendoci sentire amati, desiderati»annuisce «puoi dire di aver fatto lo stesso?»con lei ovviamente. Ride ancora, ride per non piangere o per non lanciargli qualcosa addosso,«tu sei andato via diverse volte, mi hai spaccato, ghiacciato, incendiato, zittito..»fa l`elenco «io non ti sto minimamente demonizzando Sebastian»torna la risatina «Non hai davvero capito un ca*»volo «di me.. e probabilmente neanche di noi»fa una pausa mentre lui continua il suo discorso «Sai Seb, ci stavo davvero credendo»?? «sorellina, ti volevo bene, etc etc »un`altro mezzo sorriso scuotendo la testolina «scappa Seb, lo hai sempre fatto, almeno da me.. quando ti dicevo le cose che non volevi sentirti dire.. scappa» gli fa segno di andare via «questa è l`unica cosa che ti riesce bene..» indietreggia nuovamente «Sei venuto al mio matrimonio solo perché eri il marito di Ilary, in altri modi non ti saresti neanche fatto vedere.. quindi perdonami, se non ho pensato tra le prime persone di avvisarti della gravidanza, perdonami se per una volta nella mia vita ho pensato prima di tutto a ME..»continua ad indietreggiare «volevi saperlo? eppure non mi sembra che la risposta ti sia piaciuta?» batte le mani come ad essersi ricordata una cosa «la prossima volta dimmi quali possono essere le risposte che ti aggradano di più, quelle che non feriscono i tuoi sentimenti, o meglio.. chiedimi di mentirti.. così almeno puoi uscire di qui con il cuore leggero».
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S: La fissa, niente da fare. « Ma non volevo di certo fare lo stesso. » Specifica. « Hai detto che mi amavi, ma io non ti ho mai amata, non lo capisci, Katrine? » Rude, gli occhioni azzurro cielo spalancati nei suoi. Probabilmente sta cercando di farglielo capire con le cattive. « Ma era vero! » Al ‘sorellina, ti volevo bene’. « Era questo! Per questo non avrei mai potuto amarti, né volevo assolutamente farlo. Sapevo di vincere a mani basse con Adam, ma chi vuoi prendere in giro? » Le labbra a stringersi tra loro « Vincerei ancora adesso a mani basse se solo lo volessi. » e probabilmente glielo dice per farle capire che non le crede interamente.
K: Si passa la mancina sul viso «Quale parte della frase "no Sebastian, non ero innamorata di te" detta poco fa non hai compreso?!» - «Lo vedi? continui a fossilizzarti su quella frase, su quelle due parole quando continuo a ripeterti che non le ho dette perché fossi davvero innamorata di te, ma perché non sapevo come altro tenerti a me.. tutte lo dicevano e tu rimanevi con loro.. e allora eccomi a dirlo anch`io.. ti volevo bene NIENTE DI PIÙ`» lo ripete piano come se potesse avere ancora un senso chiarire quell`unico punto.«Il fatto è che io non voglio che tu vinca con Adam, perché per me lui ha già vinto, è rimasto dove tu sei andato via»alza la mano «tira fuori il ti amo di nuovo e giuro che ti schianto qua Sebastian..perché mentre stavo con Adam e dicevo di amare lui doveva balenarti nella mente l`idea che forse»pausa «e dico forse, tu non potevi essere incluso in quell`amore, le cose a tre non mi sono mai piaciute»altra pausa «eri mio fratello, ti consideravo come tale e NIENTE DI PIU`»lo ripete ancora e ancora ormai in preda quasi ad una crisi di nervi «Smettila di fare la vittima.. smettila di farla con me.. dici che non vuoi che sia una gara, eppure per te ogni cosa che dico è peggiore la tua, hai sofferto più tu bla bla bla »nuovamente il segno con la mano «Ci siamo visti due volte fuori da scuola e dopo i tuoi esami sei sparito chissà dove con chissà chi, e le due volte che ci siamo visti abbiamo sempre finito con ammazzarci quindi..finiscila di fare la vittima con me "bu uh katrine non mi ha detto del bimbo, bu uh.."»ora è lei a fare il verso a lui «quante cose non mi hai detto Waleystock da quando hai lasciato il castello? quanti gufi mi hai mandato mentre ero a scuola e tu eri via?» domande una pioggia di domande «Potevi pensarci prima di lasciarmi li al castello, di lasciarmi da sola in quella stanza,»fa spallucce «pretendi pretendi da me sempre le migliori attenzioni, ma alla fine di tue io non ne ho mai avute..»si volta e si incammina per poi fermarsi e voltarsi «anzi no, l`unica volta in cui ho avuto una tua attenzione, è l`unica sera della mia vita che ho dimenticato.. ed è l`unica sera che mi perseguita..»sorride «ironico no?! ero tua sorella ma niente ti ha impedito di..»si guarda intorno lasciando la frase a metà
  «e di andartene lasciandomi li da sola...»
S: « Merlino, ma cosa stai dicendo » retorico; una mano sulla faccia in un facepalm inevitabile, mentre socchiude gli occhi chiari e sbuffa inevitabilmente. « Ti rendi conto che stai continuando ad insistere su una bugia ed un tentativo di manipolazione? » A quel ‘ti amo’ ripetuto infinite volte. « Ma con me non riesci, Katrine. Io sono molto più bravo di te. » A mentire e manipolare? Già. Non che se ne vanti, la sua espressione non cambia, dopotutto. « Ma quale ti amo? Io amo solo il mio ragazzo! » sconvolto, probabilmente. « Continui a parlare di fratello, ma poi parli d’amore. » Una piccola risata la fa anche lui, stringendo poi le braccia al petto ed indietreggiando ancora. « Dopo gli esami sono stato torturato e sfregiato. » Assottiglia le palpebre. « E mi sono allontanato da tutti e ho cacciato tutti dalla mia vita. Non avevo proprio la forza per pensarti, mi dispiace. Quindi, Katrine, mentre tu eri sola al castello, io annaspavo fuori. » Nessun dramma alla base, più l’inevitabile realtà dei fatti. Perché è ciò che è successo e ciò che non ha potuto darle. Attenzioni. Le attenzioni che pretende lei. « Forse dovresti smetterla di pendere dalle labbra di quella bigotta della mia ex moglie, Katrine. »
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K: Le ultime parole prima di congedarsi finiscono in una fragorosa risata «TU non stai bene!» ride mentre lo dice «E buon per te»al fatto che ami solo il suo ragazzo
«Hai bisogno di dirmelo per rendertene conto? oppure volevi mettere le cose in chiaro per un qualche motivo a me sconosciuto?!»
domanda retoricamente ormai con la pazienza persa «Tu eri mio fratello, e nulla di più, ma sai cosa ti dico»fa una pausa «ero solo una povera ingenua che credeva in un`amicizia a senso unico.. nasconditi dietro questa bugia Seb, ripetiti che ti amavo e che ti amo ancora, se ti può aiutare a dormire sonni tranquilli per una coscenza che forse non hai più» fa spallucce «ANCORAAA???»urla questa volta mentre la faccia inizia a diventare rossa «NON MI INTERESSA UN BENEAMATO BOLIDE DI DOVE FOSSI, E COSA FACESSI, NON MI INTERESSA PIU`, E NON VOGLIO FARE A GARE, IO STAVO MALE , IO ERO CRUCIATO, IO ERO SPACCATA.. TI STAI CONTRADDICENDO DA SOLO, DICI DI NON VOLER FARE A GARA MA CONTINUI A RIVANGARE AD OGNI MIA PAROLA UN QUALCOSA CHE A TE E` ACCADUTO IN MODO PEGGIORE E IO CONTINUO A DIRTI CHE NON MI INTERESSA!» - «Non mi interessa più niente, di te, di ciò che sei, e della malattia.. non mi interessa..» scuote la testa «ripetiti le favolette che ti fanno dormire più sereno»ripete scuotendo la testa «io non mento ne a me stessa ne agli altri,ma ho mentito solo su una cosa..e possa essere maledetta su questo»una pausa «quel dannato ti amo, senza valore, senza sentimento.. la bugia più grossa che potessi dire.. e al quale però solo tu continui a credere»scuote ancora la testa «ma a me non interessa» indietreggia per poi ricordarsi un`ultima cosa «detto da un ex omofobo sicuramente assume un sapore differente..» sorride «ironico no?»
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problemicontutti · 4 years
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You screwed up, that just proves you’re a Lancaster.
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Essere un Lancaster vuol dire essere incasinato. Vuol dire vivere con l’ansia che i Ministeriali arrivino a farti pagare forzatamente l’ultima tassa sulla metropolvere che hai deciso di non pagare per compare un divano nuovo ma ancora più vecchio del precedente. Se sei un Lancaster devi fare i conti con i Goblin che ti mandano strillettere sul tuo conto sotto zero alla Gringott ed in quel caso inizi a disperarti perché non sai dove trovare qualche galeone in più per compare le bacchette nuove ai tuoi figli gemelli che inizieranno la scuola. Di solito i Lancaster nascono, crescono e, dopo un vissuto piuttosto discutibile e moralmente non del tutto accettabile, muoiono. Come da tradizione dove c’è povertà ci sono tanti figli: i Lancaster hanno la straordinaria capacità di mancare in galeoni, ma abbondare in prole. Tuttavia si imapra molto in fretta il valore della sopravvivenza riuscendo a rimanere integro in una società dove vige la legge del più forte.
"Thomas! Heaven!" quando una mamma chiama con il nome intero vuol dire che qualcosa non va. Quella donna ha sempre ingenuamente pensato che la magia fosse la soluzione ai suoi problemi, ma esser diventata una Lancaster l’ha solo portata a credere che neanche con la magia puoi comprarti o avere tutto quello che vuoi. E i due gemelli, quel giorno, erano solo andati a rubare un po’ di frutta dagli alberi che circondano la loro casa. C’erano delle mele così grosse. C’erano state anche tante piogge, in quella stagione, perciò la casa puzzava sempre di legno bagnato. Un tempo era resistente certo, ma con l'andare degli anni la resistenza lascia un po’ a desiderare soprattutto con un padre di famiglia le cui doti magiche sono piuttosto schifose.
"Ma ragiona: si risparmierebbero galeoni se non andassero ad Hogwarts." con somma gioia del figlio pigro. E’ chiaro che non successe perché "l’istruzione è importante, Callum", e finirono a chiedere l’ennesimo prestito a scadenza ventennale, andando a patti con i goblin; brutte bestie, quelle. "A te che importa, Leitis, tanto sono io quello che porta la zuppa di piselli a casa", ha sempre avuto il coraggio di chiamarla casa. Un’accozzaglia di legno, lastre di metallo e pagliericcio tenuti insieme da magia scarsa.
"Pa’, yo, ma sono un maschio non posso continuare a dormire nella stessa stanza con Hev" che fare quando la scelta si riduce a 1) dormire fuori; 2) nel divano letto con altre tre persone, i fratellini; 3) nel tuo letto a castello con tua sorella? In un primo momento la finta cuccia del crup, messa vicino all’ingresso per far credere ai ladri che si possono permettere il lusso di avere un animale da guardia, non era un’idea così pessima. Un lumos d’idea si accese, però: "Ma chi viene a rubare in casa nostra? Siamo poveri, il massimo che può succedere è che lascino un paio di zellini vicino alla porta per pietà". Ed usarono la legna per una giornata d’inverno più fredda del solito e per rattoppare uno dei buchi vicino alle finestre.
"Che cosa stai facendo, TJ?" e lui con un'alzata di spalle e lo sguardo a mezz'asta risponde "Lo scozzese ingramato" perché è quello che è.
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ili91-efp · 5 years
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Quiz da 45 domande sui drama del 2019
In risposta al tag di @dilebe06​
Ringrazio dilebe06 per il tag che sarà molto divertente da fare, ma anche l’app di mydramalist che è tanto gentile anche da indicare il mese in cui ho finito un determinato drama, aiutando la mia memoria barbina. 
P.S. Se alcune frasi vi sembrano familiari, è perché in alcuni punti mi sono autocitata prendendo commenti che avevo fatto scrivendo i miei Say Yes To The Drama su ParolePelate. 
Drama conclusi nel 2019 divisi per paese (sì, sono talmente tanti che devo pure suddividerli!):   Corea del Sud (18): Weightlifting Fairy Kim Bok Joo, Memories of the Alhambra, Chicago Typewriter, The Last Empress, The Crowned Clown, Angry Mom, Touch Your Heart, The Master’s Sun, Confession, Her Private Life, Imaginary Cat, Angel’s Last Mission, Abyss, Jealousy Incarnate, Hotel Del Luna, Queen For Seven Days, The Tale of Nokdu, Melting Me Softly    Taiwan (3): Prince of Wolf, Refresh Man, HIStory 3: Trapped,  Cina (7): Ever Night, Well Intended Love, Put Your Head on My Shoulder, The Eternal Love, The Untamed, The Love By Hypnotic, The Eternal Love 2,    Giappone (4): Good Doctor, Tomodachi Game, 3 Nen A Gumi, What Did You Eat Yesterday?   Thailandia (7): 2 Moons The Series, Sotus: The Series, Make It Right: The Series, What The Duck: The Series, Bpoop Phaeh Saniwaat, Bai Mai Tee Plid Plew, 2 Moons 2: The Series. 
Per un totale di... 39 drama! E l’anno non è ancora finito...
1. Serie tv preferita: The Untamed  
Ero indecisa tra Jealousy Incarnate, The Untamed e 3 Nen A Gumi (e a malincuore tra la scelta finale ho dovuto escludere anche Chicago Typewriter e The Crowned Clown), ma alla fine ha prevalso The Untamed, perché comunque vada, è un drama che mi è rimasto profondamente nel cuore. Lui, i suoi personaggi, la sua storia, il loro mondo, sia con i suoi momenti di gioia sia con i suoi momenti di dolore. Sono arrivata a ordinare su internet i nendoroid di Wei Wuxian e Lan Wangji, da mettere sopra la mia mensola degli oggetti particolari o da fandom e stanno lì, in tutto il loro splendore, con i mano i loro strumenti, come se ancora stessero suonando insieme WangXian.   
2.  Serie Tv che ti è piaciuta meno: What Did You Eat Yesterday?
L’ho iniziato perché pensavo fosse uno slice of life carino, piacevole. Non dev’esserci per forza una storia da cardiopalma perché un drama mi interessi, o una storia super mega romantica... anche qualcosa di semplice va più che bene (per esempio, Imaginary Cat mi è piaciuto, e mi ha coinvolto abbastanza da farmi piangere alla fine... prevedibile con un animale di mezzo, mi sono tirata proprio la zappa sui piedi da sola, in quel caso).  Ma qui no. Noia. Noia. Noia. Dato che era super breve (dieci episodi da circa 20 minuti, se non sbaglio), l’ho portato a termine, ma avrei potuto non farlo e non sarebbe cambiato niente. Perché questo ho provato guardandolo: niente. Ho visto drama qualitativamente parlando più brutti di questo, ma la noia è il peggior peccato di una serie per quanto mi riguarda, peggio che se ti faccia arrabbiare.   
3. Protagonista maschile preferito: The Untamed
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(originarialmente postato da edwinalric)
Giuro che questo non sta diventato un post “quanto amo The Untamed”, ma Wei Wuxian doveva vincere per forza (ha avuto un buon avversario, però, il prof  Hiragi Ibuki di 3 Nen A Gumi).  Io mi sono innamorata di Wei Wuxian al primo episodio. Era comparso da tipo un quarto d’ora (mi sto dando delle arie, forse erano passati solo cinque minuti) e già ero persa per lui.  E’ intelligente (ho un debole per i personaggi intelligenti, sue me!), carismatico, ha un animo puro, così pieno di sacrificio per le persone che ama... come potevo non perderci la testa? Ha avuto i suoi momenti no nel corso della serie, ma è bello che questo sia stato causato principalmente dal voler fare la cosa giusta (e da una buona dose di arroganza, ma nessuno è perfetto!). Poi adoro che nonostante i guai che ha passato, il dolore che ha subito, non si sia mai abbattuto e sia sempre andato avanti con i suoi principi per la sua strada, ha una forza mentale davvero ammirevole.   
4. Protagonista femminile preferita: Hotel Del Luna
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(originariamente postata da dramaintherain)
Mi stavo segnando qualche nome, quando poi mi ha colpito come un fulmine, lei: Jang Man Wol, di Hotel Del Luna. Posso mettere solo lei come miglior personaggio femminile.  La proprietaria del lussuoso Hotel Del Luna, dove i morti alloggiano prima di passare oltre, è una donna che ne ha passate tante, come tanto è il tempo in cui ha vissuto. Man Wol è una donna forte, super badass e con un passato straziante e ingiusto che l’ha resa quella che è. L’ho adorata come personaggio a tutto tondo, anche per il suo lato spendaccione e l’atteggiamento controverso che aveva, oltre per i suoi outfit da sballo (ma di questo ne parliamo dopo *wink*).
5.Miglior Coppia: The Untamed
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(Originariamente postata da oldlace)
Questo NON sta diventando un post pro The Untamed. PROMETTO.  “Ma, Ilaria, Wei Ying e Lan Zhan non si mettono insieme nel drama!”, direte voi.  E quindi?! Sto un po’ barando in questo campo, forse, ma se devo scegliere la mia coppia preferita tra i drama visti quest’anno, WangXian vince la corsa come se si trovasse già di fronte al traguardo ancora prima di partire.  E poi, parliamoci chiaro, a quanti amici andate a dire che li vedete come i vostri soulmate (anima gemella)? Ci sono tantissime cose di loro che mi resteranno impresse, tipo Lan Zhan che con il braccio insanguinato riacchiappa Wei Ying, il sorriso di Wei Ying a Lan Zhan nell’ultimo episodio, i WangXian che combattono insieme con Lan Zhan che protegge Wei Ying mentre quest’ultimo suona, i conigli, l’aver aspettato Wei Ying per sedici anni (16!), e tanto tanto altro. T_T  
6. Miglior Scena d’azione: Ever Night
Qui non ci sono stata nemmeno a pensare. Una delle cose che più mi è piaciuto e che prima di tutte mi ha colpito di Ever Night, sono le sue scene d’azione. Sono tutte veramente incredibili, molto sceniche e anche allo stesso tempo molto reali. La regista è stata veramente grandissima ed è una vera fortuna che il budget fosse sufficientemente generoso da permettere tutto questo. Una delle mie scene d’azione preferite di questo drama è quella che Ning Que, il nostro lead, ha in una specie di locanda con uno dei suoi nemici. Veramente qualcosa di spettacolare. Tra l’altro Ever Night ha il pregio di avere scene d’azione che sono prive dei movimenti eleganti e svolazzanti che hanno molte serie storiche fantasy cinesi (The Untamed, per dirne uno). Mi auguro che anche la seconda stagione sia sullo stesso livello su questo campo.   
7. Miglior momento comico: Master’s Sun
https://www.youtube.com/watch?v=QdD0noO9EdI
Ve lo linko direttamente. Enjoy!  Rido ancora se ripenso a Tae Gong Shil ubriaca che veniva posseduta da vari fantasmi. Le mie possessioni preferite sono il cane, il gatto e la parigina!  Adoro quell’attrice, è formidabile. 
8. Miglior bacio: Angel’s Last Mission: Love
Che è più o meno come chiedere a una madre di tanti figli: qual è il tuo preferito? E meno male che ho dovuto scegliere solo tra quelli nati visti nel 2019. E’ stata una dura lotta. Ho dovuto escludere Jealousy Incarnate e Chicago Typewriter, ma Angel’s Last Mission: Love e il suo bacio sotto la pioggia non poteva fare a meno di vincere. Indimenticabile.  Poi è una scena molto sentita, perché è un piccolo momento di gioia per i protagonisti dopo tante tribolazioni (peccato che dopo di esso abbiano dovuto soffrire ancora un po’...).   
9. Miglior Villain: The Tale of Nokdu
In realtà non lo posso dire, perché è un grosso spoiler, ma vi basti sapere che il villain di The Tale of Nokdu ha vinto a mani basse questa competizione. Parte come il solito tipico personaggio, poi ti rendi conto che nasconde molto di più, e arriva il plot twist che ti cambia la visione da così a così.  Pazzo, senza scrupoli e con un bel proposito in mente, ma comunque anche con delle debolezze, in particolare una che gli ha quasi rovinato la partita. Tra l’altro, mi è piaciuto molto anche il suo finale. 
10. Miglior Ost: The Eternal Love 1 e 2
Qui è stata dura, perché ho un debole per le ost dei drama. Dato che è praticamente impossibile per me scegliere, ho deciso di premiare il drama di cui ost sto ascoltando in questo istante mentre scrivo. (No, sul serio, avrei potuto citare almeno un terzo dei drama elencati sopra, troppo difficile...) 
11. Miglior ambientazione/location: Memories of the Alhambra
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(Originariamente postato da  baek1nho)
Avrei potuto scegliere tra i mondi fantastici creati dai drama storici/fantasy cinesi, ma la meravigliosa ambientazione spagnola di Memories of the Alhambra mi rubò il cuore quando vidi il drama ed è giusto premiarlo per questo. Il drama vince anche solo per questo (no, non è vero, anche la trama era veramente qualcosa di formidabile, mi ha tenuta incollata tutto il tempo con i suoi molteplici plot twist). 
 12. Miglior scena WTF?! : The Tale of Nodku
Ero indecisa tra Angry Mom, The Tale of Nodku e Well Intended Love e sono tutti WTF diversi! Il primo è un WTF disperato da “oddio, no, che tragedia!”, il secondo eccitato da “oh, wow, e chi se lo aspettava!” e il terzo infuriato da “sei proprio un maledetto bastardo, Ling!”. Alla fine ho scelto The Tale of Nokdu, perché sono davvero entusiasta che, una volta tanto, SPOILER non si sia rivelato un semplice SPOILER, ma un villain folle e intelligente.  Bonus: Però rimarrà sempre un momento WTF immenso anche Xia che scopre che, ops, non aveva la leucemia come suo marito le aveva fatto credere, ma una semplice anemia (come diavolo hai fatto a non renderti conto di non aver subito un intervento?!!).   
13. Personaggio più intelligente: 3 Nen A Gumi
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(Originariamente postata da wooyoungbby)
Se ve lo state chiedendo... sì, ho quasi rimesso un’altra Wei Wuxian, perché comunque stiamo parlando di un uomo che ha perso il suo nucleo dorato (cosa che io non ho ancora superato) ed è comunque riuscito a diventare più potente di tutti diventando il patriarca di Yiling (oltre che a creare un sacco di invenzioni utili ed essere l’unico a scoprire chi li stesse manovrando come marionette).  Ma dato che questo non è un post su The Untamed, puntiamo i riflettori su Hiragi Ibuki che, nonostante non stesse bene, è riuscito a mettere su un piano per scoprire chi avesse portato una sua studentessa al suicidio, piazzando bombe e imprigionando la sua classe, la 3A. E il tutto per... insegnare una lezione. Un piano studiato nei minimi dettagli per mesi, fino al suo compimento. 
14. Personaggio meno intelligente: The Love By Hypnotic 
Qiao Hui Xin, ripeti con me: Il principe Li Qian non mi ama e non lo farà mai.  Non ho mai visto una second lead più stupida.  Vedete, Li Qian non è il lead che lascia che la second lead di turno fraintenda la situazione o che tenga un po’ il piede in due scarpe. Lui, molto correttamente, l’ha rifiutata 4 volte. 4 VOLTE! Lei non ha mai recepito il messaggio.  La prima volta, le ha detto che la vedeva come una sorella. Poi l’ha rifiutata altre 3 volte, sempre in modo chiaro e man mano un pochino più duramente. Nonostante tutto, lei non demordeva, aggrappandosi al fatto che era colpa della protagonista se lui stava così, perché aveva usato i suoi poteri ipnotici su di lui.  Non contenta di essere una rottura di scatole, finisce pure per diventare il villain principale! Complimenti, non ne hai combinata una buona in 36 episodi!     
15. Miglior Personaggio Comico: The Crowned Clown
Indimenticabile il matematico di The Crowned Clown e la spaventosa cotta che aveva per il nostro protagonista, il Re Buffone.  Mi viene ancora da ridere se ripenso al modo in cui lo guardava sognante per il modo in cui era stato gentile con lui e gli aveva fatto rivalutare le persone potenti.  
16. Miglior Second Lead: Queen For Seven Days
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(Originariamente postata da leo-princeofdarkness)
Sì, il Re di Queen For Seven Days. Per quanto per chi l’ha visto possa sembrare incredibile, ho davvero amato il Re di Queen For Seven Days, pure se era spesso fuori come un balcone e particolarmente crudele, ci sono stati momenti in cui l’ho preferito al lead, in cui l’ho pure shippato con la protagonista, pure se io non soffro affatto della sindrome da second lead.  Resta un personaggio davvero affascinante e sicuramente ha aiutato che fosse interpretato in modo eccelso da Lee Dong Gun. 
17. Miglior momento triste: 
Su 39 drama... avete almeno una minima idea di quanti momenti tristi io abbia dovuto superare? No, non posso scegliere! Citerò velocemente le cose più indimenticabili (altrimenti detto: i traumi che mi porterò dietro):
a) Memories of the Alhambra: La morte del segretario sulla stazione. Io che urlo: no, no, non colpitelo! Scappa! 
b) Imaginary Cat: Tutta la serie insistono sul fatto che la gatta è anziana. Indovinate un po’ qual è il momento triste? 
c) Angel’s Last Mission: Ci sono due personaggi secondari, quasi due comparse, che compaiono per tipo dieci minuti complessivi e hanno la storia più tragica di sempre, crudele da matti. 
d) The Tale of Nokdu: L’assalto del villaggio. Una roba strizza-stomaco (parola inventata al momento).
e) The Untamed: Tipo tutti gli episodi da quando Wei Wuxian perde il nucleo dorato fino alla sua morte. E peggiorava di minuto in minuto. E’ stato un sollievo arrivare all’episodio 34.  
f) Good Doctor: Raga... il protagonista è un dottore in un ospedale in un reparto di bambini. Ho detto tutto.
18. Miglior finale: The Tale of Nokdu
Credo sia uno dei pochissimi finali che mi abbia fatto pensare: mi sento completamente soddisfatta. Non c’era nulla che avrei cambiato del finale, nemmeno una virgola, sia per i buoni, sia per i cattivi.  Era semplicemente il finale perfetto. 
19. Miglior Outfit: Hotel Del Luna
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(Originariamente postata da dazzlingkai)
Ammetto che all’inizio, quando ho letto le varie domande a cui rispondere, quando sono arrivata a questa, ho pensato a The Love By Hypnotic, perché gli outfit erano proprio di buona fattura, mi piacevano molto le stoffe usate, ma... solo Hotel Del Luna poteva essere il vero prescelto. La protagonista, Man Wol, cambia abito tipo 4-5 volte a episodio (la pettinatura, pure!) e sono tutti meravigliosi esempi di sartoria, talmente belli che gliene avrei volentieri rubati almeno almeno la metà. 
20. Miglior Bromance: The Eternal Love 2
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(Originariamente postata da thingskateknows)
La bromance che nessun’altro potrà replicare, perché il protagonista diventa amico con... il se stesso del passato, mentre indossa una maschera di carne che gli dà un viso diverso. E’ un rapporto davvero particolare, perché i due si aiutano a vicenda (voglio dire, non aiuteresti te stesso?), ma allo stesso tempo sono gelosi l’uno dell’altro perché bramano la stessa ragazza (beh... hanno ovviamente gli stessi gusti!) e arrivano a sacrificarsi a vicenda, in un certo senso (si può considerare come tale, se sei sempre tu...?).  
21. Personaggio più odiato: Hotel Del Luna
Può sembrare strano, ma io ho odiato profondamente il second lead di Hotel Del Luna. Non perché diventi il villain a un certo punto della storia, assolutamente no, second lead era e second lead rimane, ma... È stato una marionetta in vita e responsabile della dura punizione di Man-wol dopo essere morto. Era partito tutto figo per poi rivelarsi tutto fumo e niente arrosto. Non aveva alcuna spina dorsale e mai ho capito l’amore che il fandom aveva per lui. Nel corso della serie, mi è diventato così antipatico che lo trovo l’unico punto meh del drama, che per il resto è veramente bellissimo.
22. Personaggio più amato: The Untamed
D’altronde ho detto che mi sono innamorata di Wei Wuxian dopo cinque minuti che era apparso nel primo episodio, chi mai altro avrei potuto scegliere?! 
23. Peggior finale: Memories of the Alhambra
Non è che abbia propriamente odiato questo finale, ma tra tutti quelli in lista è quello su cui ho più rimostranze in quanto è incompleto.  Nel senso... lascia molti punti oscuri, non spiega le cose e siamo quasi sul livello del buco di trama. Il drama mi è piaciuto molto, ma il finale si poteva fare mille volte meglio, sarebbe bastato poco, uno o due episodi in più per spiegare meglio perché la cosa si è risolta in un certo modo e magari allungare giusto un pelo la scena finale per non lasciarla così monca. Insomma, bene ma non benissimo. 
24. Miglior Attore: Queen For Seven Days
Sarebbe stato molto, molto semplice premiare Xiao Zhan (Wei Wuxian in The Untamed) e basta, ma credo che quello che meriti di più, in questo caso, sia Lee Dong Gun per il suo Re in Queen For Seven Days. Mi ha colpito troppo.  Il Re era un po’ innamorato, un po’ crudele, un po’ folle, un po’ coraggioso e tanto altro. Era un personaggio così sfaccettato che sarebbe stato semplice relegarlo al ruolo di semplice second lead cattivo, ma il Re era molto più di questo, o non avrei passato il tempo a odiarlo e amarlo, saltando da una sensazione all’altra mentre seguivo il drama. E il merito non è solo dello script, ma della meravigliosa interpretazione di Lee Dong Gun (che, tra l’altro, per quanto lì il personaggio mi sia stato antipatico e basta, ha dato ottima prova di sé anche nel più recente Angel’s Last Mission).  
25. Miglior Attrice: Hotel Del Luna
Anche qui sono stata profondamente indecisa. Ho un debole sia per Shin Hye Sun sia per Gong Hyo Jin, perché sono molto brave e scelgono drama belli, ma mi sento di premiare la suprema interpretazione di IU in Hotel Del Luna. Era il primo drama che vedevo con lei, ma nonostante le critiche che ha ricevuto per sue precedenti interpretazioni, in Hotel Del Luna ha dominato la scena e io l’ho adorata nel suo ruolo. 
26. Miglior cast: Queen For Seven Days
Queen For Seven Days ha il difetto che va piuttosto contro i miei gusti perché è davvero pesante da vedere. Non hai il tempo di sfiatare tra un scena triste e l’altra, la narrazione non fa altro che farti provare sempre più dolore e arrivi alla fine che cominci a perdere la favella un po’ come il Re (può testimoniare l’amica che me l’ha consigliato che nell’audio commento finale che le ho mandato ridevo e piangevo insieme...).  Però tutto questo turbinio di emozioni, di un drama che comunque mi è piaciuto, è anche merito del cast, in particolare dei tre protagonisti. 
27. Quale personaggio avresti voluto essere e quale non avresti voluto essere: Memories of the Alhambra e Well Intended Love
Sicuramente non avrei voluto essere Xia di Well Intended Love perché io a Ling avrei cambiato i connotati e poi probabilmente sarei finita in carcere per questo. Mentre per chi avrei voluto essere... è difficile perché ogni personaggio affronta le peggio sfighe, però diciamo uno dei personaggi che hanno avuto la possibilità di provare il gioco presente in Memories, magari senza le sue spaventose conseguenze. 
28. Di quale serie vorresti un seguito: Hotel Del Luna
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(Originariamente postata da belsmultifandommess)
Premettendo che a me non piacciono i sequel (se la storia è finita), perché 9 volte su 10 la serie sequel non sarà affatto all’altezza della precedente (fun fact: The Eternal Love 2 è mille volte meglio di The Eternal Love), mi piacerebbe tanto un sequel di Hotel Del Luna, soprattutto perché un po’ questa cosa ce l’hanno accennata mostrandoci il successivo proprietario del Hotel, che anche se è comparso per tipo 2 minuti mi ha fatto subito una buona impressione, quindi mi piacerebbe che la storia proseguisse con lui, nuovi personaggi e almeno un cameo di quelli vecchi.  
29. Quale Ship ti è piaciuta di meno? What The Duck: The Series
Passiamo almeno una volta in Thailandia (che, a onor del vero, ho preso in considerazione per il “miglior attrice” grazie a Baifern e il suo ruolo in Bai Mai Tee Plid Plew) per la ship peggiore.  Io sono una delle poche persone al mondo ad aver odiato profondamente Rambo e Pree (mi spiace Mew, però ti sto amando in TharnType) e il motivo è uno solo: ERANO UNA LAGNA!  Non me ne frega niente se le loro scene passionali fossero belle e ci fosse chimica, quando parlavano non facevano altro che lagnarsi e comportarsi da idioti e ho finito per odiarli così tanto che ho cominciato a skippare parte delle loro scene perché non li sopportavo più. Se la scena si fosse concentrata solo su Oat e Pop sarei stata molto, molto più contenta. 
30. Una frase che ricordi o che ti è rimasta impressa? 3 Nen A Gumi
“Let’s think!” Questa domanda è un colpo basso per me visto che la memoria non è la mia migliore qualità, quindi mi limito a dire quelle due parole, che hanno un significato molto più profondo di quello che possa sembrare, oppure tutto il monologo del prof sul tetto che è davvero troppo lungo per poterlo riportare qui.  
31. La serie di cui faresti un rewatch adesso? The Untamed
Non mi piacciono i rewatch in generale, perché il mare è pieno di pesci (drama) e io voglio pescare il più possibile, ma... a parte il fatto che in realtà non mi dispiace affatto vedere varie versioni di una stessa storia (tipo, ho visto tutte le versioni esistenti di Itazura Na Kiss e buona parte di quelle di Hanayori Dango), penso che l’unico di cui farei un rewatch sarebbe The Untamed. 
32. I tre uomini e le tre donne più belle delle serie che hai visto? 
Ahahahahahahhaha! Solo tre? Forse dovrei già ringraziare che non ne chieda uno solo... Uomini: L (Angel’s Last Mission), Ji Chang Wook (Melting Me Softly), Mew Suppasit Jongcheveevat (What The Duck: The Series)  Gli esclusi: Yoo Ah In (Chicago Typewriter, che ha delle labbra fantastiche), Yeo Jin Goo (Hotel Del Luna, The Crowned Clown, che è semplicemente bellissimo), Kang Tae Oh (The Tale of Nokdu, che ha un sorriso che potrebbe sciogliere il sole)
Donne: Baifern Pimchanok Luevisadpaibul (Bai Mai Tee Plid Plew, che inferno i nomi thailandesi, raga...), Zoey Meng (The Untamed), IU (Hotel Del Luna) 
33.  A quale personaggio assomigli? 2 Moons 2 The Series
Non sono brava con questo tipo di domanda, quindi diciamo un po’ la fangirl di 2 Moons 2. I feel you, girl. 
34. Serie tv per riflettere? 3 Nen A Gumi
Trattando nel modo migliore molteplici temi con il suicidio e il cyber-bullismo, 3 Nen A Gumi insegna lezioni molto importanti e oltre a essere una serie che intrattiene, ti fa pensare, al punto che batte mille a zero il tentativo di 13 Reasons Why di fare altrettanto.  
35. Peggior outfit? The Eternal Love
Erano talmente brutti i vestiti e le pettinature che addirittura nell’impalcatura di alcune pettinature si vedeva lo scotch. Il peggior outfit in assoluto lo aveva il Principe 14 che era talmente brutto e con accostamenti di colore orrendi che ti faceva provare pena per lui. A loro discolpa, il budget della prima serie era talmente basso che hanno dovuto risparmiare su tutto, compreso il prato, che era di plastica.  Però, sorprendentemente, la serie ha avuto talmente successo che hanno dato al drama una seconda stagione, The Eternal Love 2, e molti più soldi, riuscendo a rimediare su questo punto. 
36. Peggior attrice?  The Eternal Love
Liang Jie, nella prima stagione di The Eternal Love, era piuttosto terribile. Nella seconda è migliorata un po’, ma la sua interpretazione non è decisamente uno dei motivi per cui mi è piaciuto il drama. 
37. Peggior attore? Make It Right: The Series
Non metterò alcun nome, tutto il cast è pieno di cani paurosi.  I due protagonisti erano i peggiori, era un continuo fare sorrisi idioti, soprattutto l’interprete di Fuse, sguardi vuoti e il feeling tra i due era inesistente e anche piuttosto imbarazzante da guardare. Gli attori di Book e Frame erano leggermente meglio, mentre anche gli attori secondari e le varie comparse erano qualcosa di terrificante, nessuno che riuscisse a sembrare un minimo naturale. Chi diavolo ha fatto i casting!? Com’è possibile che tra tutti quelli che si saranno presentati non ci fosse niente di meglio!? Cos’è, “buona la prima”? 
38.  Qual è il tuo genere di serie tv preferito?
Il mio genere preferito è quello che contiene un po’ di thriller, fantasy e romance. Se ci sono tutti e tre questi generi, si ottiene il connubio perfetto per farmi felice. 
39. Preferisci le storie fantastiche o realistiche?
Decisamente fantastiche. Il realismo non deve assolutamente mancare, non siamo alla fiera dell’assurdo, ma adoro il fantasy e le opportunità di trama che offre. 
40. Una coppia fittizia che non ha alcuna possibilità di concretizzarsi ma che tu shippi comunque? The Prince of Wolf
In un’occasione più unica che rara, per buona parte del drama ho shippato in modo spettacolare il lead con la second lead. Penso abbia aiutato un po’ non solo il fatto che la lead fosse piuttosto insopportabile molte volte e che gli attori che interpretavano il lead e la second lead stessero insieme in quel periodo (la chimica bucava lo schermo, voi non potete capire!), ma ho seriamente desiderato che lui si dimenticasse della lead e si mettesse con l’altra. Sarebbe stato bello. 
41. Una serie che, secondo te, merita di essere più conosciuta? 3 Nen A Gumi
Se fosse coreana avrebbe vita facile, ma essendo giapponese 3 Nen A Gumi finisce per essere poco conosciuta ed è un vero peccato perché merita molto. 
42. Se dovessi uscire con un personaggio di una serie tv chi sarebbe? Hotel Del Luna
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(Originariamente postata da ebjkk)
Perché uno? Non posso avere un harem?  Comunque sia... mi è piaciuto veramente un sacco il lead di Hotel Del Luna, interpretato dal bravissimo Yeo Jin Goo, al contrario del sopracitato e odiatissimo second lead, perché era una persona, benché giovane, su cui si può contare, a cui daresti fiducia e per Man Wol era un amore profondo e maturo che non si può che ammirare, quel tipo di amore che invecchia bene e dura tutta la vita. 
43. Se potessi far resuscitare un personaggio morto in una serie tv chi sarebbe? HIStory 3: Make Our Days Count
Ssssh! Lo so che non dovrebbe essere in lista perché mi mancano due episodi e quindi tecnicamente non l’ho finito, ma può essere solo lui, okay?!  Dato che però è spoiler e non dovrei dirlo, diciamo solo che nel drama muore qualcuno che non doveva assolutamente morire.  MOSTRI! VI ODIO! Ne aveva già passate di tutti i colori, non si meritava tutto questo! T_T T_T T_T
44. Se potessi eliminare un personaggio in una serie tv chi sarebbe? Queen For Seven Days
Credetemi, senza la second lead di Queen For Seven Days il drama ne avrebbe guadagnato. Odiosa, infame, insopportabile e lagnosa.  L’attrice carinissima e aveva un outfit che adoravo, ma volevo prenderla a calci a ogni scena. Ho continuato a sperare che morisse soffrendo in modo da poterla far risorgere e ucciderla di nuovo a ripetizione per almeno una cinquantina di volte, ma... non sono mai stata accontentata.  
45. Se potessi vivere con un personaggio di una serie tv chi sarebbe? The Tale of Nokdu
Sarebbe sicuramente spassosissimo vivere con il gruppo di amici dei protagonisti di The Tale of Nokdu, che sono diventati una famiglia particolare e piena di elementi simpatici. 
Ho adorato fare questo post! Ho potuto tornare a rimembrare il mio 2019 televisivo e le molteplici cose belle che ho visto. <3
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wwffb · 5 years
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Utopia Wonderland
High Street High%20Street 21:38 9/1 Evanna_Winchell ( Hogsmeade, Mercatini di Natale | 2 Gennaio, pomeriggio ) Il banchetto allestito da Utopia per i mercatini di Natale ad Hogsmeade sembra appena uscito da un libro di fiabe, con le sue decorazioni innevate e quelle giovani streghe che si atteggiano da piccole fatine incantate. Il paesaggio invernale del villaggio è già di per sé magico, ma il banchetto allestito dal WWFFB ha saputo comunque dare un tocco in più per l`evenienza. Tutto sembra essere appena uscito dal regno dei ghiacci, a partire da quelle forme - che sia un fiore o un piccolo animale - che prendono vita intorno allo stand grazie alla polvere di stelle Utopia. La stessa che poi si ritrovano addosso anche le fanciulle che presenziano il banchetto. Ed Evanna è esattamente una di loro, infagottata nella sua mantellina bianca dello stesso colore della neve, con le ciglia dipinte di bianco e svariati disegni visibili sul corpo. I capelli sono sciolti ma le ciocche davanti sono comunque raccolte in una sottile treccia mista a nastrini sulle tonalità del blu. L`atmosfera è decisamente piacevole, le strade sono piene di maghi e streghe che si godono l`ultimo giorno di questo mercatino. Lei se ne sta in piedi lì accanto, un sorriso stampato sul viso che viene indirizzando un po` a tutti i passanti mentre gli stessi vengono invitati ad avvicinarsi per provare questa fantomatica polvere di stelle. 21:46 9/1 Orla_OToole ( 2.1 pomeriggio – xmas market ) Ha adocchiato lo splendore dello stand Utopia da quando ha messo piede per la prima volta ai mercatini, eppure tra una cosa e l’altra, complice un vago intimorimento che la presenza di quelle bellissime fatine da fiaba le incute, non ha trovato davvero il coraggio di curiosare da vicino. Ha aspettato sino ad oggi, mossa dal tipico “adesso o mai più”, anche abbastanza letterale poiché è l’ultimo giorno di mercatini natalizi: meglio tardi che mai. Per proteggersi dal gelo invernale indossa una sorta di cappotto-mantella verde in fantasia scozzese sotto cui sbucano le gambe avvolte da collant autoriscaldanti con tanto di stivaletti in vernice neri. In testa un basco color senape fa da contrasto alla sfumatura rosa del biondo dei capelli, lunghi e lasciati sciolti oltre le spalle. È quando un primo fiorellino incantato si dirige in sua direzione trascinato dal vento che fa anche il primo passo verso lo stand un po’ timidamente, poi altri, avvicinandosi così meglio per osservare in primis le decorazioni da regno di ghiaccio che lo rendono irresistibile con aria decisamente affascinata… tanto da allungare una mano per provare a sfiorare quei fiocchi di neve incantati che inseguono i passanti come lei. 21:57 9/1 Evanna_Winchell ( Hogsmeade, Mercatini di Natale | 2 Gennaio, pomeriggio ) Al momento non c`è nessuno che ha superato la curiosità per avvicinarsi di più allo stand, per questo lei se ne resta semplicemente lì a sorridere e ad osservare incantata - pure lei sì - quelle forme che prendono vita nell`aria dalla semplice polvere che viene soffiata, di tanto in tanto, da lei o dalle altre. Pur essendo abbastanza rapita da tutto ciò, non fatica ad adocchiare la piccola figura della ragazzina avvicinarsi con un po` di incertezza verso il banchetto. Il busto ruota leggermente solo per ritrovarsela di fronte mentre quello stesso sorriso viene rivolto alla ragazza, decisamente più marcato e sincero. « Ciao » la saluta piegando leggermente il viso verso il basso. Purtroppo è alta - tanto - quindi non può fare altrimenti. « Sono belli vero? » indica con un cenno del capo i fiocchi di neve che hanno attirato l`attenzione della ragazza, portando anche lei lo sguardo su di essi momentaneamente. « Sono fatti con la polvere di stelle » che fa molto favole, appunto, ma è vero. « Se vuoi la puoi provare » la invita anche, aspettando comunque una risposta affermativa della ragazza prima di fare qualsiasi altra cosa. 22:12 9/1 Orla_OToole ( 2.1 pomeriggio – xmas market ) Si è solo momentaneamente scordata delle fatine candide che popolano lo stand e se ne ricorda quando una di loro la saluta, facendola appena sobbalzare, tutta concentrata su quei bellissimi fiocchi magici. «Oh» esclama colta di sorpresa nel voltarsi verso Evanna «Ciao..» le risponde con un filo di timidezza nel ritrovarsela davanti in quegli abiti fiabeschi che la distraggono per una manciata di secondi buoni, costringendola a risponderle con un palese ritardo e un sorriso sulle labbra «Oh sì, moltissimo!» per poi sgranare un po’ gli occhi quando le spiega di cosa sono fatti «Ma.. ma quelle vere..?» gli occhioni blu che si sgranano con espressione incantata. Poco vero che sia una trovata pubblicitaria, perché su di lei comunque ha fatto centro in pieno «Sì, per favore..» esclama infatti con tono sognante nell’avvicinarsi di più al banco e offrirsi alle capaci manine di Evanna e chi altra con un sincero «Anche tu sei molto bella!». 22:27 9/1 Evanna_Winchell ( Hogsmeade, Mercatini di Natale | 2 Gennaio, pomeriggio ) La timidezza che mostra Orla le fa solo aumentare il sorriso mentre riesce perfettamente a mettersi nei suoi panni. Insomma, anche lei quando era più piccola guardava le ragazze più grandi con gli occhi mezzi ammaliati mezzi intimoriti. Ridacchia quando le fa quella domanda sulla polvere di stella, ma non c`è traccia di presa in giro nel tono. « Non credo » arriccia semplicemente le labbra « Ma pensare che siano quelle vere rende tutto più magico, no? » per lei decisamente lo è. Anche se ha diciottanni si fa ancora meravigliare dalle piccole cose. Come è giusto che sia. Si ritrova anche a battere le mani quasi in modo infantile quando la più piccola accetta di farsi disegnare qualcosina con la polvere. L`entusiasmo altrui la coinvolge eccome. La invita quindi ad avvicinarsi di più al banchetto, lì dove ci sono sacchetti di polvere di stelle sparsi un po` ovunque, coroncine e cappelli. Alza lo sguardo poi quando Orla le fa quel complimento che, giuro, quasi la fa arrossire. « Ti ringrazio » potete sentire la gioia nella sua voce? « Anche tu lo sei. Hai dei capelli bellissimi » ammette sorridendole ancora. « Cosa vuoi che ti disegni? » le chiede poi prendendo in mano un piccolo pennellino « Non sono un`artista ma non sono neanche così male » scherza stringendosi leggermente nelle spalle. 22:41 9/1 Orla_OToole ( 2.1 pomeriggio – xmas market ) Fa spallucce sulle questione polvere di stelle, ribattendo «Oh beh meglio così… non vorrei mai che la vera polvere di stelle andasse esaurita tutta in una volta..!» concludendo con una leggera risatina. Come che sia lei non vede l’ora di averne un po’ addosso. Le sorride ed è il suo turno di arrossire quando è Evanna a farle i complimenti per i capelli nuovi di zecca «Ti piacciono? Li ho fatti da poco qui al Grindylocks!» poi, cogliendo con lo sguardo i nastrini annodati alle treccine di lei aggiunge «Mi piace molto come li hai intrecciati, sai? Magari un giorno provo anche io questo look..» mentre si sistema davanti alla ex-Corvonero per agevolarla nel lavoro con il trucco. «Oh, posso scegliere io..?» un po’ stralunata nel domandarlo prima che appaia un’espressione pensosa nel raccogliere le idee per qualche momento «Mi piacerebbe tanto un topolino. Si può..?» sempre gentile nei modi e un sorriso sulle labbra nel non distogliere lo sguardo da Evanna. 23:06 9/1 Evanna_Winchell ( Hogsmeade, Mercatini di Natale | 2 Gennaio, pomeriggio ) « Hai ragione » e ride pure lei per quello che dice la ragazza sulla polvere di stelle. « Certo che mi piacciono » conferma annuendo vistosamente. « Forse dovrei cambiare anche io i miei capelli » fa arricciando le labbra in un`espressione indecisa. In realtà l`idea di tagliare quei capelli così lunghi o di cambiare il colore la preoccupa un po`, ma un cambiamento ogni tanto ci può stare. E le viene automatico toccarsi con la mano quella porzione di capelli intrecciata con i nastrini quando Orla li tira in ballo. « Grazie. Mi piace un sacco intrecciarli con i nastri » della serie che ovunque vada si porta sempre appresso un nastrino. « Sono sicura che ti starebbe bene » quel look. Annuisce invece quando la ragazzina chiede conferma sulla forma del disegno. « Certo che sì » per poi attendere di sentire la sua risposta definitiva. « E topolino sia! » conferma allungando la mano solo per farsi porgere quella altrui. « Ti va bene sulla mano? Così si vede di più » che un topolino in faccia non sa quanto potrebbe essere carino. Deciso il posto, comunque, prende ad intingere il pennello nella polvere di stelle per iniziare a creare quel piccolo topolino nella maniera più carina e adorabile che le riesce. 23:20 9/1 Orla_OToole ( 2.1 pomeriggio – xmas market ) Lo sguardo le si illumina di colpo quando è Evanna stessa a proporre l’idea di cambiare colore ai propri capelli, trascinandola nell’entusiasmo del momento «Ohhh dovresti, sì! Sono bellissimi anche adesso, però poi sarebbero davvero speciali! Potresti… uhm potresti farteli schiarire sulle punte–no, anzi!! Potresti farli sull’azzurro grigio e le punte azzurre chiaro!!» così si abbina al nastrino che le va indicare subito dopo. Ad ogni modo qui è lei quella che è andata lì a farsi disegnare con la polverina Utopia, non l’altra a chiedere consigli sui capelli. La felicità per aver accettato il disegno del piccolo roditore le strappa un «Grazie!» corredato di sorriso a tremila denti, andando così a tirare un po’ su la manica del cappotto e maglione sotto per scoprire la mano almeno sino al polso e rendere il lavoro più facile ad Evanna «Sì, va benissimo lì, dove ti viene più facile». Quindi approfitterebbe della vicinanza per guardare meglio, di nascosto il più possibile, il trucco che adorna la giovane strega, quasi studiandolo con occhio clinico nel volerne carpire i segreti. Quando poi invece è sul lavoro in corso che focalizza la propria attenzione le andrebbe a spiegare con calma «L’ho scelto perché il mio amico Sir Mirtillo è proprio un topolino enfatico tutto bianco, sai?» arricciando un po’ il nasino in una smorfietta allegra prima di aggiungere «Io comunque mi chiamo Órla..» attenendo chiaramente di scoprire il nome della sua fatina. 23:28 9/1 Evanna_Winchell ( Hogsmeade, Mercatini di Natale | 2 Gennaio, pomeriggio ) L`entusiasmo che coinvolge la ragazzina quando accenna di voler cambiare capelli le suscita una risata adorabile. « Mi piace l`idea dell`azzurro grigio. A quel punto potrei diventare davvero una creaturina dei ghiacci » scherza ma forse ci fa davvero un pensierino sull`idea della ragazzina. E` vero sono qui per la polvere di fata, ma i consigli sui capelli sono sempre ben accetti. Di nuovo le sorride quando Orla la ringrazia per poi cominciare a disegnarle il topolino sulla mano, grazie anche allo spazio ricavato dalla stessa secondina nel tirarsi un po` più su la manica. Ci si impegna davvero anche perché non vuole disegnarle qualcosa di brutto, rovinerebbe tutta l`immagine fatata che Utopia vuole mantenere per il banchetto. Alza gli occhi un attimo quando la ragazzina le spiega il motivo della sua scelta. « Tenterò di rendergli giustizia allora » e alla fine il disegno non sta venendo neanche poi così male. Sgrana gli occhi poi quando la più piccola si presenta. « Che maleducata, non te l`avevo nemmeno chiesto » s`imbroncia pure. « Io sono Evanna, comunque » ennesimo sorriso gentile in sua direzione. Blocca i movimenti una volta completato il disegno, allontana leggermente la mano solo per ammirare il risultato finale che è piuttosto carino. Un topino un po` stilizzato tutto bianco. Sarà che magari la polvere di stelle rende tutto più bello. « Ecco qua! » esordisce alla fine « Spero ti piaccia » davvero. 23:43 9/1 Orla_OToole ( 2.1 pomeriggio – xmas market ) «Ohhw mi piacerebbe un sacco poterti vedere così!» non può fare a meno di commentare nel congiungere brevemente le mani davanti a sé. Poi però la lascia fare, limitandosi ad ammirare quelle bellissime ciglia colorate di bianco come fossero cristalli di ghiaccio. Ma il vero protagonista è il topino di polvere di stelle lì sulla sua mano che sta prendendo forma poco a poco e che sbircia senza mostrare alcun segno di impazienza, così che Evanna – il cui nome scopre solo dopo - possa operare senza disturbi. Arriccia anche le labbra in un sorriso annuendole, certa che renderà perfetta giustizia a Sir Mirtillo. «Tranquilla!» la rassicura poi sulla mancata presentazione «Non ci ho pensato prima io!» sempre pronta a non far sentire gli altri in colpa; e di sicuro non c’è motivo di farlo quando la sua mano, a lavoro compiuto, sfoggia un carinissimo topolino bianco «Ohh! Ma è bellissimo, grazie!!» entusiasta del risultato tanto che muove la mano per vedere i riflessi opalescenti di quella bellissima polvere che, quasi quasi… «Senti ma ne posso comprare una confezione..? Così mi fai vedere anche..» qualche altro prodotto Utopia che ora comincia ad adocchiare, cercando di farsi insegnare qualcosa di più sui trucchi et simili.
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firewalker · 4 years
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Di resistenza ai farmaci, vaccinazioni, antibiotici, mutazioni ed evoluzione
Questo post sarà lungo. Parecchio. Va letto da cima a fondo per capirne il senso, è noioso persino scriverlo e interessa una fetta minima di persone. Ma dovrebbe essere letto da chiunque non sia del settore.
Cos’è l’evoluzione e come funziona
L’evoluzione è un processo che coinvolge tutti gli esseri viventi della Terra e la migliore spiegazione di questo processo è, appunto, la Teoria dell’evoluzione. Senza entrare nei dettagli (non ne sarei capace nemmeno io, non sono aggiornato e non è il mio campo di studi) e semplificando al massimo, possiamo definire l’evoluzione come il cambiamento degli esseri viventi nel tempo. Il soggetto del cambiamento non è l’individuo ma la specie e l’unità di tempo non è il giorno o l’anno ma la generazione. Non è l’individuo che evolve nell’arco della vita, è la specie che evolve con l’avanzare delle generazioni.
I motori dell’evoluzione sono di tipo genetico: sempre per semplificare, cito solo la mutazione casuale. Le mutazioni avranno effetti sulla popolazione e sulla specie a seconda di come interagiranno con l’ambiente esterno. Mettiamo caso che esista la specie dei Groodies (cfr. Griffiths et al. - Genetica, principi di analisi formale - Zanichelli, quarta edizione italiana, pag. 150), degli animaletti con una coda, molti flagelli al posto delle zampe e un po’ cicciottelli.
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La loro vita scorre beata, si riproducono, mangiano, dormono. A un certo punto, ne nasce uno diverso, per una mutazione del DNA assolutamente casuale: nasce un Groody smilzo. Ebbene, questa mutazione potrà essere determinante per la vita del nostro amico: se quella popolazione vivesse in un ambiente stretto, avrebbe più facilità di movimento, potrebbe sfuggire più facilmente ai predatori. Avrebbe quindi quello che viene chiamato vantaggio selettivo. In queste condizioni, il Groody smilzo riesce ad accoppiarsi più spesso, o per più tempo, dei Groody cicciottelli e pian piano, nella popolazione, cresce il numero di Groodies smilzi. Ecco quindi che la specie del Groodies evolve, cambia, col passare delle generazioni più Groodies si presentano come creature smilze, finché l’originale cicciottello non sarà una bizzarria che capita ogni tanto, per caso.
I Groodies, quindi, sono cambiati nel tempo.
Questa cosa è valida per qualsiasi animale, pianta, fungo, batterio o alga unicellulare al mondo, uomo compreso.
Voglio che sia chiara una cosa fondamentale: per evolversi, la specie deve riprodursi.
Batteri resistenti agli antibiotici
Tutti sappiamo che esistono tipi di batteri particolarmente difficili da sconfiggere, e tutti ci diciamo che è per colpa degli antibiotici nel pollo. Mi sono accorto però che questi concetti non sono poi così chiari. La cosa più logica da pensare è che gli antibiotici vadano a creare batteri resistenti ad essi. Niente di più sbagliato.
L’antibiotico-resistenza, o in generale la farmaco-resistenza di un patogeno a una cura, non è nient’altro che l’evoluzione in atto. Possiamo descrivere meglio questa cosa parlando di crescita batterica in laboratorio
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Nell’immagine che vedete qui sopra ci sono due piastre Petri con una coltura batterica, quella a sinistra è datata 2009, quella a destra è datata 2019. L’immagine fa riferimento alla Ten Years Challenge che l’anno scorso c’ha massacrato i marroni con le foto di quanto eravamo più belli dieci anni fa rispetto a oggi.
Fatemi dire che questa immagine è terrificante.
Nella prima immagine abbiamo quattro tondini messi nella piastra con la coltura batterica e si vedono enormi aloni: i tondini contengono antibiotici e gli aloni sono aree in cui l’antibiotico agisce, impedendo la crescita batterica. Sono quattro antibiotici diversi, ovviamente.
Passano dieci anni, i batteri evolvono col passare delle generazioni e nessuno dei quattro antibiotici funziona più. Cosa è successo?
È successo che gli antibiotici hanno fatto il loro lavoro, ma anche la natura ci ha messo del suo. In laboratorio, il tempo di generazione dei batteri può essere dell’ordine dei minuti, non degli anni come per gli animali. In ambiente naturale sono sempre un po’ più lenti, ma non è che un Escherichia coli si moltiplichi una volta ogni due anni, lo farà ogni sei o sette ore invece di ogni 90 minuti. Questo significa che i batteri accumulano generazioni su generazioni, quindi accumulano mutazioni. Cambiano. E cambiano in maniera spaventosamente veloce. E qualche batterio, casualmente, ha sviluppato una resistenza agli antibiotici (il Groody è diventato smilzo). L’antibiotico, usato a muzzo, ha spazzato via il resto dei batteri e ha lasciato campo libero per moltiplicarsi a lui (l’ambiente stretto ha quasi eliminato i Groodies cicciottelli), al punto che ora c’è solo lui. E noi stiamo inguaiati con gli antibiotici che non funzionano.
Come funziona un vaccino
Saltiamo di palo in frasca e facciamo una digressione necessaria.
Un vaccino è un farmaco che, nella stragrande maggioranza dei casi, non è usato per curare una malattia, è usato per prevenirla. Il suo funzionamento è tanto semplice quanto geniale: facciamo un Varicella Party senza però farci ammalare di varicella. L’idea, ai tempi di Fleming che inventò questa cosa, derivò dall’osservazione di due fenomeni: 
le donne che mungevano le mucche si ammalavano del vaiolo vaccino, forma meno grave di quello umano, sopravvivevano e non si ammalavano di vaiolo umano
i guariti dal vaiolo non si riammalavano
Quindi l’idea: facciamo in modo che la gente pigli un virus più debole, così l’altro non attecchisce. Funziona.
Al giorno d’oggi sappiamo quasi tutto, a livello molecolare, di come funzionano i vaccini. Come sempre semplifico.
Inietto nel corpo qualcosa contro cui voglio difendermi (un virus o un batterio attenuati o uccisi, una tossina, una parte di patogeno)
lascio il tempo al mio organismo di costruire le sue difese
fine
Le difese immunitarie sono divisibili in due parti: innate e adattative. Le prime reagiscono un po’ a tutto, sono la prima barriera di protezione (per dire, anche la pelle può essere considerata una difesa immunitaria innata). Le altre invece sono specifiche per quel patogeno e non altri, e sono queste ultime che andiamo a stimolare quando ci vacciniamo.
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Le difese innate agiscono subito, ma non sono in grado di combattere virus e batteri da soli. Le difese adattative sono invece molto più efficaci, ma hanno bisogno di un paio di settimane per prepararsi. Ad alcune malattie, due settimane sono sufficienti per uccidere l’ammalato, quindi c’è bisogno di prepararsi prima.
In particolare, dobbiamo creare Cellule B e T di memoria, per poter reagire velocemente, produrre anticorpi e le altre molecole importanti per una reazione rapida ed efficace anche dopo anni dal primo contatto.
A volte c’è bisogno di un richiamo perché queste cellule della memoria non sono eterne (tetano), altre volte c’è bisogno di un richiamo perché nel frattempo il patogeno è mutato (influenza)
La resistenza ai vaccini
Esistono tre tipi di resistenza ai vaccini: quella seria, quella inutile e quella oh mio dio non c’hai capito una mazza, che poi è il motivo di questo post così complicato.
Resistenza seria: non tutte le persone, dopo la vaccinazione, sono protette. Si chiamano non responders, e per qualche ragione su di loro i vaccini sembrano non attecchire. Esistono per tutti i tipi di vaccino, l’efficacia di questi farmaci non è mai del 100% e le ragioni sono tra le più disparate: si va da particolari corredi genetici a difetti nel vaccino stesso (la cacchio di vaccinazione influenzale è basata su quel che conosciamo, quindi sui virus passati, non è mica detto che siano gli stessi che ci verranno a trovare) e non sempre è facile capire perché succeda. In questi casi, la persona è coperta dall’immunità di gregge, ovvero dal fatto che la malattia ha difficoltà a diffondersi.
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Resistenza inutile: l’OMS ci fa sapere che la resistenza ai vaccini è uno dei maggiori problemi del 2019. Ma in questo caso si parla del fatto che le persone sono imbecilli e non vogliono vaccinarsi (Vaccine hesitancy), andando a inficiare quanto detto sull’importanza dell’immunità di gregge poco fa.
Resistenza oh mio dio non c’hai capito una mazza: molte persone si chiedono se SARS-CoV-2 svilupperà resistenza contro i prossimi vaccini, e quindi come affrontare la mutazione che li renderà inutili (nonostante non siano nemmeno ancora in commercio).
Se guardiamo la questione dal punto di vista evolutivo, la cosa non ha alcun senso. Il vaccino non agisce sul patogeno in alcun modo, agisce piuttosto sull’ospite. L’unico modo che ha un patogeno di affrontare delle difese immunitarie preparate e sconfiggerle è mutare in qualcosa di diverso e diffondere questa mutazione. Quindi evolversi, cambiare. Ma abbiamo detto che questa cosa si può fare solo se si diffonde, solo se si moltiplica, si riproduce. Il vaccino impedisce la riproduzione del patogeno, è il suo scopo, crea immunità di gregge, ne ostacola la diffusione, rende una mutazione improbabile.
Non è impossibile, certo, anche perché SARS-CoV-2 è un virus anche animale, e quindi potrebbe avere altre possibilità di mutare, ma se muta in un cane potrebbe non essere comunque capace di diffondersi tra gli esseri umani e rimanere un problema animale (un po’ come il cimurro).
La chiave per capire il problema è tutta lì: bisogna ragionare in termini evolutivi. Una volta impostata questa mentalità, è tutto estremamente più chiaro e semplice.
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sandnerd · 6 years
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Sword art online: alicization - Ep 12
Finalmente un poco di ciccia, in questo dodicesimo episodio, le spiegazioni sono state tante, anche se una base di domande resta, ma trovo che abbiano fatto bene a cominciare con le spiegazioni, altrimenti si rischiava di perdere l'attenzione, c'è troppa carne al fuoco e qualcosa va spiegata per forza. Non è stato spiegato tutto tutto, ma cominciamo ad intravedere qualcosa di chiaro sulla genesi dell'Underworld non dal punto di vista dei creatori del team Kikuoka, quella spiegazione l'abbiamo già avuta, bensì dal punto di vista degli abitanti interni, e di come sia nato l'Indice dei Tabù e le divinità come gli underworldiani le conoscono. Innanzitutto: Kirito ed Eugeo si trovano davanti al cavaliere senza macchia e senza paura, un tale Eldrie, nome familiare ad Eugeo ma non capiamo perchè, e Kirito sfodera la sua capacità di leggere nel pensiero durante il combattimento come faceva con Asuna durante uno scontro, perchè i loro attacchi combinati hanno una sincronia che è spiegabile solo con la legilimanzia. Dopo colpi di frusta e di catene Eugeo si ritrova a farsi un bagno nella fontana, mentre Kirito è gravemente ferito al petto, ma figuriamoci se lui accusa il colpo. Succede però una cosa strana, e cioè che mentre Eldrie stava sferrando il colpo finale Eugeo si ricorda perchè questo nome gli fosse familiare: il motivo è che questo simpaticone tempo prima aveva vinto un grosso torneo che riuniva chissà quali regni e aveva pure vinto alla lotteria di fine anno, Eugeo essendo non proprio ricco certi dettagli li ricorda eccome. Ma quello non ne vuole sapere di essere d'accordo col biondo, dice che di cognome fa 31 e comincia ad urlare. E ti credo, ti dicono che hai vinto alla lotteria e non ti ricordi dove hai messo i soldi, sarei alterata pure io. Ma a me non spunterebbe di certo un cristallo viola dalla fronte, come succede al cavaliero, che cade in ginocchio per la troppa angoscia di avere un prisma che gli esce dalla fronte. Kirito capisce che questa cosa sta succedendo perchè questo prisma deve avere in qualche modo oscurato la sua vera memoria (spiegando in un sol colpo la perdita di memoria di quella benedetta ragazza di Alice), istituendo una nuova identità, e chiede a Eugeo di continuare a fargli tornare la memoria raccontandogli elementi della sua vita, come ad esempio il nome della madre...Eugeo lo stalkeravi a questo, dì la verità. Ad ogni modo l'esorcismo viene interrotto da un'armatura rossa su un drago rosso pure lui, che scaglia una freccia e colpisce Kirito al piede, ma figuriamoci se a questo importa, infatti subito dopo afferra Eugeo e si mette a correre come se il suo piede fosse in perfetta salute facendo una pernacchia al rosso. Che uomo, Kirito, Rambo ti supplicherebbe di insegnargli le tue tecniche. Inoltre Kirito scopre di avere un'altra capacità, e cioè i capelli parlanti. Roba che Pinocchio e il grillo parlante sono invidiosi. Una ciocca di capelli si alza e lo guida con voce femminile verso una strada, dove compare una porta illuminata con una mano che dice loro di saltare dentro. I due non se lo fanno ripetere e l'armatura rossa resta a fissare il pavimento in pietra e a compiangersi. Ma chi è che ha salvato i nostri eroi?una bimba con una tunica, un sombrero e gli occhiali, con un bastone che ogni volta che lo muove tintinna, adatto solo ai sordi. Questa bambina li porta ad una biblioteca, che a me ha ricordato la biblioteca della cittadella del Trono di Spade, biblioteca che mi ha fatto brillare gli occhi tra l'altro. La bambina dice di chiamarsi Cardinal, e di essere l'ultimo Saggio posto a custode della storia dell'Underworld; la biblioteca contiene infatti tutta la storia di questo mondo, dalla genesi fino ai giorni attuali. Eugeo però è costretto ad allontanarsi perchè il freddo che si è preso cadendo nella fontana gli ha causato una reazione allergica e ora starnutisce come se non ci fosse un domani, e quindi se ne va a farsi un bagno e lascia soli Cardinal e Kirito. I due cominciano quindi a parlare delle cose serie, e cioè di come stanno realmente le cose, perchè Cardinal sa bene che Kirito non è un underworldiano, in effetti la situazione di Kirito non è stata ancora spiegata del tutto, e gli svela che in realtà la storia degli dei è stata inventata per controllare il popolo e legittimare la condotta della Chiesa Assiomatica. Innanzitutto il nome del saggio della biblioteca per esteso è Cardinal System, un programma che gestisce il mondo virtuale, ed inoltre veniamo a sapere che l'attuale capo della Chiesa Assiomatica è un'entità gemella di Cardinal, ma molto più potente, vedremo perchè. Con ordine, in principio ci furono 4 esseri umani, membri della Rath, che hanno fatto log in nell'Underworld e qui hanno allevato otto bambini e hanno insegnato loro i concetti utili per la vita, dalla conoscenza, alla tecnica in ogni cosa, agricoltura, allevamento, ogni genere di mestiere. Uno dei quattro però era il cattivo della situazione, per cui mise in mezzo a questa bella situazione la conoscenza del male e dell'egoismo. I discendenti di questi otto bambini sono il popolo che adesso vive nell'Underworld e sono i nobili e i prelati. Fatto ciò, i quattro umani primordiali fecero log out e tanti saluti. Secoli dopo ci fu il primo matrimonio nobile combinato della storia di questo mondo, e da esso nacque una bella bimba di nome Quinella, che cavolo di nome, ci credo che poi succedono i guai. Quinella si vede incaricata del compito di indagare sulle arti divine, che all'epoca non erano conosciute; comincia quindi a parlare inglese sostanzialmente, dato che le arti divine sono comandi in inglese. Ma soprattutto si accorge che togliendo la vita a delle poveri volpi che non avevano fatto niente di male aumentava la propria autorità di controllo sulle cose. Può quindi essere in grado di curare e di fare molte altre cose, per cui viene cominciata ad essere venerata come una sorta di sacerdotessa degli dei, accrescendo il proprio potere e controllo. Il problema è però che se qualcun altro si accorge che basta uccidere un animale per accrescere la propria autorità lei si troverebbe ben presto ostacolata, per cui si inventa l'Indice dei Tabù come una serie di regole che la dea Stacia le ha ordinato di scrivere e di distribuire a tutto il popolo. Ma non era finita perchè la nostra simpatica Quinella invecchiava ogni giorno che passava, e sul letto di morte riesce a dire così tante parole in inglese che riesce ad aprire una finestra con il catalogo di tutti i comandi possibili, a modificare quindi il proprio livello vitale ed a rigenerarsi in modo perenne, restando una dolce fanciulla, cose che Dorian Gray può solo accompagnare. Ma non bastava alla nostra cara Quinella, lei doveva essere la migliore di tutti, e con una lunga frase sempre in inglese cercò di rubare l'autorità al Cardinal System, imprimendosela nella propria anima e diventando qualcosa che non è più un essere umano. Con questo potere si costituì, lei da sola, senza un minimo di votazione per alzata di mano, come capo della Chiesa Assiomatica e di tutto il cucuzzaro, e si diede l'adorabile nomignolo di Administrator. Cominciò quindi a gestire una pagina facebook, chissà che mi credevo io, ma vedi tu queste mire che poi non portano a nulla. Un ultimo sguardo a quei begli occhioni da cerbiatta di Quinella e ci vediamo al prossimo episodio. Abbiamo quindi scoperto chi sia quella tizia dai capelli viola della opening e la tizia della biblioteca, adesso alcune cose sono state spiegate, ma c'è ancora da capire quanto di quello che è successo in realtà sia farina del sacco di Quinella e quanto sia stata aiutata dall'esterno, dato che Cardinal ci ha detto che Quinella è riuscita ad ottenere il controllo finale con una coincidenza impossibile, e che solo Quinella è in grado di comunicare con l'esterno. Come ho già detto alcune cose devono ancora essere spiegate, come la situazione di Kirito, il perchè non si ricordi come è finito nell'Underworld, cosa è successo a Eugeo quando l'occhio gli ha sanguinato Sasuke style, e poi onestamente a me l'idea del signor Kikuoka, e cioè quella di creare anime in un videogioco e poi una volta adulte impiantarle in robot per mandarle a combattere le varie guerre non piace molto, stiamo parlando comunque di anime, ognuna è unica e preziosa, quindi dovrà esserci uno scontro finale anche con il mondo esterno. Rimandiamo quindi tutti i dubbi alla prossima settimana!
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-In ginocchio, ora- -Ma...Chuck...- Le sue ginocchia affondando sul tappeto chiaro del salotto. Lo sapevo, troppo facile. Faccio scivolare lo sguardo sulle forme delicate del suo corpo, niente male per davvero. Ho cenato con lei, come le avevo proposto, solo che mi ero dimenticato di dirle che era lei, la cena. E' ancora stravolta, con i capelli arruffati e le labbra gonfie, forse per gli standar a cui deve essere abituata è anche soddisfatta, ma io non lo sono. Non mi basta scopare sul divano. Non mi basta mettermi al missionario e spingere, io voglio di più. Sempre. -shhh, non ti ho detto che puoi parlare- Vedo i suoi occhi indugiare su di me, finiscono tra le gambe, arrossisce quando si rende conto che lo sta facendo, allora mi avicino e la metto ancora di più in imbarazzo. Una carezza disinteressata alla guancia arrossata e il mio pollice che le sfiora piano la bocca, un aattimo dopo finisce dentro, quella bocca. Lei spalanca gli occhi. Ha capito perfettamente e me lo dimostra strusciando la lingua contro le mie dita. Le tengo gli occhi addosso, puntati come spilli e qualche attimo dopo sento quella bocca su di me o sono io che mi ci sono infilato?Importa davvero qualcosa oltre a quel bisogno che mi contrae anche le viscere? Le blocco la testa con le mani, è troppo lenta o sono io ad essere un animale? Non mi interessa che sia divertente per lei ma penso che le piaccia o proverebbe a scansarsi, no? Sento tutto me stesso concentrarsi in un punto preciso, il sangue affluisce nel mio baricentro, esplodo a denti stretti, non emetto un singolo suono, ma abbasso gli occhi nei suoi e quando sono certo che non mi sporcherò, la lascio respirare di nuovo. E' affannata, cedevole. L'aiuto ad alzarsi e le faccio sciolare una mano tra le gambe. Proprio come pensavo. mi giro, mi riesto. -Chuck...volevo solo che tu sapessi che...- -Che in genere non scopi al primo appuntamento?- Ma perchè sono tutte così prevedibili? Abbottono la camicia e torno a guardarla, lei resta in un silenzio perfetto -Non me ne frega niente di cosa fai. Prendila per quel che è stata: una serata piacevole- Raccatto le mie cose e la guardo, poi sorrido. -Ci vediamo in ufficio- Non l'ho più rivista. Almeno per un bel pò.
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lucy-jones · 4 years
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Coffey Time con Laura & Senior Pets di NBC
Novembre celebra gli animali domestici anziani con il mese nazionale degli animali domestici anziani e l'ASPCA Adopt a Senior Pet Month. Per festeggiare, Goodnewsforpets ha individuato chi meglio di Laura T.Coffey, autrice del best seller nazionale My Old Dog: Rescued Pets with Remarkable Second Acts. Inoltre, Laura è attualmente il vicepresidente della Dog Writers Association of America, una scrittrice, un'auto dichiarata dado cinofila, nonché editor e produttrice per TODAY.com, il sito web dello spettacolo TODAY della NBC. la Dog Writers Association of America. Come sei stato coinvolto per la prima volta in DWAA? C'è qualcosa di speciale che ti ha attirato nell'organizzazione?
Ho partecipato al mio primo banchetto della Dog Writers Association nel 2014 e mi sono divertito molto. Da allora li frequento! Mi sono sentito attratto dall'organizzazione perché molte delle storie che stavo scrivendo per TODAY.com, il sito web del programma TODAY della NBC, tendevano a concentrarsi su animali domestici e animali. Sono stato grato per tutto il supporto che ho potuto ottenere da colleghi giornalisti e autori.
Laura T. Coffey con i suoi cani anziani, Manny e Frida. Credito fotografico: Lori Fusaro
Ti descrivi come un cane dado autoaffermato, quando hai iniziato a scrivere sui cani?
Una delle mie prime storie - scritta per il St. Petersburg Times quando avevo 19 anni - riguardava i cani! Il mio editore mi ha chiesto di partecipare a una riunione del gruppo di supporto per la perdita di animali domestici e non avevo idea di cosa aspettarmi. L'incontro mi ha davvero colpito perché il potere del legame uomo-animale era così chiaro lì. Nel corso degli anni ho scritto e modificato storie su assolutamente tutto (tranne lo sport!), Ma le mie storie preferite in qualche modo finiscono sempre per includere un cane. Anche quando io e mio marito abbiamo vissuto all'estero per due anni nel 1999 e nel 2000, ho gravitato verso le storie di cani!
Il tuo bestseller nazionale My Old Dog ha vinto il DWAA Best Book Award e un Gold INDIES Book of the Year Award. Qual è stata l'ispirazione per scrivere My Old Dog?
Il libro My Old Dog nasce da un articolo su TODAY.com che ho scritto nel 2013 con il titolo "" Nessun cane dovrebbe morire da solo ": il fotografo promuove l'adozione di animali da compagnia". Quella storia descriveva Lori Fusaro, una fotografa di Los Angeles che si offriva volontaria per scattare foto di alta qualità degli animali del rifugio della contea di Los Angeles per aumentare le loro possibilità di essere adottati. Il tempo che ha trascorso a farlo le ha fatto capire che pochissimi animali domestici anziani sono mai riusciti a uscire da quei rifugi. Questo l'ha motivata ad avviare un progetto fotografico per cercare di cambiare la percezione delle persone sugli animali più anziani. Ho scritto una storia su tutto questo, e la storia è diventata virale, e BLAMMO: Lori e io siamo stati contattati da un agente letterario, e alla fine ho concluso un contratto per un libro!
My Old Dog: Rescued Pets with Remarkable Second Atts copertina del libro. Disponibile su Amazon.com e BarnesAndNoble.com
My Old Dog copre l'adozione di animali domestici anziani. È qualcosa che ti appassiona prima di scrivere il libro?
Sono selvaggiamente appassionato di adozione di animali domestici anziani ora, questo è certo! Ad essere onesti, però, prima di scrivere quella storia di animali da compagnia senior nel 2013, non avevo compreso appieno l'estrema necessità di questo tipo di lavoro di salvataggio, e non sapevo nemmeno dell'esplosione di sforzi di salvataggio fantastici e innovativi dappertutto gli Stati Uniti specificamente per conto degli animali di ricovero anziani. Questi sforzi specifici per gli anziani non esistevano davvero all'inizio degli anni 2000, ma ora sono molto più comuni. Il libro My Old Dog include una guida completa delle risorse statali con informazioni di contatto per i gruppi di soccorso per cani anziani. Sono così sbalordito da quanto bene viene fatto da queste organizzazioni e posso vedere me stesso rimanere coinvolto in questi sforzi per il resto della mia vita.
Scrivi anche storie di interesse umano per TODAY.com, il sito web del programma TODAY della NBC. Quali sono alcuni degli argomenti trattati? In che modo scrivere per un sito web è diverso dallo scrivere un libro?
Dal 2008 ho trattato assolutamente ogni tipo di storia "tipo OGGI" per il sito web, ma quasi tutte le mie storie preferite hanno coinvolto animali domestici e animali in qualche modo, forma o forma. (Questa storia fornisce alcune informazioni di base su alcune delle mie caratteristiche preferite di tutti i tempi per animali domestici!) Attualmente sono in un ruolo di editore / produttore per la sezione OGGI Genitori, quindi è un po 'impegnativo per me scrivere storie su base regolare a il momento. Tuttavia, ogni volta che posso, cerco di assumere una funzione relativa agli animali domestici! (Ecco un esempio recente.) Scrivere per un sito web è molto diverso dallo scrivere un libro a causa dell'impegno di tempo e della resistenza coinvolti. Con un libro, devi essere desideroso e disposto a concentrarti su un singolo argomento per anni consecutivi, mentre con un sito web puoi passare al tuo prossimo incarico in pochi giorni (se non ore)!
C'è qualche incrocio tra gli argomenti trattati nel sito e lo spettacolo TODAY?
Si assolutamente! TODAY.com presenta tutti i momenti salienti delle quattro ore dello spettacolo ogni mattina e presenta anche tonnellate di storie e video solo sul Web che hanno lo stesso spirito e l'atmosfera dello spettacolo. Fondamentalmente, il sito web è un'ottima destinazione se stai cercando storie vere su persone reali che vivono vite reali. Alcune storie sono esilaranti e altre possono essere piuttosto tristi, ma anche le storie più tristi ti fanno sentire sollevato, ispirato e pieno di speranza.
Una foto divertente con il libro My Old Dog: Rescued Pets with Remarkable Second Acts circondato da lettori di cani esigenti. Credito fotografico: Xena the Warrior Puppy
Parlaci di come ti vengono in mente le tue idee di scrittura. Qual è il tuo processo?
A volte trovo idee per storie tramite i social media e le indagini su Internet, ea volte ricevo suggerimenti da lettori di lunga data. In altri casi, le idee emergono dalle conversazioni con i genitori a scuola di mio figlio, con i bambini a scuola di mio figlio, con amici e familiari locali, con amici e familiari che attraversano il paese e con persone che incontro in città. Fondamentalmente ho sempre indossato i miei "occhiali da storia" - non so come toglierli!
Ci sono consigli che puoi dare a chiunque voglia scrivere professionalmente sui cani?
Prima di tutto, unisciti alla Dog Writers Association of America! E vieni agli eventi DWAA! È un ottimo modo per entrare in contatto con altri scrittori ed editori e ottenere suggerimenti reali su come essere pubblicati.
In secondo luogo, studia le pubblicazioni che desideri scegliere come target, quindi adatta le presentazioni della tua storia a quelle pubblicazioni specifiche. Invia presentazioni a editor specifici quando possibile. (Con il minimo lavoro di investigazione online, è spesso possibile identificare gli editori per nome.)
Terzo, sii agile e adattabile. Pubblicazioni differenti hanno differenti aree di attenzione e differenti esigenze. Concentrati sul dare loro ciò di cui hanno bisogno in modo semplice, senza complicazioni / senza problemi - e ti adoreranno!
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