Tumgik
#magia del vento
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Mio adorato vento da quanto tempo non ti scrivevo
Era da tanto che non percepivo né la tua incredibile potenza né la tua leggera melodia
Ora ti sento e mi rendi più viva
Senza te caro vento mi perdo nei meandri più oscuri della mia anima
Sei tu vento che metti in ordine con le tue folate e brezze pensieri ed emozioni
Sono te e tu sei me
Sono la tua essenza, tu sei il mio Elemento
Ti sento scorrere nelle vene
E lo sento, eccome se lo sento, come desideri possedermi
Allora cosa stai aspettando? Prendimi sono tua
Sono la tua Guardiana
La tua custode
L'essere umano che hai scelto
E sarò sempre onorata di poter comunicare con te in un modo tutto nostro mio amatissimo vento
Niente ci separerà
Niente spezzerà il nostro legame così speciale
Niente, nemmeno la mia missione
Nemmeno smettere di essere ciò che sono
Tu resterai sempre la mia forza e nulla mi potrà togliere quel sorriso sincero che mi spunta sul volto ogni volta che sento la tua dolce carezza
Per sempre tua Vittoria Belli
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ilpianistasultetto · 8 months
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Per fare un ragù decente occorre tempo e passione, aggiungere gli ingredienti giusti, tentare di ottenere un sapore unico, una magia nel piatto. Mia madre sapeva il tempo che ci voleva per fare un ragù spettacolare, di quelli che si attaccavano al palato e ne sentivi il sapore per mezza giornata. Quanto tempo..
Lo stesso accadeva per fare un maglione o una sciarpa di lana, di quelle per avvolgere il calore e scacciare il fiato dell'inverno.
Il consumismo di massa ha abbassato di molto la pretesa al meglio. Oggi abbiamo fretta, dobbiamo correre, andare veloci, e se una riflessione bussa al cervello, ti sembra tempo perso. Oggi ci sono i padroni del tempo, o meglio, del nostro tempo. Lo tolgono a noi per averne in scorta sui conti correnti, questo è il tempo che a loro serve, rendendoci schiavi di passioni inutili, e poi, ci accorgiamo di non avere più tempo per noi e si rimpiange quello gettato al vento. Quanto tempo sprecato a rincorrere cose inutili, l'effimero che diventa l'essenziale e quando siamo di fronte a qualcosa di unico, un tramonto, un cielo stellato, un caffè consumato in buona compagnia o, semplicemente, scrivere, dipingere, suonare, parlare, ecco che noi stessi diventiamo un'opera d'arte, come una sciarpa di lana fatto a mano. @ilpianistasultetto
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lunamagicablu · 6 months
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Cercate la saggezza nei libri, in manoscritti rari e poemi criptici se volete, ma cercatela anche nelle semplici pietre, nelle fragili erbe e nel verso degli uccelli selvatici. Ascoltate il sussurro del vento ed il ruggito dell’acqua se volete scoprire la magia, perché è lì che sono nascosti gli antichi segreti. Scott Cunningham ************************ Seek wisdom in books, in rare manuscripts and cryptic poems if you will, but seek it also in simple stones, in fragile grasses and in the calls of wild birds. Listen to the whisper of the wind and the roar of the water if you want to discover the magic, because that is where the ancient secrets are hidden. Scott Cunningham 
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sciatu · 3 months
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Devi far sedere la tua anima e farla concentrare sulla Vigna per più di trenta secondi, il tempo che ti ruba un Reel inutile su i cosiddetti “Social”. Questo perché la tua anima ha bisogno di far sedimentare quello che i sensi le fanno percepire. È un esercizio che certi monaci o esseri spirituali chiamano “meditazione” ma che è semplicemente dare valore al tuo tempo. Ecco, ad esempio, la Vigna, se tu la guardi semplicemente è un filare continuo e ripetuto di piante della vite. Questa constatazione però non è degna di te che sei, o dovresti essere, un essere vivente, un’anima pensante in un corpo recettivo. Usa gli occhi. Vedi l’azzurro del mare ed il crepuscolo che si avvicina, il cielo perdere forza e dare alle foglie delle viti un colore intenso ed intimo non quello splendente e forte che hanno durante il giorno. Vedi le nuvole, li ad occidente, arrossare ed illuminarsi sempre più intensamente, coperte dall’ondeggiare delle chiome ad ombrello degli antichi pini. Sono gli attimi che portano i ricordi ed in cui la memoria distilla il giorno preparando attori e sceneggiature per i prossimi sogni. Ora ascoltiamo il mondo. Il vento, instancabile maratoneta, sale dal mare o scende precipitoso verso di esso, facendo frusciare le foglie e portandoti la discussione paesana che le Ciaule hanno nel cielo, chiamandosi e rispondendosi fin quando il grido infinito di un Cacciavento, non le zittisce e le porta a nascondersi su rami o sui fili della luce. Aspettano composti che il rapace torni verso l’alto monte, tra gli aerei abissi da dove domina il mondo. Senti le voci della spiaggia, il vociare dei bambini, il metallico e ritmico correre di un treno, il suono della corriera, lo scoppiettio dei motorini. Il suono è parte dell’uomo, per questo le viti in silenzio, ascoltano curiose, scrivendo nei loro acini, le canzoni della gioia per quando sarà festa o per quando vi saranno dolori da combattere. La Vigna vive di santa eternità e prova ne è l’amore che dona agli uomini. Ora i profumi. Profumo di resina dei pini, intenso, liberatorio, quasi una medicina miracolosa. L’odore del vento, odore umido del mare, odore secco del monte, fatto di cardi arsi e di ulivi eterni. Odori caldi d’estate ed odori secchi e taglienti d’inverno che la vigna percepisce e di cui nutre i suoi grappoli, custodendo il sapore della terra nel loro sangue e trasformandolo con il sole in zucchero ed ebrezza perché la Vigna è la magia della natura, il cantastorie delle stagioni. I suoi filari si allungano a vivere nel sole, le sue radici raccolgono l’anima della terra. Per questo la Vigna è come una donna che dona ebrezza, che ci rivela la bellezza e l’essenza della natura: il mutare, il divenire, l’essere. Perché la vigna è una bambina a cui devi dare attenzione, cura, la protezione di un padre, l’amore di una madre. Ogni giorno chiede la tua presenza, ogni notte sogna le tue carezze. Il tuo passo tra quelle zolle grosse e secche, è quello che aveva tuo padre, e tutti padri che ci sono stati prima di lui. Sono i passi del tempo, che va e torna, che viene a potare, ad aggiustare tralci e pali, a raccogliere per creare. Ecco, ora puoi andare a rincorrere Reel e relazionarti con le frasi di un bambino non più lunghe di uno sguardo. Non ti ho fatto perdere tempo, ti mostrato quello che la tua anima non sa dirti.
You have to make your soul sit and focus on the Vineyard for more than thirty seconds, the time that a useless Reel on so-called "Social Media" steals from you. This is because your soul needs to settle what its senses perceive. It is an exercise that certain monks or spiritual beings call "meditation" but which is simply giving value to your time. Here, for example, is the Vineyard, if you look at it simply it is a continuous and repeated row of vine plants. However, this observation is not worthy of you who are, or should be, a living being, a thinking soul in a receptive body. Use your eyes. You see the blue of the sea and the approaching twilight, the sky lose strength and give the leaves of the vines an intense and intimate color, not the bright and strong one they have during the day. You see the clouds, there in the west, reddening and lighting up more and more intensely, covered by the swaying umbrella-shaped crowns of the ancient pine trees. They are the moments that bring memories and in which memory distills the day, preparing actors and scripts for future dreams. Now let's listen to the world. The wind, a tireless marathon runner, rises from the sea or descends hastily towards it, rustling the leaves and bringing you the village discussion that the Ciaule have in the sky, calling and answering each other until the infinite cry of a Cacciavento silences them and brings them to hide on branches or on electricity wires. They wait calmly for the bird of prey to return to the high mountains, among the airy abysses from where it dominates the world. You hear the voices of the beach, the shouting of children, the metallic and rhythmic running of a train, the sound of the bus, the crackling of motorbikes. Sound is part of man, for this reason the vines listen curiously in silence, writing in their grapes the songs of joy for when there will be a celebration or for when there will be pain to fight. The Vineyard lives in holy eternity and proof of this is the love that it gives to men. Now the perfumes. Scent of pine resin, intense, liberating, almost a miracle medicine. The smell of the wind, the humid smell of the sea, the dry smell of the mountain, made of burnt thistles and eternal olive trees. Warm smells in summer and dry, sharp smells in winter that the vineyard perceives and nourishes its bunches of, keeping the flavor of the earth in their blood and transforming it with the sun into sugar and exhilaration because the Vineyard is the magic of nature , the storyteller of the seasons. Its rows stretch out to live in the sun, its roots collect the soul of the earth. For this reason the Vineyard is like a woman who gives exhilaration, who reveals to us the beauty and essence of nature: changing, becoming, being. Because the vineyard is a little girl to whom you must give attention, care, the protection of a father, the love of a mother. Every day she asks for your presence, every night she dreams of your caresses. Your step among those large, dry clods is the one your father had, and all the fathers who were there before him. They are the steps of time, which comes and goes, which comes to prune, to adjust branches and poles, to collect to create. Here, now you can go chasing Reel and relate to a child's sentences no longer than a glance. I didn't waste your time, I showed you what your soul can't tell you.
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klimt7 · 3 months
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L'amor che move il sole e l'altre stelle
[ Dante, Paradiso XXIII, v.145 ]
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Perchè dietro questa ragazza
[ Angelina Mango ]
c'è una grande STORIA
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Sanremo 2007
LAURA VALENTE & PINO MANGO
I genitori di Angelina partecipano all'edizione di Sanremo 2007 e cantano il brano "Chissà se nevica"
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Anno 2014, 8 dicembre
Pino Mango durante il concerto a Policoro ( Matera) viene colto da malore e muore.
Poche settimane prima aveva confidato alla moglie Laura: "Cosa c’è di più bello che morire mentre fai musica davanti alla gente, e cioè mentre fai la cosa che ami di più in assoluto ?"
Anno 2019
La moglie di Mango, Laura Valente, ex cantante ed ex voce dei Matia Bazar, rilascia alcune interviste in occasione della pubblicazione del cofanetto con un volume contenente diversi scritti di Pino Mango, e il disco che rende omaggio alla sua intera carriera musicale.
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L'intervista alla madre, Laura Valente [2019]
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Anno 2024
Angelina Mango dopo aver partecipato alla edizione 2022 di "Amici", partecipa al Festival 2024 e trionfa con pieno merito sbaragliando avversari molto più noti e affermati di lei (Annalisa, Loredana Bertè, Mahmood, Emma, Fiorella Mannoia).
Nella serata di venerdì 9 febbraio con una esecuzione da brividi, che ha commosso tante persone sia in tv che nel Teatro Ariston di Sanremo, Angelina tributa un omaggio molto particolare, al padre Pino, eseguendo il suo brano "Rondine", in una versione del tutto inedita e con un nuovo arrangiamento curato da lei stessa e dal fratello maggiore Filippo (1995).
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Ecco, davanti ad una famiglia così, davanti ad un rapporto di questo tipo, davanti a una Storia del genere, le parole, tutte le parole possibili si diradano, rimpiccioliscono e infine scompaiono.
Resta solo un silenzio di ammirazione e commozione.
In ciò che ci è dato scorgere, io stesso, lo ammetto, fatico a trovare le parole.
Solo l'ascolto e il silenzio hanno senso.
Davanti a certi "miracoli'", ci si sente smarriti e disarmati. La commozione sommerge ogni cosa.
Una emozione che mi fa vedere la "magia" che sa trasformare le vite delle persone. Che può illuminarle!
E poi c'è la gratitudine per questa grande emozione che arriva a mostrarci, la trama di luce che attraversa ogni tempo e ogni spazio.
Le altre riflessioni e considerazioni, fatele Voi.
Io mi tengo stretta, questa emozione.
Pino Mango soltanto pochi anni fa cantava un brano: "L'amore è invisibile"...
Io per una volta, sento di doverlo smentire.
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Se siamo attenti, se impariamo a leggere e decodificare la realtà esterna, lo vediamo e lo sentiamo perfettamente, che l'Amore è l'energia, che innerva l'intero Universo.
Pino Mango, Laura, Filippo e Angelina stessa, ci tolgono ogni dubbio e incertezza al riguardo.
No. L'amore non è invisibile.
Lo possiamo annusare, fiutare nel vento e nel tempo, dentro le persone, in tutte le epoche.
Come un profumo di buono e di pulito, come un tepore di primavera, un sapore unico.
La magia che brilla negli occhi di chi è stato toccato da questo prodigio, arriva ovunque. È qualcosa di potente. Arriva a contagiarci e a cambiare, il nostro stesso modo di guardare il mondo.
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fallimentiquotidiani · 10 months
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Mi siedo qui, sono stanco
La vita, l'universo, tutto quanto
Sulla sponda del fiume prego il vostro dio
Che il prossimo cadavere che passa non sia il mio
Ammiro improbabili prove di volo
Paracadute difettosi, fiori rossi al suolo
È la vita che va, è la vita che va, è la morte che viene
Ma è un tenore di morte, un lusso che non mi appartiene
In fondo alla notte, la fine del viaggio
Una vita al di là del male e del peggio
E canto nanana nanana nanana nana
Nanana nana, per farmi coraggio
E ripenso alle due o tre cose che mi fanno stare meglio
Morirti fra le labbra e un sorriso al risveglio
È la vita che va, è la vita che va, è una piccola morte che viene
Esercizi di stile che scorrono nelle vene
E chissà quando guarirà questo cuore anoressico
Condannato per l'eternità a girare in tondo, in tondo, in tondo, in tondo
Che risposte ci suggerirà questo vento dislessico
Che porta con sé solo nuvole, nuvole, nuvole senza Messico
Nel lento e inesorabile precipitare degli eventi
Quale magia fa sì che ancora si canti
Volare oh, volare oh, e che poi ci si perda
Nel blu dipinto di merda
Ammiro gli inutili segni di croce
Di chi aspetta la guerra per morire in pace
È la vita che va, è la vita che va, è la morte che viene
È la consolazione del morire insieme
E riciclo parole, riciclo pensieri, riciclo la mia faccia
Riciclo un'immagine di te fra le mie braccia e canto
Nanana nanana nanana nana
Nanana nana sotto la doccia
E ripenso alle due o tre cose che mi fanno davvero
Annegarti negli occhi, rubarti il respiro
È la vita che va, è la vita che va, è un'altra piccola morte che viene
Esercizi di stile dentro le vene
E chissà quando guarirà questo cuore anoressico
Condannato per l'eternità a girare in tondo, in tondo, in tondo, in tondo
Che risposte ci suggerirà questo vento dislessico
Che porta con sé solo nuvole, nuvole, nuvole senza Messico
E chissà quando guarirà questo cuore anoressico
Condannato per l'eternità a girare in tondo, in tondo, in tondo, in tondo
Che risposte ci suggerirà questo vento dislessico
Che porta con sé solo nuvole, nuvole, nuvole senza Messico
E che voglia di piangere ho
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mucillo · 4 months
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"Mi abbandonai a quell'incantesimo fino a quando la brezza dell'alba lambì i vetri della finestra e i miei occhi affaticati si posarono sull'ultima pagina. Solo allora mi sdraiai sul letto, il libro appoggiato sul petto, e ascoltai i suoni della città addormentata posarsi sui tetti screziati di porpora. Il sonno e la stanchezza bussavano alla porta, ma io resistetti. Non volevo abbandonare la magia di quella storia né, per il momento, dire addio ai suoi protagonisti. Un giorno sentii dire a un cliente della libreria che poche cose impressionano un lettore quanto il primo libro capace di toccargli il cuore. L'eco di parole che crediamo dimenticate ci accompagna per tutta la vita ed erige nella nostra memoria un palazzo al quale, non importa quanti altri libri leggeremo, quante cose apprenderemo o dimenticheremo prima o poi faremo ritorno.”
Carlos Ruiz Zafón (L'ombra del vento)
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catsloverword · 4 months
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Neve al Sole
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...
Amo, la tua follia
Io amo
Farmi portare dal mare come una danza
Amo
La mia e la tua magia
Io amo
Sentirti ancora
Sentirti ancora mia
Perché, io senza di te
Sono neve al sole
Sono neve al sole
Oh signore, quante cose si fanno ancora per amore
Oh signore, fa' che io ritrovi lei
...
Io senza di te
Sono neve al sole
Sono neve al sole
Perché, io senza di te
Mi lascio cadere
Mi lascio cadere
Oh signore, quante cose si fanno ancora per amore
Oh signore, fa' che io ritrovi lei
Perché è colpa del vento
Che soffia sull'anima
E quest'anima che ha bisogno d'amore
E l'amore che fa della terra un cielo
E questa vita che ti fa sentire
Come un gelato all'equatore
Come un gelato all'equatore
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gocciaemozione · 1 year
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C'è sempre una carezza che ti rimane lì tra le dita. Te la porta via il vento, in un giorno qualunque, in un giorno in cui basta un semplice soffio e, per magia, quella carezza ritrova il suo senso... Dobbiamo imparare a vivere come fa il mare. Sa ricevere, senza trattenere. Sa accogliere tutto, senza rifiutare nulla. Sa donare, senza pretendere... La vita è un viaggio in divenire che bisogna continuamente rivedere e rivalutare. Ci sono momenti che ci appaiono come i semafori rossi, spetta a noi capire come trasformarli in verdi...Vale sempre la pena combattere per ciò che ci appassiona... Certe risposte te le dà la vita, ma prima dovremmo cominciare a riformulare le domande con la consapevolezza del cuore...
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Sei elemento aria
Sei magia del vento
Non importa quanto faccia freddo
Nel momento in cui senti il vento avvolgerti il freddo scompare e tutto si ferma per un istante
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donaruz · 1 month
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ECCO ALCUNE CURIOSITÀ SUL DENTE DI LEONE"Il dente di leone è l'unico fiore che rappresenta i 3 corpi celesti del sole, della luna e delle stelle. ☀️ 🟡 ⭐️ Il fiore giallo assomiglia al sole, la palla del soffione assomiglia alla luna e i semi dispersi assomigliano alle stelle."
• "Il fiore del dente di leone si apre per salutare il mattino e si chiude la sera per andare a dormire. 😴"
• "Ogni parte del dente di leone è utile: radice, foglie e fiore. Può essere usato come cibo, medicina e tintura per colorare."
• "Fino al 1800, le persone eliminavano l'erba dai loro prati per fare spazio al dente di leone e ad altre erbe utili, come la malva e la camomilla."
• "Il nome dente di leone deriva dalla parola francese 'dent de lion', che significa 'dente di leone', riferendosi alle foglie con denti grossi. 🦁"
• "I denti di leone hanno una delle stagioni fiorite più lunghe tra tutte le piante."
• "I semi del dente di leone vengono spesso trasportati via dal vento e viaggiano come piccoli paracaduti. Spesso i semi vengono trasportati fino a 5 miglia dalla loro origine!"
• "Animali come uccelli, insetti e farfalle consumano il nettare o i semi del dente di leone. 🐦 🐛 🦋 🐝"
• "I fiori del dente di leone non hanno bisogno di essere impollinati per formare i semi."
• "Il dente di leone può essere utilizzato nella produzione di vino e birra tramite la sua radice. La radice del dente di leone può essere usata come sostituto del caffè. 🍷 🍺"
• "I denti di leone hanno una lunga storia. Erano ben conosciuti dagli antichi egizi, greci e romani e sono stati usati nella medicina tradizionale cinese per oltre mille anni."
• "Il dente di leone è usato nella medicina popolare per trattare infezioni e disturbi del fegato. Il tè fatto di dente di leone agisce come diuretico."
• "Se falci il dente di leone, per farti dispetto crescono steli più corti."
• "I denti di leone sono molto probabilmente le piante di maggior successo che esistono, padroni della sopravvivenza in tutto il mondo. 💪"
(Testo sistemato da Monya )
Crediti al suo autore
🌿 Pietre: Bosco e Magia
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gai2024 · 3 months
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Um Verão Inesquecível
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A beleza da estação mais quente do ano é incomparável, e aquele verão... ah, aquele verão foi definitivamente inesquecível. Tudo começou com a expectativa de meses encerrando, malas preparadas e sonhos a serem realizados sob o céu azul imaculado e o sol que refletia o brilho dourado nos corações dos aventureiros.
A viagem iniciou-se com um caleidoscópio de paisagens que passavam pela janela do velho carro que, apesar de seus ruídos e caprichos mecânicos, era a cápsula do tempo que nos transportava para um universo paralelo onde as preocupações cotidianas simplesmente não existiam. As músicas que tocavam eram a trilha sonora de um filme de verão, onde cada melodiosa canção trazia consigo a promessa de momentos eternos.
O destino? Uma pequena e acolhedora vila litorânea, cujas praias eram franjas de pura magia banhadas pelo oceano. Cada grão de areia, cada concha na orla, cada onda quebrava com delicada força na praia era um convite ao recomeço, à inspiração do novo. Era como se o tempo ali tivesse seu próprio ritmo, um tipo de cadência pacata que embalava a alma.
E foi lá, na suavidade de tardes lânguidas e noites estreladas, que as amizades se fortaleceram. As risadas compartilhadas sob a sombra dos coqueiros, os jogos e desafios improvisados que apenas o desapego das rotinas permite, os sabores tropicais que casavam perfeitamente com a brisa marinha... Tudo contribuía para construir a tapeçaria de experiências que viríamos a chamar de "o melhor verão de nossas vidas".
O amor também deu o ar da graça, de uma forma tão natural quanto um pôr do sol que tinge o céu de uma paleta impossivelmente vibrante. Amores de verão são feitos de um material diferente, tecidos com a luz dourada do sol e a liberdade do vento que não conhece fronteiras. E embora nem todos durem além da estação, o seu sabor é revivido a cada onda que beija a praia em um eterno retorno.
Houve também os momentos de introspecção: as caminhadas solitárias pela praia ao amanhecer, quando o sol ensaia seus primeiros acordes no horizonte e a brisa ainda carrega o frescor da noite que se despede. Naqueles instantes, conversas silenciosas com o próprio eu eram possíveis e o mar se tornava o melhor ouvinte de confidências e sonhos.
À medida que agosto se despedia, a nostalgia já começava a lançar sua sombra, mas era uma sombra suave, porque cada memória já estava gravada em cores vivas, pronta para ser acessada quando o frio de outras estações soprasse através das folhas caídas dos dias futuros.
O verão inesquecível nos ensinou a viver, a amar, a ser livre. Mostrou que a felicidade é feita de momentos e que a beleza da vida muitas vezes está na simplicidade: um mergulho no mar, um sorriso compartilhado, o calor do sol na pele.
Quando as malas foram novamente feitas e o velho carro nos levou de volta ao lar, soubemos que algo em nós havia mudado. Estávamos carregados não apenas de souvenirs, mas de uma vivência que nos transformara. E, assim, cada verão subsequentemente carregaria um pouco daquela magia, uma chama perene que nos aqueceria com sua lembrança de dias de um verão absolutamente inesquecível.
Siga no Instagram: @mylife.usa2024
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lunamagicablu · 1 year
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O voi le fate, voi le potenze Siete per gli uomini temibili presenze Regine dell'aria e del vento, Sovrane della terra e del firmamento, Nell'aria vi librate Sull'erba vi sdraiate Sull'acque vi adagiate Volate nei luoghi più lontani del mondo Dai mari, ai deserti, agli abissi senza fondo Là dove non esiste alcun suono umano E dove ogni appello risulta vano Andate nelle fauci del vento più amaro Lasciate la pace in ciò che ci è caro Uscite dai corpi e dalle menti Perdetevi tra nubi, tra turbini e venti Rendete agli uomini la loro salute E una spada di fuoco vi rimandi da dove siete venute. liberamente tratta da"Iniziazione alla magia delle Fate", Edizioni Rebis Viareggio. ************************** Or you make them, you the powers You are fearful presences for men Queens of air and wind, Sovereign of the earth and of the firmament, In the air you hover On the grass you lie down On the waters you lie down Fly to the farthest places in the world From the seas, to the deserts, to the bottomless abysses Where there is no human sound And where every appeal is in vain Go into the maw of the bitterest wind Leave peace in what is dear to us Get out of bodies and minds Get lost among clouds, between whirlwinds and winds Give men back their health And a sword of fire will send you back where you came from. freely taken from "Initiation to the magic of the Fairies", Edizioni Rebis Viareggio.
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ma-pi-ma · 1 year
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I GATTI CI SFOTTONO
I gatti lo sapevano benissimo. I gatti sapevano già tutto. I gatti cercano di addestrarci da 13.000 anni di convivenza per questo momento. I gatti cercano di insegnarci a stare in equilibrio su ciò che si muove e si rinnova da prima degli antichi egizi.
I gatti lo sapevano, che una volta venuti al sodo ce la saremmo fatta sotto. Nonostante i millenni di preparativi. I millenni di santa pazienza a scortarci nel mondo della magia e delle energie sottili. I gatti sapevano già tutto. Continuano a scuotere la testa di nascosto, dall’alto della loro Perfezione e delle loro percezioni celesti, davanti a questo essere così goffo, così rudimentale, così incapace e infantile, definito "umano". Trattengono le risate - a fatica - da migliaia di anni.
I gatti, che conoscono la Morte e le infinite Rinascite, ce la mettono tutta per istruirci, ma noi abbiamo le teste più dure del granito e i cuori asfittici o calcificati. Loro fanno fatica a immaginarsi come si possa essere così – così duri e così ridicoli – e nei loro simposi segreti ci compatiscono di brutto. Lo fanno sotto il nostro naso, ché tanto noi – nonostante tutto – non siamo ancora in grado di cogliere certi segni. Ma su questo pianeta è stato loro assegnato il compito di scortarci e di allevarci verso la Luce, attraverso le Tenebre, di cui loro peraltro sono Maestri. Così, sospirano e portano pazienza ancora un altro benedetto anno.
Altroché santi. Altroché guru. Altroché cultura e filosofia. Nessuno li batte in esoterismo e ingegneria. Nessuno li batte in quanto ad autoguarigione. Nessuno può sfidarli nell’arte dell’equilibrio tra tutte le cose – Vita e Morte incluse. Sole e Luna. Estate e Inverno. Buio e Luce. Sonno pacifico e giocoso Terremoto. Saggezza e burloneria. Eleganza e poi il farsi giullari.
I gatti sono i mutaforme celesti che, sul vento di una promessa fatta a Dio, fanno di tutto per insegnarci ad attraversare soglie, a sostare impavidi sugli abissi, a danzare sui bivi. Ma noi siamo duri di comprendonio, molto duri.
I gatti sapevano già tutto di questo periodo storico e ora fanno gli straordinari nel cercare di attutirci la caduta, di ricordarci le lezioni impartite nei millenni e di mostrarci come si vola senza avere le ali.
Saltano sulla scrivania nel pieno di una conferenza impegnata. Distraggono il politico, il giornalista e il guru allo stesso modo durante i loro discorsi seriosi. Si fanno gioco del nostro impegno cerebrale, nella nostra comicissima codardia quando ci mettiamo la maschera di quelli sicuri di sé, per poi scappare al primo brivido della terra o al primo battito d’ali. Sanno che siamo degli esseri ipocriti e cagasotto.
Diciamoci la verità, i gatti sarebbero da venerare. Qualcuno, non a caso, lo faceva. Ma siccome non arriviamo neanche al chilo (cioè, non arriviamo neanche a capire questo), e il loro sforzo immane è a molti di noi del tutto sconosciuto e invisibile, resistono per le promesse fatte a Dio. Ma, e soprattutto di recente, appena possono, ci sfottono. Fatevene una ragione.
Sonia Serravalli
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iviaggisulcomo · 1 year
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Izzi era arrivata al punto di chiedersi come credere nella domenica se non credeva nemmeno più al suo vero nome (Izzi aveva sostituito Elisabetta da quando sua madre fin da piccolissima la chiamava così). La domenica - diceva la nonna davanti a lunghe tavolate in legno cosparse di farina - è il giorno ideale per curare le occhiaie e il cuore infranto: ma per la seconda cosa non basta un impacco tiepido di camomilla romana e petali di rosa da mettere sugli occhi. Ci vuole una magia del tempo.
Izzi non aveva mai ricevuto in dono la ricetta definitiva per curare il cuore infranto; ma negli anni aveva accumulato piccole intuizioni che restavano nascoste in profondità e poi venivano su, puntualmente, ogni domenica: quella che più di tutti amava era passeggiare per i sentieri boscosi dietro casa che si intrecciavano come il simbolo dell'infinito e sbucavano in prossimità del mare. Lì aveva imparato a non trattenere più il suo caro mucchietto di sabbia nel pugno saldo ma a lasciarla scorrere attraverso il foro aperto prima dal mignolo, e poi dall'anulare, e poi dal medio.
Una scia continua si adagiava lungo la strada, forse era quella la magia del tempo di cui parlava la nonna: osservare le cose scorrere, passare dalla presa salda della nostra mano a disperdersi nel vento di un freddo pomeriggio di maggio. La magia del tempo per curare il nostro cuore infranto.
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vefa321 · 2 years
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"Niente sassolini nelle scarpe..."
Sono nella mezza età che delle mezze lune storte, delle mezze verità, delle via di mezza non ne vuole più sapere.
Ogni tanto comincio a concedermi il lusso di non essere perfetta, di non fare sempre la cosa giusta, di dire sempre quello che penso, di non piacere a tutti.
Di essere, a difetto di sembrare, l'immagine non il riflesso, il tempo vissuto e segnato a vista.
Mi sono svegliata dopo le solite poche ore, quelle raccolte all'alba come una ladra di stelle appena trafugate dalla notte.
Il viso stropicciato, il letto disfatto, la notte sfatta, l'alba fatata.
La magia, la mente non vanno in vacanza, mentre mi sorprende il silenzio ancora una volta, mentre i pensieri fanno un gran baccano per vedere il sole sorgere e risorgere.
Il cielo si fa rosato, striato e pennellato di grigio fumo che la notte ha abbandonato al primo raggio di sole
Nel tempo di un temporale che non arriva,
nell'arco temporale di un arcobaleno senza troppa luce.
L'aria è così densa da piangersi addosso.
Ogni respiro è un sorso di cielo,
Ogni sguardo, un tuffo nel mare del mattino.
Ogni attimo un fiore che sboccia, una farfalla che libra, un tempo che non ritornerà...
Lascia stare le nuvole sono sempre di passaggio,
dimentica i temporali sanno di avere vita breve,
prendi il vento,
cogli la luce,
afferra il tempo e spendilo tutto come un salvadanaio che la vita ha messo da parte per te.
Vivi senza contare i tuoi averi ed avrai vissuto per davvero.
L'uomo nasce nudo e si veste di oggi,
Un buongiorno si indossa sempre meglio con il sorriso.
J.D
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