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#lavello
b0ringasfuck · 1 year
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«Non sono antifascista come non lo è il 30% degli italiani»
Grandi risultati.
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Brienz Stainless Steel kitchen sink Double Bowl with Drainer Square Corners
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noconcessions · 3 months
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lumyerapp · 1 year
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Transitional Kitchen in Milan With a farmhouse sink, raised-panel cabinets, white cabinets, quartzite countertops, a gray backsplash, stainless steel appliances, and an island, this small transitional galley kitchen is enclosed in terra-cotta tiles.
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twistedwhitesnow · 1 year
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Wüpsies
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copihueart · 2 years
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foto dell’autore
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quandolarte · 2 years
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Lucania Italy Lavello Pz
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manuelbazar369world · 2 months
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sandboy · 9 months
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capita.
«Quel momento che il tuo sogno si spoglia, perde la sua natura onirica, illusoria, magica e diventa, all’improvviso, desiderio. […] E poi quel desiderio continua, cresce, comincia a correre, ingrana e a un certo punto diventa motore, benzina, cilindro da mille milioni di cavalli per un nuovo viaggio interstellare, pronto a seguire quel dannato tuo nuovo meraviglioso desiderio, quel maledetto tuo…
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barrenwomb · 2 months
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vivere da soli vuol dire poter fare la cacca con la porta aperta. e poter lasciare i piatti sporchi nel lavello. e poter camminare con la fessa di fuori per casa. e poter fare la doccia nel bel mezzo della notte. e poter masturbarsi in pieno giorno
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sayitalianolearns · 1 year
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Short multilingual vocabulary about:
ENG - ITA - FRA - ESP - KOR
Kitchen - (la) Cucina - (la) Cuisine - (la) Cocina - 주방
oven - (il) forno - (le) four - (el) horno - 오븐 stove - (i) fornelli - (les) fourneaux - (la) cocina - 요리용 호브 sink - (il) lavello - (l')évier - (el) fregadero - 싱크대 cupboard - (la) credenza - (le) placard - (l')alacena - 찬장 fridge - (il) frigo/frigorifero - (le) réfrigérateur - (el) refrigerador - 냉장고 food storage - (la) dispensa - (le) stockage des aliments - (el) almacenaje de comida - 식품 저장
table - (il) tavolo - (la) table - (la) mesa - 테이블 chair - (la) sedia - (la) chaise/(le) siège - (la) silla - 의자 fork - (la) forchetta - (la) fourchette - (el) tenedor - 포크 knife - (il) coltello - (le) couteau - (el) cuchillo - 칼 cup - (la) tazza - (la) tasse - (la) taza - 컵/잔 (counter for glasses/cups) spoon - (il) cucchiaio - (la) cuillère - (la) cuchara - 숟가락 pot - (la) pentola - (la) marmite - (la) olla - 냄비 tablecloth - (la) tovaglia - (la) nappe - (el) mantel - 식탁보 glass - (il) bicchiere - (le) verre - (el) vaso - 잔 (counter for glasses/cups) bottle - (la) bottiglia - (la) bouteille - (la) botella - 병 (counter for bottles)
floor - (il) pavimento - (le) sol - (el) piso - 바닥 walls - (le) pareti - (les) murs - (las) paredes - 벽들 ceiling - (il) soffitto - (le) plafond - (el) techo - 천장 chandelier - (il) lampadario - (le) lustre - (las) lámparas -샹들리에
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turuin · 4 months
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Sono rimasto a casa per il bimbo che stava male di nuovo con lo streptococco. Sono uscito per comprargli l'antibiotico e una scatola di fermenti lattici per bambini da integrare. Ho comunque fatto riunione col boss per una emergenza lavorativa, e ho passato l'intera giornata a smazzare ticket pur essendo in permesso ad ogni momento libero che ho avuto. Ho cucinato a pranzo, cucinato a cena, non c'è mezzo piatto sporco in cucina e ho ripulito anche il lavello. Ho iniziato un disegno e giocato a minecraft con il piccolo, standogli vicino il più possibile. Poi capite come mi incazzo quando mi sento dare del padre assente o della persona che se ne sbatte della casa e che non c'è mai / non fa mai nulla? Perché la mia incazzatura proprio priva di fondamento non è.
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canesenzafissadimora · 7 months
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"Cara Francesca,
spero che questa mia ti trovi bene.
Non so quando la riceverai. Quando io me ne sarò già andato.
Ho sessantacinque anni, ormai, e ne sono passati esattamente tredici dal nostro primo incontro, quando imboccai il vialetto di casa tua in cerca di indicazioni sulla strada.
Spero con tutto me stesso che questo pacchetto non sconvolga in alcun modo la tua vita. Il fatto è che non sopporto di pensare alle mie macchine fotografiche sullo scaffale riservato all’attrezzatura di seconda mano di un negozio o nelle mani di uno sconosciuto. Saranno in pessime condizioni quando le riceverai, ma non ho nessun altro a cui lasciarle e mi scuso del rischio che forse ti costringerò a correre mandandotele.
Dal 1965 al 1975 ho viaggiato quasi ininterrottamente. Nell’intento di allontanarmi almeno parzialmente dalla tentazione di telefonarti o di venire a cercarti, tentazione che da sveglio in pratica non mi lascia mai, ho accettato tutti gli incarichi oltreoceano che sono riuscito a procurarmi. Ci sono stati momenti, molti momenti, in cui mi sono detto: << All’inferno, vado a Winterset e, costi quel che costi, porto Francesca via con me>>.
Ma non ho dimenticato le tue parole, e rispetto i tuoi sentimenti. Forse avevi ragione, non lo so. So però che uscire dal viale di casa tua, in quella arroventata mattinata di agosto, è stata la prova più ardua che abbia mai affrontato e che mai avrò occasione di affrontare. Dubito, in effetti, che molti uomini ne abbiano vissute di più dure.
Ho lasciato il National Geographic, nel 1975 e da allora mi sono dedicato soprattutto a fotografare ciò che piaceva a me, prendendo il lavoro là dove potevo, servizi locali o regionali che non mi impegnavano mai più di pochi giorni.
Finanziariamente è stata dura, ma tiro avanti.
Come ho sempre fatto.
Buona parte del mio lavoro lo svolgo nella zona di Puget Sound. Mi va bene così. Pare che invecchiando gli uomini si rivolgano sempre più spesso all’acqua.
Ah, sì, adesso ho un cane, un golden retriever.
L’ho chiamato Highway, e lo porto quasi sempre con me, quando siamo in viaggio, se ne sta con la testa fuori dal finestrino, in cerca di posti interessanti da fotografare.
Nel 1972 sono caduto da una rupe nell’Acadia National Park, nel Maine, e mi sono fratturato una caviglia.
Nella caduta ho perso la catena e la medaglia, ma fortunatamente non erano finite lontano. Le ho recuperate e un gioielliere ha provveduto ad aggiustare la catena.
Vivo con il cuore impolverato, Meglio di così non saprei metterla. C’erano state delle donne prima di te, qualcuna, ma nessuna dopo. Non mi sono votato deliberatamente alla castità: è solo che non provo alcun interesse.
Una volta ho avuto modo di osservare il comportamento di un’oca canadese la cui compagna era stata uccisa dai cacciatori. Si uniscono per la vita, sai. Dopo l’episodio, ha continuato ad aggirarsi intorno allo stagno per qualche giorno. L’ultima volta che l’ho vista, nuotava tutta sola tra il riso selvatico, ancora alla ricerca. Immagino che da un punto di vista letterario la mia analogia sia troppo scontata, ma è più o meno così che mi sento anch’io.
Con la fantasia, nelle mattine caliginose o nei pomeriggi in cui il sole riflette sull’acqua a nord-ovest, cerco di immaginare dove sei e che cosa stai facendo.
Niente di complicato…ti vedo in giardino, seduta sulla veranda, in piedi davanti al lavello della cucina. Cose così.
Ricordo tutti. Il tuo profumo e il tuo sapore, che erano come l’estate stessa. La tua pelle contro la mia, e il suono dei tuoi bisbigli mentre ti amavo.
Robert Penn Warren scrisse: << Un mondo che sembra abbandonato da Dio >>. Non male, molto vicino a quello che provo per te certe volte. Ma non posso vivere sempre così. Quando la tensione diventa eccessiva, carico Harry e, in compagnia di Highway, ritorno sulla strada per qualche giorno.
Commiserarmi non mi piace. Non è nella mia natura. E in genere non me la passo poi tanto male.
Al contrario, sono felice di averti almeno incontrata.
Avremmo potuto sfiorarci come due frammenti di polvere cosmica, senza sapere mai nella l’uno dell’altra.
Dio o l’universo o qualunque altro nome si scelga di dare ai grandi sistemi di ordini ed equilibri, non riconosce il tempo terrestre. Per l’universo, quattro giorni non sono diversi da quattro miliardi di anni luce. Per quanto mi riguarda, cerco di tenerlo sempre a mente.
Ma, dopo tutto, sono un uomo.
E tutte le considerazioni filosofiche non bastano a impedirmi di desiderarti, ogni giorno, ogni momento, con la testa piena dello spietato gemito del tempo, del tempo che non potrò mai vivere con te.
Ti amo, di un amore profondo e totale. E così sarà sempre."
L’ultimo cowboy,
Robert.
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“I ponti di Madison County”, R.J.Waller
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apettaa · 6 months
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C'è una pila di piatti nel lavello che continua a crescere da tre giorni senza che nessuno la lavi, vuoi perché lui ha iniziato a lavorare ed è stanco, vuoi che io ho il doppio turno pranzo/cena e ho passato l'ultima pausa a dormire, vuoi che siamo semplicemente pigri. Fatto sta che stamattina mi sono detta di svegliarmi un po' prima in modo da lavare tutto, ma non ho messo una sveglia appositamente perché "tanto mi sveglio da sola prima". Invece mi sono svegliata con la mia sveglia per andare a lavoro, stravolta che non capivo nemmeno dove fossi e l'ho anche posticipata tre volte dovendo poi fare tutto di corsa. Ovviamente i piatti sono ancora lì e dovrò lavarli di corsa a fine turno in modo da potermi poi fare il pranzo
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quandolarte · 5 months
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