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#manfredo massironi
marcogiovenale · 1 year
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tornabuoni art (paris): la nuova concezione artistica 1960
tornabuoni art (paris): la nuova concezione artistica 1960
PDF dei materiali Tornabuoni Art Paris is delighted to be presenting, from the 12th of January, La nuova concezione artistica 1960 (A new artistic conception 1960) as its first appointment of 2023. This show looks into a 1960 exhibition which brought together for the first time a group of artists whose production was particularly emblematic of the changes which distinguished Italian art after the…
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garadinervi · 1 year
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Vitalità del negativo nell'arte italiana 1960/70, Texts by Achille Bonito Oliva, Giulio Carlo Argan, Alberto Boatto, Maurizio Calvesi, Gillo Dorfles, Filiberto Menna, and Cesare Vivaldi, Centro Di Edizioni, Firenze, 1970 [Exhibition: Palazzo delle Esposizioni, Roma, November, 1970 – January, 1971] [L'Arengario Studio Bibliografico, Gussago (BS)]. Feat. Vincenzo Agnetti, Carlo Alfano, Getulio Alviani, Franco Angeli, Giovanni Anselmo, Alberto Biasi, Alighiero Boetti, Agostino Bonalumi, Davide Boriani, Enrico Castellani, Mario Ceroli, Gianni Colombo, Gabriele De Vecchi, Luciano Fabro, Tano Festa, Giosetta Fioroni, Jannis Kounellis, Francesco Lo Savio, Renato Mambor, Piero Manzoni, Gino Marotta, Manfredo Massironi, Eliseo Mattiacci, Fabio Mauri, Mario Merz, Maurizio Mochetti, Giulio Paolini, Pino Pascali, Vettor Pisani, Michelangelo Pistoletto, Domenico Rotella, Paolo Scheggi, Mario Schifano, Cesare Tacchi, Giuseppe Uncini, Gilberto Zorio
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pancrippi · 9 months
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Era il 18 marzo 1961 ed il fantomatico panettiere Giovanni Zorzon,  esponeva a Padova “forme commestibili” in una mostra che durava un giorno, per esigenze di conservazione.
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Oltre alla biografia dell’immaginario autore, il biglietto d’invito riportava, rigorosamente in lettere minuscole, la descrizione delle sue creazioni:
“le opere commestibili create dal panettiere giovanni zorzon non sono firmate. l’individuo comune accetta queste opere e le assimila senza porsi nessun problema al di fuori di quello del suo istinto. talvolta ne critica la sostanza, mai la forma. eppure la loro forma e la loro sostanza nascono dalla funzionalità intrinseca che ne limita e l’una e l’altra. queste opere possono essere considerate artistiche: la loro concretizzazione non è determinata dall’idea estetizzante del bello, nasce da una intrinseca necessità di un perfezionamento qualitativo; né è determinata dall’idea del buono perché queste opere sono di una essenzialità che le rende universali. non esprimono nessun personalistico mondo interiore, assolvono una funzione sociale.”
A Padova il 18 marzo nel nuovo Centro Culturale S.Gaetano si rievocherà quella che è passata alla storia dell’arte contemporanea come La mostra del pane, allestita dall’immaginario panettiere Giovanni Zorzon, realizzata dal Gruppo N nella sede di via S.Pietro il 18 marzo 1961. La mostra del pane del 1961 apparve come un evento ironico e ludico, riconducibile ad una serie di episodi deliberatamente pungenti con i quali il collettivo padovano si distinse rapidamente all’interno della scena artistica nazionale.
Precede infatti la Mostra del Pane la rassegna A porte chiuse del 1960, evento altrettanto provocatorio a cui nessuno è invitato a partecipare.
Una sorta di mostra al contrario, nella quale la negazione dell’opera d’arte è da intendersi, essa stessa, come momento del fare artistico: un’azione qualificabile come pre-concettuale, la cui carica simbolica assume pari forza estetica dell’opera in quanto tale.
Apparentemente più scanzonata, la successiva Mostra del Pane, preannunciata nei giornali locali come esposizione di forme commestibili, non firmate, e visitabile un giorno soltanto per imprescindibili esigenze di conservazione, polemizza, di fondo, contro una concezione romantica dell’opera d’arte, erroneamente intesa come prodotto esclusivo del genio creatore.
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Dei membri appartenenti al collettivo iniziale, tra i quali vengono ricordati Tino Bertoldo, Alberto Biasi, Tolo Custoza, Sara Ivanoff, Bruno Limena, Manfredo Massironi, Milla Muffato, Gianfilippo Pecchini e Gaetano Pesce, proseguono il percorso i soli Biasi e Massironi e ad essi si aggiungono, in momenti di poco successivi, Edoardo Landi, Tonino Costa ed Ennio Chiggio.
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Gli artisti del Gruppo N (Alberto Biasi, Ennio Chiggio, Toni Costa, Edoardo Landi, Manfredo Massironi) furono indiscussi protagonisti dell'€™Arte Programmata e Cinetica, ma il loro esordio come gruppo fu in stile neo-dada. L"€™11 dicembre 1960 lo studio enne venne inaugurato con la "€œMostra chiusa. Nessuno è invitato a intervenire"€: le persone che arrivarono per visitarla trovarono la porta sbarrata. Per la successiva "€œMostra del pane"€ si unì ai cinque componenti anche Gaetano Pesce che, a quel tempo, assieme alla sua compagna Milena Vettore, frequentava lo studio di via S.Pietro. Nelle due mostre d"€™esordio del gruppo padovano prevalse una volontà  di provocazione radicale, che intendeva mettere in discussione l"€™opera d"€™arte e la figura dell'€™artista, consacrati all'€™ideale del bello, ad un consumo elitario e al destino di merce. Per la "Mostra del Pane" immaginarono che l"€™artista espositore fosse Giovanni Zorzon, un fantomatico panettiere che, in una sede deputata alla ricerca artistica, presentava il pane di sua normale produzione come fosse opera d"€™arte, ovviamente in mostra per un solo giorno per esigenze di conservazione. L"€™arte "€œordinaria"€ del pane comune, usata allora per contestare il mito dell'€™opera d"€™arte e il protagonismo dell'€™artista, diventa oggi pretesto per riflettere sull"€™arte contemporanea, sulle nuove povertà  e per assaggiare il "€œPan di Padova"€ un pane semplice prodotto dal Gruppo Provinciale panificatori dell'Ascom di Padova, vero eredei dell'€™immaginario Giovanni Zorzon.
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Corriere della Sera il 18 giugno 1961 dal titolo "€œArte e salame"€, ALBERTO BIASI 1937
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ALTRO POSTUMO Prendendo come spunto il pane, ciò che di più umile si trova sulla tavola, il progetto ideato da Crippa e Zanchetta intende rievocare anche la celebre Mostra contro il culto della personalità e contro il mito della creazione artistica (meglio conosciuta come la "Mostra del pane") che il Gruppo N organizzò nel 1961, accompagnando il re-enactment con documenti e fotografie d'archivio che sottolineano i nessi tra passato e presente, tra arte e design. L'ispiratore della "Mostra del pane" fu Bruno Munari che ne parlò al gruppo patavino durante una discussione intrattenuta al ristorante dei fratelli Pero. Nelle sale espositive dello Studio Enne di Padova vennero poi esposte delle forme prestinaie, a suggellare il concetto secondo cui non è importante l'estetica degli oggetti, bensì i processi che li precedono. Gaetano Pesce e Milena Vettore contribuirono quindi al reperimento e all'allestimento delle "opere" che erano destinate al consumo anziché alla contemplazione.
La Mostra del pane riscosse un ampio successo mediatico, tant'è che venne recensita sulle pagine del Corriere della Sera e in particolar modo sul Gazzettino di Padova, dove il Gruppo N venne definito come «un simpaticissimo gruppo di giovani anticonformisti che non esitano a gabellare la buona fede del pubblico, né a prendere garbatamente in giro gli ingenui. Per sabato era annunciata una mostra di "forme commestibili" create dal panettiere Giovanni Zorzon, "opere non firmate". La mostra rimaneva aperta solo in tal giorno per "esigenze di conservazione"». https://www.comune.lissone.mb.it/MAC-12-1-Invito-a-Cena
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pikasus-artenews · 1 year
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La Nuova Concezione Artistica 1960 Una mostra che permette di approfondire un capitolo determinante dell’arte italiana del dopoguerra attraverso opere degli anni ’60 di Alberto Biasi, Enrico Castellani, Heinz Mack, Manfredo Massironi e Piero Manzoni.
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carlobuffa · 2 years
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Manfredo Massironi. Guardarsi guardare. Mostra alla libreria Minerva Padova . STRUTTURA ROTTURE DI COSTANZA 4 1970/2005 scultura in tubo quadro in ottone satinato . Libreria Minerva via del Santo 79, Padova; Fino al 19 novembre 2022
Tel. 049.8789599; @libreriaminervapadova @nicolagalvan @davidesaccuman @barbaracodogno . #manfredomassironi #arteprogrammata #arteprogrammataecinetica #artecinetica #gruppoenne #libreriaminervapadova #art #portraitmood #lifephotography #ricohgr3 #streets_storytelling #italy @carlobuffa_foto #carlobuffafoto @carlobuffa_foto (presso Libreria Minerva) https://www.instagram.com/p/Ck_VLKjIhPa/?igshid=NGJjMDIxMWI=
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europeansculpture · 6 years
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Manfredo Massironi (1937 - 2011) - Piegatura pesante. 2006
Acier brossé
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artsyloch · 7 years
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Manfredo Massironi | Capo - Lavoro
executed in 2004 acrylic on wood 70 x 48 cm  
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baadbaadnotgood · 5 years
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Azimuth è stata una rivista di arte fondata nel 1959 da Piero Manzoni e Enrico Castellani, uscita in soli due numeri (il n. 1 nel 1959 ed il n. 2 nel gennaio 1960). La rivista, la cui copertina e la linea grafica sono di Cecco Re, aveva un forte connotato teorico sull'arte e pubblicò testi di intellettuali e critici come Gillo Dorfles, Guido Ballo, Vincenzo Agnetti e Bruno Alfieri; opere di artisti come Lucio Fontana, Agostino Bonalumi, Yves Klein, Jean Tinguely, Jasper Johns, Robert Rauschenberg e poesie di Edoardo Sanguineti, Nanni Balestrini, Elio Pagliarani, Leo Paolazzi ed altri.
Sempre nello stesso anno esce il numero 2 della rivista con pubblicato i testi "Continuità e nuovo" di Enrico Castellani, "Libera dimensione" di Piero Manzoni, "Una nuova concezione di pittura" di Udo Kultermann e "L'oscurità e la luce" di Otto Piene, proposti in lingua italiana, inglese e francese.
Nel dicembre del 1959, Manzoni e Castellani, in riferimento alla rivista ma differenziando il nome per la mancanza dell'H finale, aprirono a Milano la galleria “Azimut”, dove furono allestite le seguenti esposizioni:
"Le linee di Piero Manzoni", 4-21 dicembre 1959.
Mostra collettiva con Giovanni Anceschi, Davide Boriani, Enrico Castellani, Gianni Colombo, Gabriele Devecchi, Dadamaino, Piero Manzoni, Enzo Mari, Manfredo Massironi, Alberto Zilocchi, 22 dicembre 1959-3 gennaio 1960.
"La nuova concezione artistica", 4 gennaio-primo febbraio 1960.
"Enrico Castellani", 5-22 febbraio 1960.
"Massironi, Moldow, Oehm, Uecker", 23 febbraio-10 marzo 1960.
"Heinz Mack", 11-28 marzo 1960.
"Almir Mavignier", 5-15 aprile 1960.
"Motus", 15 aprile-2 maggio 1960.
"Corpi d'aria di Piero Manzoni", 3-9 maggio 1960.
"Alberti, Sordini, Verga", 11-24 maggio 1960.
Mostra collettiva con Alberto Biasi, Kilian Breier, Agostino Bonalumi, Enrico Castellani, Giacomo Ganci, Edoardo Landi, Heinz Mack, Edoarda Emilia Maino (Dadamaino), Piero Manzoni, Manfredo Massironi, Almir Mavignier, Ira Moldow, Agostino Pisani, Marco Santini, dal 25 maggio 1960.
Mostra collettiva con Alberto Biasi, Kilian Breier, Enrico Castellani, Edoardo Landi, Heinz Mack, Edoarda Emilia Maino (Dadamaino), Piero Manzoni, Manfredo Massironi, Almir Mavignier, Motus, Agostino Pisani, Marco Santini, 24 giugno-18 luglio 1960.
"Piero Manzoni. Nutrimenti d'arte", 21 luglio 1960.
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Art Imitates Art
After visiting Peggy Guggenheim’s collection of art in Venice and staring at Manfredo Massironi’s Ipercubo Plexiglas (1963), I realized something: this sculpture kinda looks like K-Pop supergroup SuperM’s debut album cover. The lined cover slides off to reveal the actual album package that includes the CD, a photo book, and other extras. I don’t know whether this was their inspiration or if it was sheer coincidence, but it was a cool realization nonetheless. —Stella
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carlobuffa · 2 years
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Manfredo Massironi. Guardarsi guardare. Mostra alla libreria Minerva Padova . STRUTTURA ROTTURE DI COSTANZA 4 1970/2005 scultura in tubo quadro in ottone satinato . Libreria Minerva via del Santo 79, Padova; Fino al 19 novembre 2022
Tel. 049.8789599; @libreriaminervapadova @nicolagalvan @davidesaccuman @barbaracodogno . #manfredomassironi #arteprogrammata #arteprogrammataecinetica #artecinetica #gruppoenne #libreriaminervapadova #art #portraitmood #lifephotography #ricohgr3 #streets_storytelling #italy @carlobuffa_foto #carlobuffafoto @carlobuffa_foto (presso Libreria Minerva) https://www.instagram.com/p/Ck_UZc4oS1E/?igshid=NGJjMDIxMWI=
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garadinervi · 4 years
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Gruppo N (Alberto Biasi, Ennio Chiggio, Toni Costa, Edoardo Landi, and Manfredo Massironi), Padova, 1964
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garadinervi · 4 years
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Lucilla Meloni, Gruppo N. Oltre la pittura, oltre la scultura / l'arte programmata, Edited by Volker W. Feierabend, Fondazione VAF, Frankfurt am Main, Silvana Editoriale, Cinisello Balsamo (MI), 2009
(via Leviatano Books)
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garadinervi · 4 years
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[Alberto] Biasi, [Agostino] Bonalumi, [Kilian] Breier, [Enrico] Castellani, [Giacomo] Ganci, [Edoardo] Landi, [Heinz] Mack, [Dada] Maino, [Piero] Manzoni, [Manfredo] Massironi, [Almir] Mavignier, [Ira] Moldow, [Agostino] Pisani, [Marco] Santini, Galleria Azimut, Milano, May 25 – July 18, 1960 [0-INSTITUTE]
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garadinervi · 4 years
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[Alberto] Biasi, [Kilian] Breier, [Enrico] Castellani, [Edoardo] Landi, [Heinz] Mack, [Dada] Maino, [Piero] Manzoni, [Manfredo] Massironi, [Almir] Mavignier, Motus, [Agostino] Pisani, [Marco] Santini, Galleria Azimut, Milano, June 24 – July 18, 1960 [0-INSTITUTE]
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garadinervi · 4 years
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[Giovanni] Anceschi, [Davide] Boriani, [Enrico] Castellani, [Gianni] Colombo, [Gabriele] Devecchi, [Dada] Maino, [Piero] Manzoni, [Enzo] Mari, [Manfredo] Massironi, [Agostino] Pisani, [Alberto] Zilocchi, Galleria Azimut, Milano, December 22, 1959 – January 3, 1960 [Archivio Dadamaino, Milano]
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garadinervi · 4 years
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[Giovanni] Anceschi, [Davide] Boriani, [Enrico] Castellani, [Gianni] Colombo, [Gabriele] Devecchi, [Dada] Maino, [Piero] Manzoni, [Enzo] Mari, [Manfredo] Massironi, [Agostino] Pisani, [Alberto] Zilocchi, Galleria Azimut, Milano, December 22, 1959 – January 3, 1960 [0-INSTITUTE]
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