Tumgik
#libri giovanili
abatelunare · 2 years
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Pentimenti di lettore
Mi sta venendo voglia di rileggere alcuni miei libri. Perché quando ero ragazzo ne ho saltati dei pezzi. Perso com’ero nei miei pregiudizi giovanili. Ne sono sinceramente pentito. È che quello che non mi interessava allora mi incuriosisce adesso. In letteratura come in altri campi.
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chez-mimich · 2 years
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LO SCORSO ANNO È ANDATA COSÌ…
Secondo il credo di François Truffaut, “Tre film al giorno, tre libri alla settimana, dei dischi di grande musica faranno la mia felicità fino alla fine dei miei giorni”, e come dargli torto? Tenendo conto che però i ritmi di Truffaut sono certamente inarrivabili, ne condivido di certo la filosofia. Quest’anno è andata così, però ho la pessima abitudine di non annotare i dischi che ascolto, ecco un buon proposito per il 2023.
ANNO 2022
"Tullio Pericoli: Frammenti", Palazzo Reale Milano, 02.01.22
“Il Mito di Venezia da Hayez alla Biennale” Castello di Novara, 09.01.22
“Tania Bruguera, la verità anche a scapito del mondo” Pac Milano, 15.01.22
“Ciò che si trova solo in Baudelaire” di Roberto Calasso, 12.01.22
“François Berthoud, Hyperillustrations”, Fondazione Sozzani, 22.01.22
“Annientare” di Miche Houellebecq, 23.01.22
"Ennio" di Giuseppe Tornatore, 02.02.22
“Grand Tour, sogno d’Italia da Venezia a Pompei”, Gallerie d’Italia Milano, 04.02.22
“Irreversible Entanglements”, Spazio Nova, Novara Jazz, 06.02.22
"Il capo perfetto" di Fernando Leo de Aranoa, 19.02.22
"Gabriele Boggio Ferraris Quartet" Taste of jazz, 24.02.22
"Chris Pitsiokos & Mulhouse Ensemble", Spazio Nova, 26.02.22
"Gabriele Boggio Ferraris Quartet". Opificio, 25.02.22
"A-Septic W/Vladimir Tarasov". Spazio Nova, 07.03.22
"Belfast" di Kenneth Branagh, 09.03.22
"Flee" di Jonas Poher Rasmussen, 13.03.22
“Chris Pitsiokos and Mulohouse Ensemble”, spazio Nova, 15.03.22
“Limes: la Russia cambia il mondo”, 20.03.22
Francesco Chiapperini: “On the Bare Rocks and Glaciers”, Taste of Jazz Opificio, 28.03.22
“Barry’s Trio”, spazio Nova, 03.04.22
“I Defunti” di Manu Larcenet e Daniel Casanave, 03.04.22
Gustave Flaubert: "Due racconti giovanili" a cura di Chiara Pasetti
Steve Mc.Queen: "Sunshine State", Pirelli Hangar Bicocca, 10.04.22
"Kris Ruhs: Heroes" Fondazione Sozzani, 16.04.22
"Steve Harries. Octopus" Fondazione Sozzani, 16.04.22
Anicka Yi: "Metaspore" Pirelli Hangar Bicocca, 19.04.22
"Bruce Weber wearing Kris Rhus Jewelry" Fondazione Sozzani, 16.04.22
"Tra due mondi" di Emmanuel Carrère, 16.04.22
"Concerto Passio 2022" Cappella Musicale del Duomo di Novara, 23.04.22
"Finale a sorpresa" di Mariano Cohn e Gastòn Duprat, 24.04.22
Elmgreen & Dragset: "Useless Bodies?", Fondazione Prada, 10.05.22
Haruki Murakami: "Gli assalti alle panetterie", 12.05.22
“Nostalgia” di Mario Martone, 29.05.22
“C’era una volta la DDR” di Anna Funder, 10.05.22
“Jazz Notes” di Giuseppe Cardoni, Opificio Novara Jazz 02.06.22
Daniele Cavallanti: “World of Music” di Daniele Cavallanrti Opificio Novara Jazz 02.06.22
“Stilnòva
Lisen Rylander Löve & Mirko Pedrotti + Biennoise, Nòva, 03.06.22
Lisen Rylander Löve “solo”, Mulino Vecchio di Bellinzago, 04.06.22
“Trio Korr”, Doneda, Grossi, Monico, Mezzomerico, 04.06.22
“Mynd”, Museo civico di Oleggio, 04.06.22
“We3” Barriera Albertina, 07.06.22
“Collocutor”: Church of Sound, Basilica di San Gaudenzio, 07.06.22
Tor Yttredal & Roberto Bonati, Museo Faraggiana, 08.06.22
Banda Filarmonica Oleggio e Roberto Mandarini, Broletto, 08.06.22
Shingai, Broletto, 09.06.22
Simone Alessandrini, “Storytellers” Mura rimane, 10.06.22
“L.U.M.E.” Lisbon Underground Musci Ensemble, Broletto, 10.06.22
Peter Evans “solo”, Basilica di San Gaudenzio 11.06.22
Alberto Braida “solo”, Casa Bossi, 11.06.22
Tom Arthurs & Giovanna Pessi, Giardino Palazzo Natta, 11.06.22
“ACRE” con Ermanno Baron e Peter Evans
Theon Cross, “Soundsystem Setup”, Broletto, 11.06.22
Kit Downes “solo”, Chiesa di San Giovanni Decollato, 12.06.22
“Erios Junior Orchestra”, Broletto, 12.06.22
Bruno Chevillon “solo”, Galleria Giannoni, 12.06.22
“Archipelagos” con Francesca Remigi, Parco dei Bambini, 12.06.22
“She’s Analog” Chiostro della Caninica, 12.06.22
“Orchestre Tout Puissant Marcel Duchamp”, Broletto, 12.06.22
“Artivismo” di Vincenzo Trione, 13.06.22
“Sotto gli occhi dell’Agnello” di Roberto Calasso, 20.06.22
“Album D’Annunzio” a cura di Annamaria Andreoli, 30.6.22
“Paris s’il vous plaît” di Eleonora Marangoni, 08.07.22
“Il costume femminile” di Georges Vigarello, 13.07.22
“Zero Gravity” di Woody Allen, 16.07.22
“La figlia unica” di Abraham B. Yehoshua, 19.07.22
“Non date a Cesare quel che è di Dio” di Claudio Balzaretti, 01.08.22
“Di notte, davanti alla parete con l’ombra degli alberi” di Peter Handke, 10.08.22
“Chris Ware” Centre Pompidou, 20.08.22
“Tatiana Trouvé, le grand atlas de la désorientation” Centre Pompidou 20.08.22
“Le reste est ombre: Pedro Costa, Rui Chafes, Paulo Nozolino” Centre Pompidou, 20.08.22
“Shirely Jaffesi, un américaine à Paris”. Centre Pompidou, 20.08.22
“Simon Hantaï: l’exposition du Centanaire”, Fondation Vuitton, 21.08.22
“La Couleurs en fugue”, Fondation Vuitton, 21.08.22
“Un seconde d’etérnité” Bourse de Commerce Paris, 21.08.22
“Allemagne/Anée 1920/Auguste Sander”, Centre Pompidou, 22.08.22
“Mirdidingkinghati Sally Gabory” Fondation Cartier Paris, 23.08.22
“Jean Painlevé: les pieds dans l’eau”, Jeu de Paume Paris, 23.08.22
“Les mondes Surrealiste de Elsa Schiaparelli” Musée des Arts Decoratifs Paris, 24.08.22
"Maison Dior", Parigi, 25.08.22
"Non date a Cesare quel che è di Dio" di Claudio Balzaretti, 31.08.22
"I miei giorni alla libreria Morisaki" di Satoshi Yagisawa, 05.09.22
"Il signore delle formiche" di Gianni Amelio, 11.09.22
"Un occidente prigioniero" di Milano Kundera, 20.09.22
"Chris Ware: la bande dessinée réinventée", 22.09.22
"Maigret" di Patrice Leconte, 23.09.22
"Remix the Cinema" Nu Arts and Community, 28.09.22
"Arsenal Ensmble: Nosferatu" Nu Arts and Community, 28.09.22
Gli instabili vaganti: "Lokdown Memory", Broletto Arts and Community, 29.09.22
"Elisabetta Consonni: Il secondo paradosso di Zenone", 29.09.22
"Sofia Donato, piano solo" Giardino Faraggiana Nu Arts and Community, 30.09.22
"Dove è più profondo"" Chiesa di Sant'Agostino, Nu Arts and Communite, 30.09.22
Ghenadie Rodani fisarmonica solo, canonica, Nu Arts and Community, 01.10.22
"As I was moving ahead occasionally I saw brief glimpses of beauty" di Jonas Mekas, Nu Arts and Community, 02.10.22
Joan Thiele, Nova, Arts and Community, 01.10.22
"Omar Soulyman" Nu Arts and community, 28.09.22
Ivan Ronda, organo. Festival di musica sacra. Basilica di San Gaudenzio, 09.10.22
"Unknown Unknows" Triennale di Milano, 15.10.22
"Il corridoio rosso" AA.VV., Catalogo mostra Triennale di Milano, 17.10.22
"Unknown Unknows" catalogo mostra Triennale di Milano, 20.10.22
"L'occasione fa il ladro" di Gioacchino Rossini, Teatro Coccia, 29.10.22
"La stranezza" di Roberto Andò, 30.10.22
"Il crogiolo" di Arthur Miller, regia di Filippo Dini, Teatro Strehler, 4.11.22
"Swinging Stravinsky" di Biagio Bagini, 7.11.22
"Ardenza" di Daniela de felice, 9.11.22
Anna Bassy, Nova, Nj Weekender Fall Editions, 12.11.22
Andrea Passenger, dj set, Nj Weekender Fall Editions, 12.11.22
Rosa Brunelo (e Tamara Osborne Collocato" Nòva Nj Weekender Fall Editions, 12.11.22
Dayakoda in solo, Nçva, Nj Weekender Fall Editions, 12.11.22
Jeff Parker solo, Nçva Nj Weekender Fall Editions, 13.11.22
Nicola Conte, Dj Set, Nçva, Nj Weekender Fall Editions, 13.11.22
Kahlil 'El Zara Quartet, Nova, Nj Weekender Fall Editions, 13.11.22
"Eros e Thanatos" Ilia Kim, piano. Conservatorio Cantelli-Amici della Musica, 14.11.22
"Tutta un'esistenza" Ivana Francisci, piano e Susanna Rigacci soprano, Conservatorio Cantelli-Amici della Musica, 22.11.22
"Lo stato delle cose" di Chiara Alessi", 23.11.22
“Recycling Beauty”, Fondazione Prada Milano, 03.12.22
Il fotografo Léon Herschritt, 09.12.22
“La Russia di Putin” di Anna Politkovskaja, 11.12.22
“Le otto montagne” di Felix Van Groeningen e Charlotte Vandermeersch, 26.12.22
“Bosch, un altro Rinascimento”, Palazzo Reale Milano, 30.12.22
“The Fabelmans” di Steven Spielberg, 31.12.22
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lamilanomagazine · 5 months
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Trento: servizio civile provinciale, iniziano tre nuovi progetti
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Trento: servizio civile provinciale, iniziano tre nuovi progetti I giovani che cercano un’esperienza creativa e un modo per avvicinarsi al mondo del lavoro hanno tempo fino a fine mese per aderire a uno dei tre progetti di Servizio civile universale provinciale (Scup) proposti dall’ufficio Politiche giovanili e dal Servizio biblioteca e archivio storico. I tre progetti partiranno il primo giugno e dureranno dodici mesi. I ragazzi selezionati svolgeranno le loro attività per circa 30 ore a settimana e riceveranno un compenso mensile pari a 600 euro, oltreché un buono pasto dal valore di 7 euro. Il Servizio biblioteca propone Holden in biblioteca e Io, loro e i libri, due progetti che inseriranno i giovani in un team impegnato nella promozione della biblioteca come spazio da vivere, piazza di cultura. Le attività si svolgeranno soprattutto in biblioteca, ma anche nelle scuole e negli spazi giovanili. Queste attività comprendono in particolare lettura ad alta voce, creazione di percorsi di lettura, gestione di gruppi di lettura per giovani, progettazione di iniziative promozionali e sperimentazione tramite radio, web e social media. Gli interessati hanno tempo fino alle ore 12 di lunedì 29 aprile per candidarsi. C’è poi Social Media Team – settima edizione, il progetto organizzato dall’ufficio Politiche giovanili per promuovere le iniziative del Comune attraverso social media e siti web. È un’occasione per coltivare l’interesse per la grafica, la fotografia, la scrittura creativa, il videomaking e la creazione di podcast, dando un importante contributo con la propria creatività. Anche in questo caso, c’è tempo fino alle ore 12 di lunedì 29 aprile per inviare la candidatura. Tutte le informazioni sui progetti e su come candidarsi possono essere trovate all’interno del sito.... #notizie #news #breakingnews #cronaca #politica #eventi #sport #moda Read the full article
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postcinemaorg · 1 year
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L'Associazione Post-Cinema è lieta di invitarvi a un evento speciale:
CINE OKTOBER FEST 2023
la Terza Edizione del festival cinematografico autunnale organizzato a Siracusa. Dal 6 al 31 Ottobre presso:
- Urban Center Siracusa / Via Nino Bixio 1
- Biblios Cafè Ortigia / Via del Consiglio Reginale 11
in collaborazione con
- Comune di Siracusa
- Assessorato alle Politiche Giovanili di Siracusa
- Urban Center Siracusa
- Siracusa Città Educativa
- Piccolo Hotel B&B Casa Mia
- Biblios Cafè Ortigia
- Contemporanea Open Space
- V.A.N. Verso Altre Narrazioni
- Il Cerchio Centro Studi Arti e Scienze
- Cartamarea Associazione Culturale
- La Biblioteca di Nemo
- L'Isola dei Cani
- Iperborea
- Casa del Libro Mascali
- Zaratan Libri Fotografia Musica
- Diana La Libreria
- LL Films
- LCCS
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PER INFO:
www.postcinema.org
+39 376 1677785
+39 333 1580392
+39 333 4989109
www.biblioscafe.it
+39 389 1666993
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ufficiosinistri · 1 year
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Giovanni Tarantino - "Calciopop"
Si parte da un punto ben definito, e cioè da un altro libro: "La tribù del calcio", di Desmond Morris. Da qui nasce tutto, dalla sua pubblicazione in poi, finalmente, vengono delimitati gli ambiti culturali del calcio moderno. "CalcioPop" deve moltissimo a quest'opera del 1981, scritta da uno dei più famosi etologi di sempre, capace, pioneristicamente, di identificare questo sport come fenomeno di massa, fuori e dentro il campo di gioco. Per ogni lettera dell'alfabeto, l’autore, il giornalista palermitano Giovanni Tarantino trova diversi collegamenti. In ambito sportivo, ovviamente, ma anche in quello culturale, sociale e politico. La ricetta è semplice, ma soprattutto efficace. Dagli eventi più importanti, che hanno caratterizzato il calcio sin dalla sua nascita, grazie a "CalcioPop", ci facciamo trascinare vorticosamente da curiosità ed aneddoti meno conosciuti. Lo scopo è evidente: Tarantino ci comunica che, inesorabilmente, il pallone sia un'esperienza quotidiana, intrisa di tutto ciò che è "pop", ossia "popolare" nel senso più vero del termine.
Se Camus tifava Racing Parigi, allora Sartre, maggiormente legato alla capitale, parteggiava per il Paris Saint Germain. E chi sapeva di quella volta di Paolo Conte al Moccagatta di Alessandria, per assistere a uno dei derby del famoso "Quadrilatero del Pallone”, tra i grigi padroni di casa e quelli della Pro Vercelli?
Il calcio è radicato nel nostro immaginario da sempre. Dai fumetti di Andy Capp al profilo di Corto Maltese in bella vista su numerosi striscioni della penisola, dalle citazioni cinematografiche alle sezioni ultras il cui nome si ispira ai gruppi giovanili raccontati nelle pellicole di Kubrick e Walter Hill, Tarantino riesce ad eludere l'aura di scontato romanticismo che potrebbe intridere il modo di raccontare questi fatti, riportandoci ad un ragionamento che parte dagli albori del gioco e del tifo calcistici.
L'urlo di Morales al gol di Maradona ripreso dal Gotan Project, l'evoluzione dei protagonisti del cartone animato "Holly e Benji", la vicenda del cosiddetto "mockumentary" riguardante il Mondiale che si sarebbe disputato in Patagonia nel 1942, in pieno conflitto bellico, al quale, per la prima volta, nessuna delle due nazioni ospitanti (Cile e Argentina) avrebbe preso parte, e che avrebbe visto vincitrice una rappresentativa Mapuche ai danni di una molto più attrezzata Germania.
Il calcio è cultura, ma soprattutto è ovunque. Nelle metafore guerresche che assimilano la difesa milanista di Sacchi alla Linea Maginot, ma anche in Silvio Orlando, operaio meridionale tifoso del Torino e trasferito per lavoro in Piemonte in "Preferisco il rumore del Mare" di Mimmo Calopresti.
L’ultima parte del volume, infine, è dedicata al movimento ultras, su cui effettua una precisa e puntuale indagine storica, che forse sembra non avere molto a che fare con il titolo e la prima parte del volume, ma che a ben vedere, riesce a spiegare mode, vicissitudini e simbologie di questo fenomeno come raramente ho visto fare in altri libri o dibattiti.
Grazie a “Calciopop”, quindi, riusciamo a capire come le rappresentazioni grottesche di Neri Parenti in “Fratelli d’Italia” e la ribellione di Fantozzi al cineforum aziendale, non siano tanto differenti dalle conclusioni sociologiche di Raoul Vaneigem o dagli articoli romanzati di Gianni Brera, quando si tratta di raccontare la cultura che, da sempre, dà linfa vitale a questo perpetuo fenomeno storico.
Adorno di illustrazioni, fotografie e disegni esplicativi, "Calciopop" è una solida base di partenza per tutti coloro che, partendo da un'iniziale infarinatura, desiderano sviluppare tematiche più precise nell'universo calcistico. Irrazionalità ed estro sono destinate per natura a sfociare in sport, e quale attività se non il pallone può essere causa, ma anche effetto, dei nostri più normali comportamenti quotidiani?
"Proprio al medioevo risalirebbero le radici della passione popolare per lo sport anche secondo lo storico e antropologo olandese Johan Huizinga, autore di "Homo Ludens": lo sport come reazione spontanea a un modello di modernità che cercava di emarginare.
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il fattore ludico ed estetico della vita sociale. << Né il liberalismo, né il socialismo offrirono allo sport terreno favorevole. La sopravvalutazione del fattore economico nella società e nello spirito umano era in un certo senso il frutto naturale del razionalismo e dell'utilitarismo, i quali avevano ucciso il mistero.
Gli ideali di lavoro, di educazione e di democrazia lasciavano a malapena posto all'eterno principio del gioco.>> E allora il calcio riappare come la riemersione di tutta l'energia vitale rimossa dalla società produttivistica ed ecco motivati i riferimenti ai modelli antichi e medievali."
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personal-reporter · 1 year
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Mare di Libri 2023 a Rimini
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Mare di Libri, il Festival dei Ragazzi che leggono, torna nel centro storico di Rimini dal  16 al 18 giugno, con partecipanti, volontari e ospiti da tutta Italia e dall’estero.  I giovani saranno come sempre i protagonisti della manifestazione, giunta alla sua sedicesima edizione e con circa 40 appuntamenti, divisi in 30 eventi a cui si aggiungono 11 laboratori e discussioni aperte intergenerazionali su temi contemporanei, dialoghi tra generi e generazioni, tra ragazzi e ragazze e gli autori e le autrici che interverranno in questa edizione. Il format classico è l'incontro con l'autore, e in molti casi l'intervista è affidata a giovani lettori e lettrici di gruppi di lettura provenienti da tutta Italia, con nomi come Manlio Castagna, Davide Morosinotto, Pierdomenico Baccalario, Igor De Amicis, Antonio Ferrara, Cecilia Randall, ma non mancheranno gli ospiti stranieri, che saranno Anne Fine, Guus Kuijer e Dark Visser. Tra le novità c'è quella relativa al Premio Mare di Libri, che giunto alla decima  edizione, per la prima volta si apre alla categoria della Graphic Novel. Saranno tre gli eventi durante i quali si rifletterà su grandi temi della contemporaneità con il format 1 parola 2 generazioni, dove la parità  sarà al centro di un incontro con Vera Gheno e Giulia Blasi; attorno a scuola dialogheranno Enrico Galliano e Gaja Cenciarellii; su lavoro interverranno i Maura Gancitano e Andrea Colamedici (Tlon). Il format dei generi narrativi tratterà di fantasy, criminalità, narrazioni giovanili e riscritture mitologiche e ogni appuntamento si svilupperà come una conversazione a due voci tra due autori e il pubblico. Quest'anno gli anniversari da celebrare saranno tre, venerdì 16 giugno lo spettacolo Cammelli a Barbiana racconterà la figura di Don Milani, sabato sera sarà la volta di Alessia Canducci e Alfonso Cuccurullo che interverranno su Italo Calvino e domenica sera chiuderà il festival una serata dedicata al mondo Disney, con letture di Nadia Terranova, Giusi Marchetta e la conduzione di Manlio Castagna al Teatro Galli. Sono tanti i laboratori in questa edizione, dove si esplorerà la mindfulness con Elisa Castiglioni, la poesia con Antonio Ferrara e Marianna Cappelli e si parlerà di ambiente con Andrea Vico, e di fumetti con Gud, il fumettista che ha curato l'immagine del poster del festival di quest'anno. Non mancheranno gli speed-date con gli editor, con protagonisti i professionisti di diverse case editrici che hanno il compito di raccontare i libri pubblicati in pochissimi minuti, cercando di incuriosire i lettori. Read the full article
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carmenvicinanza · 2 years
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Lidia Ravera
https://www.unadonnalgiorno.it/lidia-ravera/
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La vecchiaia può essere un’opportunità? La vecchiaia è una parte della vita, dipende da te che sia un’opportunità e non un tempo vuoto. Come vincere la paura di invecchiare? Lottando contro gli stereotipi che avvelenano una fase della vita piena di fascino e di libertà.
Lidia Ravera è una scrittrice, giornalista e sceneggiatrice nata a Torino, il 6 febbraio 1951.
È l’autrice del romanzo Porci con le ali scritto a quattro mani con Marco Lombardo Radice nel 1976, che ha venduto due milioni e mezzo di copie. Considerato il libro-manifesto di una generazione, nonostante fosse stato censurato e ritirato dalla vendita è sopravvissuto circolando in edizioni clandestine e poi re-immesso in commercio, un longseller che continua a essere letto dopo quasi cinquant’anni.
Nel frattempo ha scritto altri 32 libri, tra cui Le seduzioni dell’inverno, finalista al Premio Strega 2008 e Piangi pure che ha vinto il Premio Nazionale Letterario Pisa 2013.
Ha collaborato a numerose sceneggiature per il cinema e per serie televisive della RAI e scrive per Il Fatto Quotidiano e Donna Moderna.
Dal 2013 al 2018 è stata Assessora alla Cultura e Politiche giovanili nella Regione Lazio.
La sua ultima opera, del 2023, è il saggio dal titolo Age Pride, un inno alla terza età o terzo tempo, come ama chiamare questa fase della vita che definisce piena di fascino e libertà.
Terzo tempo è anche il nome della collana di libri che dirige, dedicata all’amore delle persone ‘non più giovani’ pubblicata da HarperCollins e Harmony.
Occorreva intervenire sull’immaginario collettivo e raccontare storie con protagonisti d’età diversa, per legittimare chi attraversa questa fase della vita a viversi storie d’amore senza sentirsi ridicola, falsa. Sono storie dal romanticismo di tipo realistico. Si ride molto, ci si identifica, ci si rispecchia.
Nonostante i cambiamenti del corpo e il fatto che c’è più passato e meno futuro, il suo è un invito affinché le donne siano soggetti e non oggetti di desiderio.
Gli over 60 rappresentano un terzo della popolazione italiana. Un terzo. Siamo quelli da cui la società dovrebbe ripartire. Noi che non abbiamo alcun modello da imitare, che quel modello lo dobbiamo inventare. Continuiamo a crescere di numero. E non solo di numero. Siamo una forza. E siamo un problema politico. In tante e tanti, infatti, vivono in condizioni di estrema povertà o infelici perché si sentono discriminati e stigmatizzati.
Lidia Ravera auspica un futuro in cui sarà istituito un Ministero delle Politiche senili.
Sogno un universale maschile e uno femminile, equipollenti, di uguale peso nella diversità. Voglio una donna femminista che arrivi al governo sospinta delle altre donne che lei ha capito e consolato, a partire da se stessa. Che non si faccia chiamare ‘il presidente’”.
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"Insieme": parte il format di Still I Rise per le scuole italiane
Il format educativo di Still I Rise destinato alle scuole italiane è ai nastri di partenza: dopo l’annuncio avvenuto negli scorsi mesi, il programma “Insieme” è ora disponibile gratuitamente in modalità virtuale e asincrona. Cos'è Still I Rise? Still I Rise è un’organizzazione internazionale indipendente nata per assicurare istruzione, protezione e dignità a minori profughi e vulnerabili. Crediamo nel potere trasformativo dell’educazione e portiamo istruzione a bambini e bambine i cui diritti sono stati negati per troppo tempo. Oltre ai centri educativi, l'organizzazione apre anche Scuole Internazionali di altissima qualità negli angoli del mondo divenuti crocevia delle maggiori rotte migratorie. Le Scuole Internazionali offrono istruzione di alto livello ai minori profughi e vulnerabili tramite un diploma internazionale riconosciuto tra i più forti al mondo. Intervista a Rachele Pizzi, Coordinatrice del progetto scuole Eccoci arrivati al momento dell'intervista. Andremo a scoprire il progetto "Insieme" tramite le parole di Rachele Pizzi, Coordinatrice del progetto scuole: Cos'è il progetto "Insieme"? “Insieme” è un viaggio interattivo per avvicinarsi a temi importanti, come la migrazione, l’accoglienza, il lavoro minorile e il diritto all’istruzione: il percorso è pensato per scuole di ogni ordine e grado, università, istituti di formazione e associazioni giovanili in lingua italiana.  Come si articola il progetto? Il programma è caratterizzato da una forte versatilità: ogni educatore può modulare il percorso scegliendo le fasi più adatte alla propria classe, ai temi che si vogliono approfondire e al tempo che si decide di dedicare. La prima fase del format prevede due momenti:  - Informare, dedicato agli educatori, offre una panoramica sull’approccio educativo e didattico utilizzato dagli insegnanti di Still I Rise nelle scuole in Kenya, Repubblica Democratica del Congo, Grecia e Nord Ovest della Siria.  - Sensibilizzare, da condividere con gli allievi, si focalizza sulla nascita di Still I Rise, i suoi obiettivi e l’importanza del Diritto all'Istruzione. La seconda fase si snoda invece in tre proposte:  - Lettura prevede un approfondimento sui libri di Nicolò Govoni, con la possibilità di partecipare a un incontro nazionale con l’autore che si svolgerà online entro l'anno scolastico 2022/23; - Fotografia espone la classe allo studio della mostra fotografica Through Our Eyes - Attraverso i Nostri Occhi, offrendo delle attività pratiche; - Cittadinanza sviluppa e arricchisce il percorso didattico curriculare di Cittadinanza & Costituzione del MIUR, attivando un viaggio che partirà dall’agenda 2030 delle Nazioni Unite e avrà come destinazione il Diritto all’educazione, caposaldo della missione di Still I Rise. Alla fine di tutti i percorsi, il gruppo di allievi e allieve riceverà un Certificato Still I Rise di Costruttori & Costruttrici del Cambiamento. Qual è l'obiettivo del progetto? Con “Insieme” entreremo nelle classi italiane per far conoscere le nostre scuole, con l’obiettivo di stimolare idee e riflessioni. Agli educatori racconteremo del nostro metodo educativo e pedagogico, mentre ai nostri allievi offriremo la parte attiva di questo progetto: iniziative, eventi, attività pratiche e di sensibilizzazione, affinché non siano semplici osservatori, ma parti attive di un cambiamento. Abbiamo scelto di utilizzare un linguaggio child-friendly, in grado di rispettare il processo evolutivo di una popolazione di allievi molto vasta, che va dagli 8 ai 18 anni Quali sono le vostre sensazioni? Con questo nuovo progetto educativo, Still I Rise intende rimarcare il suo ruolo di catalizzatore di cambiamento all’interno del contesto educativo italiano. Attraverso “Insieme”, ci impegniamo a stimolare il pensiero critico e le coscienze degli studenti italiani e a sviluppare la loro sensibilità ed empatia affinché i valori di accoglienza e inclusione diventino parte attiva del loro vivere quotidiano Read the full article
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donaruz · 3 years
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Guarda "Francesco Guccini - Stagioni (Tributo a Ernesto ''Che'' Guevara)" su YouTube
youtube
Quanto tempo è passato da quel giorno d'autunno
di un ottobre avanzato, con il cielo già bruno;
tra sessioni d'esami, giorni persi in pigrizia,
giovanili ciarpami, arrivò la notizia.
Ci prese come un pugno, ci gelò di sconforto
sapere a brutto grugno: "Che" Guevara era morto.
In quel giorno d'ottobre, in terra boliviana,
era tradito e perso Ernesto "Che" Guevara.
Si offuscarono i libri, si rabbuiò la stanza,
perché con lui era morta la nostra speranza.
Erano gli anni fatati di miti cantati e di contestazioni.
Erano i giorni passati a discutere e a tessere le belle illusioni.
"Che" Guevara era morto
ma ognuno lo credeva
che con noi il suo pensiero
nel mondo rimaneva.
Passarono stagioni, ma continuammo ancora
a mangiare illusioni e verità a ogni ora.
Anni di ogni scoperta, anni senza rimpianti:
"forza compagni all'erta, si deve andare avanti".
E avanti andammo sempre, con le nostre bandiere,
intonandole tutte quelle nostre chimere.
In un giorno d'ottobre, in terra boliviana
con cento colpi è morto Ernesto "Che" Guevara.
Il terzo mondo piange, ognuno adesso sa
che "Che" Guevara è morto, mai più ritornerà.
Ma qualche cosa cambiava, finirono i giorni di quelle emozioni
e rialzaron la testa i nemici di sempre contro le ribellioni.
"Che" Guevara era morto
e ognuno lo capiva
che un eroe si perdeva,
che qualcosa finiva.
E qualcosa negli anni terminò per davvero,
cozzando contro gli inganni del vivere giornaliero.
I compagni di un giorno o partiti o venduti,
sembra si giri attorno a pochi sopravvissuti.
Proprio per questo ora io vorrei ascoltare
una voce che ancora incominci a cantare:
In un giorno d'ottobre, in terra boliviana,
con cento colpi è morto Ernesto "Che" Guevara.
Il terzo mondo piange, ognuno adesso sa
che "Che" Guevara è morto, forse non tornerà.
Ma voi reazionari tremate, non sono finite le rivoluzioni
e voi a decine che usate parole diverse, le stesse prigioni;
da qualche parte un giorno,
dove non si saprà,
dove non l'aspettate,
il "Che" ritornerà!
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gregor-samsung · 3 years
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“ Per l’universo femminile, il passaggio alla consapevolezza di dover lottare contro il fascismo, l’avvio verso lo «scatto ulteriore», attraverso le riflessioni critiche che maturano lentamente per un accumulo di esperienze, fino all’opzione militare d’impugnare le armi, non è automatico né scontato. Eppure in quell’autunno del ’43 non c’è molta scelta: la Resistenza o la si fa o non la si fa, non si danno altre soluzioni. Ma «fare il salto» è un momento complicato attraversato da ansie, da tormenti interiori, da drammi vissuti giorno dopo giorno, tra incertezze e dubbi; è proprio questa drammatica dimensione vissuta da un’intera generazione di giovani a ricordarci che se la storia della Resistenza italiana si è legittimata soprattutto da un punto di vista politico, essa è stata in primo luogo un fenomeno militare fatto anche di errori e inesperienze, ma che certamente non era scontato. «Fino a 18 anni mi è sembrato che studiare, andare qualche volta al cinema e leggere i libri che allora circolavano fosse tutto quello che potevo fare», ha scritto Wilma Angelini: «In me non si era ancora sviluppato alcun senso critico per la vita che stavo vivendo, accettavo tutto. Fu un tormento, ma ancora non sapevo trovare una via di uscita da ciò che avevo considerato importante fino ad allora». In questa battaglia, che si conduce giorno dopo giorno, anzitutto con se stessi; nei percorsi di questa «guerra dentro» che si accende di entusiasmi giovanili ma che può anche impantanarsi tra affanni, inquietudini e paure, non c’è spazio per la dimensione epica o retorica degli eventi, per il culto dei martiri nazionali, che invece la narrazione e l’uso politico della Resistenza tenderanno a rinchiudere nel topos narrativo dell’unità celebrativa del «secondo Risorgimento» nazionale; nell’idea, cioè, di una guerra combattuta e vinta quasi esclusivamente per cacciare dal sacro suolo dell’Italia il «tedesco invasore». «S’alternavano in me momenti di gioia a momenti di abbattimento e di sgomento come nel caso del suicidio di Renzo Reggiani, il quale si buttò dal pianerottolo dell’Accademia per paura di parlare»; in questa sintetica espressione sta il senso del travaglio interiore vissuto da Cesarina Davoli nel corso della sua attività di resistenza nel Modenese. Ma poi quelle giornate sono anche scandite, per lei come per molte migliaia di ragazzi, dalla dimensione giovanile di un’esperienza fatta soprattutto di antiretorica perché frutto di una partecipazione che è rischio, azione ma anche incoscienza. Cosí, quando «il 1° maggio 1944, in occasione della Festa del lavoro», un compagno di fabbrica le offre un «garofano rosso», è proprio la dimensione di una lotta pervasa anche dall’incoscienza a irrompere sulla scena. «Lo appuntai sul manubrio della bicicletta e tutta gongolante, perché consapevole del significato arrivai all’ufficio». Sono anche queste le azioni che fanno la «decisione ardita», come la definisce in quei giorni la comunista Rita Montagnana, che induce la soggettività femminile a uscire definitivamente dalla dimensione privata del vivere per abbracciare l’utopia del cambiamento. Ma se la guerra partigiana è stata capace di legittimarsi come una scelta di natura politica, perché è proprio dalla stagione del ’43-45 che scaturiscono la democrazia costituzionale e la Repubblica, ciò lo si deve al fatto che a priori vi sono stati giovani uomini e donne capaci di farsi carico del dolore, del peso e della responsabilità d’impugnare le armi. Non a caso quel biennio è stato descritto a posteriori come una fase irripetibile ed esaltante della propria esistenza, spesso raccontato col rammarico di chi solo per un breve momento ha potuto farne parte. «Il periodo piú bello della mia vita che mi ha fatto maturare piú di ogni altra cosa […]. Ma non per quello che io ho dato alla Resistenza; per quello che la Resistenza ha dato a me». Con queste parole, non prive di malinconia e rimpianto, Antonella Laghi, staffetta dell’VIII brigata Garibaldi di Bologna, ha ricordato la sua esperienza di partigiana. Le donne sentono che è «giunto il loro particolare momento cioè il momento della liberazione da quelli che erano stati per secoli i vincoli, i legami che le tenevano in condizione d’inferiorità» [La donna per la rinascita e la solidarietà popolare (dal I al II Congresso dell’UDI)]. È questa una rivoluzione dal sapore totale, palingenetica, che spiega come l’accesso alla militanza antifascista non sia connesso in maniera automatica, immediata, fors’anche un po’ retorica, con la dimensione di un impegno politico-ideologico che ha come presupposto un mutamento generale e definitivo del vecchio mondo fascista e della vecchia società italiana degli anni di regime. Liberare il paese dalla «barbarie teutonica» è solo il punto di partenza per la realizzazione di una società piú equa, e per l’avvio di un processo di democratizzazione dove l’impegno di tutte costituisce realmente la base su cui saldare l’orizzonte borghese tradizionale dei diritti civili – consegnato dall’esperienza politica dell’Europa ottocentesca – a una dimensione di giustizia sociale. «La lotta partigiana – ha scritto Maria Tassani – era dura ma anche piena di soddisfazioni. Per undici mesi abbiamo dato il nostro meglio per aiutare i fratelli e i compagni perché ciò non si faceva solo per salvarli ma anche per una causa giusta che sia quella di rinnovare l’Italia, per dare fine alla guerra e per creare un domani migliore per tutti». “
Michela Ponzani, Guerra alle donne. Partigiane, vittime di stupro, «amanti del nemico» (1940-45), Einaudi (collana ET Storia); prima edizione: 2012. [Libro elettronico]
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tarditardi · 4 years
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Credere nel futuro, Cortina lo dimostra col suo charme di sempre!
Una conferenza stampa tra Fashion e Sport: dal weekend dell'Immacolata ai Mondiali di sci alpino Cortina 2021.
Si è svolta il 26 novembre la conferenza stampa dedicata alla decima edizione del Cortina Fashion Weekend, l'appuntamento più glamour delle Dolomiti che ogni anno, durante il ponte dell'Immacolata, segna l'inizio della stagione invernale. Per questo 2020, così complesso a causa dell'emergenza sanitaria, l'evento ha dovuto fare un vero e proprio "cambio d'abito", trasformandosi in una manifestazione prettamente digital, che "avrà luogo" soprattutto sui Social! Alla conferenza sono intervenuti tutti i protagonisti di questa particolare edizione: il Direttivo di Cortina For Us, Associazione promotrice dell'evento, il Sindaco di Cortina, Gianpietro Ghedina, l'Assessore istruzione e politiche giovanili, Paola Coletti e l'Amministratore Delegato di Fondazione Cortina 2021, Valerio Giacobbi. Tutti uniti nell'indicare il Fashion Weekend di quest'anno come un forte segno di coraggio e fiducia nel futuro. Un'occasione per dimostrare la coesione tra le diverse parti sociali, pronte a sostenere il territorio con tutti gli strumenti a disposizione.
"Cortina è viva" ha dichiarato il Sindaco di Cortina Gianpietro Ghedina "Oggi abbiamo presentato il Cortina Fashion Weekend, che da dieci anni inaugura la stagione invernale della Regina delle Dolomiti: un chiaro segnale di come si possa costruire insieme, anche quando si è costretti a navigare nella tempesta. Ma non solo. Domani, infatti, Una Montagna di Libri presenterà la sua XXIII edizione, il 12 dicembre si terrà la Snowboard World Cup in Faloria, quindi sarà il momento dei Mondiali di Sci Alpino e ancora molte altre iniziative, sempre con obiettivi molto chiari e con il massimo rispetto per le persone e la loro sicurezza. Ringrazio tutti coloro i quali hanno lavorato: si è fatto squadra e questo è il miglior spirito per affrontare ogni sfida".  
"Cortina è pronta a ospitare i prossimi Campionati del mondo di sci – ha commentato Valerio Giacobbi, Amministratore delegato di Fondazione Cortina 2021 – e l'appuntamento del Cortina Fashion Weekend, pur in formato nuovo rispetto al passato e in osservanza dei protocolli di sicurezza anti-Covid, segnerà idealmente lo start di questo "ultimo miglio" verso i Mondiali. Un messaggio di fiducia, quello del Cortina Fashion Weekend, che si sposa perfettamente con la volontà di Fondazione Cortina 2021 di realizzare un grande evento sportivo che sia capace di indicare al territorio e a tutto il Paese una direzione per superare la crisi contingente, dimostrando al mondo le grandi capacità del nostro Paese e riscoprendo l'orgoglio di essere italiani".
"La Conferenza di questa mattina ha visto in collegamento quasi 50 persone, tra giornalisti, soci di Cortina For Us e autorità. Posso affermare che sia stato già un primo successo data la situazione. Come ho affermato, sono state escluse dal nostro programma tutte le occasioni che avrebbero potuto generare assembramento e la proposta finale rispetta e sostiene ogni direttiva presente nell'ultimo DPCM. Saremo intransigenti davanti a occasioni "a rischio", prendendone fermamente le distanze. Il risvolto benefico dato all'evento (il supporto alla Onlus Insieme si può ndr.) ci ha convinti a portare avanti il progetto anche a queste condizioni. La voglia di aiutare in modo concreto oggi è tanta."
Franco Sovilla, Presidente Cortina For Us
www.cortinaforus.it Facebook_Instagram: cortinaforus
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michelangelob · 4 years
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Ho il piacere di comunicarvi che oggi 4 luglio, alle ore 10, riaprirà al pubblico Casa Buonarroti a Firenze dopo l'emergenza causata dal maledettissimo covid-19. Se vi trovate a Firenze non perdete l'occasione di visitare questo museo che conserva le mie due prime opere giovanili arrivate fino ai vostro giorni e il nucleo più corposo dei miei disegni. Nell'ultimo post appena pubblicato sul blog vi racconto un po' di cose su questo museo imperdibile e sulla sua storia, proponendovi anche i migliori libri sul mercato che vi raccontano alcune sue caratteristiche. Link in bio . . https://ift.tt/3gtfo3J . . #michelangelobuonarrotietornato #michelangelo #artblogger #storytelling #casbuonarroti #firenze #reopening #open #inartwetrust #lifestyle #bellezza #madeinitaly #rinascimento #inartwetrust #bellezza #artblogger #storytelling #travelblogger #visitmuseum — view on Instagram https://ift.tt/3f3zPnq
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lamilanomagazine · 6 months
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Viaggio della Memoria, 26 ragazzi di Latina ad Auschwitz per non dimenticare l'olocausto
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Viaggio della Memoria, 26 ragazzi di Latina ad Auschwitz per non dimenticare l'olocausto. Ventisei ragazzi degli istituti comprensivi "Frezzotti-Corradini", "Emma Castelnuovo", "Alessandro Volta",  "Giovanni Cena" e "Vito Fabiano" hanno visitato oggi Birkenau, il campo di sterminio del complesso di Auschwitz. Con loro cinque docenti e una delegazione del Comune di Latina, composta dall'assessore alle Politiche giovanili Andrea Chiarato e dai consiglieri Giuseppe Coriddi, Claudio Di Matteo, Serena Baccini e Simona Mulé. Uscire dai libri di storia e raggiungere i luoghi del dolore è un'esperienza che più delle altre centra l'obiettivo della conoscenza e della consapevolezza delle immani tragedie del passato, ha sottolineato nei giorni scorsi il sindaco Matilde Celentano, in occasione di un incontro con gli studenti di ritorno dal Viaggio del Ricordo a Basovizza. Ed è per questa ragione che l'amministrazione comunale ha disposto un contributo per entrambi i viaggi, al fine di favorire la partecipazione dei ragazzi delle scuole medie.... #notizie #news #breakingnews #cronaca #politica #eventi #sport #moda Read the full article
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abatelunare · 5 years
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Lacune giovanili
Ogni tanto cerco le serie animate che non ho visto oppure ho visto solo in parte. Il che mi espone al rischio di rimanere deluso. Da ragazzino avevo poche pretese. E mi sembrava bellissimo anche ciò che non lo era. Poi avevo una fame tale di animazione da guardarmi qualunque cosa fosse composta di disegni. Ora sono più selettivo. Come con i libri. E le persone.
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vulgariumfragmenta · 4 years
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“Settembre, andiamo ...” La nostalgia di fine estate è sulle parole di d’Annunzio. Dopo la mia visita a Pescara e il tour dannunziano che ho seguito, costeggiando il “verde Adriatico”, vi lascio due libri, uno nuovo e uno antico. 1️⃣ La shopping bag della #dannunzioweek conclusasi da poco a Pescara per celebrare i 100 anni della Carta del Carnaro. Foto: @marziomaria 2️⃣Il catalogo della mostra “D’Annunzio intimo e segreto, il sogno dell’esteta”, tutt’ora in corso alla @museocasadannunziopescara e fino al 1 novembre 2020. Trovate la mia recensione sul blog, link in bio 👆🏻 3️⃣”Le novelle della Pescara”, i racconti giovanili che d’Annunzio ambienta nella sua terra d’origine. . . . #gabrieledannunzio #settembreandiamo #casanatalegabrieledannunzio #lenovelledellapescara #dannunziotour #dannunziointimoesegreto #libridaleggere #libriconsigliati #bookstagram #booklover #bookstagrammer #bookblogger #rocailleblog (presso Pescara, Italy) https://www.instagram.com/p/CE7ByRjIT8o/?igshid=t4azh4ipmejp
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corallorosso · 5 years
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La sindaca di destra di Ciampino affida ad un fascista negazionista la Giornata del Ricordo La sindaca è di Fratelli d’Italia e non ha mai nascosto le sue nostalgie per Mussolini. E come tanti altri esponenti del partito della Meloni non perde l’occasione per andare contro la Resistenza o strizzare l’occhio ai fascisti e al fascismo. ''Trovo inaccettabile l'arroganza e la perseveranza del comune di Ciampino che, anche di fronte allo sdegno e all'indignazione manifestata ad ogni livello, persevera nella scelta, scriteriata, di affidare la commemorazione della Giornata del Ricordo a Pietro Cappellari, scrittore revisionista che ha definito la Liberazione un 'falso mito'; un nostalgico del fascismo vicino a quelle forze di estrema destra che non si riconoscono nei valori della nostra Costituzione''. 
Lo ha detto Eleonora Mattia (Pd), presidente della IX Commissione istruzione, politiche giovanili e diritto allo studio della Regione Lazio. "Si tratta - precisa Mattia - di un becero tentativo, da parte della Giunta sostenuta da Lega, Fratelli d'Italia e Forza Italia, di utilizzare la storia a fini propagandistici in un momento storico in cui, oggi più che mai, la costruzione della memoria appare l'unico baluardo contro i dilaganti episodi di discriminazione e razzismo. Le foibe e la deportazione delle comunità giuliano-dalmate sono una tragedia nazionale di cui dobbiamo tenere viva la memoria, con la massima serietà storiografica. La commemorazione - conclude - non può, e non deve, essere contaminata in alcun modo dalla presenza di un personaggio che, come abbiamo visto in altre occasioni, tende a trasformare la memoria comune in propaganda faziosa''. Pietro Cappellari, autore di una serie di libri in cui ha tra l'altro definito un "falso mito" la Liberazione ed esaltato i repubblichini, l'organizzazione del premio "Nettunia", il nome dato alla città dal fascismo, un'esposizione libraria e il servizio di guida per i visitatori, patrocinando pure una guida scritta dallo stesso sullo sbarco.
 Un ruolo che ha portato lo storico revisionista anche a pubblicare su Facebook dei post-choc, come quello con una sua foto davanti a un carro armato durante la rievocazione storica a Nettuno, scrivendo: "Finalmente i camerati germanici sono venuti a liberarci". globalist
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