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#impasti
cristiandisabatino · 2 months
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Ma quanto è buona la FOCACCIA BIANCA con la Mortadella?
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molinpietra · 2 years
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#impastopizza super leggero... Tra un po' prende il volo... Palloncini🎈🎈 🎈 in vista 700 gr #farinatipo0 @molinpietra 300 gr #farinatipo1 macinata a pietra @molinpietra 800 gr acqua 5 gr #lievitodibirra 20 gr sale 20 gr olio #maturazione 48 ore in frigo #pizza #impasti #impasto #impastopizza #focacciabread #tegliaromana #teglia #lievitazionenaturale #lievitomadre #pizzainteglia #pizzainpala #pizzanapoletana #pizzagourmet #genuine #foodporn #food #foodexperience #pizzanapoletana www.molinpietra.it (at Castellaneta Marina, Taranto) https://www.instagram.com/p/Chy5pluK1m8/?igshid=NGJjMDIxMWI=
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silviadeangelis · 1 month
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VELATI IMPASTI
Sottrazione di realtà tangibilinella meridiana del sognomediatore di disciolte chiomecesellate di estetici stupori.Colate di simboli e archetipinegli origami della menteproposta a inediti safariin cui il nitore della luna calpesta opache scalfitturenella scorta di fiatoaccorciato del suo tempo.Si propone in un’improvvisa esaltazionenella dissolvenza di velati impastidentro l’istante progreditosu…
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solobrividiecoraggio · 8 months
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Grazie a chi ha inventato le impastatrici, senza non potrei lontanamente superare i miei limiti fisici. La piastra rotonda in ghisa è ottima per cuocere gli impasti anche in forno, oltre che sui fornelli.
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La ricetta del pane
@finestradifronte ha chiesto che condividessi la ricetta del pane, e io sono in imbarazzo, perché in realtà è una cosa disarmantemente semplice.
Tipo: prendi mezzo kg di farina, un citto in più di un quarto di litro di acqua, un cucchiaino di sale e un paio di cucchiai di olio.
Prima di impastare sciogli nell'acqua un po' di lievito fresco, tipo sei grammi (un quarto del panetto standard), ma ne puoi mettere anche molto meno, quando faccio la pizza uso un quarto di panetto su 2 kg di farina.
Mescoli il tutto e impasti con le mani finché non senti che la massa è perfettamente liscia e amalgamata, servono una decina di minuti, poi lasci lievitare anche tutta la notte, anche se dovesse "sgonfiarsi" per eccesso di lievitazione non è un problema.
Rimpasti e dai la forma, in questo caso ho fatto una baguette cicciotta, e rimetti a lievitare per due - tre ore.
Trascorso questo tempo, pratichi una incisione profonda un paio di cm per tutta la lunghezza della forma e metti in forno già caldo a 230 - 240 gradi per una quarantina di minuti.
L'unica accortezza è fare lievitare l'impasto in un contenitore chiuso, a riparo dall'aria, in modo che non si secchi la superficie.
C'è di bello che il pane può non venire esattamente come pensavi venisse, ma è sempre pane ed è sempre buono, il resto lo fa l'esperienza.
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nequirizia · 7 days
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stamattina il piacere era nascosto molto al di sotto delle nostre malinconie e abbiamo dovuto smuovere la sabbia e prenderlo con la forza. non controvoglia: volevamo entrambi, ma il piacere non ci voleva. chiavare quando si è tristi ha tutta un'altra semiotica: si passa subito al dunque, ci si fa male di proposito perché il dopo non importa poi tanto. io ho fatto così. tu invece hai saputo prepararmi (i tuoi preliminari sono come i lunghi e metodici rituali della mattina in cui fai salire il caffè, impasti il pane); sarà perché tu sai molte cose sulla sopravvivenza, io so molte cose sulla morte. quando sono con te divento doppiamente ignorante: non so sopravvivere ma mi scordo anche come morire - io che lo faccio tutti i giorni, io che coltivo la morte come fosse un giardino o un'idea estetica di fascino.
proprio perché sai, ti lasci agire per farmi sentire meno sola. ti infilo due dita in bocca e succhi con gusto e devozione, a occhi chiusi. la morte nella tua bocca diventa qualcos'altro. poi lo fai tu con me, e nella mia bocca la morte è morte, ma ti fa arrapare. mi fai una domanda di cui so la risposta; per questo non parlo e aspetto. ma tu mi stringi il collo gentilmente (sei l'unico che puó stringere un collo ed essere gentile) e mi imponi di dirlo. il solo fatto di pronunciare certe parole, quelle, mi fa tremare di piacere. mi dici che sono brava, così brava che praticamente mi sto scopando da sola. è una verità generale: forse questa è l'unica cosa che non sai. eppure non riesco a dirtelo perché mi hai già preso e non duriamo molto; non possiamo guardarci in faccia e mentre mi accartoccio su me stessa mi dimentico della morte - la mia controfigura - e persino di te
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dinonfissatoaffetto · 7 months
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La parola era un giocattolo, un fuoco d’artifizio, un telescopio con trappole. La parola poteva venir rigirata, rivoltata come un guanto, annodata come uno spago e ne venivano fuori sempre nuvolette nuove, altri sorprendenti gingilli. Quelle d’una lingua scivolavano in quelle di un’altra. Piano piano imparai ad amare le parole col gusto che il musicista ha per i suoni ed i timbri, il pittore per i colori e gli impasti, lo scultore per le forme e la pelle della materia; ma in più c’era tutta l’infinita ricchezza semantica, il mondo sconfinato dei pensieri e dei sentimenti che le parole risvegliano e mettono in moto, che sono capaci d’evocare con precisione terribile o vaghezza dolcissima. La parola era infine un tesoro e una bomba. Ma soprattutto era una caramella, qualcosa da rigirare tra lingua e palato con voluttà, a lungo, estraendone fiumi di sapori e delizie.
- Fosco Maraini
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silenziodorato · 8 months
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Solo 4 impasti?
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canesenzafissadimora · 4 months
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Sono nato e cresciuto accanto al mare, ho giocato con la sua sabbia. Da bambino napoletano invece di castelli costruivo vulcani. Un buco passante permetteva, accendendo un foglio di giornale, di fargli uscire fumo dalla cima.
Una definizione a uso di lavorazioni la include tra i materiali detti inerti. Inerte la sabbia? Lavorata dal mare, composta da frantumi di rocce, di conchiglie, di coralli, di gusci di organismi, la sabbia è biologia e biografia del pianeta.
Chi ha posato i piedi scalzi e liberi su di essa conosce l’effetto di attrito e sfregamento benefico per la circolazione del sangue attraverso la pianta sopra la sua stesura.
La definizione di materiale inerte permette il suo saccheggio dal letto dei fiumi.
Ho fatto di mestiere il muratore quando gli impasti si facevano a mano con la pala, non con la betoniera. Ho rigirato e trasformato sabbia e cemento per gettare solai, travi portanti e pavimentazioni.
Imprigionandola nelle rigidità ricordavo di quando ci giocavo al mare, e a sera ritornava alla sua libertà di non avere forma.
Questa breve storia personale della sabbia mi riassume il rapporto tra vita del pianeta e specie umana.
Da bambino ero affascinato dalla clessidra, la macchina semplice che usa la sabbia per misurare il tempo. Nel suo collo passano i granelli a somiglianza e immagine di frazioni di ore e di minuti. Rovesciandola immaginavo che il tempo potesse tornare a scorrere all’indietro.
Oggi vedo nella clessidra un presagio. I granelli del tempo attuale si stanno esaurendo. Bisogna prepararsi a rovesciare la macchina. Più che un ritorno indietro avrà la forma della conversione.
Erri De Luca, 04 marzo 2024
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sheislosingherself · 6 months
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quando passi un intero giorno a cucinare (i biscotti non sono presenti causa sorpresa ma tre impasti diversi si fanno sentire)
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ama-la-mente · 2 years
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Il diverso che mi piace sembra proprio non esistere
Sono tutti lo stesso impasto ma con dosaggi diversi, nessuno ha l'ingrediente segreto
#delusione #persone #impasti #disastri
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teredo-navalis · 2 years
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Cosa fai in panificio? Cioè impasti e cuoci il pane e simili o fai altro? Com'è come lavoro? Ciaooo
Ciaooo, vorrei un sacco fare i panini perché è una figata (soprattutto quelli attorcigliati perché c'è una macchina che li fa, tu metti la pallina di massa dentro e quella te li sputa fuori e tu devi acchiapparli al volo, bellix, l'ho visto fare un paio di volte ai panettieri, adoro) ma invece sto solo al banco ad urlare per farmi sentire dai clienti e dargli pane focaccia calzoni panzerotti etc cercando di mantenere la calma quando ci sono gli scassoni e cercando di rimediare la chiacchiera con i clienti simpatici
Come lavoro bho, è un lavoro, non lo farei tutta la vita (ma forse non ne farei nessuno per tutta la vita?), a volte mi piace(clienti bravi ily) a volte commetterei omicidi. Bho, che altro aggiungere? sono sottopagata
Comunque a questo lavoro non capita quasi mai ma al panificio vecchio succedeva spesso di dover infornare/sfornare roba(focacce, roba da riscaldare) e lo AMAVO, è un sacco bello usare il forno mannaggia vorrei che me lo lasciassero fare più spessoooo
Ah e poi obv pulisco e una volta a settimana facciamo queste "pulizie generali" in cui buttiamo tipo sette secchi d'acqua in ogni stanza del laboratorio per pulire bene a terra👍🏼 e poi io devo aspirarla tutta con il grizzly 👍🏼 un macchinario leggerissimo da maneggiare per una femmina di 55kg👍🏼👍🏼👍🏼
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realnews20 · 4 days
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Il latte è di certo uno degli alimenti più diffusi in assoluto nella nostra cucina, usato puro da bere a colazione (ma anche a merenda nel caso dei bambini) oppure impiegato in tantissime ricette dolci e salate. Merito della sua bontà, delle sue proprietà benefiche ma anche della sua capacità di rendere più morbidi e soffici gli impasti. Inoltre esiste in tantissime tipologie, caratteristica che lo rende anche adatto a molti gusti diversi. Il latte però è anche uno degli alimenti a cui le persone sviluppano più intolleranza, che sia una vera e propria intolleranza al lattosio o una semplice difficoltà a digerirlo. Esistono anche sempre più persone che scelgono un’alimentazione vegana e quindi non possono consumare prodotti derivanti dagli animali. Questo vuol dire rinunciare al latte? Assolutamente no! Oggi esistono tantissimi surrogati del latte e inoltre la bevanda può essere sostituita nelle ricette anche da ingredienti comuni e facili da reperire. Nella nostra guida ti spieghiamo come sostituire il latte nelle ricette dolci e salate, consigli che puoi applicare sia se non puoi consumarlo sia se semplicemente non lo hai in casa. 1. Latte vegetale Il sostituto più comune del latte vaccino è il latte vegetale, ovvero quella bevanda ricavata da diverse piante naturali. Più leggero, è adatto a tutti, non solo a chi per scelta non consuma prodotti animali o è intollerante. La scelta è molto varia: il più diffuso è il latte di soia, perché è il meno calorico, mentre a livello di sapore sono più apprezzati il latte di riso, il latte di cocco, il latte di mandorla e il latte di avena. Le quantità di latte vegetale da usare nelle ricette sono uguali a quella del latte vaccino, invece in base al tipo di sostituto che scegli devi valutare quanto zucchero impiegare: se, ad esempio, usi il latte di riso che è estremamente dolce dovrai ridurre la quantità di zucchero rispetto a quella indicata dalla ricetta. 2. Panna La panna è un ottimo sostituto del latte, in particolare perché è in grado di donare una particolare morbidezza al tuo impasto e a donargli anche un sapore più intenso, oltre a una certa cremosità nel caso tu vada a preparare salse o purè. Puoi scegliere la panna normale o la panna vegetale, ricorda solo che spesso queste preparazioni sono già zuccherate: in questo caso riduci lo zucchero per evitare di ottenere una preparazione troppo dolce. Puoi usare o la panna fresca o la panna da cucina, ma ricorda che variano le dosi in base alla tipologia: se la usi liquida le quantità sono uguali a quelle indicate dalla ricetta, se la usi montata è più densa e quindi dovrai aggiungere il 25% in più rispetto alla quantità indicata nella ricetta per il latte. 3. Yogurt Proprio come nel caso della panna, puoi sostituire il latte vaccino con lo yogurt e lo troverai sia nella versione classica sia nella versione vegetale. Al contrario della panna, è molto utile per togliere dolcezza alla tua preparazione, perché il suo gusto acidulo andrà a bilanciare lo zucchero (in caso, ovviamente, tu stia preparando un dolce). Per quanto riguarda la quantità da utilizzare, vale lo stesso discorso della panna montata: lo yogurt è più denso, e quindi dovrai aggiungere il 25% in più rispetto alla dose di latte. Quindi 100 ml di latte si possono sostituire con 125 gr di yogurt. 4. Acqua Leggera, inodore e insapore, l’acqua è l’ingrediente più naturale possibile ed è ideale per sostituire il latte sia nelle ricette dolci che in quelle salate: riesce, infatti, a rendere gli impasti particolarmente friabili. La quantità di acqua da impiegare è la stessa del latte. Proprio perché l’acqua è l’ingrediente più neutro che si possa usare, negli ultimi anni si sono diffuse sempre di più le torte all’acqua, che sfruttano questa sostituzione per ottenere una torta gustosa ma più leggera e digeribile.
Da provare anche i pancake senza latte, che con l'acqua a vengono molto più ligth ma ugualmente golosi. 5. Succo di frutta Potrebbe sembrarti una sostituzione piuttosto singolare, invece è molto valido usare il succo di frutta al posto del latte. In questo caso la quantità dell’ingrediente in sé rimane uguale a quella indicata dalla ricetta originale che stai seguendo, ma devi prestare attenzione al sapore. Il succo di frutta, infatti, non è insapore, ma puoi sceglierlo di diverse tipologie come succo di mela, di pesca, di arancia, di ananas, di mela. Ovviamente il tipo di frutta da cui è estratto il succo andrà a influenzare il sapore del tuo preparato, quindi scegli con cura l’abbinamento del succo di frutta con il tipo di ricetta che vuoi andare a cucinare. 6. Vino Sfumare con il vino bianco Il nostro ultimo suggerimento è anche il più singolare: sostituire il latte con il vino bianco. Questa idea potrebbe farti storcere il naso a primo impatto, ma in realtà è uno dei classici “rimedi della nonna” che veniva utilizzato soprattutto in passato, quando il latte non era facilmente reperibile per tutti. Ricorda però che, trattandosi di una bevanda dal gusto pronunciato, lo puoi utilizzare solo quando la ricetta non prevede più di 100 ml di latte. Al di sopra, usando il vino, andresti ad alterare il sapore del piatto finale, soprattutto se si tratta di dolci. E se ancora non sei convinto, pensa alla ricetta delle ciambelline al vino, che già in origine non prevede l’uso di latte ma un impasto semplice a base di farina, zucchero, vino rosso (o bianco), olio di semi e un pizzico di lievito per dolci. (function() var searchParams = new URLSearchParams(location.search); if ( searchParams.get('utm_source') != null ()); [ad_2] Sorgente ↣ :
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lamilanomagazine · 11 days
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Vicenza, torna la seconda edizione di "Pizza in Piazza"
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Vicenza, torna la seconda edizione di "Pizza in Piazza" Una tre giorni dedicata al prodotto da forno più amato nel mondo tra workshop e degustazioni. Dal 14 al 16 giugno torna in piazza dei Signori a Vicenza l'evento che promuove la cultura della pizza, la formazione dei suoi talenti e la valorizzazione del made in Italy. L'iniziativa è stata presentata questa mattina dall'assessora allo sviluppo economico Cristina Balbi e dal presidente dell'Associazione Eccellenza della Pizza (AENEP) Francesco Savarise che organizza l'evento. «Vicenza – dichiara l'assessora allo sviluppo economico Cristina Balbi – torna ad ospitare con grande piacere nella splendida cornice della sua piazza principale questa iniziativa che promuove la pizza di qualità e tutto il mondo che le ruota attorno. Un evento a cui invitiamo tutti i cittadini, perché sarà non solo l'occasione per concedersi ottime degustazioni, ma anche per scoprire i segreti di un prodotto tipicamente italiano che il mondo ci invidia, grazie agli approfondimenti sulla storia e la cultura della pizza». "Pizza senza confini: sempre più un'esperienza di ristorazione globale". Questo è infatti il titolo del dibattito che si terrà domenica 16 giugno alle 16 a Vicenza, in occasione della seconda edizione della manifestazione "Pizza in piazza". Tre grandi maestri pizzaioli e uno chef stellato saranno i protagonisti di questo evento che vuole essere un'occasione di confronto sul prodotto da forno più amato e conosciuto al mondo. Gli ospiti d'eccezione di questo dibattito saranno: Enzo Coccia, della pizzeria La Notizia (Napoli), Luca Pezzetta, della pizzeria Clementina (Roma), Renato Bosco, della pizzeria Renato Bosco pizzeria (San Martino Buon Albergo, Verona) e lo chef stellato Matteo Grandi di "Matteo Grandi in Basilica" (Vicenza). A moderare l'incontro sarà Francesca Riganati, consulente strategica e di comunicazione nel food, già responsabile di formazione di tutte le scuole di Gambero Rosso. «La pizza raccontata in tutte le sue sfumature. Questo l'obiettivo del dibattito che abbiamo organizzato con i grandi professionisti del settore. - spiega Francesco Savarise, presidente di AENP - Si partirà dalle origini, con un racconto sulle radici storiche della pizza per esplorarne poi gli stili, dai più classici fino alle nuove tendenze, anche dolci! E poi la figura dei pizzaioli, i veri protagonisti della rivoluzione del mondo dell'arte bianca. Ci addentreremo in un racconto di gusto che parlerà di topping creativi gourmet, di location di lusso, di nuovi innovativi format e di posizionamento. Il nostro viaggio si concluderà poi fuori dai confini del Bel Paese, per scoprire le varianti della pizza nel mondo e le entusiasmanti previsioni future». A fare da cornice a questo dibattito "Pizza in Piazza", la tre giorni organizzata da AENP, che dal 14 al 16 giugno in Piazza dei Signori a Vicenza offrirà la possibilità a professionisti e appassionati di scoprire il mondo della pizza da vicino, tra interessanti incontri e degustazioni. L'evento prenderà ufficialmente il via venerdì 14 giugno con l'inaugurazione alle 16 e proseguirà fino alle 23.30. Sabato 15 giugno e domenica 16, dalle 11 del mattino fino a sera, la manifestazione sarà pronta ad accogliere professionisti, amanti della pizza, cittadini e turisti per far godere loro di ottimo cibo, buona musica e incontri dedicati anche ai più piccoli. Un appuntamento imperdibile per tutti i pizza lovers, che grazie a Pizza in Piazza potranno osservare da vicino i più grandi maestri pizzaioli del Veneto durante la preparazione delle loro creazioni. Saranno infatti 9 le postazioni dove le grandi firme dell'arte bianca daranno sfogo alla loro creatività, in show cooking live in cui protagonisti saranno impasti dei più disparati e topping d'autore. Un vero percorso di gusto per scoprire la bontà dei lievitati di: -Catello Buononato di Pizzeria Catello di Vigardolo (VI) -Rosario Giannattasio di Acqua e Farina di Vicenza (VI) -Massimiliano Fraccarolo e Riccardo Furlani di Fattore F di Vicenza (VI) -Mauro Pozzer di Pizzeria Alla Rotonda di Thiene (VI) -Giuseppe Soldà' La Pieve Chiampo (VI) -Alessandro Buono de Il Picchio di Dosson (TV) -Antonio Cuomo e Davide Cuomo di Pizzeria Cuomo Thiene (VI) -El Anbri Abdessamad di Pizzeria Loop Albignasego (PD) -Raffaele Ugliano di Le Fornaci da Lello di Costabissara (VI). L'edizione 2024 si prospetta elettrizzante e ricca di novità. La prima su tutte la presenza tra i Main sponsor del birrificio Krombacher che si aggiunge ai due storici marchi Euroservice Catering e Latteria Mortaretta. Non solo pizza ma... divertimento e solidarietà Pizza in Piazza, come lo scorso anno, vuole essere una tre giorni di puro divertimento dedicato a tutti, comprese le famiglie. Quest'anno però la vera novità è dedicata ai bambini. Nei giorni di sabato e domenica saranno molte le sorprese dedicate ai più piccoli i quali saranno coinvolti in prima persona attraverso esperienze inedita al fianco dei maestri pizzaioli I tre giorni vicentini non è però solo divertimento, ma anche solidarietà. Infatti, al fianco di AENP e dei maestri pizzaioli, vi sarà anche uno spazio dedicato alle associazioni benefiche, per portare in piazza i valori condivisi dell'impegno sociale e della partecipazione collettiva. Presenti, durante tutte le giornate dell'evento, saranno AISM Associazione italiana sclerosi multipla e Fidas (Federazione Italiana Associazioni Donatori di Sangue). Durante le giornate del festival, il pubblico potrà inoltre vivere momenti di svago e divertimento grazie a performance musicali live.  ... #notizie #news #breakingnews #cronaca #politica #eventi #sport #moda Read the full article
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entelechia · 17 days
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Non ho aspirazioni per la mia morte
Tranne una. Spero di andarmene riuscendo ad amare ogni cosa. Anche la polvere dei centri commerciali. Lo sporco a bordo strada. La saliva dell’indignato. Le mani del violento. Il coltello del colpevole. L’amore che non ho ricevuto. L’amore che non ho dato. Il vuoto di ogni amore. E anche di me stessa, la rabbia che ho sopito. Il rancore che non ho guarito. La gelosia che ho celato o vomitato.
Spero di amare anche quel che non ho conosciuto e compreso. Ciò che non ho notato. E una volta ricomposta in questi pezzi, spero che la vita mi impasti nella sua trama. Che di me non resti più nulla, nessuna traccia, che tutto sia rimosso. Il male e il bene. Che io sia silenziosa e svanita quanto basta, per far spazio ad una stella, ad un fiore, ad un altro sogno.
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scontomio · 24 days
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