Tumgik
#mara e il maestrale
ratkozahiri · 1 year
Text
0 notes
dontopendeadinsides · 6 years
Text
Vedo ricordi che galleggiano nell'acqua chiara
Pensavo a Mara che cantava e intanto si incantava
Fra le cascine con altre mille mondine
Vedendo le nubi estive riflesse nella risaia
Nonostante la mannaia dal pensiero vagava
Nonostante quella paga almeno si lavorava
Le loro gambe nude là immerse nella palude
Venute, nella Valsesia fino dalla pianura padana
E poi cantando dei giorni trascorsi
Fra i bordi dei borghi, gli specchi tra i pioppi
La sera, scendeva sui fossi e le messi
Coi voli degli aironi riflessi negli occhi
"Come sei brava" disse Nando sorridendo
E Mara che cantava rimase in silenzio
Poi si mise a guardare in basso, sperando aumentasse il passo
Un mese dopo si baciavano nella basilica di San Gaudenzio
Io ti guardo dentro agli occhi e non so chi sei
Nel riflesso nei tuoi occhi non so chi c'è
Oh no, e dimmi dimmi non so
E poi che ho perso nel vento tutto quello che ho
Io ti guardo dentro agli occhi e non so chi sei
Nel riflesso nei tuoi occhi non so chi c'è
Oh no, e dimmi dimmi non so
E forse chiudo i miei occhi e ti ritrovo nel cuore.
Mi ricorderò, sai, quello che mi hai giurato all'altare
Per le canzoni e le promesse ho una memoria eccezionale
Così lei salutò le compagne nelle campagne fra le risaie
Poi partirono per andare a vivere al mare
E giunsero in quella costa di Francia dove canta il maestrale
Lì Nando avrebbe trovato da lavorare nel sale
In quella landa dove la brezza costante accarezza le guance
La lavanda ti inebria e la nebbia è un oltraggio personale
Sarà il nostro mondo nuovo, il mare era tutto una gioia
Guardando il suo uomo e i ricordi ad asciugare in terrazza
E negli anni questi presero il volo come i gabbiani dall'acqua
Perché per ogni cosa che dona la vita un'altra la immola
Ma un giorno Nando sparì, non tornò più dai campi
Lui che nonostante i risparmi lavorava ancora con gli altri braccianti
E Mara finchè non venne buio rimase sull'aia ad aspettarli
Mentre la pioggia di giugno le lisciava i capelli ormai bianchi
Lei che avrebbe voluto baciarlo e abbracciarlo tra i lampi
Cantargli degli anni passati in Camargue ad amarsi
Dov'era potuto andare, in fondo lì stavano bene
A parte quel vento che a volte faceva impazzire i cavalli
Chiese a tutti i vicini ma nessuno seppe che dirle, seppe che dire
Si scambiavano sguardi ma non riuscivano a ridere
Negli anni passati si lanciavano per sparire dentro lei
Come il suono del campanile di Saintes Maries de la Mer
E sarà questo vento forte che mi soffia via i ricordi
Io li vedo sollevarsi dal suolo, sparire fra i boschi come i pollini
Diceva camminando sui bordi dei giorni trascorsi tra i suoni dei nomi, i contorni dei volti sepolti
Ora Mara non è sola, vive nella vecchia casa nel vento
A volte chiede delle risaie, guarda i campi non capendo
Quando esce per la campagna c'è un vecchio che l'accompagna
Chi passa lo chiama Nando e lui saluta col cappello
Io ti guardo dentro agli occhi e non so chi sei
Nel riflesso nei tuoi occhi non so chi c'è
Oh no, e dimmi dimmi non so
Quel che ho perso nel vento tutto quello che ho
Io ti guardo dentro agli occhi e non so chi sei
Nel riflesso nei tuoi occhi non so chi c'è
Oh no, e dimmi dimmi non so
Forse chiudo i miei occhi e ti ritrovo nel cuore
12 notes · View notes
hopelessheav · 6 years
Text
Chiudo i miei occhi e ti ritrovo nel cuore
8 notes · View notes
kkkatheerine · 7 years
Text
E forse chiudo i miei occhi e ti ritrovo nel cuore
Mara e il Maestrale, Murubutu
18 notes · View notes
rimanincontatto · 2 years
Text
Ora Mara non è sola, vive nella vecchia casa nel vento A volte chiede delle risaie, guarda i campi non capendo Quando esce per la campagna c'è un vecchio che l'accompagna Chi passa lo chiama Nando e lui saluta col cappello.
2 notes · View notes
Text
forse chiudo i miei occhi e ti ritrovo nel cuore
3 notes · View notes
thegoldenhoursxx · 4 years
Note
Mi consiglieresti qualche canzone da ascoltare? Con un bel significato.🌛
Hey, ma certo! Ti consiglio tantissimo Murubutu come artista, in particolare sentiti: treno 8017, La notte di San Lorenzo, Piero e Francesca (ft. Claver Gold), Grecale e Mara e il maestrale.🖤
6 notes · View notes
Text
Le canzoni che fanno piangere
Delle sensazioni che mi mancano, in questo periodo, ce n’è una un po’ particolare. Ci ripensavo al termine di una giornata incompleta, scaldata un po’ da un raro sole pomeridiano, che non era riuscito ad accenderla del tutto. La commozione. Il brivido interiore, che attraversa l’anima costeggiando ghiacciato la spina dorsale, di un sentimento profondo e inspiegabile che non può uscire che dagli occhi.
Un po’ come nella vita di tutti, la musica ha descritto e segnato parecchie tappe della mia crescita e a volte sembra quasi di riguardarsi indietro attraverso le tracce, che raccontano chi fossi quasi meglio delle pagine di un vecchio diario.
Ripercorrendo sommariamente il mio passato, la prima canzone per la quale ricordo di essermi stupito a versare lacrimoni è stata “Quando mi vieni a prendere”, un pezzo tristissimo di Ligabue dedicato a una tragedia accaduta in un asilo belga quasi dieci anni fa. Avrò avuto quattordici anni o giù di lì, avevo da poco scoperto Spotify e la versione in acustico dell’album “Arrivederci Mostro”.
Di lì a poco, scoprii, che la musica aveva il potere della luna sul movimento delle maree dei miei stati interiori (perdonate la metafora quattordicenne, ma visto l’argomento).
Ho ritrovato la mia playlist dell’epoca e ho iniziato a ripercorrerla con timore reverenziale. Freddo, di Jocelyn Pulsar. Anche nei giorni di Temporale, de I Ratti della Sabina. Il giovane Mario, di Brunori SAS.
Quello di Brunori fu probabilmente anche il primo concerto durante il quale mi lasciai andare a un pianto incontrollabile. Arrivò inaspettato, con una canzone che ancora non conoscevo.
Bruno mio dove sei? Scusami se ti chiamo sempre, è che senza di te non riesco a combinare niente. I figli sono peggio di te: sempre fuori, sempre in movimento, fanno sogni più grandi di me che lo ammetto a volte mi lamento. Il punto è che mi manca trovarti addormentato alla tv, cercarti fuori dalla chiesa, andare insieme a fare la spesa, le sigarette sul comodino, il cruciverba poco più in là; mica l'avevo capito che era quella la felicità.
Di lacrime ai concerti ne ho versate poi tante.
Corro in avanti nella mia storia. Ricordo quella poesia in musica di Keaton Henson, quella con cui mi chiedevi di reclamare i nostri superpoteri, quelli che abbiamo tutti e perdiamo coi nostri denti da latte. Non la riesco ancora a leggere tutta: è davvero bellissima. (alla persona che mi ha fatto conoscere KH: se mi leggi ancora, ma non ne ho speranza alcuna, sappi che ti voglio bene e che spero che tu abbia una vita bellissima adesso)
I brividi, durante Mara e il Maestrale. Piangere ancora mentre Motta canta Mi parli di te o mentre rileggo il testo di Girasoli e ogni lacrima ha un significato diverso.
Ecco, mi concentro su di me, sulla mia vita. Lavoro duro, faccio un piano razionale. Solo che a volte, di sera e da solo, penso che un intero castello costruito così non valga una capanna di quella sensazione.
Quel brivido che ti impedisce di terminare la frase senza sentire sgorgare le lacrime. Quell’emozione sincera che forse è l’unica oltre l’amore che dice davvero chi sei.
9 notes · View notes
frasiindieitaliano · 7 years
Text
Io ti guardo dentro agli occhi e non so chi sei Nel riflesso nei tuoi occhi non so chi c'è Oh no, e dimmi dimmi non so Quel che ho perso nel vento tutto quello che ho Io ti guardo dentro agli occhi e non so chi sei Nel riflesso nei tuoi occhi non so chi c'è Oh no, e dimmi dimmi non so Forse chiudo i miei occhi e ti ritrovo nel cuore “
0 notes
orchideevelate · 6 years
Text
Per le canzoni e le promesse ho una memoria eccezionale.
Murubutu, Mara e il maestrale
1 note · View note
ragguagliare · 6 years
Audio
Ma un giorno Nando sparì, non tornò più dai campi lui che nonostante i risparmi lavorava ancora con gli altri braccianti e Mara finchè non venne buio rimase sull'aia ad aspettarli mentre la pioggia di giugno le lisciava i capelli ormai bianchi lei che avrebbe voluto baciarlo e abbracciarlo tra i lampi cantargli degli anni passati in Camargue ad amarsi dov'era potuto andare, in fondo lì stavano bene a parte quel vento che a volte faceva impazzire i cavalli chiese a tutti i vicini ma nessuno seppe che dirle, seppe che dire si scambiavano sguardi ma non riuscivano a ridere negli anni passati si lanciavano per sparire dentro lei come il suono del campanile di Saintes Maries de la Mer e sarà questo vento forte che mi soffia via i ricordi io li vedo sollevarsi dal suolo, sparire fra i boschi come i pollini.
1 note · View note
extremaaratio · 4 years
Note
GIOCO MUSICALE: 7, 6, 12, 15
7:
6:
12:
15:
💫
0 notes
ilmezzoangelo · 7 years
Audio
Questo pezzo mi fa sempre commuovere
1 note · View note
Quote
Io ti guardo dentro agli occhi e non so chi sei Nel riflesso nei tuoi occhi non so chi c'è Oh no, e dimmi dimmi non so E poi che ho perso nel vento tutto quello che ho Io ti guardo dentro agli occhi e non so chi sei Nel riflesso nei tuoi occhi non so chi c'è Oh no, e dimmi dimmi non so E forse chiudo i miei occhi e ti ritrovo nel cuore
Mara e il maestrale - Murubutu
5 notes · View notes
laysaliberty · 6 years
Text
Per le canzoni e le promesse ho una memoria eccezionale
Murubutu - Mara e il maestrale
19 notes · View notes
funsizedshark · 7 years
Text
mood: io che ascolto murubutu e piango,,,,
0 notes