Tumgik
#infernale dato che non puoi nemmeno fuggire veramente
deathshallbenomore · 1 year
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cruises should be less centred on the consumerist slash touristic experience and more focused on the alluring horrors that come with being on the high seas where no one can save you
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still-a-sketch · 5 years
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08 giugno 2019
Avete presenti tutti gli impegni di cui vi ho raccontato nello scorso post? Ecco.
AH-HA guess who has just passed a shitty day. Okay, in realtà probabilmente sarebbe potuto andare molto molto peggio. Tipo, in questo momento sarei potuta essere DAVVERO quella festa alla quale sarei dovuta andare. Cioè, dovevo fare una cosa figa per una performance, ma la realtà è ne avevo voglia zero e sarei andata solo per non perdere gli “agganci” con queste persone. Si dà il caso però che l’altra ragazza che avrebbe dovuto lavorare con me “in coppia” abbia dato buca, e che quindi io come scenografia vivente da sola risultassi inutile. Dunque eccomi qua, a bere tè e riflettere sui perché della vita.
Il Florence Fun and Japan? Un mezzo incubo. Non per la fiera in sé, chiariamoci: anche se era piccolissima non si poteva dire facesse schifo (oddio, insomma). Il problema è stato, come al solito, con le altre persone. Essendo una fiera molto piccola non mi interessava in realtà molto per la fiera in sé, quanto perché due ragazze di Arezzo che ho conosciuto tramite il cosplay ci sarebbero andate ed avrei così potuto rivederle. Il problema? Il fatto che una delle due si fosse portata dietro altre sei persone. Che, per carità, erano persone carinissime... ma non è il tipo di situazione che riesco a tollerare. Non riuscivo a sentirmi inclusa, e per quando con Jodie (questa ragazza) io sia stata bene non riuscivo a sentirmi a mio agio. Fossimo state solo io e lei sarebbe stato top, ma così... parlavano di personaggi che non conosco, ship che non conosco. E non è che questo sia malvagio in sé, se solo io fossi la persona che riesce ad interessarsi e chiedere ad esempio di farsi raccontare un determinato manga/anime.
Ma non sono quel tipo di persona. Sono il tipo di persona che in queste situazioni si sente montare l’ansia e si chiude a riccio, quel tipo di persona che vorrebbe essere da tutt’altra parte e che inizia a pensare a dei modi per fuggire che non risultino maleducati. E mi è dispiaciuto un sacco per Felix, che è arrivata invece verso le 14, perché stavo già talmente male che nell’arco di quaranta minuti ho inventato che mio fratello era rimasto chiuso fuori casa e dovevo andare a portargli le chiavi (casa mia sta ad un’ora e mezza dal posto in cui ero, geniale proprio come scusa direi). Inoltre anche lei era con una sua amica, ed io davvero non ce la potevo fare. Non era un semplice disagio, stavo proprio male.
(continua)
Morale della storia: sono andata via un’ora prima. Per fortuna questo non mi ha impedito di passare del tempo con un fotografo che mi ha tipo accalappiata per farmi delle foto in cosplay, e siamo andati in giro per il parco a fare qualche scatto. Posare per le foto è una delle cose che mi piace di più, anche se mi rendo conto che può farmi suonare abbastanza egocentrica e narcisista. Chi mi segue da un po’ sa che sono tutto fuorché quello... però è oggettivo: mi fa sentire bene. Ho provato qualche volta a contattare qualche agenzia per modelle, ma ho sempre beccato fregature che finivano per chiederti dei soldi e non era quello che un’agenzia seria fa. Poi, con l’accademia, ho smesso del tutto di avere tempo e soldi per dedicarmi a questa ricerca. Però se ho un bel cosplay, ecco, non mi dispiace affatto mettermi davanti all’obiettivo. In realtà anche questo potrebbe essere semplicemente un modo per sentirmi apprezzata, ma se vogliamo vedere tutto in un’ottica malata allora finiamo per essere mia madre.
Felix è veramente un tesoro, e tengo tantissimo a lei. Sa del mio problema, perché gliene ho parlato tempo fa in non mi ricordo quale contesto. Anche lei mi ha rivelato un suo segreto: è affetta da alopecia. Questo non mi impedisce di pensare che, nonostante indossi costantemente una parrucca, sia una delle ragazze più belle che io abbia mai visto. Tutti voi che leggete e che avete qualche malattia come vitiligine, alopecia o simili... sappiate che questo non inficia la vostra bellezza. Solo perché qualcosa in voi vi differenzia dallo stereotipo di bellezza socioculturalmente determinato odierno non significa che non possiate essere belle lo stesso. Non posso sapere cosa si provi, ma posso dirvi da osservatrice esterna che se ti interessa conoscere una persona, questi dettagli possono essere anche visibilissimi ma semplicemente smetti di vederli come strani. L’altra persona è solo una persona a cui tieni, punto. Anzi, una persona che puoi anche ritenere molto bella, come Felix per me.
Tornando a me (wow, quanta importanza che mi do), le prossime settimane saranno abbastanza un incubo. Un incubo in positivo ma un incubo, soprattutto nelle prime settimane di luglio.
Mercoledì avrò una lezione aggiuntiva in accademia (e, prima, la visita dal mio psichiatra, yolo). Giovedì avrò l’incontro con una dei tutor della scuola di lingua alla quale mi sono iscritta (e, prima, la visita dalla mia psicologa, yolo). Inoltre ai miei per ora nemmeno ho detto di essermi iscritta. Sono restata sul vago, dicendo che “ci sto riflettendo ma devo valutare alcuni fattori”.
La settimana dopo ho le prove e le riprese di un corto che ho scritto per l’accademia, cosa che fa parte del nostro programma di studi. L'ultimo fine settimana di giugno avrò sia il concerto della mia scuola di musica sia il Chimera Comix ad Arezzo... e poi inizia la parte divertente.
La prima settimana di luglio avrò non solo il workshop in accademia da martedì a venerdì (dalle 10 alle 15 -> sveglia presto tutte le mattine per prendere il treno delle sette e mezza), ma quasi tutti i giorni ci saranno anche le prove e/o le riprese di altri corti (non scritti da me, ma ai quali partecipo come attrice).
Il 6 luglio avrò le riprese di alcune scene della serie che inizieremo a girare con la mia accademia. Una serie professionale, non una cazzata da studenti. Per il momento non vi posso dire molto, ma è ispirato ad un mondo magico ed io sarò la bad girl della situazione (a meno che non decidano di stravolgermi l’arc del personaggio nel corso delle varie puntate). Le riprese inizierebbero alle 9, questo vuol dire che per forza di cose venerdì dovrò fermarmi a dormire a Firenze poiché altrimenti non riuscirei mai ad arrivare in orario... e su un set serio o arrivi in orario o ti cazziano male (se ti va bene, altrimenti ti sostituiscono).
La settimana dopo avrò nuovamente il workshop da lunedì a venerdì... e probabilmente venerdì stesso, senza passare da casa, prenderò il treno e salirò a Novara per il fine settimana. Si tratta di un progetto lavorativo MOLTO importante, del quale però al momento non posso svelare niente. Non manca molto al giorno in cui potrò farlo, ma sono tenuta per contratto a tenere la bocca chiusa. Sappiate solo che è un progetto per il quale sono veramente emozionatissima.
After that l’impegno successivo è il Rimini Comix, al quale andrò da venerdì a domenica (andando via probabilmente domenica mattina). Porterò il cosplay di Nancy della terza stagione di Stranger Things, e non vedo l’ora. Sarò assieme ad un cosplayer abbastanza famoso, che già a Lucca Comics mi ha fatto da Mike. Lui è davvero una personcina preziosissima, e spero tanto di non stare una merda come è successo oggi.
Se ci si fa, il weekend dopo si va alla Festa dell’Unicorno a Vinci. Ed agosto, beh... ciò che farò ad agosto fa parte della big surprise.
Insomma, molti leggendo potranno dire ODDIO CHE FIGATA DI VITA CHE HAI ma AHAHAHAHAHAHAHA magari. Vi ho detto che sarebbe stato un inferno paradisiaco/paradiso infernale, no?
Immaginate una ragazza che soffre patologicamente di ansia. E non “perché lo pensa”, ma perché le sono state diagnosticate ansia e depressione. Mettete questa ragazza in una situazione in cui deve programmare ogni cosa con giorni, se non settimane, di anticipo; una situazione dove potenzialmente ogni cosa potrebbe cambiare e sfuggire dal suo controllo, dove ci sono giorni in cui nemmeno lei sa come farà e programmi che la entusiasmano e terrorizzano allo stesso tempo. Ponetele ora addosso, oltre a tutto, un disturbo alimentare che la limita in qualunque situazione sociale e che talvolta la manda fuori di testa. Un disturbo alimentare prepotentemente radicato, con cui la ragazza è in continuo combattimento ma che non riesce mai a debellare perché lei stessa ha paura che esso se ne vada.
Vi sembra sempre una figata? Perché ammetto che tutte queste bellissime cose mi fanno anche paura. Inoltre ci sono eventi della mia vita “personale” che nemmeno oggi ho scritto (un ragazzo conosciuto mesi fa che si è rivelato un cretino e che si sta rivelando sempre più cretino, quello che la mia psicologa mi ha detto l’ultima volta, varie ed eventuali). Cercherò di scriverlo domani, dato che non ho particolari programmi per la giornata... ed indovinate un po? Pure questo mi mette ansia, perché passare un intero giorno con i miei è una sorta di incubo. Non scordiamoci oltretutto che mia mamma mi ha preannunciato di volermi parlare, frase che mi fa venire voglia di scappare nei boschi ed unirmi ad una famiglia di volpi con cui passare il resto della mia esistenza.
Bene ma non benissimo.
Chiedo perdono se è un po’ lungo. Dato che a quest’ora la maggior parte delle persone normali sono a fare bisboccia (compreso mio fratello, che di anni ne ha cinque meno di me) posterò questa pagina di diario sia adesso che, rebloggata, domani mattina.
Dunque sweet dreams, oppure sweet morning.
Ed ogni volta che ne avrete bisogno, rileggetevi il paragrafo in cui parlo di Felix.
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